Los monstruos no hacen cosquillas , Privata

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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 28/5/2018, 11:19






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Erano passati già diversi giorni dal suo diciassettesimo compleanno, ma dell'anello non c'era alcuna traccia. Ci aveva creduto, poi sperato ed era ancora lì a sperarci nonostante tutto. Era una cosa assurda, ma soprattutto ingiusta. Elijah lo voleva, gli spettava e sua madre non poteva negargli anche quello che apparteneva a lui di diritto. Altro modo per torturarlo, altro modo per tenerlo sotto scacco. Ora che non poteva più alzare le mani su di lui, era passata ad un altro tipo di torture. Il Serpeverde cercava di dissimulare il disagio in ogni modo, ma era piuttosto evidente che la cosa lo stesse macerando dentro.
Suo fratello Daniel gli aveva scritto il giorno dopo, congratulandosi per aver finalmente ricevuto il suo anello. Ovviamente, il maggiore dei Sullivan non era al corrente degli sviluppi della faccenda, altrimenti non avrebbe mai scritto quel gufo. Elijah era rimasto spiazzato, poi - con calma - aveva detto a suo fratello la verità, tutta la verità.
Erano giorni che Daniel lo viziava. Non c'era mattina che non aggiungesse un extra alla cioccolata. Per quanto Elijah apprezzasse il gesto, nulla era paragonabile all'anello dei Montague.
Quella mattina gli aveva spedito una bottiglia di idromele con un breve biglietto color crema : "Bevilo con i tuoi amici e non pensare a mamma".
In teoria era tutto giustissimo, ma in pratica non era così semplice come credeva suo fratello o cercava di convincerlo. Era un chiodo fisso e una mano invisibile glielo martellava in testa fino a fargli esplodere le tempie.
La mattina era passata lenta, molto più lenta del solito. Durante la lezione di Storia della Magia era riuscito a pensare ad altro, merito esclusivo del Preside e non alla sua capacità di concentrazione. Durante l'ora di Incantesimi si era fatto violenza per cercare di restare attento, non poteva permettersi passi falsi, soprattutto in quel momento. Sapeva benissimo che l'unico modo per avere quell'anello era uscire con tutte O agli esami finali del terzo anno. Sarebbe bastata una E, una sola E e sua madre glielo avrebbe negato di nuovo.
Alla fine della lezioni era salito in Guferia per rispondere a suo fratello. Nella borsa aveva ancora la bottiglia di idromele, se l'era portata dietro tutto il giorno. Appena arrivò sul terrazzino della Guferia, Zeus schizzò come un filmine verso di lui.
-Ehi! Non stancarti troppo che ho un compito per te - carezzò il piccolo gufo prima di legare con cura la pergamena alla sua zampetta - Portalo a Daniel - un'ultima raccomandazione prima che Zeus partisse allargando le ali. Nonostante fosse piccolo, volava veloce e - dopo qualche istante - svanì sulla linea dell'orizzonte.




 
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view post Posted on 2/6/2018, 10:11
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Si stava comportando come uno stalker? Probabilmente era così, ma a Wolf in quel momento non importava: come era possibile che, dopo giorni dal compleanno di Elijah, ancora non fosse riuscito a consegnargli il suo regalo di compleanno o anche solo fargli gli auguri? Possibile che, dopo essere diventati Prefetti, le persone con cui aveva maggiormente legato ad Hogwarts sparissero, troppo prese da impegni e lezioni e compiti e – oh, doveva risparmiare il fiato. Wolf stava scalando i gradini della Guferia, due alla volta, pur di raggiungere il mago ormai maggiorenne che aveva visto imboccare quella stessa strada solo qualche minuto prima.

Una volta raggiunto il pianerottolo – dei, quanto puzzava: possibile che gli Elfi Domestici non pulissero mai? Cioè, comprendeva il fatto che con centinaia di volatili sperare che si sentisse odore di violetta fosse una pia illusione, ma un minimo di pulizia sarebbe stata gradita – si prese un minuto di tempo per riprendere fiato ed osservare il suo obiettivo spedire una lettera a quello che pensava fosse suo fratello. Solo una volta che il gufo sparì all'orizzonte, Wolf decise di rendere la presenza conosciuta anche all'altro ragazzo.


Tu hai una vaga idea di quanto sia difficile riuscire a consegnarti un semplicissimo regalo di compleanno? E dire che l'avevo comprato anche con largo anticipo.

Era un bel po' di tempo che non si vedevano, ne era consapevole: Merlino, aveva saputo della fine della sua relazione con Sophie da un primino sovraeccitato, un primino che aveva dovuto minacciare per farlo tacere – e mai come in quel momento, l'idea che il suo migliore amico fosse un Prefetto era stato tanto adatto a tranquillizzarlo sulle possibili conseguenze delle sue azioni. Conseguenze inesistenti, se le settimane trascorse sembravano essere una prova a suo favore.

Allora, lo vuoi o meno questo regalo: perché posso tranquillamente tenermelo per me?


Edited by Wolfgang Bogdanow - 2/6/2018, 13:21
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 7/6/2018, 21:18






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Osservava gli ultimi battiti d'ali del suo gufo. Nonostante fosse piccolo e un pò goffo, gli invidiava la capacità di potersi allontanare nel cielo con le sue sole forze.
Alla fine si era affezionato a quella piccola palla di piume, un pò di malinconia lo prese quando svanì.
Il Serpeverde infilò la mano in tasca rovistando con cura. Il pacchetto di sigarette emerse senza intoppi. Ne aveva fumata solo una, era talmente pieno che il contenuto non si schiacciava. Avvicinò il pacchetto alle labbra, sfilando quella piú esterna. Con l'altra mano recuperò l'accendino e l'accese con cura, assicurandosi che la punta brillasse perfettamente rossa. La delizia del primo tiro, quando sai che il meglio deve ancora venire.
La voce di Wolf lo raggiunse, Elijah sorrise verso il cielo prima di voltarsi. Amava le esternazioni del suo migliore amico, erano come una seconda pelle.
La sigaretta dondolava tra le sue labbra carnose, come se fosse il cavallino di una giostra. Il Serpeverde sorrise di nuovo, perfettamente rilassato.
-Da quando é diventato cosí difficile trovarmi?- sollevò un sopracciglio con espressione assorta quando mise mentalmente a fuoco la fine della frase- regalo di compleanno?
Diceva sul serio? Wolfgang lo stava davvero rincorrendo per dargli un regalo? Ovviamente Elijah evitò di chiedere se stesse scherzando. Lo conosceva abbastanza bene da sapere che non era proprio il tipo.
Erano poche le situazioni in grado di ridurlo al silenzio, quella rientrava nella categoria. Fece un altro tiro mentre raccoglieva le idee.
- Io stavo cercando la persona giusta con cui assaggiare la bottiglia di idromele che mi ha mandato stamattina mio fratello.
Anche se avesse passato a setaccio tutta l'anagrafica scolastica, la sua scelta sarebbe ricaduta sempre sulla persona che aveva di fronte in quel momento.
- Spero tu sia disposto al sacrificio Wolf...

 
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view post Posted on 16/6/2018, 13:55
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Aveva anche la faccia tosta di chiedergli da quando fosse diventato così difficile riuscire ad incontrarsi: come se nell'ultimo periodo si fossero visti così spesso. Wolfgang ammetteva di avere una buona parte di colpa in questo - gli esami si stavano avvicinando e lui faticava anche a trovare il tempo per mangiare tra una pausa in Biblioteca e l'altra - ma da quando l'altro ragazzo aveva ottenuto la promozione a Prefetto non erano riusciti a vedersi neppure di sfuggita. Se così non fosse stato, in quel momento lui non avrebbe avuto bisogno di rincorrerlo per tutta la scuola, con la consapevolezza di quanto fosse ridicolo il suo comportamento - dei, frequentavano la stessa Sala Comune - solo per poterlo incontrare in uno dei luoghi più puzzolenti di tutta la scuola.

Offrimi una sigaretta e posso anche mettere una pietra sopra al tuo atto da desaparecidos.

Non gli aveva veramente risposto, troppo intento a cercare nello zaino dove avesse messo il pacchetto incartato con cura - sì, non l'aveva incartato lui, ma è il pensiero che conta - stupendosi di non trovarlo al primo colpo: erano giorni che se lo portava dietro, non poteva averlo dimenticato proprio oggi. Fortunatamente, dopo un breve, ma intenso momento di panico, riuscì a trovarlo: sperando di coglierlo di sorpresa, non appena lo ebbe tirato fuori, glielo lanciò, certo che l'avrebbe preso al volo. In caso contrario, la bella carta argentata si sarebbe sicuramente sporcata a causa di ciò che era sparso sul pavimento della Guferia e Wolf avrebbe passato il pomeriggio a schernire il suo migliore amico.

Sinceramente, non so se tu lo abbia già comprato: nel caso, non farti scrupoli a dirmelo che ti prendo qualcos'altro. Comunque auguri. signor Prefetto.

Wolf avrebbe osservato l'altro ragazzo aprire il pacchetto, svelarne il contenuto, accettando i ringraziamenti o la richiesta di sostituzione da parte di Eljiah: solo dopo aver fatto ciò, si sarebbe concesso qualche minuto di sospensione per fingere di ponderare sull'offerta appena ricevuta, giusto per prendere un po' in giro l'altro ragazzo e fargli credere che avesse qualcosa di meglio da fare. Come se poi fosse un sacrificio così grande trascorrere del tempo in compagnia di un'ottima bottiglia di Idromele - ah, già, anche di Eljiah.

Prima o poi, dovrai presentarmelo tuo fratello: così, al mio prossimo compleanno potrebbe decidere di fare qualche regalo del genere anche a me. Comunque, sì, mi sacrifico volentieri: apri pure quella bottiglia.


--

All'interno del pacchetto regalo, troverai il libro "Scacco alle Arti Oscure (Claudo/Parclaudo)" al momento presente nel mio inventario: nel caso tu lo abbia già, dimmelo pure che lo sostituisco tranquillamente!
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 29/6/2018, 15:02






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Strofinò con forza il palmo della mano contro la guancia, lasciando che la barba gli raspasse la pelle. Un ghigno apparve puntuale sulle sue labbra alle parole dell'altro Serpeverde. L'essenzialità di Wolf era sempre stata il suo marchio di fabbrica.
- Non sia mai che dovessi venirmi meno per la voglia di fumare - mentre parlava, le labbra lasciarono dondolare pericolosamente la sigaretta. Elijah infilò la mano sinistra in tasca con l'intenzione di recuperare il pacchetto che custodiva gelosamente. Non abbassò lo sguardo, e per fortuna. Wolf, dopo aver rovistato nella sua borsa, fece partire qualcosa nella sua direzione, che Elijah afferrò senza problemi. Meno male che non aveva ancora tirato fuori la bottiglia, altrimenti quel pacchetto sarebbe finito a terra senza rimedio.
- Grazie, Amico - era la prima volta che lo chiamava così e lo disse senza nemmeno rendersene conto. Ma era quello che Wolf era ed era sempre stato, il suo migliore amico. Scartò il pacchetto con curiosità, dalla forma aveva già capito di cosa si trattava.
- No, non l'avevo ancora comprato. Sarà una lettura molto istruttiva e utile. Riguardo a questo … - afferrò la borsa e l'aprì, estraendo poi due pacchetti - anche io ti ho cercato in giro, ma senza fortuna.
Si avvicinò a Wolf e gli porse il pacchetto più grande, che aveva comprato per il compleanno dell'altro Serpeverde che cadeva qualche giorno prima del suo. Era impossibile dimenticarsene. Insieme gli allungò anche quello delle sigarette.
- Vale lo stesso discorso per te. Se l'hai già comprato, posso cambiarlo. Spero di no, Mike mi ha detto che è un libro molto interessante.
Avrebbe atteso che Wolf scartasse il suo primo regalo e poi gli avrebbe consegnato il secondo pacchetto, quello più piccolo.
Lì avrebbe atteso in silenzio che l'altro Serpeverde stracciasse la carta e ne rivelasse il contenuto. Dentro avrebbe trovato uno degli Anelli Gemelli, con la pietra color arancio. Elijah sollevò la mano sinistra per mostrare a Wolf l'anello con la pietra viola che portava all'indice.
- Ora non avrai più problemi a trovarmi nel caso avessi bisogno, o anche solo per fare una bevuta - le dita si chiusero a pugno, lasciando solo l'indice ad indicare il piccolo cofanetto - temo però che dovrai infilartelo da solo, non ho alcuna intenzione di compromettermi con te, dolcezza. Sebbene i tuoi occhi azzurri facciano furore, mi duole dirti non sei il mio tipo.
Avrebbe osservato l'altro ragazzo con un ghigno silenzioso, stringendo un attimo il filtro tra le dita per godersi un tiro, quindi avrebbe recuperato e stappato la bottiglia di idromele - Mio fratello ne sarebbe felice, credimi - senza aggiungere altro, allungò la bottiglia a Wolf, lasciandogli l'onore del primo sorso.


I due pacchetti contengono:
- Quello grande, Antichi stregamenti ed incanti obliati (Orcolevitas/Monstrum)
- Quello piccolo, Anello Gemello con la pietra color arancio ( l'altro è al dito di Elijah )

 
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view post Posted on 14/7/2018, 16:58
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Come al solito, Sullivan non l'aveva deluso - era riuscito a prendere il pacchetto al volo, evitando di sporcare la carta con gli escrementi degli abitanti usuali della Guferia. Un ghigno gemello a quello del Prefetto comparve anche sul viso di Wolf, come se ad uno dei due potesse venire voglia di smettere di fumare: nah, ormai erano anni che i due ragazzi avevano preso il vizio e non sarebbero stati pochi giorni a farglielo passare: ghignò che, però, per un brevissimo istante si trasformò in un sorriso più sincero al ringraziamento dell'altro ragazzo, prima di riprendere la sua forma originale - da quando si erano conosciuti, anni prima nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, i due avevano legato, anche grazie all'intervento del Professor Midnight, fino ad arrivare entrambi a considerarsi rispettivamente l'uno il migliore amico dell'altro.
E' un piacere, Amico.
Wolf osservò l'altro scartare il pacchetto con un misto di indifferenza e curiosità, rimanendo soddisfatto dalla conferma che Elijah non avesse ancora comprato il libro che aveva deciso di regalargli. Sembrava, inoltre, che non fosse stato l'unico ad aver avuto l'idea di far un regalo all'altro per il compleanno - o almeno era quello che poteva ipotizzare dal momento che gli stava porgendo, insieme alle sigarette, un pacchetto per forma e dimensioni quasi del tutto simile a quella del pacchetto che gli aveva lanciato prima. Per prima cosa, però, prese una sigaretta, accendendola il più velocemente possibile, per togliersi dal naso l'odore nauseabondo che aleggiava nel suo naso fin da quando aveva salito le scale - solo a quel punto scartò il regalo, scoprendo al suo interno il volume di "Antichi stregamenti ed incanti obliati" che aveva adocchiato in libreria già da un bel po' di tempo.
No, non preoccuparti, non l'ho ancora comprato: non vedo l'ora di leggerlo.
Tuttavia, sembrava che i pacchetti da scartare non fossero finiti: dopo un nuovo tiro di sigaretta, notando l'aria seria che era scesa tra loro, iniziò a scartare il pacchetto - al suo interno trovò qualcosa che lo confuse parecchio, un anello: non esattamente un regalo che si sarebbe aspettato da Elijah. Solo le sue successive parole spiegarono il reale significato di quel dono, un Anello Gemello - attraverso quello sarebbero potuti rimanere in contatto. Era un regalo estremamente sentimentale da parte sua, ma doveva ammettere che era ben apprezzato.
Cosa vorrebbe dire che non sono il tuo tipo? E io che volevo una dichiarazione di amore eterno in Sala Grande, davanti a tutti!
Senza perdere altro tempo, Wolf indossò l'anello al dito medio della mano destra, lasciandosi qualche minuto per ammirare i riflessi della pietra color arancio, poi diede un altro tiro alla sigaretta, finendola. Solo a quel punto di concentrò nuovamente sulle parole di Elijah, afferrando la bottiglia e tirando il primo sorso: Wolf si godette il sapore dell'idromele nella bocca, il calore sceso in gola prima di passargli nuovamente la bottiglia.
Potremmo organizzare qualcosa quest'estate, che ne dici? Intanto, però, potresti iniziare col dirmi perchè sei sparito in questi giorni.
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 24/7/2018, 14:36






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Gli occhi chiarissimi di Elijah seguirono ogni movimento dell'altro Serpeverde. Lo osservò appena aprì il pacchetto e colse l'espressione perplessa. Probabilmente, a parti invertite, lui avrebbe reagito esattamente nello stesso modo. Rimase estremamente soddisfatto perché non si aspettava nulla di diverso. All'affermazione di Wolf, fu lui a sgranare un attimo gli occhi. Ma guarda questo…
Scoppiò a ridere mentre il suo ghigno si allargava. Una risata tirata, ma pur sempre una risata. Wolfgang era l'unico ad aver il privilegio di farlo sbottonare. Con lui non esistevano facciate, si conoscevano troppo bene.
- Come no! E magari ti aspettavi pure che mi mettessi in ginocchio, vero? - esclamò sornione mentre porgeva la bottiglia di idromele al suo migliore amico.
Lo lasciò bere e poi lo imitò con soddisfazione. Il primo contatto con l'idromele era sempre un'esperienza indescrivibile, nulla aveva il potere di invadergli la gola in quel modo, riempiendola di soddisfazione.
Archiviato il brindisi, Elijah si accese una nuova sigaretta per far compagnia a Wolfgang. La sua proposta era allettante. Gli avrebbe fatto molto piacere passare del tempo con il suo migliore amico al di fuori del contesto scolastico. Pensandoci, non si erano mai concessi una vera serata da amici.
- Si, direi che possiamo organizzarci senza problemi. Ti inviterei a casa mia, ma mia madre non la augurerei nemmeno il mio peggior nemico - si strinse nelle spalle con espressione assente - dimmi cosa vuoi fare ed io ci sarò.
Gli sembrava la soluzione più sensata, a meno che Wolf non avesse già in mente qualcosa. In quel caso era tutto orecchi.
La domanda che gli arrivò a seguire non fu inattesa. Elijah fece un sospiro - Che fine ho fatto… - si incamminò verso il pianerottolo all'ingresso della Guferia, all'interno la puzza cominciava a diventare opprimente.
- Sono stato molto con me stesso, soprattutto a scuola - fece un tiro e lasciò sfuggire via il fumo con un soffio deciso - non volevo evitarti Wolf, non pensarlo nemmeno per un attimo. Avevo solo bisogno di silenzio e chiarezza.
Si voltò verso Wolfgang mentre portava di nuovo il filtro alla bocca. Questa volta si concesse di assaporare meglio il fumo prima di liberarlo tra le labbra - So che vuoi chiedermelo - un altro tiro - cosa stai aspettando?
Strinse gli occhi e li abbassò sulla mano dell'altro Serpeverde - Ma lo sai che l'arancione ti dona? Chi l'avrebbe mai detto! - un ghigno e una risatina leggera. Cosa sarebbe mai stato Hogwarts senza l'amicizia di Wolf?

 
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view post Posted on 25/7/2018, 09:22
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Elijah non riuscì a trattenersi, scoppiando a ridere in una risata che doveva ammettere, seppur tirata, essere onesta. Wolf riusciva a comprenderlo, la scena che si stava tingendo nella sua testa era senza pari: se si concentrava, riusciva ad immaginare Sullivan inginocchiarsi in Sala Grande, il silenzio scendere tra i tavoli e le risate che si sarebbero scatenate alla sua proposta - una scena incredibile. Un po' gli dispiaceva non poter vivere veramente quella specie di realtà alternativa, ma - considerando che sarebbe stato il protagonista di un'enorme presa in giro - forse era meglio continuare quella scenetta nella Guferia.
Sinceramente, sì - tu avresti fatto lo stesso a parti invertite.
Seh, come no - non avrebbe mai fatto azione simile, per nessuno: un tale livello di sincerità, se così si poteva dire, non era insito nel suo dna. L'idromele era talmente delizioso, scorreva nella sua gola lasciandogli una piacevole sensazione di bruciore sulle papille gustative - sapeva che anche il suo compagno avrebbe apprezzato l'esperienza, ma era decisamente più interessato ad osservare l'anello che oramai portava all'anulare della mano destra: la pietra arancione irradiava interessanti riflessi grazie alla luce che entrava dalle enormi aperture nella torre, avrebbe attirato l'attenzione dei suoi compagni di classe, ma non era importante, quello che contava veramente era comprendere il funzionamento dell'Anello Gemello.
Direi che possiamo evitare anche casa mia, a meno che tu non voglia passare tutta la tua giornata in mezzo... ah, lasciamo stare. Potremmo andare a farci un giro per Londra, anche se le regole dei Babbani sulle vendite di alcool ai minori di diciotto anni sono, beh, diciamo solo che è vietato.
Ogni estate era la stessa storia, detestava andarsene da Hogwarts: detestava quel posto che era costretto a chiamare casa sua, detestava le stupide regole Babbane che doveva rispettare - per quale motivo poi? Non si sentiva più un Babbano da quando aveva dieci anni: l'idea di passare del tempo insieme ad Elijah e a suo fratello era un sollievo, però. Iniziava a pensare che quell'anno le sue vacanze estive sarebbero state migliori rispetto a quelle precedenti.
Tuttavia, Elijah iniziò a spiegargli quello che era successo in quel periodo, distraendolo effettivamente dai suoi pensieri: che diamine gli era successo, per quale motivo aveva avuto bisogno di silenzio? Poteva domandarglielo, dopotutto gli aveva appena dato il suo consenso, no?

Ho dovuto minacciare un primino che se ne andava in giro a raccontare di come ti fossi lasciato con Sophie Armstrong: non so se sia vero o meno, ma non volevo che parlassero di te alle tue spalle.
Non era riuscito a chiederglielo, ma se Sullivan avesse voluto avrebbe potuto raccontarglielo lui - era suo amico, non l'avrebbe mai costretto a parlare: non aveva ancora imparato a preparare del Veritaserum dopotutto.
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 26/7/2018, 15:42






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Il Serpeverde poggiò i gomiti sulla balaustra di pietra del piccolo terrazzino. Prese la sigaretta tra pollice e indice, un leggero colpo con il medio e la cenere cadde verso il basso. Rimase a guardarla per qualche attimo mentre vorticava nell'aria senza che la cosa gli procurasse alcuna emozione.
- Sì, direi che una passeggiata a Londra va più che bene - il filtro tornò tra le labbra carnose del ragazzo, mentre si voltò sopra la spalla a guardare Wolf - e per gli alcolici non c'è problema. Nulla ci impedisce di nascondere nello zaino qualcosa per correggere le bevande babbane.
Si voltò appoggiandosi con i reni contro il balconcino. Un ghigno deliziato apparve sul suo volto, l'inventiva non gli era mai mancata ed era certo che il suo migliore amico avrebbe approvato la soluzione di emergenza. Se vuoi bere, non importa come, la soluzione si trova sempre. Sì, avrebbero passato davvero bei momenti insieme, e sarebbe stato strano senza la divisa addosso. Ma questo non cambiava nulla. Anche con la cravatta verde-argento erano sempre stati solo Elijah e Wolf. Punto. Era tranquillo, rilassato e tornò a dedicarsi ad una delle sue occupazioni preferite. L'ennesimo tiro gli fece chiudere appena gli occhi, la mano sinistra finì in tasca.
- Sì, è vero - confermò - l'ho lasciata io, con un gufo. Mi ha dato del vigliacco perchè non gliel'ho detto guardandola in faccia, ma l'ho fatto per lei. Meglio una fredda lettera che guardare i miei occhi mentre le dicevo che non l'amo più, l'avrei fatta soffrire peggio - fece un altro tiro e l'altra mano riapparve per sistemare il ciuffo - Quel fine settimana dovevamo passarlo nella casa che avevamo comprato insieme. Avrei potuto trascorrere la notte con lei, ma non l'avrei fatto per amore. Per questo motivo l'ho lasciata prima, almeno questo glielo dovevo. Ho fatto molti sbagli in questa storia, questo però ho voluto evitarlo.
Fece un mezzo sorriso all'indirizzo di Wolf - Grazie Amico, apprezzo molto le tue minacce a quel primino - lo sapeva bene che l'altro Serpeverde ci sarebbe sempre stato, nel bene o nel male. Nel corso della vita che li attendeva, non si sarebbe fatto alcuno scrupolo a dirgli in faccia quello che pensava. Non poteva chiedere un amico migliore di lui.
- E te? Come va con Megan? Ti vedo molto preso o sbaglio? - lo chiese ma senza pretendere una risposta. Tra lui e Wolfgang non esistevano problemi di questo tipo. Poche parole se servono o se volevano pronunciarle. Tutto il resto era sciocca idiozia.



Edited by Elijah Matthew Sullivan - 26/7/2018, 21:29
 
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view post Posted on 4/8/2018, 15:07
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Wolf rimase ad osservare, a qualche passo di distanza, il suo interlocutore dare qualche tiro alla sigaretta mentre ragionava su dove potessero trascorrere qualche ora insieme, durante le loro vacanze estive. Ovviamente, aveva sottovalutato l'inventiva di Sullivan e la sua capacità di infrangere le regole, pur rimanendo uno dei Prefetti della Casata di Serpeverde - Londra, dopotutto, era terra di nessuno - era esemplare: nascondere gli alcolici negli zaini per poi correggere le bevande babbane era un'idea semplicemente geniale.
Tuttavia, nonostante i loro piani per incontrarsi durante le vacanze, l'argomento che davvero interessava a Wolf stava iniziando solo in quel momento: era riuscito a chiedergli - anche se per vie traverse - cosa fosse successo tra lui e Sophie. Sinceramente, anche il fatto che lei avesse ceduto il titolo di Prefetto era strano, almeno per quello che era riuscito a comprendere dalle poche volte in cui aveva avuto il privilegio di parlare con la ragazza.

Tu hai fatto cosa? No, continua, non volevo interromperti.
Lasciare la propria ragazza con un gufo: tra i Babbani c'era la moda di terminare le proprie relazioni attraverso dei messaggi, ma non sapeva che una tale usanza stesse prendendo piede anche tra i Maghi. Elijah era il suo migliore amico, su questo non c'erano dubbi e lui avrebbe sempre accettato le sue scelte, anche non appoggiandola in pieno: certo, comprendeva il motivo della reazione di Sophie, ma poteva anche immaginare che Sullivan volesse risparmiarle un'altra umiliazione.
Capisco che tu abbia pensato che... passare la notte insieme a lei, a quelle condizioni, possa esserti sembrato sbagliato.
Non che lui avesse mai vissuto qualcosa di simile. Aveva conosciuto una ragazzina in un'assolata giornata a Londra - poco alla volta, tra duelli e incontri ad Hogwarts, aveva imparato a comprendere che quello, che inizialmente aveva scambiato per semplice fascinazione, nascondeva un sentimento in realtà più profondo, in grado di crescere gradualmente. Non riusciva ad immaginare che un giorno avrebbe potuto svegliarsi e rendersi conto di non essere più innamorato di Megan: perchè era questo il sentimento di cui si stava parlando, non poteva più nasconderlo.
Semper Fidelis, Fratello: fidati di me, quel moccioso non parlerà più.
Era stato una frase pronunciata di impulso, ma estremamente sincera per una volta: sapeva che Sullivan aveva una famiglia abbastanza numerosa, soprattutto che aveva un fratello che adorava e da cui era a sua volta adorato, ma per lui la situazione era differente - non c'era un suo singolo parente che avrebbe potuto considerare un membro della sua famiglia, ma sarebbe stato orgoglioso di poter chiamare in quel modo Elijah.
Con Megan? Ti ricordi quello che ci eravamo detti dopo la festa di Halloween, subito dopo il nostro duello?
Lui ricordava ogni parola di quel discorso, i dubbi che aveva avuto e che aveva risolto con una semplice chiaccherata con la ragazza: il fatto di trovarsi a dover combattere i dubbi di lei era stato sufficiente ad appianare, a distruggere i suoi. Voleva quello che si era conquistato, voleva proseguire a costruire quel rapporto fragile ed estremamente resistente insieme lei.
La situazione è immutata e, al tempo stesso, migliorata. Non sono sicuro di spiegarmi bene.
Non era neppure sicuro di averci almeno provato.


Edited by Wolfgang Bogdanow - 4/8/2018, 17:22
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 6/8/2018, 11:34






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Gli era sempre piaciuto parlare con Wolf. A parte suo fratello, era l'unico maschio a cui avesse mai confidato i suoi drammi interiori. Non che quello attuale fosse un dramma, anzi. Sapeva che l'altro Serpeverde era discreto e mai criticone. Diceva quello che sentiva e non perché gli piacesse pontificare. Lo faceva solo perché sinceramente desideroso di aiutarlo. In tutto ciò nessuno dei due avrebbe chiesto all'altro se aveva bisogno di aiuto. Loro avevano un modo tutto loro di interrogarsi che risultava incomprensibile al resto del popolo.
Il filtro tornò sulle labbra di Elijah per uno nuovo tiro di fumo. Il Serpeverde aprì lentamente la bocca e dei cerchi di fumo quasi perfetti volarono via dalle sue labbra.
- Ho fatto quello che era giusto per entrambi. Ho creduto che fosse amore, l'ho creduto davvero per molto tempo. Ho anche comprato una casa con lei, convinto di fare bene ed invece mi sbagliavo - si strinse nelle spalle mentre fissava l'altro Serpeverde e anche l'ultimo cerchio si dissolveva - Ho idealizzato la cotta di un ragazzino di undici anni credendo che fosse altro, ma non lo era. Ho cominciato a chiedermi quello che volevo davvero dalla vita, come dovesse essere la ragazza che volevo accanto per sempre e lei non rientrava nei requisiti. Prima ero troppo piccolo per sapere quello che volevo, ora ho le idee chiarissime. Ho sbagliato Wolf, non me ne sono accorto subito ma...ehi! Me ne sono accorto! Per il mio bene e per il suo. Se lei possa aver pensato il contrario non mi interessa.
Constatò dalla trasparenza del vetro che la bottiglia era ormai vuota. Tirò fuori la bacchetta e la fece sparire con il solito Evanesco, liberando così la mano di Wolf da un peso inutile. Tornò a concentrarsi sulla sigaretta e sulla conversazione che aveva preso una piega davvero inaspettata. Da un brindisi e uno scambio di regali erano finiti a parlare di ragazze. Potevano dire di essere al completo. Bacco ce l'avevano, tabacco anche, Venere più o meno. Per la cenere di stavano organizzando.
- Semper Fidelis - gli fece eco - è bello avere un fratello come te, Fratello - affermazioni, certezze, giochi di parole. Tutto condito dal miglior motto di sempre, quello della Casa di Salazar.
- Sì, mi ricordo - incrociò le caviglie una sull'altra, come faceva spesso. Erano passati diversi anni da quella sera nel suo Dormitorio, era stata la prima volta che lui e Wolf si erano fatti delle confidenze ed era stata la prima volta che l'aveva considerato davvero il suo migliore amico, senza riserve. Avevano dato fondo alla sua scorta di whiskey incendiario, cominciando a straparlare senza ritegno, soprattutto lui. Fece un ghigno ripensando a quel momento, sembrava passata una vita.
- Vediamo se ho capito - si grattò il mento con la punta delle dita - è migliorata perché sei sicuro di quello che provi e hai avuto da lei gli stessi segnali, ma non avete concluso ancora nulla, ci sono? - fece una piccola pausa per riflettere un attimo sulla faccenda - Scusa se te lo chiedo, Fratello, ma l'hai baciata? Dalla tua frase mi sembra di no, ma magari sbaglio.

 
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view post Posted on 7/8/2018, 16:43
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Quella conversazione stava proseguendo su binari sempre più complicati, anche se, dopotutto, non si aspettava altro da Elijah: quello che non riusciva a comprendere - probabilmente perchè la loro esperienza era completamente diversa - era il celebrare un sentimento che, a suo avviso, era divampato con la stessa intensità di un incendio estivo, per poi lasciarsi alle sue spalle solo cenere. Non che fossero affari suoi, figuriamoci: l'altro ragazzo era liberissimo di fare le proprie esperienze e di commettere i propri errori - ma scambiare una cotta per amore, al punto da comprare addirittura una casa? Chissà cos'era successo all'abitazione al termine di questa parodia di "divorzio"?
Per un attimo, nella mente di Wolf si dipinse l'idilliaca immagine di Sophie e Elijah - il signore e la signora Sullivan - intenti a urlarsi addosso e a lanciarsi piatti uno contro l'altro, in una cucina che ricordava terribilmente quella di casa sua. Due marmocchi a seguito, ovviamente: un maschio e una femmina. No, rabbrividiva al solo pensiero: decisamente meglio dare un taglio netto, chirurgico, piuttosto che trascinare inutilmente una storia ormai finita - almeno nell'ottica di Elijah, questo era sicuro. Se Sophie l'avesse pensata diversamente, questo non gli era dato sapere, ma - avendo ascoltato le parole di una delle parti in causa, quella agente per di più - sapeva che, se si fosse trovato nella sua stessa situazione, avrebbe compiuto le sue stesse scelte: ecco, magari non il Gufo, non sarebbe riuscito a lasciare una ragazza in quel modo.

Ora hai le idee chiare? C'è qualcuno che rientra nei requisiti richiesti? - sapeva che l'altro ragazzo avrebbe colto l'ironia presente nella sua voce e nella deliberata scelta di ripetere alcune delle parole da lui pronunciate - dopotutto, non sarebbero stati loro due, se non si fossero stuzzicati a vicenda.
Nel momento in cui Sullivan liberò le sue mani dalla bottiglia vuota di Idromele - l'avevano già fatta fuori tutta? Ormai il suo fegato aveva fatto passi da giganti, a momenti non ne sentiva gli effetti - Wolf si concesse un paio di secondi per recuperare il proprio pacchetto di sigarette dalla borsa: ne accese una nuova e si concesse un tiro, assaporando l'odore di nicotina. Stava per concludere le scorte, fortuna che l'anno scolastico era quasi giunto al termine ma doveva iniziare a razionarle - sì, ma avrebbe cominciato il giorno dopo.
Per affrontare determinati discorsi era necessario tutto l'aiuto possibile.
Nonostante avesse detto poco o niente, infatti, Elijah sembrava avergli letto dentro, facendogli per qualche istante dubitare del funzionamento dell'Anello Gemello appena ricevuto dall'altro ragazzo - ma facendogli anche comprendere quanto fosse necessario approfondire il discorso, senza nascondersi dietro mezze frasi sputate a forza. Era arrivato il momento di ricambiare la sincerità con cui una sera si era aperto il suo migliore amico, suo fratello per loro stessa ammissione.

Sono innamorato di Megan - ammise, concedendosi un momento per assaporare il loro suono: non l'aveva mai detto ad alta voce fino a quell'istante - e sono del tutto certo che lei mi ricambi: non mi ha dato mai modo di dubitarne, anzi. Ma no, non l'ho ancora baciata.
Wolf ripensò un attimo ai momenti in cui era stato sul punto di farlo, interrompendo il discorso per concedersi un nuovo tiro di sigaretta: erano istanti così diversi l'uno dall'altro, ma tutti presentavano lo stesso finale.
Credo che non ci sia stato ancora il momento adatto: e non perchè io stia aspettando chissà quale momento magico o romantico. Semplicemente ho sempre avuto la sensazione che lei non fosse ancora pronta, che dubitasse in qualche modo di me - o di sè stessa.
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 10/8/2018, 12:28






9nzz6Oo


Il vento iniziò a scuotergli le ciocche del ciuffo, ma Elijah non se ne preoccupò. Era una sensazione che gli era sempre piaciuta. Doveva ammettere che, di tutti gli elementi, l'aria era uno dei suoi preferiti. Non aveva passione per il fuoco, lo giudicava l'elemento più debole a dispetto di tutti i luoghi comuni. Aveva bisogno dell'aria per essere forte e veniva sconfitto dall'acqua senza alcuna difficoltà. La terra stessa poteva soffocarlo. Era solo tanta apparenza e pochissima sostanza. Poseidone, o Nettuno di romana memoria che dir si voglia, aveva sempre incontrato i suoi favori.
- Ora ho le idee piuttosto chiare su quello che voglio - scosse appena la testa - sul tipo di ragazza che cerco, per essere esatti.
La sua sigaretta era finita ma il Serpeverde non si fece alcun problema ad accenderne un'altra. Se non altro per fare compagnia a Wolf. La rotellina dell'accendino babbano scattò con un leggero scrocchio e la fiammella apparve dal nulla davanti al suo naso. Primo tiro e via, poteva continuare spedito il discorso.
- Cerco una ragazza diversa da me, non posso pensare di passare gli anni della mia vita con un me stesso in gonnella. No, nella maniera più assoluta. Questo va bene nell'amicizia ma non con qualcuno che debba completarti. Io vorrei qualcuno che possa completarmi.
Guardò l'altro Serpeverde dritto negli occhi. Avrebbero avuto bisogno di una seconda bottiglia di idromele. Accidenti! Avrebbe dovuto pensarci prima e fare un Engorgio quando erano ancora a metà. Ormai era fatta, però, ed erano rimasti all'asciutto. Per fortuna che il fumo non mancava.
- Io ho bisogno di gioia, Wolf, ci sono già troppe cose brutte nella mia vita - sentenziò anche se non era certo che il suo amico potesse seguirlo fino in fondo in quel discorso assurdo. Era la prima volta che confidava questo suo bisogno a qualcuno che non fosse suo fratello Daniel - non so come spiegartelo, ma quando una ragazza mi sorride mi sento in pace, con quel tipo di sorriso che uno come me non riesce a fare. E' come se riempisse i buchi vuoti dentro di me.
La seconda domanda di Wolf ancora non aveva risposta, aveva la testa troppo incasinata per capire. C'era una persona però che riusciva a regalargli delle emozioni nuove, diverse, così diverse che erano ancora del tutto confuse e indecifrabili. Elijah voleva capire e non avrebbe rinunciato facilmente a quell'aspetto della faccenda, a costo di rompersi la testa.
Fece un ghigno alla confessione di Wolf, non era nulla che non avesse già capito da solo e da un bel po' di tempo. Non sapeva cosa si augura esattamente in questi casi, per il suo migliore amico poteva solo desiderare serenità e niente di più.
- Fratello, è piuttosto evidente quello che provate - un tiro alla sigaretta andò ad interrompere il suo discorso - ma certe cose non vanno fatte perché devi farle, ma esclusivamente perché vuoi farle. Non nascono da una regola ma solo da un bisogno. Se segui quello è difficile che tu possa sbagliare.




 
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view post Posted on 15/8/2018, 18:11
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Secondo Anno

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Nella Guferia, così lontana dai Sotteranei dove entrambi alloggiavano, il vento aveva vita facile, circolava liberamente, scompigliando i capelli di entrambi i ragazzi - nascondendo ai più le parole, i segreti che si stavano scambiando. Quasi come una coppia di ragazzine tredicenni, non per deridere le tredicenni ovviamente: una cosa simile non gli sarebbe mai passata neppure per l'anticamera del cervello. Se non altro, il leggero vento che si era alzato negli ultimi minuti aveva il piccolo pregio di allontanare il malaodorante odore di feci, che da sempre aleggiava in quel luogo.
La descrizione che Elijah gli regalò era troppo specifica, troppo precisa per essere una semplice idea: doveva averci pensato parecchio, forse in quel periodo aveva frequentato qualche ragazza e aveva cercato in loro quelle caratteristiche che ora gli stavano tanto a cuore. Qualcuno di diverso da lui, qualcuno che potesse completarlo, qualcuno che gli portasse gioia - un pensiero tanto semplicistico, quanto incredibilmente umano. In quel momento Wolf faceva fatica a reggere lo sguardo del suo Prefetto, preferiva continuare a osservare il fumo della sigaretta, che si disperdeva leggero nel vento - c'era qualcosa in quella conversazione che gli faceva desidera di essere esattamente come quella scia, che gli faceva desiderare scivolare via. Elijah aveva le idee chiare, chiarissime - e Wolf sapeva cosa desiderava in una ragazza? Sapeva di volere Megan, non sarebbe riuscito a immaginare nessun'altra accanto a lui - ma non aveva una sua "classifica di requisiti", adorava tutto di lei.
Sembrava che il ragazzo non volesse rispondere a una domanda più specifica, che non volesse rivelargli chi fosse la ragazza in grado di farlo sentire in pace solo con un sorriso - in grado di riempire i buchi dentro di lui. Non voleva insistere su quell'argomento, era evidente che ci fosse qualcuno che avesse catturato l'attenzione del suo migliore amico ma era altrettanto evidente che lui non volesse specificare chi fosse questa fantomatica "Laura" - oh, che ci poteva fare se lui preferiva Petrarca a Dante?

Quello che voglio è solo... - Megan, sempre Megan - Come ho detto, non posso e non voglio costringerla a fare qualcosa che anche lei non voglia. Qualcosa sta succedendo, so che sta succedendo ma devo lasciare che tutto prosegua esattamente come deve proseguire.
"Tutto ciò che accade è ciò che razionalmente e necessariamente deve accadere" - questa era da sempre la sua filosofia di vita ed era giunto il momento adatto per metterla in atto.
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 18/8/2018, 13:27






9nzz6Oo


Più passavano i minuti, più Elijah si convinceva che ci sarebbe stata bene una seconda bottiglia di idromele. Certi discorsi richiedono ogni tipo di appoggio e conforto possibile. Sì, il fumo era un perfetto alleato, ma l’alcool sapeva condire tutto e dare più sapore.
Quella era una bevuta solo rimandata, avrebbero rimediato in estate facendo follie in un anonimo pub babbano. Non sapeva come la pensasse Wolf in merito, ma ogni tanto fa bene alla salute essere due anonimi ragazzi qualunque.
- Non so te, Wolf, ma ci sono dei momenti in mi rendo conto che le donne non le capirò mai – cosa che aveva del grottesco, considerando che Elijah aveva anche una certa difficoltà a capire se stesso. Era un problema che aveva sempre avuto e che era cresciuto a livello esponenziale nell’ultimo periodo.
- Non pretendo di essere perfetto, ma cerco di sbagliare il meno possibile, o almeno ci provo.
Stava crescendo, toccando quell’età che portava con sé maturità e responsabilità. C’erano dei momenti in cui si sentiva perso, completamente spiazzato. Avrebbe voluto parlare di quello che provava con un adulto che portasse il suo stesso sangue, ma quella cosa non era mai stata possibile. Spesso lo faceva con suo fratello, ma non era la stessa cosa. Sapeva bene che anche Daniel aveva i suoi demoni da combattere. Di confidarsi con le sue sorelle non se ne parlava proprio, si sentiva in tremendo imbarazzo.
C’erano poi altri momenti in cui si sentiva di poter scalare un muro liscio a mani nude, sicurissimo di riuscirci. Insomma, era un’altalena di sensazioni che il Serpeverde non aveva ancora imparato a riconoscere e a domare.
- Hai assolutamente ragione, Fratello! Mai forzare la mano su certe cose, è uno sbaglio enorme – il filtro tornò sulle labbra appena umide di Elijah. Sebbene le bagnasse di continuo con la lingua, il vento continuava a seccarle irrimediabilmente.
- Andrà esattamente come deve andare. Saranno gli eventi stessi a guidarvi, questa è una grande verità...mai forzare il destino.
Rimase in silenzio mentre le parole gli scivolavano addosso, anche se sapeva che – in quel caso - gli stavano pizzicando la pelle.
- Wolf, ti piacerebbe fare un giro insieme sulla Firebolt? Senza limite di velocità? - era chiaro che entrambi avevano bisogno che il vento li schiaffeggiasse forte. Desiderio di libertà e pulizia mentale.


 
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16 replies since 28/5/2018, 11:19   361 views
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