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Daifuku + ricetta

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view post Posted on 21/9/2017, 11:52
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Credits: Google, Wikipedia. Modificato by Darky

Daifukumochi (大福餅) [daifukumochi], o Daifuku (大福?) [daifuku] in breve, significa letteralmente “grande fortuna” ed è un dolce giapponese composto da un piccolo mochi (dolce di riso glutinoso), farcito di ripieno dolce, di solito "anko", pasta di fagioli rossi dolcificata a base di fagioli rossi azuki.

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Origini
IPA [daifuku]
Altri nomi Daifukumochi
Luogo d'origine Giappone
Categoria dolce


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Il Daifuku esiste in varie forme. La più comune è il mochi (pasta di riso dolce) bianco, verde pallido o rosa pallido, farcito di anko (pasta dolce di fagioli rossi). Si trovano comunemente in due formati, uno del diametro di circa 3 cm, l'altro grande quanto il palmo di una mano. Alcune versioni contengono pezzi di frutta interi, misture di frutta e anko o pasta di melone. Quasi tutti i Daifuku sono coperti da un sottile strato di amido di mais o taro per impedire che si attacchino fra loro o alle dita. Alcuni sono ricoperti di zucchero a velo.

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I Daifuku erano chiamati originariamente Harabuto mochi (腹太餅), ossia dolce di riso dalla pancia gonfia, per il caratteristico ripieno. Più tardi il nome fu cambiato in Daifuku mochi (大腹餅?), ossia dolce di riso dalla grande pancia. Essendo poi la pronuncia di “pancia” e “fortuna” la stessa in giapponese Fuku (腹?), il nome fu cambiato successivamente in Daifuku mochi (大福餅) con il significato di “dolce di riso della grande fortuna”, assimilandolo quindi a un portafortuna.
Verso la fine del diciottesimo secolo il Daifuku diventò popolare e si iniziò a mangiarlo tostato. Veniva usato anche come regalo in occasione di una cerimonia.

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Sakura mochi (桜餅?) è una varietà di mochi colorato di rosa e avvolto con una foglie salata di ciliegio giapponese (sakura).

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Tsubaki mochi (椿餅?) è simile al sakura mochi, ma viene utilizzata una foglia di camelia (tsubaki) anziché di ciliegio.

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Yomogi daifuku (蓬大福?) è una varietà conosciuta anche col nome di Kusa mochi (草餅?); è un mochi all'aroma di artemisia (yomogi) il quale gli conferisce il caratteristico colore verde (infatti kusa significa erba).

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Ichigo daifuku (イチゴ大福?) è una varietà inventata negli anni '80, che contiene fragola (Ichigo) e ripieno dolce, di solito anko, in un piccolo mochi rotondo. A volte per il ripieno si usano anche creme dolci. Dato che è a base di fragola, questo mochi solitamente viene mangiato in primavera. Molte pasticcerie affermano di aver inventato questa variante, quindi la sua origine è piuttosto vaga.

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Yukimi Daifuku (雪見だいふく?) è una marca di gelato di mochi prodotta dall'azienda Lotte.

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200 gr di tsubu-an (marmellata di azuki) (qui la ricetta), oppure di shiro-an (marmellata di fagioli bianchi, la ricetta è la stessa ma si ottiene con i fagioli cannellini)
8 fragole

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50 gr. di shiratama-ko, o farina di riso glutinoso (si trova anche in alcuni supermercati ben forniti)
80 gr. di zucchero
100 ml di acqua
fecola di patate q.b.

Vediamo subito la preparazione del mochi. ll procedimento non è difficile ma un po’ laborioso: per prima cosa va mescolata la farina con lo zucchero e l’acqua aggiunta un po’ alla volta, cercando di non formare grumi e ottenendo in questo modo un composto abbastanza liquido. Questo poi va versato in un pentolino e cotto a fuoco medio continuando a mescolare finché non vedete che si addensa (deve risultare piuttosto gommoso).

Altrimenti, potete scaldarlo al microonde per 2 minuti, tirarlo fuori e mescolare, poi rimetterlo in microonde per altri 2 minuti e così via fino a che non si addensa del tutto. Spargiamo un po’ di fecola di patate, o maizena, sul piano di lavoro dove poggeremo la pasta che abbiamo preparato, spolverata di fecola anch’essa, e a questo punto la tagliamo in piccoli pezzi da circa 20/25 gr. (andando a occhio).

Prendiamo le fragole che abbiamo precedentemente lavato e asciugato e iniziamo ad avvolgerle una alla volta nello tsubu-an, creando delle palline da circa 15-20 gr (è un po’ come se preparassimo delle polpette), poi creiamo delle palline con il mochi, le schiacciamo, vi inseriamo il ripieno e richiudiamo. Ci vuole un po’ di manualità, ma non è molto difficile. Attenzione però: dal momento che la pasta è molto appiccicosa, ricordate sempre di spolverarvi le mani di fecola per poterla lavorare al meglio.

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Questa ricetta è adatta a qualunque tipo di frutta.



Edited by Valene - 6/2/2024, 19:38
 
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