Same old, same old, Privata, Vagnard Von Kraus

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view post Posted on 9/9/2017, 19:35
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Secondo Anno

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Quella mattina Wolfgang si era alzato con l'intento di ubbidire alle volontà di Violet, non volendo innervosire la sua giovane insegnante: si era vestito al buio, indossando la sua divisa senza accendere la luce per non disturbare i suoi compagni di Dormitorio ancora addormentati.
*
Buon giorno, vorrei comprare un libro di solfeggio.
Cordiali saluti,
Wolfgang Bogdanow


Dopo aver scritto due righe striminzite allo Zufolo, il negozio di musica dove aveva comprato il suo violoncello, allegò la lettera alla zampa di Felix, un po' contrariato nel vederlo allontanare nel cielo roseo: l'alba era uno spettacolo che solitamente evitava - ed era felice di farlo - per gustarsi un paio d'ore in più di sonno. Quel giorno, invece, sembrava non avere avuto la medesima fortuna: almeno non doveva sopportare la presenza di altri studenti, l'odore della Guferia era già abbastanza insopportabile senza dover anche intavolare chissà quale discorso con personalità pari a quelle di amebe. Quanto avrebbe pagato per essere ancora nel proprio letto.
 
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view post Posted on 13/9/2017, 22:27
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Per la barba di Merlino, ma quanto avevano bevuto il giorno prima lui e Tristan? Aveva cercato di far mente locale sugli eventi trascorsi, ma la sua testa sembrava far acqua da tutte le parti. Ricordava solo flash sparsi di quanto accaduto, bottiglie andare e venire, insulti alla sguattera, il tutto condito da ampi vuoti di memoria nel mezzo. Dovevano averci veramente dato di brutto, visto che solitamente aveva una memoria fotografica di ferro, difficilmente arrivava al punto di avere amnesie. Una cosa però l’aveva ricordata: la richiesta a suo cugino. Non sapeva a che ora avrebbe cominciato a lavorare, certo aveva promesso però di inviargli il certificato medico via gufo il giorno seguente. Una priorità assoluta, che non avrebbe dimenticato neanche fosse andato in coma etilico. E dire che per una volta stava anche riuscendo a dormire beatamente fino ad un orario quasi umano, quando i rumori del suo compagno di stanza allertarono i suoi sensi. Imprecò più volte, scomodando divinità varie e presunte. Poi, realizzando di non riuscire più ad addormentarsi, giacché il riposino era ormai andato a Taide tanto valeva andare a controllare se il bigliettino fosse già arrivato.

L’odore di schifo cominciò a penetrare le sue narici ben prima di arrivare in cima, e di prima mattina non era propriamente il massimo delle aspettative. Come al solito Vagnard cercò di cogliere il lato positivo della faccenda, che identificò nell’opportunità di arrivare in Guferia già preparati al climax di puzzo tanto da non notarlo quasi più.
Giunto sulla sommità si accorse di non essere il primo arrivato, e riconobbe la presenza proprio come il suo compagno di stanza, Wolfgang. Non gli capitava di vederlo spesso. Vagnard era solito andare a dormire molto tardi e svegliarsi alle prime luci dell’alba, e la loro prima ed unica chiacchierata all’interno del dormitorio era stata memorabile. Il karma sembrava essere dalla sua, aveva l’opportunità di vendicarsi per la sveglia anzitempo e cominciare la giornata con una bella burla di buongiorno.
Puntò la bacchetta verso i propri piedi


* Felpàto *

Pronunciò non verbalmente, immaginando i cuscinetti delle zampette di un gatto. A incanto ultimato si sarebbe diretto alle spalle di Wolfgang, avrebbe quindi levato il bastone a mezza altezza per poi colpirlo con delicatezza presso il muscolo semimembranoso della gamba destra. Sarebbe stato divertente vederlo perdere l’equilibrio o meglio, cadere per terra.

Da sganasciarsi dalle risate.

 
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view post Posted on 14/9/2017, 08:25
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Non se lo aspettava, un attimo prima stava osservando - stanco e annoiato - la partenza di Felix e l'attimo dopo si trovava con il ginocchio destro a terra, quello sinistro sollevato di pochissimo, per grazie divina, e le mani ben poggiate sul pavimento della Guferia, sporco degli escrementi dei volatili che la abitavano. Il ginocchio, in quel momento, si stava lamentando in maniera a dir poco imbarazzante e, chiunque avesse pensato a quello simpatico scherzetto, non aveva considerato il fatto che lui avrebbe trovato il modo per vendicare la sua vanità ferita. Rialzandosi in piedi, Wolf si girò per fronteggiare il suo assalitore - il desiderio di farlo cadere giù dalle scale della Guferia ben scritto in viso, ma si sa che, dopotutto, gli incidenti accadono sempre per caso - per ritrovarsi faccia a faccia con il suo compagno di Dormitorio e il suo immancabile bastone: che quella mattina avesse fatto più rumore del solito e lo avesse svegliato?
Von Kraus. È sempre piacevole aver a che fare con il tuo bastone da passeggio.
L'ironia era ben evidente nel tono del ragazzino, che in quel momento stava ricordando il loro primo incontro: sembrava quasi che gli fosse impossibile aver a che fare con Vagnard senza aver lividi che testimoniassero i loro incontri - sapeva come avrebbe voluto vendicarsi, non poteva lasciargliela passare tanto facilmente, ma doveva aspettare il momento giusto. Quanto avrebbe voluto tirare fuori le sue Falci e tornare in Dormitorio con lo scalpo di Von Kraus: una scelta decisamente azzardata, il cui prezzo sarebbe stato decisamente caro da pagare.
Posso sapere se ci fosse un motivo dietro questo tuo exploit o se si trattasse semplicemente di uno sfizio da togliersi?
Pronunciando queste parole, si avvicinò all'altro ragazzo, per indicare il famigerato bastone da passeggio: sapeva che se avesse estratto le Falci, Vagnard le avrebbe quasi sicuramente usate per tagliargli la gola - no, doveva essere più furbo di così.

OGGETTISTICA:
Bacchetta (Legno di Abete, Crine di Unicorno, 9 pollici e tre quarti, sufficientemente elastica)
Coppia di Falci in Tugsteno - Capaci di resistere a qualsiasi temperatura, si dice siano state forgiate con il sangue di un Licantropo, edizione limitatissima. In caso di smarrimento esse tornano dal proprietario grazie a un Incantesimo di Richiamo, permettendogli di non trovarsi mai privi di difesa e prendono l’aspetto di due semplici spille, forma che viene meno quando si decide di usarle come armi, per nasconderle a occhi indiscreti - (+4 punti Corpo e +2 punti Mana)
Cuspide Scarlatta - Ditale simile al pungiglione di uno scorpione, interamente in argento. Chiunque lo indossi avrà il potere di pungere un mago creando una ferita dalla quale inizieranno a sgorgare litri di sangue. Il sangue sarà solo una mera illusione ma il senso di affaticamento e confusione della vittima sarà reale - (+8 punti Salute)
Amuleto protettivo dedicato alla divinità Loki: vi è incisa la frase "Non Omnis Moriar" - (+ 1 punti Corpo, + 2 punti Salute e + 2 punti Mana)


Edited by Wolfgang Bogdanow - 14/9/2017, 10:00
 
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view post Posted on 26/9/2017, 20:32
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Un po’ di attività fisica e cerebrale era proprio quel che ci voleva per cominciare la giornata nel migliore dei modi e svegliare il corpo dall’intorpidimento notturno. E se le scale fino alla Guferia non erano bastate, ecco che Vagnard l’occasione per sgranchirsi e divertirsi non solo la cercava, figuriamoci se poteva limitarsi a quello: lui la creava. Perché cosa poteva essere un Genio, se non quello? E Vagnard, diamine se lo era.

Non fu vedere le mani di Wolfgang immerse nella “marmellata” a dare soddisfazione al sadico Serpeverde, quanto quello che c’era nel suo sguardo una volta voltatosi. Aveva ferito il suo orgoglio, poteva vederlo, lo aveva ferito molto a fondo, e quella era già la seconda volta da quando avevano avuto l’onore di conoscersi reciprocamente. Il loro primo incontro nel dormitorio era stato un qualcosa che avrebbe definito come memorabile, e di quell’incontro Wolfgang portava ancora, leggeri, i segni di quella violenza che il suo bastone aveva perpetrato ai danni delle labbra di lui. Era stato un colpo da maestro, davvero niente male, quasi swing golfistico. E quei segni erano anche presenti nell’animo del piccolo Wolfgang, ennesima vittima inconsapevole di quelli che erano i perversi progetti e studi mentali dell’Adepto.

In quelle situazioni, il rischio che si corre è quello di farsi dominare dall’istinto e non più dalla mente. Lasciar che il proprio lato animale prevalga, però, mettendo da parte la fredda razionalità, esclude dal conto una serie di variabili invece necessarie da esser elaborate per poter giungere ad un risultato che possa permettere di salvare la pelle. Ed era il rischio che stava per correre Wolfgang in quel momento. Certo, Vagnard non poteva leggere nel pensiero, ma sapeva bene che il coinquilino, nel suo avvicinarsi, stava per mettersi in guai molto più seri di quanto potesse immaginare. Mentre egli indicava il bastone da passeggio, il fu Prefetto continuava invece a guardarlo fisso negli occhi, cercando di leggere le sue sensazioni ed i suoi movimenti.


- Bada…bene. -

Sibiló a denti stretti, portando avanti a sé il bastone in diagonale a mo’ di scudo, la mano ben riparata dietro ad esso, quasi majorette. Per Merlino, se c’era una cosa che odiava, quella era proprio il contatto fisico. Che Wolfgang trovasse davvero interessante il suo bastone da passeggio era fatto abbastanza opinabile, che cercasse di deviare il suo sguardo beh, era alternativa molto più probabile. Ma gli avrebbe lasciato comunque fare la sua mossa. Avrebbe posto Wolfgang davanti all’ennesimo test, e in base alla decisione presa ne avrebbe subito le naturali conseguenze.

Che cosa fantastica il Libero Arbitrio.
 
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view post Posted on 27/9/2017, 08:19
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Furono le due parole sibilate da Von Kraus che, paradossalmente, lo risvegliarono da quella specie di trance vendicativa in cui era scivolato con tanta facilità: strano, perché Wolfgang aveva sempre avuto l'abitudine di studiare chi si trovasse davanti, decidendo poi di comportarsi di conseguenza - se avesse agito senza tale ragionamento, quel giorno, probabilmente ne avrebbe ricavato uno svantaggio superiore a qualsiasi vantaggio potesse immaginare. Fermandosi, quindi, a qualche passo dal suo interlocutore, modificò la sua espressione facciale in quella di una curiosa aspettativa: dopotutto Vagnard aveva evitato di rispondergli. La sua successiva mossa avrebbe dovuto essere eseguita in relazione alla risposta del suo compagno di Dormitorio, ma Wolf aveva come l'impressione che, attendere le parole di Von Kraus, avrebbe portato agli stessi risultati dell'attesa di Godot. Poteva dimenticare momentaneamente l'offesa - non dimenticava nulla in realtà, ma non stava affrontando un insulso Grifondoro in quel momento - per approfittare della situazione: era in realtà dalla festa di Halloween che avrebbe voluto porre una domanda particolare al suo interlocutore, senza però trovarne l'occasione.
Devo mostrarti una cosa.
Facendo un passo indietro, mise mano su una delle spille che portava sempre con sè, facendogli assumere l'aspetto originale: una volta divenunta nuovamente Falce, la fece roteare nella mano, come per mostrargli cosa sapesse fare.
So solo giocarci, ma vorrei imparare ad "usarla davvero".
Sapeva che stava camminando sul baratro - se anche Vagnard avesse deciso di insegnargli ad usare correttamente le Falci, ed era praticamente certo che ne fosse in grado, avrebbe potuto sfruttare l'occasione per ferirlo, metterlo alla prova nuovamente - ma non gli importava: il suo obiettivo era più grande dei rischi che avrebbe potuto ricavarne.
 
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view post Posted on 27/9/2017, 11:51
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zivKWlY

La missiva inviata quella mattina dal giovane Serpeverde non tardò a giungere a destinazione. Londra non era una meta vicinissima al castello di Hogwarts, non di certo per gli esseri umani, ma il dono del volo descriveva la minuta figura di Felix e per il rapace non sarebbe stato così complicato portare a termine il compito che gli era stato assegnato. Ignaro dell'incontro che vedeva ormai partecipe il padrone, tra le accoglienti mura della Scuola di Magia e Stregoneria, il pennuto non si preoccupò di fare lunghi giri di ricognizione né di soffermarsi più di tanto alla ricerca di succulenti topolini da mangiare a colazione. D'altronde, molti altri colleghi postini avrebbero dovuto prenderne esempio. Quando la Capitale si stagliò all'orizzonte, limpida e dai colori sempre un po' spenti, quasi da routine, finalmente anche la caratteristica strada di Tottenham Court Road apparve in tutta la sua anonima semplicità, indicando in quel modo la fine del viaggio d'andata dell'animale. Planando verso lo store musicale, il messaggero entrò senza troppi problemi, raggiungendo dunque il bancone in legno di Evviva Lo Zufolo. Da lì a cinque minuti il primo commesso libero, Oliver Brior, completò la richiesta in maniera efficiente e senza perdita di minuti preziosi, non quel giorno in cui tutti, in negozio, attendevano un carico importante di Violini Elementali. Ricordò il nome del mittente, aveva già avuto modo di incontrare il Serpeverde in questione e fu contento di scoprire che il suo nuovo acquisto potesse confermare una passione - la musica - sicuramente comune. Il libro ormai incartato e sistemato in un'altra busta per evitare pieghe o cadute dall'alto, Oliver ritirò la somma di dieci Falci dal sacchetto legato al piccolo postino, carezzando la testolina del rapace per poi accompagnarlo con lo sguardo verso l'uscita, dove l'ampia porta di vetro ancora era aperta. L'acquisto sarebbe presto giunto a destinazione nuovamente, ma Felix soltanto avrebbe saputo dove dirigersi, se alla Guferia o direttamente nel dormitorio di appartenenza del Serpeverde.


♫ Wolfgang Bogdanow
Libro di solfeggio - 10 Falci | Aggiornato.

Perdona il ritardo.
Ho risposto direttamente qui, restando sul vago sulla consegna (dove e quando Felix arriva), che lascio decidere a te.
 
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view post Posted on 5/10/2017, 21:46
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Alla richiesta di Wolfgang, Vagnard clinò leggermente la testa di lato. Una azione che lo aveva leggermente colto di sorpresa, una variabile che non aveva considerato. Ultimamente la cosa capitava troppo spesso, che dovesse darci un taglio con le canne? No, non lo avrebbe fatto.
Osservò il gingillo di Wolfgang, spostando regolarmente lo sguardo tra le falci e gli occhi del compagno di stanza. Adagiare la guardia avrebbe messo il suo cervello in uno stato di rilassatezza. Se il ragazzo avesse avuto un qualche colpo di testa, il corpo di Vagnard, preso di soprassalto, avrebbe reagito con un sussulto, il sangue avrebbe cominciato a ribollire nelle vene, avrebbe cominciato a sudare. Questo avrebbe tardato, se non inibito, una sua possibile reazione, e la cosa non era contemplata. Se lo avesse mantenuto vigile, avrebbe potuto far conto sull’istinto e sulla reazione per poterlo contrastare.

Non aveva mai visto quei cosi in vita sua: dovevano essere oggetti ben rari. Ma quello che lo incuriosì nella richiesta, era come Wolfgang potesse pensare che Vagnard potesse sapere come usarli. Certo, la sua fama era nota, nel Castello giravano voci sul fatto che fosse un picchiatore seriale, ma quelli erano ormai i vecchi fasti di un ex bulletto tredicenne. Il Mangiamorte era ormai cambiato da tempo, le sue attività erano rivolte verso interessi più grandi. Inoltre il Serpeverde era un tipo molto più pratico, e non aveva mai pensato di perdersi con altre armi più raffinate se non la sua bacchetta ed il suo bastone da passeggio. Rudi, ma efficaci. Erano l’essenza di Vagnard d’altronde.
Eppure l’ex Prefetto non di rado si vantava delle sue facoltà mentali, come di riuscir a fare di ogni cosa virtù, ragionando velocemente su tutte le variabili possibili per cercare di uscire da vincitore in ogni situazione. Sia mai potesse fare una brutta figura con il suo adepto.


- Fa vedere. -

Disse con tono interessato allungando la mano libera. Era effettivamente curioso di capire come poter utilizzare quegli oggettini molto interessanti, e il suo cervellino si era già messo in moto per riuscire a cercare di trovare una soluzione a quel dilemma.
L’altra mano stringeva invece con forza il bastone da passeggio, come monito per Wolfgang. Se avesse fatto anche un solo passo falso, il bastone sarebbe piombato sulla sua testa come martello di Thor, spaccandogliela in piccoli pezzi diversi.

 
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view post Posted on 7/10/2017, 14:10
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Quando Von Kraus allungò la mano libera per prendere una delle Falci - proprio come Wolf aveva sperato - il ragazzino fu momentaneamente tentato di sfruttare l'occasione per prendersi la sua vendetta: eppure, quel desiderio sparì con la stessa velocità con cui era arrivato. Sarebbe stato infantile sprecare un'occasione come quella solamente per una insensata voglia di rivincita. Quindi, pur con la stessa sensazione di ansia leggera, che provava ogniqualvolta si allontanava da una delle sue Falci, la mise nella mano aperta del suo compagno di Dormitorio: si aspettava quasi di vedersela calare addosso, in una tragicomica rappresentazione della Morte stessa - l'idea era stranamente eccitante.
Non si era neppure preoccupato di chiedersi se il suo interlocutore sapesse come utilizzarla, dando per scontato che l'altro ragazzo fosse in grado di insegnargli. Eppure non una parola a riguardo era uscita dalla bocca di Vagnard: che fosse veramente capace di aiutarlo o che semplicemente si vergognasse di ammettere una sua possibile ignoranza? Poco male, Wolf non si sarebbe mai messo ad accusarlo di una cosa simile: primo, era sinceramente intenzionato ad imparare il più possibile e, secondo, la presa di Von Kraus sul suo bastone non aveva minimamente perso di intensità - un conto era giocare con il fuoco, un conto essere nuovamente vittima di quell'aggeggio infernale.
 
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view post Posted on 13/10/2017, 22:30
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Vagnard von Kraus Il suo cervellino continuava a lavorare senza sosta. Diamine, non era facile trovare una soluzione di mattina senza neanche aver avvelenato il suo corpo con qualche stimolante. Ma proprio mentre Wolfgang stava per allungare la mano, ecco l’intuizione: nuovamente la necessità e lo spirito di sopravvivenza avevano trovato la soluzione per poter volgere anche quella situazione a suo favore. Se Vagnard fosse più geniale o più folle sarebbe potuto essere un ampio argomento di discussione, sta di fatto che, qualunque fosse stata la risposta, di lì a pochi secondi sarebbe successo l’imponderabile. Non appena Wolfgang porse la sua mano, donandogli il possesso temporaneo della falce, Egli cadde nell’abbandono. Mentre continuava a fissarlo, come per catturare e arpionarlo tramite lo sguardo, come riflesso istintivo allungò la sua di mano, afferrando quella di Wolfgang. Il tutto si esaurì in un attimo. Gli fece fare una rapida piroetta, in maniera tale da poterlo trarre a sé spalle al petto di Vagnard. Poi gli puntò la falce all’altezza del collo. Contestualmente il bastone da passeggio era stato posizionato orizzontalmente tra lui e la schiena del ragazzo, così da offrire un minimo di separé tra i due, in maniera da rendere tutta la faccenda meno intima e soprattutto per impedire al serpino di poter reagire aggredendolo con l’altra falce.

- Non importa farne l’uso a cui sono destinate… - ammesso che lo si conosca, rifletté rapidamente Vagnard tra sé - …se riesci a cogliere di sorpresa il tuo avversario, anche un pezzo di legno può risultare letale. - un riferimento al suo bastone da passeggio e a quanto avvenuto in Sala Comune al loro primo incontro? Vagnard sapeva sempre essere molto fine e sagace anche quando si trattava di fare delle comuni battute di spirito.

Poche parole che potevano valere più di un’ora passata sui banchi di Hogwarts. Quella mattina Wolfgang aveva imparato un’importante lezione: mai abbassare la guardia. Men che meno se di fronte a te si trova Vagnard von Kraus.
Avuto un cenno di assenso, avrebbe allentato la presa, per poi dargli una spintarella con il bastone da passeggio per farlo allontanare di quanto necessario affinché non potesse avere una reazione immediata senza che l’ex Prefetto avesse il tempo e lo spazio per poter reagire.

❝ Non esiste grande genio senza una dose di follia. ❞SCHEDA UMANO 17 ANNI CAOTICO MALVAGIO SERPEVERDE code © psìche

 
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view post Posted on 14/10/2017, 10:20
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Era successo tutto nel giro di pochi secondi: un attimo prima stava consegnando una delle sue Falci a Vagnard, un attimo dopo Wolf se la ritrovava puntata al collo, il bastone infernale a dividere la sua schiena dal petto dello studente più grande. In quella posizione non aveva un grande spazio di manovra, la sua "sopravvivenza" dipendeva solamente dalle decisioni di Von Kraus: avrebbe dovuto essere spaventato, ma in quel momento era troppo impegnato a ricostruire mentalmente le dinamiche dell'azione dell'altro ragazzo.
Non abbassare la guardia e cogliere di sorpresa il proprio avversario: due consigli abbastanza semplicistici, ma allo stesso tempo funzionali e che avrebbe sempre cercato di seguire.

Lezione appresa, non preoccuparti.
Forse avrebbe dovuto mostrare una maggior gratitudine, dopotutto Vagnard non aveva fatto altro che mostrargli uno degli utilizzi della Falce: eppure, c'era qualcosa in Wolf che lo spingeva a insistere, a cercare di sorprendere l'altro ragazzo.
Mi lasceresti andare ora o devo proseguire fino alla decapitazione? Non ho paura di sporcare la divisa di sangue: non sarebbe la prima volta con te.
C'era una differenza tra l'avere un labbro spaccato e un secondo sorriso all'altezza della carotide: eppure, appena terminate quelle parole, nonostante la pressione sulla schiena non fosse diminuita, Wolf si spinse in avanti fino a sentire la lama gelida e affilata entrare definitivamente a contatto con il collo. Vagnard avrebbe abbassato il braccio e la Falce con lui o si sarebbe sporcato le mani del suo sangue?
Sorprendere gli avversari? Chissà se questo era qualcosa che si aspettava?
 
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view post Posted on 23/10/2017, 23:20
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Vagnard von Kraus Alle parole di Wolfgang, Vagnard magnanimamente lo assecondò. Spinse il ragazzo facendo forza sul bastone da passeggio e lo allontanò di qualche metro, dopo aver preventivamente spostato il braccio con in mano la falce. Diamine, non voleva sporcarsi la coscienza. Era ancora mattina e doveva almeno bere un caffè per potersi godere il massacro. Non se lo sarebbe mai perdonato se non si fosse potuto godere lo spettacolo.
No, non era la testa di Wolfgang che voleva. Non ancora almeno. Prima avrebbe dovuto somministrargli l’eame dopo la lezione impartitagli. Avrebbe atteso che si girasse, di averlo di fronte, di poter incrociare il suo sguardo, dopo di che il test sarebbe quindi potuto andare avanti. Wolfgang aveva assimilato la lezione? Che cosa aveva imparato quella mattina? Presto tutti i pezzi del puzzle si sarebbero riuniti, e avrebbero mostrato la figura nella sua interezza.

Levò in aria il braccio con la falce, affinché potesse fissarla con estrema attenzione e che il suo sguardo si focalizzasse sul suo obiettivo

<< Prendila. >>

Un largo ghigno si fece largo sul volto dell’ex Prefetto. Una semplice parola, dentro la quale era contenuto il mondo. Wolfgang avrebbe dovuto far leva su tutta la sua astuzia e riflettere sulle precedenti parole di Vagnard per riuscire a recuperare la Falce mancante. Avrebbe dovuto sorprenderlo, soggiogarlo, fare quello che nessuno era riuscito a fare. Ma Vagnard era così, amava le sfide, e amava anche essere contraddetto e sopreso, anche solo per trovare nuovi stimoli.

Come avrebbe reagito il compagno di stanza all’ennesima provocazione?


❝ La chiave dela vita è accettare le sfide. ❞SCHEDA UMANO 17 ANNI CAOTICO MALVAGIO SERPEVERDE code © psìche

 
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view post Posted on 29/10/2017, 14:28
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Wolfgang si sentì spingere in avanti, il bastone conficcato nella schiena: la lama della Falce, che prima premeva sul collo, era stata caritatevolmente spostata. Per quel giorno, avrebbe continuato a vivere: non sapeva, però, se avrebbe potuto scordarsi la sensazione di acuta euforia - adrenalina - che aveva provato nel mettere la propria vita nelle mani di qualcuno, la noia completamente assente per una volta.
Una volta giratosi ad osservare il suo interlocutore, Wolf poté osservare Vagnard alzare in aria la mano armata, ponendo quindi la sua Falce, leggermente al di là della sua portata, per poi sfidarlo a riprendersela: di certo, non si sarebbe comportato come un bambino, saltellando con aria ridicola, le mani al cielo nella più classica parodia della volpe e l'uva.
Doveva trovare il modo di riprendersi quello che era suo: certo, avrebbe pur sempre potuto desiderare il ritorno della sua Falce e l'incantesimo di Richiamo avrebbe fatto il lavoro al posto suo. Tuttavia, in quel modo, il suo divertimento avrebbe avuto vita breve e, doveva ammetterlo, stava decisamente apprezzando quell'incontro in Guferia.
Mentre stava cercando un modo per distrarre il suo compagno di stanza e poter quindi sfruttare la seconda Falce, sentì un verso familiare provenire alle sue spalle: non sapeva se fosse davvero Felix, già di ritorno con il suo ordine, o un altro gufo. Non importava.
Il ragazzino avrebbe cercato di sfruttare l'arrivo del volatile e l'eventuale distrazione di Von Kraus, per allontanare il braccio, che ancora stringeva il bastone, e interporre il proprio corpo: in questo modo, Vagnard non avrebbe potuto utilizzarlo per allontanarlo o per attaccarlo. Poi, quasi simultaneamente, avrebbe avvicinato la seconda Falce all'arteria femorale del suo compagno di stanza, impedendogli quindi di notarlo fino a quando non fosse stato troppo tardi.

Credo che ti convenga ridarmela.
 
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view post Posted on 10/5/2018, 21:37
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Vagnard von Kraus Il test somministrato quella mattina a Wolfgang aveva un obiettivo ben chiaro nella testa dell’esaminatore. Era volto a studiare il comportamento del virulento Serpeverde, il suo spirito e le azioni che ne sarebbero derivate. Fu quello il motivo per cui a Vagnard non interessava minimamente appropriarsi della Falce, né se il suo camerata fosse riuscito nel suo intento. L’importante era capire il come. Nei pochi secondi che intercorsero il tedesco non si mosse di un millimetro. I suoi occhi erano tutti per il suo “avversario”, voleva analizzarne i movimenti, così come i riflessi incondizionati del suo corpo. Voleva capire il suo stato d’animo, come lavorava il suo cervello fuori dalla zona di comodità. Quello era l’addestramento che con enorme magnanimità avrebbe offerto al giovane concasato.
Gli eventi avvennero in un lasso di tempo minimo. Un battito d’ali, un rapido movimento di Wolfgang. Se pensava di sorprenderlo con un simile espediente si sbagliava di grosso. Il suo sguardo non si mosse di un millimetro, la sua mente era stata temprata per non farsi sorprendere dagli elementi circostanti, questo per non condizionare i suoi riflessi. Ma non gli interessava in quel momento ostacolare le azioni del serpino derubato. Quello che era interessante era stata la velocità di elaborazione del ragazzo. Sapeva benissimo dove puntare prima di mettere in pratica l’attacco, ed era stato bravo ad aspettare il momento giusto. L’attaccante che vince è quello che ha i tempi migliori. Certo, la tecnica aveva anche il suo ruolo, ma quello era un altro discorso.

Alle parole di Wolfgang, Vagnard finse una smorfia stupita. Nel giro di un attimo i suoi lineamenti si distesero, offrendo al ragazzo uno dei suoi più luminosi sorrisi, fino a farlo sembrare quasi una persona normale. Lasciò scivolare la Falce sul palmo, nascondendola con le sue dita. Lentamente portò il pugno davanti agli occhi del compagno di Casata per poi aprire la mano, alzando un dito alla volta. Non c’era trucco né inganno, l’arma era lì, davanti ai suoi occhi << Bastava chiederla per favore! >> rispose con estrema semplicità << è tua, ti appartiene. Puoi riprenderla. >> insistì, mentre con nonchalance sfilava il bastone dall'arroccata posizione.

Il giovane serpino si accingeva a completare dunque le ultime domande del test, domande alle quali avrebbe dovuto ponderare attentamente prima di rispondere. Come avrebbe reagito?

Ghignò.

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view post Posted on 14/5/2018, 10:13
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Ancora una volta le sue azione si erano risolte in un nulla di fatto: Vagnard non si era minimamente sconvolto o anche solo turbato, nonostante una delle sue Falci fosse puntata alla sua arteria e avrebbe potuto rischiare di morire, se solo Wolf avesse fatto anche il minimo errore. Peccato, sarebbe stato divertente vedere i suoi occhi - o quelli di chiunque altro, se doveva essere onesto - spalancarsi per la sorpresa o per la paura: invece nulla di tutto questo era successo, quelli di Vagnard erano rimasti completamente concentrati su di lui, senza perdere d'occhio le sue azioni.
Aveva scelto bene.
Tuttavia, anche la concentrazione di Wolf era inalterata: quando il suo compagno di Casata, modificò la propria espressione, il suo istinto lo mise in guardia dal fidarsi completamente - era la stessa persona che, durante il suo primo anno, gli aveva spaccato il labbro, solo per dimostrare la propria superiorità, per poi curarglielo. Lo osservò portare il pugno davanti ai suoi occhi, esortandolo a riprendersi ciò che era suo: quello che, però, lo interessava maggiormente era il movimento del bastone da passeggio di Vagnard.

In questo momento, mi piacerebbe di più provare quello.
Che fosse un altro test? Se si fosse ripreso la propria Falce, probabilmente il bastone sarebbe calato su di lui implacabilmente: e, beh, aveva già dato, grazie mille.
Ti spiacerebbe passarmi il tuo bastone?
 
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view post Posted on 8/8/2018, 20:08
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Vagnard von Kraus
Povero piccolo malfidato Wolfgang. Se c’era qualcosa che doveva fare era imparare a fidarsi ciecamente del proprio Maestro. Non per stupidità, affatto, quanto per una questione di necessità. Chiunque aveva bisogno di una Guida, carnale o spirituale che fosse. Da bambini questa è rappresentata dai propri genitori, crescendo può trasmigrare, trovando identità nelle persone che si incontrano nel proprio cammino di vita, o magari in un Ideale. Altre volte ancora la si trova in Dio. Sogghignò a quest’ultimo pensiero. Ma Vagnard si sa, era di animo magnanimo. Non avrebbe punito Wolfgang per la sua sfacciataggine, ma lo avrebbe aiutato a capire. Voleva bene ai suoi Adepti, anche se aveva una maniera molto strana di dimostrarlo. Con nonchalance fermò il movimento del bastone da passeggio, e mentre chiudeva il palmo con la falce, allungò il braccio. Gli stava servendo su un piatto d’argento, o meglio, sul palmo della mano, il suo fido compagno di avventure; perfettamente in equilibrio, sollevato nel punto di baricentro, attendeva solo di essere afferrato. Un gesto eloquente del capo accompagnò quel movimento. Aveva il suo permesso. Sarebbe stata la prima ed ultima volta che avrebbe avuto quell’onore.

❝ La chiave dela vita è accettare le sfide. ❞SCHEDA UMANO 17 ANNI CAOTICO MALVAGIO SERPEVERDE code © psìche

 
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