Oltre l'odore, c'è la Guferia

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view post Posted on 3/9/2017, 16:55
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Stanco, indolente e con uno stato d’animo a dir poco irrequieto; ecco come si sentiva Mike dopo quella lunga giornata. Il ritmo frenetico delle lezioni del terzo anno e gli innumerevoli impegni extrascolastici stavano mettendo a dura prova la resistenza psicofisica del Prefetto. Una ricerca sulle erbe infestanti di qua, un incantesimo da perfezionare di là, una miriade di scale da affrontare giorno per giorno ed ecco che l’ultima ricerca sulle pozioni rigeneranti tornava ad avere un senso; per lo meno alla fine di quel lungo pomeriggio non sarebbe rimasto così svuotato da tutte le sue energie.

Il tempo poi, sembrava scandire freneticamente i ritmi della giornata ed ecco che i ritagli di tempo erano sempre più brevi e rari. Un gesto di stizza accompagnò il suo passaggio lungo il corridoio che portava dritto al bagno dei Prefetti. Quanto avrebbe voluto abbandonarsi tra i piaceri di quel posto; immergersi completamente nell’acqua termale, totalmente circondato dai mille profumi e dal piacere che solo quel luogo sapeva regalare. Un vero richiamo per chi, come lui, andava cercando un minimo di ristoro dopo quella che sembrava essere una giornata senza capo né coda.

La meta, tuttavia, era ben diversa; era ormai da diverso tempo che trascurava completamente Fiona, la civetta bianca dagli occhi azzurri che aveva acquistato durante il suo primo anno ed era da ancor più tempo che non mandava più notizie a casa; non che fosse successo qualcosa di particolare nel frattempo ma, uno scambio di informazioni con la famiglia in quel momento di smarrimento avrebbe potuto distrarlo dalla confusione che regnava nella sua mente
*… e poi, chissà… * provò a pensare a futuri ed ipotetici regali da parte dei genitori per rendere più piacevole quell’ultima scalinata.

La Torre Ovest si trovava infatti in un luogo appartato, oltre la torretta di Divinazione. Un luogo decisamente scomodo per chi passava la maggior parte del tempo nei piani inferiori.
Poi, passo dopo passo, gradino dopo gradino, una nuova percezione comparve affiancandosi alla sensazione di fatica che ormai sembrava accompagnare il Prefetto in quel lungo pomeriggio.
L’atmosfera sembrò farsi più pensate, l’odore più forte. Un momento prima l’aria sembrava perfettamente respirabile e poi, all’improvviso, la mente sembrò iniziare a perdere la consueta lucidità. Un momento di debolezza? Qualcosa di più? La meta finale non era poi tanto distante, e, nel caso, giunto nell’ampia stanza circolare della Guferia avrebbe potuto trovare ristoro lungo la massiccia panca che fungeva da arredo, poggiata alla parete in pietra.

 
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coccinella.15
view post Posted on 5/9/2017, 22:40





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Penelope Smith
età 11; ruolo Studentessa; anno scolastico I; casata Serpeverde; scheda [x]


Q

uella sera Penelope era di buon umore. Nei giorni precedenti s'era portata avanti con lo studio perciò potè concedersi qualche giorno di "relax", dedicando solo un'ora, in biblioteca, per lo studio. Dopo aver temporeggiato buona parte del pomeriggio nel suo dormitorio, decise di andare in guferia per vedere come stava Scheggia, il suo gufo. Non era una perfetta padroncina, la trascurava spesso e poche volte le dava qualche lettera da spedire a casa. Non era infatti una di quelle ragazzine che inviavano lettere ai genitori tutti i giorni. A stento ne inviava due al mese. Ormai i suoi genitori s'erano rassegnati. Arrivò con il fiatone alla sua meta. Non era abituata a tutti quei gradini.

*Ma come fanno, tutti i giorni quelli di grifondoro o quelli di corvonero?*

si chiese. Spalancò la porta della guferia. La stanza era circolare e c'erano gufi ovunque.
Subito individuò il suo, piccolo e con due occhi gialli enormi. Evitò qualche escremento per avvicinarsi all'aniale.
-Bella vieni qui- allungò le braccia per accarezzarla. Il gufo dapprima spalancò le ali come se la volesse allontanare -Buona- la rassicurò la serpeverde. Si tranquillizzò e si lasciò accarezzare.La serpeverde passò qualche minuto lì con il suo gufo. Decise poi di riscendere giù ma proprio mentre stava per avvicinarsi alla porta per uscire dalla guferia, essa si spalancò. Sulla porta c'era una ragazzo, sembrava traballante quasi, assente..

-Tutto bene?-


chiese incerta Penelope appoggiado la sua mano sulla spalla destra del ragazzo. Notò la spilla da Prefetto sulla toga. Sì! Ora che lo scrutava meglio lo riconosceva. Era il prefetto della sua casata.Si ricompose e staccò subito la mano dalla spalla.



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view post Posted on 9/9/2017, 16:50
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Ce l’aveva fatta. Ancora non capiva come ma, in qualche modo, era riuscito ad arrivare alla porta della Guferia trattenendo quasi completamente il fiato nell’ultimo corridoio. Uno sforzo notevole che fece accrescere ancor di più la sua insofferenza.
Con l’ultimo barlume di lucidità chiuse velocemente la grossa porta in legno alle sue spalle, prima di lasciarsi andare contro la prima parete. Un primo respiro ansimante, poi un secondo… l’aria pura e pulita della stanza iniziò a riempire quei polmoni che per lungo tempo avevano trattenuto al proprio interno il gusto del supplizio. L’odore degli escrementi di quei volatili non sempre puliti dai vari padroncini che, come lui, andavano fin lassù solamente di rado, sembrava a confronto una esposizione di fiori primaverili.

Ben presto iniziò a sentirsi meglio anche fisicamente; certo, la spossatezza e quel senso di indolenza accumulati nel corso della giornata erano rimasti, ma per lo meno poteva dire addio a quel senso di nausea e disgusto che lo aveva pervaso poco prima.
Poi, ecco la consapevolezza; no, forse in precedenza non si era lasciato andare contro una parete di pietra.
Accanto a lui infatti, una gracile ragazzina dai capelli castani sembra incerta ma allo stesso modo preoccupata sulle sue condizioni.
Come biasimala; dopotutto Mike aveva appena compiuto una delle sue peggiori figure da quando aveva messo piede al castello
.
Scusami, provò a giustificarsi mentre cercava di ricomporsi e di darsi un tono. Con la ritrovava lucidità ci volle poco al Prefetto per capire che quel giovane viso rappresentava un volto conosciuto.

Se la memoria non lo ingannava, la giovane studentessa era stata protagonista poco tempo prima della cerimonia dello smistamento, venendo assegnata, con sua enorme soddisfazione, proprio alla casata di Salazar.

*Un bel modo per farsi conoscere…* pensò imbarazzato Mike, considerando anche il ruolo di guida e di esempio che gli era stato affidato.
Scusami davvero, io non… non volevo. Doveva provare a giustificarsi con lei, prima di iniziare ad indagare sulle potenziali cause che lo avevano costretto a sentire i suoi polmoni come pieni di un presagio di morte. Che ne fosse consapevole o no, quella ragazza lo aveva appena aiutato e così, il Prefetto cercò il sguardo con un cenno di riconoscenza. Non avrebbe materialmente pronunciato quella parola: “grazie” ma, con quel gesto, probabilmente, avrebbe inteso lo stesso significato. Poggiò poi le spalle e la testa contro la massiccia porta della stanza, ormai chiusa. Era giunto fin lì per passare un po' di tempo con la sua civetta e per scrivere una lettera, ma, in quel momento, nuovi propositi iniziarono ad affollare la sua mente.

 
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coccinella.15
view post Posted on 21/9/2017, 18:53





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Penelope Smith
età 11; ruolo Studentessa; anno scolastico I; casata Serpeverde; scheda [x]


I

l prefetto cercò di ricomporsi e si scusò. Ciò alimentò l'imbarazzo per Penelope e dalla sua bocca non scaturì nemmeno una parola, nemmeno un "figurati". Ci fu silenzio o meglio calò il silenzio tra loro. L'unico suono erano i versi dei gufi e delle civette presenti lì. Come si poteva essere così impacciati?! Il prefetto s'appoggiò con le spalle e la testa alla porta. Doveva spezzare quell'atmosfera perciò la serpeverde si schiarì la voce e disse la prima cosa che le veniva in mente

-Queste scale sono tremende pure io avevo il fiatone prima.. non ho nemmeno una bottiglina d'acqua con me da poterti dare!-

fece spallucce. Poi lo fissò attentamente. Era altissimo confrontato a lei.

-comunque sono Penelope.. Penelope Smith. Come puoi notare dalla spilla sono anche io serpeverde-


disse abbassando lo sguardo verso la sua spilla.


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view post Posted on 7/10/2017, 18:33
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Passata quella prima situazione di malessere, alle prime e vere boccate d’aria iniziò a farsi strada un leggero rossore in viso; imbarazzato per quel primo contatto con quella giovane ragazza, Mike decise di prendersi del tempo, qualche altro istante per riprendersi del tutto e per capire come fosse davvero finito in quell’imbarazzante situazione.

L’improvviso e pesante silenzio fu rotto dalla studentessa che, pur comprensibilmente, sembrò non capire del tutto il suo comportamento, provando addirittura a giustificarlo. Che fosse anche quello un effetto secondario del portale l’inconfondibile segno distintivo fissato sulla divisa?
A quella breve presentazione i ricordi del Prefetto andarono subito alla grandiosa cerimonia dello smistamento ed alla soddisfazione che aveva provato in quell’istante nell’udire l’inconfondibile voce del cappello scandire: “Serpeverde!”
*Penelope…*

Ah, si… Penelope, ti avevo subito riconosciuta, scusami ancora per prima, provò a ribadire, passandosi la mano destra tra i capelli in segno di imbarazzo. Nel dire quelle poche parole cercò in sé la forza di staccarsi da quel robusto portone per far finalmente qualche passo nella stanza. Come saprai già io sono Mike, aggiunse subito dopo, cercando di rivolgerle quello che in apparenza doveva essere un sorriso distensivo ma che in realtà assomigliava di più ad un gesto appena abbozzato e di circostanza. La situazione, d’altronde, non lo aveva lasciato indifferente.
Se qualcuno gli avesse anche solo pronosticato una scena come quella, il giovane Prefetto non ci avrebbe mai potuto credere ma ora, si trovava davvero in una circostanza al limite dell’irreale. Chiuso in Guferia con una ragazza che, per come si era presentato, avrebbe potuto prenderlo benissimo a colpi di Flipendo se solo non ne avesse riconosciuta la carica. Un colpo di fortuna?

Grazie, ma l’acqua non mi serve, ora sto bene. Nulla che non si potesse creare con un semplice Urna, un incantesimo che probabilmente lei stessa conosceva, ma ne apprezzò in ogni caso il gesto. Prima ero come… un leggero tremito lo colpì nel ripensare a quell’odore di morte che prima si era impossessato delle sue vie respiratorie.

Meglio se resti qui, davvero. Non ti consiglio di uscire da quella porta. Giunti a quel punto, tanto valeva prendere tempo e compiere ciò per cui era giunto fin lassù, salendo milioni di scale, prima di affrontare un problema di cui ancora non conosceva la causa.
Dovevi per caso scrivere un lettera? Provò a rivolgerle quella banale domanda cercando di portare quella conversazione verso la normalità; il suo scopo era chiaro, non voleva preoccupare la giovane undicenne più del necessario.

 
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coccinella.15
view post Posted on 16/10/2017, 23:28





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Penelope Smith
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D



Dopo la presentazione di Penelope, il prefetto sembrò essere assolto ancora una volta nei suoi pensieri fin quando non si staccò dal portone e cambiò totalmente il suo atteggiamento. Istintivamente la serpina corrucciò la fronte. Sembrava quasi si trovasse di fronte a tutt'altra persona. Il ragazzo si presentò anche se, come anticipò lui, Penelope lo conosceva già essendo lui il prefetto serpeverde. L'aveva visto più volte al tavolo serpeverde in sala grande, nella sala comune ma non c'era mai stato modo di presentarsi ufficialmente.

Prima ero come...Meglio se resti qui, davvero. Non ti consiglio di uscire da quella porta.


Perplessa guardò la porta per poi tornare a rifissare Mike. Non riusciva a seguirlo. Capì che forse il ragazzo era imbarazzato. Magari si aspettava di ritrovarsi solo in guferia e perciò si era lasciato andare un pò di più. Invece si era trovato difronte proprio lei.

-non ho la più pallida idea di cosa ci sia lì fuori ma non preoccuparti. Ti aspetto. Ti difendo io dopo da qualsiasi cosa ci sia-


Disse con tono serio per poi sorridere un secondo dopo, per fargli capire che stava scherzando. L'immagine di lei piccola piccola che difendeva il prefetto era alquanto ridicola.

-No nessuna lettera. Non è nella mia natura inviare continuamente lettere come invece noto fare in molti qui ad Hogwarts.-

sollevò lo sguardo verso Scheggia quasi come volesse indicarglielo

Sono salita per far compagnia un pò il mio gufo, sistemarlo un pò.. lo trascuro un pò troppo! Invece a chi invia lettere il nostro prefetto?


chiese rifissandolo incuriosita

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view post Posted on 22/10/2017, 14:11
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E così, ancora una volta, quella giovane ragazzina era riuscita nell’intento di stupire Mike. Non solo non aveva reagito a quel burrascoso incontro, ma, poco più tardi, si era perfino offerta di proteggerlo da un ipotetico pericolo facendosi terribilmente seria. Pochi attimi di pura inquietudine scavarono l’espressione del giovane fin quando non capì che, in fin dei conti, quella voleva essere solamente una battuta di spirito.
Provando a riportare i propri gesti alla normalità con un segno distensivo del volto, Mike cercò così di mascherare quello che in fin dei conti non poteva che essere un filo di apprensione. La responsabilità ed il prestigio derivanti dal suo ruolo avevano fatto crescere il lui quel senso di orgoglio e di familiarità nell’essere diventato un adepto di Salazar; si, trai cunicoli dei sotterranei e con un piccolo gruppo di concasati riusciva davvero a essere se stesso, rinunciando a quello strato invisibile di irrequietudine che spesso lo accompagnava in altri frangenti.

In breve tempo scoprì così che anche la giovanissima Penelope era andata fin lassù per un motivo molto simile al suo; che fosse una caratteristica insita nei Serpeverde quella di non legare eccessivamente con i propri animali domestici? Il rapporto con Fiona in quegli anni non era mai nato; anzi, se non fosse stato obbligatorio portare un animale ad Hogwarts, di certo le loro strade non si sarebbero mai incrociate.

Oh, beh… anche io non ho un rapporto troppo stretto con la mia civetta; è quella là, quella bianca. Disse, indicando quel candido manto in mezzo a mille altri esemplari. Credo che ormai sia diventata piuttosto autonoma e indipendente, non vengo praticamente mai fin qui, se non per dare mie notizie a casa una volta al mese.

Nel ripensare a tutti i gatti, rospi, volatili vari ed eventuali che giravano per il castello, Mike sbuffò nel constatare il fanatismo che alcuni studenti sembravano provare per il proprio animale; un rapporto morboso che davvero dal suo punto di vista non riusciva a capire. Che interesse poteva avere una creatura priva del benché minimo interesse magico?
Quel luogo poi non era di certo tra i più puliti; piume e penne svolazzavano qua e là per la stanza e non era infrequente trovare alcune gabbiette piene di escrementi dal dubbio odore.

Ti capisco benissimo! Come vedi come posto non è proprio attraente, no? A chi verrebbe in mente di venire qui ogni giorno? L’intento era volutamente ironico, volto a conoscere ed a comprendere meglio la giovane ragazza che aveva avuto modo di incontrare proprio lì, vicino alla robusta porta dell’ingresso. Per scoprire l’eventuale mistero legato al nauseante odore precedente, c’era ancora tempo.

 
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6 replies since 3/9/2017, 16:55   158 views
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