| Sybella fu sorpresa dalle congratulazioni del Signor Bagley, dopotutto le era parso così una persona formale, rigida, ma per fortuna, scorse un barlume di umanità. Forse quell'idea era frutto degli stereotipi che ruotano intorno alle figure di alto rilievo. Sorrise annuendo all'augurio del Capo Redattore. Poi l'atmosfera tornò ad essere professionale. Sybella, adesso, aveva l'animo pacato. Osservava l'uomo giocare con la sua piuma, che dopo qualche tempo, cadde a terra. L'uomo si chinò per prendere la piuma, quasi sparì completamente dalla sua visuale, sicché Sybella si sporse allungando il collo per mantenere, comunque, un contatto visivo con l'uomo. L'imbarazzo sul viso dell'uomo era palese, era diventato di un colore simile al rubino, o almeno ci si avvicinava. Ripose la piuma nel suo astuccio, riassumendo la posizione composta che lo caratterizzava. Appena vide l'uomo aggiustarsi sulla sedia, anche lei fece lo stesso, controllò di essere composta, anche se, ovviamente, non rispecchiava in pieno la posizione di tutti i giorni. Il signor Bagley si lasciò andare ad una battuta che fece sorridere la ragazza, ma non la capì del tutto. Poi l'uomo davanti a lei, chiese dei maggiori chiarimenti riguardanti la scelta di Sybella di fare domanda alla gazzetta e non a un altro giornale. Quella forse non era una delle spiegazioni più facili da dare anche perchè il signor Bagley aveva pienamente ragione. -Non ha frainteso Signor Bagley, la mia scelta non è stata sbagliata. Ho coscienziosamente e, soprattutto, volutamente scelto la Gazzetta. Per anni ho letto i vostri articoli, è uno dei giornali, se non il giornale, più letto. Se mi fossi limitata a fare domanda al Settimanale delle streghe, senza ombra di dubbio avrebbero pensato "ecco una delle tante".- Sybella si stava arrampicando su per una montagna da cui era facile cadere, una salita impervia, piena di pericoli. Quel colloquio stava prendendo una certa strada, quindi le risposte che Sybella forniva, avrebbero condizionato praticamente tutto il colloquio. -Mi lasci spiegare meglio. Quando leggo il vostro quotidiano, sono sempre alla ricerca di una rubrica che nel precedente numero non c'era. Voi raccontate notizie, le portate a conoscenza attraverso l'obbiettiva verità. Allora mi sono detta perchè non provare. Potrebbe essere una buona idea, spaziare ogni tanto con una cosa nuova, piuttosto che andare a colpo sicuro oppure perdere drasticamente in un confronto alla pari. Poi, le dico la verità alle donne piace primeggiare ed essere in continua competizione per chi è migliore dell'altra. Di sicuro in un settimanale composto principalmente da donne, come quello che ha prima citato lei, il clima tra le donne è quello di chi ha scritto il miglior articolo su scarpe o vestiti all'ultima moda. Il mio intento non è quello di scrivere per l'apparenza delle donna o degli uomini. Il mio scopo sarà quello di arrivare alla natura, cioè al reale modo di essere.-Detto quello, Sybella sperò vivamente di aver scelto le parole giuste per giustificare la sua scelta. Abbassò lo sguardo per poi riportarlo sull'uomo. -Non mi piacerebbe lavorare in un clima dove c'è competizione tra donne, ci sono già passate nelle competizioni femminili, e mi creda, non ha idea di quanto le donne possano essere perfide.- <i>Con quell'ultima affermazione aveva divagato un po', uscendo quasi fuori argomento.
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