Colloquio di lavoro, Sybella Grant

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Sybella
view post Posted on 11/7/2017, 19:25




Dopo attentissime valutazione di diverse alternative lavorative, quella che si adattava al carattere e alle aspirazioni di Sybella era: il giornalismo. Aveva presentato la domanda per sostenere un colloquio, avevano accettato.
La mattina del colloquio, era molto agitata, non faceva altro che guardarsi allo specchio per aggiustare qualsiasi sbavatura, qualsiasi capello fuori posto, con una nota quasi ossessiva. Continuava a controllare il suo aspetto ogni cinque minuti. Perché la verità era che l'aspetto faceva molto la sua parte, in quanto come si soleva dire l'occhio vuole la sua parte, era il momento in cui avveniva la conoscenza tra due persone. Inevitabilmente si era portati a guardare l'aspetto per cercare di capire che persona avessimo davanti.
Tirò un forte sospiro per mandare giù il nodo che aveva alla gola, dovuto un po' per l'ansia e un po' per l'eccitazione causata dal fatto che si trovava esattamente nel posto in cui doveva e voleva essere.

-Forza Sybella, puoi farcela, non può essere così difficile- pronunciò quelle parole mettendo apposto la giacca e la gonna del tailleur, passando le mani sulla stoffa scura. Aveva scelto il blu, un colore non troppo serio. Il nero avrebbe dato un'idea troppo rigida della sua personalità, un colore più chiaro, invece, avrebbe potuto dare l'idea di troppa superficialità.
 
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view post Posted on 18/7/2017, 11:52
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Seraphinus Bagley aveva fatto una sorprendente scalata alla Gazzetta del Profeta in un tempo incredibilmente breve. Quando l'omino aveva fatto il suo ingresso nella redazione era passato quasi inosservato e chi lo avesse conosciuto tutto avrebbe pensato, tranne che un giorno sarebbe diventato il Capo Redattore della Gazzetta del Profeta. Aveva passato i quattro anni della sua misera carriera a redarre inutili articoli sull'utilizzo dei solventi di Nonna Acetonella, intervistare annoiati addetti alla manutenzione del Ministero e tutte altre quisquilie di poco conto. I suoi trafiletti finivano nove volte su dieci nelle ultime pagine del noto quotidiano e l'unica volta degna di nota poteva essere l'inserto speciale per le casalinghe dove aveva un minuscolo spazio per parlare del suo hobby: la Babbanologia. Nessuno aveva idea di chi diamine fosse Seraphinus Bagley finché non era accaduto l'omicidio. Ancora oggi, a mesi di distanza, nessuno sapeva spiegarsi come l'inetto Bagley fosse riuscito ad accaparrarsi le informazioni che avevano troneggiato sulla Gazzetta per settimane. Il suo articolo al vetriolo rivolto alle autorità e la sua penna acuta avevano sollecitato la curiosità di gran parte dei lettori finché Seraphinus non era stato promosso per quell'ambito ruolo. Nonostante i vice Redattori fossero non propriamente convinti di quella scelta, Sekhmeth e Von Eis erano solo degli studenti e dovevano rifarsi al consiglio di Maghi che presiedeva alla Gazzetta. Erano stati loro, contrariamente a quanto avrebbero preferito i due ragazzi, a votare Bagley come prossimo Capo Redattore che lì, del resto, aveva ruolo anche di direzione. Questa, per Seraphinus, fu un'occasione d'oro: nel suo piccolo corpo rachitico ardeva un'ambizione senza pari ed il rancore provato verso quello stesso Ministero che l'aveva sempre deriso e l'aveva cacciato qualche anno prima, agli inizi della sua vita da neo diplomato, bruciava con l'intensità di un incendio. Aveva sempre biasimato come i giovani vice Redattori si dimostrassero benevolenti verso le istituzioni che lui detestava e quando il suo sedere ossuto aveva riempito (per così dire) la poltrona dell'ufficio del Capo Redattore, Seraphinus si era sentito potente e pronto a farla vedere al Ministro della Magia e i suoi fastidiosi seguaci. Si era persino lasciato andare a quella che sarebbe dovuta essere una diabolica risata ma che era degenerata in un patetico eccesso di tosse.
Quella mattina, l'ultima della sua prima settimana lavorativa, Seraphinus sedeva come sempre nel suo ufficio e la sua penna vergava ed approvava questo o quell'altro articolo. Ad onor del vero, l'amore per l'informazione era qualcosa che (per il momento) ancora non offuscava la sua sete di vendetta, motivo per cui cercava di evitare di calcare troppo la mano. Più che per senso di giustizia, Seraphinus sapeva che i due ragazzi che erano sotto di lui attendevano il minimo sbaglio per poterlo cacciare e lui non aveva intenzione di dar loro quella soddisfazione.
L'ometto alzò gli occhi castani verso la grossa pendola quando questa rintoccò le ore: la lancetta segnava le dieci precise e il suo sguardo volò verso l'agenda fitta di impegni che teneva aperta su un lato dello scrittoio. Di lì a poco sarebbe giunta una candidata e quello, per lui, sarebbe stato il primo colloquio. Si sfregò le mani eccitato: lui che giudicava qualcuno per la prima volta! Che meraviglia, pensò con un sorriso ebete, lisciandosi gli sparuti baffetti che si stava facendo crescere in vista del suo nuovo impiego.

Nel frattempo nell'ingresso della Redazione, una donna di mezza età bassa e tarchiata accoglieva la candidata. La donna portava un grosso cappello da strega color vinaccia sulle ventitré ed indossava una camicia e dei pantaloni dal taglio maschile del medesimo colore. Il suo viso era piuttosto anonimo: un naso piccolo spuntava come una puntina fra le guance paffute e gli occhi, grandi e azzurri, erano limpiti ed attenti.

« Mrs Grant? » Si avvicinò a Sybella tendendole la mano, stringendo con l'altro braccio una cartella magenta su cui, presumibilmente, erano custoditi il curriculum, l'articolo e tutte le informazioni che aveva trovato su Sybella.
« Salve, sono Adelia Hembrow, la segretaria del Capo Redattore Bagley. Prego, mi segua. » Le strinse la mano in modo spiccio e senza attendere risposta, Adelia voltò le spalle a Sybella camminando velocemente. Il lieve ticchettio dei suoi mocassini risuonava nella grande sala d'accoglienza e fu l'unico rumore che si frappose fra lei e la donna. Condusse la candidata su per una scala a chiocciola che, una volta calpestata, prese a salire lentamente finché non si fermò all'ultimo piano. Lì, dopo aver attraversato un piccolo atrio alle cui pareti erano appese famose prime pagine del giornale, c'era solo una porta dove la targhetta in ottone designava l'ufficio di Seraphinus Bagley, Capo Redattore della Gazzetta del Profeta. Adelia bussò un paio di colpi, secchi e repentini poi, quando udì la voce dell'uomo, aprì la porta.
« Mr Bagley, c'è Mrs Grant. » Annunciò formale; ad un cenno del suo capo si avvicinò alla scrivaia, vi poggiò la cartelletta magenta e poi si congedò senza altre parole.
« Grazie Miss Hembrow. Mrs Grant, prego, si accomodi! » Seraphinus saltò in piedi, ma quando si rese conto di essere poco più basso dell'avvenente donna che era appena entrata, si rimise a sedere. Dalla posizione della Grant non era possibile notare i numerosi cuscini che innalzavano la figura di Seraphinus e lui ci teneva a mantenere una certa apparenza.
*Forza Seraphinus, dimostrati all'altezza* Si ripeté, sorridendo incoraggiante a se stesso e alla donna.
« Perché è qui? » Decise di cominciare con una domanda banale, più per mettere a suo agio entrambi, che per reale necessità.






Ciao Sybella, inizia qui il tuo colloquio. Ci sono poche regole:
1. Non modificare MAI il tuo post una volta che l'hai inviato. Se hai bisogno di modificare qualcosa, mandami un messaggio.
2. Non dare per scontato nulla: ricorda di saper distinguere quel che tu, roler, sai da quello che il tuo pg sa. Sybella non potrà sapere né i pensieri, nè i sentimenti di Seraphinus se non sono io ad esplicitarli. Non dare, inoltre, per scontate eventuali azioni che deciderai di fare.

Per qualsiasi cosa e qualora dovessi avere problemi a rispondere in tempi brevi (max una settimana di tempo), mandami pure un tuo pm.
Buona fortuna!
 
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Sybella
view post Posted on 23/7/2017, 21:31




Sybella era nervosa, seduta su una delle sedie della sala d'attesa, tamburellava, nervosamente e freneticamente, le dita sulle gambe. Ascoltò il suo nome, proclamato da una signora vestita in modo elegante e serioso. Sybella tirò un grande respiro pensando *puoi farcela, sei una donna all'altezza di questo lavoro*. Si alzò porgendo la mano e stringendo quella della signora che le era davanti. Non le dette il tempo di rispondere alla presentazione. La donna era la segretaria del Capo Redattore della gazzetta. Provò un attimo di panico, ma ricacciò, da dove era venuta, quella sensazione di grande ansia che stava avvertendo.
Seguì la donna lungo un corridoio e poi su per una scala a chiocciola. Più saliva su per i gradini più vedeva avvicinarsi la possibilità di ricominciare. La sua speranza di riuscita dipendeva solo da lei e da come sarebbe andato il colloquio. Quei gradini sembrarono non finire mai, sembrò un tempo indefinito e interminabile.
Arrivate all'ultimo piano, passarono per un lungo corridoio, le quali pareti erano tempestate di quadri che esponevano le prime pagine della gazzetta. Sybella rimase incantata, guardava quelle pagine come se stesse guardando un cielo pieno di stelle cadenti in pieno agosto.
La donna, che la precedeva, bussò alla porta del Capo Redattore. La segretaria introdusse Sybella. Bastarono poche parole, poi la Signora Hembrow entrò nello studio consegnando il fascicolo che le riguardava, dopodiché lasciò la stanza.
Sybella si fermò sull'uscio della porta aspettando di essere chiamata dal Signor Bagley. Varcò l'uscio solo dopo l'invito dell'uomo e solo dopo un altro respiro profondo per farsi coraggio. Il signor Bagley si alzò per un breve attimo, tornando poi di nuovo seduto sulla poltrona dietro la scrivania. Sybella non sapeva come comportarsi.

-Grazie Signor Bagley- disse schiarendosi la voce, palesemente timida e incerta. Prese posto al lato opposto della scrivania. Ascoltò attentamente la domanda del Capo redattore pensando *ecco ci siamo, almeno per un po' di tempo non essere impacciata*.
-sono qui perchè voglio scrivere, ho molto pensato a cosa voler fare della mia vita, scrivere è l'unica soluzione che ho trovato- Sorrise, non voleva sembrare patetica, quindi accompagnò quella frase con un sorriso. Forse quella stessa frase avrebbe deciso l'andamento e su quali argomenti si sarebbero affrontati durante il colloquio.
 
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view post Posted on 25/7/2017, 11:40
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Il neo Direttore si concesse una lunga osservazione della candidata. Non ci voleva una grande esperienza per rendersi conto che Sybella Grant non fosse particolarmente a suo agio e la sua incertezza si palesava attraverso lo sguardo ed il tono di voce. Seraphinus le sorrise incoraggiante, invitandola a proseguire nella sua risposta, ma rimase lievemente deluso da quanto udì. Sybella non parlò molto, complice forse anche la tensione e l'ometto si ritrovò ad arricciare le labbra, giocherellando distrattamente con la piuma sulla scrivania, con cui aveva da poco vergato gli articoli in prossima uscita.
« Mmm... » Mormorò pensieroso, mentre il ticchettio della pendola si insinuava fastidioso in quel silenzio. Bagley era incerto: incalzare Sybella avrebbe significato continuare a metterla a disagio, ma non farlo lo avrebbe messo in una certa difficoltà una volta tirate le fila di quel colloquio. Non era dell'idea di assumere coloro che non erano convinte di quel lavoro. Dopo un breve intervallo, decise di dar voce alla sua domanda. « Mi scusi se mi permetto, miss Grant. » Esordì, impettendosi sulla poltrona. « Se ho ben capito, lei ha cercato qualcosa da fare, ma non trovando nulla ha pensato alla scrittura. » Non denotava una grande ambizione ma, prima di giudicarla, Seraphinus preferì darle il beneficio del dubbio. « Mi sta quindi dicendo che il giornalismo per lei è un ripiego? » Cercò di non lasciare che l'accusa imperlasse la sua domanda. Modulò la sua acuta voce per cercare di farla passare come una domanda innocente e puntò i suoi occhietti in quelli della donna. « Sa... » Aggiunse, senza riuscire a trattenersi « Lavorare alla Gazzetta è un gran bell'impegno. Non può essere un'alternativa alla disoccupazione in mancanza d'altro. Ma forse ho inteso male, può essere così gentile da farmi capire meglio la sua affermazione? » Ecco, mannaggia, l'aveva incalzata. Si trattenne dal ritrattare quanto detto, ricordandosi le parole che la sua cara mamma gli diceva sempre: "fatti rispettare! Sii austero con le parole, visto che il tuo aspetto non te lo permette" e lui, in effetti, lo stava facendo per la prima volta in vita sua. Tra le dita rachitiche si girava la piuma il cui pennino, ancora sporco di inchiostro, gli macchiava i polpastrelli pallidi. Seraphinus, però, non vi badò, troppo concentrato nell'udire Sybella.






Una nota: non sai che il fascicolo che la Hembrow ha lasciato sulla scrivania di Seraphinus contiene tue informazioni. Occhi a conoscenze OFF e ON!
 
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Sybella
view post Posted on 27/7/2017, 20:58




La sua risposta fu seguita da un lungo silenzio, in cui si poteva udire solo il ticchettio dell'orologio. Il capo redattore si lasciò andare ad un'espressione idiomatica pensierosa. Ciò instaurò in Sybella un ulteriore filo di tensione, che insinuò in lei l'idea di aver risposto male alla domanda. Dopo una breve pausa, che sembrò interminabile, in cui osservò i movimenti stereotipati del Signor Bagley, Sybella ascoltò ciò che le stava chiedendo. I suoi pensieri erano stati confermati, attraverso le sue parole. Ebbe l'impressione di aver comunicato un senso diverso rispetto a quello che voleva far intendere.
Aspettò che concludesse la sua domanda, stava per rispondere quando sentì l'affermazione riguardo all'impegno da dedicare al lavoro di giornalista, che in poche parole non era per tutti.
Sybella raccolse il coraggio per parlare e spiegare ciò che voleva intendere.

-Mi permetta di spiegarle quello che intendevo dire. Non è assolutamente un lavoro di ripiego. Da quando sono diventata mamma di due gemellini, ho passato molto tempo a leggere ogni tipo di rubrica, alla ricerca di qualche consiglio per essere una mamma migliore, per superare dei semplici problemi che la vita mi poneva sul cammino. Insomma, ero alla costante ricerca di una verità, di una donna che fosse in grado di essere sincera da donna a donna, semplicemente descrivendo la realtà attraverso dei consigli. Allora ho provato da sola a trovare le risposte che cercavo per mezzo della lettura. Sono arrivata ad avere il bisogno di comunicare a donne come me, che si sono trovate nei miei stessi problemi. Ecco il motivo per cui sono qui.- disse Sybella sperando di aver dato una spiegazione esaustiva del suo mondo interiore. Fece un lungo sospiro iniziando a sentirsi meno tesa. Come se quel vomito di parole le avesse dato la calma di cui necessitava in quel momento. La posizione che assunse, dimostrava la sua trovata tranquillità. Le spalle rilassate e quasi ricurve in avanti, aveva un'espressione più rilassata e il tremore al piede era sparito. Aveva parlato di come la sua passione per la scrittura era nata e di come si era sviluppato il bisogno di scrivere.
-ovviamente non posso nasconderle che non ho molta esperienza con il giornalismo. La mia necessità nasce dalla pura voglia di far sentire le persone meno sole e più comprese- concluse per esprimere completamente la sua visione. Si morse il labbro sperando di non aver rovinato il colloquio confessando di non avere molta esperienza in quell'ambito.
 
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view post Posted on 1/8/2017, 19:11
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Seraphinus non poté nascondere un’espressione di sorpresa nel venire a conoscenza della maternità di quella giovane donna. Quella notizia lo rallegrò: i marmocchi gli piacevano e non poté quindi fare a meno di aggiungere un entusiasta: « Congratulazioni!» E dopo essersi reso conto che, forse, potesse suonare poco formale, l’omino si impose il silenzio, ascoltando la donna giustificarsi. Di tanto in tanto annuí, lieto che quell’incauta affermazione si fosse risolta in un banale fraintendimento. Continuò a girarsi fra le dita la piuma finché, in un eccesso di zelo, questa fece una piroetta e cadde a terra con un penetrante e inaspettato tintinnio. Imbarazzato e sussultando per il suono, Seraphinus fece finta niente e si chinò a raccoglierla. Nel farlo, la sua piccola mole sparì quasi del tutto dalla visuale di Sybella e impiegò qualche minuto per riemergere, il viso paonazzo dallo sforzo di acchiappare la piuma senza scivolare dalla poltrona ingombra di cuscini. Si schiarì la voce, posando l’oggetto al sicuro in una custodia in ottone sulla scrivania.
« Capisco, sì. In effetti posso immaginare cosa si prova… in altri contesti, certo. Non sono sicuramente padre! » Ridacchiò divertito, come se quella fosse stata una battuta che, però, poteva capire solo lui. L’ironia che lo faceva ridere era collegata al fatto che Seraphinus non aveva mai avuto una fidanzata, neanche all’asilo. E per quanto avesse avuto un certo debole per questa o quell’altra collega, finiva sempre cortesemente rifiutato. Seraphinus era un omino che tendeva ad innamorarsi spesso a suo rischio e pericolo. « Nonostante ciò mi chiedo perché proprio la Gazzetta. Mi spiego.» Si inumidì velocemente le labbra, riordinando i pensieri e formulando mentalmente la domanda che gli era sorta spontanea nell’udire la storia di Sybella. « Ha detto che ha sentito il bisogno di parlare da donna a donna, che il suo desiderio è condividere con altre donne la sua esperienza. Perché allora è qui alla Gazzetta del Profeta e non, che so, al Settimanale delle Streghe? Non mi fraintenda, trovo molto nobile il suo intento! È solo che… » Non c’era un modo meno rude di dirlo, pensò il neo Direttore « La Gazzetta è un quotidiano. Abbiamo molti editoriali ed articoli che spaziano dai temi più disparati, ma non credo sia il luogo giusto per parlare… da, ehm, donna a donna. Ho frainteso nuovamente? » La voce di Seraphinus pronunciò quell’ultima domanda con una nota accorata nell’inflessione. Si chiedeva se realmente l’agitazione di Sybella le stesse confondendo le idee o se fosse lui, invece, a non comprendere il punto. La guardò ancora una volta incoraggiante, l’attenzione focalizzata su di lei, un’espressione serena dipinta sul viso senza mento.

 
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Sybella
view post Posted on 6/8/2017, 12:36




Sybella fu sorpresa dalle congratulazioni del Signor Bagley, dopotutto le era parso così una persona formale, rigida, ma per fortuna, scorse un barlume di umanità. Forse quell'idea era frutto degli stereotipi che ruotano intorno alle figure di alto rilievo. Sorrise annuendo all'augurio del Capo Redattore. Poi l'atmosfera tornò ad essere professionale. Sybella, adesso, aveva l'animo pacato. Osservava l'uomo giocare con la sua piuma, che dopo qualche tempo, cadde a terra. L'uomo si chinò per prendere la piuma, quasi sparì completamente dalla sua visuale, sicché Sybella si sporse allungando il collo per mantenere, comunque, un contatto visivo con l'uomo. L'imbarazzo sul viso dell'uomo era palese, era diventato di un colore simile al rubino, o almeno ci si avvicinava. Ripose la piuma nel suo astuccio, riassumendo la posizione composta che lo caratterizzava. Appena vide l'uomo aggiustarsi sulla sedia, anche lei fece lo stesso, controllò di essere composta, anche se, ovviamente, non rispecchiava in pieno la posizione di tutti i giorni.
Il signor Bagley si lasciò andare ad una battuta che fece sorridere la ragazza, ma non la capì del tutto. Poi l'uomo davanti a lei, chiese dei maggiori chiarimenti riguardanti la scelta di Sybella di fare domanda alla gazzetta e non a un altro giornale. Quella forse non era una delle spiegazioni più facili da dare anche perchè il signor Bagley aveva pienamente ragione.

-Non ha frainteso Signor Bagley, la mia scelta non è stata sbagliata. Ho coscienziosamente e, soprattutto, volutamente scelto la Gazzetta. Per anni ho letto i vostri articoli, è uno dei giornali, se non il giornale, più letto. Se mi fossi limitata a fare domanda al Settimanale delle streghe, senza ombra di dubbio avrebbero pensato "ecco una delle tante".-
Sybella si stava arrampicando su per una montagna da cui era facile cadere, una salita impervia, piena di pericoli. Quel colloquio stava prendendo una certa strada, quindi le risposte che Sybella forniva, avrebbero condizionato praticamente tutto il colloquio.
-Mi lasci spiegare meglio. Quando leggo il vostro quotidiano, sono sempre alla ricerca di una rubrica che nel precedente numero non c'era. Voi raccontate notizie, le portate a conoscenza attraverso l'obbiettiva verità. Allora mi sono detta perchè non provare. Potrebbe essere una buona idea, spaziare ogni tanto con una cosa nuova, piuttosto che andare a colpo sicuro oppure perdere drasticamente in un confronto alla pari. Poi, le dico la verità alle donne piace primeggiare ed essere in continua competizione per chi è migliore dell'altra. Di sicuro in un settimanale composto principalmente da donne, come quello che ha prima citato lei, il clima tra le donne è quello di chi ha scritto il miglior articolo su scarpe o vestiti all'ultima moda. Il mio intento non è quello di scrivere per l'apparenza delle donna o degli uomini. Il mio scopo sarà quello di arrivare alla natura, cioè al reale modo di essere.-Detto quello, Sybella sperò vivamente di aver scelto le parole giuste per giustificare la sua scelta. Abbassò lo sguardo per poi riportarlo sull'uomo. -Non mi piacerebbe lavorare in un clima dove c'è competizione tra donne, ci sono già passate nelle competizioni femminili, e mi creda, non ha idea di quanto le donne possano essere perfide.- <i>Con quell'ultima affermazione aveva divagato un po', uscendo quasi fuori argomento.
 
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view post Posted on 13/8/2017, 10:09
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Affermare che alla Gazzetta del Profeta non ci fosse una competizione fra i giornalisti, redattori, inviati speciali e persino tra i segretari e gli addetti alle pulizie non sarebbe stato corretto. In una struttura complessa e frenetica come la redazione di un giornale, uno dei più importanti della Gran Bretagna magica tra l'altro, era quasi una conseguenza naturale che i lavoratori cercassero di prevalere gli uni sugli altri. Seraphinus, quindi, non poté esimersi dal mordersi un labbro a disagio, mordicchiando l'orlo inferiore con i dentini piccoli e opachi. Lui stesso aveva dovuto sopportare le peggiori angherie e non faticava a credere a Sybella quando diceva che le donne sanno essere decisamente... ambiziose. La sua cosiddetta "scalata al potere" nella redazione del Profeta non era stata priva di ostacoli e tuttora Seraphinus sapeva che il suo incarico era in pericolo se non avesse avuto l'arguzia di mantenere le chiappe saldamente incollate alla poltrona.
« Beh, Mrs Grant... » Corresse l'appellativo finora usato, giudicando "mrs" più adatto ad una mamma. Doveva esserci un signor Grant, no? « Non posso illuderla dicendo che qui non c'è la medesima competizione che potrebbe esserci al Settimanale delle Streghe. Voglio dire, alla Gazzetta lavorano uomini e donne e per quanto lei dica che le donne sanno essere molto... ehm... competitive, le assicuro che anche gli uomini non sono da meno. Ogni redazione di giornale, ogni posto di lavoro che concerne dei ruoli più in alto e dei ruoli più in basso genera automaticamente un ambiente a volte non proprio... sostenibile, sì. Forse giusto al Cavillo queste cose non esistono. » Tamburellò nervosamente le dita sul piano lucido della scrivania di mogano, mentre ridacchiava nel nominare un giornale che disprezzava con tutto se stesso. Un colorato rotolo di carta igienica, ecco come definiva il Cavillo. « Ma capisco comunque la sua vocazione, chiamiamola così. Se lei riuscisse ad avere il posto, quale sarebbe il suo primo articolo? Me ne parli come se fosse già una giornalista della Gazzetta. Lei ha quest'idea, ha richiesto di parlarne con me e deve convincermi a darle uno spazio nell'edizione della domenica. Immagini e mi dica! » L'ometto sorrise curioso, sinceramente interessato a ciò che Sybella aveva da offrire. L'idea di un approccio "umanistico",per così dire, poteva giovare sicuramente al Profeta, conquistando magari anche quella larga fetta di lettori che trovavano la Gazzetta incompleta. Negli ultimi tempi il quotidiano andava alla grande, anche e soprattutto grazie alle cronache da Hogwarts che Seraphinus stesso aveva scritto. Ciononostante, Bagley era a conoscenza di dover migliorare ancora quei punti che i suoi predecessori non avevano sistemato forse per un eccessivo attaccamento al passato. Che Sybella potesse essere il "la" per un cambiamento?
*Vediamo!*

 
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Sybella
view post Posted on 11/1/2018, 23:19




Il Signor Bagley, ovviamente, sottolineò che nelle grandi Redazioni, come quella in cui adesso Sybella si trovava, erano caratterizzate da ruoli diversi, da chi rivestiva un ruolo di livello superiore rispetto ad un altro. All'ordine del giorno vi era chi ambiva alla sedia di qualcuno per avanzare di livello. L'ambizione era la qualità essenziale per poter far carriera. Le dita che tamburellavano sulla scrivanie risultavano quasi ipnotiche agli occhi di Sybella, la quale sapeva che era un importante segno comunicativo. Poteva significare ansia, nervosismo, noia. Quindi Sybella pensò che l'incamminarsi in un percorso discorsivo ambiguo potesse non essere una delle migliori strade da scegliere. Grazie ad un colpo di fortuna, le parole che uscirono dalla bocca del Signor Bagley le davano la possibilità di esprimersi nel migliore dei modi. Le stava chiedendo di pensare a quale potesse essere un primo articolo.
Sybella spostò i capelli su una sola spalla, rilassando le spalle e poggiandosi contro lo schienale della sedia. Fortunatamente per lei, la richiesta posta riuscì a rilassarla a dovere. Aveva le idee abbastanza chiare su ciò che avrebbe potuto scrivere per una rubrica. Anche se così, su due piedi le risultava molto difficile riuscire a pescare un solo argomento tra i tanti. Quando scelse l'argomento i suoi occhi si riempirono di passione, grandi e sgranati e velati di lucida passione per l'argomento che stava per riferire.
-Anche se risulta un po' difficile elaborare un articolo ben pensato, io ci provo- Sybella guardò oltre l'uomo, alla parete dietro di lui, immaginando di star scrivendo - Il titolo sarebbe: Il ruolo delle donne nella società magica. Abbiamo assistito, nel corso degli anni, alla nostra emancipazione, all'affermazione dei nostri diritti. L'avanzamento della figura della donna ha portato a scardinare le convinzioni del nostro ruolo percepito anni addietro, Abbiamo lottato per prenderci ciò che di diritto è nostro. Tuttavia, questi passi avanti non sono sempre corrisposti ad una adozione adeguata di certi comportamenti. Siamo ancora profondamente convinte che la nostra realizzazione e felicità sia inevitabilmente filtrata e legata all'uomo e ai figli, convinte che una casa pulita, un piatto caldo a tavola ci definisca in quanto donne e in quanto mogli o mamme. Ma cosa penseremmo di noi stesse se ci guardassimo dall'esterno? Penseremmo davvero di essere riuscite ad aver acquisito maggiori vantaggi sociali, economici e magici? Oppure penseremmo che siamo inevitabilmente rimaste chiuse in vecchi canoni stabiliti di cui mai davvero ci libereremo? Vi lascio con una piccola riflessione, Per dare o richiedere un parere scrivere a....- Mentre parlava lasciava muovere le mani come se stesse scrivendo a macchina. Finito l'argomento ritorna con lo sguardo sul Signor Bagley. - Che dice potrebbe essere un buon argomento?- Chiede speranzosa di ricevere una risposta positiva a quello che è stato solo un esempio di come sarebbero impostati i propri articoli.
 
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view post Posted on 12/1/2018, 17:14
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Fino a quel momento, Sybella Grant non aveva brillato particolarmente al colloquio. Aveva lasciato trasparire quel che sembrava essere nervosismo e le risposte finora date non avevano convinto del tutto Bagley. Sì, certo, era presto per poter decidere se andasse assunta o meno, tuttavia mancava qualcosa, quel fuoco che animava qualunque (o quasi) giornalista della Gazzetta. Mancava una certa aggressività, spirito d'iniziativa ed ambizione: qualità che ancora non era riuscito a scorgere nella giovane donna che aveva di fronte e che lo portavano a pensare (non senza un po' di cinismo) che forse il ruolo di mamma mal si accostava al giornalismo. Tuttavia rimase in ascolto educato della proposta e si sorprese nel notare le dita di lei muoversi a mezz'aria. Lo sguardo di Sybella, perso oltre la figura di lui, puntava il muro come se fosse alla ricerca di quelle parole che andava pronunciando. Ecco, pensò Seraphinus, era quello che cercava: un po' di vita! Non poteva dirsi soddisfatto dell'argomento, non al cento percento, ma perché negare ad una donna di parlare ad altre donne? Era ben diverso di una rubrica sui gossip: la Gazzetta del Profeta che si apriva alle Streghe, abbracciando con le sue penne pungenti anche coloro che si sentivano sole ed emarginate. Sì: più ci ripensava su più era convinto che Sybella aveva avuto una buona, anzi, un'ottima intuizione. Certo, era grezza, ma tutti cominciano come pezzetti di carbone da cui, a volte, potevano nascere dei diamanti.
« Mi piace molto Mrs Grant. Un po' breve, ovviamente, ma qui, in cinque minuti, ha saputo elaborare un buon punto di partenza. Mi piace questa comunicazione diretta con le Streghe, qualcosa che noi Maghi, ahinoi, ci dimentichiamo di fare! » Si agitò leggermente sulla poltrona troppo grande e con una mano cominciò ad arricciare un corto baffetto. « In effetti, qui in redazione contiamo su molti scrittori e giornalisti, ma sono poche le donne che hanno coraggio di scrivere ciò che desiderano davvero. Molte preferiscono gettarsi nel porto sicuro di un articolo pre-impostato piuttosto che rischiare di parlare a cuore aperto. Lei potrebbe essere quello che fa per noi! » Si concesse una punta di entusiasmo ed un sorriso, prima di ritornare serio e ripescare ciò che inizialmente lo aveva fatto titubare. Bisognava far chiarezza, in fondo.
« Tuttavia, lavorare alla Gazzetta del Profeta non è come lavorare per il Settimanale delle Streghe o al Cavillo.» Una smorfia di puro disgusto attraversò per un istante il suo viso appuntito da topo. « Lavorare qui significa dedicarsi anima e corpo all'informazione, alle notizie, al Mondo Magico. Checché ne dica il Ministero di noi, mrs Grant, la Gazzetta del Profeta ci tiene ad informare Maghi e Streghe di tutta la Gran Bretagna su cosa accade attorno a noi e a chi amiamo. Io stesso sono pronto a... ehm, giustificare i mezzi per questo fine. » Una leggera tossetta coprì quella breve ammissione. « Pertanto io pretendo dedizione completa e reperibilità qualora ci sia bisogno di lei. Come pensa di poter conciliare questo con il suo ruolo di mamma? Mi sembra di capire che i suoi bambini siano piccoli... » Seraphinus aveva pensato di suonare molto più meschino nel pronunciare quella domanda; invece scoprì di non esserlo stato affatto e, anzi, si sorprese della propria sagacia per aver posto la questione in modo tanto rispettabile. Via, pensò lì per lì, non se la cavava poi così male come direttore!

 
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Sybella
view post Posted on 12/1/2018, 18:21




Una volta finita la sua esposizione, Sybella puntava i suoi grandi occhi verdi su quelli del signor Bagley, con la speranza di sentir uscire dalla sua bocca le parole che ella desiderava. Il signor Bagley sembrò, dall'espressione, essere più coinvolto dalla passione dimostratagli dalla giovane ragazza. Difatti, le parole che proferì furono, senza ombra di dubbio, soddisfacenti -La ringrazio per le sue parole, mi rendono davvero fiera!- Tuttavia il passo successivo del suo discorso, per quanto fosse esposto con discrezione e senza la minima intenzione di insinuare alcunché, fu percepito da Sybella come leggermente viziato di stereotipi e pregiudizi. Capì la preoccupazione che affliggeva l'uomo, soprattutto per l'importanza della piena collaborazione, reperibilità. Ma, a Sybella lavorare non ha mai spaventato. -Capisco benissimo che possa sorgerle il dubbio sulla mia completa disposizione per svolgere questo lavoro, tuttavia vorrei farle notare che, quanto detto da lei può sembrare leggermente pregiudizievole. Non che voglia insinuare che lei lo sia. Riesco bene a conciliare il mio ruolo di mamma con quello professionale. Ho sempre al mio fianco un marito e i suoi genitori e per qualsivoglia motivo ed esigenza ricorrerò al loro aiuto. Le garantisco che, anche, se dovesse insorgere un intoppo riuscirei a scrivere con una mano e cambiare un pannolino con l'altra-L'ultima affermazione le scatenò un sorriso, una battuta per stemperare la situazione -ho detto ciò per farle capire che una cosa non esclude l'altra, posso essere una buona madre e un'eccellente giornalista.- Quel colloquio di lavoro per lei era importante, non solo stava trovando un posto nel suo mondo, ma le forniva anche la speranza di riuscire, finalmente, ad affermarsi nel lavoro. Nel frattempo che spiegava all'uomo la possibilità di conciliare due mondi, passava le mani sui poggiabraccio della sedia, in segno di concentrazione sull'argomento. Nulla e nessuno le avrebbe impedito la possibilità di, in qualche modo, essere utile. Soprattutto perchè non avrebbe mai accettato di rimanere tutto il tempo rinchiusa in casa, in cui le uniche mansione sarebbero state limitate al crescere i figli, occuparsi della casa e della spesa. Non che questo le pesasse, ma voleva fare qualcosa anche per se stessa.
 
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view post Posted on 22/1/2018, 16:40
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Il Fato

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« Oh no, no, no! Mrs Grant, le assicuro che non volevo sembrarle pregiudizievole! » Seraphinus alzò entrambe le mani in aria, i palmi rivolti verso la donna. Una goccia di sudore imperlò la fronte alta e l'omino guardò Sybella con lo sguardo colpevole di chi è stato colto in flagrante. Sì, in effetti Bagley sapeva perfettamente di aver ceduto alla comodità di un facile pregiudizio,
ma il cipiglio severo che aveva ostentato durante la formulazione di quella domanda venne meno quando Sybella glielo fece notare.
In ogni caso, la soddisfazione per la risposta di lei fu maggiore del senso di vergogna che aveva spinto Seraphinus ad arrossire. Quello era stato il suo primo colloquio non solo come Direttore della Gazzetta del Profeta, ma in assoluto. Avrebbe imparato col tempo a gestire le proprie emozioni e a rimanere saldo sulla stessa linea d'azione ma, giudicò l'ometto, forse era il caso di non calcare troppo la mano per quel colloquio. In fondo Sybella aveva risposto abbastanza efficacemente a tutte le domande che lui gli aveva posto.

« Bene Mrs Grant, non ho altre domande da farle. Abbiamo saputo affrontare gli argomenti più importanti e sono sicuro di aver chiarito quei pochi dubbi che avevo. » Cercò di darsi un contegno, mettendosi diritto sulla poltrona e sorridendo alla candidata. O meglio, alla nuova giornalista. « Sono lieto di averla con noi alla Gazzetta! Sono sicuro che saprà dare il suo contributo fra le fila dei nostri giornalisti. » Sì, ne era convinto sul serio. Purché, certo, lei avesse compreso il tenore del quotidiano rispetto a quanto avesse creduto inizialmente. « Quando uscirà di qui si fermi da miss Hembrow: le darà il cartellino e prenderà i suoi dati per iscriverla all'albo. » Asserì con una certa aria d'importanza, mentre mentalmente ripassava l'elenco delle cose da fare una volta assunto qualcuno. « È stato un vero piacere, Mrs Grant! » Quindi le porse la mano per stringerla con sentite congratulazioni. Quando poi lei sarebbe stata sulla porta, Seraphinus si sarebbe battuto la mano sulla fronte ed avrebbe aggiunto, saltando sulla sedia: « Oh, dimenticavo di dirle che può iniziare da questo lunedì! »
Ma sì, col tempo sarebbe stato un Direttore coi fiocchi.



Bene Sybella, abbiamo terminato. Sei una giornalista della Gazzetta del Profeta! In giornata ti scriverà uno dei due vice Redattori per comunicarti i dettagli.
Guadagni + 5 punti statistica e + 1 punto esperienza: aggiorna la tua scheda.

Infine effettua un post di chiusura, così da concludere ufficialmente il colloquio.
 
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Sybella
view post Posted on 22/1/2018, 18:48




Sybella sorride alla risposta del signor Bagley, che si giustifica per affermare il fatto di non essere un uomo con pregiudizi. Successivamente, Sybella osserva tutti i movimenti dell'uomo che ha di fronte. Le parole che seguono, riempiono il cuore di Sybella di gioia. una gioia del tutto incontenibile. Sorride mostrando i denti dalla felicità. -Non se ne pentirà, glielo assicuro- travolta dalla gioia stava per dimenticare di ascoltare i dettagli. Arrivederci Signor Bagley- Si sporge sulla scrivania afferrando in una morsa la mano dell'uomo muovendola su e giù, a causa della meravigliosa eccitazione che provava per quella notizia, che non vedeva l'ora di condividere con suo marito. Prima di uscire le ricorda che può iniziare da lunedi -allora a lunedì- esce dalla stanza ricordandosi tutti i passi da fare. quindi per prima cosa fermarsi da miss Hembrow, dalla quale riceve il cartellino e a cui fornisce tutti i dati. Varcata la soglia della redazione fa un sospiro di sollievo. Una nuova avventura inizia.
 
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12 replies since 11/7/2017, 19:25   99 views
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