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| Diario di Glenda, anziana governante della famiglia Resween nonchè Balia di Killian. Più che essere un'entità rilegata, singoli fogli sono tenuti dentro un raccoglitore di cuoio antico e sono scritti con inchiostro babbano in una calligrafia grande e "scolaresca". Tra le brevi annotazioni quotidiane sul raccolto e l'allevamento della tenuta Resween, ci sono anche pagine di diario vere e proprie che sottraggono al manoscritto la mera funzione di "registro". 14 Maggio XXXX
Vendute 3 dozzine di uova.
____________ Oggi è una data davvero memorabile: Artemisia si è finalmente trasferita qui alla tenuta in maniera definitiva! Ringrazio mia figlia Mary per averla accudita fino ad ora ma come sapevamo tutti, è ancora troppo giovane per crescere una bambina che non è nemmeno sua, soprattutto ora che abbiamo la quasi certezza dei suoi poteri. La mia amata nipotina, una streghetta! Forse è grazie a questo fatto che i Signori si sono lasciati convincere senza il minimo sforzo, quasi che lo stessero aspettando. Sono stati davvero gentili a concedermi questo strappo alle regole, ma il loro buon cuore non si smentisce mai e sono sicura che in un lontano futuro anche Artemisia si troverà a casa, qui, dove mia madre, mia nonna e tutte le donne della famiglia hanno servito i Resween da non so quanto tempo ormai. E Killian! Devo ammettere che i giorni che hanno preceduto il suo arrivo mi avevano fatto un po' preoccupare: continuava a chiedermi chi fosse questa bambina che avrebbe abitato con me, quanto si sarebbe fermata e soprattutto che cosa voleva da me. E' un po' geloso, questo si, ma come posso biasimarlo dato che fin'ora l'ho viziato e coccolato almeno quanto i suoi genitori? Quando li ho presentati, Killian si è nascosto dietro alle mie sottane mostrando un lato timido che non pensavo avesse, e Artemisia... Beh! Lei si è subito lamentata di quel bambino che non voleva giocare. Quando le ho detto di doverlo chiamare "Signorino Resween" ha storto così tanto il naso che credevo non le si sarebbe mai più rimesso a posto. Ha solo 5 anni, ma è già in grado di capire l'inutilità di certe formalità. Diciamo che le ho raccomandato di chiamarlo così davanti ai Padroni, dopotutto anche io chiamo loro figlio semplicemente Killian quando sta con me. Spero davvero che i bambini vadino d'accordo... ma forse le mie preoccupazioni non hanno ragione di esistere, infondo sono quasi coetanei e si ritroveranno a giocare insieme tutti i giorni. Certo che, conoscendo il caratterino di mio nipote e la vivacità di Killian, se così non dovesse essere mi faranno perdere tutti i capelli..
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