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| Mary Owen - Studentessa I anno Maya si era tranquillamente adagiata sulle gambe conserte di Mary che, presa ad osservare la piccola sfera di vetro che racchiudeva una piccola Cranfield assolata, cercava ispirazione per la lettera da scrivere alla propria famiglia. Qualche giorno prima aveva mandato una lettera ai genitori, così aveva pensato, questa volta, di indirizzarla a Jack. Il dormitorio era mezzo vuoto, le sue compagne erano probabilmente uscite a godersi il sole che riscaldava quella giornata estiva così Mary aveva deciso di rilassarsi appena e godersi la tranquillità del dormitorio...evento più unico che raro. Con la piuma, intinta nell'inchiostro nero, iniziò a scrivere una lettera abbastanza spontanea, scritta seguendo il flusso di pensieri che pian piano si facevano largo nella sua mente, mentre con la mano libera accarezzava distrattamente la gattina che aveva iniziato a fare le fusa.
*Ciao Jack, come procede l’ultimo anno nella scuola babbana? Ormai manca solo un anno, e poi potrai raggiungermi qui ad Hogwarts! Chissà in che casata verrai smistato, io ti ci vedo bene tra noi tassorosso…comunque sarà il cappello a scegliere. Come stanno mamma e papà? E tu ti stai comportando bene? … … … Spero di avere presto tue notizie, Un bacio Mary*
La lettera era abbastanza breve, come al solito, le domande di rito che una sorella maggiore era portata a fare al fratellino, e poi un breve racconto della sua settimana ad Hogwarts, giusto per tenerlo informato e renderlo partecipe della vita nel castello. Il rapporto che aveva con Jack era davvero speciale, erano sempre stati molto uniti la lontananza da casa, spesso si faceva sentire maggiormente anche per la sua assenza. Per questo motivo, l’idea di vederlo gironzolare per il castello l’anno successivo, la rendeva estremamente felice. Una volta terminata la lettera decise di spedirla subito, così, sistematasi la divisa scolastica e chiusa per bene la lettera, si avviò verso la guferia. Arrivò dopo diversi minuti e mentre saliva a passo lento le scale, rilesse l'intestazione scritta con una calligrafia abbastanza ordinata sul retro della lettera. Alzò appena gli occhi per osservare gli ultimi scalini che portavano alla guferia, quando vide qualcosa venirle addosso velocemente. Istintivamente spostò la testa in modo da non essere colpita, evitando l’impatto con quella che, dopo essersi voltata, notò essere una pallina di pergamena. Entrò allora nell'ambiente e notò una ragazza dai capelli castani che le dava le spalle, accanto a lei una civetta bianca scrutava ogni angolino con sguardo attento. Mary esclamò senza sapere bene a chi si stava rivolgendo -Ehi! Dovresti fare più attenzione a cosa lanci alle tue spalle, stavi per beccarmi in pieno! Ottima mira tra l’altro- disse tranquillamente mentre raccoglieva “l’arma del delitto” e notava, solo in quel momento, gli altri fogli accartocciati che erano stati disseminati prima del suo arrivo.
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