Fra Noi

Aurelio Oppizzi

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view post Posted on 26/4/2017, 22:13

Fra Noi

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AURELIO OPPIZZI



(A)




ABBANDONO

…………………la miseria di un ragazzo interessa la madre; la miseria di un giovane interessa una giovane; la miseria di un vecchio non interessa nessuno. Di tutte le miserie questa è la più fredda.
(V. Hugo)


AMICI

………...gli animali sono amici molto discreti: non fanno domande e non riferiscono pettegolezzi.
(G. Eliot)


AMICIZIA

……………..la maggior vittoria di un uomo consiste nel saper ricavare un amico da un nemico. E non ci riescono di solito che i Santi.
(Papini)


AMORE

…………..solo il giorno in cui gli infedeli potranno dire dei cattolici di ogni paese la celebre frase degli antichi cristiani di Roma “Vedete come si amano”, quel giorno la Chiesa avrà vinto Satana. Perché Satana è l’odio e Cristo l’Amore.
(Maritain)

………….. i benefici debbono scriversi nel bronzo, le ingiurie nell’aria.
(Galilei)

…………..il suo inizio deve essere quanto più raffinato e possibile e deve avere l’affascinante incertezza di un gioco in cui tutte le possibilità sono aperte.
(Kierkegaard)

………..….un dolce librarsi tra il cielo e la terra…
(A.Oppizzi)

……….…..l’amore, quando è fedele, spezza tutti gli ostacoli.
(Sellmair)


………..….l’amore è rovina se la comunione si spezza, se l’ io riprende la sua corsa verso nuovi incontri, l’amore è come la febbre. Esso risorge e si spegne, senza che la volontà abbia potere su di esso, se non gli diamo un significato specchiandolo in Dio.
(x- y)

………..….l’amore è figlio dell’illusione e padre della delusione.
(Miguel de Unamuno)

……….…..la tragedia dell’amore non è nel semplice errore degli amanti, ma nel metafisico oblio e smarrimento di sé.
(Sellmair)

…………....forte come la morte è l’amore, inesorabile come l’Averno, la gelosia.
(Libri della sapienza)

…………...l’amore della libertà è l’amore degli altri. L’amore del potere è l’amore di se stessi.
(Hazlitt)

…………..finché padre e madre sono vivi, siamo certi di avere chi ci ama; quando non sono più, la certezza è sparita e non rimane che la possibilità.
Per questo la perdita dei genitori segna una delle fasi più gravi della vita.
(D’Azeglio)

…….…..amare i propri nemici! E’ arduo, eccezionale! Come tutto ciò che è davvero buono. Però quale gioia nel compierlo! In tale amore c’è una meravigliosa dolcezza, come pure nello sforzo di raggiungerlo.
Amare i propri nemici è una delizia dello spirito.
(Tolstoi)






ANIMA


……..…..il solo aiuto – la religione – vien meno all’anima ammalata. Perché essa trascina la sua vita grama al di là della Fede. Essa ama la penombra. Manca ad essa un desiderio ben risoluto di guarire. Molte volte s’immerge con voluttà nelle tenebre.
Rampollano così le tetre canzoni di Byron, Leopardi, de Vigny, Lenau e d’infiniti altri, come ampie copiose fiumane nell’ombra eterna delle foreste alpine, e melanconiche stelle ne riscintillano, le stelle della plaga sconfinata del dolore.
(Sellmair)


ARTE


……..…ricreazione e consolazione dell’uomo.
(Sellmair)


ATEO


……..….tanta è l’inquietudine della coscienza all’uomo di coscienza rea, che a sedarla altro non trova lo scellerato che farsi forza di cozzar contro le verità conosciute, di rinnegare la Fede, di riprovare l’immortalità dell’anima umana, di non concedere l’inferno, di non ammettere il paradiso, di tenere sempre ricordato ai loro cuori, con un segreto ateismo, che Dio non v’è. – Non est Deus –
(Padre Segneri)


AVARIZIA


………….il povero manca di molte cose, ma l’avaro manca di tutto. L’avaro è simile al cavallo che porta il vino e beve l’acqua.
L’avaro è come il porco: fa ridere soltanto il giorno della sua morte.
(S.Bernardo)










(B)

BACIO

…………..dolce preludio d’amore.
(A.Oppizzi)

BALLO

……..….ordinariamente nessuno che non abbia bevuto si mette a ballare, a meno che non sia folle, e ciò, né da solo, né in un convivio moderato ed onesto.
(Cicerone)

………..il ballo è uno spettacolo sciocco, odioso agli occhi degli onesti, indegno dell’uomo, causa di molte infamie.
(Petrarca)

….……non si può senza molte e gravi offese a Dio prender parte a danze, a balli, a veglie. Sono molti e gravi i pericoli delle danze poiché ad esse vanno per lo più congiunti turpi pensieri, licenziose parole, disonoranti azioni, corruzione di costumi e perniciose licenziosità.
(S.Carlo Borromeo)

….……dove si balla è tristezza per gli angeli e festa per i demoni. Il ballo è un circolo di cui è centro il demonio.
(S. Agostino)

BELLEZZA

…………….per la sua sola presenza è evocatrice di tragico dolore…. Come il sole puro e grande essa attrae gli innamorati, li solleva beati nel chiaro cielo dell’intimo universale gioire, avvinti all’incanto dell’altra persona, non lascia loro vedere la dura faccia ostile del tempo, l’austera realtà della terra.
(Sellmair)

………..….nella bellezza l’anima contempla il ricordo di ciò che essa vide un tempo quando si aggirava prossima alla divinità.
(Platone)

BOLSCEVISMO

………………....l’antico tentatore non ha mai desistito con fallaci promesse di ingannare l’umanità. Perciò nel corso dei secoli uno sconvolgimento è succeduto all’altro fino alla rivoluzione dei nostri giorni, la quale, o già seriamente imperversa, o minaccia, si può dire, dappertutto e supera in ampiezza e violenza quanto si ebbe ad esperimentare nelle precedenti persecuzioni contro la Chiesa. Popoli interi si trovano nel pericolo di ricadere in una barbarie di quella in cui ancora giaceva la maggior parte del mondo all’apparire della Redenzione.
(Pio XI)


(C)


CARATTERE



......…………..un buon umore, dolce e accomodante è la migliore controversia.
Un uomo di umore amabile è apostolo ed evangelista: apostolo perchè attrae gli uomini, evangelista perchè offre loro il ritratto del Salvatore.
(P.Plus)


……….........l’amenità di carattere è simile al mercato: senza stare a chiamare attira la folla.
(x y)



CARITA’


..................la nostra carità non serra porte.
(Dante - Paradiso 3,43)


................non v’é cuore nel quale la Chiesa non riesca a far breccia mediante la carità....Si resiste alla ragione ed anche alla grazia: di fronte alla carità si finisce sempre col cedere.
(Lacordaire)


...............verità senza carità gonfia, carità senza verità erra.Verità e carità edificano.
(S.Bernardo)



CASO


.............durante i 70 anni di una esperienza, la vita fa passare 25 miliardi di litri di sangue per il corpo: e cioè - secondo lo sforzo compiuto - da 4 a 20 litri al minuto.
Potrebbe fare un simile lavoro una pompa artificiale senza aver bisogno di riparazioni, di pezzi di ricambio o qualche periodo di riposo - una pompa che fosse più grande di un pugno?
Mai più! Il cuore è veramente il motore più resistente di fronte al quale tutti i motori di acciaio appaiono fragilissimi.
E voi questo lo chiamereste frutto del caso?
(x y)

CATTOLICESIMO

.......................il Cattolicesimo che è pieno di divina verità, di carità, di giovinezza, di forza soprannaturale si leverà al mondo e si metterà alla testa del secolo nascente per condurlo alla onestà, alla fede, alla civiltà, alla felicità, alla salvezza.Una grande epoca sta per venire: un monumento grandioso vedo innalzarsi non fondato sulla sabbia: una colonna luminosa di carità si eleva fondata sulla carità rivelata, sulla Chiesa, sulla pietra unica, eterna, inconcussa.
(Don Orione)
………..................il Cristianesimo e il Cattolicesimo specialmente, essendo un sistema di repressione delle tendenze malvagie dell’uomo, è il maggior fattore dell’ordine sociale.
(Balzac)
………..................sono stato uno studioso diligente della vostra storia ecclesiastica ed un ammiratore del papato come di una istituzione che soddisfa il profondo desiderio di autorità che si trova al fondo di ogni cuore umano.Voi cattolici rappresentate in qualche modo una diga eretta contro il flotto invadente del comunismo e di tutte le altre influenze distruttive della vita sociale, perchè la vostra organizzazione dà un mirabile esempio della buona volontà animata dalla carità che dovrebbe unire tutte le comunità e tutte le razze.Perchè la fede, la speranza, la carità penetrino la pratica ci vuole una organizzazione che unisca gli individui e dia loro la forza che deriva dall’unità.Se i cattolici ci insegnano qualche cosa, se il Cattolicesimo vuol dire qualche cosa, essi ci rivelano una tale organizzazione: una stretta intesa e l’unità.
(Chetpat P.Ramasswamy Iver - Primo Ministro del Maragià)

CHIESA

.............la Chiesa rinnegherebbe sè stessa cessando di essere madre se si rendesse sorda al grido angoscioso e filiale che tutte le classi dell’umanità fanno arrivare al suo orecchio. Essa non intende di prendere partito per l’una o per l’altra delle forme particolari o concrete con le quali singoli popoli e Stati tendono a risolvere i problemi giganteschi dell’aspetto interno e della collaborazione internazionale, quando esse rispettino la legge divina.
(Pio XII)
….. .........è un incudine che ha resistito a tutti i martelli.
(Verspeyen)

…… ........per quanto formidabili possano essere i nemici della Chiesa, il Papa li può guardare con dolore, ma non con tremore.Egli sa che quando Dio vuole umiliare le effimere onnipotenze della terra permette che vadano a cozzare precisamente contro la Chiesa.
Per svergognare gli spavaldi maneggiatori della forza armata, permette che scrivano la storia della loro vigliaccheria sulle vittime più inermi. Permette che inorgogliti di qualche trionfo contro altre forze umane, questi Capanei dell’orgoglio credano di poter stravincere anche sulla forza di Dio.
(D.Mondrone)

..............quando sulle rovine fumanti della Roma Imperiale si abbatterono, come ondate di tempesta, i barbari invasori, nè questi, nè quella seppero rialzare la civiltà infranta e diroccata.Solo la Chiesa fra le macerie ardenti di tutto un mondo rovinato restava in piedi, e coll’opera dei suoi Papi, con la Croce dei suoi Missionari, con gli aratri dei suoi Monaci, coll’insegnamento delle sue scuole, gettava il fondamento di una civiltà del tutto nuova.
(Mons. Di Costantini)

CITTADINANZA

………................dove non sta il cittadino Cristo, non sta nemmeno il cittadino Parini.
(Parini)

COLPA

...............la nostra anima è divenuta inferma, e per la quale, senza colpa, incorriamo nella colpa verso l’uomo che amiamo, verso noi medesimi, che pure amiamo.
(Sellmair)

............il lasciare dietro a sé delle colpe, è seminare amarezza per l’avvenire.
(Mantegazza)



COSCIENZA


………............oggi più che mai scocca l’ora di riparare, di scuotere la coscienza del mondo dal grave torpore in cui tossici di false idee largamente diffuse l’hanno fatto cadere: tanto più che in questa ora di sfacelo materiale e morale lo coscienza della fragilità e della inconsistenza di ogni ordinamento puramente umano è sul disingannare anche coloro che in giorni apparentemente felici non sentivano in sé e nella società la mancanza di contatto con l’eterno e non la consideravano come un difetto essenziale della loro costruzione.
(Pio XII)


……..............tu puoi sfuggire qualche volta al giudice del tribunale che ha molto da fare, non mai a quello della tua coscienza.
(Mantegazza)


CORRUZIONE


……….............ci sono poche cose che corrompono tanto un popolo, quanto l’abitudine dell’odio.
(Manzoni)


CREDENZA


…….............quella realtà divina che sta nella nostra vita, e intorno ad essa si agglomerano i problemi.
Le forze si urtano le une con le altre. I conflitti si aggrovigliano. Ma credere significa perseverare e tollerare.
(Romano Guardini)

CREDERE


………........non credo a Cristo, ma sono persuaso che l’unica salvezza della Francia sia l’idea evangelica.
Se tutti avessero nelle vene una goccia di S. Francesco d’Assisi, crederei alla resurrezione della Patria.
(Clemenceau)


…………......c’è un pericolo che è grave: non credere più in Dio. Ma ce n’è un altro che non è meno grave: non credere più nell’uomo.
(Mauriac)


CRISTIANESIMO


……………….........dovunque il Cristianesimo è vivo e sentito, i costumi si purificano; dovunque esso languisce i costumi si depravano.
Esso è dunque l’albero su cui fioriscono le virtù umane senza le quali le nazioni sono condannate a perire.
Io Vi prego, se mi permettete di parlare, di proclamare esplicitamente: si demoralizza la Francia togliendole la Fede; scristianizzandola la si assassina: non vi è salvezza sociale fuori della verità del Decalogo.
(Paolo Bourget)


……………….......il Cristianesimo, se non sbaglio, è come il vino di 14 gradi. Bevuto, cè chi lo regge e chi no.
(x y)


………………......la conciliazione cristiana è una trasfigurazione dell’anima la quale, immersa nella fonte dell’eterna salute, si solleva al disopra delle cose e delle azioni proprie.
(Hegel)


…………...........non c’è che il Cristianesimo per trattenerci sul nostro precipizio fatale, per fermare lo scivolo insensibile con il quale la nostra razza regredisce verso i suoi bassifondi, incessantemente e con tutto il suo peso originale.
(Revue des deux Mondes 1891)


…………….......vedere il labirinto delle passioni come lo vede Shakespeare è possibile solo colla scienza cristiana dell’anima. Quando egli non vuole rappresentare dei malvagi e birbanti, ma uomini nobili e grandi, desiderosi del bene, in una parola i suoi personaggi tragici, allora egli presuppone esistenteil mondo dei valori obbiettivi ordinati secondo la morale cristiana e insieme la nobiltà della natura umana.
(Sellmair)

………….........non c’è intelletto, nè cuore sensibile ai problemi vivi del giorno, che non avverta l’avvicinarsi di un “parousia” sociale.
Gli spiriti più fervidi e con un più profondo senso sociale amano col pensiero e con lo studio precorrere i tempi e sentono che il Cristianesimo deve essere il lievito nuovo.
Stolti furono coloro che lo vollero relegare alla sfera della vita privata o, come si diceva ironicamente “in sagrestia”.
Il Cristianesimo è dottrina sociale, giacchè Gesù Cristo non è venuto solo per risanare gli individui, ma la stessa società e la civiltà che ancora si onora di portare l’etichetta di cristiana è la stessa compagine pagana e idolatra che il Cristianesimo ha redento con le sue alte virtù morali: purezza, umiltà, giustizia, carità.
(Mor)

……….............ecco una istituzione che mi obbliga a inginocchiarmi ai piedi di un uomo che non è superiore a me; che mi obbliga non solamente a inginocchiarmi ai piedi di un uomo, ma a rivelargli tutti i miei peccati, tutte le mie nefandità, quello che non oso confessare a me stesso e di cui arrossisco.
E quando questa istituzione si è presentata, l’umanità l’ha accettata senza protestare.
Ammesso pure che sia si piegato più facilmente a questo gioco odioso il gregge delle donne e dei fanciulli, degli esseri volgari, non vi sono anime fiere e sdegnose che avrebbero dovuto ribellarsi? Quei re così dispotici, così voluttuosi, quei signori, quei feudatari così orgogliosi, quando si è loro chiesto che s’inginocchiassero ai piedi di quei poveri preti che essi si trascinavano nel loro seguito, di quei poveri monaci cui taglieggiavano e angariavano a piacere, non hanno dovuto prorompere in furore e imbestialire?
E’ ben strano che non vi sia stato uno di quei gridi, così fiero di attraversare la storia e commuovere l’umanità.
E ciò che mi sorprende più della sottomissione dei re, dei principotti, dei signori, dei geni, è la sottomissione dei medesimi preti. Essi avrebbero dovuto resistere più degli altri!
Ma no, tutti i preti si confessano.
La confessione è più rigorosa per essi che per gli altri.
Si sono uditi dei preti accusare la Chiesa di essere troppo indulgente con i peccatori, ma nessun prete, prima di Lutero, le ha negato il diritto di perdonare e di assolvere.
(E.Bougaud)



CRISTIANI


………............siate cristiani, a muovervi più gravi, non siate come penna ad ogni vento, e non crediate ch’ogni acqua lavi.
Avete il vecchio e il nuovo Testamento. E il Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate e non pecore matte.
(Dante-Paradiso 5,73,80)


…………........fra la gloria e l’gnominia; fra la calunnia e la lode; come seduttori eppur veritieri; come ignoti eppur ben conosciuti, come moribondi, ma ecco siam vivi, come castigati eppur non siam messi a morte, come addolorati eppur sempre lieti, come miserabili ma facciam ricchi molti, come gente che non ha nulla eppur possediamo ogni cosa.
(S.Paolo ai Corinzi, 11,6,4,10)

CRISTIANITA’


………….............dove sono le folle che nelle ore di carestie e di guerre, di lutti e di pestilenze vengono a placare la giustizia di Dio affinché ritorni sul popolo cristiano l’arcobaleno della serenità e della pace?
Gesù sulla via del Golgota contemporaneo potrebbe ripetere come all’incontro delle pie donne piangenti: “Non piangete su di me, sulle mie chiese in rovina, ma su voi e sulle vostre anime”.
(Masco)



CRUDELTA’


.........………….si parla talvolta della crudeltà bestiale dell’uomo, ma questo è un terribile oltraggio che si fa alla bestia non è mai così crudele come l’uomo, crudele con tanta arte e ingegnosità. La tigre sbrana la sua vittima, la fa a pezzi; mai, se fosse in grado di farlo, le verrebbe l’idea d’inchiodare un uomo al muro per le orecchie.
(Dostoyevski)



CUORE


…...........ho appena 27 anni, ma sapeste come è vecchio il mio cuore!
(Coppée(


…….......non gettare il tuo cuore al mondo: il mondo è un cane male abituato che non riporta mai nulla:
(Goethe)


……........il cuore dell’uomo non si regge tanto con la potenza, quanto si guadagna con la dolcezza.
(Bossuet)


















(D)


DESTINO DEGLI UOMINI

………………………………….....e dissi al fiume: - lasciami passere!
risponde il fiume: - e per andare dove?
Anche di là uomini e donne........Il bove mugghia ugualmente e pungon le zanzare.
Che speri?.....L’istesse acque, dolci, amare, lungo l’altro mio margine! E un dì piove,
un di fa bello. E la stessa aria muove la favolosa selva che ti pare.
Sempre sull’altra sponda il ben che agogni, uomo, il bene perduto o invano atteso.
Io, freddo, in mezzo, tra il sognante e i sogni...
Sempre, sopra la testa alta sospeso il tuo fato, se vai, se stai. Per ogni strada, da trascinar, sempre, il tuo peso.
(Francesco Chiesa)

DESTINO

…………….molto male tu distribuisci le sorti della battaglia fra i guerrieri: spesso a chi non dovevi tu desti, al codardo la vittoria.
(Lokasenna)


DIO

.............tutta questa diversità delle cose create secondo i luoghi e i tempi, diversità che realizza l’ordine e la vita del cosmo non ha potuto essere prodotta che dal pensiero e dalla volontà di Essere che sia l’Essere necessario e sussistente.
Via via che giungiamo a leggi sempre più semplici e più generali, sentiamo di avvicinarci sempre più a Dio e di sempre più intravedere l’adorabile bellezza.
(Newton)

............sono io che in un attimo sollevo la mente umile perché possa intendere gli argomenti della verità eterna, più che se li avesse studiati per dieci anni nelle scuole.
sono io che ammaestro senza stripito di parole, senza confusioni di opinioni, senza fasto di onore, senza contrasto di dispute Sono io che insegno a disprezzare le cose terrene e avere a nausea le presenti, a cercare le eterne e gustare le celesti: a fuggire gli onori, a soffrire gli scandali, a collocare ogni speranza in me, a nulla desiderare fuori di me ed amarmi ardentemente sopra ogni cosa.
(Kempis)

..........no, o signori, il mondo non si perde, perché una forza misteriosa e divina lo porta.
Lasciatemi credere in questo grandioso cammino del mondo: lasciatemi credere in questo grande viandante, che gronda di sudore e di sangue per trovare la verità e il riposo.
Gli squilibri dell’ordine morale si placano anch’essi come quelli dell’ordine fisico.
Voi vedete il cielo assalito di nubi diventar buio come un sepolcro; ma chi non lo sa che sotto quelle nubi c’è il sole? Così nell’ordine morale: orribil cosa è lo spergiuro (e ogni altra colpa) ma dove c’è un uomo, un magistrato, una legge, una pubblica coscienza, un giuramento, un castigo, ivi è Dio.
Voi potete raccogliere quanti argomenti Vi piace in contrario, io persisto a ripetere ivi è Dio.
Anch’io sono credente e mi è gloria dichiararlo da questo seggio. Così i vecchi pastori delle mie Alpi diranno:” Egli è quel medesimo che abbiamo conosciuto fanciullo, ha confessato Dio nelle nostre capanne, or lo confessa nel Senato d’Italia:
(Giovanni Prati)

.......…..attraversando le gole di Ollioules, dove una volta non vi erano sentieri che per i muli, i miei compagni andavano magnificando Napoleone che vi fece fare quella magnifica strada.
Io pensavo invece a chi aveva fatto quelle montagne.
(V.Hugo)

….…........io sono gobbo: dunque Dio non c’è. Ecco definito il Leopardi.
(Ugo Brilli)

…...........definire Dio è quanto negarlo, poiché ogni tentativo per definirlo è certamente un tentativo di limitarlo o di vedere finito l’infinito.
(Spinoza)

…….........al mio popolo tedesco: non avevamo abbandonato Dio ed è perciò che Dio ci ha abbandonato; non volevamo mettere la grazia umana al posto della grazia divina ed abbiamo violato i comandamenti fondamentali della sua creazione. Abbiamo commesso gravi errori. E’ penoso confessare gli sbagli, ma l’intera esistenza del popolo tedesco è in questione.
Dobbiamo dire apertamente ai giovani che fummo nell’errore.
(Roberto Ley - Tedesco)

…..….......nessuno nell’universo è così solo come un negatore di Dio.
(Jean Paul)

…...…...i bambini sono grati alla befana che mette nelle loro calze doni di giocattoli e di dolci.
Posso io non essere grato alla befana che mi ha messo nelle calze il dono di due miracolose gambe?
Si ringraziano gli amici che ci regalano una scatola di sigari o un paio di pantofole per il nostro compleanno.
Posso io ringraziare qualcuno che per il mio primo compleanno ni ha regalato la vita?
(Chesterton)

…........ah come è grande il Signore! O cieli, o stelle inneggiate alla gloria. Armonie celesti cantate la sua magnificenza. E tu, anima mia, non stancarti un istante di celebrarla sapienza dell’Eterno.
(Keplero)

….......si devono temere e non esaminare i miei giudizi, essendo incomprensibili all’umana intelligenza.
(Kempis)

…..........se non si crede in Dio non resta che sopprimersi.
Se Dio non esiste, io sono Dio.
Mi avete già detto questo, ma non ho mai potuto comprendere: perché esiste Dio?
Se Dio esiste, tutto dipende da Lui, ed io non posso nulla, fuori della Sua volontà, ma se non esiste, tutto dipende da me, ed io sono tenuto ad affermare la mia indipendenza.
La vostra indipendenza? E perché siete tenuto ad affermarla?
Perché son diventato interamente libero. E’ possibile che in tutta l’estensione del nostro pianeta, nessuno dopo aver soppresso Dio ed acquistato la certezza della propria indipendenza, si mostrasse indipendente nel senso più completo della parola? A costo d’esser solo io lo farò.
Ebbene fatelo.
Io sono tenuto a brucarmi le cervella, perché uccidendomi affermerò la mia indipendenza nel modo più completo.
Ma non sarete il primo ad ucciderVi: molti si sono soppresso; Avevano le loro ragioni. Ma uomini che si sono uccisi senza motivo, unicamente per attestare la loro indipendenza non ve ne furono ancora: io sarò il primo.
(Dialogo fra Kiriloff e Pietro Stefanovic in “I Demoni”)
Dostojewski
DIVINITA’ ANTICHE

……………………..........gli dei omerici sono al di la del bene e del male: essi si trastullano spensieratamente cogli uomini e i poeti si trastullano spensieratamente cogli uomini e cogli dei ad un tempo.
(x y)

DOLENTI


….. . ............o afflitti che Vi credete preda di un ineluttabile, orrendo e sempre crescente dolore, pazientate alquanto e vi disingannerete.
(A.Manzoni)


DOLORE


……....…..le lagrime che Dio fa scorrere non sono che il preludio del torrente di delizie che le sommergeranno.
(Lacordaire)

………......e’ ancora il dolore che ispira gli artisti: Beethoven sordo, Rubens atrofizzato nelle mani, Schumann che si vede impazzire, Leopardi gobbo, Byoron zoppo, Milton cieco, Verlaine colpito da delirium tremens, Maupassant da anemia cerebrale, Catalani dalla etisia, Nietzsche dalla follia, Heine da paralisi, Michelangelo
assetato di giustizia e di verità, ma testimonio di un mondo di vizi e di delitti, hanno trovato nel dolore l’ala per sfiorare i cieli.
(Salvaneschi)

DONNA

…….........la forza della donna è l’amore e ogni donna può essere grande se adempie i doveri del suo amore, e con essi la sua missione di donna.
(Sellmair)

……........la donna madre è fonte di vita e dea della morte insieme: terra che partorisce e partoriente in lutto.
(Bachofen-Baumber-Schroetter)

…….......le donne hanno in zucca una bilancia sulla quale sta, da una parte la testardaggine e dall’altra la curiosità: or dà su l’una, or l’altra.
Quando poi le donne hanno esaurito tutte le ragioni che hanno, o non hanno da rispondere, si mettono a piangere.
(A.Manzoni)

….........no, la donna non è un oggetto di divertimento o di svago....Provatevi a dir male della donna: io vi mostrerò la sacra immagine di vostra madre: e le male parole ammutoliranno sul vostro labbro.
Nella mia lunga carriere chirurgica molte volte mi sono trovato di fronte ad avvenimenti nei quali la virtù e lo spirito di abnegazione femminile mi hanno sorpreso e meravigliato: gesta grandiose avvolte nell’ombra di una famiglia con semplicità e modestia, imprese degne di ammirazione.
La maternità sublima da donna e la rende capace delle imprese più ardue: nella maternità la donna raggiunge spesso altezze sublimi, compie gesta eroiche.
Nessuna dottrina mai quanto la religione cattolica elevò il livello della donna.
(Andrea Majocchi)

……….......torna sempre a risonare quel lamento e quell’accusa: dalla donna proviene tutta la tragedia umana: Il suo sesso è il principio del male per l’uomo; si ritrova questo concetto in molti padri della Chiesa scrittori di ascesi non meno che in Nietzsche, e generalmente nella considerazione cosmica della donna, che vede in lei la motrice della vita, della storia del mondo, il possente sue demone.
eppure, per chi sa comprendere, in tutti questi lamenti ed accuse non manca la nota della venerazione profonda per il segreto della sua maternità, per cui l’umanità vive.
(Strindberg-Sellmair)


…….......la donna è un animale senza dubbio stolto ed inetto, ma dolce e divertente, e nella convivenza domestica può con la sua stoltezza temperare e mitigare l’umor triste dell’uomo.
(Erasmo da Rotterdam-Elogio della stoltezza)

……........principio erotico immediato......
(Cantoni- Coscienza inquieta)


DUBBIO

…….........nella tragedia d’Amleto e della donna travolta con lui si vede il debole di tutta la sua età. Egli cade vittima di essa. Egli stesso non può decidersi fra il credere e il non credere.
Della fede degli altri, dei più felici, parlano quei bellissimi versi, pieni di ineffabile malinconia:
“dicono che quando si avvicina la stagione
“in cui si celebra la nascita del Salvatore,
“questo uccello marittimo canta tutta la notte:
“e allora, dicono, nessuno spirito osa andare in giro,
“le notti sono salubri; nessuna stella offende,
“nessun folletto inganna, nè le streghe possono affascinare,
“talmente è sacro e pieno di grazia quel tempo”
(Amleto, I,I)


……….......che cosa è? che cosa non è? che cosa è permesso e nobile?
che cosa no? che cosa è la vita? che cosa è la morte? un sonno? o forse un sogno?
Questa è già l’anima moderna corrosa dalla scepsi e lacerata dal dubbio metafisico.
Il dubbio arresta ogni deliberazione sul fare e sul non fare, esso ha inimicato Amleto con se stesso e lo ha reso in sè disunito.
I fondamenti su cui si reggono questi uomini sono incrinati. Sgomenta la catastrofe morale del re, che nella sua sventura vorrebbe di nuovo pregare e non può più, tanto il lungo malfare lo ha indurito:
.......”E come un uomo che ha due cose da fare, rimane in dubbio quale deve fare prima, e non fa nè l’una nè l’altra”.
“O deplorevole stato! o petto oscuro come la morte! o anima, che mentre lotta per liberarsi, s’impiglia sempre di più.Angeli, aiuto, Tentate! Piegatevi, dure ginocchia!”
(Amleto, III,4)



(E)

EDUCAZIONE


………………..e tieni a mente, o Sancio Panza, che la cortesia è moneta che ha corso in tutto il mondo.
(Cervantes)


……………….ricorda che il denaro fa l’uomo ricco, ma l’educazione lo fa signore.
(x y)


EMPIETA’


……………..come quando lingua di fuoco s’apprende alla paglia che in una vampata di fiamme s’incenerisce, così la vostra radice sarà ridotta in faville e il vostro germe andrà in aria perché spregiate la legge del Signore e bestemmiate la parola del Santo d’Israele.
(Isaia profeta)


EROISMO


……………l’eroe estetico è grande perché vince; l’eroe religioso è grande perché soffre; l’eroe tragico vince esternamente e soffre internamente.
(Kierkegaad).


…………..se anche l’eroe della fede non può condurre alla vittoria la sua causa, egli vede nella propria morte una conferma di quella. Gli orrori della morte divengono per lui delizia. Mentre soccombe tragicamente, rivolge i suoi sguardi all’al di là, alla pace, alla beatitudine che ivi lo aspetta.
(Volkelt)

………..un vero coraggio, e nella sua semplicità un eroismo degno di ammirato rispetto è spesso necessario per sopportare le durezze della vita, il peso quotidiano delle miserie e le crescenti indigenze e le ristrettezze in una misura mai prima sperimentata.
(Pio XII)


ESISTENZA

……………..io vedo che noi tutti quanti siamo in vita, non siamo altro che immagini illusorie e lievi ombre.
(Sofocle)

ESPERIENZA


………………..l’esperienza rintuzza le audacie temerarie e insegna la moderazione, il rispetto costante dell’universo e del nostro proprio io.
(Sellmair)


ESPERIENZA DI MORTE


………………………………..l’uomo riconosce come compassionevole la vita che vive, come è impigliata nelle esteriorità, come egli sciupa il suo tempo nei problemi apparenti per schivare quelli reali; come egli s’illude fingendosi un mondo a se stesso tutto grazioso e innocuo e come tutto accomoda alle sue vedute.
Improvvisamente risuona un richiamo morale, doloroso, come è lo spavento, quando si vede morire qualche uomo grande e buono, a noi vicino.
…ancora il mondo è pieno di parti che noi recitiamo mentre noi ci preoccupiamo di piacere al pubblico anche la morte recita la sua parte, anche se non piace.
Ma al tuo apparire, lampeggiò in questa scena, un tratto di realtà per quel fesso per il quale tu eri entrata:
verde, vero verde, vera luce di sole e di foresta.
Noi continuiamo a recitare, come imparate con fatica e pena ripetendo, e di tempo in tempo gesticolando; ma la tua lontana ed estranea al nostro dramma esistenza, può molte volte venirci alla mente, come un avviso di quella realtà piombando, sì che noi per un tratto distrattamente recitiamo la vita, senza pensare a piacere.
(Rilke)























(F)

FAMIGLIA


……………..nessuno è costretto a fondare un focolare, a formarsi una discendenza; ma se uno si sposa, bisogna che sappia che non potrà trasmettere se non quello che ha: ora, quello che ha, è forse qualche cosa che sia utile trasmettere?
Il mistero degli influssi a lunga scadenza e dell’azione dell’uomo sull’uomo è impenetrabile, carico di grandezza e talvolta di tragicità.
(P. Plus)


…………..la famiglia è il luogo dove si è trattati meglio e si brontola di più.
(Garland Pollard)


…………quando la donna esce troppo di casa, la famiglia è distrutta.
(Tommaseo)


FEDE


………..anche al cristiano rimane l’obbligo di cercare il logos nel mondo col lume della sua regione naturale: egli sa che non ci sono contraddizioni definitive tra fede e ragione, poiché la fede stessa deve essere razionale, e tuttavia quale tragicità soggettiva umana può nascere dal contrasto tra la fede e la ragione.
Alla fede certamente è promessa la vittoria su ogni tragedia, ma questa deve essere sofferta.
(Sellmair)


………..non è agire da amico, ma da barbaro, il lasciar precipitare in un abisso, per mancanza di luce, coloro che amiamo, mentre portiamo fra le mani una fiaccola, colla quale potremo illuminare il loro cammino.
(Bossuet)


…………se mi si chiedesse la ragione di questa mia fede cattolica sarei pronto a fornirla. Si vedrebbe che le mie convinzioni sono il risultato non di pregiudizi infiltratimi nell’anima da bimbo, ma d’un esame approfondito e d’un ragionamento rigoroso.
(A. Canchy)


………..se la rivelazione cristiana avesse palesato tutti i misteri di Dio, la fede avrebbe perso il carattere di rischio.
(Sellmair)

FELICITA’


……………..è troppo evidente: l’uomo moderno ha un bell’abbandonarsi ai miti grossolani del piacere materiale, la felicità che ne ricava non è se non un oblio.
(H.D.Rops)


…………..definizione della felicità….quattro piedi davanti ad un caminetto.
(x y)


…………la felicità non ha volto, ma le spalle: per questo noi la vediamo quando se ne è andata.
(proverbio arabo)


FIDANZATE


……………….le fidanzate credono di affezionarsi di più al fidanzato, concedendo ciò che è peccato. Imprudenti! Spesso restano punite da l’abbandono del giovane, cui il matrimonio non serba più alcuna novità, ma si prospetta solo più come il peso di una catena inissolubile.
(G. Hocarnaert)



FILOSOFIA


………………in S. Tommaso nulla di personale. Egli non sentenzia mai in proprio nome. Egli non da mai per sua una teoria, una tesi, una prova, un’idea qualsiasi: anzi non manca mai di riferirla; dovunque può, a qualcuno che l’abbia espressa o indicata. Ed ove non abbia alla mano verun altro da citare a conferma del detto suo, parla sempre impersonalmente, come interprete di quella ragione umana che è comune a tutti e non è propria di nessuno.
(A. Frandhi)



FORTUNA


……………..le persone fortunate non si correggono mai: credono sempre di aver ragione quando la fortuna favorisce le loro cattive azioni.
(La Rochefoucald)


…………….la fortuna a molti da troppo, a nessuno dà abbastanza.
(Marziale)


FRATELLANZA


……………………tutti fatti a sembianza di uno solo, tutti figli di un solo riscatto in qual ora in qual parte del suolo trascorriamo quest’aura vital, siam fratelli, siam stretti ad un patto maledetto colui che l’infrange, che s’innalza sul fiacco che piange, che contrista uno spirto immortal!
(A. Manzoni – in Carmagnola)


FRATERNITA’


………………… l’unico punto che non è in discussione – almeno non dovrebbe essere in discussione per noi cristiani e per tutti gli uomini di buona volontà – è il punto dell’amore fraterno.
(Prof. La Pira)





























(G)


GESU CRISTO


………………….senza una via non si cammina, senza la verità non si conosce, senza la vita non si vive.
(Kempis)

…………………certo è che Gesù, oggi, è più vivo che mai fra gli uomini. Tutti hanno bisogno di lui o per amarlo o per bestemmiarlo, ma farne a meno non possono. Moltissimi uomini furono – amati – intensissimamente nei tempi andati: Socrate dai suoi discepoli, Giulio Cesare dai suoi legionari, Napoleone dai suoi soldati.
Ma oggi questi uomini sono inesorabilmente trapassati, nessun cuore palpita per le loro persone.
Nessuno pensa più a bestemmiare Socrate, Giulio Cesare, Napoleone,…….Gesù no!……
(Ricciotti)

………………..tutti coloro che sinceramente credono in Gesù cristo provano in se medesimi quest’amore ammirabile, affatto superiore e soprannaturale. Fenomeno inesplicabile, realtà impossibile alla ragione e alla forza dell’uomo, fuoco sacro dato alla terra da questo nuovo Prometeo, fuoco del quale il tempo, questo dran distruttore delle cose, non può logorare la forza, ne limitare la durata.
Quest’è ciò che io, Napoleone, ammiro soprattutto, perché spesso ci penso: quest’è ciò che mi prova in modo assoluto la divinità di Gesù Cristo.
Io me ne intendo di uomini, e posso dire che Gesù Cristo non era un uomo.
(Napoleone)


GIUSTIZIA


……………..la giustizia di questo mondo è una ragnatela che ferma i moscerini e lascia passare gli uccelli.
(Aristotile)


GOVERNO


…………….non esiste un buon governo popolare. Governar bene significa scontentare.
(Anatole France)


GRAMMATICA


………………….è più che sufficiente a costituire un martirio perpetuo della vita.
(Erasmo da Rotterdam)

GUERRA


…………….una pace ingiusta è sempre migliore della guerra più giusta-
(Cicerone)


……………ci vogliono uomini grandi e grossi con il massimo di audacia e il minimo di pensiero
(Erasmo da Rotterdam)
(Elogio della stoltezza)


…………..che le bestie si attacchino l’un l’altra lo ammetto e lo perdono per la loro ignoranza, ma …gli uomini dovrebbero riconoscere che la guerra significa per sé ingiustizia, giacché di solito non colpisce coloro che la suscitano e la guidano, anzi ricade sempre col suo peso sugli innocenti, sul povero popolo che niente ha da guadagnare né dalla vittoria, né dalla sconfitta. Il peggio tocca a coloro che nulla hanno a che fare con la guerra ed anche se tutto finisce nel migliore dei modi, la fortuna delle parti apporta il danno e la rovina dell’altra.
L’idea della guerra non è mai conciliabile con quella della giustizia e del resto come potrebbe un conflitto armato essere giusto? Per cui il principe mai dovrebbe essere più prudente che nell’indursi alla guerra, né dovrebbe insistere nel suo diritto, giacché chi non desidera la propria, come causa giusta? Una guerra sgorga in un’altra. E da una ne nascono due.
Ci voglioni uomini grandi e grossi con il massimo di audacia ed il minimo di pensiero.
(Erasmo d Rotterdam)










(I)


INDIFFERENZA


……………………..l’indifferenza è un oltraggio alla ragione, alla natura che vuole istruirsi: è un amare l’ignoranza e menarne vanto.
(G. Bonomelli)


INGANNO

……………la prima volta che tu m’inganni, la colpa è tua: ma la seconda volta la colpa è mia.
(Proverbio arabo)


INVENZIONI

……………….ti sei affidato alle tue invenzioni, ed ora tu perisci in mezzo ad esse, perisci su di esse.
(E. Hello)


IRONIA


…………l’ironia di Socrate non è capriccio e gioco di chi si sente superiore, ma è la maschera di chi cerca con la passione della verità. Egli vede saggiamente i limiti dell’uomo: “Io so di non saper nulla”.
La verità che si è riusciti ad afferrare vien messa da parte: si sa che non è l’ultima; la ricerca deve ricominciare. Così la scelsi si cela in agguato dietro l’ironia.
“Noi sappiamo, che nulla si può sapere”
(Sellmair)


ITALIA


………….per gli Italiani del secolo XX, romanità e cristianesimo sono un concetto indissolubile. Concetto che sinteticamente esprime l’anima della nostra civiltà.
L’Italia infatti è romana e cristiana o non è Italia.
Tutto quanto è Italiano, dalla lingua al sentimento, dalle Chiese delle città medioevali alle pagine dei pensatori, dalle tele dei maestri alle armonie musicali, dalle leggi ai costumi, dai canti dei poeti agli stornelli delle campagne, tutto quanto insomma ha contribuito a creare questo nostro spirito italiano, scintillante di intelligenza e di sole, di serenità e di consapevolezza, di letizia e d'amore, è intimamente legato alla romanità ed al Cristianesimo, è nato per la romanità e per il Cristianesimo ed ancora vive al di sopra delle resistenze di ogni oscurantismo anti romano.
(Piccoli)

(L)


LAVORO


…………..dall’officina la materia inerte esce nobilitata, mentre gli uomini vi si corrompono e degradano.
(Pio XII)


………….l’edificio industriale è giunto e giungerà ancora a tale altezza da minacciare rovine e spaventose catastrofi, se non se ne rafforzano le fondamenta, se non si collega strettamente con le altre parti di esso la base principale su cui poggia la classe operaia col renderla più morale, più religiosa, col procacciarle istruzione più larga, vivere più agiato.
(Cavour)


LEBBRA



………….lebbra è la parola maleodorante e l’India si può chiamare la patria dei lebbrosi essendo superata solo dall’Africa centrale. Tuttavia il lebbroso è membro della società umana come il più elevato fra noi: purtroppo son questi e non quelli che attirano le nostre attenzioni, benchè ne abbiamo meno bisogno: i lebbrosi ricevono dalla maggior parte una voluta noncuranza.
Chi se ne occupa sul serio è principalmente il Missionario e lo diciamo a sua lode. La religione è la cosa che interessa i Missionari: essi, come dice il loro nome, sono mandati per uno scopo preciso: essere gli Araldi di Dio e della sua rivelazione al genere umano.
Essi si occupano anche del lavoro sociale poiché vedono in esso un mezzo di avvicinare gli uomini a Dio e sanno che l’ingiustizia è un male grande che offende un Dio giusto e nuoce agli uomini che ne sono vittime.
L’assistenza dei lebbrosi è tanto cara al Missionario specie a quello Cattolico Romano perché nessun altro servizio richiede uno spirito di sacrificio così grande.
Un lebbrosario richiama e vuole il più alto idealismo e la più perfetta abnegazione.
Il mondo della politica e del giornalismo può vantare ben pochi eroi della levatura di un Padre Damiano del lebbrosario di Molokai: la Chiesa Cattolica, invece, ci addita migliaia di persone che, come lui, si son fatte serve dei lebbrosi.
Un’indagine profonda merita di essere fatta per vedere da che cosa siano sostenuti tali eroismi.
(Gandhi)








LIBERTA’


……………..colla libertà della propria persona all’uomo è aperta la possibilità di uscire da quell’ordine e di voltarsi contro di esso.
(Sellmair)


…………….strano, da mezzo secolo abbiamo dato – la libertà – a tutti, eccetto a Dio.
(Lamartine)


……………voi avete così poco in voi stessi il concetto della libertà che non potete tollerarla.
(ministro Binand 25.10.1910 contro l’estrema sinistra)



………….la libertà è il diritto di fare quello che non danneggi gli altri.
(Lacordaire)


…………libertà è il diritto di fare il proprio dovere.
(A. Comte)


………..il più grande pensiero e la più alta vittoria della libertà è nel sopportare volontariamente anche la pena per una colpa che non si poteva evitare, per dar prova così della propria libertà nell’atto in cui è stata perduta, meditando una nuova affermazione del libero volere.
(Shelling)























(M)

MADRE


…………..nel materno amore, più crescono gli anni e meno invecchia il core.
(Fusinato)


………….nulla avvicina tanto a Dio, quanto il ricordo di una madre santa.
(Ozanam)


MALINCONIA

………………..l’alterna vicenda del giorno e della notte, e delle stagioni, e dei fiori e dei frutti, e di tutto ciò che di tempo in tempo si offre al nostro godimento, questi sono propriamente i momenti della vita terrena.
Quanto più noi siamo aperti a queste gioie, tanto più ci sentiamo felici. Ma se a queste così care offerte noi siamo indifferenti, allora il peggiore dei mali, la più grave delle malattie ci assale:
la vita ci appare un intollerabile peso.
(Dichtung und Wahrheit)


………………tacerà essa mai quella dolorosa passione? Essa è appartenuta all’essere umano come la morte, da quando i primi uomini si perdettero negli inganni del sesso, e mangiarono dell’albero della conoscenza.
(Sellmair)


…………….la malinconia è tristezza dell’uomo che vede mancare a sé ogni scopo, quando la fede non gli indica la sua vera patria.
(Sellmair)


…………..è la madre di tutti i peccati, perché il peccato è di non volere, di non volere profondamente e intensamente.
(Kierkegaard)


MARIA S.S.

………………donna, se’ tanto grande e tanto vali Che, qual vuol grazia ed a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senz’ali.
(Dante – Paradiso XXXIII




MATRIMONIO


…………………le giovani che vagheggiano oggi di formarsi una famiglia cristiana, debbono prepararsi ed addestrarsi ad essere, se non delle dottoresse, almeno delle insegnanti di religione, più di una si accorgerà un giorno di dovere, con infinita delicatezza e sapiente pazienza, ricordare a suo marito le verità della fede e i precetti della morale evangelica.
Ad ogni modo esse dovranno compiere un tale ufficio coi figli.
(Pio XII)


………………caspita che pochi matrimoni si concluderebbero se lo sposo prudentemente investigasse a quali giochi si abbandonava già prima delle nozze quella sua verginella dall’apparenza così delicata e vereconda.
E meno ancora sarebbero i matrimoni conclusi che si conserverebbero uniti, se i mariti per negligenza o per stupidità non ignorassero buona parte della condotta delle loro mogli! Ciò si chiama buon diritto stoltezza: ma intanto questa rende bene accetti la moglie al marito, il marito alla moglie e mantiene la tranquillità domestica e i vincoli di parentela.
Il marito gabbato viene deriso col nome di cuculo, di carruca, e con tanti altri nomignoli, mentre asciuga coi suoi teneri baci le lagrime della sposa adultera. Ma quanto si è più felici ad ingannarsi così, che non a ridersi di gelosia ed a far di tutto una tragedia.
(Erasmo da Rotterdam)
(Elogio alla stoltezza)


MISERICORDIA


……………………abbiate compassione dei cattivi: non sapete quello che avviene nel loro cuore.
(V. Hugo)


MODERNISMO


………………….ma aspettate che tutto svapori dinanzi al vento dei buffoni, e voi vedrete che il disprezzo dell’uomo per l’uomo riaprirà il circo.
(L. Veuillot)


MONDO


……………vedi la storia del mondo: le idee cambiano. Quelli che oggi sono le vittime diventano assassini di domani; gli assassini di oggi le vittime di domani.
Quella che non muta è la crudeltà. Quello che seguita a scorrere a fiumi è il sangue umano, in nome appunto dell’idea dominante.
(Rachmanova)


MORTE


………………ai giorni nostri il concetto cristiano della morte da cui dipende tutta l’eternità, minaccia di offuscarsi sempre più. Ravvivatelo nella coscienza dei fedeli e spiegate loro come la serietà della morte non consiste tanto nelle sue circostanze esteriori, quanto piuttosto nella verità che ogni uomo è responsabile del suo eterno destino e che questo si fissa al momento della sua dipartita dal mondo.
(Pio XII)

…………….la morte temporale è catastrofe solo transitoria per colui che ha già accettato la morte come trasformazione dell’essere nel senso del “muori per rinascere”.
(Sellmair)


……………la morte degli uomini è l’espiazione della comune colpa originaria della loro nascita.
(Anassimandro)


…………..l’uomo riconosce come compassionevole la vita che vive, come impigliata nelle esteriorità, come egli sciupa il suo tempo nei problemi apparenti per schivare quelli reali; com’egli s’illude fingendosi un mondo a sé stesso tutto grazioso e innocuo e come tutto accomoda alle sue vedute.
Improvvisamente risuona un richiamo morale, doloroso come è lo spavento, quando si vede morire qualche uomo grande e buono a noi vicino:
…ancora il mondo è pieno di parti, che noi recitiamo. Mentre noi ci preoccupiamo di piacere al pubblico, anche la morte recita la sua parte, anche se non piace. Ma al tuo apparire, lampeggiò in questa scena un tratto di realtà per quel pezzo per il quale tu eri entrata:
Verde, vero verde,
Vera luce di sole e vera foresta
Noi continuiamo a recitare, cose imparate con fatica e pena, ripetendo, e di tempo in tempo gesticolando, ma la tua lontana ed estranea al nostro dramma esistenza, può molte volte venirci alla mente, come un avviso di quella realtà piombando.
Sì che noi per un tratto distrattamente recitiamo la vita, senza pensare a piacere.
(Rilke)









(N)

NATURA


……………si, è sempre bella, sempre giovane ma è così indifferente: sorride alle nozze ed alle tombe…
(Pierre l’Eremite)


NOBILTA’


……………per essere grandi non bastano il genio, la virtù personale, la potenza. Il serto d’alloro non si pone che sulla fronte solcata dal dolore e quello particolarmente che viene dalla cattiveria umana.
(Dott. Colonna)





























(O)

ONORE


……………sii casto, sii puro! Conserva in una carne fragile l’onore dell’anima tua….Sii puro per amare a lungo ed essere amato sempre.
(Lacordaire)


ONESTA’

……………perché converti in frode la generosità della natura? Perché contendi all’uso degli uomini ciò che essa produce per tutti? Perché sminuisci ai popoli l’abbondanza dei prodotti? Perché cerchi artificiosamente di impoverire?
Tu accumuli ricchezze sulla miseria di tutti: e chiami industria, e chiami abilità e diligenza questa che invece è iniqua furberia e astuzia di frode?
Come il ladrone, tu studi i momenti per avventarti, duro insidiatore, alle viscere altrui.
Ha detto bene Salomone: “chi fa incetta di frumento, lo lascerà poi a tutti, non ai suoi eredi, poiché il frutto dell’ingordigia avara non passa nei diritti dei successori”.
Ciò che si acquista con ingiustizia va disperso e dissipato come il vento.
(S.Ambrogio)


OPERAIO

…………….l’operaio di oggi non è più un operaio nel vero senso della parola.
(x y)


ORGOGLIO

………………il nostro orgoglio si piega dolorosamente dinanzi al mistero. Noi ci sentiamo lanciati in mezzo a un gioco caotico di forze, la dove prima ci illudevamo di essere membri operanti per un nobile fine, in un mondo ordinato e mosso con sapiente armonia.
E la nostra umanità, sì fiera della propria libertà e del proprio dominio sulle cose, che si sentiva così forte nel volere, così sicura nell’agire, viene prostrata a terra da una forza estranea inesplicabile, forse insensata.
(Sellmair)


ORTODOSSIA


………………….è l’equilibrio di un uomo dietro cavalli che corrono a precipizio, che pare si chini da una parte, si penzola da quell’altra e pure, in ogni atteggiamento, conserva la grazia della statuaria e la precisione dell’aritmetica.
(G.K. Chesterton)

(P)

PACE

………..…dove fanno la desolazione, là mettono il nome di pace.
(Tacito)

…………noi non crediamo che la pace abbia abbandonato il mondo senza l’assenteismo divino. Dio permette che òe nazioni le quali avevano posto tutti i loro pensieri nelle cose di questa terra, si puniscano le une e le altre, del disprezzo e della negligenza con le quali esse lo hanno trattato per mezzo di mutue carneficine.
(Benedetto XV)

PAPATO

………….quattrocento anni fa moriva Lutero, persuaso che il Papato era già morto. Egli ne aveva pronunciata la sentenza capitale e gli parve di averla eseguita.
(x y)

………….il Papato vide l’inizio di tutti i governi e di tutte le fondazioni ecclesiastiche che ora esistono nel mondo: e non ci sentiamo affatto sicuri che non sia destinato a vedere la fine di tutti loro.
Esso era grande e rispettato prima che i Sassoni mettessero piede in Bretagna, prima che i Franchi avessero varcato il Reno, quando l’eloquenza greca ancora fioriva in Antiochia e gli idoli erano ancora adorati nel Tempio della Mecca. Ed esso potrà esistere ancora con non scemato vigore quando qualche turista della Nuova Zelanda s’indugerà in mezzo a vaste rovine, da un arco spezzato del Ponte di Londra, a disegnare i ruderi di S. Paolo. Questa profezia tradisce il bisogno dell’anima umana di cogliere in mezzo all’inesausto flusso della storia almeno un elemento che non vacilli, un istituto che resti.
(Thomas B. Macaulay – protestante)

………..la gemma dell’infallibilità è stata aggiunta alla tiara pontificia da Pio IX, proprio quando lo si spogliava della corona temporale, oggi ancora a Roma rimane una potenza mondiale, e il successore di S. Pietro non si sottrae alla lotta e guarda innanzi a se - anche nelle inasprite circostanze del nostro tempo, sicuro di quella vittoria che la grazia dall’Alto gli assicura.
(Kruger – protestante)

………..il Papato rimane non in decadenza, né come sola antichità, ma pieno di vita e di vigore giovanile.
(Thomas B. Macaulay)

………..c’è un’ansia che il Papa non conosce, una spina che nessun Papa ha provato mai; il pensiero del successore. Quale confortante certezza che il Papato sia la sola dinastia in cui non mancherà mai l'ere’e.
(Pio XII)

PAPISTA

…………….sicuro, lo sono, e me ne vanto perché la mia fede per la successione dei Romani Pontefici giammai interrotta, risale bella e incontaminata fino al divino Suo Autore Gesù Cristo, mentre la vostra non va più in là di Lutero e di Enrico VIII.
Se aveste un briciolo di buon senso capireste che in materia di religione è cento e mille volte più doveroso e sicuro dipendere dal Romano Pontefice che non da un re; dalla tiara che non dalla corona, dai Sacri Concilii che non dai bugiardi Parlamenti; voi non avete né Fede, né intelligenza.
(Daniele O’Connel)


PARLARE


………………certe persone sono cattive solo per il bisogno di parlare. La loro conversazione…è come quei caminetti che mangiano molta legna: ci vuole molto combustibile, e il combustibile è il prossimo.
(V. Hugo)


PECCATO


……………. Se un cane cui è stato legato un gran sasso al collo, viene precipitato da un’alta torre, non sente il peso di quel sasso finché sta cadendo, ma, appena toccata terra, si sfracella a causa di quel peso, così il peccatore, mentre commette il peccato.
(Vescovo Fisher)


PEDAGOGIA


…………………..costruzione di un insegnamento musicale sulla triplice azione della musica: formatrice, purificatrice, ricreatrice. Per il fanciullo, il cui gusto non è stato ancora formato, è adatto uno stile musicale esteticamente e moralmente misurato. (Vedi del resto anche per il teatro)
(Aristotele)

PENITENZA


………………….bello è saper resistere al male pur vivendone in mezzo. Basta, vigilanzio, se questa mia è debolezza, confesso di essere debole.
Preferisco fuggire per vincere che rimanere per perdere.
(S. Gerolamo)




POLITICA
…………………nella politica internazionale l’alleanza è l’unione di due ladri che hanno le mani così profondamente ficcate nelle tasche l’uno dell’altro da non poter separatamente derubare un terzo.
(A. Bierce)

PACE
………………dove fanno la desolazione, là mettono il nome di pace.
(Tacito)
……………..noi non crediamo che la pace abbia abbandonato il mondo senza l’assenteismo divino. Dio permette che le nazioni le quali avevano posto tutti i loro pensieri nelle cose di questa terra, si puniscano le une e le altre, del disprezzo e della negligenza con le quali esse lo hanno trattato per mezzo di mutue carneficine.
(Benedetto XV)

POPOLO
……………parlare al popolo è come parlare al vento. Dopo avervi applaudito, applaudirà un altro che dirà esattamente il contrario.
(E. Loutil)
…………..il popolo è come i cani lupi: non si sa se vogliono mordervi o farvi delle moine.
(E. Loutil)
…………..arrivare, correre dove ci sono i più, senza saper nemmeno di cosa si tratti, o sapendone appena appena qualche cosa di superficiale: lustrarsi di coccarde e ripetere ciò che dicono gli altri come se fosse una convinzione personale: ecco il buffo di certi pappagalli che fanno il chiasso.
Ste robe le notavano i nostri vecchi. Avviene con la gente di mente piccola lo stesso che con le bottiglie di collo stretto: meno contengono, e più, versando, fanno rumore.
(Pope)
………….che cosa richiamò alla concordia della vita cittadina la plebe romana, già pronta a soluzioni estreme? Forse un’orazione filosofica? Mai più! Fu invece quel ridicolo e puerile apologo dello stomaco e delle altre membra del corpo. Lo stesso effetto l’ottenne Temistocle con l’apologo consimile della volte e del riccio. Quale orazione di sapiente avrebbe potuto tanto quanto poté quella cerva immaginaria di Sertorio, o la sua comica astuzia dei peli da strappare ad uno ad uno dalla coda del cavallo (+) o l’altra dei due cani ideata dallo spartano Licurgo? (++). Per non parlare di Minosse e di Numa ciascuno dei qauli governò la moltitudine stolta mediante invenzioni favolose. (+++). Con questo genere di ciance si fa muovere quella bestia grande e potente che è il popolo.
(Erasmo da Rotterdam)

(+) Plutarco nella vita di Sertorio narra che questo generale otteneva ogni cosa dai soldati, dando ad intendere che riceveva gli oracoli da una bianca cerva donatagli da Diana. Per dimostrare poi ai guerrieri barbari che vale più l’ingegno della forza, egli fece strappare la coda di un cavallo pelo a pelo da un uomo debole che con tale astuzia lo fece agevolmente mentre prima un uomo robusto non era riuscito a strapparla con la forza.

(++) Licurgo si valse dell’esempio di due cani, uno ammaestrato e l’altro no, di fronte alla selvaggina, per mostrare agli spartani la forza dell’educazione.

(+++) Minosse, re di Creta, per dare prestigio alle proprie leggi finse di essere ammesso ogni nove anni alla mensa di Giove, suo padre, dal quale diceva di ricevere tali leggi.
Numa allo stesso scopo inventò di avere convegni notturni con la ninfa Egeria.
PRECISIONE


………………….nel tal giorno, dunque o Signore, alla tale ora, al tal minuto ed al tal secondo, tre grandi astri risponderanno non già alle nostre predizioni, ma al comando di Dio. Perché tutto nell’universo obbedisce a Lui e non ci sono che gli uomini che a lui si ribellano.
(F. Arago)


PREGHIERE


…………………le preghiere: le sole che rendono all’uomo di Stato più leggero il peso delle sue responsabilità e più ispirate le sue decisioni.
(dott. E. Celio – Presidente Conf. Svizzera)


PROFEZIE


………………..ciò che chiaro appariva al Cristiano che profondamente credente soffriva dell’ignoranza altrui, chiarissimo ci presenta il fragore della spaventosa catastrofe dell’odierno sconvolgimento che riveste la terribile solennità di un giudizio universale persino agli orecchi dei tiepidi, degli indifferenti, degli inconsiderati: una verità cioè antica che si manifesta tragicamente in forme sempre nuove e suona di secolo in secolo, di gente in gente, per bocca del profeta: “Tutti coloro che ti abbandonano saranno confusi, quanti si sottraggono a Te saranno scritti sulla sabbia”.
(Pio XII)


PROSSIMO


……………….chi non crede e non ama si allontana dal fratello, lo vitupera esagerando le sue debolezze, lo schermisce malignamente per la sua follia, senza ricordarsi del proprio viso di pazzo.
(Sellmair)












PROTESTANTESIMO - LUTERANESIMO
(Lotta fra umanisti e luterani)

…………………il problema che Erasmo pone al centro della disputa è un eterno dilemma per la teologia: la questione della libertà o schiavitù del volere umano (il punto più vulnerabile dei protestanti) secondo la dottrina rigidamente agostiniana della predestinazione accettata da Lutero, l’uomo rimane in eterno prigioniero di Dio.
Non gli è concesso in filo di libero arbitrio, ogni azione da lui compiuta esiste da lungo tempo nella precoscienza divina da essa predestinata; la sua volontà non potrà dunque sottrarsi e liberarsi dall’irretimento della colpa previssuta, né con le buone opere, né col pentimento; solo alla grazia di Dio è dato di guidare l’uomo per il retto cammino.
Una concezione moderna tradurrebbe così: - noi siamo pienamente dominati nella nostra sorte dalla massa ereditaria, dalla costellazione, nulla può fare la volontà singola se non è Dio che vuole in noi.
Non è possibile che Erasmo, l’umanista che scorge nella ragione terrena una forza sacra conferita da Dio, aderisca a simile concezione luterana. Egli crede con fede inconcussa che non soltanto l’uomo singolo, bensì l’umanità intera possa procedere verso una moralità sempre più alta, attraverso una volontà leale e disciplinata.
Nella sacra scrittura peraltro queste idee sono espresse in modo misterioso e pressoché insondabile, tanto che gli appare pericoloso rinnegare affatto con la risolutezza propria di Lutero, la libertà dell’uomo arbitrio.
Non già che egli proclami del tutto errata quella idea, ma protesta contro l’asserto che le buone azioni compiute da un uomo non possono avere efficacia alcuna presso Dio e quindi superflue.
Se, per Lutero, tutto si affida alla grazia divina, che motivo avrebbero gli uomini di compiere il bene?
Converrà dunque, propone l’eterno conciliante, lasciare almeno l’illusione del libero arbitrio affinché l’uomo non disperi, non creda Iddio ingiusto e crudele.
“Io aderisco all’opinione di coloro che qualcosa affidano alla libera volontà, ma una buona parte alla grazia, giacché noi non dobbiamo cercare di evitare la Scilla dell’orgoglio per lasciarsi trascinare nella Cariddi del fatalismo”.
(Erasmo da Rotterdam)



PROVVIDENZA



……………………la provvidenza che alimenta gli uccelli dell’aria e veste i gigli del campo, provvederà alla Chiesa, la provvidenza di Dio che dal centro della eternità padroneggia i secoli, non può temere che le manchi il tempo a compiere i disegni dell’Altissimo e il trionfo della Chiesa.
Riposiamo il cuore abbondantemente belle sue braccia e lavoriamo e pregiamo, pregiamo e lavoriamo, aspettando questo tempo, che sarà quando che sia, ma che certamente verrà poiché l’ultimo a vincere è sempre Dio.
(Don Orione)




PSICOLOGIA

………………..nessuno potrà negare, se discende nel fondo della propria anima, che sarebbe differente da quello che è, se non avesse letto il tale o tal altro libro.
(Bourget)



PUREZZA

…………….io so e sono persuaso da Gesù nostro Signore che nulla è impuro in sé e per sé, e che una cosa non è impura se non per quegli che la crede tale.
(S. Paolo)


PURIFICAZIONE

…………………….una esperienza molto profonda del dolore e della vita può condurre a quel sentimento di stupore e di meraviglia che nel fanciullo è destato dalla vista del vario e molteplice mondo esterno, nell’uomo maturo e saggio dalla contemplazione del mondo interiore.
(Sellmair)


……………………..la catarsi è di fatto niente altro che ciò che i mistici chiamano passaggio dalla riflessione alla contemplazione.
La purificazione non è il punto supremo, una preparazione alla illuminazione, all’innalzamento fuori di sé nella libertà metafisica, all’unione con Dio.
Dappertutto si rivela questa essenziale tendenza dell’anima a Dio. I sacrifici e le pratiche del culto e dei Misteri non soddisfacevano questa brama; essa rimaneva inappagata. L’uomo non redento esauriva tutte le possibilità per liberarsi dalla colpa, dal dominio degli istinti e degli affetti, ed elevarsi al disopra di se stesso.
Egli si spingeva fino a quel limite di poesia, dove questa si tocca colla mistica e colla religione.
Egli non provava una vera redenzione, perché questa libertà (Auriel), perché questa deve trasferire in uno stato di libertà più alta, che all’io superficiale dell’animus non è più accessibile, in un’altezza dove gli affetti non sono più d’impedimento, dove le passioni tacciono, tace l’hybris della ragione e della volontà, dove sta il limite fra l’uomo e Dio.
La catarsi voleva spingersi fino a questo limite.
(Sellmair)











(R)

REALTA’ TRAGICA UMANA

……………………………………il punto di frattura da cui si inizia il tragico, deve piuttosto essere nell’uomo in quanto è un essere appartenente ad un ordinamento metafisico o morale.
Con la libertàgli è data la possibilità di rifiutare sé stesso, il fondamento del mondo e la sua legge.
(Sellmair)

RELIGIONE

……………….si lancia tanto fango contro la nostra santa religione, contro di noi cattolici. E sapete cosa nasce nei nostri cuori? Non il dubbio, ma la paura, ma un amore più generoso e completo per questa fede insultata. Se mi permettete citerò io stesso.
Volete sapere quando si sono radicate nell’anima mia queste convinzioni religiose che vengo qui ad esprimere con tanto ardimento legittimo? Fu quando vidi la croce strappata dal Tempio di Nostra Signora di Parigi, nel 1830, trascinata per le vie, buttata nella Senna, fra gli applausi di una folla ubriaca e traviata.
Questa Croce profanata io la raccolsi con vero trasporto del cuore e giurai di amarla e difenderla sino alla morte. L’insulto all’innocenza ed alla virtù fu sempre fonte di nuovi eroi.
(Conte di Montalbert)


RETORI

………….i quali credono di essere veri e propri dei se si mostrano bilingui come sanguisughe, e stimano cosa magnifica inserire spesso nei discorsi, latini, anche se fuori di luogo, alquante parolette greche a guisa di mosaico.
Se poi manca a loro la conoscenza delle lingue esotiche, cavano fuori da putride carte quattro o cinque vocabili arcaici per gettar polvere negli occhi del lettore, evidentemente affinché
quelli che intendono si compiacciono vieppiù del loro sapere e quelli che non intendono tanto più ammirano quanto meno capiscono.
(Erasmo da Rotterdam)


RICOSTRUZIONE

………………………non lamento, ma azione, è il precetto dell’ora: non lamento su ciò che è o fu, ma ricostruzione di ciò che sorgerà e deve sorgere a bene della società.
Pervasi da un entusiasmo di crociati, ai migliori e più eletti membri della Cristianità spetta riunirsi nello spirito di verità, di giustizia, di amore al grido “Dio lo vuole” pronti a servire come gli antichi crociati.
(Pio XII)


RIFLESSIONE


……………………più tardi sarà precisamente una di queste fanciulle che sceglierò perché sia madre dei miei figli.
(x y)


RINGRAZIAMENTO

………………………..concludo la troppo lunga cicalata coll’asserire che in totale io fui più fortunato di altri assai migliori di me, e che i benefizi concessimi dalla Provvidenza hanno superato di gran lunga i miei meriti
(Schiaparelli)





























(S)

SACRIFICIO


…………………senza fatica non si va al riposo, né si giunge alla vittoria senza battaglia.
(Kempis)


SAPERE


………………una conoscenza ed esperienza molto profonda della bellezza terrena è molto prossima all’esperienza della morte e del perire.
Bellezza e morte sono quasi inseparabili fratelli.
(Sellmair)


……………….l’uomo cge giunge alla piena conoscenza della propria miseria senza conoscere Dio, finisce nella disperazione.
(Pascal)



SAPIENTE


………………paragoniamo la sorte di qualsiasi sapiente con quella di un simile stolto. Immaginatevi per contrasto un modello di sapienza, un uomo che abbia consumato tutta l’infanzia e l’adolescenza a studiare ed apprendere disciplina, che abbia perduto la parte più dolce della vita in assidue veglie, cure e fatiche, che in tutto il resto dei suoi giorni non abbia gustato neanche un tantino di voluttà, sempre parco, povero, triste, tetro, nemico e duro a sé stesso, molesto ed invidioso agli altri, pallido, emaciato, infermiccio, cisposo, vecchio e canuto anzi tempo in fuga dalla vita.
Veramente che importa quando muoia un uomo simile, che non ha mai vissuto?
Eccovi il magnifico ritratto del sapiente.
(Erasmo da Rotterdam)



SCETTICISMO


………………….lo scettico è troppo credulo. Crede ai giornali e perfino alle Enciclopedie….
(Chesterton)


SCIENZA

……………quando si è studiato ben ben si torna alla fede del semplice contadino, e se avessi studiato di pù, avrei anzi la fede ingenua, incondizionata della contadini bretone.
(Pasteur)

…………..ma, nemmeno per sogno, io non so nulla, amico mio. Immaginati di essere in riva all’oceano, raccogli sulla sabbia una piccola conchiglia. Che differenza c’è tra codesta conchiglia e l’oceano? Una differenza incommensurabile. Ebbene, tra quello che io so e quello che io non so c’è il medesimo abisso.
(Netwon)

…………la scienza non dovrà mai dominare, ma solo servire.
(x y)

…………la scienza superficiale può staccare l’uomo da Dio. La vera profonda scienza riporta l’uomo a Dio.
(x y)

………..che meraviglia! Di fronte a questo meraviglioso spettacolo della natura mi sento più piccolo di un elettrone. E pensare che la luce di quelle lontanissime stelle perviene a noi grazie ad un fenomeno elettromagnetico simile a quello da noi utilizzato in modo assai rudimentale nelle nostre esperienze di radiotelegrafia. E noi osiamo inorgoglirci per avere ricevuto i segnali da Poldhu a Gibilterra.
L’osservazione dei fenomeni della matura dipendono da una forza superiore regolatrice della vita dell’universo. Io sono sinceramente credente. E questa mattina, dopo l’esito felice delle nostre esperienze attraverso il continente europeo, sento maggiormente il desiderio di ringraziare Iddio che guida il nostro lavoro.
(Marconi)


SCENZIATI

…………….gli eletti sono i dolorosi conoscitori e sopportatori di questa tristezza che grava sull’uomo e malinconici sono gli uomini geniali.
(Aristotele)

……………molti nostri contemporanei pronunciano grosse parole per provare che sono degli scenziati e credono a queste parole perché non lo sono.
(Bounard)


SCRIVERE


……………..responsabilità tremenda, superiore a quella del sanitario, pari a quella del maestro, simile a quella del sacerdote, guida spirituale degli uomini.
(P. Giovanni – B. Andreatta)


SENNO

…………il vero senno sta, quando si è mortali, nel non volerne sapere più di quel che comporti la propria sorte, e con tutta quanta la moltitudine umana o chiudere un occhio di buon grado o errare umanamente insieme.
Ma questa, si dirà, è appunto stoltezza. Io non lo negherò, purché si ammetta, d’altra parte, che proprio questo significa recitare la commedia della vita.
(Erasmo da Rotterdam)


SENTENZA

…………….la parola ha del peso quando si sente sopra di essa il silenzio.
(Sertillanges)


SENTIMENTO


………………….ciò che il cuore sente o dice è l’espressione immediata e genuina del proprio io più profondo.
(Sellmair)


SILENZIO

……………..disgraziati coloro che non hanno conosciuto il silenzio! Il silenzio è un lembo di cielo che scende verso l’uomo, vien di così lontano che non se ne ha neppure l’idea.
Viene dai grandi spazi interstellari, dalle marine senza risucchi, dalla luna fredda. Viene di là dagli spazi, di là dai tempi, dalle epoche anteriori ai mondi e dai luoghi dove i mondi più non esistono.
Com’è bello il silenzio! E’ una gran pianura africana ove il vento sferzante rotea a vortici.
(E. Psichari)

SOVRANITA’

…………………chi negherà che un re sia ricco e sovrano? Ma se non è fornito dei beni dello spirito, se nulla lo soddisfa, allora evidentemente è poverissimo.
Se poi il suo animo è in balia di molti vizi, egli è vergognosamente schiavo. Allo stesso modo si potrebbe filosofare per tutto il resto, ma basterà questo esempio.
(Erasmo da Rotterdam)


SPERANZA


……………cittadini pensate all’avvenire: le nazioni saranno sorelle, gli uomini giusti, gli odii placati, non si spargerà più sangue, non più guerra….
(V. Hugo)

STUDIOSI
……………..o non vedete i visi tetri di coloro che si dedicano allo studio della filosofia o ad altra serie ed ardua occupazione? Il più delle volte sono invecchiati prima ancora di essere giovani, perché le cure ed il travaglio assiduo e penoso del pensiero esauriscono a poco a poco gli spiriti ed il succo della vita.
Invece i miei stolti sono grassottelli, lucidi, con la pelle ben curata, veri e propri porcellini d’Acarnania, come si suol dire.
(Erasmo da Rotterdam)



SUPERSTIZIOSI

…………………….prendiamo ad esempio un negoziante od un soldato o un giudice: quando di tutte le sue rapine ha gettato una monetina come obolo, crede di aver purgato in una volta sola l’intera palude lernea.(+), della sua vita e che tanti spergiuri, tanti assassini, tante imposture, tante perfidie, tanti tradimenti si redimano come per un patto e si redimano così bene, che si ha poi il diritto di tornare da capo a commettere nuove scelleratezze.
E chi è più stolto, o meglio più felice, di coloro che, recitando ogni giorno sette determinati versetti dei sacri salmi si ripromettono la beatitudine suprema? E non è un’analoga pazzia l’attribuire più poteri ad un determinato Santo che a Cristo?
(Erasmo da Rotterdam)
(+) La palude di Lerna, le Peloponneso, è quella in cui Ercole uccise l’idra e il mostruoso gambero.


SUPERUOMINI

…………………..per uno strano paradosso, quando un uomo comincia a considerarsi un Dio, finisce in genere nel trattare gli altri uomini come bestie.
(Lord Halifax)



















(T)

TEMPI

……………cambiato il maestro di cappella, la musica è ancor tanto quella.
(x y)

TRAGEDIA

……………la tragedia è la più alta espressione dell’infinito della vita umana.
(Chesterton)

TRAGEDIA O TEATRO

.………………………….. i piani si Shakespeare non sono piani, ma i suoi drammi si aggirano tutti intorno a quell’arcano centro (che nessun filosofo ha mai scoperto né fissato), dove la proprietà del nostro io, la pretesa libertà del nostro volere, si urta col necessario andamento del tutto.
(Goethe)


TEATRO

……………..la via da Eschilo a Sofocle è come il volo attraverso pericolosi crepacci e ripide pareti verso gelate cime, dove le stelle brillano vicino e mormora lo spiro dell’etere, e in basso si stende l’ampia animata campagna lavorata degli uomini, sulla cui variopinta fecondità si posa un nebbione azzurro cupo e vela il cielo, e dai margini dell’orizzonte oscuri tempestosi nembi si avanzano
(Sellmair)

…………………il dramma tragico deve, eccitando terrore e compassione, pervenire alla purificazione di tali effetti
(Aristotile)


TRAGICO UMANO

…………………………spiegare il tragico in modo da annullarlo non serve, poiché il tragico esiste.
(Sellmair)


TRASCENDENZA

…………………….. Shakespeare rinuncia di regola alla conciliazione delle disarmonie nella sfera dell’immanenza, ma accende una luce di trasfigurazione nella trascendenza, anche se non un nuovo mattino, ma la pallida luce della sera illumina la fine della sua tragedia come nel Re Lear.
(Sellmair)
(U)
UGUAGLIANZA

…………………..come le ciminiere, i campanili devono dominare le città
(x y)

UMILTA’

…………………le stelle non si vergognano di parere lucciole, ma le lucciole si gonfiano per parere soli. Solo i veri grandi sanno tacere e fare opere di vero valore.
(x y)

……………….non puoi essere stella del firmamento: sii lampada di casa.
(Proverbio arabo)

UOMINI

……………gli uomini sono più buoni di quello che credono, anche se talvolta lo sono meno di quello che dicono.
(Ojetti)

……………che bestie sono gli uomini. S’arrampicano sugli alberi per raccogliere i frutti: se sapessero aspettare i frutti cadrebbero da se. Corrono dietro alle donne: se sapessero aspettare le donne verrebbero esse stesse a cercali. Ma la loro più grande sciocchezza è e resterà sempre questa: fanno guerra e s’ammazzano vicendevolmente: se sapessero aspettare morirebbero da se.
(Ngou-Jang-Sin)

UOMO
………….il credere in se stesso è una delle caratteristiche più comune degli imbecilli
(Chesterton)

…………come è impotente l’uomo bel beneficiare i suoi simili. Di tutte le miserie, questa è la più grande.
(Lacordaire)

………….non cercare gli uomini con la lanterna, ma col cuore, perché il loro cuore si apre soltanto all’amore.
(Rosegger)

…………l’uomo non educato dal dolore rimane sempre bambino.
(Tommaseo)

…………è l’animale più infelice perché, mentre tutti gli altri si appagano dei confini della natura, solo l’uomo si sforza di uscire dai limiti del proprio destino.
(Pitagora)

………….ridere e piangere sono le espressioni estreme del grande enigma che è l’uomo.
(Sellmair)

(V)

VANGELO


…………….letterati e proletari, genti e moltitudini, tutti moriamo di questa mancanza di Vangelo.
(Sainte Beuve- scettico)


VARIE


…………pochi nella infermità diventano migliori, come rari sono quelli che per molti pellegrinaggi diventano santi.
(T. Kempis)


………..La predestinazione del fanciullo è la casa dove è nato: la sua anima si compone soprattutto delle impressioni che ivi ha ricevuto. La luce degli occhi materni è una parte della nostra anima che penetra in noi attraverso i nostri propri occhi.
(Lamartine)


………..Una persona non è vecchia fino a quando qualcuno le dà l’impressione o l’illusione di essere ancora utile e necessaria al mondo.
(x y)


VECCHIAIA


…………….il color albiccio dei capelli, la bocca sdentata, le dimensioni ridotte del corpo, l’appetito del latte, la balbuzie, la garrulità, l’incongruenza, la smemoratezza, insomma tutte le altre qualità concordano: e più gli uomini si inoltrano nella vecchiaia, più si riavvicinano alle caratteristiche dell’infanzia, finché se ne vanno dalla vita come veri e propri bambini, senza il tedio della vita e senza la conoscenza della lorte.
(Erasmo da Rotterdam)



VERITA’


…………..non è con la spada che si predica la verità, ma con la persuasione ed il consiglio.
(S. Atanasio)



VIRTU’


…………..l’unica fonte di nobiltà
(Erasmo da Rotterdam)


………….chiunque si applica il belletto di una virtù contraria alla propria natura, raddoppia il suo difetto deformando la propria indole
(Erasmo da Rotterdam)


VITA


………..ci vuol tutta la vita per imparare a vivere e, ciò che è più strano ancora, ci vuol tutta la vita per imparare a morire.
(Seneca)


……….la vita non è già destinata ad essere un peso per molti ed una festa per alcuni, ma per tutti un impiego del quale ognuno renderà conto.
(Manzoni)


……….datemi i primi sei anni della vita di un bambino: del resto non so che farmene.
(R. Kipling)


……….la maggior parte degli uomini impegna la prima parte della vita a rendere infelice la seconda:
(La Bruyere)


………la vita sarebbe sopportabile se non ci fossero i piaceri.
(Lord Palmerston)


………sinonimo di conoscenza.
(A. Oppizzi)


VIVERE


…………..quando un giovane ha commesso, lungo la sua vita, molte sciocchezze, si dice che ha vissuto molto: si dovrebbe dire piuttosto che è molto morto.
(E. Hello)



VOCAZIONE

.
………………..il sacrificio che Dio chiede all’uomo che si muove nella direzione della religiosità, è lo stesso che Dio ha richiesto ad Abramo. Dio chiede che gli si sacrifichi la cosa più cara.
(Cantoni)


VOLGO


…………la plebe è tumultuante per abito, malcontenta per miseria, onnipotente per numero.
(Mazzini)
 
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