| Annuì in direzione di Jenifer, un rapido cenno del capo a conferma di quanto appena detto dall'altra. I Prefetti avevano molti compiti, erano parte integrante non soltanto della sicurezza del castello, quanto dell'espressione pubblica della Scuola in generale. Oliver era segretamente convinto che fossero da esempi veri e propri, il fatto dunque che sia Niahndra - verso la quale inizialmente il Grifondoro non vantava un ricordo chissà quanto positivo, frutto di un incontro in tarda notte non del tutto fortunato, non per lui - sia Jenifer fossero entrambe anche commesse, ecco, dava l'idea che il loro ruolo potesse favorire un quadro d'insieme degno di nota per molti altri studenti. Se gli stessi Prefetti riuscivano là dove molti fallivano, includendo un lavoro extra a dispetto di numerosi doveri tra le mura di Hogwarts, perché gli altri non avrebbero potuto fare altrimenti, immettendosi dunque da sé nel Mondo Magico con esperienze dirette? E a conti fatti, Oliver rientrava nella categoria, essendo aiutante nello store musicale Evviva Lo Zufolo, al centro della Capitale, in perfetta armonia - per la maggior parte delle volte - con il suo operato da Caposcuola. Tentò anche di salutare la Tassorosso in lontananza con un cenno della mano, non del tutto sicuro di essere riuscito nel suo intento. Poco dopo, ringraziando la Corvonero, finalmente il ragazzo poté tornare a dedicarsi alla conversazione con Sirius. C'erano molte cose che avrebbe voluto dire, alcune delle quali forse non avrebbero avuto né conferme né precisazioni aggiuntive, essendo principalmente supposizioni o riflessioni del tutto personali. Ma non avrebbe affatto negato quanto detto dall'altro: Hogwarts non era come un tempo. Non che lui fosse un veterano, era ancora molto giovane per potersi definire tale, ma aveva assistito ad un iniziale autentico Cambiamento, a partire dall'esclusione di più Docenti gli uni dietro gli altri per motivi spesso sconosciuti fino a voci di corridoio che confermavano quanto di più oscuro e negativo potesse albergare tra quelle pareti apparentemente prive di ostacoli. Oliver credeva nella protezione di Hogwarts, ma forse più per un capriccio emotivo che altro, più per evitare che la sua solida Fiducia fosse minata in alcun modo spicciolo. Attese che le ordinazioni arrivassero, ringraziando ancora una volta con un sorriso l'adepta di Priscilla che già da tempo trovava simpatica. Mai avrebbe pensato che da un incontro con la stessa per le strade acciottolate e colorate del Villaggio di Hogsmeade, Oliver si sarebbe ritrovato anni dopo in un locale a parlare di pericoli immediati con una persona così familiare quale Sirius. Si riscosse abbastanza da sentire le ultime nuove parole dell'amico, quindi si affrettò a recuperare, mentre il profumo delle patatine e del pesce fritto invitavano il suo appetito a nozze. «Quello che dici mi preoccupa, Sir.» Lo sguardo improvvisamente adombrato si spostò dal piatto al succo di zucca, infine passando al volto dell'ex Grifondoro. «Non avrei mai pensato che il castello potesse avere problemi di questo tipo, problemi interni, ma ci sono stati alcuni avvenimenti che mi spingono a darti ragione, a dare conferma alle tue stesse parole.» Prese la forchetta accanto al piatto, rigirandola tra le mani mentre gli occhi vi si adagiavano sopra. Quanto poteva essere interessante una posata d'argento rispetto a tutto il resto? Quanto poteva favorire una via di fuga da un discorso che alcun udito avrebbe mai voluto percepire? Sicuro di essere indisturbato e lontano da altre orecchie indiscrete, riprese, questa volta finalmente più rapido e senza eccessive pause come prima. «In merito all'omicidio non so molto, stanno ancora indagando, ma trovo difficile immaginare che ci sia di mezzo qualcuno di Hogwarts, un nostro studente a compiere un atto così tragico. Il che mi spinge a credere che chiunque sia stato, sia entrato dall'esterno, per forza, ma con un aiuto interno. E non si sa bene se quel qualcuno sia la vittima o l'assassino. Fin quando non saprò di più, temo di poter essere abbastanza inutile al riguardo. Non so altro, non so praticamente un accidenti. Sai, Sirius, cose strane accadono ad Hogwarts. I Docenti vanno via dopo breve tempo, di alcuni non si sa neanche il perché. La nostra Sala Comune è stata invasa da un Ashwinder con un suo Uovo appena schiuso, c'è stata un'esplosione assurda, avevo anche previsto il pericolo, ma non siamo riusciti a fermarlo.» Prevedere. Non anticipare, non annunciare, non sapere. Prevedere. Sirius avrebbe capito. «Come si spiega una creatura così pericolosa in un luogo del genere? Sappiamo che il camino sia incantato dalle diavolerie di Dippet, al primo anno ci ritrovai un demone Kappa in piena notte. Ma questa volta neanche Dippet sapeva cosa fosse successo. Gli Ashwinder si formano nel fuoco magico incustodito, ma il camino è sempre controllato dalla magia, lo sai bene. E l'Uovo? Da dove spunta? Perché, poi, proprio durante la notte in cui avevamo deciso di riunirci, io e altri concasati? Sembrava che qualcuno fosse a conoscenza della festa e poco dopo, stranamente, tre Grifondoro spariscono. Impegni personali, questa è stata l'unica motivazione per il loro abbandono di studi e tutto il resto. Senza dimenticare il ritrovamento del corpo, le ronde aumentate a dismisura e una strana voce circa una Megera nella stessa Foresta Proibita. La Signora Grassa cambia parola d'ordine quasi ogni mese, Sir. Per sicurezza, dice, senza accorgersi che molti studenti restano fuori perché dimenticano ogni cambio. Dice di aver visto volti sospetti alla Torre Grifondoro, non so cosa siano né chi siano, ma da quando esistono le coincidenze?» Si guardò attorno, l'ultima frase era stata pronunciata con un tono di voce più alto. Avrebbe voluto accusare l'Esercito di Studenti che se ne stava con le mani in mano, d'altronde era offeso e risentito. Da quando aveva messo piede nell'associazione, non una volta era stato chiamato per attivarsi in prima linea. Oliver considerava di fondamentale importanza la lotta a favore del Bene, questo era risaputo. «Valéry sta indagando circa l'incendio, comunque. Almeno di questo posso assicurarti. La nostra Sala Comune è stata protetta, nessuno sa che stiamo crescendo un baccello di Pugnacio per eventuali intrusi, non dirlo in giro.» Fece un occhiolino, la tensione che si smorzava lentamente. Prese una patatina al volo e la mandò giù quasi senza masticare.
Edited by Oliver Brior - 6/4/2017, 10:47
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