» Il cambiamento è nell'aria.

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view post Posted on 28/11/2016, 00:47
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.Dicono che una volta che conosci un luogo i tuoi piedi ti ci portano senza che tu lo capisca, senza che tu possa fermarli; il fatto è che Hogwarts non si conosce mai per davvero: le scale cambiano continuamente direzione e portano dove preferiscono, le persone nei quadri si spostano e camminano e non sei più capace di riconoscere un piano, una torre. E davvero, quanti fantasmi ci sono ad Hogwarts? Troppi.
Era un pomeriggio particolarmente freddo al castello, dicembre ormai non era così lontano come sembrava e Natale presto avrebbe portato via con se il ricordo dello studio, degli esami. Mary si muoveva a testa alta tra i piani del castello, i suoi capelli raccolti in uno chignon disordinato, gli occhiali presto dimenticati nella sua stanza grazie alle lenti a contatto che ormai si era abituata ad indossare; ancora su di se la divisa dei grifondoro, la grande sciarpa intorno al collo penzolava alle sue spalle, la cravatta anch'essa dimenticata da molto nel dormitorio. Spostandosi da un piano all'altro, prestando un'innata attenzione ai quadri, ai loro sussurri, salutando i fantasmi che le passavano accanto, Mary si ritrovò in una delle due torri che riconobbe essere la torre di Divinazione, poichè non vi era l'ingresso per il dormitorio rosso-oro. L'illuminazione della torre non era così forte come sarebbe dovuta essere e i vetri delle finestre appannati oscuravano quel poco di luce solare che vi era quel giorno. Mary si avvicinò ad una delle finestre, tirandosi su la manica vicino la mano e passandola sul vetro cercò di togliere la patina opaca e di vedere all'esterno: poco vi mancava al buio più completo e in un batter d'occhio sarebbe scattato il coprifuoco. Allontanatasi dal vetro si diresse alla parete opposta, nei pressi di una candela e si sedette per terra: al primo contatto con il pavimento gelido un brivido le attraversò la schiena, ma presto si adattò alla bassa temperatura. Da sotto al braccio cacciò il libro di incantesimi ed iniziò distrattamente a sfogliarlo. No, certo che non aveva intezione di studiare, ma quel giorno non riuscì a trovare un modo migliore di passare il tempo che girovagare da sola in una torre di Hogwarts e sedersi per terra...Decisamente molto conveniente.

 
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view post Posted on 28/11/2016, 09:54

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Una giornataccia! Così potevano riassumersi le ultime 12 ore di Will. Prima un sogno sull'ex preside Dippet che usciva dal suo quadro nella sala comune di Grifondoro per invitarlo ad andare a raccogliere escrementi di Snasi insieme a lui, poi la sveglia suonata troppo tardi e la conseguente corsa per tutta la Sala Comune per ritrovare le pergamene dei compiti di Trasfigurazione lasciate da qualche parte. E non finisce qui! Ovviamente arrivò in ritardo a lezione, attirandosi le ire del professore di Trasfigurazione (giustamente!), e fu capace di sbagliare totalmente aula poco più tardi, quando si accingeva ad andare a seguire Incantesimi, ritrovandosi dall'altra parte del castello.
Il pranzo andò bene, ebbe il tempo persino di scambiare due chiacchiere con i suoi vicini al tavolo nella Sala Grande.
Più tardi si rintanò nella Sala Comune per studiacchiare un po', ma prima di dedicarsi al tema di due pagine richiesto dalla professoressa Bennett, si accorse di aver lasciato il suo manuale degli Incantesimi in aula. A malincuore si alzò dalla grossa poltrona rossa davanti al camino, abbandonando il tepore che tanto amava e che avvolgeva la Sala Comune. Uscito dal ritratto della Signora Grassa, Will si diresse verso le scale che, per confermare la fortuna di quel giorno, decisero di portarlo da tutt'altra parte.
Si ritrovò alla Torre di Divinazione.
Era da tanto che non faceva un giretto lassù. Si avvicinò alla finestra più vicina, guardando distrattamente il cielo grigio e tipico del mese di novembre. L'inverno era quasi arrivato. Il tempo della soffice neve sull'erba del parco, degli addobbi appesi per tutto il castello, dell'aria di festa che avvolgeva un po' tutti gli abitanti del castello e, soprattutto, delle vacanze natalizie era alla porte. Era il suo periodo dell'anno preferito. E inoltre amava, durante le fredde giornate invernali, sedersi sulla poltrona nella Sala Comune e starsene di fronte al camino, magari a parlare e ridere con qualcuno.
Spostò lo sguardo più lontano, dove intravedeva una figura quasi rannicchiata addosso a un muro. Lanciò un' ultima occhiata fuori, al pallido sole che stava scomparendo dietro le cime montuose, e si incamminò lentamente verso la figura. Arrivato più vicino, notò che si trattava di una ragazza con una grossa sciarpa rossa e dorata, i capelli raccolti in uno chignon, tutta intenta a leggere un libro. Cercò di essere più delicato possibile, non voleva far trasalire la giovane o, peggio, dare l'impressione di stare lì a fissarla. Quanti avrebbero trovato piacevole l'idea di qualcuno che se ne sta a fissarti?
Quando fu abbastanza vicino a lei, parlò:
Giornata cupa, non trovi?
Poi, senza aspettare che la ragazza gli rispondesse, aggiunse:
Posso aggiungermi a te?
Guardò dall' alto la tunica con lo stemma Grifondoro stampato sulla sinistra, sperando di non aver dato l'impressione di essere troppo invadente.
Magari due chiacchiere, con qualcuno che non fosse la sua civetta, avrebbero migliorato il suo umore e la giornata partita male, in qualche modo.

Ciao Mary! Se la role è già prenotata per qualcuno cancello il post, altrimenti, se ti va, possiamo portarla avanti :)
 
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view post Posted on 28/11/2016, 20:40
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Divinazione era una materia difficile. O almeno lo era all'inizio per un babbano che mai si sarebbe sognato di finire in una scuola magica a leggere tazze di the. Era tardissimo, ma Fabio era ancora in aula tentado di praticare la tasseomanzia, la lettura dei fondi di the. La lezione, l'ultima della giornata era finita da un pezzo ormai, tutti si erano radunati a cena eppure il grifondoro era ancora lì tazza danti a se' e libro sulle ginocchia cercando di capire cosa le foglie di the stessero formando. Era assurda come materia. le foglie sembravano fare disegni diversi a seconda del lato in cui le si guardava perciò la previsione cambiava radicalmente. Come poteva dare un resoconto unico come risposta? Soprattutto come avrebbe fatto a consegnare il compito scritto alla lavagna. Il compito era proprio di pronunciare una profezia, ma come poteva? A poca distanza dalla lavagna c'era però l'orologio che in quel momento segnava un'ora tardissima. Quando Fabio lo vide si alzò di scatto recuperò il tutto in fretta e furia e scappò dall'aula. Probabilmente gli elfi domestici stavano già sbaraccando la cena e lui se l'era totalmente persa. Forse... Solo forse, poteva chiedere un piccolo favore agli alfi domestici delle cucine di portargli qualche avanzo, insomma era nel C.R.E.P.A e lottava per la loro libertà, un piccolo favore potevano farglielo... piccolo piccolo. Stava correndo all'impazzata giù per le scale a spirale della torre quando si imbatté in due studenti. Sembravano due grifi ed erano seduti a terra. Il primo pensiero fu che non si sentissero bene o forse si erano persi per strada.
Ehy.... tutto ok? Chiese ai due soffermandosi accanto a loro con un leggero fiatone.
 
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Jian Carstairs
view post Posted on 29/11/2016, 12:13




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Freddo. Maledetto, dannatissimo, rattristante freddo.
Jian si sfregò le mani, svoltando nell'ennesimo corridoio infinito e sconosciuto, su per giu perfettamente uguale a quello da cui era arrivata. Si guardò attorno e non vide nessuno. Così accellerò un pò il passo fino a una corsetta smorta. Arrivò alle scale: ancora nessuno. Così si sentì libera, con un saltello balzò sul corrimano delle scale scivolandoci giù agilmente e evitando di cozzare contro un armatura afferrando la lancia che arrivava a terra e usandola per fare leva. Atterrò pochi metri piu in la e si fermò con un respiro più profondo. Si guardò intorno incapace di capire dove fosse. Fece spallucce. Avrebbe ritrovato la strada come ogni volta e ogni sera.
Il brutto freddo l'aveva costretta a non uscire più per i suoi allenamenti...il che aveva prodotto nuovamente l'insonnia. Così, per non continuare a crollare in classe come uno stoccafisso aveva cominciato quelle lunghe, infinite camminate nel castello. Aggiungendoci ogni tanto qualcosa di suo di più atletico per stancarsi seriamente.
In quella svoltò l'ennesimo corridoio, stavolta sembrava essersi persa più in profondità. I suoi passi erano inudibili come tutto quello che aveva fatto fino a quel momento. E quel silenzio l'aiutò a sentire delle voci.
Svoltò l'angolo seguendole senza problemi e in lontananza vide tre figure.
Rese nuovamente il suo passo ben udibile così da non far venire un coccolone a nessuno e si avvicinò. Quando fu abbastanza vicina sorrise appena. Guardò prima fuori dalla finestra. Sembravano in alto..dovevano essere in qualche torre, ma quale?

Ehi ragazzi...scusate. Mi sapete dire con esattezza in che parte del castello siamo? Rimase ad aspettare una risposta consapevole che forse l'avrebbero presa per tarda di cervello, già che come al solito non sembrava affatto una primina, con la sua altezza fuori norma il fisico allenato e in abiti un pò piu casual.
 
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view post Posted on 30/11/2016, 11:28
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Il cielo si faceva sempre più scuro e l'ora di cena ad Hogwarts non era ormai così lontana. Mary teneva lo sguardo basso sul libro, si fermò finalmente su una pagina che citava alcuni incantesimi di difesa, molti che la stessa grifondoro ancora non conosceva. Iniziò a leggerne l'esecuzione, l'utilizzò , la potenza, quando così concentrata non notò un ragazzo avvicinarsi; la voce del ragazzo risuonò per tutto il corridoio e Mary di scattò alzò la testa verso la voce, portandosi contemporaneamente una mano sul petto, percependo il suo cuore che batteva all'impazzata per via dello spavento. Cercò di calmare leggermente il respiro mentre dava un'occhiata al ragazzo dinanzi a se: aveva i capelli scuri e gli occhi probabilmente chiari anche se tuttavia era difficile notarne il colore con la poca luce presente; Mary lo riconobbe essere Will, un concasato con cui una volta scambio qualche parola.
Oh mio dio Will, mi hai spaventata a morte!
Con ancora la mano sul petto, Mary esclamò. Anche la sua voce fece il giro del corridoio e si fermò per ascoltarne l'eco. Regolarizzato il respiro la ragazza portò la mano sul pavimento sbattendola due volte per fare cenno al ragazzo di prendere posto affianco a lei.
Decisamente cupa, non vedo l'ora che arrivi la neve, ma soprattutto non vedo l'ora arrivi natale!
Affermò la ragazza allegramente. Era vero: natale per lei non era una festa ricca di parenti o di regali, ne aveva pochi di familiari comunque; tuttavia il natale era un tempo di pace e serenità, lontana dai problemi, dagli esami, dalle responsabilità...Esisteva qualcosa meglio di ciò?
Mentre aspettava che Will prendesse posto di fianco a lei, chiuse finalmente il libro (non poteva certo “studiare” in compagnia, dai) e notò il rumore di passi, qualcuno si stava avvicinando. Si presentò infatti poco dopo un altro ragazzo: anch'egli presentava dei capelli scuri ma era decisamente più basso di Will e respirava velocemente come se avesse percorso tutto il castello di corsa. Alla domanda del giovane Mary si girò verso Will con fare interrogativo prima di alzare la testa per riportare lo sguardo sul ragazzo e dirgli:

Noi stiamo bene, tu piuttosto sembri affannato. Vuoi sederti un po'?
La ragazza abbassò lo sguardo verso il lato opposto a Will per indicare al ragazzo dove sedersi nel caso avesse voluto. Proprio quando Mary si stava adattando alla presenza dei due giovani ragazzi, ancora una volta qualcun'altro si presentò sulla torre, stavolta una ragazza: Mary non poter fare a meno di notare che la ragazza era davvero carina con i suoi capelli lunghi ed un fisico non indifferente. A quanto pare la ragazza si era persa e ciò suggeriva due cose: che era del primo anno o che aveva subito un incanto “confundus”, ciò nonostante Mary fu la prima a rispondere:
Siamo sulla torre di divinazione, ti sei persa?
Mantenne lo sguardo verso la ragazza mentre ne aspettava la risposta e iniziò a chiedersi come, da quando cinque minuti fa era da sola, si era ritrovata in una sorta di raduno sulla torre di divinazione, per giunta tutti seduti a terra. Dio, com'era strana la vita ad Hogwarts.



Poichè ne siamo quattro pensavo che potessimo mantenere l'ordine di ora, quindi:
-Mary
-Will
-Fabio
-Jian
Se per voi va bene, chiaramente.

Will poichè ho notato che precedentemente abbiamo avuto già una mezza role insieme ho pensato che i nostri PG fossero conoscenti e di conseguenza conoscessi il tuo nome, fammi sapere se da problemi così nel caso, cambio.
 
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view post Posted on 30/11/2016, 19:45

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La ragazza Grifondoro alla quale aveva rivolto la parola sollevò la testa dal libro su cui pareva essere concentrata, mentre si portava rapidamente una mano sul petto. L'aveva spaventata. Era pronto a chiederle scusa, ma quando i loro occhi si incrociarono si bloccò un attimo. Aveva già visto quella ragazza, anzi, adesso che ci pensava, i due avevano già scambiato qualche parola. Le sue labbra si piegarono all'insù a formare un sorriso.
Mary, non ti avevo riconosciuta!
La Torre di Divinazione gli stava regalando l'opportunità di scambiare due chiacchiere con la sua concasata e lui era pronto a coglierla al volo. Mary fece un cenno con la mano sinistra, battendola a terra come a invitarlo a sedersi accanto a lei. Il ragazzo piegò le gambe e si sedette, la schiena appoggiata al gelido muro e le gambe piegate e circondate dalle braccia.
Mary chiuse il libro che poco prima era intenta a leggere e continuò a parlare, rispondendo alla sua precedente domanda.
Oh, vedo che andiamo d'accordo. Aspetto impaziente il natale dal 26 dicembre scorso!
Affermazione esagerata ma veritiera. L'atmosfera natalizia era perfetta per lui. Amava quell'aria di festa e spensieratezza diffusa in tutto il castello, tanto che avrebbe potuto essere amichevole anche con i Serpeverde che normalmente gli stavano antipatici.
Will infilò la mano destra nella tasca. Quando la uscì, sul palmo vi erano delle Gelatine TuttiGusti. Allungò il braccio verso Mary, ma prima che potesse chiederle se volesse una caramella, la ragazza si voltò dall'altra parte, attirata dal fiatone di un ragazzo. Questi chiese loro se stessero bene. Will si scambiò un'occhiata con Mary, vagamente divertito, e fece un cenno d'assenso. Poi spostò lo sguardo sul ragazzo, incrociando i suoi occhi azzurri leggermente coperti da una montatura di occhiali verde. Si vedeva che era più piccolo di loro.
Con le caramelle ancora in mano, Will ascoltò le parole di Mary rivolte al ragazzo, poi alzò un pollice in sua direzione e disse:
Tranquillo amico.
Fece un grosso sorriso e poi si affrettò ad aggiungere, con tono scherzoso e amichevole:
Puoi sederti insieme a noi, ce ne staremo a parlare di quanto non vediamo l'ora che arrivi natale, non siamo pericolosi!
Sperò di non esser risultato inappropriato con l'ultima frase, dopotutto gli piaceva scherzare, anche con chi non conosceva.
La sua attenzione, poi, fu catturata dai passi che risuonavano nel corridoio. Sporse la testa indietro, portandola dietro quella di Mary, per vedere chi stesse per aggiungersi a loro. I suoi occhi caddero su una figura femminile, di altezza media. La ragazza aveva un fisico molto atletico e non indossava la solita uniforme di Hogwarts, bensì abiti casual che risaltavano la sua figura. La giovane arrivò davanti a loro, si sporse in punta di piedi a guardare fuori dalla finestra e chiese loro dove si trovasse. A Will scappò un sorriso innocente. Mentre aspettava che rispondesse, protese il braccio destro verso la fanciulla smarrita, e aprendo il pugno svelò le gelatine.
Vuoi una Gelatina, per caso?
Tenne lo sguardo sulla ragazzina, aspettando che facesse un qualsiasi cenno.



D'accordo per i turni!
Mary, nessun problema, anzi hai fatto bene...io me ne ero dimenticato ^_^ :D
 
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view post Posted on 1/12/2016, 22:01
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Aveva sceso rapidamente le scal, almeno un paio di giri della torre di divinazione per trovarsi a faccia a faccia con altri due grifi, che non ricordava di aver mai visto. Erano seduti a caso sulla torre ma sembrava stessero bene e lo espressero anche a parole quando Fabio glielo chiedette.
Noi stiamo bene, tu piuttosto sembri affannato. Vuoi sederti un po'?
Era solo di fretta, le scale fatte velocemente anche se uno era allenato erano piuttosto faticose da fare. Certo, scendere è sempre più facile che salire e certo lui da grifondoro abitava nella torre più alta del castello e fare su e giù dalla sala comune un po' lo aveva allenato, ma ancora spesso si fermava tra un ripiano della torre e l'altro a riprendere fiato. Era al terzo anno. Dopo tutto quel tempo ancora si fermava a metà? Sempre.
Puoi sederti insieme a noi, ce ne staremo a parlare di quanto non vediamo l'ora che arrivi natale, non siamo pericolosi!
Non siamo pericolosi e parliamo del Natale... Da quando parlare di Natale rende pericolosi? Era un collegamento mentale quasi assurdo, ma la frase dell'altro lo aveva fatto sorridere proprio perchè il collegamento era assurdo. Sorrise leggermente mentre accettò l'offerta di sedersi tra i due. Stavo cercando di scendere per raccattare qualche avanzo a cena in realtà... perchè c'è già stata la cena vero? In effetti, si rammentò solo in quel momento, l'ora sull'orologio a divinazione era sempre stata un po' sballata, forse come segno che il tempo nelle divinazioni è imprecisato. Prima che potesse aggiungere altro un'altra voce si unì alle loro. La grifondoro prontamente rispose alla domanda che la voce aveva posto. Sembrava vagamente famigliare eppure ancora Fabio non aveva capito chi si nascondeva poco più sotto nella torre.
Non credo di avervi mai visto.... io sono Fabio comunque.
 
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Jian Carstairs
view post Posted on 1/12/2016, 23:11




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Jian prese un unico respiro più profondo azzerando del tutto i suoi battiti cardiaci irregolari. Quando una delle due figure alzò lo sguardo su di lei per risponderle, le venne spontaneo sorridere. La ragazza che le risponde per prima è una Grifondoro (a giudicare dagli stemmi) non sembra sicuramente del primo anno, e ha un bel paio di occhi che colpiscono immediatamente Jian. E la sua spontaneità nelle reazioni fa il resto, mostrando la simpatia a pelle con quel semplice sorriso. Alla risposta guardò nuovamente fuori dalla finestra Uhm si, direi di si... Si era un pò persa si. Riportò il suo sguardo sulla ragazza
Io non faccio Divinazione ancora. Sono del primo anno Aggiunse, scrollando le spalle in modo disinteressato. Non sa in quanti lo avessero capito, la, in piedi con i pantaloni di una tuta e una vecchia felpa addosso, che cadeva sul suo fisico gia asciutto di suo, non la faceva sembrare tanto giovane. La tenuta d'allenamento non la faceva mai sembrare della sua età. Mista alla sua altezza fuori norma creavano uno strano effetto. Alla proposta dell'altro Grifo poi si avvicinò ai due
Oh, si grazie, adoro le Gelatine Ne pescò una dalla sua mano aperta e si posò al muro vicino a loro. Riposarsi un pò male non le avrebbe fatto, aveva fatto una bella scorribanda anche quella sera. Solo in quel momento notò l'altro ragazzo, un altro Grifo a quanto pare, e dal viso familiare. Ma si, si ricordava di lui! a pranzo, qualche giorno prima. Lo indicò
Ehi, io ti conosco già, ti chiami Fabio? Gli chiese dubbiosa. Infine guardò il piccolo capanello di gente che si era formato, tutto di Grifondoro apparte lei fra l'altro.
Wow, sembra ci sia una specie di riunione! Commentò infine
Io sono Jian Si presentò, dando così magari anche una mano alla memoria di Fabio. Si voltò verso l'altro ragazzo Grifondoro
Grazie della gelatina, comunque Concluse
 
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view post Posted on 2/12/2016, 11:57
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La giornata era completamente diversa da come Mary si sarebbe aspettata, ciò nonostante l'essere diverso non doveva necessariamente significare qualcosa di negativo. Will la riconobbe finalmente e prese posto al suo fianco e, ritrovandosi così spalla a spalla, Mary poté assorbire un po' del calore corporeo del ragazzo che, in quella giornata gelido di certo non avrebbe fatto male! Scambiando poche parole con il concasato Mary si rese conto che questi attendeva il Natale tanto quanto lei e la sua risposta la fece ridere di gusto.
Dio Will, la pensiamo esattamente allo stesso modo, poi non vedo l'ora inizi un nuovo anno!
Rispose di cuore, accennando un sorriso. L'anno in corso non era stato dei migliori per lei quindi sperare che il prossimo fosse migliore era decisamente da aspettarselo. Il ragazzo che di corsa li aveva raggiunti si era finalmente presentato: Fabio. Mary non ebbe modo di riconoscerlo, anche se tuttavia il suo volto non le parve così sconosciuto.
La cena dici?
Mary si portò una mano sotto al mento e si fermò un attimo a pensare: tecnicamente era ancora presto e non era passato abbastanza tempo quindi rispose:
No, direi che è presto per la cena.
Con la sua risposta Mary si rese conto che il pranzo non le era bastato ed aveva effettivamente nuovamente fame. Il rumore del suo stomaco fu tuttavia coperto dall'ultima voce presente, quello appartenente alla ragazza in tuta che ammise di essersi persa e di essere del primo anno; se Mary non l'avesse sentito con le sue orecchie non ci avrebbe creduto poiché la giovane sembrava decisamente più grande della sua età. Questa ammise di conoscere Fabio e accettò la gelatina di Will. Mary, affamata, diede un leggero colpetto alla spalla di Will e prese una gelatina dalla sua mano e l'annusò: anni e anni di mondo magico le avevano insegnato che, seppure la gelatina era di un bel colore rosso, questo non significava che aveva un altrettanto buon sapore. L'odore era tuttavia dolce e Mary chiudendo gli occhi la portò alla bocca: iniziò a masticare lentamente per capirne il sapore e con un sospiro di sollievo si rese conto che era fragola e di conseguenza masticò più velocemente. Aprì di nuovo gli occhi e alzò lo sguardo verso la ragazza
Certo, partecipa anche tu e siediti, anzi sedetevi se volete.
Disse portando il suo sguardo anche su Fabio che era ancora in piedi dinanzi a Mary.
Io sono Mary comunque, Grifondoro. Voi?
Qual'era il miglior modo di iniziare una conversazione se non capire le cassate di appartenenza dei due giovani ragazzi dinanzi a lei. Mary sorrise soddisfatta all'idea di conoscere nuova gente, cosa che ormai non le succedeva da troppo tempo.

 
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view post Posted on 5/12/2016, 23:03

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Il ragazzo che era arrivato col fiatone dalle scale che portavano all'aula di Divinazione si presentò, dicendo di chiamarsi Fabio.Lo stemma sulla sua divisa diceva chiaramente che era un Grifondoro, anche se Will non l'aveva mai visto in Sala Comune. Nulla di cui meravigliarsi, erano tanti i concasati che non aveva mai conosciuto o addirittura mai visto neanche di sfuggita. Fabio fece per sedersi, rivolgendosi a loro riguardo la cena, credendo di aver mancato il pasto per la tarda ora. Will alzò il braccio sinistro, lasciando scorrere indietro la manica del maglione rosso che indossava, per rivelare un orologio. Era un cimelio di famiglia donatogli dal nonno e, pur avendo una parvenza troppo seria, gli piaceva molto. Il cinturino di cuoio scivolò facilmente lungo il polso e Will avvicinò il quadrante a sè. L'orologio segnava le 17.30. Nessun rischio di aver perso la cena.
Nel frattempo, la ragazza che si era persa disse di essere del primo anno. Will sgranò impercettibilmente gli occhi, in segno di incredulità. Come avrebbe potuto una ragazza così alta e con quel fisico avere solamente 11 anni? Dopo qualche attimo si rilassò, osservando la ragazza cogliere dalla sua mano una gelatina mentre lo ringraziava. Will sorrise in risposta, mentre Mary, con un leggero colpo alla spalla che lo fece voltare, attirò la sua attenzione e prese una gelatina.
Ne vuoi una anche tu, Fabio?
Disse al giovane concasato, sperando che anch'egli cogliesse l'opportunità di mangiare uno di quei dolcetti. Spostò gli occhi sulle caramelle, come ad analizzarle, fin quando non ne prese una verde. La portò alla bocca, cominciando a masticarla, fino a quando un sapore di spinaci inondò la sua lingua. Chiuse gli occhi e con una smorfia ingoiò la gelatina. Non era mai stato particolarmente fortunato nel trovare le gelatine giuste, forse era giunto il momento di smetterla di comprarle.
La ragazza sperduta si presentò come Jian e Mary la seguì a ruota in quel valzer di presentazioni. Era il suo turno.
Io sono Will, Grifondoro anch'io.
Allungò prima la mano verso Mary, scherzosamente, facendo finta di non conoscerla. Poi, ridendo, la allontanò avvicindola ai due ragazzi appena conosciuti.
Si chiese se anche l'altra giovane fosse una sua concasata, per cui aggiunse:
Anche tu sei Grifondoro, Jian?
Magari sarebbe venuta fuori una bella riunione fra Grifondoro senza farlo a posta!

 
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view post Posted on 6/12/2016, 16:11
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//Off Topic: Scusate se ve lo dico così, ma sono presissimo dalla scrittura della sceneggiatura del mio corso di tesi (che tra l'altro dovrei consegnare a breve e ne ho fatta meno di metà -.-) Saltate pure il mio turno che prima di domenica (se va bene) non rispondo XD//
 
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Jian Carstairs
view post Posted on 8/12/2016, 13:08




Per fortuna a Jian andò bene con la caramella, e dopo una masticata più cauta, scoprì che era al delizioso gusto di liquirizia. Si tranquillizzò e prese a masticare più rilassata. Anche a Mary sembrò essere andata bene mentre Will fece una mezza smorfia. Sorrise divertita
<gusto orrendo? A uno su tre doveva capitare> commentò divertita e ironica. All’invito a sedersi dunque scrollò le spalle. Aveva corso e saltellato abbastanza per quella sera, poteva permettersi un po’ di riposo, sperando che dunque l’insonnia la lasciasse in pace per quel giorno. Si scostò dal muro con un colpetto di spalle, e poi si mise accanto a Will ma dando le spalle al corridoio, così da poter vedere in faccia entrambi gli altri due Grifi, invece che creare una fila di persone attaccate a un muro che non si vedevano dunque nemmeno in faccia. Con tranquillità incrociò i piedi davanti a se, e poi scese, sedendosi a gambe incrociate, senza l’ausilio delle mani, in un movimento leggero come quello di una piuma che si posa al suolo. Alla domanda di Mary poi sorrise flebilmente. Tutti Grifi tranne lei. Come aveva immaginato. Scosse leggermente le spalle
<io sono stata smistata a Corvonero> ammise tranquilla. Poi si rilassò, posando le mani all’indietro rispetto alla sua figura e usandole come sostegno.
. <di cosa parlavate comunque, ho sentito la parola “Natale” mi pare> aggiunse. Aveva sentito delle voci, arrivando, ed era riuscita così a scorgerne qualche stralcio.
 
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view post Posted on 14/12/2016, 10:41
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.L'orario di cena si stava avvicinando sempre più e, nonostante fosse impossibile percepire da lassù alcun tipo di odore, Mary giurava che poteva annusare quel sottile odore di pane appena sfornato; certo che a quell'ora la sua immaginazione le giocava terribili scherzi! L'ultima arrivata, la ragazza che si scoprì essere non Grifondoro bensì Corvonero, prese posto a sedere vicino loro a gambe incrociate, dando loro completa attenzione.
Adoro il colore delle vostre divise!
Disse alla ragazza: non poteva mentire, il blu era il suo colore preferito e invidiava i Corvonero solo per quello; la bionda adorava troppo la sua casata per farsi piacere qualsiasi altra cosa. Guardando la reazione di Will dopo aver mangiato la sua gelatina, la Grifondoro rise di gusto provocando un eco in tutto il corridoio e di colpo si portò una mano sulla bocca per fermare il suono, questo la fece ridere ancora di più.
Sfigato eh!
Aggiunse infine dando una piccola spinta con la spalla al ragazzo al suo fianco. Uno degli incubi più grandi per la ragazza era trovare una gelatina con un gusto schifoso anche se alla fine non vi avrebbe mai rinunciato. La sua attenzione fu nuovamente attirata dalla corvonero e dalla domanda che questa fece:
Dio,sì. Stavamo parlando di quanto aspettiamo con ansia le feste!
Aggiunse con un notevole picco di eccitazione nella sua voce.
E' la mia festa preferita ed è anche la più lunga.
Ed era chiaramente per lei la più bella: il ballo al castello, i regali, la cioccolata, la neve, la cioccolata, l'albero, la cioccolata..okay s', una piccola ossessione per i dolci in generale per questo gennaio era il mese dell'attività fisica!
Cosa farete voi durante le feste?

 
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