As the homeless, Privata

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view post Posted on 12/10/2016, 20:22
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Serpeverde III Anno.

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Hei Riddle, prendi questo!
Un forte lampo rosso gli passò vicino alla testa, sudava freddo e non sapeva come scappare da quel mangiamorte che lo perseguitava. Si buttò a terra e strisciando riuscì a nascondersi dietro la prima lapide più vicina. Sapeva che quella non era la sera adatta per uscire a causa del maltempo, ma non immaginava che quell'allocco era ancora vivo e continuava a seguirlo. Il sudore che gli colava sopra la camicia, sudore nei capelli, sudore negli occhi che gli rendevano la vista impossibile. Si sfregò gli occhi e ne tenne stretta la bacchetta, era il momento di agire.
Bastardo, sai che contro di me non hai speranze, perchè continui a seguirmi?!
E con un movimento rapido del polso esclamò.
Expelliarmus!
Si accovacciò di nuovo dietro la lapide sperando che il colpo era andato a segno.
Niente da fare Riddle, non mi batterai così facilmente! Sono un tantino più rapido e sveglio di te! Ma guarda un po dove ti sei accovacciato
A quelle parole seguirono una lunga e irritante risata. Fred si indispettì e vide il nome del poveretto che giaceva sotto terra. Fred Riddle! Ma cosa, non era possibile. Era lui? Era morto così presto? Ma cosa diavolo stava succedendo?!
AHHHHHH
Aprì gli occhi, era solo un sogno per fortuna. Lo stesso sogno che lo tormentava da settimane. Stava pensando seriamente di chiedere a qualcuno di interpretarlo. Si alzò lentamente per evitare giramenti di testa e si accorse che aveva i piedi bagnati dalla burrobirra che aveva fatto cadere accidentalmente. Si incamminò verso le sbarre della torre, così da osservare un pò il cielo stellato. Si era addormentato sulla torre dopo un pomeriggio frenetico e ora si era svegliato alle 3 di notte quando c'è il coprifuoco. Sai quei prefetti come gli avessero rotto le scatole? Ma sai a lui quanto gliene importava? Infondo lui era così, un po diverso da tutti, un pò fuori dagli schemi.

 
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view post Posted on 12/10/2016, 20:44

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<Magari se ti rigiri sulla destra stai più comoda.. Prova sulla schiena, magari avrai più fortuna.. Sulla pancia?> 'Si Ok, ma se non stai zitta io come prendo sonno?'
Continuava a rigirarsi nel letto da un paio di decine di minuti, eppure non era ancora riuscita a prendere sonno in alcun modo. Lanciò un'occhiata fuori dalla finestra, il cielo limpido lasciava scorgere una miriade di stelle e per qualche istante la ragazzina si perse a guardarle. La sua insonnia peggiorava sempre più, si svegliava sempre alle stesse ore, ormai lo sapeva senza più bisogno di guardare l'ora. Nel dormitorio buio illuminato flebilmente dalla luce esterna poteva sentire il respiro delle sue concasate profondamente addormentate. Cominciò a sentirsi irritata, non riusciva a rimanere lì, ma da lì non si poteva muovere, o meglio, poteva, ma non avrebbe dovuto. Si alzò a sedere scrutando l'oscurità, probabilmente a quell'ora nemmeno i prefetti potevano essere usciti per fare un giro di controllo, perché preoccuparsi tanto? Dopo qualche esitazione la ragazzina prese il suo lungo mantello nero e se lo avvolse attorno al pesante pigiama di lana, si infilò solo i calzini, per evitare di svegliare tutti con il rumore delle scarpe, e sgattoiolò fuori dalla sala comune dei corvonero. Ritrovatasi nel corridoio sentì un brivido percorrerle la schiena dalla testa fino alle gambe, stringendosi ancora di più nel mantello avanzò in punta di piedi verso la porticina malandata che dava sul terrazzino della torre, ignara di ciò che vi avrebbe trovato al di là, la spinse lentamente e la richiuse alle sue spalle senza fare rumore. Si voltò avanzando verso la balaustra di pietra e, nel buio, scorse una figura che se ne stava di spalle di fronte a lei. Il suo cuore iniziò a battere freneticamente per qualche istante, mentre la sua mente vagava alla ricerca di una soluzione rapida a quella situazione così inusuale. Rimase impietrita lì dov'era, davanti alla porta, incapace di decidere cosa fare.
 
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view post Posted on 12/10/2016, 21:04
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Serpeverde III Anno.

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Ormai la gelida notte d'autunno gli faceva tremare anche i pensieri così prese la giacca che aveva poggiato per terra e se la mise sulle spalle. Vedeva quasi mezza Hogwarts da li, non c'era vista più bella. Quelle lunghe notti non sapeva più come passarle, le aveva provate tutte ma niente. Non trovava un modo per ammazzare il tempo. Si svegliava di sussulto nella notte e non c'era rimedio, una cura per farlo dormire, un qualcosa di magico! Chiuse gli occhi è immaginò. Immaginava chi come lui si introduceva per il castello, fuori dalle regole di quelli che si sentivano superiori a loro. Immaginava i quadri che dormivano e chi magari faceva festa nella loro cornice e si chiedeva se qualche capo quadro era li a dargli delle regole e delle punizioni se mai avesse violato le regole. Scosse la testa, stava farneticando un pò troppo per i suoi gusti. Aprì gli occhi di scatto e sentì un rumore poco lontano da lui e non si girò, magari era qualche prefetto e Fred era pronto a fare festa, ghignò.
Sei qualche prefetto o capocasa?
Attendeva con ansia la risposta, quasi fremeva e non voleva girarsi per non perdere il gusto delle parole di colui o colei che si celava.

 
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view post Posted on 12/10/2016, 21:23

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Quando udì la voce della figura che si stagliava contro il cielo oscuro apprese che si trattava di un ragazzo, poteva forse essere un corvonero? Dubitò che potesse realmente essere un suo concasato, ma allo stesso tempo aveva molte difficoltà ad immaginarsi qualcuno di una qualsiasi altra casata, lì, su quella torre, a quell'ora. Un sorrisino le nacque sul viso mentre allungava la mano verso la bacchetta, stringendola con forza: dubitava che qualcuno potesse essere così sprovveduto da mettersi a duellare nell'ora del coprifuoco, ma tenere in mano la sua fidata compagna la faceva sentire a suo agio.
Certo, non la vedi la spilla?
Domandò sarcastica tentando di trattenere una risata arcigna. Con tutta sé stessa sperò che quel ragazzo la lasciasse in pace, potevano parlare, certo, ma la voglia di scagliare incantesimi era men che nulla. Perché, effettivamente, avesse dato quella risposta, non lo sapeva nemmeno lei, eppure l'aveva fatto con una naturalezza tale da sembrarle eccessivamente insolito. Si avvicinò lentamente a lui, tenendosi vicina alla parete.
Che ci fai qui a quest'ora?
Domandò con un tono che le si appropriava decisamente più rispetto al precedente. Cominciò a maledirsi per essere uscita dal dormitorio a quell'ora e quasi quasi, in quel momento, il sonno l'avrebbe ritrovato senza troppi problemi, pur di non ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Si sentiva agitata ma allo stesso tempo sicura di sé, un pensiero la portò dalla sua casata, ai volti delusi delle prefette e a quello infuriato del caposcuola. Un senso di colpa la invase senza che avesse ancora fatto nulla e, costretta dal suo buon senso e dall'amore che privava nei confronti della sua casata, riprese a parlare.
Non so tu, ma non cerco guai, inoltre non sono né una prefetta né una caposcuola.
Forse aveva appena peggiorato la situazione, ma confidò, fino all'ultimo momento, nel contrario.
 
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view post Posted on 12/10/2016, 21:40
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A sentire le parole di quella voce femminile Fred si girò di scatto e subito la sua eccitazione salì, era pronto a scagliare qualche incantesimo contro un prefetto e... D'un tratto il suo viso si afflosciò, era una Corvonero piuttosto mingherlina e non aveva proprio l'aria autorevole di un prefetto. Questa ragazzina aveva voglia di scherzare ma Fred era nel pieno della sua adolescenza! Tra la rabbia e la sensibilità, tra la disperazione e la speranza. Comunque un pò di compagnia dopo quel brutto sogno era molto piacevole e così aveva deciso di non tormentarla, nemmeno dopo quello "scherzo". In un attimo la ragazza lo aveva riempito di domande e Fred non aveva voglia di essere interrogato.
Tranquilla. Piuttosto... tu sei del primo anno?
Fred la rassicurò e poi iniziò lui a prendere il controllo dell'interrogatorio e rise fra se.

 
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view post Posted on 12/10/2016, 21:58

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Fortunatamente tutte le sue preoccupazioni si attenuarono quando il ragazzo, dopo averla vista, era rimasto piuttosto deluso. Sapeva bene di assomigliare più ad una bambina che ad una sedicenne, ma la sua statura non le dispiaceva, tanto meno la corporatura esile. Allentò la presa sulla bacchetta e rivolse un sorriso abbozzato al ragazzo, avvicinandosi alla balaustra. Quello era il suo nascondiglio, il posto che più di tutti preferiva, raramente faceva degli incontri lassù eppure, proprio a quell'ora, era riuscita a trovare qualcuno che s'era intrufolato nella sua tana. Non che fosse effettivamente un luogo ristretto ad una piccola cerchia di persone, ma raramente qualcuno che non fosse corvonero si rintanata lassù: la vista poteva compensare la fatica, ma non tutti erano disposti a rischiare di perdersi per piani e piani di scale, nell'intento di raggiungere quel luogo. Notò il modo il cui quella figura piuttosto bizzarra, che attirava in modo quasi morboso la curiosità della ragazza, avesse schivato la sua domanda porgendogliene, invece, un'altra. La corvonero sorrise osservando la superficie del Lago Nero puntellata delle lucine riflesse delle stelle.
Non mi piace sottolineare fatti ovvi ma non hai risposto alla mia domanda. Comunque no, spiacente, sono del secondo.
Nonostante non avesse ricevuto una risposta decise di fornirne comunque una al ragazzo che le stava a fianco. Dal suo atteggiamento cominciò ad intuire da quale angolo del castello fosse arrivato, e non era tanto sicura di esserne felice.
 
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view post Posted on 12/10/2016, 22:10
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La ragazza sembrava più tranquilla di due minuti fa, eppure Fred non voleva farle del male ma solo discutere alle tre, nel bel mezzo della notte. Però gli piaceva, quel buio notturno e freddo come gli piaceva! Magari nella sua sala comune con del cioccolato caldo di fronte al camino lo potevano far sciogliere un pò. La ragazza rispose che era al secondo anno, ma Fred doveva aspettarselo, infondo la stava provocando un pò.Sembri più piccola sai?
Era un po indispettito per le parole della Corvonero, e quindi Fred aveva deciso di risponderla.
E' una storia troppo lunga, più lunga della notte. E tu perchè sei qui?
Così gli girò la sua stessa domanda e attendeva con ansia una risposta confortante per poter chiacchierare sotto quelle stelle.

 
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view post Posted on 12/10/2016, 22:31

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Il ragazzo dubitava ancora della sua età, eppure non aveva mentito. Si chiese se fosse davvero così terribile apparire più piccola di quanto non fosse ma a lei non dispiaceva affatto, tutt'altro. Giunse rapidamente alla conclusione che non le importava, a lei stava bene così e non si sarebbe tormentata per cose che non poteva né voleva cambiare. Lanciò un'occhiata furtiva al ragazzo, avrebbe voluto avere a disposizione più luce per poterlo analizzare meglio, ma si sarebbe dovuta accontentare. Nuovamente evitò la sua domanda e nuovamente gliene porse un'altra in risposta, questa volta la stessa alla quale lui stesso non aveva voluto rispondere.
So bene di sembrare più piccola, eppure. Comunque non risponderò alla tua domanda finché tu non risponderai alla mia.
In realtà non le importava davvero, forse avrebbe anche potuto fare a meno di stuzzicarlo, ma non voleva che passasse il messaggio che avrebbe potuto rigirarla a suo piacimento. Si appoggiò alla pietra gelida e rabbrividì, finendo per tirare talmente tanto quel mantello da dover assomigliare ad un insaccato. Sospirò a causa della bassa temperatura ed osservò una piccola nube di vapore disperdersi nell'aria fredda di quel primo mattino.
 
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