+Dark & Gothic Lolita+

Eternal Passion Capitolo 10

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view post Posted on 31/8/2016, 18:13
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Eternal Passion Capitolo 10

VfxmxiX


Rincasò quando il pendolo del salone del castello risuonò le 3.30 del mattino.
Il luogo era avvolto dal silenzio e solo poche candele erano ancora accese.
Di colpo si sentii esausto come mai prima di allora.
Si lasciò cadere sul divano davanti al camino ancora acceso.
Al buio i suoi occhi notarono la polvere sui pantaloni, sugli stivali, sul cappotto.
Se lo sfilò lentamente e sentii il peso dei due oggetti in esso contenuti.
Li aveva presi con l’intenzione di darli ad Armand, ma ora non credeva più che fosse una buona idea.
Ora era troppo stanco per pensare.
Rimandò tutto per quando si sarebbe alzato dopo un buon sonno ristoratore.
Si fece coraggio alzandosi con malavoglia e quando si voltò per dirigersi alla scalinata si ritrovò di fronte l’antico biondo vampiro Marius, immobile nel suo solito abito rosso porpora che non aveva mai voluto cambiare con abiti più moderni.
“Marius.. come mai ancora sveglio?”
“Potrei farti la stessa domanda Lestat, mi sembra che ultimamente tu stia passando più tempo fuori che al castello!”
“Bhe, ho molti impegni e cerco di mantenere una vita sociale al contrario di te mio caro eremita…”
Marius sorrise scuotendo lentamente il capo .
Gli occhi azzurri alle volte parevano glaciali ma illuminati dal fuoco erano bellissimi.
“Armand mi ha parlato dei tuoi struggimenti per il tuo Louis…”
“Io non mi sto affatto “struggendo” per Louis!” ribattè con tono offeso..
“Ah no? Allora, forse, il mio pupillo ha capito male….”
“Cos’altro ti ha.. detto Armand?” domandò con voce soffocata dalla tensione.
“Perché? C’era forse qualcos’altro da sapere?”
L’antico si lasciò cadere sul divano accavallando le gambe in modo quasi ipnotico.
Lestat chiuse la sua mente.
“No, no….nulla…ora se non ti spiace, andrei un po’ a riposare, è stata una lunga nottata…”
“….E cosa ne farai dei due oggetti che volevi ridare ad Armand?”
Il vampiro si bloccò all’istante.
“…ma…come…”
“Suvvia Lestat! Avresti dovuto chiudere la tua mente da subito, conosci il mio potere…”
Tornò sui suoi passi e si sedette davanti al vampiro che lo fissava in attesa.
“Cosa hai visto?” bisbigliò.
“Abbastanza, e devo dire che sono assai perplesso da ciò che hai fatto….”
“Perché scusa?”
“Bhe, non ti facevo così masochista…tornare in un luogo che credevamo tutti ormai perduto, e nella quale si sono svolti fatti orribili …dopo quasi due secoli!”
Lestat abbassò il capo mestamente.
“In verità, non lo so neppure io perché sono tornato laggiù, forse volevo capire, redimermi…non lo so..ma quando ho ricordato i fatti accaduti nel teatro…ho provato un forte dolore, per Claudia…per Louis.. ed infine, Armand…”
“Temo che il tuo dolore però non sarà mai quello che hanno provato loro. Tu sei stato spinto ad andare là sotto dai sensi di colpa.. e non hai pensato che a qualcuno il risorger di quei ricordi poteva riaprire ferite profonde….”
“….Louis…” sibilò.
“Già…ti ha seguito , si è ritrovato a rivivere quella tragedia..e per cosa? Per uno dei tuoi soliti capricci?”
Lestat non seppe cosa rispondere.
“Cosa hai trovato la sotto? “ Chiese Marius con voce bassa e severa.
“Lo studio di Armand, ancora intatto….con i suoi dipinti, li ho anche fotografati ..e…una bara…forse in cui lui dormiva….”
“Cos’altro?”
Lestat si portò le mani al cappotto.
“….Il suo timbro, con la sua iniziale…e…”
“E…Cosa?”
Lestat si decise ed estrasse i due oggetti e li posò sul tavolino davanti a lui.
Marius evitò il timbro ma afferrò subito l’agenda rilegata in pelle.
“Il suo diario!” sibilò accarezzandolo con timore, poi guardò Lestat e stavolta il suo sguardo era gelido.
“Lo hai letto?”
“No.. solo ..sfogliato, non avevo tempo!”
“Cosa pensi sdi fare ora? Glieli darai?”
“Non lo so, tu sei il suo Creatore.. credi che li rivorrebbe indietro? O ne soffrirebbe?”
“Armand era molto legato a questo oggetto, ma ora, onestamente, non saprei se abbia senso riportargli alla memoria ricordi perduti…”
Posò il diario accanto al timbro.
“Non voglio ferirlo, lui ha fatto così tanto per me…” sospirò Lestat esausto dai troppi pensieri.
“Chi ha fatto tanto per te?”
La voce di Armand li colse alla sprovvista ed entrambi sussultarono.
Marius, veloce come un fulmine, coprii i due oggetti con alcune riviste.
“Come mai ancora alzati? Cosa stavate confabulando?” sorrise andandosi a sedere sulle ginocchia di Marius che lo strinse a se come nelle notti veneziane di tanti secoli prima.
Lestat provò una vaga sensazione di disagio alla vista di quelle loro effusioni.
Soprattutto dopo la notte trascorsa con Armand.
“Facevamo discorsi filosofici e riportavamo alla mente antichi ricordi…” spiegò Marius guardando il suo pupillo, etereo cherubino immutato da ben 551 anni!
Armand accarezzò la lunga capigliatura dorata del suo antico Maestro druido, poi guardò Lestat.
“Rincasato tardi anche questa notte, vero Vostra Maestà?”
“Come mai vi interessa così tanto la mia vita privata? Perché non pensate alla vostra! Voi….che avete così tanto da recuperare!” rispose con tono furioso lasciandoli allibiti.
“Armand andiamo a coricarci, il Principe stanotte è troppo teso….”
Marius si alzò e tenne Armand sollevato fra le sue braccia, e si incamminò lungo la scalinata mentre mentalmente inviò un ultimo messaggio a Lestat.
“Custodisci quei due oggetti fino a quando non ti dirò di consegnarmeli….”
Lui annuii, attese che i due scomparissero e si decise ad andare a dormire.





Edited by Valene - 13/11/2018, 16:06
 
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