+Dark & Gothic Lolita+

Eternal Passion Capitolo 2

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view post Posted on 3/8/2016, 11:49
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CAPITOLO 2.

VHTnLVP


Ed ecco il secondo capitolo pronto per voi. Aspetto di leggere i vostri commenti.

L’alba stava quasi per sorgere e Lestat non aveva ancora fatto ritorno al castello.
Louis, ancora sveglio, si era recato pià volte accanto alla finestra della sua stanza sperando di vederlo rientrare, senza riuscirci.
Gli altri abitanti riposavano nelle loro stanze blindate, mentre i più Antichi ancora legati alle vecchie tradizioni riposavano nelle bare sorvegliate da sofisticati allarmi moderni.
Louis si avvicinò ancora una volta alla finestra e finalmente notò due sagome varcare il cancello di ingresso, una gli era sconosciuta ma l’altra era senza alcun dubbio Lestat!
Percepii il suo potere, ma c’era qualcosa che non andava in lui.
Si precipitò fulmineo all’ingresso spalancando il portone ancor prima che suonassero il campanello e si ritrovò dinnanzi un giovane ragazzo avvolto da un cappotto col cappuccio.
“Salve, mi scusi il disturbo ma questo signore ha esagerato un po’ col bere ed è svenuto nel bar che gestiscono i miei…ho trovato i documenti ed ho pensato di riaccompagnarlo a casa…” spiegò reggendo il corpo di Lestat addormentato.

“Ti…sono grato…vieni, entra pure…” disse Louis aiutandolo a sorreggere il vampiro per poi posarlo sul divano.
Louis guardò il volto arrossato di Lestat poi si rivolse al giovane.
“Grazie di nuovo, come posso sdebitarmi con te per il tuo disturbo?”
“No si figuri ,ero in auto e non dista molto da qui il locale!”
“Lascia almeno che ti paghi la benzina!”
“No, siamo a posto, spero che il suo amico si riprenda, arrivederci!” il giovane si voltò e corse via verso l’auto posteggiata in sosta fuori dal cancello.
Louis lo vide partire e poi chiuse il portone.
Tornò verso il divano ,dove Lestat era ancora svenuto ,prese il suo corpo fra le braccia e salì al piano di sopra ,diretto nella stanza di quel viziato Principe.
La porta era spalancata ed il buio regnava sovrano.
Riuscì ad accendere la luce e chiuse le porte con un colpo di stivale, poi depose Lestat sul divanetto, aprìì le tende del letto a baldacchino, del quale Lestat si rifiutava categoricamente di disfarsi e poi tornò verso il Principino.
“Oh Lestat…” sussurrò pensieroso.

Doveva aver bevuto da varie persone per tutta la nottata, ed erano tutti molto ubriaco e ciò influì anche sul corpo del vampiro.
Louis gli tolse gli anfibi moderni di pelle nera, poi riuscii a sfilargli il cappotto. E la camicia bianca con il pizzo ed il merletto fatta su misura per lui.
Il petto marmoreo rivelava i due capezzoli scuriti dal sangue che gli circolava in corpo.
Louis distolse lo sguardo e si costrinse a sbottonargli i pantaloni, anch’essi di pelle attillata, e mentre li sfilava a fatica notò che come al solito Lestat non portava la biancheria intima.
Con un ultimo strattone lo lasciò completamente nudo…
Sembrava la statua di un Dio greco addormentato, coi riccioli biondi sparsi sulla fronte e sugli zigomi…

Louis tornò al letto , sollevò i cuscini e scostò le lenzuola e la coperta di broccato rosso , poi fece un ultimo sforzo, sollevò il corpo di Lestat e lo adagiò sul letto cercando di posizionarlo nel modo più comodo possibile poi rimase un attimo ad osservare quella scena…
Lestat era bellissimo , immutato nonostante fossero trascorsi 224 anni dalla notte in cui lui lo assalì al porto di New Orleans..
I ricordi di quel momento , tenuti a lungo nascosti riaffiorarono e Louis crollò sulla poltrona accanto al letto.
Quell’epoca che credeva ormai dimenticata!
Aveva 25 anni allora…ed era sconvolto per la morte di suo fratello…
Louis chiuse gli occhi.
Aveva dimenticato la sua vita mortale.
Erano successe così tante cose…
Dopo che suo fratello , di soli 15 anni era quasi impazzito dicendo di avere le visioni di Santi e della Vergine e lui non ci aveva creduto , una sera, dopo l’ennesima furiosa lite, suo fratello era caduto ed era rimasto ucciso.
I sensi di colpa cominciarono a logorarlo e fù così che lanciò il suo invito a chiunque volesse ucciderlo togliendogli quel rimorso…
Fu allora che il vampiro Lestat de Lioncourt entrò a far parte della sua vita.
Louis si riscosse, tornò accanto al Principe addormentato e lo coprii con le coperte, poi tirò le tende , accese le candele e spense la “falsa luce”, come la chiamava Lestat.
Si diresse verso la porta ed allungò una mano verso la maniglia, quando udii un flebile sussurro..

“Lo….Louis!”
Si bloccò immobile , poi si decise a voltarsi.
Lestat lo fissava appoggiato sui cuscini, la tenda leggermente scostata dalla sua mano tremante.
“Lestat ! Riposati , hai un po’ esagerato con la cena….” Disse senza tono ironico.
“No, aspetta ti prego….”
Era davvero molto ubriaco, pensò Louis.
Tornò accanto a Lestat e lo fissò
“Cosa c’è?”
“Resta qui..con me stanotte…ti..prego!” biascicò il Principino con occhi velati dal sangue pieno di alcool.
“Sai che non è una buona idea..” aggiunse con un lieve sorriso.
“Louis..io ..non voglio stare solo…”
“Ti chiamo Armand?”
Lestat spalancò gli occhi e lo afferrò al polso con decisione.
“NO! Ti prego! Devi restarmi accanto almeno questa notte.. ho…bisogno di te..”
“Sei ubriaco ,non ti rendi conto di quello che stai dicendo…”
Lestat si inginocchiò sul letto facendo cadere le coperte.
“So benissimo quel che dico Louis.. e tu volevi una risposta….”
“Una risposta? Ma co…”
“Si, hai detto che il tuo cuore sarà mio per sempre…!
“Si, l’ho detto, ma..”
“Ma che non sapevi quanto importassi per me tutto questo…Bene, voglio darti una risposta….” Disse ansimante continuando a stringerlo per il polso.
“Dormirò con te se vuoi, ma non mi occorre più alcuna risposta!”
Louis riuscii a liberare il polso dalla morsa in cui lo stringeva Lestat e si sedette sulla poltrona per sfilarsi gli stivali e le calze, poi tornò al letto, lo aggirò, scostò le coperte dal lato libero e vi si infilò sotto lo sguardo attento di Lestat.
“Ecco fatto, ora calmati e sdraiati…” sussurrò con tono dolce e rassicurante.
Lestat con le lacrime agli occhi si voltò verso di lui, si coprii e poi posò il capo sul petto di Louis rannicchiandosi accanto al suo corpo freddo ma che per lui emanava tutto il calore di cui aveva bisogno.
Dapprima Louis si irrigidì un poco, ma poi si distese.
Poteva vedere solo l’abbondante capigliatura del suo Principe.
Sospirò e con un gesto spontaneo abbracciò Lestat attirandolo più a se.
“Oh Lestat…guarda come ci siamo ridotti…” sussurrò tristemente.
Lestat sollevò il volto rigato da lacrime di sangue.
“Stavolta..non mi lasciare come hai fatto tanto tempo fa…” sibilò.
“Lo vedi? Anche tu non mi puoi perdonare del tutto..” sorrise.
“No….certe cose faranno male in eterno, ma ora à tutto diverso..l’epoca in cui ci troviamo è così futuristica, eppure…guardami….sono sempre quel vampiro Lestat che cercava inutilmente di legarti a sé per l’eternità..”
“Ma ci sei riuscito…”
Lestat si levò a sedere e lo guardò , ora più sobrio, allungò una mano verso il suo volto statuario e Louis lo lasciò fare, poi, a poco a poco lo attirò verso di se in attesa di un suo scatto d’ira che non parve arrivare.
Chiusero gli occhi e sentirono entrambi il respiro l’uno dell’altro sulla propria pelle.
Il profumo di Louis lo inebriò a tal punto che Lestat non riuscii a trattenersi.
Posò le sue labbra su quelle di Louis restando immobile in attesa di una sua reazione e ciò che Louis fece lo sorprese…
Ricambiò quel bacio!
Dopo più di cento anni le loro labbra si unirono , dapprima sfiorandosi timidamente, poi l’ardore represso esplose e cominciarono ad esplorare l’uno la bocca dell’altro unendo le loro lingue in una danza proibita, smettendo di respirare, sfiorandosi le zanne affilate travolti da una passione troppo a lungo repressa.
Stringere il corpo nudo di Lestat causò a Louis una violenta erezione. Come non gli capitava da tempo immemore.
Fu allora che si staccò da lui balzando fuori dal letto e finendo contro la parete ansimante…
“IO…mi dispiace…non..non posso…” detto ciò afferrò il cappotto e corse fuori dalla stanza e lontano dal castello.
Lestat, ancora ansimante e sconvolto da quelle emozioni, scoppiò a ridere e piangere allo stesso tempo.
“Oh mio Dio Louis…..quanto ti amo…” sibilò col volto nascosto nel cuscino prima di accorgersi anche lui del suo membro gonfio ed eretto che pulsava smanioso di un appagamento che quella notte gli era stato negato…



Edited by Valene - 13/11/2018, 15:54
 
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Ami for a Dream
view post Posted on 3/8/2016, 13:21




Allora, se mi permetti un piccolo sfogo...
Louis ma che cavolo faiiiiiiii?????!!!! :ghost:
Insomma dopo cento anni ti si presenta questa occasione e scappa?? Dannato di un louis mi farà sempre soffrireeeeeeee :sad:
Ma Bossa, non avrei mai smesso di leggere!! Mi ha preso sin da subito! Che bellezza e questa cosa che Lestat è rimasto ancorato ad un passato ormai lontano, sia nell'abbigliamento che nelle cose con cui si circonda mi piace! quasi mi aspettavo che avessero le candele al posto della luce XD
Comunque, bravissima, è davvero scritta bene e avvolgente *w*
:work: aspetto il prossimo capitolo *w*
 
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view post Posted on 3/8/2016, 13:38
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come ti ho scritto nel capitolo 1 ti ringrazio >___< sono troppo feliciah!
eh bhe un po' di tensione, un Louis sempre indeciso ci voleva x rendere l'atmosfera e cmq anche io ho pensato com te...cioe' io su Lestat mi ci fionderei al volooo..waaaaa...stay tuned x il prossimo capitolo
 
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2 replies since 3/8/2016, 11:49   96 views
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