“Eternal Passion" Intro+ 1 Capitolo

“Eternal Passion”



E come promesso inizio a postare i capitoli di questa mia fanfiction.
Spero possa appassionarvi e farvi provare le emozioni che ho provato io a scriverla e rileggerla.
Ho cercato di mantenere il più possibile i caratteri che l'autrice ha dato ai suoi personaggi , rievocando fatti da lei narrati, ma inglobati nella mia storia.
Sentitevi liberi/e di esprimere il vostro giudizio.
(Rispondendo sempre sotto questo messaggio per questo capitolo e cosi' via per i prossimi cosi' non faremo confusione)

Ps: Le foto/disegni sono stati trovate su internet quindi i credits vanno ai rispettivi proprietari.
Grazie per l'attenzione,
Val.


“Legati da secoli di emozioni….
Divisi da orgoglio e sentimenti…
Riuniti dall’unica cosa che entrambi agognano: L’amore!”

Due esseri immortali.
Uniti dal sangue, dalla sete dai secoli bui trascorsi assieme.
Divisi poi dai loro ideali, dalle differenze dei loro caratteri…
Persi e poi riuniti e nuovamente persi, ma ora è giunto il tempo di ritrovarsi.
Non occorre più negare i propri sentimenti! E’ tempo di lasciarsi andare…Di provare emozioni proibite.
Aprire la mente alla passione selvaggia ed incontenibile.
Saziare l’eterna sete di lussuria e suggellare questa nuova era col sangue…


PROLOGO.

Nella sua lunga , ricca e tumultuosa esistenza il famoso vampiro Lestat De Lioncourt ha posto davanti ad ogni suo sentimento la sete di avventura, il bisogno di nuove scoperte.
Doveva trovare sempre qualche stimolo per allontanare la noia nella sua esistenza rischiando di commettere grossi errori e di perdere coloro che più ha amato.
Ma ora ha finalmente compreso quanto le sue scelte lo abbiano portato lontano dalla creatura che ama di più al mondo. Ed ora ha deciso di uscire allo scoperto, di dichiarargli i proprio sentimenti e di vivere appieno ogni emozione.
Il vampiro Lestat sta per mostrarci un lato mai visto del suo carattere.
Ci mostrera’ in quale modo riesce ad amare e soprattutto ,darà sfogo ai desideri carnali a lungo repressi.
Un lato erotico, proibito, sensuale che ha deciso di rivelare a colui che egli stesso ha creato donandogli il Bacio Oscuro..Il suo amato Louis.

CAPITOLO 1.

Di nuovo si ritrovò a vagare nella notte sotto una leggera pioggia autunnale le cui minuscole goccioline osavano posarsi sui suoi lunghi capelli dorati , come piccole perle trasparenti per far risaltar ancora di più la sua bellezza.
Tirò un lungo sospiro e si guardò attorno .
Quella zona era avvolta nel più totale silenzio ,non vi era anima viva in giro!
Solo topi e gatti randagi che cercavano di catturarli nei vicoli più bui.
Era stanco di quel silenzio.
Girò su se stesso e fece per tornare indietro quando all’improvviso, percepii una presenza a poca distanza da lui.
Ne carpì il potere, il profumo , riconoscendolo all’istante: Louis”
Si avvicinò all’angolo del vialetto cercando di non farsi scoprire e lo vide!
In uno dei vicoli non illuminati, nella parte più povera della moderna Parigi, Louis stringeva qualcosa, o meno, qualcuno fra le braccia!
Si stava nutrendo e Lestat potè sentire il battito del suo cuore aumentare nel momento in cui quello della sua vittima si arrese.
Lo vide posare a terra con gentilezza il corpo di un povero barbone anziano.
Come sempre percepii il dolore che Louis provava ogni qual volta doveva nutrirsi di umani innocenti, come amava definirli.
Lesta scosse il capo accennando un sorriso ed uscii allo scoperto raggiungendolo con passi lenti ed aggraziati.
Louis lo sentì arrivare ma non si voltò.
Rimase inchinato accanto al corpo della sua vittima pregando silenziosamente.
“Gli farai dedicare una messa domattina?” sbottò col suo solito tono cinico.
Louis scosse il capo rialzandosi.
“Ciao Lestat…”
Quando si voltò e si trovarono faccia a faccia l’uno con l’altro Lestat socchiuse le labbra per lo stupore.
“Morte misericordiosa , quanto sei magnifico!”
“Ma smettila Lestat, sai che odio quel soprannome…”
“Ti calza a pennello, e non va mai fuori moda dato che tu non cambi mai abitudini...” Spiegò cominciando ad incamminarsi verso Notre Dame.
Lestat aveva coniato quel soprannome “mercifull dead” perché ogni volta che Louis uccideva qualcuno, lo faceva il più in fretta possibile pur di risparmiargli ogni sofferenza e coi secoli non aveva mai smesso di farlo.
Sollevò lo sguardo e vide il bellissimo volto del vampiro che camminava al suo fianco, il volto pallido e levigato ora aveva un lieve rossore dovuto al pasto appena consumato.
I lunghi capelli scuri si erano sciolti durante il nutrimento e su di essi si notavano ancor meglio le gocce di pioggia.
Gli occhi verdi, limpidi e profondi , fissavano la strada ed il suo volto era pensieroso.
“Ti aspettavamo al castello per il compleanno di Marius….” Disse continuando a fissarlo.
Louis si fermò di colpo e dopo aver tratto un lungo sospiro lo guardò finalmente negli occhi.
“Ho avvisato che ero impegnato, mi dispiace…”
“Si, Armand mi ha detto che eri tornato a New Orleans…Come mai?”
“Oh Lestat, sei sempre il solito impiccione!” Si lagnò, ma poi accennò un debole sorriso.
“Avevo degli affari in sospeso , ed ho venduto la proprietà di famiglia ad un nuovo ramo di discendenti, chiudendo una volta per tutte col passato…”
Lesta scosse il capo.
“Sempre melodrammatico e depresso.. oh Louis, Louis, Louis….ormai siamo nel 21° secolo…dovresti smetterla di crucciarti per ogni cosa! Vivi la tua immortalità al meglio, spendi la tua immensa ricchezza, ma ti supplico, smettila di sentirti sempre colpevole di tutto!”
Louis si fermò sul marciapiede e Lestat che aveva attraversato la strada, fu costretto a tornar indietro.
“Ora cosa ce’ che non va?” sbottò accigliato
“Non ti stanchi mai di farmi le tue dannate ramanzine?” rispose Louis con sguardo furente.
Lestat sbuffò ed allungò una mano guantata verso il suo volto per poi posarla sulla sua guancia , già ritornata pallida e dura come il marmo.,
“Louis, lo faccio perché mi preoccupo per te lo sai! Dopo tutto ci unisce un legame indissolubile.. Io..”
“Si, si lo so, tu mi hai creato , è grazie a te se sono ancora qui bla..bla..bla….” concluse riprendendo a camminare.
Lestat lo fissò incredulo per alcuni secondi poi lo rincorse.
“Credevo che non mi portassi piè alcum rancore dopo tutti questi anni…invece temo di aver capito male.”
Louis si voltò di scatto e lo bloccò contro il muro di un palazzo.
Guardò il suo volto radioso, gli occhi azzurri screziati di viola, le labbra rosse ben disegnate dal quale poteva intravedere i canini affilati, gli stessi che una notte del 1791 lo tramutarono nella creatura notturna che ora era.
“Io ti porterò rancore finchè camminerò su questa terra, e sai bene quali sono i motivi…ma ciò non toglie che possa anche averti in parte perdonato mio amato Creatore vanesio ed arrogante!”
“Ah..così ora passiamo agli insulti? L’ultima volta che ci siamo visti hai pronunciato altre parole mia ingrata creatura! Ma forse , nemmeno te le ricordi….” Sibilò ancora contro il muro, stretto dalla gelida morsa delle mani di Louis.
Il vampiro spalancò gli occhi, senza però lasciarlo andare.
Parve cercare le parole più adatte da pronunciare..
“Invece, le ricordo eccome!” asserì abbassandosi verso il volto di Lestat fin quasi a sfiorargli le labbra tremanti.
“Ti dissi che il mio cuore era tuo…”sussurrò ad occhi chiusi sfiorando appena il labbro inferiore di Lestat che si irrigidì.
Potè sentire il suo respiro farsi affannato e si scostò liberando le spalle di Lestat che però rimase appoggiato alla parete fissando un punto non ben definito dinnanzi a se.
“Il mio cuore sarà per sempre tuo, lo sai…” aggiunse per poi rimettersi a camminare verso il cuore della città ancora addormentata.
“Quello che invece io non so è quanto conti questa cosa per te…” concluse in un sussurro voltandosi e rimase senza parole quando vide che Lestat non era più lì!