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| I negozi di dolci non erano mai stati troppo adatti per un tipo come lei. Troppa eleganza, cortesia nei colori pastello che dominavano gli ambienti. Già l'aria di pulizia che si inalava appena entrati in un luogo come Florian le davano semplicemente l'idea di trovarsi nel posto sbagliato. Non che fosse una zoticona, ma il casino e l'odore di birra misto a sporcizia dei pub, le scaldavano il cuore quasi quanto i pomeriggi passati in Sala Comune con cioccolata calda e quant'altro. Ma, dovette ammettere Flaminia, quel giorno non le facevano male pizzi e lustrini. Il caldo la stava spossando e il luogo sembrava ben areato anche se abbastanza affollato. La Strega si guardò intorno non avendo la benchè minima idea di come comportarsi. Ai locali dove di solito suo padre la accompagnava con Alexander, bastava urlare il nome del cameriere o richiamare l'attenzione del cuoco con una scampanellata poco signorile. Ma in un luogo del genere....cosa avrebbe dovuto fare? Non vedeva persone in giro disposte ad aiutarla o individui che si differenziassero in quanto camerieri. *Aiuto* pensò la Rossa, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare fintamente disinvolto. Non doveva dare l'impressione di essere in difficoltà, nemmeno davanti a tutta quella gente di cui ignorava l'identità. Comportarsi bene o quantomeno normalmente in mezzo alle persone era un'altra delle cose che le risultava tremendamente difficile. Altro motivo da aggiungere alla lista dei "Perchè odiare Diagon Alley", lista che le piaceva ampliare ogni volta che doveva recarsi nella suddetta. La Grifondoro sfilò via dalla sua fidata borsa a tracolla il libro che il Caposcuola le aveva regalato per il compleanno. Lo aveva finito da un bel po', ma rimurginare sui commenti o su qualsiasi significato nascosto, era diventata la sua prima occupazione nel tempo libero. A dimostrazione di questo suo nuovo studio, si potevano notare chiaramente le frasi sottolineate o le riflessioni scarabocchiate a bordo pagina, scritte nel miglior modo possibile per non sfigurare con i racconti a pochi centimetri di distanza. Parte integrante di quella sua piccola occupazione, era notare le differenze tra i racconti trovati nel libricino e tra quelli con cui la nonna l'aveva deliziata lungo. La Strega aveva infatti sempre saputo dell'esistenza del Mondo Magico ma solo dalle Fiabe (come quella di Baba Raba) che la vecchia Evans le raccontava prima di metterla a letto. Nomi o addirittura intere parti dei racconti risultavano essere molto diversi da come lei ricordava e, capire il motivo di tutte quelle diverstià, la stava divertendo in modo strano. *Si ma non posso mica mettermi a leggere ora...* pensò la studentessa, guardandosi nuovamente intorno per avere una visione intera del locale. Il suo sguardo si scontrò con uno molto più particolare e raffinato che ebbe modo di osservare per solo alcuni secondi. Flaminia si morse il labbro pensando. *L'ho già vista di sicuro in giro, se non ricordo male è una Tassorosso* si disse, scavando tra i meandri del suo povero e imprevedibile cervello un qualsiasi indizio che le ricordasse il nome della ragazza. Ma subito, un problema che al momento sembrava più importante, sopraggiunse a distoglierla da quei pensieri. *Ah ma allora è così che si ordina!* La Rosso-Oro ringraziò mentalmente la ragazza che aveva distolto lo sguardo e si alzò dal tavolino che si era guadagnata, lasciando però la borsa appesa ad una sedia ad indicare che fosse occupato. Strinse il libro al petto avviandosi al bancone proprio vicino alla Tassorosso. Aspettò che la cameriera interpellata finisse di parlare e da bravo personaggio quale era, rimase lì ad osservare le due senza riuscire a dire niente. "Motivo numero 20, se non conosci il negozio, non sai cosa ordinare". La Rossa borbottò tra sè e sè qualcosa di incomprensibile, prima di arrendersi all'evidente realtà di non sapere cosa fare. *Forse...* "Ehm..tu cosa hai preso?" disse sottovoce alla Tassorosso che le era vicina, non vergognandosi per niente del fatto di essere una semisconosciuta e di aver appena chiesto consigli su cosa ordinare. I problemi da risolvere erano il caldo, la fame e il non sapersi comportare...un aiuto non avrebbe di certo guastato.
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