| MaAryanne |
| | Una fresca mattinata estiva, che quasi le mise voglia di iniziare a sorridere, che si spense lentamente con il passaggio delle ore successive. Si alzò al sorgere del sole e decise di rimettere a posto il disastro della sera prima, casa sua aveva tutta l'aria di una stalla; era decisamente il momento di dare una risistemata. Decise prima di tutto di farsi una doccia, con acqua gelata, per riuscire a mantenere un minimo di freschezza addosso a quel corpo, che per via delle temperature, ormai non si capiva se fosse sudato o semplicemente iniziasse a sciogliersi. Finita la sua doccia mattutina si avvio nella cucina, fermandosi per qualche istante davanti alla finestra, osservando con orgoglio il proprio giardino, ormai libero da erbacce e dai brutti gnomi che avevano deciso di prendere pianta stabile nel suo giardino. Aveva passato intere giornate ad usare quelle orride bestie come fosse ad una gara di "lancio del martello". Con il braccio sinistro aveva fatto roteare in aria gli gnomi e poi li aveva lasciati nel giardino vicino, in fondo era circondata da case babbane che nemmeno curavano il proprio spazio verde, perchè avrebbe dovuto importarle? Alla fine puntò il frigo, per andare a cercare qualcosa che avesse almeno una qualche parvenza di cibo, afferrò un pacco di latte, richiudendo quell'ammasso di lamiera e ferro che conteneva una sola bottiglia d'acqua e un pacchetto Roast beef, già cotto. Si spostò nel lato destro della cucina, dove, tanti piccoli scaffali erano appesi nella parte più alta del muro, tanto che per riuscire ad aprilo e ad afferrare una semplice scatola di cereali, dovette mettersi in punta di piedi. Afferrata la sua modesta colazione nemmeno si sedette al tavolo, prese una ciotola trovata sopra al lavandino e ci versò entrambi gli ingredienti e cominciò a mangiare. Finita la colazione decise di mettersi dei vestiti addosso, togliendosi quei due asciugamani da dosso. Entrambi finirono su una delle sedie libere in cucina, dopotutto non aveva ospiti da parecchio tempo e di certo non sarebbe stato quel giorno a cambiare qualcosa. Arrivata nella sua camera, decise di mettersi un corpetto nero e blu, la parte davanti, partendo dal seno, era ornata da un sottile nastrino che percorreva buona parte del busto, intrecciandosi tra se, lasciando esposta la pelle chiara del collo e le spalle, subito sotto un paio di pantaloncini corti neri, dove, ogni bordo, era ornato da piccole ornature in pizzo e qualche strappo qui e la. Ai piedi non portava altro che i suoi soliti anfibi neri, che le arrivavano fin sopra la caviglia. Diede ancora un'occhiata allo specchio, giusto per vedere se quell'abbigliamento, alla fine le piacesse. Si spostò poi nel bagno, per mettere giusto un velo di trucco, gli occhi erano quelli maggiormente truccati, una striscia di eye liner percorreva tutta la palpebra e le ciglia erano scurite e allungate dal mascara. I capelli invece, li lasciò asciugare da soli, e le lunghe ciocche di grano ricaddero delicatamente lungo tutta la spina dorsale. Quando infine riuscì a uscire di casa, afferrò una borsa a tracolla dello stesso colore dei pantaloni e salutò l'antipaticissima vicina di casa babbana. Un pensiero piuttosto acido le attraversò la mentre dopo che la vecchia iniziò a urlarle che in lei c'era qualcosa di strano e che una ragazza così giovane non poteva vestirsi completamente di nero. Fu un altro pensiero a farla muovere percorrendo il vialetto, il più velocemente possibile, non poteva uccidere un babbano, almeno non ancora. Ma lei sarebbe decisamente stata la prima.
Salutò la donna con un sorriso , mostrando tutti i denti e sventolando la mancina. Lo zoo le avrebbe dato la pace che cercava, o almeno quella era la sua speranza. Percorse buona parte di Londra a piedi, godendosi il sole che ancora non rendeva quella giornata troppo calda, superato il centro della città si diresse verso est, arrivando a quelle che per i babbani erano sconfinate radune verdi. Si fermò solo qualche attimo ad osservare l'imponente entrata, sorridendo appena, le piaceva visitare lo zoo, era il modo migliore per osservare le creature che tanto amava fin da quando era piccola. Sistemò meglio la borsa ed entrò , non aveva una meta precisa, quella mattina, in realtà doveva incontrare Rob, quello era bastato per farla vestire in maniera decente e farla truccare. Superata l'entrata continuò il suo cammino sempre davanti a se, oltrepassando il tendone dove si esibivano i vari animali, camminò ancora per qualche minuto, fermandosi davanti al grosso lago dove vi erano i vari esemplari marini, fermandosi esattamente li davanti, osservando le sirene. Il viso lo voltò dopo pochi minuti, e gli occhi incontrarono la chioma rossa di Rob, un sorriso spontaneo solcò il volto minuto, e gli occhi passarono in rassegna la fisionomia del ragazzo. La mancina venne alzata, sbracciandosi con enfasi prima di corrergli praticamente in contro. Un leggero bacio sulle gote, che le diede colore al viso. Da davvero troppo tempo non venivo allo zoo, mi sembra di essere tornata bambina. Ci eravamo venuti una volta insieme se non erro, vero? Sono passata per spiegarti quelle cose sui maridi, metti che ne avessi bisogno almeno sai tutto. Si sedette subito accanto al lago, estraendo dalla piccola borsa , quello che sembrò essere un quaderno rovinato, con fogli ingialliti dal tempo e stropicciati da tutte le volte che è stato aperto. Gli occhi finirono in quelli del rosso, facendogli segno di sedersi accanto a lei cosicchè potesse iniziare quella sua piccola lezione tra amici.
| | |
| |
|