Like No Tomorrow, Fred Zoungla; Flammy Snowleaves

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view post Posted on 25/5/2016, 13:46
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grifondoro

[SALA COMUNE GRIFONDORO - DORMITORIO FEMMINILE - STANZA]
Un'altra giornata era appena iniziata.
Si stava osservando davanti allo specchio. Non che fosse vanitosa o altro ma come ogni mattina doveva essere sicura che quelle maledette lentiggini non aumentassero. C'erano giornate nelle quali il suo viso era cosparso letteralmente da esse e altre, nelle quali lodava Godric, che si scorgevano ben poco e a volte quasi per niente. Oggi era la giornata delle lentiggini like no tomorrow, come se non ci fosse un domani, tra poco il viso si poteva confondere con la chioma rossa. I suoi occhi azzurri quel giorno però brillavano di determinazione. Non voleva che quelle lentiggini le rovinassero la giornata, forse quel giorno sarebbe stato migliore di quello che si aspettava.
Quel giorno non avrebbe avuto lezione, questo era già un passo avanti per la realizzazione della suo felicità per quella giornata, così poteva riposarsi in pace. Doveva ammettere che da quando era iniziato l'anno non aveva fatto molte amicizie. Forse lei era stata un po' scettica? Non le era mai successo prima d'ora ed era d'obbligo stupirsene.
Eppure anche se soltanto da poco tempo frequentava quella scuola, doveva ammettere che si sentiva come se fosse stata a casa. Una seconda casa, una vera casa.
Aveva sentito un commento su quanto fosse magnifico il panorama che si poteva osservare dalla Torre di Divinazione.
Tutto d'un tratto era diventata molto curiosa e aveva iniziato a cercare di ritagliarsi un briciolo di tempo per salire sulla torre.
Quel panorama di certo sarebbe stato uno dei suoi possibili paesaggi che avrebbe potuto dipingere sul suo blocco da disegno.
Si preparò con molta calma e prese sottobraccio il suo amato blocco da disegno incorporato anche di qualche matita e quando si finalmente ebbe controllato di aver preso tutto, varcò l'uscita ed inciampò in un gatto che si era appollaiato proprio davanti all'ingresso della Sala Comune.
Si alzò pulendosi i vestiti. Menomale che aveva stretto l'album da disegno sennò si sarebbe arrabbiata e non poco.

Credo che dovrei scrivere un libro. Magari intitolato: "Come iniziare la giornata nei migliori dei modi" oppure "Il segreto delle belle giornate." o forse era meglio "Vi ritenete sfortunati? É perché non mi avete ancora incontrato."
Qui prima o poi qualcuno mi manderà al manicomio.


Mentre era immersa a cercare un nome per il titolo più adatto del libro che riassumesse la sua vita, si accorse di essere arrivata su una scala e che in quel momento si stava spostando. Si guardò intorno in cerca di qualcosa che la aiutasse a riconoscere il luogo dov'era capitata.
Stava iniziando a sospettare che qualcuno la odiasse e si divertisse a prendersi beffe di lei.
Appena la scala si fermò salì l'ultimo tratto di scala correndo.
A quanto pare ora bastava salire per quella che era la torre anche se, perdendo l'orientamento, non capiva in quale fosse.
Ora bastava salire per quella torre, aveva detto. Ora bastava, aveva detto. Mai più avrebbe detto una cosa del genere. Quelle che dovevano essere delle semplici scale erano una lunghissima catena di gradini che non sembrava ma anzi, era infinita. La piccola Dream arrivò fin su con il fiatone tanto che si dovette appoggiare al muro ma non ebbe il tempo neanche di fare un respiro che venne travolta da un'armatura.



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Edited by Acacia - 2/6/2016, 21:20
 
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Fred Zoungla - Grifondoro

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Fred non poteva negare che era contento di non avere lezioni quel giorno, almeno poteva rilassarsi un po'. Inoltre ultimamente aveva creato un lista di tutti i posti di Hogwarts che ancora non aveva visto, nonostante la lunga permanenza in quel posto, che ormai lui chiamava Casa. Quel giorno decise che avrebbe visitato la Torre di Divinazione, e ovviamente avrebbe portato la fotocamera di suo padre con sè, ormai non faceva altro che andare in giro con essa a scattare foto, voleva avere quanti più ricordi possibili del mondo magico, e una volta tornato a casa le avrebbe stampate tutte creando un bellissimo album fotografico. Naturalmente Edward, il padre, lo avrebbe aiutato, infondo il fotografo era lui e il Grifo voleva imparare quante più cose possibili di quell'affascinante mestiere. *Non vedo l'ora*. Si disse anche di tenere a mente che avrebbe dovuto fare qualche foto con Oliver, era impensabile che nell'album non ci sarebbero state delle sue foto con il suo migliore amico, infondo era anche grazie a lui che il Rosso-oro amava così tanto quella scuola, dopo tutte le avventure e le giornate passate insieme era normale considerare quel castello una casa.Senza perdere tempo prese la macchina fotografica e uscì dalla sua stanza. La Sala Comune dei Grinfodoro era stranamente deserta, ma non ci fece molto caso e uscì. Come suo solito salutò la Signora Grassa nel ritratto, anche se lei lo ignorò e continuò a fare qualunque cosa stesse facendo e che a lui sinceramente poco importava. A grandi falcate si diresse verso la Torre di Divinazione, oavviamente sbagliò strada e si ritrovò sulla Torre di Astronomia, era incredibile come quelle scale riuscivano ancora a confoderlo dopo tutto quel tempo. Tornò quindi al punto di partenza chidendosi quale scala prendere, non era mai stato alla Torre di Divinazione quindi gli era un po' difficile capire la strada per arrivare ad essa. Così chiuse gli occhi e girò su sè stesso, una, due, tre e quattro volte tenendo il braccio dritto davati a sè con l'indice ad indicare lo stesso punto. Ovviamente quasi inciampò quando si fermò barcollando leggermente. Quando aprì gli occhi vide che il suo indice puntava alla scala alla sua sinistra, ma prima che poté salirle sentì un forte rumore. Salì le scale a destra prima che potessero moversi, visto che era da lì vicino che proveniva il rumore. Infatti quandò arrivò in cima alle scale notò un armatura a terra e poco distante da essi una ragazza dai capelli rossi, probabilmente la responsabile del casino. Si ricordò di tutte le volte in cui aveva fatto cadere qualcosa o qualcuno, ovviamente senza farlo apposta, era un tipo molto distratto, e a volte viveva in un mondo suo, non era di certo colpa sua. La cosa positiva era che per fortuna l'armatura era rimasta intera, probabilmente un incantesimo legava tutti i pezzi in modo che non si smontasse mai. «Tutto bene?» chiese alla ragazza per poi mettersi di fronte a lei visto che prima si trovava alle sue spalle. Forse avrebbe dovuto fare il contrario, e cioè prima mettersi difronte a lei e poi parlarle, sperava di non averla spaventata. Successivamente il Grifondoro si chinò per rialzare l'armatura da terra e metterla di nuovo al suo posto. L'elmo si era leggermente ammccato e ora la faccia dell'armatura era rivolta a seinistra invece che difronte a sè, ma apparte quei piccoli dettagli era come prima. *Per una volta almeno non sono stato io a combinare guai* pensò ridacchiando prima di spostare nuovamente l'attenzione sulla ragazza, la quale era piena di lentiggini in faccia. Fred cominciò a fissarla, come d'altronde faceva con la maggior parte delle persone, non lo faceva di proposito, era il suo modo di "analizzare" una persona, non si accorgeva di farlo fin quando era troppo tardi e la maggior parte delle volte la gente lo guardava in modo strano poich<è era imbarazzata o infastidita dal suo sguardo. Dedusse che era del primo anno, come lui, e che probabilmente non era ad Hogwarts da molto tempo.

*Pensieri* - «Parlato» - Narrato
 
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view post Posted on 26/5/2016, 17:45

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Non avrebbe saputo dire se i giorni migliori, per lei, fossero quelli senza alcuna lezione, ma un po' di riposo era sempre molto gradito. Quella mattina il sole splendeva meravigliosamente, ma la voglia di uscire in cortile era gran poca, decisamente meglio ritirarsi nella sua silenziosa e amata torre, il luogo migliore del castello quando voleva rilassarsi. Sgattaiolò rapidamente fuori dalla sala comune senza curarsi di salutare i suoi concasati e si avviò con sicurezza verso la porta che dava su quella specie di terrazzo nella torre da lei tanto amata. I raggi del sole illuminavano allegramente l'intero giardino, sul lago il vento creava delle leggere increspature che per effetto della luce parevano dorati. La giovane corvonero si accovacciò sul parapetto osservando dall'alto quella scena meravigliosa, come se fosse stata un uccello che galleggiava nell'aria libero e leggero. Mentre era persa nei suoi pensieri un rumore assordante la fece sussultare mentre il suo cuore prendeva a battere freneticamente per lo spavento. Il tempo di calmarsi e realizzare ciò che era successo e si alzò rapidamente dal fresco muretto per andare a verificare il motivo di tanto subbuglio. Affacciandosi alla porta vide una ragazza a terra e un ragazzo che sistemava un'armatura ammaccata: quelle sculture di metallo avevano mietuto un'altra vittima! Si avvicinò silenziosamente alle due figure, che ora poteva associare a due studenti del primo anno, grifondoro, forse? Quando fu a pochi passi da loro domandò, con aria serena e disponibile, se avessero, per caso, bisogno di aiuto.la dorava rendersi utile, soprattutto coi nuovi arrivati e soprattutto se di aiuto potessero averne davvero bisogno! La ragazzina a terra le ricordò lei stessa, i lunghi capelli rossi e la propensione ad attirare guai e la goffaggine cucita sulla sua pelle assieme a qualche lampo di agilità. Il suo primo anno in quella scuola era stato sereno, anche se non era stata particolarmente socievole e di tanti che si trovavano in quel castello lei ne conosceva gran pochi. Per qualche attimo si incupí sperando che non fosse la stessa cosa per la ragazzina che aveva davanti, ma si rallegrò immediatamente: anche se fosse stato ora avrebbe avuto sicuramente due nuove conoscenze!
 
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view post Posted on 27/5/2016, 17:08
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*Ehy piccola Dream lo sai che sai combinare solo guai?*

Avrebbe voluto far tacere quella vocina che le risuonava sempre nella mente ma non ci sarebbe mai riuscita, era una parte della sua coscienza. Si decise a cercare di rimettere a posto l'armatura solo quando sentì dei passi ma fece soltanto più rumore di prima.
Si sarebbe presa una punizione se fosse spuntato qualche prefetto o capocasa. Non voleva già danneggiare la sua casata con l'eliminazione di qualche punto.
I passi si fecero più vicini poi si fermarono.
Era proprio dietro di lei. La fonte delle sue disgrazie o il sollievo di un misero spavento, che misero era dir poco.
La fortuna per una volta sarebbe stata dalla sua parte?
Finalmente la persona che le stava dietro si fece vedere spostandosi e sistemandosi di fronte mentre le chiese se stava bene. Eltanin annuì e il ragazzo sistemò l'armatura che non riportava gravi danni, fortunatamente.
Il ragazzo dopo aver sistemato l'armatura si fermò a guardarla e lei fece lo stesso. Osservava le persone per conoscerle meglio infatti dopo poco riconobbe il ragazzo. Era uno degli studenti della sua casata ed inoltre era dello stesso anno. Doveva ammettere di non ricordare il suo nome ma le succedeva spesso con quelli con cui non aveva scambiato parola.
Continuò ad osservarlo bene, si ricordava dei suoi capelli ribelli e soprattutto di quegli occhi verde smeraldo, per non parlare del fisico.
Cercava di ricordarsi il nome del ragazzo per non far brutta figura e si chiese se lui invece si ricordasse di lei poiché la stava guardando ma era stata talmente isolata in quel breve periodo che forse non si era accorto della sua presenza.
Stava per decidersi a presentarsi quando un'altra voce la raggiunse, una voce di una ragazza che chiedeva se avevano bisogno di aiuto.

*Ehy piccola Dream hai svegliato tutto il palazzo con la tua goffaggine!*

Il fatto che quella vocina le risuonasse nella mente con quell'ironia non fece altro che irritarla, proprio non capiva perché quella parte stesse prendendo il sopravvento su di lei.
Fatto sta che subito a loro due si aggiunse una ragazza che le assomigliava, o almeno anche lei aveva i capelli rossi anche se la ragazza era di qualche centimetro più bassa di lei eppure sembrava abbastanza matura per la sua età.
Per un momento negli occhi della ragazza notò un velo di tristezza che in un lampo scomparve.
Magari aveva rivissuto un breve e spiacevole ricordo che l'aveva intristita. Non le piaceva vedere le persone tristi e per questo era felice che fosse di nuovo serena anche se magari quel ricordo la continuava a tormentare.
Comunque ora si doveva scusare con loro per tutto il disordine e il frastuono che aveva provocato la sua immensa delicatezza.

Scusatemi, sono leggiadra quanto un elefante e magari vi ho disturbato. Scusatemi tanto.
Pensate che é la seconda volta che inciampo e siamo solo alla mattina, immaginatevi che razza di ragazza sono!


Si lasciò andare in una risata fra il nervoso e il liberatorio mentre si rialzava e si spolverava i vestiti e successivamente le mani. Quando fu sicura di essersi pulita per bene le mani le porse prima al ragazzo e poi alla ragazza.

Io sono Eltanin Dream, Grifondoro e del primo anno se non si nota. Fate attenzione a starmi lontano se non volete incidenti accidentali. Che strano.. Incidenti accidentali, solo io posso dire queste cose senza senso, ma spero di essere stata abbastanza chiara.
Sorrise e guardò la reazione dei due ragazzi. Aveva parlato molto velocemente come ogni volta che si doveva scusare per qualcosa poiché era agitata. I due però non sembravano affatto persone di cui non fidarsi, anzi le avevano offerto aiuto e lei ne era molto grata, molto spesso trovava persone che la prendessero in giro. Non che le importasse più di tanto poiché uno dei suoi motti era "Meglio pazza che uguale agli altri". Per non parlare di quando ci si metteva di suo per pare la scema ma lo faceva sempre per un valido motivo. La felicità altrui.
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Edited by Acacia - 2/6/2016, 21:18
 
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view post Posted on 29/5/2016, 14:34
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Con suo grande stupore anche la ragazza lo osservò studiandolo a fondo, ora capiva come si sentiva la gente quando era lui a farlo, ma non gli dava fastidio più di tanto, più che altro lo metteva un pochino a disagio, ma non lo diede a vedere. Nel frattempo il ragazzo aveva associato la ragazza alla Grifondoro che vedeva di tanto in tanto in Sala Comune, ma non avendola mai conosciuta non sapeva il suo nome. Pensò che fosse il caso di presentarsi ma venne interrotto, prima ancora di iniziare, da un'altra studentessa che probabilmente era stata attratta dall'assordante rumore causato dalla Grifondoro difronte a lui. La ragazza chiese subito se i due avevano bisogno di aiuto con aria gentile, ma la Grifondoro invece di rispondere direttamente alla domanda si scusò con i due per ciò che era successo, anche se Fred pensava che non ce ne fosse bisogno, infondo era stato un incidente e poi loro non erano mica dei Prefetti o dei Caposcuola, e poi anche lui succedevano spesso cose simili. Il Grifo ridacchiò a quelle parole la ragazza aveva parlato così veloce che quasi non era riuscito a capirla, quasi. Era simpatica. «Piacere, mi chiamo Fred Zoungla e anche io sono un Grifondoro del primo anno» quella ragazza era davvero buffa. Le strinse la mano leggermente facendole uno dei suoi sorrisi radiosi. Poi porse la mano anche alla ragazza arrivata da poco. Ora poteva aggiungere altri due nomi alla lista delle persone che aveva conosciuto ad Hogwarts, lista alquanto corta ma che pian piano sperava si sarebbe allungata.

*Pensieri* - «Parlato» - Narrato
 
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La ragazzina che pareva essere una sua copia non perse tempo e si scusò immediatamente dell'accaduto, cosa che, a dir la verità, la corvonero non trovava affatto necessaria: dopotutto non l'aveva fatto di proposito, e anche se così fosse stato non era nulla do punibile. Sorrise alla ragazzina quando accennò alla sua grazia, lei stessa non era da meno: ricordando come, ogni volta che conosceva qualcuno, riusciva a cadervi sopra, si fece sfuggire una risatina. Si rispecchiava perfettamente in quella grifondoro e provò immediatamente un senso di simpatia nei suoi confronti. Immediatamente si presentò parlando con tanta velocità che alla corvonero parve di ascoltare un nastro velocizzato. La corvonero strinse, sfoggiando un ampio sorriso, la mano che le era stata tesa dalla ragazzina e immediatamente dopo di lei il ragazzo si presentò a sua volta, un altro grifondoro, sempre primo anno: possibile che non si conoscessero già? La corvonero era stata piuttosto sulle sue i primi tempi, ma non così tanto da non conoscere almeno i concasati del suo stesso anno! Non si fece ulteriori domande a riguardo, si erano presentati tutti tranne lei, e di certo non voleva far la figura della persona scortese. Ora anche il ragazzo le porgeva la mano e nell'afferrarla la giovane cominciò a parlare.
Flaminia, corvonero, II anno, ma tutti mi chiamano Flammy o Flam!
Esclamò sorridente rivolgendosi ad entrambe le figure. Chissà, un tempo sarebbe stata meno disinvolta, certamente spontenea, ma una nota d'insicurezza avrebbe accompagnato ogni sua parola. Ora invece si trovava a suo agio mentre parlava con persone che non conosceva e questo le dava una soddisfazione immensa. Diede un'occhiata ai due primini, entrambi proveniente esattamente dall'altra parte del castello: cosa ci facevano lì? Di sicuro non era semplice arrivare da una torre all'altra, tutte quelle maledette scale! Al solo pensiero di dover percorrere tanta strada la corvonero si sarebbe rinchiusa nel dormitorio a schiacciare un pisolino!
Qual buon vento porta due grifoni da questa parte del castello?
Domandò allegramente ai due ragazzi, senza nessuna malizia o quant'altro, solo pura curiosità.
 
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Chiunque pensasse che Eltanin fosse normale sbagliava di grosso perché anche se inizialmente veniva presa in giro per quello dopo che la si conosceva si capiva perfettamente che tutti avevano ragione sul suo conto ma i veri amici a differenza degli altri non ridevano di lei ma ridevano con lei e questo era decisamente tutta un'altra cosa. Il fatto che nessuno dei due ragazzi l'aveva sgridata l'aveva sorpresa perché poiché era molto maldestra attorno a lei poteva succedere di tutto. Un attimo di distrazione e avrebbe incendiato il castello. Per sbaglio, ovviamente.
"Piacere, mi chiamo Fred Zoungla e anche io sono un Grifondoro del primo anno." Guardò il ragazzo sorridendo e stringendogli la mano, prima d'ora non si erano mai rivolti parola ma non era mai tardi per cominciare, giusto? E poi sembravano entrambi molto simpatici. Guardando il ragazzo scoprì che aveva già inquadrato la personalità della ragazza, più o meno. Neanche lei si conosceva completamente poiché c'era un piccola parte di lei che era imprevedibile perfino ai suoi occhi, come se non le appartenesse eppure sentiva perfettamente la sua insistente presenza. "Flaminia, corvonero, II anno, ma tutti mi chiamano Flammy o Flam!" la ragazza identica a lei però prima d'ora non l'aveva mai vista o solo di sfuggita per il castello senza accorgersene. Ora poteva attribuire esattamente dei nomi a quei due volti che le si presentavano davanti. La ragazza rispetto ai due Grifondoro era di un anno più grande ma questo non era di certo un problema poiché non era per niente timida se non in qualche particolare, rara occasione. Era una ragazza molto spontanea e aperta, socievole e bizzarra con un pizzico di follia in più rispetto agli altri che la caratterizzava. "Qual buon vento porta due grifoni da questa parte del castello?" la domanda era stata posta dalla Corvonero. Doveva ammettere che forse non si trovavano spesso dei Grifondoro lì poiché quella torre, se non sbagliava, ospitava anche la Sala Comune dei Corvonero. Anche se lontana dalla sua Sala Comune aveva comunque voluto osservare il panorama da quella torre per anche poi dipingerlo sul suo blocco da disegno. "In verità, come hai visto, non conoscevo Fred perciò é stato un puro caso che ci trovassimo qui nello stesso momento" sorrise spostando lo sguardo dall'uno all'altra "Avevo sentito qualche chiacchiericcio sul panorama e poiché amo dipingere non ho resistito e sono venuta qui. Questa caduta non é stata neanche la prima della giornata devo ammettere." disse la ragazza spostando dietro l'orecchio il ciuffo di capelli rossi che le ricadeva davanti all'occhio destro. Gli occhi azzurri ora sembravano persi nel nulla come se non stesse guardando nulla in particolare di questo mondo ma come se stesse guardando oltre di esso, alla scoperta di qualcosa di nuovo. Bastarono quei pochi secondi e poi tornò completamente in sé, lo sguardo puntato sui due ragazzi. "E voi invece? Cosa vi ha portati qui?" In quel preciso istante cercò di prestare molta attenzione dato il suo Deficit da disturbo dell'attenzione che molto spesso la faceva viaggiare altrove, quasi fosse in un mondo tutto suo. A questo comportamento aveva visto molte reazioni. C'era chi si arrabbiava perché per sbaglio non era riuscita a seguire i discorsi, c'era chi le dava di una povera ingenua, chi le dava della stupida con qualche problema serio e chi pensava fosse dolce. Quelli che dicevano che avesse qualche problema serio però non conoscevano il vero problema serio. Erano solo concentrati all'apparenza e questo comportamento lo trovava nettamente infantile, più di quanto potesse esserlo lei di suo.
Forse era anche vero, si perdeva troppo nei suoi pensieri, nelle sue convinzioni o semplicemente per trovare una giusta soluzione ad un qualsiasi problema ma alla fine, dopo essersi immersa completamente nei suoi pensieri, non ne usciva più. Non sapeva neanche come ci riusciva ma una volta rimase in quello stato per giorni ma tutto ciò che aveva davanti era un unico grande incubo da cui non riusciva a trovare una via di uscita.
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view post Posted on 10/6/2016, 21:14
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Fred Zoungla - Grifondoro

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Forse era destinato ad incontrare nuove persone sempre in situazioni poco normali, erano poche le persone del castello che aveva conosciuto senza cadere, senza andarci a sbatter contro o senza fare un brutta figura e la ragazza della sua stessa Casata gli ricordava molto sé stesso. Entrambe sembravano davvero molto simpatiche e lui non poteva che essere felice di conoscere altre due persone. Al sentire il nome della Corvonero subito gli venne in mente una sua amica, nonché Prefetto della sua stessa casata, e si rese conto che era da molto che i due non parlavano, a stento riusciva a vederla tranne che durante le lezioni a poche volte in Sala Comune, probabilmente non aveva molto tempo essendo diventata Prefetto aveva molte più responsabilità e doveri e Fred questo lo capiva, ma sperava che prima o poi i due avrebbero chiacchierato un po', gli piaceva la sua compagnia ed era anche simpatica, stravagante, diversa e forse per questo erano diventati amici, anche se la maggior parte del merito era stata di Lu, la sua Puffola Pigmea, della quale Flam si era subito innamorata, ma come darle torto. Fred scacciò quei pensieri dalla testa e si concentrò nuovamente sulle due ragazza vicino a sé. «Sono qui per lo stesso motivo, più o meno. Ed-Mio padre è un fotografo babbano e ho ereditato il suo amore per la fotografia. Sto pensando di fare un Album pieno di foto dei luoghi e dei momenti passati ad Hogwarts e visto che non sono mai venuto in questa parte del castello mi sono detto "Perché no?", ed eccomi qui» disse rispondendo alla domanda della Corvonero sorridendo, sperava di non aver risposto in modo stravagante. Stava per chiamare suo padre per nome, come sempre, ma si era ricordato che le due non potevano sapere chi fosse Edward Styles quindi si era subito corretto. Inoltre si meravigliò della fluidità con la quale era riuscito a parlare con le due, non era il tipo al quale piaceva parlare molto con persone con cui non aveva confidenza, anzi forse aveva detto anche più parole di quante se ne aspettava inizialmente. Forse era stato inutile dire tutte quelle cose infondo si capiva anche dalla fotocamera che portava al collo. *Me la sto cavando bene visto?* si disse da solo provando una piccola sensazione di orgoglio, forse dopotutto Hogwarts stava veramente aiutando il Grifo a "sbloccarsi".

*Pensieri* - «Parlato» - Narrato

Perdonate il ritardo :fru:
 
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La famosa vista della torre di divinazione attirava semprr gli studenti, soprattutto quelli dei primi anni.. Tutte le torri avevano una gran vista, ma da quella avresti potuto osservare un paesaggio che andava dal grande Lago Nero alla Foresta Proibita e in mezzo a tutto ciò un immenso prato punteggiato di alberelli. Sorrise ai due ragazzi quando apprese che loro non avrebbero fatto eccezione.. se non per lo scopo primario di quella visita: immortalare l'orizzonte. Tante volte aveva provato a disegnare paesaggi ma non le era mai riuscito, se la sarebbe cavata molto meglio con una fotografia!
Beh.. Questa è la mia torre... o meglio, la torre dei corvi, solitamente non ho tante visite, soprattutto al mattino e tanto meno così rumorose!
Si fece scappare una risatina amichevole, di quelle che ti fanno venire il sorriso e forse anche la voglia di unirti in quella risata priva di malizia e cattiveria. Per sua fortuna la sua permanenza in quella scuola era stata serena, fino ad allora, aveva trovato solo persone meravigliose lungo il suo cammino e ne era estremamente felice. *Chissà se è così per tutti..* si ritrovò a pensare mentre sul suo volto cadeva nuovamente un velo di tristezza. Probabilmente qualcuno doveva anche esserci che non si era trovato affatto bene fra quelle mura, forse aveva anche incontrato belle persone, ma forse non bastava.. Scosse leggermente la testa uscendo dai suoi pensieri e rivolse un sorriso ai due grinfondoro.
Allora, come vi sembra questo posto? Vi trovate bene?
Sperò con tutta sé stessa in due risposte affermative, in caso contrario avrebbe provveduto personalmente a rendere il loro soggiorno più piacevole: tutti si meritavano di essere trattati come si deve, soprattutto in un luogo che diventerà sempre piú, anno dopo anno, la tua nuova casa.P
Osservò gli oggetti che i ragazzi portavano, la fotocamera e il blocco da disegno le ricordarono perché loro, tutti loro in fin dei conti, si trovassero lì.

Che ne dite, vi faccio strada?
Chiese indicando la porticina di legno alle sue spalle, dopo tanta strada non potevano rimanere in un dannato corridoio, dovevano assolutamente raggiungere la loro meta e non sarebbe stata di certo lei ad imedirlo.

Mi scuso per il vergognoso ritardo ma una serie di eventi piuttosto spiacevoli mi ha interdetta. A fine role, per farmi perdonare, avrò dei """regali""" per entrambi ^_^
 
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Se quella giornata era iniziata male, ora doveva ricredersi. Aveva già incontrato due studenti molto simpatici, o almeno quella era stata l'impressione a prima impatto. Ma di solito il suo intuito non sbagliava e quindi si lasciava trasportare, anche fin troppo, da esso. «Sono qui per lo stesso motivo, più o meno. Ed-Mio padre è un fotografo babbano e ho ereditato il suo amore per la fotografia. Sto pensando di fare un Album pieno di foto dei luoghi e dei momenti passati ad Hogwarts e visto che non sono mai venuto in questa parte del castello mi sono detto "Perché no?", ed eccomi qui» l'idea del ragazzo di creare un album pieno di fotografie era molto simile alla sua solo che lei l'album lo creava con disegni su disegni nei quali immortalava i migliori momenti, gli amici oppure i paesaggi. Si divertiva poi a sfogliarlo e rivivere tutti quei bellissimi ricordi anche se non tutti i disegni erano felici e cercava sempre di non farci cadere lo sguardo. "Beh.. Questa è la mia torre... o meglio, la torre dei corvi, solitamente non ho tante visite, soprattutto al mattino e tanto meno così rumorose!" arrossì verso l'ultima parte della frase per poi scoppiare a ridere. Non ci poteva far niente, lei era molto, ma molto maldestra ed erano poche le volte in cui riusciva a cavarsela senza un capitombolo o senza rompere od urtare qualcosa. Anche la Corvonero rise, ma non c'era nessuna presa in giro nascosta nella sua risata, senza malizia o cattiveria e questo le riempì il cuore di gioia. "Allora, come vi sembra questo posto? Vi trovate bene?" la domanda della ragazza non la sorprese d'altronde lei era al primo anno e si trovava da poco lì mentre per la ragazza quello era già il suo secondo anno. Per aver trascorso già parte del suo anno ad Hogwarts non aveva idea di cosa dire alla Corvonero ma tutto sommato si trovava bene lì. Meglio di quanto se ne trovasse alla scuola babbana frequentata prima di entrare al castello "Bene dai. É tutto molto fantastico, meglio di quello che pensassi, sinceramente. Anche se i compiti restano compiti. Devo ammettere che voi siete le prime persone con cui ho iniziato una conversazione decente e piacevole." sorrise spostando dietro l'orecchio un ciuffo di capelli rossi che le ricadeva davanti agli occhi "Che ne dite, vi faccio strada?" annuì sorridendo per poi ringraziarla. Quella Corvonero si era rivelata veramente gentile nei loro confronti e di sicuro era in debito con i due ragazzi per non aver avvisato professori, prefetti i quant'altro per il casino combinato dalla ragazza. Si chiese come sarebbe felice stata felice sua mamma per aver fatto amicizia con due nuove persone lì ad Hogwarts. Era sicura che sua mamma continuasse a vegliare su di lei anche se non era più lì con lei.



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Scusate piuttosto me per il mio ritardo a dir poco esagerato
 
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view post Posted on 20/7/2016, 12:35
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Fred Zoungla - Grifondoro

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«Lo adoro. Hogwarts mi ha letteralmente cambiato la vita» disse rispondendo alla domanda di Flammy. Hogwarts gli aveva realmente cambiato la vita e continuava a farlo giorno dopo giorno, era la sua casa ormai. «E a te?» chiese a Flammy, visto che Eltanin aveva già risposto alla domanda prima di lui. Quando la Corvonero propose loro di fargli strada il Grifo seguì l'esempio della sua Con-casata annuendo e seguendole. «Qual'è a vostra materia preferita?» chiese per fare un po' di conversazione, cosa che non faceva quasi mai, di solito erano gli altri a fare conversazione con lui visto che lui era completamente negato a farlo. Gli faceva veramente piacere poter fare nuove amicizie, infondo l'amicizia era un rapporto che non poteva mancare nella vita di qualsiasi persona, gli amici rendevano le cose più facile, le giornate più piacevoli e inoltre erano sempre lì per aiutarti, esattamente come lui ed Oliver. Era sicuro che non avrebbe potuto avere un rapporto uguale a quello che aveva con lui, era come un fratello e quei tipi di rapporti non si consolidano tutti i giorni, specialmente per lui.

*Pensieri* - «Parlato» - Narrato

Perdonate il super ritardo il post striminzito :fru:
 
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view post Posted on 22/7/2016, 11:57

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Sfortunatamente non tutti riuscivano a fare immediatamente tante amicizie, era il caso di quella ragazza che le ricordava terribilmente sé stessa. Aveva avuto lo stesso "problema" l'anno precedente, non tanto perché fosse timida o poco socievole, tutt'altro, ma s era concentrata più sui libri che sulle persone. Doveva dire che alla fine dei conti ne aveva conosciute parecchie nell'ultimo periodo e ora che aveva ingranato riusciva a gestire compiti e relazioni sociali. La grifondoro non sembrava apprezzarlo tanto quanto lei, ma come biasimarla? Dopotutto non era esattamente normale amare i compiti, ma per la corvonero era diverso: li sfruttava per arricchire la sua conoscenza leggendo volumi su volumi alla ricerca di informazioni. Non era comunque al pari delle sue concasate, ma era comunque soddisfatta del suo lavoro e lentamente faceva progressi. Accennò un sorriso amichevole alla ragazzina, come a dire "so come ti senti", e sperò che per allora potesse bastare. Il ragazzo, invece, doveva aver fatto molte amicizie da quello che riusciva a capire la corvonero. Fu estremamente felice di questo fatto, se Hogwarts poteva davvero rivelarsi una seconda casa di certo avresti dovuto trovare anche una seconda famiglia, possibilmente composta da quelle persone che ti fanno stare bene e ti sostengono quando ne hai bisogno. Sperò solo che anche la sua giovane copia avrebbe presto trovato la sua, di famiglia. Dopotutto ognuno se lo meritava e ognuno ne sentiva il bisogno, chi più e chi meno, ma era certa che fosse così. Aprì la porta che dava su un ampio terrazzo coperto, già dalla soglia si poteva intravedere quel magnifico paesaggio per cui quella torre era tanto famosa: si potevano ammirare sia il Lago Nero che la Foresta Proibita ed era inutile dire quanto fosse meravigliosa quella vista. Lasciò che le sue nuove conoscenze varcassero la porta per poi richiudersela alle spalle e avvicinarsi a loro.
Non temere, vedrai che presto farai molte conoscenze splendide e sarai piena di amici! Anche io non ne avevo molti, all'inizio, ma piano piano la gente comincia a conoscerti ed è molto più semplice stringere amicizie che potrebbero durare per tutta la vita!
Si rivolse alla ragazza sfoggiando un ampio sorriso. Si sentiva come una sorella maggiore mentre la rassicurava e tentava di farle capire che sarebbe andato tutto bene, doveva solo avere pazienza e le cose avrebbero cominciato a funzionare anche per lei.
Ad ogni modo mi fa piacere che vi trovate bene nel castello! Se solo pensate che dovrete passarci 7 anni della vostra vita, è meglio che viviate in un luogo dove vi sentite a vostro agio!
Beh, una materia preferita non credo di averla.. Quelle in cui vado meglio sono Erbologia e Pozioni, ma la mia bacchetta è molto portata per la Trasfigurazione, e, in ogni caso, mi piace castare incantesimi! Posso dirti la materia che più non sopporto.. non è difficile: Storia della Magia! Ho il terrore quando devo svolgere un compito e questo non mi piace affatto!
E le vostre? Che impressione vi siete fatti degli insegnanti?

Disse rivolgendosi ad entrambi. Mentre parlava della materia che non riusciva a digerire affatto non poté far a meno di ridacchiare. In realtà era più una risata nervosa, serviva più a mascherare il disagio che provava ogni volta che si ritrovava a pensare a quella particolare materia. Era l'unica nella quale non riusciva ad ottenere nessun genere di risultato e se ne vergognava da morire. Tutti i suoi concasati riuscivano a svolgere quelle lezioni senza troppe difficoltà, ma per quanto lei potesse impegnarsi non riusciva in nessun modo ad ottenere nemmeno il minimo risultato. Sembra, oltretutto, che più tentasse di ottenere un buon voto e più il "buon voto" si abbassasse, fino ad arrivare addirittura a risultati inaccettabili.
 
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view post Posted on 28/8/2016, 18:50
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ELTANINScheda


grifondoro

La Corvonero le sorrise e subito intuì che ci fosse una tacita intesa, come se si conoscessero da una vita, eppure non l'aveva mai vista prima di allora. Beh, forse poteva averla vista per caso fra quella marea di studenti presenti ogni giorno nella Sala Grande oppure per i corridoi del castello. «Lo adoro. Hogwarts mi ha letteralmente cambiato la vita» lo capiva perfettamente, soprattutto perché a lei quel castello stava pian piano cambiando la sua vita e la stava anche salvando e questo era moltissimo. «E a te?» la domanda ora era rivolta a Flammy. Poiché aveva appena sentito la risposta da Fred ora era curiosissima di sapere anche cosa provava Flammy. Intanto avevano anche ripreso a camminare, diretti finalmente verso il loro obiettivo. «Qual'è a vostra materia preferita?» chiese poi mentre Flammy apriva la porta che dava su un ampio terrazzo coperto dal quale si poteva già intravedere quel magnifico paesaggio. Subito sgusciò fuori per osservare il paesaggio, lo sguardo che saettava da un luogo ad un altro. L'unica cosa che in quel momento pensava era che ciò che la circondava era mozzafiato. Soffermò lo sguardo sulla superficie del Lago Nero e si ripromise di andarci a fare una camminata prima o poi ed infine spostò lo sguardo verso quella che era la tanto temuta Foresta Proibita, anche se da lassù sembrava un innocua foresta. Presto avrebbe prese in mano il suo blocco da disegno per imprimere sul foglio il paesaggio che la circondava, cercando anche di renderlo vivo, proprio come le foto, ma senza usare la macchina fotografica, al contrario di Fred. Erano due cose esattamente opposte, ma talmente simili ed entrambe stupende, anche se lei preferiva usale la propria mano ed una semplice matita per imprimere sul foglio i suoi migliori ricordi o i luoghi più belli visitati. Flammy chiuse la porta dietro di loro per poi riprendere la parola.
«Non temere, vedrai che presto farai molte conoscenze splendide e sarai piena di amici! Anche io non ne avevo molti, all'inizio, ma piano piano la gente comincia a conoscerti ed è molto più semplice stringere amicizie che potrebbero durare per tutta la vita!»Si voltò verso la ragazza che le sorrise e subito intuì che non le stava mentendo, che non era una bugia. «Sai, credo che tu abbia proprio ragione. E poi ho ancora moltissimi anni per conoscere molta altra gente ed amici.» D'altronde era anche quello che aveva sempre sognato avere degli amici che le durassero per tutta la vita. Le era stato inculcato fin da piccola grazie a quelle serie che trasmettevano alle tv. A suo padre affascinava molto il mondo babbano e, fin da quando ne aveva memoria, aveva fatto di tutto per conoscere la loro cultura. Lei infatti aveva anche frequentato la scuola babbana prima di Hogwarts e non é stato sempre tutto rose e fiori, ma ora non pensiamoci.«Ad ogni modo mi fa piacere che vi trovate bene nel castello! Se solo pensate che dovrete passarci 7 anni della vostra vita, è meglio che viviate in un luogo dove vi sentite a vostro agio!
Beh, una materia preferita non credo di averla.. Quelle in cui vado meglio sono Erbologia e Pozioni, ma la mia bacchetta è molto portata per la Trasfigurazione, e, in ogni caso, mi piace castare incantesimi! Posso dirti la materia che più non sopporto.. non è difficile: Storia della Magia! Ho il terrore quando devo svolgere un compito e questo non mi piace affatto!
E le vostre? Che impressione vi siete fatti degli insegnanti?»

La capiva moltissimo sul fatto di essere terrorizzata da Storia della Magia. Aveva paura di non riuscire mai ad essere abbastanza brava ed intelligente per saper svolgere bene i suoi compiti. In realtà se la cavava meglio con le materie pratiche rispetto a quelle teoriche. «Anche io ho il terrore di quella materia.. Sono decisamente più portata per le materie maggiormente pratiche.»
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Oliver harrypotter.it


Grazie per avermi aspettato <3 Scusate per il post corto ma mi si é cancellato prima di postarlo e che nervi..
 
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view post Posted on 2/10/2016, 10:22
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Fred Zoungla - Grifondoro

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«Allora siamo in tre» disse il grifondoro ridendo «E' terribile quella materia, e per giunta è anche difficile prendere un voto alto quindi penso sia normale che tutti la odino» Infatti il primo voto che aveva ricevuto in quella materia non era tra i migliori ma si era accontento comunque, non aveva alcuna voglia di rifare i compiti d'accapo solo per prendere un voto più alto e questo faceva capire perfettamente cosa pensasse di quella materia. I tre arrivarono alla torre e il Grifondoro non poté fare a meno di arrampicarsi sul muretto e guardare l'immenso panorama, era simile a quello della Torre di Astronomia ma ovviamente essendo collocate in due punti diversi le cose che si vedevano erano appunto diverse. Prese la macchina fotografica e scattò varie foto. «Venite, è bellissimo» disse incoraggiando le altre due ad mettersi vicino a lui. Il muretto d'altronde non era per niente alto, non per questo era meno pericoloso, dopotutto poteva cadere da un momento all'altro ma avrebbe fatto attenzione e non si sarebbe sporto più del dovuto. Il panorama sembrava immenso, infinito e ancora una volta si ritrovò tra i suoi pensieri, in un'altro mondo in cui si trovava solo, coi piedi sul nulla, ed era completamente avvolto dal panorama stesso.

*Pensieri* - «Parlato» - Narrato
Lo so il post è cortissimo e ho fatto anche tardi ma perdonatemi. Comunque stavo pensando di dare una specie di senso a questa role e magari cominciare un gioco in cui i tre si confideranno segreti, paure eccetera giusto per conoscersi meglio e così diventare dei veri amici che ne pensate? Ovviamente avete libera scelta e decisione su quale gioco proporre anche nel prossimo post, non c'è problema
 
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view post Posted on 17/10/2016, 06:37

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Più parlava con quella ragazza e più non riusciva ad evitare di pensare che fossero talmente simili da dover esser quanto meno cresciute assieme. All'infuori del semplice aspetto esteriore, si trovavano d'accordo su parecchi punti e la corvonero già la sentiva molto vicina. Fu con piacere, o forse non proprio piacere, forse più con quella sensazione che si prova a sapere che "siamo tutti sulla stessa barca", nell'apprendere che non era la sola a temere da morire storia della magia. Rivolse un sorriso ad entrambi ed osservò il ragazzo sedersi sul muretto dov'era solita appollaiarsi a sua volta quando quel luogo era deserto, come nella maggior parte del tempo. Si avvicinò a lui dopo il suo invito ad avvicinarsi, e rimase ancora estasiata da quella magnifica vista, come le capitava ogni singola volta che si affacciava da quella balaustra di pietra. Si appoggiò con la schiena contro il muro opposto rispetto a quello occupato dal ragazzo e si lasciò scivolare a terra, fino a sedersi. Un leggero venticello le scompigliò i capelli e la ragazzina ridacchiò sistemandoseli. Adorava il vento, era come se la natura stesse accarezzando le sue creature, in un certo senso, e amava la natura, sentendosi onorata di aver ricevuto quelle attenzioni. Osservò i due ragazzi con i grandi occhi blu pieni di curiosità che la caratterizzavano, pensando che avrebbe desiderato conoscerli un po' meglio.
Che ne foreste se provassimo a conoscervi un po' meglio?
Domandò sorridendo e sperando che ai due la proposta non dispiacesse.

Mamma mia il ritardo, mamma mia (e a sto giro vi evitò la battuta sul "ritardo mentale"... Scherzone, l'ho appena fatta (?) Ok serietà. (Si, come no :asd:) Ho lasciato l'onore e anche l'onere di proporre il gioco alla cara, buona, vecchia elly :asd: dato che era venuto in mente a lei e che io lo ricordo poco :asd: <3
 
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15 replies since 25/5/2016, 13:46   255 views
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