The Wizar∂ Voi¢e - III Incontro

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view post Posted on 15/5/2016, 15:14
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Erano le cinque e mezza quando una sinfonia allegra, sempre più ritmata, si fece largo fra i corridoi apparentemente desolati del secondo piano del castello di Hogwarts. Non un'anima, né viva né morta, aleggiava in quel luogo, anzi gli stessi dipinti si erano appisolati per il tepore della giornata. Quella mattina faceva freddo, il clima era impazzito e la temperatura era calata vertiginosamente, sebbene la Primavera non fosse più alle porte. Tuttavia, con il trascorrere delle ore, una piacevole brezza aveva sostituito il gelido vento, sferzando il cielo per far allontanare le nubi temporalesche che minacciavano l'intero Regno Unito fin dall'alba ormai trascorsa. Più la sera si avvicinava, più si palesava il desiderio di voler trattenersi accanto un camino della propria Sala Comune oppure direttamente sotto le calde coperte del proprio letto, in dormitorio. Ma quel pomeriggio Hogwarts aveva altri programmi per alcuni studenti. Gli appassionati di musica avrebbero avuto pane per i loro denti, a quanto pareva, perché pochi giorni prima era comparso un avviso svolazzante attaccato esattamente sulla bacheca principale della Sala Grande: tra un torso di mela gettato via e un morso di toast al prosciutto, quasi ogni abitante del castello aveva potuto scorgere l'annuncio del ripristino del The Wizard Voice. Finalmente, aveva urlato qualcuno; non vedo l'ora, aveva esclamato un altro. I membri del Club erano fin troppo elettrizzati all'idea di rimettersi in gioco, poiché per tutti loro la Musica fungeva da balsamo, quasi un toccasana contro le intemperie della giovane vita. Per qualche momento, infatti, armonie e note si sarebbero librate ovunque, entrando nel petto per placare qualsiasi battito ribelle, così come sarebbe accaduto per la mente spesso in subbuglio a causa di saggi da consegnare per il giorno seguente, compiti da svolgere prima di andare a letto e imprecazioni da mandar via prima di scoppiare come una furia in carne ed ossa. Chiunque voleva un po' di pace, chiunque avrebbe desiderato perdersi tra i meandri musicali: il Club era pronto ad assolvere quelle semplici richieste, non avrebbe fallito. A partire dalle stelle di Madama Hale, ex docente di Astronomia, fino al sapore materno della Terra di Madama Goodheart, docente di Erbologia nonché attuale Vice Preside della Scuola, l'associazione era stata plasmata nel migliore dei modi, ottenendo aiuti perfino da abili studenti pieni di passione. Era il caso di una giovane Corvonero, pimpante come un Plimpi fuor d'acqua: il suo nome era Violet, il suo spirito era energico e la sua abilità musicale non era affatto indifferente. Si era concentrata per far sì che tutto fosse pronto per l'incontro pomeridiano, a partire dagli strumenti che aveva sistemato in punti strategici dell'Aula per concludere con alcune radio magiche che erano state attivate sulla frequenza di RSN, Radio Strega Network, la più famosa in assoluto nel Mondo Magico. Un palco leggermente rialzato, di legno con tanto di gradino sul quale salire, era collocato sul fondo come una pedana sulla quale i vari partecipanti avrebbero potuto esibirsi; tamburi ritmati erano negli angoli e sedie, molte sedie, descrivevano la zona del coro o dei semplici spettatori. Era tutto pronto, occorreva soltanto aspettare. «Vì, puoi alzare il volume? C'è The Sound Of Silence di Glenda Chittock alla radio!» fu il commento di Oliver, il cui sorriso, simile ad un marchio di fabbrica, non mancava neanche quella volta. Come poteva, in effetti, se per quel giorno il Destino gli aveva fatto il miglior regalo di sempre? Musica, Musica e ancora Musica, accerchiata da amici, dalla sua chitarra classica inseparabile e da un'emozione tutta in crescendo. Via alle danze!






Attenzione: Come scritto da Violet nell'annuncio in Bacheca in Sala Grande, oggi riparte il The Wizard Voice. I referenti sono Aquileia Goodheart e Violet Wilson, non io. Mi sono occupato dell'apertura perché Vì mi ha chiesto di farlo, essendo impossibilitata, oggi, per causa connessione. La role è gestita da lei, ci tengo a precisarlo. E' presente, ho avuto il suo permesso per citarla. La collocazione è un'aula accanto l'Ufficio di Leia, un posto semplice e allestito musicalmente per esibizioni e altro. I membri del Club possono presentarsi quando desiderano, considerate che l'appuntamento è per le 18 del pomeriggio del 15 Maggio. Non si tratterà di una lezione musicale, quanto di un incontro per far ripartire il Club: sono aperte le iscrizioni, contattate Leia o Violet oppure presentatevi direttamente qui, l'avviso può essere letto da chiunque. Portate i vostri strumenti musicali, se ne avete, altrimenti potete acquistarli da Zufolo (pubblicità subliminale) oppure usufruire di quelli presenti in aula.

Credo sia tutto, Vì, perdonami se ho saltato qualcosa! :')
Buon divertimento!

 
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view post Posted on 16/5/2016, 11:37
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HELENScheda


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tassorosso

Finalmente! Era ciò che Helen aveva pensato quando aveva letto l’avviso in bacheca. Finalmente il Wizard Voice ritornava. Non c’erano stati più incontri da quando c’era stato ‘il cambio della guardia’, ovvero da quando la professoressa Hale era andata via e il ruolo di referente del club era passato alla professoressa Goodheart. Inoltre aveva scoperto che la nuova aiutante del club era Violet, una bravissima violinista. Helen si chiedeva cosa avessero pensato e organizzato per quell’incontro del club, per il nuovo inizio del Wizard Voice. Helen era davvero curiosa.

Quel giorno era stata molto impegnata e ritornò nel suo dormitorio solo per prendere ciò che le serviva per l’incontro. Mise in borsa come al solito quaderno e penne, e infine anche i suoi strumenti. E lì aveva avuto qualche problema. Helen aveva tre strumenti diversi con sé e non aveva ancora deciso quale portare per quell’incontro. Il flauto dolce era il suo strumento preferito ed era quello che sapeva suonare meglio. L’armonica rallegrante poteva dare un pizzico di magia in più all’incontro col suo effetto magico. E infine il nuovo flauto magico che però ancora non sapeva suonare bene. Indecisa com’era, mise in borsa tutte e tre gli strumenti. *Deciderò sul momento cosa suonare, se ci sarà occasione*.
Prima di uscire afferrò una giacca – indossava un semplice toppino bianco e già quella mattina si era già congelata a causa del freddo imprevisto – e scappò fuori.

Doveva incontrarsi con Oliver e infatti lo vide all’inizio del corridoio. Insieme a lui si recò in un’aula accanto all’ufficio della professoressa di Erbologia. *Chissà perché stiamo qui e non nel suo ufficio?* Si chiese la Tassorosso. La risposta le venne subito data quando sia Violet, già presente all’interno dell’aula, che Oliver sistemarono la stanza con un bel palchetto e tanti strumenti.
Helen aiutò poco i due, sia il Grifondoro che la Corvonero sembravano già sapere cosa fare. Per non sentirsi di troppo, la ragazza decise di ‘accompagnare’ il lavoro dei due con un po’ di musica. Salì sul palco e afferrò un microfono, dopodiché incantò una delle scatole affinché suonasse la base della canzone.
*Mi dispiace, ma mi dovrete sopportare!* Pensò poco prima di intonare la prima nota.



Oliver harrypotter.it
 
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view post Posted on 17/5/2016, 20:39

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Ah il pranzo, il suo momento preferito della giornata: un momento in cui rilassarsi, parlare con gli amici che si era fatta fra le file della propria casata e socializzare un po'.. ma soprattutto un momento per mangiare, quanto adorava il cibo! In quella scuola, poi, doveva ammettere che i pasti fossero deliziosi! Aveva sentito parlare degli elfi nelle cucine e dell'associazione C.R.E.P.A. e spesso le capitava di pensare che a quelle persone non piacesse il cibo, non trovava altra spiegazione plausibile! Ogni volta, puntualmente, si metteva a ridacchiare attirando su di sé sguardi perplessi che riusciva comunque a trasformare in sorrisi con la rua riata fragorosa e al quanto contagiosa. Proprio durante uno di quei pasti le arrivò alle orecchie una notizia decisamente allettante, ma, a causa del rumore, riuscì a cogliere solo qualche parola: qualcuno stava parlando di una qualche 'riapertura' di un club di.. musica? La giovane corvonero si guardò attorno mentre masticava con voga il suo tramezzino ma non riuscì a capire di chi fosse la voce: peccato, avrebbe tanto voluto saperne di più! Tornò dispiaciuta, ma non troppo, al suo cibo (quella compagnia le faceva scordare ogni dramma) e finì con calma il proprio pranzo, ma come si dice in certi momenti:"chiedi e ti sarà dato". E così era stato! La ragazzina dai lunghi capelli rossi se ne stava uscendo dalla sala grande addentando l'ultimo muffin al cioccolato che aveva abilmente sottratto ad un suo con casato quando con la cosa dell'occhio vide quello che le sembrò un nuovo avviso sulla bacheca:"the wizard voice". Tornò sui suoi passi e si piazzò davanti a quel manifesto in miniatura, leggendo con attenzione le parole su quel foglio le tornarono alla mente le parole udite minuti prima e non poté far a meno di sorridere: era stata accontentata un'altra volta! Alle sue spalle, nel frattempo, altri studenti si erano fermati a dare un'occhiata ma lei non sentiva i suoi commenti, pensava solo all'evento appena scoperto e al fatto che avrebbe preso atto quella stessa sera.
*Stasera!? Cavolo, devo muovermi!*
Improvvisamente la bambina scattò a correre diretta verso la torre corvonero: doveva portarsi avanti coi compiti così avrebbe potuto partecipare a quel magnifico incontro.
Ormai aveva finito ben due compiti e assistito ad altrettante lezioni e si sentiva a dir poco esausta, si lasciò cadere sul letto di schiena e mentre contemplava il vuoto pensava che fosse stato un vero peccato non portarsi la chitarra dietro, adesso si ritrovava senza uno strumento e nonostante la possibilità di usare quelli messi a disposizione nell'aula non sarebbe stata la stessa cosa. Fortunatamente la sua voce non poteva lasciarla in giro e quello era già qualcosa. Stanca si mise a sedere pensando alle scale che avrebbe dovuto fare..non tanto all'andata quanto al ritorno! Si fece forza e, dopo essersi data una sistemata, uscì dalla sala comune dirigendosi con calma verso il terzo piano: aveva tempo a sufficienza. Dopo qualche minuto era arrivata di fronte alla porta che cercava e, appoggiandovi delicatamente la mano sopra, la spinse ed entrò nella sala.
*Fortuna che non pensavi di essere in ritardo!*
Alcuni studenti erano già arrivati: riconobbe delle facce familiari come quella della sua concasata Violet e quella del garzone di Zufolo.. Oliver? Se non si sbagliava era il caposcuola grifondoro, ma ci aveva parlato in sole due occasioni, una delle quali era proprio per fare un regalo alla prima persona citata. Su un palco, che era stato probabilmente montato dagli studenti volenterosi, una tassorosso che aveva visto rare volte aveva fra le mani un microfono e aveva cominciato a cantare: strano fatto dal momento in cui la musica trasmessa dalle radio in quella stanza era piuttosto alta. Ad ogni modo la giovane corvonero trovò il coraggio di levarsi da davanti alla porta e di avanzare nella stanza guardandosi attorno meravigliata: tutti quegli strumenti in una sola stanza a libero utilizzo erano un sogno! Finalmente era arrivata in quello che aveva tutta l'aria di essere il paradiso... c'era pure il cibo! Era davvero perfetto.


Edited by Flammy Snowleaves - 17/5/2016, 21:51
 
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view post Posted on 17/5/2016, 20:47
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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The Wizard Voice - In partenza -
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Finalmente potevano ripartire, finalmente era tutto pronto. Ci aveva messo parecchio per riprendere in mano la situazione dei The Wizard Voice perché, dopo l’abbandono della professoressa Hale e di Karen, andare avanti non era stato per niente facile, al contrario, era stata tutta una strada in salita. Tra tutti i progetti in cui si era inserita la compagnia musicale era tra quelle che sperava di non dover mai abbandonare o, peggio, vedere sciogliersi.
Si era fatta in quattro aiutata da Oliver, ovviamente, ma anche da alcuni elfi della scuola che avevano accettato di darle una mano per alcune cose. Erano stati messi sulle pareti addobbi, un piccolo rinfresco con torte, pizzette e bibite erano state allestite addossati alla parete che si trovava sulla parte opposta della porta d’entrata, un piccolo palco e con davanti delle sedie per potersi accomodare e seguire in pace oppure dove partorire le idee più geniali per poter intervenire. C’era anche un bel pianoforte, non proprio al centro della sala ma spostato un po’ di più verso la parte opposta del palco, era un pianoforte a mezzacoda di un nero così splendente da sembrare quasi luccicante, un semplice strumento babbano, certo, ma almeno chi adorava quello strumento non avrebbe dovuto fare i salti mortali, inoltre la sua Lucy era stata chiara: avrebbe dovuto suonare il pianoforte, a qualsiasi costo.
Durante i preparativi Helen li aveva allietati con alcune melodie e, tra una sua piccola esibizione e l’altra, si erano anche messi ad ascoltare RSN. Proprio mentre Violet, in bilico su una sedia, stava finendo di sistemare l’ultima coccarda con una bella chiave di Do impressa sopra, Oliver le urlò quasi di alzare il volume. Era eccitato all’idea di riprendere, esattamente come lei, ma quella sua trovata fece spaventare la giovane che, alla fine, capitombolò a terra cadendo dalla sedia.

«Oliver! Mi hai fatto prendere un colpo….adesso alzo, adesso alzo!»


Annuì rimettendosi in piedi e spazzolandosi il vaporoso vestito. Quel giorno aveva optato per un semplice vestito di velluto grigio con delle decorazioni, sempre de medesimo tessuto, ma rosa; i bordi inferiori richiamavano il rigo di pentagramma con delle note simpatiche che ballavano tra uno spazio e una riga, poco più in alto una decorazione a forma di arpa si appoggiava con delicatezza su un dolcissimo fiocco, esattamente come quello che c’era sul retro dell’abito; i calzini erano candidi e si completavano con un paio di scarpe di vernice nera; i capelli erano raccolti in una lunga e sinuosa treccia decorata con un cerchietto dal quale spuntava un altro piccolo fiocco. Già, quel giorno aveva proprio deciso di stare in tema. Aveva anche portato il suo inseparabile violino che giaceva proprio accanto al palco, al sicuro nella sua custodia blu.
Sfoderò la sua bacchetta, giusto per alzare il volume e, alla fine, stanca per il lungo lavoro, si lasciò cadere proprio sulla sedia dalla quale era appena caduta, guardandosi in giro tutta soddisfatta.

«Spero arrivi molta gente, è da tanto che non ci troviamo, magari si sono dimenticati di noi!»


Annuì grattandosi la testa e lanciando uno sguardo verso la porta. Non riusciva a pensare ad altro che alla gente che avrebbe voluto veder entrare, chissà magari sarebbero venuto anche Sophia, Mary e Mitch….o forse no. In effetti nella sua casata erano tutti così concentrati sullo studio che quel genere di cose non sembravano essere particolarmente apprezzate….ma forse si sbagliava.
Sbadiglio rumorosamente rimanendo appoggiata con la schiena contro il muro e attendendo, in silenzio, con la sola musica a fare da sfondo.
Conto ogni pronostico, però, la prima a fare la sua entrata in scena fu Flam, proprio della sua casata. Era simpatica, le piaceva e appena la vide fare capolino da dietro la porta saltò in piedi correndo verso di lei.

«Ciao Flam, benvenuta! È bellissimo vederti…avanti, siediti, mangia qualcosa…..non vedi l’ora di iniziare vero?»


Le chiese tutta eccitata e saltellante….forse era più lei che non vedeva l’ora di cominciare sul serio.


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-GdrOff-

CITAZIONE

Eccoci finalmente =) già, ero rimasta senza linea internet e temo che sarà ballerina ancora per parecchio tempo. Ad ogni modo ha spiegato nel migliore dei modi e non ho nulla da aggiungere, direi solo di fare una bella cosa. Violet avrà qualcosa da spiegare a coloro che arriveranno quindi direi che attenderò fino al 24/05/2016 tempo nel quale chi vuole può fare la sua entrata, dove comunque si potrà interagire senza aspettare nessun tipo di turno, questa sarà solo la scadenza che attenderò prima di far intervenire Violet pubblicamente e dire tante cose noiose :3 beh, che dire se avete domande non esitate a chiedere e buon divertimento spero :3

EDIT la data è posticipata al 2 giugno 2016 nella speranza di vedere qualche partecipante in più ^^


-GdrOn-


Edited by Misato Kojima - 25/5/2016, 20:22
 
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~Cookie killer~
view post Posted on 25/5/2016, 18:40




tumblr_mg4kucrbIl1s1oh0ao1_500Qualche giorno prima aveva deciso di fare un salto in Sala Grande, semplicemente per guardare la bacheca degli annunci, non ricordava nemmeno da quanto tempo non mangiava con tutti i suoi compagni, probabilmente qualche mese, ma quando vide l'annuncio della nuova lezione musicale quasi soffocò con le briciole. Ai primi due incontri non aveva partecipato, sebbene fosse iscritta al Club, per una ragione o per l'altra. A quello ci sarebbe andata, a tutti i costi, anche se Argentea non c'era più, ora c'era sua cugina che non vedeva da tanto, era stranamente entusiasta di suonare il suo violoncello insieme ad altri strumenti, le piaceva l'idea.
Era il 15 maggio ormai, mancava mezz'ora all'incontro e lei aveva ancora la divisa addosso e il libro di Incantesimi sulle gambe, mentre i capelli coloratissimi erano arruffati dalla frustrazione.
Buttò il libro sul letto mentre Rose si svegliò di colpo guardandola con astio, era diventata suscettibile negli ultimi tempi, sentiva l'umore della sua padrona che era perennemente giù di morale.
Si mise una t-shirt dei Guns 'n Roses, un gruppo che aveva scoperto qualche anno prima, e un paio di leggings bordeaux accompagnando il tutto con le sue scarpe da ginnastica e una coda alta per raccogliere i capelli arruffatissimi biondi e rosa.
Aprì la custodia di pelle nera per controllare che fosse tutto apposto e la richiuse, per poi prendere il violoncello rilassante in spalla, protetto dalla custodia.
Salì con calma fino al secondo piano raggiungendo l'aula dove era l'appuntamento, notando che c'era già gente, li conosceva tutti tranne una ragazzina coi capelli rossi. Salutò timidamente con la mano -Hola gente!- disse sorridente e appoggiando il violoncello al muro, cominciava a pesarle.

 
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view post Posted on 28/5/2016, 00:58
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*Lo sapevo, uffa* Come al suo solito il Grifondoro era in ritardo, ma stavolta era anche in ansia. Quel pomeriggio si sarebbe tenuto il terzo incontro del suo Club preferito, The Wizar∂ Voi¢e. Era tanto tempo che il gruppo non si riuniva, e Fred non aveva potuto far altro se non gioire quando lesse, giorni prima, l'annuncio in Sala Grande. Lui era in ritardo, non sapeva nemmeno lui come era possibile perché aveva organizzato quella giornata perfettamente e come da programma si era cominciato a preparare un'ora prima, eppure eccolo ancora in camera ad incartare dei regali. Infatti non era molto ansioso per l'incontro ma perché era anche il compleanno del suo migliore amico e lui gli aveva organizzato una sorpresa, era quello il vero motivo per il quale Fred continuava ad agitarsi, non riusciva a star fermo nemmeno in quel momento che stava incartando i regali, infatti mentre lo faceva camminava avanti e indietro. Sperava tanto di riuscire a sorprendere Oliver con i suoi regali, non tanto con quelli che stava incartando ma speravo di sorprenderlo con un altro regalo, uno molto più significativo. Probabilmente era così agitato perché non era molto abituato a fare regali, tranne che ai suoi familiari. Prese un respiro ordinandosi di calmarsi, infondo era inutile essere così agitati, anzi era una brutta cosa per lui, ogni volta che era agitato finiva per essere sbadato e ciò significava combinare guai, inciampare, cadere e molte altre cose che quel giorno non dovevano assolutamente succedere. Senza perdere tempo prese i regali, incartati con della carta dal coloro rosso e oro, e corse fuori dalla sua stanza. Non vedeva l'ora di poter fare gli auguri ad Oliver, non lo aveva visto per tutto il giorno ed era strano visto che avevano la stessa stanza, ma forse era meglio così, sarebbe stato più bello fargli gli auguri insieme alla sorpresa. Quando uscì dalla Sala Comune non salutò nemmeno la Signora Grassa come invece era solito fare tutte le volte che entrava o usciva di lì, questa doveva essersi offesa perché disse qualcosa in tono sprezzante ma Fred non sentì cosa, in realtà non ci aveva nemmeno fatto caso. Fece le scale tutte di corsa scendendo fino al Terzo Piano, dove si trovava l'aula in cui si stava svolgendo il terzo incontro del Club di Musica. Fred arrivò lì davanti con un po' di fiatone e per questo si appoggiò alla porta cercando di far tornare il respiro e il battito cardiaco normali, ma quando si appoggiò alla porta questa, che non era del tutto chiusa, si spalancò facendogli perdere l'equilibrio. Per un soffio il Grifo non cadde con la faccia anche se ci era andato molto vicino. Fece un sospiro di sollievo ringraziando il cielo per non avergli salvato la faccia, la sua parte egocentrico non avrebbe mai voluto che il suo bel faccino si deformasse a causa di una stupida caduta. Facendo finta di niente Fred sorrise alle persone già presenti. «Salve a tutti» disse leggermente imbarazzato. A quanto pareva non era tanto in ritardo, ci mancava un bel po' di gente. Tra i presenti c'erano Violet, Oliver, Helen e altre due ragazze che non conosceva se non di vista. «Violet, prima di cominciare vorrei cantare una canzone, spero non ti dispiaccia» Il Grifo non attese nemmeno la risposta della Corvonero rischiando di sembrare maleducato, anche se non era così, era solo che in quel momento era troppo ansioso per farci veramente caso. Andò da Oliver e gli consegnò i libri incartati, il primo era "Campioni di Quidditch" e il secondo invece era "Creature Mistiche". Aveva scelto il primo libro perché non c'era persona al mondo che amasse il Quidditch come Oliver e perché credeva che un giorno o un altro anche il nome del Caposcuola sarebbe stato scritto in quel libro. Il secondo invece lo aveva scelto perché era sicuro che gli sarebbe piaciuto. Non diede nemmeno il tempo all'amico di ringraziarlo che si andò a sedere davanti al pianoforte sul palco, posizionando per bene il microfono davanti alla sua bocca. Poi guardò Oliver e disse: «Buon Compleanno Olly», e cominciò a suonare concentrato come riusciva ad essere solo in poche occasioni, tra cui quando suonava o cantava. Il Grifo sorrise alla fine della canzone sperando che al festeggiato fosse piaciuta. Ormai lo considerava un fratello e quello per un fratello era il minimo. Si alzò e scese dal palco andando ad incitare l'amico a scartare i libri che gli aveva regalato sperando che gli sarebbero piaciuti. Prima di comprarli aveva pensato di chiedere alla madre qualche consiglio visto che lei era brava a scegliere i regali per le persone, specialmente se le conosceva e Fred gli aveva parlato un bel po' del suo migliore amico quindi un po' era come se lo conoscesse anche lei, ma alla fine aveva cambiato idea, voleva fare tutto da solo e così aveva fatto, ora bisognava solo vedere la reazione di Oliver.
CODE BY FRED ZOUNGLA
Narrato - *Pensieri*-«Parlato»



Olly, i libri che ti ha regalato Fred sono:
"Campioni di Quidditch" - (+1 pt. mana)
"Creature Mistiche" - (+1 pt. mana)
 
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view post Posted on 5/6/2016, 19:42
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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The Wizard Voice - Tanti auguri -
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Si era già messa il cuore in pace, non si aspettava il pienone e infatti fu felicissima dei pochi eletti che avevano deciso di continuare quel viaggio lungo e tortuoso. Sorrise andando verso Lucy per salutarla calorosamente con un abbraccio.

«Lucilla….che bello vederti, mi fa molto piacere che tu e il tuo armadione siate qui!»


Ridacchiò divertita, in fondo fra il suo violino e il violoncello di differenza ce n’era parecchia. Dopo la giovane entrò anche Fred, un vecchio grifondoro che non aveva avuto il piacere di conoscere a fondo ma che aveva spesso incrociato nei corridoi. Questo, senza dire nulla ma salutando semplicemente, fece la sua entrata in scena sedendosi e iniziando a cantare per il compleanno di Oliver. Si poteva leggere tranquillamente il disappunto sul volto della giovane Corvonero che, dopo aver fatto finire Fred, sbuffò incrociando le braccia sul petto.

«Bravo, hai rovinato la sorpresa…..ebbene si signori, non solo oggi si riprende con il progetto musicale ma si festeggia anche il compleanno di uno dei nostri più brillanti studenti: Oliver Brior! TANTI AUGUTI OLIVER!»


Urlò alla fine iniziando a saltellare come una povera beota.


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-GdrOff-

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Avevo in mente di farlo dopo ma Fred ci ha preceduti XD ahahahahah ben auguri Oliver anche se con un discreto ritardo :3 facciamo un altro giro poi Violet vi annoierà e dopo….fiestaaaaaaaa! Direi di porre la scadenza a Sabati 11 Giugno stavolta sarò puntuale :3


-GdrOn-
 
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view post Posted on 14/6/2016, 16:21
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tassorosso

C'era stata poca affluenza a quell’incontro. Fu la prima cosa che Helen notò. Sperava ci fosse molta più partecipazione, ma anche così pochi si sarebbero divertiti. I pochi che c’erano Helen li conosceva tutti, ad eccezione di una sola ragazza che non aveva mai visto. Man mano che arrivavano, Helen li salutava con un cenno della mano.
Quando vide Fred, il migliore amico di Oliver, fare il suo ingresso, la ragazza non si aspettava di certo di vederlo salire sul palco e cominciare a cantare ‘Tanti Auguri’ al suo amico. Le scappò una risata, soprattutto quando Violet si arrabbiò per la sorpresa svelata.
Helen ovviamente sapeva che quel giorno era il compleanno del suo amico, gli aveva organizzato una mini festa quella mattinata. Non si aspettava però che la Corvonero avrebbe approfittato dell’incontro per festeggiare il Caposcuola Grifondoro.
Helen si avvicinò al ragazzo e lo strinse in un abbraccio. – Buon compleanno … di nuovo. – gli sussurrò all’orecchio, dopodiché si allontanò per dar modo anche agli altri di fargli auguri.
Quando tutti ebbero finito, la Tassorosso salì di nuovo sul palco e prese in mano il microfono. – Dato che è il tuo compleanno, Oliver, perché non cominci tu a suonarci qualcosa? – Propose all’amico. Sapeva quanto amasse la musica e quanto era importante per lui, perciò Helen non ci pensò due volte nel fare quella proposta al ragazzo. Ed era quasi sicura che anche a tutti gli altri non sarebbe dispiaciuto.



Oliver harrypotter.it
 
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view post Posted on 17/6/2016, 10:17
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The Wizard Voice - Un po’ di coraggio -
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A Violet piaceva tanto prendere bei voti ed essere tra le migliori del suo corso, certo non le piaceva stare al centro dell’attenzione, per questo stava iniziando a chiedersi perché avesse accettato di prendersi una responsabilità come quella che la metteva in condizioni di doversi mettere a tutti i costi sotto un riflettore? Non aveva il polso per fare quelle cose e, difatti, senza nemmeno rendersene conto, le cose stavano rischiando di degenerare rischiando di perdere anche l’obiettivo per cui erano lì.

«No…ehm…asp…aspettate….»


Stava iniziando a perdere fiducia nelle sue qualità da leader, cosa che sicuramente le mancava, e magari vedere Oliver già con la chitarra in mano pronto a suonare le avrebbe fatto perdere qualsiasi determinazione nel far sentire la sua voce.

"Per Diana….V hai una voce che farebbe resuscitare i morti: potresti usarla? TI supplico fatti sentire e finiamola con questa baggianata che io mi sono già rotta tre quarti di bacchetta.
Santo cielo ragazza urla….
…..URLA!"


Meno male che c’era lei, anche se a volte avrebbe voluto ucciderla, Lucy era sempre lì a farle trovare quel coraggio che ogni tanto le mancava.

«Scusate se vi interrompo ma posso avere la vostra attenzione? Come vi ho detto ci penseremo dopo l’incontro a fare festa come si deve al nostro Caposcuola di fiducia!»


Chiese, spostandosi infine sula palchetto che era stato allestito per le esibizioni, si schiarì la voce e cominciò quindi a parlare. Ridacchiò anche perché, ne era sicura, se Pat l’avesse sentita probabilmente avrebbe messo il broncio.

«So che questo club ha avuto molti alti e bassi e forse è anche per questo che siamo rimasti così in pochi. Si sono susseguiti molti insegnanti e abbiamo perso anche Karen con il tempo ma credo che sia giunto il momento di rimettere tutto insieme. Come è stato dimostrato con il C.R.E.P.A. serve si un insegnante che sostenga il progetto e la nostra brillante insegnante Goodheart non ci lascerà mai a piedi, ne sono pienamente sicura, però la differenza la facciamo noi, la fanno gli studenti. Quindi ho deciso di riprendere in mano la situazione e riaprire questo club.
Adesso sta a noi decidere cosa fare e come portare avanti la questione e volevo approfittare di questo incontro per decidere tutti insieme la piega da far prendere a questo progetto.
Io pensavo che si potesse approfittare della cosa per poter organizzare spettacoli da mettere in scena magari durante le varie feste oppure anche in collaborazione con il C.R.E.P.A. per raccattare fondi, sia per loro che per noi ovviamente….inoltre pensavo anche di organizzare magari gite, non per forza prettamente culturali, ma anche di piacere come per esempio campeggi o altro, credo che sarebbe divertente. Ovviamente della parte organizzativa sono disposta ad occuparmi di tutto io e sono sicura che la professoressa ci accompagnerà senza problemi…bene, voi cosa ne dite?»


Concluse finalmente incrociando le braccia dietro la schiena e guardando gli studenti che, durante il suo discorso, avrebbero potuto sedersi senza problemi sulle sedie davanti al palchetto se avessero voluto.


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-GdrOff-

CITAZIONE

Prima il dovere poi il piacere mie adorabili musicisti :3
Scadenza: 27/06/2016


-GdrOn-
 
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Leah‚
view post Posted on 22/6/2016, 18:18





As someone told me lately:
"Everyone deserves the chance to fly!"

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QscYFCO
Era stata per davvero troppo tempo in corridoio. Si era avvicinata alla porta per tre volte, nell'ultima delle quali era riuscita perfino a poggiare la mano sulla maniglia. L'aveva tolta subito, come se scottasse, facendo dieci passi indietro e voltandosi verso l'estremità del corridoio, cercando un buon motivo per restare. O forse per fuggire.
Non lo avrebbe ammesso mai a nessuno - soprattutto a sè stessa - ma aveva scoperto di avere paura.
Aveva paura di quello che c'era al di là della porta. Di quelli che c'erano al di là della porta.
Aveva visto l'annuncio appeso in bacheca per settimane e per non sapeva quante sere si era sognata il momento in cui avesse messo piede al club e avesse partecipato alle sue attività, condividendo con altre persone l'amore indescrivibile che provava per la musica, mettendosi alla prova e superando una delle sue paure più grandi. Nel sogno però mancava sempre quel piccolo dettaglio: il terrore che l'assaliva ogni volta che pensava di cantare davanti ad altre persone.
Se da una parte moriva dalla voglia di condividere la sua passione, dall'altra aveva paura di esporsi. Agli incontri precedenti non si era nemmeno presentata, passando poi nel rimorso e nel rimpianto il resto della giornata. E poi c'era stata quella serata nell'orto delle zucche, dove avrebbe voluto davvero avere il coraggio di cantare davanti a un'altra persona.
Così si era promessa che se ci fosse stata un'altra occasione non se la sarebbe fatta sfuggire. In nome della promessa che aveva fatto a sè stessa, quel pomeriggio si era forzata a mettersi le scarpe e a presentarsi davanti all'aula del Wizard Voice... ma da lì non si era più mossa. Era ferma davanti alla porta da un pezzo.
Aveva origliato da lì il vivace chiacchiericcio dei presenti, tutte voci giovani, più o meno note. Chissà se c'era qualcuno che conosceva. Non sapeva se sperarlo o averne timore.

"Leah Rose," pensò, "è imbarazzante che tu dica di non aver paura di niente eppure sia ancora qui a guardare una porta chiusa."
Prese un bel respiro, strinse i denti, chiuse gli occhi, afferrò la maniglia e l'abbassò, facendo un rapido passo avanti e chiudendosi in fretta la porta alle spalle per impedirsi di ripensarci. Aprì gli occhi un istante dopo.
Una ragazza era ferma su un piccolo palco, qualche studente occupava il resto della sala. Il silenzio regnava sovrano. Per non lasciarsi dominare dall'imbarazzo, Leah ricorse alla spavalderia.

- Ciao. Scusate il ritardo. Mi sono persa... ehm, qualcosa di importante? -
Sapeva perfettamente di avere le guance rosse come papaveri, ma si costrinse a tenere la testa alta e a sorridere con disinvoltura a tutti i presenti, evitando di guardarli davvero per timore di leggere i loro pensieri sui loro visi.
"Non hai avuto una buona idea, Leah Rose. Davvero no." pensò nervosamente, cercando di nascondere l'imbarazzo.
Però la sensazione di aver vinto almeno un po' quella sua sciocca paura la faceva sentire un po' più forte. Era un primo passo.

 
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view post Posted on 29/7/2016, 21:00
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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The Wizard Voice - Una nuova arrivata -
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Non poteva realmente crederci ma era riuscita davvero a parlare come il leader di qualcosa. Non pensava di esserne all’altezza ma forse doveva solo credere un pochino di più nelle sue potenzialità. Il silenzio regnò sovrano e l’unico rumore che si sentì fu quello di una porta che si aprì cigolando appena e dalla quale fece capolino una graziosa ragazza con le guance rosse come due peperoni. Questo le fece affiorare un leggere sorriso sulle labbra.

”Bene, non sono l’unica che si vergogna come una ladra a stare al centro dell’attenzione allora….”


Pensò dal momento che era entrata in un momento così silenzioso che sarebbe stato difficile non accorgersi della sua entrata in scena. Sentì dentro di lei Lucy grugnire in segno di dissenso, quelle emozioni erano così aliene al suo alter ego che non poteva certo darle torto.

«Ciao…benvenuta! Credo di non sapere il tuo nome ma intanto mi presento io, sono Violet Wilson, tanto piacere!»


Salutò con un breve inchino senza lasciare la sua postazione. Alzò poi la mano destra eseguendo un gesto piuttosto loquace sul fatto che la ragazza fosse invitata ad entrare.

«Vieni pure senza problemi, presentati a tutti…..ognuno è il benvenuto qui dentro!»


Annuì con un sorriso facendole posto vicino a lei sul palchetto.


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~Cookie killer~
view post Posted on 30/7/2016, 16:32




tumblr_mg4kucrbIl1s1oh0ao1_500Violet le dette il benvenuto per poi essere seguita dall'entrata un po' imbranata di un ragazzo più o meno della sua età, un amico stretto di Oliver, evidentemente, perché gli fece gli auguri di compleanno.
*Accidenti, manco lo sapevo!*
Si unì agli altri per fargli auguri e andandolo ad abbracciare.
Ascoltò il discorso di Violet molto attentamente, le sembrava un'ottima idea, attirare la gente con la scusa della musica per poi far conoscere loro anche il C.R.E.P.A., davvero furba.
-Secondo me è una bellissima idea, Vì. Il C.R.E.P.A. ha guadagnato davvero molte adesioni negli ultimi tempi, ma considerando il numero di studenti della scuola siamo davvero una piccola parte. Se invece unissimo i due club potremmo attirare altri studenti. Ad esempio nel C.R.E.P.A. potrebbero esserci studenti interessati al The Wizard Voice, o alla musica in generale, e scoprirlo mentre il Club musicale potrebbe organizzare concerti utili anche a far conoscere la causa per proteggere gli Elfi. Quindi se hai bisogno di una mano per l'organizzazioni di Eventi chiedi pure- disse stranamente tranquilla, appoggiata al muro accanto alla porta, dove era tornata dopo gli auguri al Grifondoro.
Entrò dentro la stanza anche una nuova ragazza che Lucilla non aveva mai visto, non sapeva dire di che Casata fosse e non aveva nemmeno voglia di tentare, lo avrebbe scoperto se avesse accettato di salire sul palco insieme alla Corvonero. Lucilla si limitò a salutare semplicemente con la mano sorridendo debolmente.

 
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view post Posted on 9/8/2016, 20:27
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The Wizard Voice - It's the show time -
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Dopo il suo lungo e noioso discorso, a prendere parola fu proprio Lucilla, una delle pupille sia del club ei The Wizard che del C.R.E.P.A., nonostante dentro di lei partisse una poderosa lotta ogni volta che sentiva aleggiare il nomignolo con la quale la chiamavano spesso, le piaceva un sacco e passare del tempo con lei era sempre un piacere.
Nel sentire le sue parole sorrise malandrina annuendo freneticamente.

«Eventi…..esatto! È proprio quello di cui abbiamo bisogno ma, più che eventi, abbiamo bisogno di pezzi. Quindi è questo che faremo qui oggi e nei giorni a seguire!»


Annuì facendo scivolare lo sguardo su tutti i presenti in quella sala, sperando di poter avere l’appoggio di tutti.

«Ognuno di noi dovrebbe creare una propria esibizione e magari fare anche qualcosa tutti insieme. Questo sarebbe davvero meraviglioso. Ora però ci servono proposte. C’è solo una cosa….vedo che bene o male suoniamo tutti gli stessi strumenti, ci sarebbe qualcuno che vorrebbe provare qualcosa di nuovo?»


Chiese alla fine dondolando appena sul posto.

«Intanto perché non mi fate sentire qualcosa che vorreste condividere? Che ne so….proposte o qualcosa del genere. Insomma sbizzarritevi o fatemi sentire un pezzo….uno qualsiasi. Da qualche parte dobbiamo pur cominciare.»


Annuì sorridente, scendendo dal palco e sedendosi in prima fila in attesa che qualcuno riempisse quel piccolo palchetto.


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-GdrOff-

CITAZIONE

Bene, avete a disposizione ogni tipo di strumento e vi chiedo di mettere in mostra le vostre capacità =) c’è un evento al quale vorrei provare a far partecipare il nostro gruppo quindi provate a fare un pezzo, mettere su uno show…..tutto quello che volete, sbizzarritevi! Se avete problemi o domande non esitate a contattarmi ma a questo giro metto una scadenza.
Scadenza: 22/08/2016


-GdrOn-
 
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view post Posted on 16/8/2016, 09:14

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Non fece in tempo ad attraversare la stanza che una sua concasata la assalì entusiasta. Sulle prime rimase leggermente interdetta per poi scoppiare a ridere affettuosamente. Ancora non capiva perché, con certi corvonero, non avesse mai parlato più di tanto! Eppure, a partire dalla ragazzina che le stava davanti, doveva ammettere che sarebbe andata perfettamente d'accordo con molti di loro. La ascoltò mentre la riempiva di parole in successione rapida, rapidissima. Le sorrise e, mentre cercava di ricapitolare il breve discorso, il suo sguardo cadde su una torta, trionfante sulla sua alzata. Come se fosse stata in un disegno i suoi occhi si fecero letteralmente a cuoricino, assaporando già il momento in cui avrebbe addentato una di quelle sofficissime fette di dolce.
Ciao Vi! Grazie del benvenuto, anche per me è un vero piacere vederti, sai?! Beh.. Credo proprio che accetterò la tua offerta.. Quella torta sta strillando di voler esser mangiata.
Disse ridacchiando prima di avviarsi verso il tavolo pieno di delizie: era sicura che aveva beccato il posto giusto? Magari si trattava di una di quelle gare in cui vince chi mangia più cibo nel minor tempo possibile.. Beh, non le sarebbe di certo dispiaciuto vincere! Si ritrovò a ridacchiare mentre, cercando il più possibile di non farsi notare troppo, addentava soddisfatta la sua adorata fettina. Quando si voltò aveva il dolce fra i denti e si guardava attorno come un ladro sorpreso a rubare, gli occhi spalancati che si guardavano freneticamente attorno, come un predatore che non desidera nessuno attorno alla sua preda. Fu in quel momento che vide entrare un'altra ragazzina, non le pareva un viso conosciuto, dopotutto, in un castello delle dimensioni di Hogwarts, conoscere tutti era leggermente complicato, forse nemmeno i professori avevano raggiunto tale obiettivo! Rispose al saluto con un cenno della mano e un sorriso amichevole mentre masticava il suo dolce. Quella ragazza aveva un che di stravagante.. Forse i capelli rosa e biondi? O forse la maglia che portava, che ricondusse il pensiero della corvonero al mondo babbano, dove aveva visto svariate di quelle maglie, oppure poteva essere quello strumento che si portava dietro, quasi più grande di lei! Si ritrovò ad addentare l'aria, guardando sconfortata la sua mano vuota: non poteva essere già finita! Aveva appena iniziato a mangiarla.. Certe volte nemmeno si rendeva conto di quanto in fretta stesse divorando qualcosa: buon segno, comunque, si sentiva a suo agio e questo poteva essere solo che positivo. Mentre rialzava lo sguardo, pronta a tornare all'attacco, un ragazzo precipitò nella stanza, facendola ridere di gusto. L'aveva conosciuto nella torre di divinazione, assieme ad un'altra ragazzina, entrambi grifondoro, e le stava decisamente simpatico. Fortunatamente non si era fatto nulla e lei rispose cinguettante al saluto del giovane, rivolgendogli un ampio sorriso. Immediatamente il ragazzo si avvicinò a quello che la corvonero riconosceva come il garzone di Zufolo, e, dopo avergli consegnato dei pacchetti ben incartati, si appropriò del palco, per poi cantare e suonare una bizzarra canzone di auguri, dopo avergli augurato un buon compleanno. Quando il ragazzo finì Flammy non poté far a meno di applaudire con entusiasmo, mentre la sua concasata lo rimbeccava per averle rovinato i piani e un'altra andava ad abbracciare il festeggiato dopo essersi messa a ridacchiare. Senza allontanarsi troppo dal tavolo delle meraviglie andò a sua volta a fare gli auguri al festeggiato, venendo interrotta dalla stessa ragazza di prima che lo invitava a cantare qualcosa. Questo dovette scatenare qualche strana reazione nella sua compagna bronzo-blu perché, dopo qualche istante, questa riempì l'intera stanza con la sua voce, attirando l'attenzione di tutti. Dopo un discorso che sanciva la reale riapertura del club la ragazza si mise in attesa, tutta sola su quel palco, di qualche risposta, le braccia conserte dietro la schiena. Non fece in tempo a racimolare qualche proposta che una ragazza irruppe nella sala, domandando se si fosse persa qualcosa. La corvonero sorrise, lanciando un'occhiata alla concasata, per registrare la sua reazione, ma questa non reagì in alcun modo se non accogliendo a dovere la nuova arrivata. Soddisfatta di ciò che aveva visto il sorriso della rossa si ampliò al massimo, e, con un cenno della testa, salutò la nuova arrivata. Non erano in tantissimi, in quella sala, sicuramente sarebbero potuti essere di più, ma poco importava, in fin dei conti. Prese la parola quella stravagante ragazza dall'altro lato della sala, e mentre l'ascoltava, la giovane corvonero aveva già addentato un altro dolce: era più forte di lei! Ne aveva addentato un altro quando Violet rispose, prima di invitare qualcuno ad esibirsi. Per poco il dolce al cioccolato che stava mangiando non le andò di traverso. Si guardò attorno, notando che nessuno si stava avviando vers il palco. Lasciò il suo dolcetto a metà sul tavolo, promettendogli che sarebbe tornata a finirlo, e, dopo aver preso una delle chitarre presenti in quella sala, salì sul palchetto. Non le creava problemi essere al centro dell'attenzione, ma in quel momento si sentì vagamente imbarazzata. Rivolse un ampio sorriso a tutti i presenti, sistemò il microfono e, per prima cosa, rispose alla domanda della concasata.

Se può servire, qualche anno fa, imparai a suonare un paio di flauti babbani, non dovrebbe essere poi così complicato riprendere! Anche se ammetto che mi dispiacerebbe non poter utilizzare la mia voce..

Disse tranquillamente mentre faceva scorrere con disinvoltura le dita sulle corde della chitarra. Qualche accordo e qualche arpeggio dopo si sentì pronta per iniziare. Si schiarì la voce e prese a suonare una delle canzoni babbane a lei più cara: I lived.

Hope when you take that jump, you don't fear the fall
Hope when the water rises, you built a wall
Hope when the crowd screams out, they're screaming your name
Hope if everybody runs, you choose to stay


Intonò dolcemente per poi alzare lo sguardo sul "pubblico" e rivolgere loro una risatina mentre riprendeva la sequenza di accordi con la quale aveva introdotto la canzone. Non sapeva quanto e, soprattutto, se c'entrasse esattamente con quella situazione, ma lei aveva inconsciamente deciso che sarebbe stata perfetta. Dovevano cogliere l'attimo e vivere a pieno la loro vita, e, in qualche modo, i ragazzi in quella stanza lo stavano facendo. A dispetto della quasi totalità del castello, che presto si sarebbe addormentato, loro erano lì, stavano facendo nuove conoscenze, stavano condividendo gli uni con gli altri le loro passioni, accomunate dalla parola "musica". Quello era vivere a pieno, ogni occasione, sempre. Quando finì un sorriso timido ma soddisfatto le si dipinse sul volto. Guardò di sottecchi i presenti, mentre si dondolavano assieme a quella chitarra che l'aveva accompagnata durante l'esibizione. Sperò che qualcuno prendesse il suo posto concedendole di riprendere fra le grinfie il suo amato dolce, così prese delicatamente il microfono inclinandolo leggermente verso la sua bocca.

Spero vi sia piaciuta, qualcuno vuole prendere il mio posto?

Domandò tranquillamente mentre rivolgeva a tutti l'ennesimo dolce sorriso.
 
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view post Posted on 26/8/2016, 20:37
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Oliver Brior ♦ Scheda

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Fra i tanti artisti del Mondo Magico conosciuti da Oliver Brior, probabilmente Glenda Chittock risiedeva ai primi posti nella sua classifica-top. Adorava la sua voce, gentile e sensuale nei momenti più alti di qualsiasi brano da lei esibito, ma apprezzava ancor di più la sua padronanza nonché controllo delle emozioni. Se fosse stato lui, giovane ragazzo con troppi sogni nel cassetto, a cantare un testo come "Sound Of Silence", così passionale, probabilmente o avrebbe riso come un cretino davanti a tutti oppure si sarebbe commosso. Gioia e tristezza erano sentimenti esageratamente potenti per essere gestiti, neanche il bon ton dall'Irlandese studiato a menadito avrebbe effettivamente avuto un suo senso. Sorrise, dunque, non appena i primi volti cominciarono ad arrivare nell'aula a poca distanza dall'ufficio di Madama Goodheart. Abbassò la manovella della radio magica che aveva portato per l'occasione, dopo aver ricevuto l'avviso della riunione del Club di Musica della Scuola. Mai avrebbe immaginato di festeggiare il suo compleanno in quel modo tanto speciale, mai avrebbe creduto che fosse possibile restare ancora nell'anonimato senza i consueti fuochi d'artificio sparati sotto il sedere da parte di Elijia, suo cugino, giusto per concretizzare gli auguri, come spesso diceva durante ogni compleanno trascorso insieme. Per un attimo, il Caposcuola si domandò se Leia ricordasse quel giorno. Avevano condiviso tanto insieme, esperienze su esperienze e sorrisi a non finire, probabilmente non avrebbe dimenticato l'anniversario di nascita del suo Grifondoro del cuore. Almeno, ad Oliver piaceva vedersi in quei termini quando la sua mente verteva verso la Capocasa. Si isolò leggermente dal presente, immerso in ricordi passati pronti a fuoriuscire dalla sua mente. L'immagine di sua zia Adele che preparava una torta di mele con tante candeline sopra saltò nella sua testa prima di qualsiasi altra visione; il brindisi poco elegante di zio Albert, che mai sua nonna avrebbe accettato, giunse poco dopo in un'esplosione di colori e frasi prettamente ironiche; sua madre e suo padre che suonavano e cantavano insieme per l'occasione era un altro piacevole momento che custodiva con particolare cura; infine, stringendosi nella felpa calda che Elijia gli aveva spedito come dono quella stessa mattina, Oliver tornò finalmente con i piedi per terra, incerto su come mai Violet avesse smesso di parlare e Fred fosse comparso all'improvviso con due pacchetti regalo tra le mani. La distrazione non faceva per lui, niente affatto. Sorrise, consapevole di quanto stesse prendendo vita. Il suo migliore amico era arrivato in aula e non aveva perso un solo istante nel fargli gli auguri con tanto di sorpresa. La musica che cominciò ad evocare grazie alla canzone scelta fu intensa, di sicuro sconosciuta da parte del Caposcuola, ma non per questo meno apprezzata. Ogni parola volteggiava fin nel suo spirito, colmandolo di una dolcezza infinita che soltanto la miglior cioccolata di Mielandia avrebbe potuto davvero eguagliare.

Someone who knows when you're lost and you're scared
There through the highs and the lows
Someone to count on, someone who cares
Beside you wherever you go

You'll change inside
When you realize

The world comes to life
And everything's bright
From beginning to end
When you have a friend
By your side



Non avrebbe desiderato niente di meglio, in quel momento. I battiti del cuore erano aumentati anche per il bacio e la vicinanza di Helen, giunta vicino per altri auguri, sempre graditi. E poi altri ancora, l'uno dopo l'altro. Oliver riconobbe tutti i volti, qualcuno più familiare certamente, ma ognuno così cordiale e gentile. Avrebbe potuto gridare di gioia, se solo il galateo non lo vietasse per davvero. Rise di gusto quando la musica si concluse e parole su parole sostituirono quel presente. Aprì i due regali e i titoli che lesse lo lasciarono a bocca aperta. Quando Fred gli fu di fronte, lo strinse a sé in un vigoroso abbraccio. «Grazie di tutto, bro» disse, l'ultimo epiteto con un occhiolino a fare da contorno. Fred avrebbe capito, lo faceva sempre. Omaggiò tutti gli altri con sorrisi e cenni del capo di puro riconoscimento, mentre mandava un bacio volante a Violet, che tanto si era impegnata per quel pomeriggio di sicuro indimenticabile. I momenti successivi furono quasi visioni senza logica per Oliver, perché era troppo impegnato a godersi quegli istanti precedenti di emozione allo stato puro. Il brano cantato dal migliore amico risuonava nella sua mente e nel suo cuore come una dolce sinfonia e quando la piccola nonché carina Corvonero suonò e cantò a sua volta una breve strofa, il Grifondoro non poté che esserne felice.
Adorava quel Club, adorava quel compleanno!

«Io, io, io!» esclamò all'invito di Violet, ripetendo il pronome personale come un folle. Aveva speso poche parole circa la proposta di un'unione fra C.R.E.P.A. e il The Wizard Voice per eventi futuri, del resto il suo favore era palese. Abbracciò la sua chitarra classica, libera ormai dalla custodia di pelle scura. Sfiorare la superficie di legno levigato del suo fidato nonché fedele strumento musicale lo esaltava come poche altre cose al mondo. Scoccò un'occhiata ad Helen e un'altra a Violet, mentre le dita della mano destra si sollevavano leggermente verso l'alto. Era al centro del palcoscenico, avrebbe atteso che le due belle fanciulle lo raggiungessero e poi... uno schiocco di pollice e indice e la musica sarebbe partita. Flauto, chitarra e violino avrebbero cesellato quel momento, come si augurava il Grifondoro. «Questa è una vera band, ragazzi!» avrebbe detto, un'espressione maliziosa mentre la canzone prendeva vita. Il trio era riunito. Lo sarebbe sempre stato. Bastava un'occhiata per attivarsi, aveva detto Miss Daver in passato. Quella Corvonero da strapazzo aveva fin troppo ragione.

Alabama, Arkansas,
I do love my Ma and Pa
Not the way that I do love you

Well, holy moly me oh my
You’re the apple of my eye
Girl, I've never loved one like you



La voce era placida, tranquilla, sfiorava le tonalità basse con disinvoltura affabile. Un bacio e un altro occhiolino furono diretti alla sua Helen mentre canticchiava l'ultima frase. La chitarra divenne estensione del suo corpo, come sempre. E Oliver Brior si riunì al suo Elemento, come sarebbe accaduto in ogni momento e in ogni storia.

Man, oh, man, you're my best friend
I scream it to the nothingness
There ain't nothing that I need



Rivolse l'attenzione verso Fred, spostando la sua figura leggermente verso destra. Era al centro del palco improvvisato, la musica che invadeva la stanza. Quella era magia, la sua preferita in assoluto. E dinnanzi il suo migliore amico, che tanto conosceva quel dono prezioso coltivato dall'Irlandese giorno e notte (più notte che giorno), Oliver non smise di sognare sulla scia della canzone che aveva avuto modo di ascoltare su una frequenza della Radio Babbana da Evviva Lo Zufolo, imparandola a memoria dopo diversi ascolti.

[...] Home, let me come home
Home is wherever I'm with you
Home, let me come home
Home is wherever I'm with you

[...] Laugh until we think we'll die,
Barefoot on a summer night
Never could be sweeter than with you

And in the streets you run afree,
Like it's only you and me,
Geez, you're something to see.



Era il suo quindicesimo compleanno.
Era con Helen e Violet, le sue artiste del cuore, le preferite in assoluto.
Il trio era riunito. Il Mondo splendeva di una luce più bella del previsto.
Era a casa.



«Home is wherever I'm with you»


Perdonate l'estremo ritardo

Helen&Vì, mi auguro possiate unirvi a me in questa splendida dimostrazione di musica, unione ed energia. Come sempre, del resto :asd: E per citare Miss Daver con una delle sue perle più incredibili:

CITAZIONE
19/3 18:26 no'one: vuoi che Oliver, Violet e Helen non facciano il solito teatrino in stile Glee?

 
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17 replies since 15/5/2016, 15:14   364 views
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