| Cadeva la sera, quando tutto ebbe inizio. Prima un soffio di vento, poi una brezza piacevole, ma nessun accenno vivace di un'Estate ancora lontana, ancora distante, forse per sempre. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Il cielo era terso di nuvole, non una sola impurità nelle nubi lasciava intendere un pericolo immediato, non di certo un dramma con il quale fare i conti da quel giorno e per lungo tempo ancora. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Non una goccia di pioggia, non una corteccia a fare da sfondo, soltanto umidità a rischiarare il buio, soltanto il profumo di pasti dimenticati, di pane appena sfornato, che qualche innocente lavorava con attenta manualità nella propria bottega dei dintorni. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Il Nero dominava il Mondo, ma era la Luna a governarlo in una gerarchia senza eguali, non un principio né una fine, soltanto un Durante. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Prima il mistero, poi la ragione, infine di nuovo il mistero. E i segreti erano tanti, oltre che vari, erano troppi da poter contenere, figurarsi tenerli a bada per davvero nel profondo del cuore. Pulsava il sangue, accendendo scintille sempre più calde di fervida curiosità. La sete di sapere, il desiderio impellente della conoscenza, ma ancor più la profonda speranza di divenire parte di qualcosa di interessante, di nuovo, di speciale. Divenire parte di Qualcosa. Divenire parte di Qualcuno. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Un passo dopo l'altro, l'acciottolato percorso del sobborgo incantato di Hogsmeade ancora rifulgeva della sua gloria mattutina, nonostante le sue allegre luci fossero state spente da un pezzo. Giungeva il riposo, per qualcuno meritato, da qualcuno preteso. Il villaggio non era posto per turisti impavidi, non presentava alcunché di fuori dall'ordinario non appena il velo del giorno stendeva la parola Fine. Si dava appuntamento alla mattina seguente, era quello il momento per riprendere ogni attività. Mielandia avrebbe aperto le sue porte, offrendo un delizioso buongiorno ai golosi passanti; Zonko avrebbe attirato l'attenzione con qualche scoppiettio colorato dei suoi gingilli d'eccezione; Madama Piediburro avrebbe ballato l'Amore con infusi di mirtilli e zuccherini, divertendo i suoi clienti con il romanticismo che aveva reso la sua fortuna possibile. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Non un locale aperto, non una meta da seguire, non un rientro al castello di Hogwarts che attendeva i suoi studenti, per cullarli e per rispettare il loro riposo, per osservarli prima del passaggio all'ingresso della Grotta dei Sogni, dove Morfeo li avrebbe accolti con gentilezza. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Ma la sera divenne giorno per lei. Il giorno divenne sera. E Artax attaccò. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio.
Cadeva la sera. E presto tutto avrebbe avuto inizio. Il fioco bagliore che Alexander aveva scorto in lontananza, tra le gabbie di chissà quale interessante magica creatura dello Zoo di Londra, per un istante soltanto parve brillare maggiormente. Prima un accenno, poi un altro più chiaro, infine si stagliò netto all'attenzione dello sfortunato e fortunato viandante. Non si trattava di alcunché di eccezione, semplicemente il riflesso della Luna sulla superficie di uno stagno al di là del recinto. Alcuni alberi ne avevano oscurato l'incanto, ma camminando leggermente più avanti, finalmente Alexander ebbe modo di ammirarla in tutto il suo splendore così antico, così misterioso, così presago di quanto stesse per accadere. La Luna era piena, colma, intensa. La sua luce avrebbe fatto invidia al sole, eterno nemico, eterno amico. Un fascio di raggi cristallizzavano il tempo, che tutto osservava e tutto rendeva reale, fin quando un tuffo lontano di un Avvincino dello stagno di fronte non riscosse quell'incredibile pace, spezzandola per sempre, frantumando in onde concentriche nell'acqua il riflesso acceso della Luna. Quella sarebbe stata l'ultima immagine catturata dallo sguardo del ragazzo. Quello sarebbe stato l'omaggio della Natura verso un suo figlio, nella speranza che in qualsiasi forma lui si sarebbe presentato in futuro, mai lei avrebbe rinnegato il suo aiuto, il suo affetto nonché profonda stima. Cadeva la notte quando tutto ebbe inizio. Selene spuntò lentamente, non di scatto, non come una furia, non come una cacciatrice. Non si trattava di una preda, non più. Non in passato, non nel presente, mai nel futuro. Nella condizione di Licantropo puro, forza primordiale che accendeva ogni sua parte, il Lupo avanzò a passi felpati. Ma non si nascondeva, non avrebbe voluto. Ringhiò, un suono basso ma non violento, un suono che indicava minaccia e fiducia, allo stesso modo e allo stesso tempo. Avvicinati, sembrava sussurrare. Preparati, consigliava segretamente. E' il destino che hai scelto, Alexander. E' il destino che hai scelto. Infine, la Luna fu inghiottita dal salto del Lupo, dalla sua Ombra e dalla sua Luce, e la carne dell'Uomo fu flagellata per sempre, senza rimedi, senza cure, senza possibilità di tornare indietro. Avanti. Avanti. Avanti. Niente e nessuno avrebbe ripercorso quel passo, niente e nessuno l'avrebbe cambiato. Le zanne scorticarono la pelle dell'Uomo sulla spalla destra, scendendo sempre più giù, sempre più a fondo. Il sangue zampillò ovunque, macchiò non la preda, non la vittima, ma l'Amico. Lo sarebbero stati presto, per sempre forse, uniti da un vincolo più forte di qualsiasi altra cosa. Il Lupo stracciò la realtà, permettendole di ricodificarsi in qualcosa di nuovo. E lo sarebbe stato per davvero. Il dolore fu immenso, lo strazio puro. Cadeva la notte quando tutto ebbe inizio. Cadeva la notte quando l'Uomo divenne Lupo.
Cadeva la notte, quando Alexander divenne qualcuno, quando Alexander divenne qualcosa. Cadeva la notte, sorgeva poi il giorno. Non sembra vero, ma ci siamo. Ti chiedo scusa per l'immenso ritardo, finalmente è finita e come potrai leggere, la tua richiesta è stata accettata. Sei infetto di Licantropia, il morso è alla spalla destra, sei svenuto dal dolore e ti ritrovi al San Mungo grazie a Selene. Qui troverai tutte le informazioni in merito alla tua nuova natura: link, ma per qualsiasi domanda, scrivimi pure. Ti contatterò per la tua prima completa trasformazione, causa luna piena, chiaramente ambienteremo un mese dopo questa Quest (ongdr, quindi Aprile). Ottieni 1.5 EXP +1 PC. Aggiorna la scheda dettagliatamente, segnando anche la tua natura nuova. Qui abbiamo concluso, ho aperto al San Mungo (link) per le cure, rispondi lì e abbiamo finito.
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