Una scappatella innocente

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view post Posted on 28/9/2015, 21:06
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Ormai le giornate ad Hogwarts iniziavano a susseguirsi in un modo quasi straziante: sveglia, colazione, lezioni, pranzo, pausa di poche ore, lezioni, cena ed infine dritti in dormitorio per un coprifuoco forzato. Come si può immaginare l'ultima parte di quella lista era la più odiata, controllata e, se fatto con premeditazione e/o ingegno, la più evitata. Certo per essere uno del primo anno non potevo pretendere di poter gironzolare libero per la scuola come se nulla fosse, tuttavia quel coprifuoco forzato non mi andava a genio, un pò per la mia natura libertina e un pò per via del poco tempo che l'itinere scolastico scandiva, le poche ore libere erano di pomeriggio e se si voleva avere una media più che buona bisogna usarle per studiare, sicché il tempo libero era in realtà un coltello a doppio taglio. Non potevo rovinarmi la media, ci tenevo ad avere buoni voti così non rimase che lavorare sul coprifuoco, era l'unico sistema per ritagliarsi del vero e proprio "Tempo libero".
Fu proprio di sera dopo la cena che decisi di provarci, c'era il rischio di essere beccati da un caposcuola, i vari prefetti o gli insegnanti, così inizialmente mi mossi insieme alla folta folla che si incamminava verso i dormitori, poi individuai un corridoi laterale che non era sorvegliato da nessuno, mi girai dietro repentinamente e controllai che non ci fosse nessuna presenza dedita alla sorveglianza, così fu, nessuno era nei paraggi ed anzi il più vicino era parecchio lontano e distratto da una faida Grifondoro-Serpeverde. Colsi l'attimo e mi staccai da quella mandria in direzione del corridoio, subito dopo mi rifugiai dietro ad una statua ed aspettai, tuttavia tirai fuori la bacchetta dalla tasca e mi chinai a terra, se qualcuno fosse giunto avrei finto che la bacchetta fosse caduta a terra e ne stessi controllando la condizione. Era un piano sciocco ma per via della mia eta avrebbe funzionato appieno, chi mai avrebbe dubitato di un ragazzino di 11? Figurarsi poi se un controllore non sarebbe caduto nella mia farsa, era un attore molto bravo non solo nel timbro della voce ma anche nelle mimetiche facciali. Fortunatamente non dovetti mettermi alla prova, tutto andò liscio, aspettai di udire gli ultimi passi allontanarsi dalla zona per poi alzarmi in piedi ed avviarmi a passo lungo e svelto verso la torre di astronomia.
Molte cose poterono andar storte ma una serie fortunata di eventi favorì me portandomi a destinazione, ovviamente prendendo tutte le precauzioni possibili e muovendomi con cautela. Notai che la torre era deserta, un silenzio disarmante si alternava al rumore di brezze che passavano indifferente da una finestra a l'altra della torre, così per precauzione mi mossi furtivo e solamente quando il rumore del vento copriva il rumore dei miei passi. Arrivato in cima entrai nell'Aula di Divinazione con gran curiosità, era da un pò di giorni che volevo entrarci dentro, il potere di vedere il futuro era per me un ossessione.Entrai con cautela sperando che nessuno fosse di guardia, controllato per bene mi avvicinai poi ad una delle tante sfere che erano collocate su un tavolo a forma ovale, ne presi una in mano ed uscii dalla stanza. C'erano tanti oggetti che potevano essere usati nella divinazione ma la mia unica conoscenza dell'argomento - del quale ero molto ignorante- era proprio la sfera, nel mondo dei babbani era usata nelle favole per vedere il futuro. Con il cuore balzante dalla curiosità la strinsi fra le mani sperando di vedere qualcosa, mi concentrai con tutto me stesso e dopo qualche secondo chiusi anche gli occhi nell'inutile convinzione che mi avrebbe fatto concentrare di più; tuttavia la forza usata nella presa unita all'eccessiva levigatezza della sfera portarono alla caduta della stessa dalle mie mani, per un attimo il cuore mi andò in gola, se la sfera si fosse rotta avrebbe sicuramente creato un rumore non indifferente e avrei perso punti per aver rotto un oggetto della scuola più il coprifuoco. In un attimo di panico e disperazione allungai il piede usandolo per attutire l'impatto, la cosa funzionò ma la sfera rotolò in avanti verso le scale, ancora nel panico non trovai la forza per fare un balzo e prenderla, la seguii unicamente con lo sguardo mentre essa giunse dinnanzi al primo gradino della discesa, se avesse percorso tutte le scale sicuramente sarei stato individuato da qualcuno.

*MALEDIZIONE! MALEDETTA SFERA, FERMATI! ACCIDENTI!*
Proprio mentre pensai a ciò la sfera iniziò la sua discesa, il rumore che fece cadendo non fu tanto forte ma appena avrebbe preso velocità non avrei avuto via di scampo, fu solo in quel momento che realizzai che non potevo evitare quella disfatta. L'unico che poteva salvarmi era a quel punto la fortuna o il destino..
*Sono fottuto* Pensai disperato.
 
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Hyolyn
view post Posted on 29/9/2015, 19:10




I giorni ad Hogwarts stavano scorrendo via velocemente e sempre con il solito tran tran. Si partiva dalla colazione, dove potevi vedere un sacco di gente mezza addormentata, poi subito dopo le lezioni, che potevano essere più o meno interessanti, il pranzo, un ritrovo particolarmente speciale che dava il via a un pomeriggio libero (sempre che i compiti non fossero troppo pesanti e difficili da fare), e infine il pasto serale, quel tranquillo momento che ti avvertiva che di lì a poco sarebbe finita la giornata e, causa coprifuoco, non avresti potuto lasciare il dormitorio, pena punti in meno alla propria casata e/o punizioni.
Dopo cena...
Mi trovai seduta sul pavimento della camera, con la schiena appoggiata al fianco del letto e con Nabi che, dall'alto del materasso, mi accarezzava i capelli con la sua testolina. Stavo guardando il soffitto con aria pensierosa, non riflettendo in realtà su nulla in particolare.
Ormai era sera inoltrata, le mie compagne di stanza erano già rientrate e si stavano preparando ad andare a dormire. Io ci avevo provato e riprovato ma, a causa del sonnellino che avevo fatto durante il pomeriggio, propriamente non vi riuscii.

*Uff! Hyolyn, devi provare a dormire. Oggi hai riposato a malapena un paio d'ore. Non puoi essere già bella pimpante per così poco* dissi tra me e me, sbuffando.
Allora mi alzai in piedi.
*Come faccio a prendere sonno?* mi chiesi. Non avevo nulla da fare in quel momento. Non volevo né leggere né scrivere né tantomeno rimanere ferma a far niente. Avevo bisogno di un po' di moto, anche solo sgranchire un po' le gambe.
*Idea! E se stessi qualche minuto qui fuori nei sotterranei? Non mi mangeranno se dico che non riuscivo a dormire e volevo solo fare due passi davanti la mia casata, no?!*
Presi in braccio il mio gattino e uscii fuori. Quel corridoio mi fece immediatamente venire i brividi, non solo perché la temperatura era bassa.
Il mio micio dovette aver sentito qualche rumore perché all'improvviso si liberò della mia stretta, saltò agilmente a terra e incominciò a correre su per le scale. Sbarrai gli occhi.

- Nabi! Nabi! Dove stai andando? - bisbigliai, rincorrendolo. - Fermati! -
Salii le scale di corsa, cercando di averlo sempre in vista. Continuò il suo "tragitto", volatilizzandosi da un punto a un altro quasi fosse un fantasma. Faticai a stargli dietro, diminuendo sempre più l'andatura fin quasi a camminare.
Primo, secondo e terzo piano andati!

*Oh no! Ancora non si ferma...* pensai, ormai stanca e col fiatone.
Superando altri due piani, finalmente mi avvicinai al termine della rampa di scale che portava alla Torre di Divinazione, luogo in cui ero passata precedentemente per andare in Guferia. Arrivata verso gli ultimi scalini, notai una palla di vetro venire verso di me.

*Ma che cos...?*
Fulmineamente, prima che scendesse il terzo scalino, l'afferrai. L'oggetto, gelido contro il palmo della mia mano, mi dette una strana sensazione, ma non ne detti chissà quanta importanza, intenta unicamente a raggiungere e catturare Nabi. Poco più su, ciò che vidi mi fece rimanere a bocca aperta. Infatti a pochi metri di distanza davanti a me scorsi quello che era un ragazzino... molto familiare.
- Spike! - esclamai stupita tutto in un soffio.
Che cosa ci faceva in quel luogo a quell'ora?
E il mio gatto dov'era andato a finire?
 
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view post Posted on 30/9/2015, 10:15
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Ancora sotto shock udii il suono di passi veloci, qualcuno stava corredendo ed arrivava verso di me, riflettei subito cosa fosse meglio fare ma un altro colpo di scena mi fermò sul posto, un gattino grigio sbucò dalle scale e mi sorpassò senza timore, lo seguii con sguardo smarrito finché si imbucò dentro l'aula di Divinazione. Subito dopo sbucò anche Kim e nella mia mente si formò un tracciato logico, fissai lei a bocca aperta per qualche secondo, aveva la palla di vetro! Con la mano la indicai e subito dopo mi girai verso l'aula di divinazione per qualche secondo, infine mi rigirai verso Kim e divertito commentai:
- Scommetto che quello è il tuo gatto. Mentre quella è la mia palla di vetro, in realtà non mia..l'avevo presa in prestito. -
Mi avvicinai verso di lei fermandomi a qualche metro e allungando la mano a palmo aperto attendendo la restituzione.
- Sappi che mi hai salvato da una brutta fine, se quella palla fosse arrivata giù sarei stato scoperto. Ormai è confermato, è il Destino che manovra le nostre vicende. Ma presumo che sei preoccupata per il tuo gatto, è entrato dentro l'aula di Divinazione. -
Indicai la porta con la mano libera.
 
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Hyolyn
view post Posted on 30/9/2015, 18:23




Raggiunto il piano “esatto” mi bloccai, a bocca aperta. Dinanzi a me c'era Spike, inizialmente in evidente shock.
Per quale motivo si trovava in quel luogo a quell'ora?
Rimase a fissarmi per diversi secondi, come se non si aspettasse la mia presenza. Beh, neanche io mi aspettavo di incontrarlo lì, né tantomeno di essere in quel luogo in un così tardo orario.
Il ragazzino si avvicinò, lentamente, puntando il dito verso la sfera di vetro tra le mie mani, poi in direzione dell'aula di Divinazione, infine di nuovo su di me e, divertito, disse:

- Scommetto che quello è il tuo gatto. Mentre quella è la mia palla di vetro, in realtà non mia... l'avevo presa in prestito. -
*Scommetti bene, hai effettivamente indovinato* pensai tra me e me. *Palla di vetro? Ah, questo coso che mi sta gelando i palmi... Ma dove caspita l'ha presa?*
Arrivò a poca distanza dal punto in cui mi trovavo io e tese un braccio; dunque gli restituii il lucido e scivoloso oggetto con molta attenzione, in modo da non farlo cadere.
- Sappi che mi hai salvato da una brutta fine, se quella palla fosse arrivata giù sarei stato scoperto. Ormai è confermato, è il Destino che manovra le nostre vicende. Ma presumo che sei preoccupata per il tuo gatto, è entrato dentro l'aula di Divinazione - aggiunse, indicando una porta al suo fianco.
- Sì, quella palla di pelo grigia che correva velocemente è il mio micio. Ero uscita fuori nei sotterranei assieme a lui perché non riuscivo a prendere sonno e, all'improvviso, è corso su per le scale; deve aver probabilmente sentito qualche rumore o qualcosa del genere. Non riesco a capire perché proprio l'aula di Divinazione. Cosa ci sarà mai al punto da spingerlo lì a quest'ora? - chiesi, più a me stessa.
- A proposito... che ci fai tu qui in questo momento? Non è proibito rimanere fuori dopo il coprifuoco? - domandai, curiosa.
Poi rielaborai dentro la mia testa la parola "coprifuoco" e sbarrai gli occhi, incredula. Quella era la prima volta che violavo le regole... *Oddio! Anch'io adesso mi trovo fuori dal dormitorio! Che faccio? Spero proprio non mi - anzi ci - becchino. Devo sbrigarmi a trovare Nabi...*
 
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view post Posted on 3/10/2015, 00:38
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Alla prima domanda feci spalluce e vago commentai:
- Chissà, i gatti sono creature molto curiose, forse aveva voglia di farsi un giretto o magari è solo affamato di topini, questa scuola ne brulica. O forse è stato stregato dal destino per condure te.... irrimediabilmente a me. -
Alla seconda domanda sorrisi debolmente:
- Proibito..pff, sciochezze. Al massimo ci è negato, non facciamo nulla di male quindi usare la parola proibito è decisamente fuori luogo...-
Dissi sulla difensiva ma con tono labile, era un'affermazione che non poteva essermi d'aiuto.
- Comunque era da un pò che volevo visitare questo luogo, si dice che i maghi più talentuosi riescano a prevedere il futuro usando questi tipi di aggeggi.. -
Alzai per un attimo la palla mettendola in evidenza.
Ed effettivamente sembra essere vero, per un attimo ho avuto una visione, per questo sono rimasto interdetto e la palla mi è caduta.
Balle, seppur non del tutto falsa ma dovevo crearmi un alibi e deviarla da quel discorso, così con un sorrisetto malizioso la guardai ed aggiunsi:
Quella visione riguardava proprio noi due. Comunque meglio che recuperiamo il tuo gatto prima che rompa qualcosa.
Entrai dentro l'aula nell'intento di evitare una potenziale espulsione e non far captare la bugia a Kim, l'occhio originale spesso tendeva a tradirmi con le persone che trovavo simpatiche.

- Off GDR -
Se non hai letto la storia di Spike, lu iha un occhio finto >.<
- On GDR -
 
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Hyolyn
view post Posted on 3/10/2015, 20:35




Il giovane rispose, in modo vago e facendo spallucce:
- Chissà, i gatti sono creature molto curiose, forse aveva voglia di farsi un giretto o magari è solo affamato di topini, questa scuola ne brulica. O forse è stato stregato dal destino per condurre te... irrimediabilmente a me. -
Mentre parlava feci sì col capo. *Già, probabilmente* pensai. Finì allora la frase che io mi paralizzai per un attimo.
*"O forse è stato stregato dal destino per condurre te... irrimediabilmente a me"*, mi rimbombò in testa, per diversi secondi.
*Il destino ci ha fatti incontrare, Spike. Ora probabilmente toccherà sempre a lui decidere se farci passare un lungo periodo di tempo insieme, in reciproca compagnia, o se invece far dividere le nostre strade* dissi tra me e me poco dopo.
Era ovvio che sperassi nella prima opzione, in fondo Spike era la prima persona che desideravo ardentemente chiamare 'amico'. Forse, dopo un po' di tempo sarei riuscita nell'intento di non farlo fuggire via da me a causa del mio timido e noioso atteggiamento.

*Speriamo...*
- Proibito... pff, sciocchezze. Al massimo ci è negato, non facciamo nulla di male quindi usare la parola proibito è decisamente fuori luogo... Comunque era da un po' che volevo visitare questo luogo, si dice che i maghi più talentuosi riescano a prevedere il futuro usando questi tipi di aggeggi... - continuò lui, accennando alla palla di vetro tra le sue mani. - Ed effettivamente sembra essere vero, per un attimo ho avuto una visione, per questo sono rimasto interdetto e la palla mi è caduta. -
*Ah. Interessante! Se con "talentuosi" intende "bravi a scuola", allora forse potrei riuscirci anch'io. Magari...*
- Sembra alquanto affascinante tutto ciò - commentai, con occhi illuminati. - Che tipo di visione hai avuto? Credo di esserne curiosa. -
Con il solito sorrisetto malizioso, - che avevo imparato a conoscere -, mi guardò, dicendo:
- Quella visione riguardava proprio noi due. Comunque meglio che recuperiamo il tuo gatto prima che rompa qualcosa. - Detto ciò, si diresse fulmineo dentro l'aula di Divinazione, lasciandomi lì in corridoio, immobile e con aria sbalordita.
*"Riguardava proprio noi due"...* Era questo che aveva detto? E perché mentre lo diceva mi aveva guardato in quel modo? Che cosa aveva visto esattamente?
Un miscuglio di possibili visioni mi venne in mente all'istante, riempiendomi la testa di inutili domande senza risposta. E, cosa ancor peggiore, il tutto mi fece arrossire, propriamente senza motivo.
Decisamente in confusione, seguii il tassorosso, cercando in tutti i modi di nascondere ai suoi occhi il rossore improvviso sul mio volto, dunque tenni la faccia nella direzione opposta alla sua, in modo tale da iniziare a cercare il gatto senza che lui notasse nulla di strano.

- Nabi! Nabi, dove sei? - bisbigliai, iniziando a guardare un po' qui e un po' là, nonostante il buio della stanza. - Ah -, aggiunsi, - per tua informazione il mio micio risponde al nome di Nabi. Di solito non si avvicina alle persone che non conosce, perciò è probabile che si terrà alla larga in tua presenza. Vedremo... Spero solo che mi abbia ascoltato quella volta che gli ho raccontato di te... -

*Alla fine della ricerca ho intenzione di chiedergli cos'ha visto precisamente nella sfera di vetro. Questo pensiero mi fa letteralmente impazzire.*

- Off GdR. -
Sì, lo sapevo già. :P
- On GdR. -
 
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view post Posted on 4/10/2015, 22:46
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Ascoltai con attenzione ciò che Kim mi disse e subito le risposi:
- Parlato di me? Tu parli di me con un gatto? Ma almeno ti capisce? -
La guardai per un attimo perplesso e stranito, subito doppio sghignazzai davvero divertito.
- Beh..in tal caso racconterò di te al mio Falco! Ti troverà interessante, non ne dubito!
Mi guardai intorno e individuai il gatto sotto ad un armadio vicino ad un finestra aperta. Mi fermai di scatto e avvertii Kim facendomi subito serio.
- Guarda lì!
Bisbigliai indicandole il micio con la mano.
- Sta attenta, la finestra è aperta. Io rimango fermo qui in modo da non farlo agitare, pensaci tu.
 
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Hyolyn
view post Posted on 5/10/2015, 19:43




Il giovane mi ascoltò, attento, poi commentò:
- Parlato di me? Tu parli di me con un gatto? Ma almeno ti capisce? -
*Che c'è di strano?* chiesi a me stessa. Era davvero una cosa poco normale? Dalla sua faccia sembrava di sì.
- Sì, certe volte lo faccio. E sì, mi capisce benissimo: Nabi è intelligente - dissi, sulla difensiva.
Mi guardò per un attimo stranito, poi rise, aggiungendo:

- Beh... in tal caso racconterò di te al mio Falco! Ti troverà interessante, non ne dubito! -
La sua ironia, così come la sua espressione divertita, mi fece scoppiare a ridere.
- Non prendermi in giro, dai. Io dicevo sul serio - ribadii, facendo per un attimo il broncio, scherzosamente; e sorrisi.
Egli si guardò successivamente intorno, fermandosi e alzando un dito in direzione di un punto preciso della stanza, divenendo all'improvviso completamente serio, bisbigliandomi:

- Guarda lì! Sta attenta, la finestra è aperta. Io rimango fermo qui in modo da non farlo agitare, pensaci tu. -
*Ma che caspita sta indicand...?* Poi guardai nella zona indicatami, notando immediatamente due piccoli fari iridescenti, e lo scorsi. Il mio gatto se ne stava tutto quatto e tranquillo dinanzi una finestra, tenendo gli occhi fissi su di me, quasi per tenermi sotto controllo.
Ma che gli stava accadendo?

*Dev'essere una stanza magica, questa. O una cosa del genere...* pensai. *Beh, qui è tutto magico, ora che ci penso.*
- Nabi, piccolino mio - sussurrai, avvicinandomi pian pianino. - Che ci fai lì? Perché non vieni dalla tua padroncina?! - Aggiunsi: - Mi hai fatto prendere un bello spavento poco fa, sai?! Adesso però basta giocare a nascondino... Sai, dobbiamo tornare in dormitorio, ormai si è fatto tardi. - Continuai a muovermi verso di lui, passo dopo passo, con estrema lentezza. Stetti per raggiungerlo, quando lui prese a saltellare via, nascondendosi sotto i tondi tavoli provvisti di una lunga tovaglia.
- Oh, accidenti! - esclamai, poggiando una mano sul davanzale. Ripresi a cercare, tentando di non andare addosso agli oggetti attorno a me.
- Piccolino, vieni fuori, su. - Guardai sotto un tavolino, non vedendo altro che il buio più totale. Sospirai.
Rovistando qui e là, non mi accorsi che la piccola palla di pelo si era diretta con agilità verso Spike. Arrampicandosi tramite gli indumenti del ragazzino, Nabi finì per appoggiarsi alla spalla del tassorosso, una presenza leggera e assolutamente non fastidiosa.
 
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view post Posted on 6/10/2015, 16:15
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Il mio tentativo fallì, pensavo che quell'ironia l'avrebbe imbronciata e fatta andar via, invece lei rise e mi sorrise calorosamente, fu in quel momento che realizzai quanto fosse bella. Quel sorriso le illuminava tutto il volto e stranamente suscitava in me un sorriso di risposta, sorriso che fermai subito dal movimento degli zigomi, riportando la mia espressione a quella antecedente, il tutto nell'arco di mezzo secondo. Abbandonai l'idea di mandarla via, avrei sviato il discorso in qualche modo, in fin dei conti ero bravo ad improvvisare.
Preso da quei pensieri tornai al mondo reale per via del gatto di Kim, si era arrampicato su di me fino a giungermi sulla spalla. Avvicinai la mano lentamente e accarezzai il gatto con dolcezza, esso rispose con qualche leccatina alla mia mano.

- Quindi tu sei Nabi. La tua padrona dice che mi puoi capire, quindi mi presento. Io sono Spike. Adesso fai il bravo e aspetta la tua padrona. -
Con delicatezza lo presi con la mano libera e lo appoggiai a terra tenendolo con la mano, in modo che non fuggisse un'altra volta. Per tenerlo calmo continuai ad accarezzarlo finché non arrivo Kim, lo affidai alle sue mani.
- Devo ammettere che hai proprio un bel gattino, anche se capriccioso. Mettilo in riga o ti creerà molti guai.
Presi la sfera di cristallo e andai ad appoggiarla insieme alle altre, subito dopo mi avviai verso l'uscita.
Kim dobbiamo andare via da qui, ho una brutta sensazione. Qualcuno si sarà accorto di qualche rumore, seppur lievi siamo sempre su una torre vuota.
Non era il caso di sfidare troppo la sorte, per di più ora che non ero più da solo non aveva più alcun senso rimanere in quella stanza.
 
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Hyolyn
view post Posted on 6/10/2015, 17:30




Cercai dove mi era possibile, tastando gli spazi che non riuscivo a vedere per via del buio.
*Ma dove si è cacciato?* mi chiesi, preoccupata. *Perché si sta comportando così?*
Non riuscendo a trovare nemmeno una sua traccia, fui colta dall'ansia. E mille domande allarmate presero d'assalto la mia mente. Dov'era andato a finire? Si era fatto male nel tentativo di sfuggirmi?
Guardai di qua e di là, rapidamente, ma ancora non riuscii a scorgere alcuna traccia di lui.
Poi, tra il baccano dei miei pensieri riuscii a individuare la voce di Spike.

- Quindi tu sei Nabi. La tua padrona dice che mi puoi capire, quindi mi presento. Io sono Spike. Adesso fai il bravo e aspetta la tua padrona. -
Mi voltai, decisamente col cuore in subbuglio e, non appena riuscii a intravedere Nabi, sospirai rumorosamente di sollievo.
*Oh! Per fortuna che c'è Spike... Cosa avrei fatto se non ci fosse stato lui?!* dissi tra me e me, decisamente grata.
Vidi il tassorosso accarezzare il micio, più per calmarlo in attesa del mio arrivo che altro. Dunque andai verso di lui, prendendo in braccio la piccola palla grigio tigrata.

- Nabi, sei stato molto cattivo - sussurrai alla bestiolina. Poi la strinsi al petto, giusto per calmare l'agitazione che prima mi aveva invaso.
- Devo ammettere che hai proprio un bel gattino, anche se capriccioso. Mettilo in riga o ti creerà molti guai - consigliò il giovane.
- Già, hai ragione. Vedrò cosa fare - risposi. Mettendogli per la prima volta una mano sulla spalla, con un sorriso aggiunsi, riconoscente: - Comunque ti ringrazio davvero tanto per aver ritrovato il mio gattino. Sono in debito con te. -
Successivamente egli prese la palla di vetro e la rimise in quello che doveva essere il suo posto, poi andò a dare uno sguardo fuori in corridoio.
- Kim dobbiamo andare via da qui, ho una brutta sensazione. Qualcuno si sarà accorto di qualche rumore, seppur lievi siamo sempre su una torre vuota - mi avvisò lui, serio in volto.
- Certo, sì. Meglio andare prima che qualcuno ci scopra. In fin dei conti non ho più motivo di rimanere qui, dato che ho trovato il fuggitivo... - conclusi, avvicinandomi a lui silenziosamente.
 
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view post Posted on 7/10/2015, 17:34
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- Comunque ti ringrazio davvero tanto per aver ritrovato il mio gattino. Sono in debito con te. -
- No, non devi. Ha fatto tutto lui, mi sono solo limitato a passartelo. Ma se proprio vuoi considerarlo un favore..ben venga, me ne devi uno. -
Le feci un occhialino e subito dopo sporsi la testa fuori dalla porta, rimasi fermo per qualche secondo alzando la mano in direzione di Kim e facendole il segno universale dello stop tenendo il palmo della mano unito e alzato. Un rumore in lontananza, lieve e leggero, subito dopo ne segui un altro, un altro e un altro ancora, diveniva sempre più forte e costante, qualcuno stava salendo le scale anche se con molta calma. Il mio cuore si fermò per un attimo, mi girai verso Kim innoridito e subito dopo bisbigliai più basso che potei:
- Lo senti? Sta arrivando qualcuno.. dalla cadenza dei passi non sembra aver fretta. Forse non è un controllore comunque dobbiamo nasconderci! -
Mi guardai attorno in cerca di un qualsiasi nascondiglio, c'erano i tavoli che seppur piccoli erano adornati da tovaglie, nascondersi sotto era fattibile ma sicuramente scontato, una cattedra che avrebbe lasciato scoperti i piedi e infine 3 armadi. Camminando lentamente e con attenzione mi avvicinai al più vicino e tirai un anta verso di me nella speranza che fosse aperto, cosa che risultò negativa; provai ad aprire anche gli altri due ma erano entrambi chiusi, sospirai per mandare via la troppa ansia che avevo accumulato e guardando Kim speranzoso sbottai:
- Dimmi che conosci un incantesimo per aprire uno di questi... -
Sembrava più una richiesta che una domanda, la situazione poteva divenire tragica.
 
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Hyolyn
view post Posted on 8/10/2015, 20:06




Vicino alla porta, il giovane mi fece il gesto di "Alt" con la mano. Subito mi fermai sul posto, non molto lontana da lui. Rimasi in silenzio.
All'improvviso sentii un rumore di passi, sempre più forti, probabilmente in direzione della Torre di Divinazione.

*Oddio! E se scoprissero che siamo qui...?*, gridò allarmata la voce dei miei pensieri. *Cosa facciamo? Cosa facciamo? Cosa possiamo fare?*
Il mio cuore prese a battere furiosamente dentro il mio petto, agitandomi ulteriormente. Sentii arrivarmi un conato di vomito, che però rimandai giù, decisamente tremante e impaurita.
Fino a quel momento non avevo mai sperimentato situazioni del genere; ero sempre stata rispettosa delle regole. In quel momento mi trovai infatti nel panico più totale.
Tenni forte Nabi contro il mio petto, più per sostenermi che altro. Lui dovette aver percepito assai chiaramente la mia paura, perché prese a leccarmi la mano, per incoraggiarmi almeno un pochino. Non ebbe poi molto effetto, tuttavia mentalmente lo ringraziai.
Spike si girò verso di me inorridito, notai, nonostante il buio.

- Lo senti? Sta arrivando qualcuno... dalla cadenza dei passi non sembra aver fretta. Forse non è un controllore comunque dobbiamo nasconderci! - esclamò lui. Detto ciò lo vidi guardarsi intorno, rapidamente, in cerca di un possibile nascondiglio. Restai lì a osservarlo, come paralizzata, incapace di fare un passo o di dire qualcosa.
Egli si mise accanto a uno dei tre armadi presenti e tirò le ante per aprirlo. Ma non avvenne nulla. Provò con gli altri due mobili, ma anche con quelli accadde lo stesso.
Colto dall'ansia, il tassorosso sbottò:

- Dimmi che conosci un incantesimo per aprire uno di questi... -
Tentando di calmarmi, risposi, con un filo di voce:
- Io... No, non conosco nulla per aprire porte o mobili chiusi a chiave. Adesso che facciamo? Ormai la persona sarà già arrivata agli ultimi gradini... -
Continuai ad arrovellarmi sul da farsi, e l'unica cosa che mi venne in mente fu...
- Senti, tu nasconditi sotto uno dei tavolini e rimani fermo lì in silenzio. Se quel qualcuno mi dovesse scoprire, dirò esattamente la verità, e cioé che ho seguito il mio gatto che era scappato fin quassù, e che ora stavo giusto indirizzandomi verso la mia camera. Probabilmente riceverò qualche punizione o un paio di punti in meno per essermi trovata fuori dal dormitorio. Okay? Ci stai? - gli chiesi, trovando sempre più giusto il mio piano ad ogni secondo che passava.
Perlomeno lui non avrebbe passato guai...
 
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view post Posted on 9/10/2015, 00:09
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Alla prima risposta di Kim imprecai silenziosamente fra me e me, la situazione si stava facendo cupa. Seguii la seconda affermazione cercando una qualsiasi via di fuga da essa, certo l'ansia unita alla fretta non aiutavano. Quando lei finì la frase la guardai infuriato e sbottai:
- Stai scherzando? Pensi davvero che ti lascerei nei guai o prenderti colpe che non ti appartengono? Ma per chi mi hai preso? -
Mi avvicinai al tavolo più vicino e con le mani alzai la tovaglia invitando Kim a nascordersi, la guardai negli occhi un pò abbattuto, non volevo essere duro con lei ma quella sua frase mi aveva tramortito, non l'avrei mai lasciata nei guai e non per un qualche motivo speciale, semplicemente non potevo permettere a qualcuno di accollarsi le mie malefatte...ma ad essere sincero volevo proteggerla, qualcosa dentro di me, un'emozione forse, qualcosa di sicuramente irrazionale che non lasciava spiegazioni...dovevo semplicemente farlo.
- Dai su, mettiti qui e non fare rumori. Improvviserò qualcosa. E non controbbatere, nasconditi e basta.-
 
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Hyolyn
view post Posted on 9/10/2015, 21:10




A metà del mio discorso, sentii il giovane imprecare. Probabilmente anche lui era nella mia stessa situazione: impaurito, agitato, ansioso... In fin dei conti da un momento all'altro saremmo stati sicuramente scoperti da qualcuno, controllore o meno che fosse.
Non appena detti voce al mio piano, che io consideravo valido e giusto, lui, guardandomi furioso, sbraitò:

- Stai scherzando? Pensi davvero che ti lascerei nei guai o prenderti colpe che non ti appartengono? Ma per chi mi hai preso? -
Rimasi per un attimo interdetta, completamente immobile e in silenzio, con occhi leggermente sbarrati puntati sul pavimento. Le lacrime, all'improvviso, giunsero a inumidirmi i bulbi oculari.
Tentai con tutte le forze di non piangere, ma era difficile, data la situazione in cui mi trovavo. Certamente non era colpa di Spike, né tantomeno dell'individuo che stava salendo le scale. Forse era il destino. Lo stesso che aveva permesso a me e al tassorosso di incontrarci. Lo stesso che avrebbe deciso il futuro mio e quello altrui.
Il ragazzino si avvicinò agilmente al tavolo più vicino e sollevò la lunga tovaglia, facendomi cenno di andare a nascondervi sotto.

- Dai su, mettiti qui e non fare rumori. Improvviserò qualcosa. E non controbattere, nasconditi e basta - disse, visibilmente con aria abbattuta.
Non volevo lasciarlo da solo. Non volevo che si prendesse la colpa al posto mio, perlomeno non senza di me al suo fianco.
Perché non voleva che l'aiutassi? La mia scusa sarebbe stata molto più plausibile ed efficace, utile a lasciarlo fuori dai guai.
A passi lenti e strascicati arrivai accanto a lui e tentai di prendergli una mano, riuscendoci perfettamente al primo colpo. Mi stava chiedendo qualcosa contro la mia natura, eppure non potevo fare altro che obbedirgli, vista la foga con cui mi aveva risposto.

- Spike... Ti prego, stai attento - riuscii solamente a sussurrargli, con voce tremante, avvicinandomi al suo orecchio.
- Se dovesse capitare qualcosa di spiacevole, sappi solo che uscirò allo scoperto - aggiunsi, lasciandogli l'arto delicatamente. Dopodiché mi accucciai e lentamente iniziai a sistemarmi sotto il tavolino, continuando a guardare verso la sua direzione.
*Fai attenzione, Spike* pensai. *Fa' che non succeda nulla di male. Fa' che non succeda nulla di male. Fa' che non succeda nulla...* mi ripetei, come un mantra.

- Off GdR. -
Chi sarà mai quella persona?
E soprattutto: ci scoprirà? O se ne andrà per la sua strada, inconsapevole della nostra presenza?
Ah, questo destino... :D
- On GdR. -
 
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view post Posted on 10/10/2015, 00:56
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Le lacrime sul volto di Kim furono per me una grandissima sofferenza, non volevo assolutamente farla soffrire ma evidentemente ciò avevo provocato, forse per il modo in cui mi ero sfogato, eppure io volevo proteggerla..non di certo farla piangere. Il mio sguardo s'incupì ancor più nel seguire i lenti e tristi passi di Kim, si capiva che si stava muovendo perché doveva farlo, eppure non avrei potuto fare altrimenti, non c'era il tempo per cercare una soluzione e l'unica alternativa che mi era balzata in mente era sacrificarmi per lei. A me andava bene così, d'altronde non avevo mai avuto ambizioni e nemmeno ne cercavo, ma Kim era una brava ragazza, quel tipo di persona che poteva ambire ad una carica importante e per di più era una ragazza dal cuore d'oro, mai le avrei permesso di rovinarsi, figurarsi per me.
Trasalii quando lei mi prese la mano e mi prego di stare attento, preso com'ero dal come cavarmi fuori da quella situazione capii solamente in quel momento che troppe emozioni avevano preso il controllo di me, così socchiusi gli occhi, inspirai lentamente e sospirai, subito dopo guardaii Kim negli occhi, uno sguardo intenso e sicuro.

- Attento...si, lo sarò. Tu invece dovrai essere come un sasso, ferma, immobile, silenziosa e indifferente. Soprattutto indifferente. Non devi uscire per nessuna ragione. Nessuna.
Dissi scandendendo l'ultima parola e indurendo lo sguardo.Le strinsi poi la mano delicamente e conclusi:
- Io ti prego, non uscire da qui. Non farmelo ripetere un'altra volta. Ok? -
Conclusi retorico ma dolcemente, abbassando la tovaglia una volta che si chinò sotto il tavolo, non resteva che affrontare il famoso destino. Mi ero calmato e la mia mente era tornata ad essere lucida, così decisi di sedermi proprio sul tavolo dove sostava Kim, era l'unico modo per assicurarsi che lei stesse sotto per davvero e per di più era il tavolino più distante dalla porta, altro non mi venni in mente..non in quel momento.
Dovetti aspettare quasi un minuto prima che i passi giunsero al traguardo, finalmente egli si trovava dinanzi alla porta ma stranamente l'individuo non entrò subito, come in effetti avrebbe dovuto fare un controllore, tutt'altro, egli aspettò una decina di secondi prima di entrare. Qualche idea iniziò ad assilarmi e la più influente riguardava il fatto che quello non poteva essere un controllore, sarebbe già entrato e di sicuro non se la sarebbe presa così comoda..almeno che fosse un sadico ma esclusi quella improbabile ipotesi subito dopo averla formulata. Con un sospiro di sollievo capii che esso era tutto meno che un controllore e la domanda che mi porsi dopo susseguì automaticamente, chi era quella persona?
Egli entrò un momento dopo che la porsi, camminando deciso verso uno degli armadi. Seguii i suoi passi senza battere ciglio, sentendolo pronunciare "Alohomora" quando arrivò dinnanzi al primo dei tre armadi; le ante si aprirono magicamente e il ragazzo iniziò a trafficare con la sua borsa riponendo qualcosa nell'armadio e nascondendo altre nella sua borsa; era sicuramente una qualche azione losca e che sicuramente non avrebbe portato a nulla di buono, però la cosa mi incuriosì, nemmeno mi accorsì che sul mio viso si era formato un sorriso divertito; tutta quella paura, ansia, sconforto.. tutto causato da un teppistello che evidentemente cercava di ottenere un buon voto illecitamente, era così preso in ciò che stava facendo che nemmeno si era accorto di me.
Avrei dovuto aspettare che egli uscisse dalla classe ma trovai il tutto così esilarante che scoppiai in una risata.

Se vuoi impersonare il png sentiti libera ^^
 
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