CLARICE STARLING VISIT
Before the escape
Ambientazione temporale: prima parte 'Il Silenzio degli InnocentiPlayers:
Hannibal Lecter™ /
Clarice M. Starling™ Del tempo era passato da quando il dottor Hannibal Lecter, noto come Squartatore di Chesapeake ma ancor prima come psichiatra più illustre degli Stati Uniti, era stato arrestato per cannibalismo e condannato a nove ergastoli consecutivi. Otto anni per la precisione da quando le membra, la mente e il corpo dell'uomo erano rinchiuse dentro tre fredde mura di pietra tappate da un plexiglass forato solo per consentire all'aria di passare per non renderla più pesante di quanto già non fosse.
Una mente brillante come quella posseduta da Hannibal Lecter non poteva essere sprecata sulla sedia elettrica, la mente di un pazzo non era legalmente condannabile. Queste motivazioi erano valse come scusante per non ricevere la condanna di morte. Ma ci aveva pensato il dottor Chilton, responsabile del Manicomio Statale di Baltimora, dove Lecter era rinchiuso, a rendere la vita a quest'ultimo una vera tortura. Lo psichiatra dal canto suo era in grado a trarre divertimento anche da questo, era capace di sfruttare ogni risorsa a lui concessa per isolare la mente, volare lontano col pensiero e recarsi ovunque la sua persona avesse voluto.
In quegli anni aveva anche collaborato con l'FBI e Will Graham, l'agente che lo aveva arrestato dopo il tradimento della sua ex psichiatra, per aiutarlo a trovare ed arrestare un serial killer pericoloso noto a tutti come Red Dragon, lo stesso che a quanto aveva sentito, era riuscito a condurre quasi alla morte Graham prima di evadere e far sparire ogni sua traccia. In quell'occasione Lecter grazie a diversi scambi di favore con Graham, era riuscito a lasciarsi concedere più libri, più ore per se stesso, più carta per disegnare, più comodità, per quanto quelle dentro una cella poco più grande di un metro quadro potevano essere definite comodità, ma non era mai riuscito a liberarsi del dottor Chilton.
Altri tre anni erano passati dall'ultimo incontro con Graham tre anni in cui Chilton aveva potuto dar sfogo ad ogni suo piacere nei confronti di Lecter, considerato dal proprietario del manicomio, come un trofeo da esporre, un trofeo di cui andarne fiero, proprio come aveva fatto anni prima con Abel Gideon.
Ma Lecter sapeva come divertirsi, sapeva come sfruttare il suo passatempo preferito, si divertiva a constatare quando Frederick provasse rabbia ogni volta che i suoi tentativi di stuzzicarlo si rivelavano vani.
Ma era solo questione di tempo prima che un nuovo caso giungesse alle mani di Jack Crawford, prima che quest'ultimo osasse nuovamente spedire qualcuno alla sua cella per ricevere informazioni circa il nuovo serial killer noto come Buffalo Bill. Solo che in quell'occasione il vecchio Jack aveva osato davvero molto. Gli aveva mandato in visita una giovane donna, una ragazza, una recluta dell'FBI nemmeno promossa come agente.
Prima del loro primo incontro Lecter era stato preparato da Chilton, gli aveva espresso degli apprezzamenti circa questa giovane, immaginando egli mai avrebbe voluto incontrarla eppure? Eppure questa situazione, nuova e certamente inaspettata, aveva incuriosito da subito lo psichiatra il quale tuttavia una volta che ebbe modo di posare i propri occhi sulla donna, la recluta Clarice Starling, pensò non valesse la pena di dedicarle ulteriore tempo.
Ma qualcosa di intollerabile avvenne dopo la conclusione della loro conversazione, il suo vicino di cella Miggs, aveva mancato di rispetto alla donna, era stato maleducato e Lecter non avrebbe mai perdonato un atto di simile maleducazione avvenuto proprio sotto i suoi occhi.
Si sentiva responsabile, si sentiva in debito con lei, sentiva che quella forse era stata l'occasione giusta per cambiare idea e dare a Starling una possibilità.
Voleva catturare Buffalo Bill? L'avrebbe aiutata ma non senza metterla alla prova, non senza conoscerla e non senza concedere alla propria persona di violare ancora una volta, dopo anni di prigionia, la mente di un'altra. Ora era la mente di Clarice Starling che voleva rendere propria.
Quel pomeriggio lo psichiatra era stato portato in isolamento per ripulire la sua cella, si chiedeva se Clarice Starling avesse ripensato alla loro ultima conversazione avuta in piena notte dopo che la donna si era recata presso il garage della signorina Moidil ove lui l'aveva spedita proprio dopo il loro primo incontro. Non si aspettava che sarebbe stata in grado di trarre divertimento dalla visione di quella testa decapitata di Klaus. Un essere umano normalmente proverebbe timore, ribrezzo, senso. Lei era stata sincera esponendo la sua paura, ma il divertimento? La curiosità e l'interesse in Lecter galoppavano a braccetto mentre si rendeva sempre più conto di quanto i suoi pensieri avessero abbandonato le risorse comuni della sua mente per ingannare il tempo e avessero dato il benvenuto alla figura di Starling sempre più presente del suo cervello.
Non sapeva quando Starling avrebbe fatto nuovamente visita alla sua persona, ma sapeva che sarebbe stato presto e, certamente, la fretta di arrestare e trovare Buffalo Bill l'avrebbero spinta ad essere più celere di quanto forse avrebbe ella preferito.