Freedom and other things., privata per Sophia Daver

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view post Posted on 16/8/2015, 00:40
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When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies but the pack survives.
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L'aveva permesso. Avevo permesso alla mia vita di diventare quasi monotona. Studio, lezioni, passeggiate per il castello e via così all'infinito, senza nemmeno ritagliare un momento per trovare qualche amico o amica o quanto meno conoscere I miei concasati. Non era questo quello che mi aspettavo o che magari si aspettavano I miei genitori ma non potevo farci nulla, era il lavoro di una matricola.
I primi giorni sentivo che la mia vita era piena, alcune piccole soddisfazioni a livello scolastico (non sono il tipo secchione che vive solo di libri, per raggiungere un obiettivo mi ci devo mettere di impegno) e questo mi dava poco tempo per il divertimento.
Tutti inizialmente avevano passato quella fase di stress dovuto al cambiamento o quanto meno allo studio, alle lezioni e al nuovo contesto in cui ci si ritrovava. Tuttavia aveva deciso che per quel pomeriggio e nel punto più alto possibile volevo stare solo, nel silenzio o quanto meno lontano dalla gran parte della gente.
Quale posto migliore se non la torre di Divinazione? Vicino alla propria casa, ma allo stesso tempo lontano dalla sua famiglia.
La cosa più bella di quella torre era l'incredibile vista su Hogwarts, che si poteva vedere osservando dalle finestre.
Da quando ero arrivato non mi ero mai soffermato abbastanza ad osservare il paesaggio, tutto ciò riaccese un fuoco dentro di me, una voglia che forse si era spenta ma mai era sparita per sempre.
La vista era incredibile e ciò mi creò una forte sensazione, come di quando ci si innamora o almeno così avevo sentito dire.
Avevo deciso, sarei rimasto fino al tramonto, non potevo immaginare quale grande spettacolo potesse aspettarmi. Per quanto potesse sembrare strano amavo la natura e tutti quei doni che essa ci regalava, era una di quelle cose che ritenevo pure, che dovevano rimanere intatte. Ma poi cosa poteva capirne un ragazzino della mia età di purezza.
Così rimasi lì ad osservare in silenzio quello spettacolo che avevo dinanzi agli occhi cercando di immaginare le meraviglie, I misteri e I pericoli che potevano esserci dietro ogni angolo, dietro ogni albero, ogni pietra.
Sentivo il desiderio di fuggire, sentivo che quella scuola non era altro che una prigione per me. Io amavo la libertà, la libertà di poter vivere, di scegliere cosa fare e di come comportarmi. Per certi versi mi mancava casa mia, il mio letto, I miei amici e non nego che certe notti mi chiedo se tutto questo non sia solo un misero errore.
Forse io non appartengo a questo mondo...Ma poi torno a ricordare la vita che deve fare un babbano e riconsidero questo posto, ciò che penso e ciò che voglio.
Mio padre me lo diceva sempre che per ottenere ciò che voglio devo combattere, sempre e in ogni modo possibile e non.
Dopotutto sono ancora giovane per potermi godere la vita per come la desidero io, e questo posto e solo una versione beta della mia futura vita. Se voglio il massimo in futuro dovrò avere il massimo anche qui e non parlo solo di lezioni, compiti e robe varie, ma di tutti gli aspetti che un normale ragazzo magico ha.

Mai come in questo momento desideravo qualcuno con cui parlare,discutere o persino litigare, o anche solo per figura.
 
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