| Tutto era stato organizzato alla perfezione: la fuga dalla dimora Verger, la morte di Mason, il pericolo di morte scongiurato all'ultimo momento sia per se stesso che per l'agente speciale Starling, l'arrivo di Paul Krendler alla sua abitazione estiva, la cena, la presenza di Clarice di fronte all'apertura di cranio del suo superiore. Lecter aveva studiato ogni minimo dettaglio per riuscire a far si che l'agente Starling assistesse alla cena da lui organizzata. Non era importante liberarsi di Mason, salvare la propria vita, evitare che i propri arti inferiori diventassero pasto fresco per i maiali allevati dagli uomini del signor Verger durante tutti quegli anni di premeditata vendetta e rivalsa, bensì lo era trovare un modo, seppur drastico, di mostrare a Clarice quanto nella vita lei fosse stata schiava, vittima e prigioniera di un'istituzione che da anni aveva servito senza mai ricevere il merito dovuto. Da quanto l'aveva aiutata a crescere, a diventare il modello che, secondo lei, suo padre si era figurato diventasse quando era ancora in vita, si era reso conto che Clarice Starlin si stava creando la sua stessa prigione con le proprie mani. Ma quando e soprattutto come si sarebbe mai resa conto che era riuscita a diventare solamente l'ombra di se stessa e di un uomo defunto da anni se non con il suo aiuto? Lo psichiatra aveva assistito alle vicende di Starling in quei dieci anni di latitanza, aveva letto della sua brillante carriera, ma aveva anche letto delle note di demerito nel dipartimento gestito da Jack Crawford, sempre lui, sempre l'uomo di grandi doveri, motivo di sfruttamento degli altri per rispettarli e compierli alla perfezione. Ma lei no, non Clarice, non avrebbe potuto e voluto starsene con le mani in mano senza fare qualcosa per lei. Chi l'aveva fatta soffrire ora doveva pagare, chi era stato sgarbato con lei ora doveva pagare. Così era stato, proprio di fronte agli occhi di Starling.
Ora il corpo quasi privo di vita di Paul Krendler comincia a curvarsi su una sedia a rotelle che si è mostrata davvero utile allo psichiatra durante l'organizzazione del banchetto. Aveva lasciato Starling seduta al tavolo dopo averle detto delle parole che sperava le fossero arrivate chiare e limpide, ma Lecter aveva qualche dubbio. Dallo sguardo di Clarice intuiva di aver forse un tantino esagerato con la morfina. Ma era certo che, non appena la donna avrebbe avuto la mente più lucida, sarebbe stata in grado di rielabolare la conversazione e la cena. L'uomo aveva la piena certezza che una remota parte di Clarice Starling fosse divertita, soddisfatta, entusiasta ed eccitata di quanto stesse succedendo a Krendler, l'uomo che le aveva rovinato la carriera, di fronte ai suoi occhi; ma forse la parte di Starling più forte era quella legata al senso del dovere, alla sua alterata percezione del bene e del male. Ci sarebbe stato molto più lavoro da fare con lei, l'uomo lo sapeva, ma sicuramente non si sarebbe arreso, non con lei che ora era diventata il suo nuovo obbiettivo primario.
Udiva dei passi alle sue spalle, un rumore che era stato preceduto dal profumo che Starling rilasciava di consueto. Lo psichiatra sollevò il capo distogliendo lo sguardo dal lavandino che aveva di fronte a se, stava sistemando alcune stoviglie prima di preparare il caffè annunciato precedentemente. Perchè mai Starling doveva cercare di essere tanto silenziosa per raggiungerlo in cucina? La ragione poteva essere solo una: era li per colpirlo alle spalle. Fu l'ultima conferma che attendeva, Clarice non aveva potuto seguire la sua remota opinione, il suo lato più vero, ciò che da anni imprigionava dentro di sé. L'agente speciale che era in lei doveva essere ancor più forte di quanto credeva, il suo senso del dovere era difficile da sciogliere. Poco male, infondo, l'ammirava anche per questo, per la sua volontà e testardaggine nel seguire i suoi ideali, seppur inadatti alla sua persona. Fu in quel momento, dopo aver coperto la testa scoperchiata di Krendler con uno strofinaccio, che Lecter si voltò di scatto verso l'agente speciale Starling con la destra mezza sollevata.
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