Lamerate Stellari

Come fanno i gatti a fare le fusa?

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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 11:29






La maggior parte dei felini, dal gatto domestico fino al leone e il leopardo, possono emettere una vibrazione profonda e caratteristica: sono le fusa! Queste fusa cominciano nella più tenera età del felino per proseguire in pratica tutta la vita. E, singolarmente, non se ne conosce il meccanismo.

Per molto tempo si credette ad una vibrazione delle pieghe della laringe, ma si osservò (Hardie-1981) che dei felini sottoposti ad una laringectomia continuavano a fare le fusa. Il diagramma ¶ stato ricostruito (Stogdale-1985), ma oggi si conviene nel considerare le fusa come il risultato dei movimenti sanguigni nella vena cava: questa vena si restringe per passare tra fegato e diaframma, e in certi stati neurovegetativi, il sangue formerebbe dei mulinelli in questo collo di bottiglia, e ciò provocherebbe delle vibrazioni in tutto il corpo, fino alle cavità craniche attraverso l'arteria tracheale.

In effetti," tutto vibra ", e il gatto presenta l'attitudine caratteristica di " lasciarsi andare ". Atteggiamento che per lungo tempo ¶ stato confuso con un " gran benessere ". Ma dei felini in stato di grande sofferenza, o molto inquieti sono ugualmente capaci di fare le fusa.

http://it.answers.yahoo.com/question/index...09041414AAmRqmq
 
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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 15:29




allego foto del mio gatto per conferire teneronerdosità al 3d :isen2:
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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 15:47





funny cats :old: :malol:


e 2

madè quest è anche + bello :asd:
 
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Asenath
view post Posted on 12/3/2007, 21:15




consigli per gattofili:
Le tradizioni e i luoghi comuni vogliono insegnarci che il gatto è un animale assolutamente indipendente, solitario, che sa perfettamente badare a se stesso e non ha quindi bisogno di nessuno.

Ma noi “gattofili” alla tradizione crediamo poco. Sappiamo bene che sbaglia in pieno e che le dicerie sul conto del gatto sono del tutto inesatte. Vivendo con un micio ci siamo accorti che sa essere il più tenero dei compagni, che è capace di delicate attenzioni nei confronti di chi gli vuol bene. E che, in un certo senso, è anche “dipendente” dalle nostre coccole e dalle comodità alle quale lo abbiamo abituato.

I gatti, se vi sono costretti, si arrangiano a fare tutto. E’ certo. Ma non è detto che stiano, per questo, bene. Sappiamo che hanno le loro preferenze, che amano i piccoli lussi di casa come ad esempio la poltrona per dormire, la ciotola sempre piena di croccantini, le ginocchia del padrone dove accoccolarsi. Anzi, questo è l’aspetto di loro che amiamo di più: ci piace pensare ai nostri gatti come a teneri cuccioli che non possono fare a meno delle nostre cure.

E allora sotto con queste cure. Prendiamoci sempre più a cuore le piccole necessità del nostro amico, aiutiamolo nelle attività di ogni giorno: è il nostro modo per dimostrargli che gli vogliamo bene.

Lui, ad esempio, sa perfettamente come fare per restare pulito. Ma lo stesso, non gli dispiace se ogni tanto gli diamo una mano. Prendiamo perciò l’abitudine di controllare se i suoi occhi e le sue orecchie sono in ordine. È facile rendersene conto perché occhi e orecchie sono tra le parti più esposte e ben visibili del suo corpo. Parti che possono riempirsi di impurità con il caldo estivo, con la polvere sollevata dai caloriferi in inverno, con il fumo delle sigarette dei padroni. Perciò, a meno che non si tratti di qualche malattia che necessita del controllo di un veterinario (e in questo caso vedremo il micio lacrimare moltissimo oppure grattarsi con frenetica insistenza le orecchie e scrollare la testa) possiamo assicurare al gatto un’ottima pulizia usando semplicemente cotone e acqua tiepida.

Inumidiamo un batuffolo di ovatta o una garza sterile con acqua oppure con un olio detergente delicato, quello che si usa per io neonati, e poi passiamolo sull’occhietto del micio, evitando però il globo oculare. La sporcizia si ferma generalmente nell’angolo interno dell’occhio, vicino al naso.

Anche per le orecchie usiamo dell’ovatta, o un bastoncino di cotone bagnato con acqua, olio o vaselina. Dedichiamo però la pulizia solo al padiglione auricolare e non cerchiamo mai di inserire nulla in profondità. Quella è un’operazione delicatissima, da lasciare fare al medico. Detergere la punta delle orecchie e la piega che si trova sul lato esterno del padiglione, dove è facile che si nasconda dello sporco, è sufficiente a garantirgli una perfetta igiene.

E se per caso il suo pelo è davvero sudicio? Allora si rende necessario il bagnetto, ma in questo caso si deve fare molta attenzione: fare il bagno al gatto è questione di arte.

Lui non ama molto l’acqua e perciò è necessario accarezzarlo e parlargli per tutto il tempo per tranquillizzarlo. Si tratta di operazione diplomatica. Importantissima è la temperatura dell’acqua: deve essere attorno ai 38 gradi, cioè come quella corporea del gatto. Mai usare acqua fredda. Altra regola principe, lo shampoo. Deve essere neutro, come quello per bambini, oppure è bene usare un detergente specifico per il pelo degli animali. Insaponiamo il pelo evitando accuratamente la testa, e infine risciacquiamo e asciughiamolo con molta cura.

Dopo il bagno, l’ideale sarebbe non permettergli di uscire di casa per almeno qualche ora, per evitare che prenda freddo.

Roberto Allegri





La lista delle cose da fare per gli amanti dei gatti.
Coccola il gatto!

Carezzalo spesso,fallo giocare con uno spago al quale si può legare anche un pezzo di carta,lascialo addormentare sulle ginocchia o in braccio,compenserà la mancanza di contatto fisico continuo che il gattino è abituato ad avere con la mamma e,terrà vivo il suo bisogno di movimento e l'istinto di caccia.

Non picchiare il gatto;l'unico risultato sarebbe quello di renderlo diffidente e impaurito,è meglio un "No"deciso e ripetuto più volte con tono duro,accompagnato da un rumore secco (come un giornale sbattuto su un ripiano)o una spruzzatina d'acqua, questo gli farà capire quali sono le cose da fare e non fare.

Ricordatevi però che è inutile sgridarlo dopo che ha combinato la sua marachella,dovete farlo mentre compie l'azione,altrimenti non capirà il perché del vostro rimprovero.

Un tono di voce dolce,qualche carezza e uno dei suoi bocconcini preferiti gli faranno capire qual'è il comportamento giusto.

Tenete pulita la sua cassettina igienica.

Mettetegli a disposizione un grattatoio,mostrandogli cosa deve fare:portatelo vicino e fategli grattare le unghie (può anche andare bene un pezzo di moquette o uno stuoino).

Non fategli mancare "l'erba gatta".

Portare il gattino dal veterinario per una visita generale.

A 2 mesi di età fare la prima serie di vaccinazioni

A 3 mesi di età fare le vaccinazioni di richiamo.

Se il gatto vive anche fuori casa a contatto con altri gatti farlo vaccinare anche contro la leucemia felina.

Le vaccinazioni vanno ripetute ogni anno.

Informatevi dal vostro veterinario per la somministrazione delle pastiglie contro la Filaria (che va fatta da aprile a novembre)

La Filaria è un parassita trasmesso dalla puntura delle zanzara,che attacca i polmoni con esiti mortali.

Controllate periodicamente che il vostro micio non abbia le pulci.

Cerca di leggere il giornale senza la coda in faccia.

Pulisci il laghetto che si è formato sul pavimento mentre il tuo gattino giocava nella sua ciotola dell’acqua.

Convinci il tuo gattino che il mondo non gira intorno a lui.

Pulisci le impronte del naso del tuo gattino dalle finestre.

Rannicchiati col tuo gattino e schiaccia un pisolino.

Insegna al gattino a tenere il tempo secondo il tuo orologio, non il suo.

Convinci il gattino che c’è un limite di velocità in casa.

Mostra al gattino che la scatoletta che stai aprendo è una scatoletta di fagioli.

Spiega al gattino che i comportamenti bizzarri non sono ammessi alle 4 del mattino.

Passa un ora al tramonto guardando col tuo gattino un coniglio con la coda a batuffolo che mangia l’erba appena piantata del tuo giardino. Il gattino si è divertito troppo a guardarlo perché tu possa cacciarlo. (di Julie Cook)

Convinci il tuo gattino che offrire il suo posteriore puzzolente agli ospiti come modo per salutarli non è considerato educato nel mondo umano. (di Paula K.)

Cerca di tenere la fauna selvatica (scarafaggi, rane, lucertole, gechi, serpenti, falene, farfalle, etc.) fuori casa, a dispetto dell’insistenza del gattino a volerli portare dentro per dividerli con te. (di Victor M. Martinez, Jr.)

Fai in modo di far uscire dal rubinetto un flusso d’acqua delicato, in modo che il tuo gattino possa bere un po’ d’acqua fresca senza inzupparsi il musetto. (Non dimenticarti di chiudere il rubinetto quando il gatto ha finito di bere!) (di Nancy & Mark Lemmon)

Impara a battere a macchina con una mano perché il tuo gattino crede che almeno una mano debba essere libera per coccolarlo, o per farlo sedere, in ogni momento. (di Jan Russell)

Compra un letto più grande perché non c’è posto perché tu, il gattino e tuo marito possiate dormire tutti insieme. (di Jan Russell)

Convinci il tuo gattino che fiori e piante artificiali non sono commestibili (di Jan Russell)

Pulisci lo scompiglio creato sul tappeto dal tuo gatto che ha cercato di mangiare fiori e piante artificiali. (di Jan Russell)

Indossa un vecchio maglione perché il tuo gattino sembra così dolce mentre dorme su quello nuovo di ciniglia che hai appoggiato sul letto mentre ti mettevi le scarpe. (di Jan Russell)

Convinci il tuo gattino che la carne nei piatti in tavola, mangiati con coltello e forchetta, sono per uso umano, non felino. (di Jan Russell)

Allena tuo marito ad essere uno schiavo devoto del gatto. (di Jan Russell)

http://www.micimiao.it/cure.htm
 
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Crocodile Ghu
view post Posted on 20/3/2007, 17:15




che tenerosi pucci pucci
 
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Ishan
view post Posted on 20/3/2007, 18:08




nessuno è di vicenza qui? :ishancombo:
 
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Nephis Sephet
view post Posted on 20/3/2007, 18:31




:asd:
 
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Urkog
view post Posted on 20/3/2007, 21:45




CITAZIONE
Non fategli mancare "l'erba gatta".

nana gliela dai l'erba gatta ai tuoi gatti? :mhh:
 
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Asenath
view post Posted on 20/3/2007, 21:55




no, perchè tanto lo porto in campagna e le mangia lì le sue erbette per digerire
 
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Urkog
view post Posted on 20/3/2007, 22:15




non c'entrano le erbette per digerire, l'erba gatta sballa :mhh:


cmq si forse la trovi pure nei campi :mhh:

CITAZIONE
Diverse specie di felini, dalle tigri ai gatti, rimangono inebriati dopo aver mangiato o masticato foglie di determinate erbe. Il caso più noto è quello dei gatti e dell'erba gattaia, la Nepeta cataria, una comune erba dei campi incolti, che non va confusa la "erba gattaia" venduta nei negozi di animali, che è una specie di graminacea la masticazione dei cui steli induce il vomito nei gatti e ne purga l'apparato digerente.

Le foglie essiccate di nepeta sono disponibili in commercio, solitamente ricucite dentro a delle specie di cuscini e sono vendute come "vivacizzanti e ringiovanenti" per i gatti domestici.

Si è visto che il contatto di un gatto domestico (Felis domestica) con la nepeta risulta in una successione di comportamenti in quattro fasi. Innanzitutto il gatto annusa la pianta (per l'olfatto umano le foglie hanno un odore affine a quello della menta). Quindi il gatto lecca le foglie e a volte le mastica. Spesso si interrompe per fissare il cielo con uno sguardo assente, poi agita velocemente la testa da un lato all'altro. In una terza fase il felino si strofina contro la pianta con il mento e le guance. Quindi ruota tutta la testa strofinando l'intero corpo contro la pianta. I gatti maggiormente sensibili agli effetti della nepeta danno dei colpi leggeri alla pianta con le loro schiene (Todd, 1962).

Se si offre a un gatto un estratto concentrato di nepeta, le reazioni sono più intense: egli contorce violentemente la testa, saliva abbondantemente e mostra i sintomi di una forte eccitazione del sistema nervoso centrale (Harney et al., 1978).

Presenta anche una stimolazione sessuale: il maschio ha un'erezione spontanea, la femmina adotta i tipici comportamenti dell'accoppiamento, miagolando e dando con il corpo "colpetti amorosi" contro qualunque oggetto che incontra.

Questa droga sembra agire particolarmente sulla sfera sessuale dei gatti e accentua nelle femmine l'andamento ondeggiante durante le "danze" preparatorie all'accoppiamento con il partner. E' stata avanzata l'ipotesi che l'erba gattaia sia un tempo servita nello sviluppo evolutivo dei gatti selvatici per predisporli all'attività sessuale, come un afrodisiaco naturale primaverile.

I gatti domestici, molti dei quali passano la vita intera senza aver mai visto una pianta di erba gattaia, stanno perdendo la capacità di percepire gli effetti di questa loro droga e attualmente, fra le mura domestiche metropolitane europee, solamente il 50-70% dei gatti risponde ai suoi effetti. E' stato determinato che la risposta o meno di un gatto alla nepeta è dovuta alla presenza o meno di un determinato gene (Todd, 1962).

Sino all'età di tre mesi i gatti appaiono insensibili agli effetti della nepeta. Secondo D. Barry (2005), un gatto con un unico genitore sensibile alla nepeta ha il 50% di possibilità di essere anch'esso sensibile alla nepeta, mentre un gatto che ha entrambi i genitori sensibili, ha il 75% di possibilità di essere sensibile alla droga. Questa sensibilità sarebbe indipendente dal sesso del gatto.

Altri studi condotti da Palen e Goddard (1966) hanno portato alle seguenti osservazioni: "un tipico rotolamento del corpo inizia con il gatto che preme il viso contro il pavimento, dove strofina la mandibola avanti e indietro, allungandosi progressivamente, con le zampe stese di fronte a lui, le orecchie tenute in avanti e gli artigli fuori. Il gatto quindi ruota la testa e ruota il corpo da una lato all'altro. La durata di questo rotolamento è estremamente variabile, poiché dura da alcuni secondi a 4-5 minuti e viene ripetuto da una a quindici volte. La reazione alla nepeta risulta indipendente dal sesso e dall'età".

E' noto che i gatti che hanno la possibilità di venire a contatto con la nepeta vi si avvicinano ogni giorno e, come è stato dimostrato da specifici studi etologici, essi sono "felici" e salubri allo stesso modo, se non maggiormente, dei gatti che non hanno questa possibilità.

La pianta di Nepeta cataria, come numerose specie congeneri, produce dei monoterpeni ciclopentanoidi (glucosidi iridoidi) volatili chiamati nepetalattoni (McElvain et al., 1941; Regnier et al., 1967a, 1967b). Questi composti sono responsabili dell'effetto inebriante nei felini (anche le tigri ne subiscono un effetto psicoattivo). Essi provocano effetti psicoattivi anche nell'uomo, sebbene di lieve entità (Jackson & Reed, 1969).

Ricerche di laboratorio hanno mostrato che la nepeta risulta psicoattiva e modifica il comportamento anche di altre specie animali, fra i quali insetti e topi. L'acido nepetalico è il più potente fra i composti prodotti da questa pianta (Harney et al., 1974).

E' stato dimostrato che i nepetalattoni non producono effetto nei gatti se amministrati direttamente per os o via intraperitonale; è indispensabile, per conseguire l'effetto psicoattivo, che i gatti odorino questi composti (Waller et al., 1969).

E' stato osservato che nell'urina dei gatti maschi, specie quando in amore, sono presenti sostanze ferormoniche simili in struttura ai nepetalattoni. E' per questo motivo che i gatti reagiscono alla nepeta con comportamenti di natura sessuale. Ma i gatti che si drogano di nepeta subiscono anche delle vere e proprie allucinazioni. Li si vedono afferrare cose che non ci sono, giocare con "farfalle fantasma" svolazzanti nell'aria; altri abbassano le orecchie e si lanciano contro "gatti invisibili"; altri ancora si mostrano paurosi e "soffiano" contro qualcosa che non esiste.

Un'altra erba psicoattiva per i gatti è la comune valeriana (Valeriana officinalis L., famiglia delle Valerianaceae; si veda: Le erbe gattaie in Italia). In questo caso sono le radici ad attrarre i gatti. Pianta medicinale utilizzata dall'uomo sin dall'antichità come sedativo, antispasmodico e blando narcotico, si trovano riferimenti come erba gattaia già nei secoli scorsi.

Il medico napoletano Raffaele Valieri riportava che "quando si spande per terra un sacco di valeriana è curioso e piacevole lo spettacolo che danno i gatti al solo avvicinarsi alla valeriana: vi si rotolano per di sopra, la inalano ripetutamente ed infine sono presi da tremito, si rizzano i peli, danno salti disordinati, fanno mille strambotti di sfrenata ebbrezza coreica e finalmente perdono li senzi e cadono in assopimento, restando per lunga pezza eccitati ed ebetiti. E' questo un fenomeno di analogia, che si avvicina al tremito, alla ebbrezza, alla fantasia ed allo stordimento che produce l'aschish nell'uomo" (Valieri 1887, p. 16).

In Norvegia i gatti sono attratti da una differente specie di valeriana, Valeriana sambucifolia; i gatti sono in grado di individuare le sue radici anche d'inverno nei campi liberi dalla neve. Il botanico norvegese S. Paulli riportò l'attrazione dei gatti per questa pianta già nel 1648 (Alm, 1992).

I gatti giapponesi hanno una differente droga, le tenere foglie di una pianta chiamata matatabi (Actinidia polygama), che produce l'actinidina, un composto simili ai nepetalattoni (Hayashi, 1969). Il matatabi induce un effetto differente: i gatti, dopo averne masticate le foglie, si sdraiano sulla schiena, con le zampe all'insù, e stanno per un po' di tempo immobili in questa posizione, in apparente e forse reale estasi.

(pianta di matatabi)
pianta di matatabi

La conoscenza del fenomeno dell'attrazione felina per le erbe gattaie è di lunga data. Per la Nepeta cataria, Albertus Magnus lo riportò nel suo De vegetalibus del 1200 d.C. (cap. VI). Per la valeriana i primi riferimenti parrebbero essere del 1400 (Brondegaard, 1973).

Procurare al proprio amato gatto un'erba gattaia significa offrirgli la possibilità di rapportarsi con una pianta per lui ancestrale, di inebriarsi a suo piacere con una droga sana e naturale, senza il pericolo di indurre un'assuefazione cronica. Il rapporto dei gatti con le erbe gattaie è generalmente di tipo stagionale, in particolar modo primaverile, e questi felini non sono soggetti ad alcuna crisi di astinenza nei lunghi periodi dell'anno in cui queste piante sono per loro inefficaci.

di giorgio samorini

 
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Leevoth
view post Posted on 20/3/2007, 22:57




fico non le sapevo ste cose :mhh:
il mio gatto killer avrà erba a volontà ci drogheremo insieme :mhh:
ma voi se andate in giro con il vostro gatto come fate a richiamarlo? io con i miei cani fischiavo e arrivavano subito sull'attenti.. i gatti ti ascoltano così o se ne sbattono? :mhh:
 
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Asenath
view post Posted on 20/3/2007, 23:09




mica lo puoi portare in giro come un cane eh , i cani lo sbranano poi.
cmq per richiamarlo devi fischiare o fare il verso del bacio :mhh:
 
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Ishan
view post Posted on 20/3/2007, 23:42




cazzo di verso fai con la lingua per fuori? :ishancombo:
 
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17 replies since 12/3/2007, 11:29   1668 views
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