Hey, Facciamo un Gioco?!?, Privata per Mery Evans e Mary Owen.

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view post Posted on 8/6/2015, 13:20
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Hey, Facciamo un Gioco?!?
Privata per Mery Evans e Mary Owen.

Azione - Parlato - *Pensato*

Ore 15.30. Corridoio del Terzo Piano.
Ed e' così che ha inizio il mio primo anno ad Hogwarts. Io, solo, che passeggio lungo questo corridoio.
La carta da parati (di sicuro c'è) e' veramente oscena. Proprio non mi piace! E si' che amo tutto ciò che e' antiquariato, ma questa carta proprio la detesto! Orrenda.
Poi, il pavimento. Mai visto uno peggiore di questo. Sembrava marmo, ma di sicuro non lo era. Come fa ad esserci del marmo in questa specie di castello.
Almeno l'arredamento era carino, antico, come piace a me. Almeno quello.
Mi sono avvicino ad una vetrata, e mi sono passato la mano destra sui capelli. Comincio ad osservare il panorama: Monti, Lago, una piccola capanna (di sicuro la casa di quel rozzo che ha accolto noi di prima), boschi, un Campo sportivo con le rispettive tribune e campi. Nient'altro. Sembra un istituto di clausura. Sembra una prigione. Non c'è nulla, a parte un campo sportivo, come i carcerati che hanno un campo dove giocare. Stessa cosa, la scuola. Noi studenti siamo come carcerati, costretti a rimanere chiusi in aula a fingerci interessati di tutte le spiegazioni noiose e dei racconti sulla vita personale dei docenti, sempre depressi e tristi. Almeno questa e' la scuola pubblica di Londra, quelle che ho girato in questi ultimi cinque anni (che sono stati circa quattro/cinque scuole, mi mandavano sempre via, chissà per quale motivo...). Spero vivamente che questa sia migliore, senza professori depressi e senza materie noiose ed insulse, come Storia. Sp che c'è Storia della Magia, ma spero sia meglio della versione "babbana" (come i maghi amano definire la gente comune non magica).
Mi giro, guardando il corridoio, togliendo la mano dai capelli.
E' passata una ragazza, sicuramente mia coetanea. Un occhiolino e un bacino all'aria: Così si fa. Lei mi ha guardato un po' male, e poi e' andata via.

"Sei bella comunque!" Le ho urlato dietro. Lei si volta per un istante e sussurra qualcosa. Si morde il labbro, accenna un mezzo sorriso, e poi si gira e cammina verso l'ingresso alle scale. Purtroppo non ho nemmeno capito cosa ha detto. Magari ci scappava qualche bella avventura in qualche angolo nascosto del castello o del giardino. E mi sarebbe piaciuta, con lei poi! Era così bella e sensuale! Sarà anche della mia età, ma non mi interessa. Anche se sarebbe mica male fare un giretto in questi angoletti nascosti assieme a ragazze del settimo e del sesto anno. Di sicuro in otto anni hanno già avuto molti ragazzi.
Appoggio la schiena al muro di fianco alla vetrata e rimango lì, ad osservare le ragazze che passavano e ad osservare come camminano.


Edited by oakley; - 9/6/2015, 18:53
 
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view post Posted on 11/6/2015, 15:17
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Mary oltrepassò la porta dell'aula di incantesimi con la borsa su una spalla, sistemando la piuma utilizzata al suo interno. La lezione era stata abbastanza interessante, una parte teorica e una pratica, la sua preferita. Il gruppo di studente che usciva dall'aula la travolse con spintoni, qualche scusa da parte dei suoi compagni, sinché non furono tutti usciti. Camminando per il corridoio notò che era abbastanza affollato. Era il cambio dell'ora, molti probabilmente dovevano seguire una lezione di incantesimi, altri probabilmente gironzolavano e basta. Si sistemò la gonna nera sui fianchi e si aggiustò anche la camicetta a maniche corte della divisa estiva. Iniziava a fare piuttosto caldo in quei giorni, il sole entrava dalle vetrate e riscaldava la gelida pietra del castello, rendendo l'ambiente più accogliente rispetto alle giornate invernali in cui il castello poteva apparire veramente tetro...soprattutto nei sotterranei, dove si trovava la sua sala comune. Continuò a camminare e notò una scenetta, un po' distante da lei, tra una ragazza veramente carina e un ragazzo biondo che era fermo nel corridoio. Nonostante la lontananza riuscì a sentire le parole del ragazzo che aveva scrutato una studentessa che era passata tranquillamente davanti a lui.
-Sei bella comunque!- Mary non sapeva se ridere. Odiava quando i ragazzi si mostravano così ...estroversi? Allo stesso tempo le facevano ridere queste situazioni. Si sistemò i lunghi capelli in modo che le cadessero lungo il petto e con fare deciso si incamminò lungo il corridoio. Il ragazzo dai capelli biondi che aveva notato prima si era poggiato a una vetrata del corridoio. Mary lo fissò per un attimo e poi decisa continuò la sua camminata diretta verso la fine del corridoio. Da una parte sperava la fermasse in modo da divertirsi un po' a parlare con un personaggio del genere. A Hogwarts non ne aveva visti tanti, alcuni serpeverde si mostravano strafottenti e pieni di se...forse anche lui era un serpeverde *probabile*, comunque le faceva sempre piacere conoscere persone diverse da lei...molto diverse da lei. Solitamente non terminavano in amicizie anzi, si trasformavano spesso in antipatie reciproche ma, chissà.
 
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Mary_Evans
view post Posted on 15/6/2015, 20:40





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La lezione di incantesimi si era finalmente conclusa. Non che fosse stata particolarmente noiosa ma fare lezione dalle due alle tre e mezza di pomeriggio, subito dopo pranzo, era deleterio per la giovane mente di Mary. Di sicuro non avrebbe disdegnato una pausa leggermente più lunga per ricaricarsi dalla fatica procuratale dalle lezioni della mattina.
Poiché sedeva sempre in prima fila, non le risultò difficile svicolare fuori dall’ aula evitando la mandria di ragazzi del terzo anno che come bufali si spintonavano con vigorose spallate all’ interno dell’aula per accaparrarsi i posti migliori. Con una leggera piroetta in senso orario riuscì ad evitare per un soffio il gomito di un armadio alto 20 centimetri in più di lei : “Ehi, ma che modi!” , sbottò la ragazzina, forse un po’ troppo istintivamente considerando che l’avversario non solo era fisicamente più grande ma era anche più potente dal punto di vista magico, ma la stanchezza la rendeva più irascibile e sfacciata del solito. Il ragazzo si girò e grugnì stizzito un “Scusa” decisamente poco sincero aggiungendoci pure un tono di malcelato disgusto. Fortunatamente la Corvetta non aveva il tempo di controbattere, in quanto se si fosse fermata ancora per qualche secondo sulla porta avrebbe creato un ingorgo attirandosi le ire sia dei propri compagni che quelle degli studenti più grandi, quindi si limitò ad alzare gli occhi al cielo ed a sbuffare. * Ma ci vuole questa grande intelligenza a capire che forse è meglio far uscire prima la gente dall’ aula e poi entrare?! Razza di animali … * pensò tra sé e sé mentre con passo spedito si dirigeva verso le scale che l’ avrebbero condotta alla Sala Comune.
Questo piccolo incidente, quasi insignificante, aveva fatto peggiorare l’umore della giovane, già eccessivamente provato sia dalla mancanza di sonno (infatti la sera precedente aveva fatto le ore piccole per terminare i compiti che aveva dovuto consegnare oggi), che dall’ eccessiva calura che si respirava nelle aule ai piani più alti del castello. Infatti, al terzo piano, le grandi vetrate permettevano al sole di filtrare nell a stanza rendendo superfluo l’uso delle lampade per l’illuminazione, ma allo stesso tempo il calore veniva trattenuto nel locale facendo assumere all' aula una temperatura più consona ad una serra. Mary, che era nata e cresciuta in un piccola paese dell’ Irlanda del nord mal sopportava il caldo ed istintivamente portò la mano al collo ed allentò la cravatta blu ed argento per poter respirare più profondamente.
Mentre camminava sentì una voce alle sue spalle esclamare "Sei bella comunque!" . La Corvetta si voltò appena in tempo per vedere un ragazzino, anche lui del primo anno, che con fare da playboy si passava una mano nei biondi capelli ammiccando verso una ragazza la quale, imbarazzatissima, si morse un labbro per poi rifugiarsi nel gruppetto di amiche in preda ad una risatina nervosa.
* A quanto pare la primavera non è l’ unica cosa ad essersi risvegliata ad Hogwarts.* pensò Mary alzando leggermente gli angoli della bocca. Poi il suo sguardo si soffermò qualche secondo sul ragazzino * Per essere così sbruffone, deve essere per forza una serpe… Almeno, zia Ashley me li ha sempre descritti così: piccoli ragazzini smorfiosi che si reputano i migliori della scuola perché Purosangue. Gradassi, spacconi, vanitosi e superbi! * si ripeté nella mente imitando il timbro di voce ed il tono concitato della zia. Se non si fosse ancora capito, zia Ashley non aveva in particolare simpatia i Serpeverde, visto che questi l’avevano presa in giro per tutta la durata dei suoi studi ad Hogwarts.
Poi il ragazzo si voltò nella sua direzione e la corvetta vide la conferma verde-argento brillare sul petto del ragazzo, * Come volevasi dimostrare…*.
Non riflettendo sulle proprie azioni la ragazzina si diresse verso il coetaneo e senza tante cerimonie disse : “A quanto pare dovresti rivedere il tuo repertorio, la tua preda si è dileguata nel nulla senza nemmeno dirti il suo nome o la sua Casata” .
Come ho già detto Mary era particolarmente stanca quel pomeriggio e questo la rendeva più loquace e sfrontata.


Edited by Mary_Evans - 15/6/2015, 23:34
 
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view post Posted on 16/6/2015, 08:06
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“Role Privata. Mary Owen (Tassorosso), Mary Evans (Corvonero).”


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Beh, che ad Hogwarts ci siano belle ragazze, su questo non c'è assolutamente dubbio. Continuavo a guardare le studentesse che passavano per quel corridoio, e tutte belle. Diciamo che mi potrò trovare bene qui dentro. E devo rimanerci altri sette anni, devo resistere, perlomeno. Sarà difficile, sarà dura...ma devo resistere. Non posso permettermi certe cose in una scuola. E non devo cadere nella violenza ancora. Come in tutte le altre scuole babbane. Non devo assolutamente buttare di nuovo una professoressa giù dal pozzo che ho notato in cortile. In una scuola babbana l'ho fatto, ma poi ci ha pensato Francesca. Qualche magia, e scomparso il problema! Facile no? Francesca, la odiavo tanto, ma alla fine mi tirava sempre fuori da ogni guaio. E devo darle atto di questo. Se non ci fosse stata lei in quell'incidente del pozzo, dove sarei io ora? In una qualche prigione babbana a marcire? Per fortuna mi ha aiutato. E comincio a comprendere solamente ora quanto mi abbia aiutato in realtà, comincio a capire solo ora che in realtà ci teneva a me. Ma era obbligata a fare la "cattiva" perchè era obbligata da Paulina. Povera Francesca. Ecco perchè quando era sicura che Paulina non veniva a fare la solita ispezione (veniva ogni due giorni minimo), ci portava brioche, o qualche altro dolce, o ci faceva regali. E io che la ho odiata fino ad ora! E solo qui capisco la verità!
Intanto, mentre sono immerso nei miei pensieri, mi si avvicina una ragazza. Ha lo stemma della Casata Tassorosso nel petto. Non mi piace molto quella Casa, non so bene il motivo. Eppure sono qui da poco, ma già non mi convince tanto. Non mi dice nulla. Però potrei comunque sbagliarmi. Parlando con questa Tassa magari cambio idea. Chi lo sa?
Lei si ferma, e mi fissa. Io la fisso di rimando. Che begli occhi che ha! Ma cosa le è preso a quella ragazza? Cosa ha da fissarmi? Ha per caso sentito la frase che ho urlato alla studentessa prima? Comunque, si volta e fa per andarsene. Non ci posso credere! Prima mi fissa e poi se ne va! Ma che problemi...? «Ehi!» la chiamo, con la speranza che non abbia preso paura di me ed ora voglia andarsene. «Mi chiamo Oakley. Jacob Alexander Oakley. Ovviamente Serpe.». Cerco di presentarmi, come è buona abitudine. Si chiama galateo, me lo ha insegnato mia madre, quando ancora ero con lei. «E te? Chi sei? Perchè mi hai fissato ed ora te ne vai?». Volevo spiegazioni a questa stranezza, assolutamente.
Come se non bastasse, si avvicina a me un'altra ragazza. Anche questa carina, come tutte ad Hogwarts. Sul petto ha lo stemma dei Corvonero. Anche questa Casa non mi piace molto, ma non ai livelli del Tassorosso. Diciamo che non mi piace, ma nutro una piccolissima simpatia nei confronti dei Corvi, che sono fra i più intelligenti. O almeno, questo è lo stereotipo verso quella Casata. Come per i Serpeverde, il cui stereotipo è quello di "Casa oscura, di Mangiamorte, con gente cattiva". Ma io non sono cattivo giusto? Io sono così tenero, e tutti mi vogliono bene, vero? In realtà no, ma preferisco pensarla in questo modo. In realtà tutti, soprattutto nelle scuole babbane, mi odiano per il mio carattere, a detta loro "di mer*a". Però, ognuno è unico nella sua unicità, così si dice. E condivido questo pensiero. Questa Corva si avvicina a me, e mi prende in giro. Lo dico perchè mi sembra veramente una presa in giro, magari è solo lei che ha la luna storta e fa così con tutti, oppure è una Serpe mascherata da Corvo. «A quanto pare dovresti rivedere il tuo repertorio, la tua preda si è dileguata nel nulla senza nemmeno dirti il suo nome o la sua Casata». Io la squadro per un attimo. Ma come si permette? Nemmeno ci conosciamo e mi parla in questo modo? E lei dovrebbe essere una Corva? Ma per favore! La mia risposta è secca, impassibile. «La ritroverò in giro per il castello.». Per un attimo rimango a fissarla, per aggiungere successivamente: «Mi parli perchè vuoi essere tu la nuova preda, al posto della ragazza di prima, o perchè?». E rimango fermo a fissarla finchè non mi da risposta.
 
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view post Posted on 22/6/2015, 19:32
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Si stava allontanando a passo lento quando sentì la voce del ragazzo richiamarla, quasi stizzito. Mary sorrise tra se, felice che l'avesse richiamata. Si voltò lentamente con aria interrogativa -Dici a me?- il ragazzo si era subito presentato -Mi chiamo Oakley. Jacob Alexander Oakley. Ovviamente Serpe-
Mary fece una piccola risata, non riuscì a trattenersi, ma il modo in cui, ovviamente si vantò della sua casata confermò l'opinione che si era fatta del ragazzo. Non amava giudicare una persona prima di averla conosciuta bene ma, in certe occasioni, era qualcosa di automatico. *Come pensavo*
Non aveva ancora avuto il piacere di parlare con un Serpeverde, solitamente evitava di passare del tempo con loro, si credevano i più importanti della scuola, i migliori... Le sale comuni delle due casate erano vicine ma Mary non passava mai molto tempo nei sotterranei, non le piaceva affatto quel posto, la loro sala comune era l'unico posto accogliente in quegli antri bui. Oltretutto la compagnia delle vicine serpi non era molto gradita dai tassi che, spesso, erano oggetto di scherno e di scherzi da parte della casa verde argento. Li consideravano deboli, inutili...non riuscivano a vedere quanto quella casata potesse dare. *Sono loro che ci perdono*
Comunque Mary, cortesemente, come era stata educata a fare tese la mano verso il ragazzo e si presentò a sua volta
-Mary Owen, ovviamente Tassa- disse con un mezzo sorriso.
Sembrava scocciato, curioso allo stesso tempo e la ragazza ne fu felice, voleva testare tutta la sicurezza espressa dal ragazzo poco prima.

-Perché mi hai fissato ed ora te ne vai?-
Non era una ragazza sfacciata, non era assolutamente una ragazza scortese ma non poteva tollerare atteggiamenti del genere. Era un ragazzino, probabilmente un pallone gonfiato ed effettivamente non serviva fare una scenata, non era sua intenzione infatti. Voleva soltanto stuzzicarlo un po', ogni tanto anche lei poteva avere dei momenti di acidità, insomma, nessuno può essere dolce e gentile con tutti...o forse si?
-O, scusa, stavo soltanto osservando il ragazzo che è riuscito a farsi scaricare in meno di due secondi...credo sia un nuovo record. Complimenti. Però sai, non volevo metterti in imbarazzo quindi ho preferito andarmene...spero non ci sia rimasto male-
Lo guardò per un attimo con una finta aria triste quando vide arrivare a passo veloce una ragazza dai capelli castani, che si fermò proprio davanti a loro. Le era sembrato di averla vista a lezione ma non ne era sicura. Portava lo stemma dei Corvonero e non sembrava essere più grande di loro, probabilmente aveva la loro stessa età ma Mary non seppe dirlo.
-A quanto pare dovresti rivedere il tuo repertorio, la tua preda si è dileguata nel nulla senza nemmeno dirti il suo nome o la sua Casata-
Mary guardò la ragazza che si rivolse così direttamente al ragazzo, abbastanza scocciata e le sorrise. Non la conosceva ma le stava già simpatica. *Sicuramente ha sentito cosa ha detto il signor Oakley*
Si voltò nuovamente verso il ragazzo con un sorriso sulle labbra attendendo che rispondesse a ciò che entrambe gli avevano detto, chissà come avrebbe reagito. Poteva semplicemente trattatele male, e da una serpe, ci si poteva aspettare benissimo anche questo oppure negare...o, chissà...
 
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Mary_Evans
view post Posted on 25/6/2015, 23:00





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Quando proferì quella frase, la ragazzina si accorse che il biondino era in compagnia di una tassina del primo anno che guardava con interesse la scenetta in cui si era trovata coinvolta. Non sapeva se i due si fossero conosciuti in precedenza, ma a giudicare dal sorriso beffardo che le lampeggiava sul volto, anche lei sembrava essersi avvicinata al “latin lover” con l’intento di rimetterlo al suo posto. * Almeno qualcuno apprezza la mia schiettezza *, pensò sorridendole di rimando come per firmare l’implicito patto di guerra al ragazzino che si erano proposte in quello breve scambio di sguardi. Pareva quasi che i ruoli si fossero invertiti: una tassa ed una corva che bullizzano una serpe! Una barzelletta, forse! Di sicuro se la serpe non avesse ripreso in mano le redini della situazione in breve tempo sarebbe stata presa i fondelli dal resto della Casata!
Che quella situazione paradossale fosse un altro degli effetti dell’arrivo della calda stagione oppure invece era un segno premonitore di ciò che sarebbe accaduto di strano in quell’ afosa giornata? Presto la corvetta lo avrebbe scoperto.
Mentre ancora guardava la tassina, sentì il ragazzo proferire con tono stizzito : «La ritroverò in giro per il castello.» , la corvetta si girò nuovamente verso la sua preda e si accorse che questo la stava osservando con uno sguardo di sfida in cui la rabbia era a dir poco evidente, * Devo aver creato una crepa nella sua armatura di pomposa esuberanza ed orgoglio! * pensò compiaciuta. Nonostante il primo colpo sferrato dalla corvetta fosse andato a buon fine, l’ arroganza del ragazzino tornò alla carica in un vano tentativo di rimettere la ragazzina al suo posto : «Mi parli perchè vuoi essere tu la nuova preda, al posto della ragazza di prima, o perchè?» disse con tono malizioso da finto seduttore. Mary alzò gli occhi al cielo mentre istintivamente pensava * Sul serio? Vuoi forse fare il record di rifiuti ottenibili nell’arco di 5 minuti scarsi?! E io che pensavo di esserci andata giù pesante a sufficienza con te! *, sollevò leggermente l’angolo sinistro del labbro superiore per poi controbattere dicendo sarcasticamente : “Oh sì certo! Accidenti, mi hai scoperto! Ti stavo proprio fissando da quell’ angolino in fondo immaginando il nostro felice futuro assieme.” , concluse con un bel sospiro sognante, di quelli che spesso vedeva nelle sitcom babbane quando una ragazza parlava del suo innamorato. Dopo aver detto ciò fissò anch’ella negli occhi, con il chiaro intento di fargli capire che non amava gli sbruffoni, o la gente che voleva imporsi con la forza su di lei in generale, e che se voleva la guerra, lei non si sarebbe tirata indietro. : “In ogni caso io sono Mary Evans, primo anno Corvonero. Sai, potrebbe essere un dettaglio importante quando presenterai la tua fidanzata ad amici e parenti.” per poi continuare dicendo : “Scherzi a parte, non adoro gli sbruffoni e gli arroganti che si ritengono superiori a me. Se vuoi continuare su questa linea lo fai a tuo rischio e pericolo perché io non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro.” . Quest' ultima parte del discorso la aveva già espressa con il linguaggio del corpo, ma preferì esplicitarla visto che le Serpi non brillavano per il loro intuito. Non aspettò di vedere lo sguardo irritato del ragazzo, era sicura che sarebbe arrivato, ma invece si voltò verso l’altra ragazza tendendole la mano con un sorriso a trentadue denti sulla faccia alla quale invece disse : “Come ho già detto sono Mary, piacere di conoscerti! Se ho sentito bene mentre mi avvicinavo, siamo omonime.” . Invece il nome del ragazzo lo aveva udito chiaramente quando il ragazzo lo aveva urlato nel corridoio: Jacob Alexander Oakley.
 
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view post Posted on 26/6/2015, 14:20
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Un Serpeverde, una Corvonero ed una Tassorosso. Cosa mai può andare storto? Ok che sono le Case che meno hanno in comune. Almeno Grifondoro ha qualcosa in comune con i Serpi, la mania di grandezza. C'è da ammetterlo: la Casa rossa-oro, del leone, pensa di essere tanto grande, tanto potente. Ma alla fine, chi sono loro? Molti di loro sono di sicuro codardi. Quella Casa manca di spirito. Ne hanno di più i Tassorosso! E' proprio critica la situazione per loro, di certo se la tirano per questo stereotipo che hanno affidato al leone: coraggio, maestosità, arguzia. Pff. E hanno il coraggio di offendere il serpente. Almeno noi davvero siamo maestosi, coraggiosi, furbi. Loro se lo dicono, ma sono tutte balle. Il corvo è un volatile intelligente, che ragiona (anche troppo): questa caratteristica la si ritrova fra gli studenti. I tassi sono animali teneri, dolci, e neint'altro: anche questo lo si ritrova fra quei studenti. E lo ammetto. Ma i Grifi: insopportabili saccenti bugiardi. E basta.
La Tassa e' ritornata dinnanzi a me. E ride. Ma cosa diamine ha da ridere? Magari potessi farle passare questa voglia di ridere! Ci guadagnerebbero tutti. Poco ma sicuro. E si presenta pure. -Mary Owen, ovviamente Tassa-. Non mi è nuova questa presentazione. Sbaglio, o è quella che ho appena pronunciato io? Almeno io posso vantarmi di appartenere alla Casata verde-argento. Ma lei, come può vantarsi di essere una Tassa? Non è una Casa di cui vantarsi in giro, e enunciare che ovviamente sei Tassa. Non si può! E' un controsenso bello e buono. Non sa ciò che sta dicendo, di sicuro. Altrimenti non lo direbbe. -O, scusa, stavo soltanto osservando il ragazzo che è riuscito a farsi scaricare in meno di due secondi...credo sia un nuovo record. Complimenti. Però sai, non volevo metterti in imbarazzo quindi ho preferito andarmene...spero non ci sia rimasto male- Ecco, comincia pure a prendermi in giro. Ma quando cominceranno la gente a farsi un po' gli affari propri! Come questa corva, che mi disturba con il suo tono malizioso, offendendomi pure lei. Ma cosa hanno in mente? E continua, quella ragazzina blu che già mi sta antipatica. Continua indifferente nel suo repertorio di bullismo psicologico ai danni di un povero serpente vittima di due animaletti insignificanti. Ah, Salazar! Non potevi creare una scuola tutta tua, invece che accordarti con quegli altri tre, ammettendo di fatto gente come loro due all'interno del castello? La chiamava "Scuola Vera dei Giusti", e tutto sarebbe stato apposto. “Oh sì certo! Accidenti, mi hai scoperto! Ti stavo proprio fissando da quell’ angolino in fondo immaginando il nostro felice futuro assieme.” “In ogni caso io sono Mary Evans, primo anno Corvonero. Sai, potrebbe essere un dettaglio importante quando presenterai la tua fidanzata ad amici e parenti.” “Scherzi a parte, non adoro gli sbruffoni e gli arroganti che si ritengono superiori a me. Se vuoi continuare su questa linea lo fai a tuo rischio e pericolo perché io non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro.”. Eccolo il volatile nella sua vera natura di divoratore di animi innocenti, di pericolo mortale per gli animali terrestri, di irrispettoso e sadico animaletto odioso. Lo ritroviamo perfettamente incarnato in questo soggetto femmina, la quale dapprima sembrava carina, ma poi ha tirato fuori i denti aguzzi pronta a divorare povere anime pie. «Sapete, c'è una differenza fra me e i veri seduttori.». Comincio a spiegare, anche se non avrebbe senso, data l'incapacità delle altre Case a capire perfettamente tutto ciò che vien detto loro. «La differenza consiste che i seduttori vogliono, appunto, sedurre con l'intento di riuscirci seriamente. Io no. Veramente, provo piacere a provarci con le ragazzine, ma senza intenti particolari. Ci provo, facendo anche qualche cazzata, mi diverto, e finita lì!». Mi rivolgo poi a Mary Evans, come si è presentata. «Ti consiglio di provare questa pratica sublime. Non necessiti di nulla. Hai tutto perfettamente apposto per provarla. E' un Arte, assolutamente da rispettare. Non ci può essere divertimento senza un pizzico di malsana alterazione interiore.». Detto questo mi giro verso la Tassa, Mary Owen. «E tu...». All'inizio può sembrare l'inizio di un crudele spargimento di sangue. Ma sorrido, rallentando le labbra rigide che avevo mentre parlavo con quella Corva, fermando il mio animo irrequieto. «Mi stai simpatica, a dire la verità. Se sei così di natura, posso cominciare a rivalutare l'idea che avevo dei Tassi.». Ma allora mi è sorto un dubbio. Quindi mi volto verso la volatile Evans. «Eh no, simpaticissima Corva! Non è un tentativo di approccio, come sicuramente stavi pensando. Quindi, sst».
 
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Il ragazzo rispose in modo strafottente alla ragazza chiedendole se si fosse intromessa perché interessata a lui e questo non fece altro che far innervosire ancora di più Mary. Questi comportamenti poteva apprezzarli solo in un caso, ovvero in caso di scherzo. La serpe però non aveva un sorriso scherzoso sulle labbra ma un sorriso di sfida, diretto proprio alla nuova arrivata. La reazione, come Mary si aspettava fu una risposta a tono della ragazza che dapprima continuò a prendere in giro il ragazzo, per poi andare dritta al punto. Mary ammirò la sua schiettezza e decisione, lei non sarebbe riuscita a dire una cosa così in faccia a una persona, anche se effettivamente pensava lo stesso.
Durante il breve discorso fatto dalla corvonero, la stessa si presentò come Mary Evans e, appena terminò di parlare, Mary la vide tenderle la mano. La tassa le sorrise di rimando e le strinse la mano presentandosi a sua volta
-Si, a quanto pare siamo omonime, piacere di conoscerti, Mary Owen-
Non fece in tempo a finire di dire il suo nome quando il ragazzo ricominciò a parlare con aria saccente e sprezzante.
-Sapete, c'è una differenza fra me e i veri seduttori. La differenza consiste che i seduttori vogliono, appunto, sedurre con l'intento di riuscirci seriamente. Io no. Veramente, provo piacere a provarci con le ragazzine, ma senza intenti particolari. Ci provo, facendo anche qualche cazzata, mi diverto, e finita lì!-
Mary rimase a bocca aperta, non riusciva a credere a ciò che aveva detto...cioè, veramente credeva di migliorare la situazione in questo modo? Stava per ribattere quando lo sentì rivolgersi alla corvonero
-Ti consiglio di provare questa pratica sublime. Non necessiti di nulla. Hai tutto perfettamente apposto per provarla. E' un Arte, assolutamente da rispettare. Non ci può essere divertimento senza un pizzico di malsana alterazione interiore.-
Mary era allibita, osservò la ragazza con aria sconsolata quando sentì gli occhi del ragazzo su di se e percepì le parole che le stava rivolgendo
-E tu... Mi stai simpatica, a dire la verità. Se sei così di natura, posso cominciare a rivalutare l'idea che avevo dei Tassi.-
Le stava sorridendo, le stava veramente sorridendo? Mary a quel punto sbottò, insomma ma...ma che problemi aveva quel ragazzo?
Lo guardò per un attimo intensamente, cercando di capire se la stava prendendo in giro, se stava scherzando ma no, non le sembrava.

-Eh no, simpaticissima Corva! Non è un tentativo di approccio, come sicuramente stavi pensando. Quindi, sst.-
Mary corrugò la fronte, lo fissò e, buttando a terra la borsa che le stava dando fastidio alla spalla gli disse con tono acceso.
-Senti...prima di tutto, non migliori la situazione spiegandoci la differenza tra te e i veri seduttori- fece un sorriso di scherno -Anzi, credo che il modo in cui ti descrivi tu stesso sia peggio di un seduttore, provi gusto nel provarci con le ragazze per poi, non fare niente? Um, sensato...certo! E, permettimi di dirlo, non credo che Mary si abbassi a tanto, non la conosco, ma non credo sia il tipo- si voltò velocemente verso la ragazza quasi aspettandosi una conferma e poi fissò nuovamente gli occhi sulla serpe - Ti sto simpatica, davvero, be, grazie mille, si credo di essere così di natura, non sopporto gli sbruffoni, altezzosi e sprezzanti come te! La mia casata è degna di rispetto esattamente come tutte le altre, voi serpi dovreste smetterla di considerarla come l'ultima delle casate! Sicuramente c'è gente molto più brava e buona della tua...ne sono quasi certa. E, credo che Mary possa stare tranquilla, anche se ci stessi provando, con me non attacca-
Le parole le uscirono di bocca senza che ci pensasse molto...aveva parlato tanto, forse troppo, non che non pensasse ciò che aveva detto, ma forse lo avrebbe dovuto dire con un po' più di calma...non le piaceva discutere così con le persone. Quando aveva sentito il "rivalutare l'idea che avevo dei tassi" era scattata, non poteva sopportare che le persone giudicassero la sua casata inutile, la più debole! La bontà dei tassi era certa e, secondo il suo parere la bontà era uno dei valori più grandi che si possano avere, essa spinge le persone ad aiutare gli altri e quindi al coraggio, al ragionamento...i Tassorosso non avevano niente in meno rispetto agli altri studenti, solamente non avevano l'abitudine di ostentare i loro valori davanti a tutti.
 
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Mary_Evans
view post Posted on 1/7/2015, 01:28





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Mary vide che la tassa aveva accettato di buon grado il suo saluto e la sua stretta di mano. Nei suoi occhi brillava una strana luce: divertimento e supporto, proprio quello che la corvetta sperava ardentemente di vedere. Istintivamente stirò l’angolo destro del labbro superiore, facendo comparire sul suo volto un tipico sorriso alla Duchenne, chiaro segno di superiorità* Ecco, il dado è tratto. *. Ora la serpe si ritrovava di fronte due rivali decisamente agguerrite che con estrema gioia avrebbero continuato a fenderne le delicate carni con i loro artigli. Sentiva lo sguardo del ragazzo cercare di accoltellarle la schiena e se ne compiacque, non poteva negare che quella sensazione le facesse uno strano effetto. Sentì un brivido di piacere dipanarsi rapido lungo la spina dorsale ed in quel momento avrebbe solo voluto continuare ad infierire sul piccolo serpentello, che si contorceva a terra, per fomentare quella sensazione di potere e dominio così piacevole che le stava bruciando nel petto.
-Si, a quanto pare siamo omonime, piacere di conoscerti, Mary Owen- : “Il piacere è tutto mio” rispose, almeno per una volta, in completa sincerità * Forse questa serpe qualcosa di buono l’ha pure portata!*. Mentre le due ragazze stavano concludendo i convenevoli, Jacob riprese la parola e disse con il suo tono mellifluo «Sapete, c'è una differenza fra me e i veri seduttori. La differenza consiste che i seduttori vogliono, appunto, sedurre con l'intento di riuscirci seriamente. Io no. Veramente, provo piacere a provarci con le ragazzine, ma senza intenti particolari. Ci provo, facendo anche qualche cazzata, mi diverto, e finita lì!». . Mentre la corvetta sentiva quelle spiegazioni che suonavano alle sue orecchie poco convincenti riflettè fra sé e sé * Certo che tu non lo fai con intenti particolari! Anche tu li avessi, non andrebbero a buon fine, basta vedere come sono andati gli ultimi tre tentativi! Comunque, se non lo fai per ottenere effettivamente qualcosa, lo fai semplicemente perché sei un grandissimo sbruffone vanesio. Ora come ora non ci vedo nessun’ altra spiegazione possibile. *, a quel punto le sfuggì uno sbuffo ironico che cercò invano di dissimulare distogliendo lo sguardo da quello che ormai risultava un avversario a tutti gli effetti. A questo punto il biondino si rivolge direttamente alla corva dicendo con tono arrogante «Ti consiglio di provare questa pratica sublime. Non necessiti di nulla. Hai tutto perfettamente apposto per provarla. E' un Arte, assolutamente da rispettare. Non ci può essere divertimento senza un pizzico di malsana alterazione interiore.» . All’ inizio non poté nascondere lo sguardo stupito che le si era scolpito in faccia * Sta dicendo a me, sul serio!? Ma ti sembro il tipo da potermi divertire con questo genere di cose!? Non mi interessa minimamente se ho tutte le cose a posto per farlo, visto che tra l’altro il mio caratteraccio non è per niente “ a posto per farlo”. Ho visto le ragazze innamorate, si comportano tutte così dolci e carini quando sono in compagnia del ragazzo che gli piace. Nah, non fa per me, non potrei mai comportarmi così!*.
Tuttavia la sua attenzione venne attirata da un’altra frase pronunciata dal ragazzino che ripeté borbottando sommessamente : « Non ci può essere divertimento senza un pizzico di malsana alterazione interiore.» . Mary non si era divertita molto nei primi suoi undici anni di vita, anzi la maggior parte delle volte in cui si era divertita c’era sempre di mezzo un libro! Non capiva perché l’ alterazione mentale dovesse essere malsana. * Zia Ashley si diverte sempre un sacco e sul fatto che sia un po’ assurda non si può discutere ( Vedasi studente che aveva fatto fluttuare nell’ aria perché si era permessa di parlare e fare rumore disturbando i suoi seminari di Storia della Magia), ma la sua stranezza non era malsana! I suoi comportamenti non avevano un intento cattivo, era solo puro divertimento! Ed in fin dei conti non aveva mai fatto male a nessuno, quindi no. Per divertirsi non era necessario essere malsani, forse l’ alterazione mentale poteva essere d’ aiuto a raggiungere il divertimento più facilmente ma il fatto di essere dannosa non era una condizione necessaria al suo conseguimento. * Mary lo fissò socchiudendo leggermente gli occhi, quel semplice aggettivo le aveva fatto cambiare l’ impressione che si era fatta inizialmente di lui e non poté astenersi dal mettersi sulla difensiva ed alzare la guardia. Non sapeva dove il ragazzo volesse andare a parare ma in lui c’era qualcosa di sbagliato, non necessariamente cattivo, ma di sicuro sbagliato. Che il suo comportamento non fosse esclusivamente arroganza, ma nascondesse invece un desiderio di dominio su ciò che gli stava attorno?
La ragazzina avrebbe voluto chiedere delle spiegazioni riguardo l’ uso di quel determinato aggettivo ma la Tassina al suo fianco, punta sul vivo dall’ affermazione fatta sulla sua casata, sbottò come una furia esplodendo in un fiume di parole, distogliendola dalle sue personali riflessioni, -Senti...prima di tutto, non migliori la situazione spiegandoci la differenza tra te e i veri seduttori. Anzi, credo che il modo in cui ti descrivi tu stesso sia peggio di un seduttore, provi gusto nel provarci con le ragazze per poi, non fare niente? Um, sensato...certo! E, permettimi di dirlo, non credo che Mary si abbassi a tanto, non la conosco, ma non credo sia il tipo. Ti sto simpatica, davvero, be, grazie mille, si credo di essere così di natura, non sopporto gli sbruffoni, altezzosi e sprezzanti come te! La mia casata è degna di rispetto esattamente come tutte le altre, voi serpi dovreste smetterla di considerarla come l'ultima delle casate! Sicuramente c'è gente molto più brava e buona della tua...ne sono quasi certa. E, credo che Mary possa stare tranquilla, anche se ci stessi provando, con me non attacca -. La corvetta assistette all’ eruzione di quelli roventi invettive inizialmente spaesata, ma poi piacevolmente sorpresa. Doveva ammettere che forse l’ omonima era il perfetto compagno in quella crociata. * Ha un viso tanto dolce, ma se si tratta di sfoderare gli artigli, anche lei non si fa tanto desiderare. E meno male che i Tassi dovrebbero essere quelli dolci e coccolosi! Direi che come compagna di bullismo non è niente male… *. La fissò basita qualche secondo per poi scoppiare in una grassa risata : “Ahahahah Mary lasciatelo dire, sei proprio una forza della natura!”.
 
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↘ divenni pazzo con lunghi intervalli di orribile sanità mentale.

Mi stanno proprio dando sui nervi. Ma chi si credono di essere queste due studentesse? Che si guardassero l'animale che portano al petto, prima di parlare! Un corvo ed un...tasso. Beh, di certo non sono animali maestosi e reali come il serpente. La serpe, l'animale più bello che esista, nonchè Casata migliore. All'interno di questa Casa c'è gente perbene, leale, superiore a tutti gli altri studenti della scuola. Il verde smeraldo, simbolo di ricchezza morale e spirituale, un mix di bontà d'animo (verso le nostre vittime ovviamente) e di elevatezza personale. Vogliamo mettere un tasso in confronto ad una serpe? Ovvio che vince il serpente. Contro il leone ho qualche perplessità. Ma non per l'animale, ma perchè i Grifondoro sono così leccapiedi, che tutti quanti i docenti di Hogwarts preferiscono loro a tutte le altre Casate, privilegiandoli ed alzando spesso e volentieri i voti (questo poco ma sicuro). Sono sopravvalutati, di certo.
Guardo con interesse la piccola Tassa mentre perde la pazienza. -Senti...prima di tutto, non migliori la situazione spiegandoci la differenza tra te e i veri seduttori. Anzi, credo che il modo in cui ti descrivi tu stesso sia peggio di un seduttore, provi gusto nel provarci con le ragazze per poi, non fare niente? Um, sensato...certo! E, permettimi di dirlo, non credo che Mary si abbassi a tanto, non la conosco, ma non credo sia il tipo. Ti sto simpatica, davvero, be, grazie mille, si credo di essere così di natura, non sopporto gli sbruffoni, altezzosi e sprezzanti come te! La mia casata è degna di rispetto esattamente come tutte le altre, voi serpi dovreste smetterla di considerarla come l'ultima delle casate! Sicuramente c'è gente molto più brava e buona della tua...ne sono quasi certa. E, credo che Mary possa stare tranquilla, anche se ci stessi provando, con me non attacca -. Accenno un mezzo sorriso. Continuo a fissarla negli occhi, meravigliato da ciò che sto udendo. I miei occhi brillano dalla gioia, lo sento. E secondo me ho preso un certo rossore alle guance. Non potevo credere a ciò che le mie orecchie stanno sentendo. « Non ci posso credere... ». I miei occhi continuano a brillare di felicità. Continuo a sorridere, senza allentare per un attimo le mie labbra. « Questo era quello che volevo. Vedere come sei veramente, la tua vera natura, la vera Mary Owen che si cela al di sotto di questa maschera di bontà. Io voglio questo quando conosco una persone: scoprire come sono veramente. Tutti noi ci nascondiamo in atteggiamenti che non sono nostri, facciamo di tutto per piacere alla gente. Ma io detesto questo. Io voglio vedere ciò che si nasconde, quello che c'è molto più in profondità nella mente delle persone. » Unisco i palmi delle mani, poi con una mano mi alzo i capelli. « E ora ho visto chi sei veramente. E non potrei che essere meravigliato. » La mia voce risulta chiara e limpida, senza segni di debolezza. « Fino ad ora non ho visto altro che Tassi buoni, educati, e gentili. Non ho mai visto un Tasso alterarsi ed alzare la voce...fino ad 'ora. » Incrocio le braccia. « Ciò significa che c'è della normalità nei Tassi. Che siete come tutti noi, alla fine. Siete normali. Nella normalità c'è lo spazio anche per la perdita di pazienza, cosa che fino ad ora non ho mai visto nella tua Casa, miss Owen. E non posso che esserne meravigliato. » Mi sono forse dimenticato della Evans? Certo che no! Sto solo aspettando che lei riveli il suo essere interiore, quello Vero.
Poi mi volto verso la vetrata, a contemplare il paesaggio. Mi siedo a terra, guardando all'esterno. Noto una torre, che riesco ad identificare come quella di Astronomia. Così alta e pericolosa! « La Torre di Astronomia! » La mia voce non è più quella di prima, sicura, arrogante, altezzosa. E' diversa. Ora è diventata dalla tonalità bassa, e triste e come disturbata da un pianto e da un lamento silenzioso. « Come mi piacerebbe buttarmi giù da lì. » Questo lo dico a bassa voce, più tra me e me che con altre persone. Questo per farlo sentire a quelle due ragazze, spero non mi abbiano sentito.
Comincia allora una bassa melodia, canticchiata dalla mia bocca. Muovo la testa lentamente a destra e a sinistra, accompagnandomi con questa musica che sto producendo.

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Sarà destino, Mary Owen ^^

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Mary terminò di parlare e quasi le mancava il respiro, aveva sputato tutto quello che pensava in faccia al ragazzo senza quasi rendersene conto. Non andava di certo fiera di quel comportamento, non le piaceva perdere la pazienza e urlare contro le persone ma, quando queste si comportavano male e per di più insultavano o schernivano ciò che le stava a cuore niente e nessuno le avrebbe impedito di dire quello che pensava. All'apparenza poteva sembrare una ragazza gentile, ed effettivamente lo era con tutti, era nella sua natura, non perché fosse una tassorosso, solamente perché era stata educata così. Aiutare chi ne aveva bisogno, difendere le proprie idee, rispettare e soprattutto difendere la giustizia, questi erano stati i principali insegnamenti che, i genitori e l'intera famiglia, avevano dato a Mary.
Non si reputava una persona completamente buona, nessuno lo era, non si nasceva buoni o cattivi, semplicemente si decideva da che parte stare e lei aveva deciso da tempo da che parte schierarsi.

-Ahahahah Mary lasciatelo dire, sei proprio una forza della natura!- la voce della ragazza arrivò alle orecchie di Mary, che si voltò verso la corvonero sorridendo un po' in imbarazzo
-Em...aha grazie- disse ridendo piano
Il ragazzo la guardava con uno strano sorriso, le sembrò che le guance della sere si colorassero di un leggero rossore *Cosa ha? L'ho fatto arrabbiare talmente tanto che è diventato rosso...non credo sia un bene*

-Non ci posso credere... - sorrideva ma Mary non ne capiva il motivo, insomma qualsiasi persona si sarebbe arrabbiata, offesa, insomma, di certo non le avrebbe sorriso come invece stava facendo il ragazzo. *E' una tattica...ora mi attacca...non c'è altra soluzione
Il ragazzo continuò a parlare, Mary si aspettava di ricevere insulti, commenti poco gentili, invece

-Questo era quello che volevo. Vedere come sei veramente, la tua vera natura, la vera Mary Owen che si cela al di sotto di questa maschera di bontà. Io voglio questo quando conosco una persone: scoprire come sono veramente. Tutti noi ci nascondiamo in atteggiamenti che non sono nostri, facciamo di tutto per piacere alla gente. Ma io detesto questo. Io voglio vedere ciò che si nasconde, quello che c'è molto più in profondità nella mente delle persone. E ora ho visto chi sei veramente. E non potrei che essere meravigliato. Fino ad ora non ho visto altro che Tassi buoni, educati, e gentili. Non ho mai visto un Tasso alterarsi ed alzare la voce...fino ad 'ora. Ciò significa che c'è della normalità nei Tassi. Che siete come tutti noi, alla fine. Siete normali. Nella normalità c'è lo spazio anche per la perdita di pazienza, cosa che fino ad ora non ho mai visto nella tua Casa, miss Owen. E non posso che esserne meravigliato.-
Mary aveva ascoltato tutto il discorso con un misto di stupore e diffidenza. Non sapeva bene come prendere quelle affermazioni. Insomma, quel ragazzo non la conosceva affatto, non ci aveva mai parlato prima di quel giorno, come poteva dire che si nascondeva sotto una maschera di bontà, solo perché tutti i tassorosso erano buoni? Poi in realtà, chi diceva che tutti i tassorosso sono buoni? Tutti possono cambiare e tutti, come aveva appena detto il ragazzo potevano nascondere qualcosa. Lei personalmente non credeva di nascondere proprio niente, lei era così, una sostenitrice dei suoi ideali, era testarda e soprattutto molto orgogliosa, non nascondeva questi difetti, tutte le persone che la conoscevano sapevano di queste sue caratteristiche. Certo, all'apparenza poteva non mostrarle ma anche semplicemente conversando era facile accorgersi del suo carattere. Il ragazzo sembrava felice, Mary continuava a non capirne il motivo *Perché è felice, cosa gli importa di sapere come sono "realmente" sa a malapena il mio nome!*
Mary si voltò verso la corvonero con aria interrogativa, forse lei era riuscita a capire meglio di lei le intenzioni del ragazzo. Comunque non le sembrava molto carino stare zitta e ignorare ciò che le aveva detto, così...

-Em, sono contenta che ti piaccia questo lato di me...se questo era quello che volevi dire, comunque per la precisione io non mi nascondo dietro niente, sono gentile, o almeno cerco di esserlo perché credo sia giusto esserlo, semplice. Non mi nascondo dietro una maschera, sono così come "appaio" e così come mi hai appena vista...sono sempre così. E si, è quello che cercavo di spiegare a te e che dovrebbero capire anche i tuoi compagni di casata. I tassorosso non sono delle strane creature indifese, siamo esattamente come tutti gli altri e puoi stare tranquillo, non sono l'unica tassorosso che perde le staffe...oltretutto non ho perso le staffe, ti ho semplicemente spiegato le mie opinioni- *forse con un eccessivo volume di voce ma non è questo il punto!*
Il ragazzo si voltò verso la vetrata e iniziò a osservare il panorama che si vedeva da quel lato dl castello. Mary si voltò nuovamente verso la ragazza chiedendole, con il semplice labiale *Cosa fa?* poi lo sentì dire una frase che la lasciò senza parole

-La Torre di Astronomia! Come mi piacerebbe buttarmi giù da lì.-
Sembrava lo stesse dicendo tra se e se ma erano vicini, non sentirlo sarebbe stato abbastanza difficile. Mary non sapeva cosa dire, era una frase completamente senza senso...o meglio c'era un senso nella frase ma, perché lo stava dicendo proprio in quel momento? Lo senti canticchiare una strana melodia accompagnata da piccoli movimenti della testa. Dava loro ancora le spalle e Mary non riuscì a dire altro se non -Em, tutto ok?-
Cosa poteva dirgli d'altronde? perché se ne era uscito fuori con una frase del genere? Non lo conosceva, non poteva averne la minima idea...
 
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Mary_Evans
view post Posted on 2/7/2015, 21:30





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Mary si stava ancora spanciando dalle risate per quella bella lavata di capo che la Tassina aveva infierito alla Serpe altezzosa quando il ragazzino riprese il filo del discorso dicendo « Non ci posso credere... Questo era quello che volevo. Vedere come sei veramente, la tua vera natura, la vera Mary Owen che si cela al di sotto di questa maschera di bontà. Io voglio questo quando conosco una persone: scoprire come sono veramente. Tutti noi ci nascondiamo in atteggiamenti che non sono nostri, facciamo di tutto per piacere alla gente. Ma io detesto questo. Io voglio vedere ciò che si nasconde, quello che c'è molto più in profondità nella mente delle persone. E ora ho visto chi sei veramente. E non potrei che essere meravigliato. Fino ad ora non ho visto altro che Tassi buoni, educati, e gentili. Non ho mai visto un Tasso alterarsi ed alzare la voce...fino ad 'ora. Ciò significa che c'è della normalità nei Tassi. Che siete come tutti noi, alla fine. Siete normali. Nella normalità c'è lo spazio anche per la perdita di pazienza, cosa che fino ad ora non ho mai visto nella tua Casa, miss Owen. E non posso che esserne meravigliato. » . La Corvetta lo guardò stupita. La sua linea d’attacco era completamente cambiata: il timbro della sua voce si era fatto limpido, non più increspato dalla rabbia ma pervaso da una primitiva gioia mentre il suo comportamento era diventato più aperto e forse più sincero. Infine il suo sguardo, soddisfatto e profondamente gioioso, sembrava quello di un ricercatore nel momento in cui assiste finalmente all’ evento tanto atteso che determina la svolta dell’ esperimento. Potrei quasi azzardare nel dire che la Serpe avesse ordito tutto proprio per quell’ unico scopo, vedere la vera natura delle piccole cavie che aveva di fronte.
Mary non poté fare a meno di smettere di fissare il ragazzo durante quel breve monologo. * Non so cosa di cosa si meravigli: che si aspettava, che la Owen si facesse insultare senza rispondere?! In fin dei conti aveva già avuto una breve dimostrazione del suo carattere indomito all’ inizio di questa strana conversazione. Poi lo ammetto, una sfuriata come quella a cui abbiamo appena assistito non me la attendevo nemmeno io, però se l’ è cercata! Penso che anch’io avrei avuto la sua stessa reazione, forse non così diretta perché si sa che i Corvi sono i migliori e quindi qualsiasi insulto avesse detto sarebbe stata una bugia, ma almeno un’ altra frecciatina stizzita delle mie la facevo. E poi in tutta sincerità, perché i Tassi non dovrebbero essere normali. Sono Tassi ok, ma innanzi tutto sono persone! E come tali hanno anche loro i pregi ed i difetti intrinsecamente connessi all’ esistenza umana, primo fra tutti la rabbia. Oppure pensava che ai ragazzi, una volta smistati in Tassorosso, venisse castato un incantesimo per farli diventare completamente insensibili alle emozioni negative e renderli così eternamente felici??* L’ unica cosa che Mary aveva compreso di quel discorso apparentemente insensato, era la conferma alla sua intuizione: in quel ragazzo c’era qualcosa di sbagliato. Quel lampo di luce nei suoi occhi non era dettato dal fatto di aver scoperto che la Owen era sinceramente orgogliosa della sua Casata, ma dal fatto di aver scoperto che anche in lei risiedeva della rabbia e del risentimento. Secondo la Corvetta il biondino non voleva vedere il vero Viso degli altri, voleva solo portare alla luce il loro lato peggiore e più animalesco.
Vide l’omonima girarsi verso di lei e chiederle con gli occhi se lei avesse capito il perché di quello strano discorso, ma quello che aveva pensato era difficile da spiegare telepaticamente ed inoltre erano ancora tutte vaghe supposizioni, perciò si limitò ad alzare le spalle e scrollare la testa. Solo a quel punto la Tassa rispose -Em, sono contenta che ti piaccia questo lato di me...se questo era quello che volevi dire, comunque per la precisione io non mi nascondo dietro niente, sono gentile, o almeno cerco di esserlo perché credo sia giusto esserlo, semplice. Non mi nascondo dietro una maschera, sono così come "appaio" e così come mi hai appena vista...sono sempre così. E si, è quello che cercavo di spiegare a te e che dovrebbero capire anche i tuoi compagni di Casata. I tassorosso non sono delle strane creature indifese, siamo esattamente come tutti gli altri e puoi stare tranquillo, non sono l'unica tassorosso che perde le staffe...oltretutto non ho perso le staffe, ti ho semplicemente spiegato le mie opinioni- . La sua replica era più che sensata ed in fin dei conti aveva chiarito in maniera cristallina il suo carattere così come quello degli altri membri della sua Casata.
Il ragazzo non sembrò aver considerato minimamente la replica della ragazza, invece si era voltato ed aveva cominciato a guardare all’ esterno « La Torre di Astronomia! » « Come mi piacerebbe buttarmi giù da lì. » disse con timbro roco e malinconico, per poi canticchiare fra sé e sé una strana canzoncina dondolando la testa in una lugubre danza. La Owen si girò verso di lei completamente straniata da quella affermazione mimando con il labiale la domanda "Cosa fa?", evidentemente non era in grado di seguire il filo di quel discorso che effettivamente si era rivelato una matassa più ingarbugliata di quello che entrambe si erano prospettate. In risposta, Mary alzò la mano destra e l’avvicinò alle tempie per poi ruotarla in senso orario, imitando un segno babbano che voleva dire “Questo è pazzo”; avendo premura di non essere scorta dalla Serpe che ancora guardava con sguardo allucinato la torre di Astronomia.
Tuttavia altre parole si ripetevano come un fastidioso ritornello nella mente della Corvetta : « Non ci può essere divertimento senza un pizzico di malsana alterazione interiore.» . * Che sia questa la sua malsana alterazione mentale, divertirsi nel vedere la reazione altrui alle sue proposte di suicidio? Nel mondo babbano questo suo comportamento potrebbe sembrare tipico di uno psicotico con manie ossessivo – depressive, ma più lo guardo e più mi sembra che questi suoi comportamenti non siano pienamente naturali, sembra quasi che lui si sforzi di apparire così. Sarà per questo che ha detto malsana? Forse anche lui si rende conto che questo suo comportamento oltre che immorale risulta dannoso…*.
-Em, tutto ok?- sentì dire alla Tassina. Invece Mary non riusciva a preoccuparsi sinceramente come lei. Per quanto non volesse ammetterlo anche lei aveva provato quel desiderio che pervadeva la mente contorta della Serpe e l’ unica cosa che riuscì a proferire fu : “Perché?”


Edited by Mary_Evans - 2/7/2015, 23:01
 
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view post Posted on 3/7/2015, 12:48
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↘ divenni pazzo con lunghi intervalli di orribile sanità mentale.

Chiaramente mi hanno sentito. Infatti si sono subito zittite. Potevo sentire il loro respiro sulle mie spalle. Spero solo che non stiano provando pietà o compassione nei miei confronti. Dopotutto, non ne ho bisogno. Chi ha bisogno di pietà? Chi ha bisogno di compassione? Nessuno se lo meriterebbe. Tanto meno me. Un ragazzo, in una delle innumerevoli scuole babbane che ho frequentato, mi ha rivelato che secondo lui io avevo solo bisogno di Amore. Ma cosa poteva saperne lui? Non mi conosceva nemmeno. E dopo questo, potevo assolutamente dire che non mi avrebbe mai conosciuto. L'avevo picchiato. Forse è stata una soluzione troppo esagerata, ma volevo, desideravo ardentemente riempirlo di botte. E niente e nessuno è riuscito a fermarmi. Siccome avevo, all'epoca, solo 1O anni, non penso di avergli fatto molto male. Non da ridurlo in fin di vita. A 1O anni, al massimo, puoi procurargli qualche livido leggero, ma non da rompergli qualche osso, o qualche costola. No di certo! Però almeno ha imparato la lezione. Io invece ero stato cacciato da quella scuola. Come da tante altre prima di quelle, ovviamente. Ma poi ci pensava Francesca a cancellare la memoria, salvandomi da chissà quale atroce conseguenza. Ed è proprio per questo che sono rimasto sorpreso al leggere la lettera di ammissione ad Hogwarts. Non me l'aspettavo. Dopotutto, con tutti i guai passati, e tutto ciò che ho causato e tutte le azioni da "bullo", la lettera di Hogwarts Francesca mi diceva che non mi sarebbe mai arrivata. E invece...
-Em, tutto ok?- E' la Tassa che parla, vedendomi muovere la testa canticchiando, ed evidentemente sentendo ciò che ho appena detto. E' preoccupata, bene. Molto bene. Almeno mi ha levato da tutti quegli orrendi pensieri di un passato da dimenticare.
-Perché?- Ora invece è la Corva che sta incominciando a preoccuparsi. Suppongo sia preoccupazione. Da tutta questa nostra conversazione potrei dire con fermezza che si tratta solo di un suo tentativo di mostrarsi amichevole, altruista. Anche se quel Volatile assolutamente no. Beh, lo si intuisce pure dalla sua domanda. Un "perchè?" e finita lì. Almeno la Owen, se voleva farsi vedere generosa e col cuore gonfio di bontà, ci riusciva con la sua domanda.
« Alla fine, tutto cessa. E tutto inizia. ». La mia voce è ancora quella malinconica e bassa di prima. Mi viene naturale, non lo sto facendo apposta.
« Miss Evans, ciò che perseguiti ardentemente, scapperà. Il tuo cuore giace ancora in fondo ad un lago. Vero? » Le parole mi escono dalla mia bocca come da sole, anche se sono io a dirle. L'illusione che stiano uscendo da sole è causata dal fatto che la mia voce è incredibilmente fioca. Potrei sembrare strano a primo impatto, ma non è così. Io sono meno strano di molti, molti altri.
Il gioco è appena cominciato.

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Ti è rimasta impressa quella frase ^.^ :D
 
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view post Posted on 6/7/2015, 15:07
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Era perplessa, non capiva quell'improvviso cambio d'umore, di discorso, non capiva perché si fosse estraniato così all'improvviso. Solitamente le persone non si incantavano all'improvviso e esprimevano un desiderio di suicidio...no, decisamente non era un comportamento normale.
C'era qualcosa di strano in quel ragazzo ma Mary non riusciva a capirlo...certo, lo conosceva da meno di un ora e pretendere di sviscerare i pensieri più profondi di una persona in così poco tempo era impensabile. Cercò di ripensare a quello che aveva detto precedentemente ma non le venne in mente nessun dettaglio rilevante.
Anche la sua omonima aveva sentito ciò che aveva detto e rispose alla domanda di Mary con un spontaneo segno che indicava la pazzia. Mary non poté fare altro che ridere, silenziosamente. Certo, il ragazzo sembrava strano, forse le stava semplicemente prendendo in giro, idea che a Mary fece venire i nervi, ma non poteva fare altro che preoccuparsi dopo un'uscita del genere...forse era troppo ingenua.
Il ragazzo non rispose alla sua domanda e nemmeno a quella della corvonero, continuava a dar loro le spalle, sembrava non aver sentito...o faceva finta?

-Alla fine, tutto cessa. E tutto inizia.-
Un'altra frase, quasi impercettibile fuoriuscì dalle labbra del ragazzo che continuava ad osservare oltre la vetrata. Mary si guardò intorno, gli studenti passavano tranquilli per il corridoio, non riuscendo a cogliere la stranezza del loro dialogo. Tornò a focalizzarsi sul ragazzo, la frase che aveva appena detto era ambigua, non tanto perché Mary non la condividesse, semplicemente non riusciva a capire perché la stesse dicendo proprio in quel momento, proprio davanti a loro, cosa lo spingeva a parlare così?
*Forse è semplicemente un folle, oppure, continua a prenderci in giro...o forse, semplicemente nasconde qualcosa che noi non riusciamo a capire*

-Miss Evans, ciò che perseguiti ardentemente, scapperà. Il tuo cuore giace ancora in fondo ad un lago. Vero?-
Si era rivolto alla ragazza con una voce triste, forse più malinconica, senza guardarla in faccia. Non riuscì a capire il senso di quella frase, a cosa si riferiva? Conosceva già la studentessa? O stava semplicemente farneticando? Mary non lo sapeva e si voltò verso la ragazza cercando di cogliere una reazione, un'espressione, che potesse farle capire cosa stava succedendo.
Scusate per il ritardo
 
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Mary_Evans
view post Posted on 7/7/2015, 12:54





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Entrambe le ragazze avevano cercato di risollevare l’ umore del biondino. La Tassa aveva provato con un approccio più ampio e a grandi linee (nonostante la sua bella tirata sul suo carattere, non era riuscita a sopprimere per molto il suo lato dolce ed altruista), mentre la Corvetta aveva optato per un approccio più diretto, quello più nel suo stile d’ altronde. Se lei si fosse trovata nei panni del ragazzo, non avrebbe apprezzato la domanda dell’ altra ragazza, l’avrebbe trovata estremamente superficiale, una sorta di frase di circostanza e l’ unica cosa che avrebbe fatto sarebbe stata urlare : “Ti sembra che stia bene? Io ti dico che voglio uccidermi e tu mi chiedi se sto bene?”. Proprio come quando guardava alla tv i giornalisti chiedere ai parenti della vittima brutalmente uccisa : “Come si sente in questo momento? ”. Che patetici, putridi sciacalli a caccia di disgrazie altrui con cui riempirsi le tasche di vile denaro. Se fosse stata nei panni del ragazzo avrebbe preferito un approccio come quello che aveva scelto lei, lo avrebbe interpretato come un tentativo di capire meglio la situazione, per identificare poi il miglior metodo con cui aiutarla. L’avrebbe fatta sentire più importante e compresa ed il tentativo di soccorso sarebbe risultato più personalizzato e specifico per le sue esigenze. D’ altra parte poteva essere interpretato come un’ invasione coatta della privacy determinando l’ assunzione di un ruolo più difensivo da parte della persona sofferente. Praticamente era un approccio da dispensare con circospezione.
Jacob non pareva pensarla al suo stesso modo, un lieve sorriso si formò sulle sue labbra sottili quando l’ altra ragazza proferì la sua domanda. Mary (Owen) sembrava spaesata dalla piega presa dalla situazione, finalmente anche lei sembrava essersi accorta dell’ anomalo comportamento della Serpe. Almeno aveva apprezzato il suo gesto istintivo, un tentativo di risollevare l’ umore di quella conversazione che stava assumendo toni troppo pesanti per essere una semplice conversazione tra sconosciuti. Vano a quanto pare, il biondino non aveva alcuna intenzione di far assumere una piega più leggera a quelle riflessioni dette ad alta voce, una sorta di monologo piuttosto che una conversazione. Il ragazzo non si era nemmeno girato verso le sue due interlocutrici, limitandosi a dire « Alla fine, tutto cessa. E tutto inizia. » sempre con lo stesso timbro malinconico delle ultime affermazioni. * Dove diavolo vuole andare a parare?? Lo conosciamo tutti il ciclo della vita. Con questo vuoi dire che vuoi dare una mano alla natura buttandoti giù da una torre? *. Jacob continuò a guardare fuori dalle ampie vetrate del corridoio mentre aggiungeva un’ altra frase oscura degna della Pizia « Miss Evans, ciò che perseguiti ardentemente, scapperà. Il tuo cuore giace ancora in fondo ad un lago. Vero? » .
Mary rimase ferma immobile qualche secondo. * Ma di che diavolo sta parlando? Cosa starei perseguitando? Ardentemente poi! Dimmelo tu, oh grandissima Serpe, che tutto sa e tutto può *, l’ unica cosa che desiderava ardentemente al momento era sapere cosa, a detta del ragazzino, lei stesse perseguitando. Avrebbe voluto dare voce a quel intenso desiderio, ma le parole si bloccarono a metà laringe, bruciandole la gola. Il sangue le si gelò nelle vene e non poté trattenersi dal fissare il ragazzo * Fermi tutti. Lago, ho sentito bene?! “Il mio cuore giace in fondo ad un lago”. Come, come lo sa?! Mi conosce forse, che tutto questo incontro lo avesse attentamente organizzato e non fosse solo frutto del caso? No, sono sicura di non averlo mai visto prima d’ ora; ma non può essere solo il caso! Avrebbe potuto dire mille altre cose al posto di lago. Come diavolo…? Aspetta, che abbia detto qualcosa durante l’ esercitazione di Difesa contro le Arti Oscure? *, la sua mente urlava, le tempie sembravano esplodere sotto la furia dell’ onda d’ urto, come se tutto quel fiume di parole cercasse di liberarsi all’ esterno della sua testa volendo colpire e ferire la Serpe per ciò che aveva osato pronunciare. * No non può essere, lui non aveva potuto vederlo, era stato tutto nella mia mente, era tutto nella mia mente! Calma Mary, riprendi il controllo di te stessa. * Doveva calmarsi, isolarsi da tutto ciò che la circondava. Abbassò lo sguardo a terra e chiuse gli occhi. Immaginò di immergere il capo nelle acque del suo tanto amato lago. Necessitava di non sentire più nulla, esigeva il freddo gelido di quelle acque sulle tempie e sugli occhi roventi; quello l’ avrebbe aiutata a sopprimere le emozioni che le premevano sul petto provocandole un dolore immenso che le toglieva il fiato.
Rimase così per circa un minuto. Molto probabilmente gli altri due ragazzi si erano accorti che anche lei ora cominciava a comportarsi in maniera squilibrata, ma non poteva curarsi di ciò che gli altri due meditavano! Ora doveva concentrarsi su se stessa. Nel suo minuto sabbatico era giunta ad una conclusione: non poteva chiedere chiarimenti. Lui era uno sconosciuto, un ragazzo che si era imposto in tutta quella vicenda come un suo nemico, pregarlo per una risposta sarebbe stato come fornirgli la lama con cui trafiggerla. E poi c’era la tassa, non avrebbe potuto riversare all’esterno il fiume di domande che prendevano vita nella sua mente allarmata e si addossavano con rabbia, bloccate da una diga di orgoglio e timore, nella laringe. Jacob era riuscito a far perdere le staffe all’ omonima, ma lei doveva resistere, non poteva lasciarsi sconfiggere subito. Non poteva fare altro che mordersi la lingua ed attendere che l’ira si dipanasse. In fin dei conti, anche quando si lancia una pietra nelle limpide acque di un lago la superficie si incrina e si infrange su se stessa, ma dopo qualche secondo la superficie ritorna perfettamente liscia, come se nulla fosse successo, anche se la pietra e ancora là che giace sul fondo.
Alzò la testa tenendo gli occhi ancora chiusi, poi li riaprì con estrema lentezza ed infine mosse alcuni passi verso la vetrata adiacente a quella da cui Jacob ammirava la maestosa Torre di Astronomia. Si mise anche lei a contemplare l’esterno, grazie alla vista periferica colse un rapido stralcio del panorama che le si presentava davanti. Sfruttò quel tempo che aveva deciso di concedersi per soppesare attentamente le parole con cui avrebbe replicato, da quello sarebbe dipeso il prosieguo della conversazione. Prese fiato e disse : “ Non pensavo fosse così generoso Mister Oakley! Se permette la sincerità, non ritiene di avere sufficienti problemi di cui curarsi senza affliggersi anche di quelli altrui?” . Continuò a guardare il cielo attraverso il vetro luminoso, i suoi occhi infine si posarono su una piccola rondinella che con le sue piroette squarciava l’ azzurro limpido del cielo. Ne seguì il volo per alcuni secondi, quella visione le provocò un’ immensa tristezza interiore : “In ogni caso, non reputa anche lei che il migliore posto per nascondere un cuore sia effettivamente riporlo sul fondale di un lago? Sarebbe al sicuro da occhi indiscreti e pressoché impossibile da rinvenire, ma soprattutto da ferire. Mi dica, lei dove ha celato il suo? Ha trovato un posto più conveniente, un pozzo, per esempio…" , solo a quel punto girò la testa verso destra e fissò direttamente il volto del bersaglio, la mano scivolò istintivamente sulla tasca superiore della sua borsa tracolla avvicinandosi alla bacchetta: questa è guerra.



Personalmente mi piace molto come frase, soprattutto il modo in cui suona. Tuttavia Mary ha già dato la sua opinione al riguardo. Inoltre lei ha una mente molto razionale (da vero e puro corvo), ha bisogno di schemi logici per orientarsi nella realtà (e questa role, grazie a te mio caro Oakley, non ne ha molti :P). Quindi Mary sopperisce a questa mancanza creandosi i propri e l’unico elemento di connessione che ha trovato in tutta la role, è rappresentato per l’appunto da quella frase.


Edited by Mary_Evans - 7/7/2015, 20:44
 
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