My Darkest Side

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view post Posted on 27/5/2015, 09:26     +2   +1   -1
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27 Maggio..

Non riesco a smettere di pensarci, dovrei scrivere una lettera a papà.. ma ho paura. Ho paura di qualcosa che non capisco. Ed ho paura che lui sappia esattamente cosa sia..
Non dormo bene ultimamente.. faccio sempre quell'incubo.. sogno sempre lui, e non capisco. Perchè mi tormenta così tanto? Cosa vuole da me?
Arrivo solo fino al lago nero...e poi, poi mi butto. E mi sveglio con il batticuore convinta di essere appena annegata.. Almeno una volta a settimana mi succede.. una volta non era così frequente, è questo che mi spaventa.
Ho paura per fino di dirlo a quei pochi amici che sono riuscita a farmi, e forse per questo ho iniziato questo mio diario.. forse scrivere mi renderà meno pazza..o forse anche per la mia pazzia è già tardi.
Fuori sta piovendo.. parecchio, pensavo di potermi svagare un pochino uscendo..o magari con una partita a scacchi magici.. ma qualcosa mi blocca, come sempre.
Papà dice che sono migliorata.. che mesi fa non avrei mai parlato a nessuno di me, non avrei mai condiviso nulla.. ed ora invece qualcuno che almeno un pochino mi conosce, c'è..
Ha ragione.. io mi sento diversa.. sento che qualcosa di buono riesco ancora a farlo, sento che quel muro che ho eretto tanto tempo fa, sta perdendo qualche mattoncino.. ma al contempo un'aura nera invade il mio cuore..
So che per quanto io possa farmi conoscere, ci sarà sempre un lato che nessuno vedrà mai. Questo.
Sarai tu il mio segreto più grande, colui che accoglierà le mie paure senza fare domande e senza giudicare, queste cose non le posso dire nemmeno a papà John perchè so che si preoccuperebbe. A Natale sembrava così felice per me, ha bisogno di sapere che sto bene, e che tutto andrà bene... in fin dei conti non è una bugia.. solo un omissione.
E dato che non posso impazzire tenendo tutto per me, ho scelto di scrivere qui quello che mi suggerisce la mia anima, il mio cuore. Ho sempre paura di essere seguita da un ombra nera.. da quell'uomo che in pochi minuti è entrato nella mia vita nel peggiore dei modi e non se ne è più andato..e anche se so che qui al castello sono al sicuro, non mi ci sento mai veramente. Credo sia qualcosa che non posso evitare.. forse dovrei solo affrontare la mia paura.. ma non so chi sia.. non so chi c'è sotto quella maschera e se le autorità hanno ragione, non lo saprò mai.
Ed allora io contro chi sto combattendo? Mamma DEVE essere vendicata..
L'unica cosa che mi tiene ancorata alla realtà, è la mia Casata, i miei compagni sono davvero le uniche persone in grado di distrarmi, di farmi passare il tempo in modo diverso da come farei io..e se prima mi dava fastidio la loro esuberanza, ora la ricerco..e mi manca.Mi piace vivere qui, è .. stimolante e non dubito che sia felice molto spesso..ma temo sempre che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato in me..
Sento di potermi fidare di loro.. ma proprio per questo temo che se sapessero del mio incubo mi tratterebbero diversamente..
Il Cappello Parlante ha come sempre fatto la cosa giusta, avevo ed ho bisogno di un gruppo come il loro, ma ancora non so se posso davvero essere "salvata" dalle mie fobie. Forse un giorno ne parlerò con qualcuno, ma fino ad allora tu rimarrai in un cassetto, chiuso a chiave.


PS: Credo di aver bisogno di un avversaspecchio...



Amber ha 13 anni quando scrive questo... il suo diario ha più o meno questo aspetto, è chiuso con un lucchetto che combacia con la chiave che porta al collo, lo ha fatto creare appositamente da suo padre.
Il diario le è stato regalato da sua Zia ( la sorella della madre ) che sembra capirla più di tutti i suoi familiari.
(Temporalmente lo ha scritto dopo tutte le role in corso tranne quella con Ace..)


Edited by Ârwen - 7/4/2016, 15:11
 
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view post Posted on 7/7/2015, 09:26     +3   +1   -1
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7 Luglio..

E' già passato un anno, la scuola è finita ed io ormai sono a casa.
Qualcosa è cambiato, ho conosciuto più persone di quante avrei creduto di conoscere, sono riuscita a socializzare e ho imparato che devo darmi tempo, tempo per imparare tutto ciò che posso, la mia vendetta dovrà essere rimandata.
Devo aspettare il diploma per potermi muovere per il mondo magico, sono certa che Lui sarà li ad aspettarmi, ed io mi farò trovare preparata. Papà non sa nulla, e non deve sapere nulla di tutto questo.
Una parte di me è felice di essere a casa, la stessa parte non vede l'ora di riabbracciare Zia May, ma l'altra parte di me vuole tornare subito nei sotterranei, tra i Tassi. Qui sono tutti troppo apprensivi, mi hanno vista felice e pretendono che io lo sia sempre, ma io non sono così. Posso essere felice ma allo stesso tempo preoccupata, l'ombra non ha smesso di crescere, ho solo imparato a nasconderla in modo che solo io la possa vedere, perchè è una cosa mia, e di nessun'altro.

***
L'incubo invece non se ne va, è cambiato.. dopo essemi buttata nel lago nero nuoto ancora verso il fondo e arrivo sempre davanti ad una porta ma poi, non riesco ad aprirla.Non lo vivo ogni notte ma almeno una volta a settimana, più intenso.. sembra suggerirmi qualcosa.
So che in quella stanza c'è la salvezza, le ombre mi dicono che li c'è il modo per salvare mamma..
Ma io so che Eveline Hydra non tornerà mai indietro, siamo in un mondo magico ma non credo che un miracolo possa accadere a così tanti anni di distanza. Eppure.. eppure, anche se lo so, io..non capisco.
Non capisco più nulla, ogni volta che ci penso mi divido in due correnti opposte, voglio credere di poterla salvare..anche se so che non è possibile.. Come un corvo con due teste, mi sento un'Idra in tutti i sensi.
E nel frattempo devo mantenere la mia vita sociale attiva, o rischio che quest'ombra mi porti via da tutto e tutti, sorrido solo quando non ci penso.. o quando sono con.. Beh questa è un'altra storia, magari più avanti te ne parlerò.
Non so più cosa fare..spero che il tempo risponda alle mie domande, perchè dubito che lo farai tu.
Più resto a casa, meno distrazioni ho.. penso troppo a Mamma quando sono qui..voglio tornare al castello, il prima possibile.
Alla fine non è ho parlato ancora con nessuno.. ma sento che di qualcuno posso provare a fidarmi, la paura però mi blocca. Devo aspettare ancora.


PS: Alla fine l'avversaspecchio l'ho comprato davvero, ma l'ho lasciato in un angolo remoto del baule, ho paura che Papà possa trovarlo e credermi paranoica. Non voglio che si preoccupi. In quello stesso angolo vi finirai tu, ora. Ci rivedremo a scuola.


 
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view post Posted on 1/2/2016, 15:01     +2   +1   -1
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wMTwrq7
1 Febbraio

Non penso che riuscirò mai a capire.. ogni volta che mi ritrovo convinta di qualcosa, questo qualcosa si rivela completamente diverso. Non dovevo fidarmi fin dall'inizio.
Sono stanca di rimanere ferma, di riversare le mie delusioni su questo pezzo di carta! E' inutile che io scriva qui cose che potrei benissimo dire a voce.
Mi sto nascondendo anche da chi non lo merita.
La colpa è tutta tua, tua e dei miei stupidi incubi. Se solo Lei non fosse morta io ora non starei così. Ma troverò chi l'ha fatto, lo troverò, appena sarò pronta. Nessuno potrà portarmi via la vendetta che merito!
Sto iniziando di nuovo a vedere i giusti "colori", ma ancora non ci siamo, ancora non riesco ad abbattere questo maledetto muro.
Ed allora io lo dico a te, perchè non potrai mai dirmi che sbaglio, e forse così io capirò di sbagliare..

***

Papà non mi capirà mai davvero, ci prova, poverino io non posso certo lamentarmi di lui.. è sempre con me, ma a volte lo è anche troppo. Non posso uscire senza permesso, e non posso fare nulla al di fuori del suo controllo. Teme che io faccia la fine di mamma. Ma io non sono lei, non lo sarò mai, e lui lo dovrà capire. Per fortuna c'è Zia May, ogni tanto, lei sa cosa vuol dire essere me.. ma nonostante tutto, nemmeno di lei mi fido, nemmeno a lei rivelo quanto davvero penso. Ho paura che i miei incubi facciano di me un mostro.. ma alla fine è meglio così.
Loro resteranno in un cassetto, come te .. finchè non sarà davvero ora di tirarli fuori.
E comunque no, non mi sento meglio mentre scrivo queste inutili righe che nessuno leggerà mai.
So che stanotte torneranno da me, ma adesso è diverso, prima affondavo nell'abisso, quando ero più piccola riuscivo solo a vedermi chiudere gli occhi.
Ora, combatto.
Ora riemergo da quelle acque gelide, pronta ad affondare le unghie in quelle ombre di morte. Sarò davvero pronta solo quando riuscirò a vincere.

Inquietante vero? Eppure io ci sono abituata, anzi penso di aver trovato un mio equilibrio, riesco a divertirmi.. -un pochino- .. ed anche a trovare del tempo per me. Se non ci fossero loro, io sarei persa ora.


 
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view post Posted on 10/10/2016, 11:34     +2   +1   -1
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wMTwrq7

Non si riesce a leggere il numero Luglio

Passa sempre troppo tempo.. mesi.. anni.
Fortunatamente non sei mio amico, perché io non sarei proprio una buona amica per te. Mi faccio sentire solo nel momento del bisogno, il mio però!
Ho preso una decisione, qualcosa che potrebbe cambiare tutto.. oppure niente.
Lo scrivo a te, perché tu sei il giudice più severo che incontro nelle mie riletture.
Figuriamoci, papà andrebbe fuori di testa e probabilmente May mi ucciderebbe.
Pensano che io non me ne sia accorta, pensano che io non sappia cosa si dicono.
Glielo lascerò pensare finché sarà necessario.
Da tempo mi sono accorta che qualcosa non va, la zia non è più triste e preoccupata ogni volta che la vedo, e l'altra sera era davvero uno scheletro.
Mi sono sempre chiesta come facesse a reggere la pressione, a cercare quell'uomo orrendo, ed allo stesso tempo essere lucida.
Suppongo che ognuno abbia i propri segreti.. e lei di certo i suoi li tiene ben stretti.
Però sta abbassando la guardia, ed io me ne sono accorta più di papà.. Lui penso voglia sentire solo quello che non lo ferisce.
Lui vuole sentire che le indagini vanno bene, che ci sono nuove "piste", che l'assassino è a portata di arresto.
Io no.
Io so che non è così, e l'altra sera ho avuto la mia conferma.
Ho sentito quello che si sono detti, May era talmente stanca da non aver nemmeno tentato di oscurare le sue parole, ed io so muovermi davvero silenziosamente.
"Mi hanno tolto il caso", ha detto " lo prenderanno in gestione altri".
Ed ancora " non posso farci niente John, mi dispiace".
Dopo 9 anni a cercar giustizia, non posso credere che questa sia la fine di tutto.
Papà non ha parlato per due giorni, e poi si chiede da chi abbia preso io!
Mi sono sempre fidata di zia May, ha sempre cercato di riempire il vuoto lasciato da mam Eveline. Però questo non lo accetto. Non sono più una bambina.
Forse sono più sospettosa del dovuto, d'altronde, non c'è da stupirsene.. ma lei non me la racconta giusta.
Non ho intenzione di andare a chiederle spiegazioni, posso arrangiarmi.
Anche perché sicuramente non mi risponderebbe,
C'è un nuovo Auror in città, lo ha descritto, più o meno, vagamente.
La mia memoria mi aiuterà a tenere a mente i dettagli più importanti.
Non ho la minima idea di come fare a trovarlo, e nemmeno quanto tempo ci metterò a farlo.Però sento che è la cosa giusta da fare.
Come lo so?.. non chiedermelo.
E' un azzardo enorme, e se dovessi sbagliare qualcosa.. beh, probabilmente non riuscirei più a scrivere qui, perché verrei rinchiusa in una torre..in Siberia.

Come sempre, per me scrivere qui è facile, quando si tratterà di affrontare davvero le conseguenza di questa decisione, saranno un altro paio di maniche.
Dovrò prepararmi, potrebbe essere la mia unica possibilità di avvicinarmi alla verità, devo farlo nel modo giusto.
Non so se sono pronta a raccontare la mia storia a qualcuno, qualcuno che non sia tu.
Devo tenere a mente che le redini dovrò averle io, ed andrà tutto bene.
Nessuno potrà avvicinarsi a me senza il mio permesso.
Dopo anni non c'è ancora nessuno in grado di capirmi, e perché dovrebbero volerlo fare?
Io non ho proprio niente di interessante.
Comunque, nel migliore dei casi avrò la mia risposta, nel peggiore dei casi.. perderò parte della fiducia della mia famiglia, e forse quel briciolo di sanità mentale che mi resta. Nel mezzo.. un mondo di variabili che dovrò solo cercare di affrontare.


PS: Ho paura, ne ho sempre..
PPS: Forse alla fine del tunnel c'è una luce, devo solo cercarla..




OT: Amber si trova nella stanza della Musica di Villa Hydra, quando scrive queste parole.
Il tutto accade prima delle ultime role attualmente in corso.
E' passato moltissimo tempo dalle prime pagine che ha scritto.
 
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view post Posted on 27/12/2016, 13:36     +1   -1
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20 Dicembre

Are we human, or are we dancer?

So esattamente quanto tempo è passato, conto i giorni da mesi. So anche perché è servito che ne passasse così tanto, niente è mai come sembra. Sapevo che qualcosa non andava, ed ora ne ho le prove. Ma non lo scriverò qui, dove chiunque potrebbe leggere.Ho fatto quello che mi ha chiesto, ho cercato ovunque i pezzi mancanti.. e li ho trovati. Alcuni in bella mostra, altri .. beh altri no. Loro non sanno molto, sono stata attenta, ho chiesto quando meno se lo aspettavano, ed ho rispettato i tempi di tutti. Tranne i miei. Ora dovrei scrivere una lettera, affidarla a Fergus, e aspettare che tutto riprenda. E l'ho scritta, in realtà. Certo tu non la puoi vedere, ma è qui accanto a me. Però non posso ancora farlo.. non posso ancora convocarlo. Mi manca una risposta, e forse la più importante, non posso chiamarlo senza aver portato davvero a termine il mio compito. Sai, l'ho trovato.. alla fine l'ho trovato. Non avrei mai pensato che fosse così, non avrei mai creduto di riuscire a muovere i passi necessari, ma ci sono riuscita.. Non da sola. Aveva ragione, quasi su tutto. Ma il tempo non passava più ed adesso che è passato io.. io temo sia tardi.
Se avesse cambiato idea? Se avesse dimenticato?
Se in realtà tutto non fosse stato altro che un passatempo? Posso solo ripetermi che non è così, che quello che entrambi abbiamo vissuto era più che reale e che quello che è successo non è solo una mia invenzione. Vorrei inviare subito la lettera, vorrei smettere di pensarci, vorrei smetterla di agitarmi al solo pensiero di quello che potrebbe succedere. Ma non posso, non adesso. Non posso fare le cose a metà.
Devo resistere.

E poi.. Loro sono tornati.
Non ne avevo da mesi, ma da quando ho iniziato a cercare .. sono tornati, a volte anche più vividi degli anni scorsi. Vedo di nuovo tutto, e posso sentirli avanzare nelle notti più buie.
Se gliene parlassi sembrerei una pazza, probabilmente toccherei il punto di non ritorno, ma non so per quanto potrò tenerlo all'oscuro. Basterebbe davvero poco per rovinare tutto.




Edited by ˜Serenitÿ - 27/12/2016, 14:09
 
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view post Posted on 11/9/2018, 12:55     +1   -1
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wMTwrq7

Non avrei mai creduto di poter essere così.

Non voglio essere in grado di fare quello che ho fatto.
Non sono chi credevo di essere, non posso.
Non so nemmeno perché ho riaperto queste pagine dopo anni.
Ho riletto tutto, ed ora vorrei solo dar fuoco ad ogni maledetta lettera.

Forse non ne ho abbastanza, forse il mio dolore non basta.
E come potrebbe? Non potrà mai bastare, non si fermerà mai.
Io lo so, ogni volta che crederò di poterlo superare, ci sarà qualcosa che mi smentirà ed io tornerò qui.
Va sempre così. Che passino anni o mesi poco importa no? Non mi libererò mai di te.

Dicono sia stupido comportarsi così, ma io non so cos'altro fare.
Dicono tante cose, in verità, mentre pensano che io non li ascolti.
Io sento tutto e non dico niente, perché niente potrebbe aiutare adesso.
Dovrei ringraziarli perché sono sempre stati qui per me anche quando non li vedevo... ma non posso farlo in questo momento, io non ne sono in grado.

Mi rivedo ogni giorno, in quella stanza, immobile come una statua... e riesco solo a chiedermi: "come ho potuto?" COME?
Nessun indizio, so solo che non volevo niente di quello che è successo eppure ...

L’ho trattato come lui ha trattato me, ma non era quello che volevo non... non doveva andare così!Io mi ricordo come era stato nel suo appartamento e non avrei mai voluto che accadesse di nuovo, non avrei mai voluto essere io dall'altra parte. E tu lo sai, lo sai perché l'ho scritto! Tu devi credermi, avevo le mie ragioni ma non c’è mai una volta in cui io riesca a spiegarmi. Ho sperato così tanto in questo "dopo"... adesso è cenere. Ed io non sono una Fenice.

Sai quante volte ho dimenticato che per me niente andrà mai come ho previsto? Troppe.
Ma è inutile perché alla fine io non ho mai avuto il controllo su nulla.
Ho solo finto di averlo su tutto.

Ho saputo cosa sarebbe successo nel momento in cui l'ho visto affrontarmi in quel modo. Non so cosa ho visto, ma so che non avrei mai voluto che mi guardasse così. Non avrei mai creduto di vederlo in quello stato a causa mia. Non lui.

E perché non mi sono mossa? Perché non l’ho fermato? Perché non ho cercato di spiegargli le mie ragioni!? Perché ho accettato quello stupido accordo a Natale?

Avrei così tanto voluto fermare il tempo e tornare indietro di pochi cruciali istanti. È sempre così per me, vorrei fare mille cose ed alla fine l’unica che faccio è proprio quella che non vorrei fare. Questa lezione non la dimenticherò mai. Se c’è una cosa che devo imparare è che non ha senso fingere di non tenere a qualcosa o qualcuno... ma non posso nemmeno obbligarlo a farsi andar bene quello che sono, in questo momento non vado bene nemmeno a me stessa. Dieci minuti, non di più. Poco prima eravamo così vicini che avrei giurato di poter seguire ogni frammento grigio nel suo sguardo e l’attimo dopo così lontani da non vederci seppur nella stessa stanza.

E' stato orrendo.

Mi ha sfiorata, sai?, eppure io non ho provato che rabbia e delusione, ma nessuna di quelle era per lui.
Non ho voluto guardare, non ho voluto capire.
Dovrei distruggere gli anelli, ma non ci riesco.
Non posso ancora crederci.

Ma tu non l’hai visto.
Tu non mi hai vista.

Non puoi vedere nulla, allora come puoi aiutarmi? Perché diamine mi ostino a scrivere qui? Non serve a niente. Niente. Così come non servono i bei discorsi, o l’ostinato tentativo di mio padre di ricomprare qualcosa di invisibile.

Ho avuto paura.
Paura di non potermi muovere più, di non riuscire a fare un passo.
E poi ho sperato che fosse davvero così, almeno non avrei dovuto affrontare altro.
Non voglio andare avanti, ma non posso non farlo.
Non sono più quella bambina.
Lo sapeva, e me l'ha detto lo stesso. Lo sapeva...

Nei suoi occhi non c’era più nulla per me. E li vedo ogni notte. Ogni volta che chiudo i miei.
Sento le sue parole invadere ogni spazio.

E nei miei occhi ?.. lì io non so nemmeno cosa ci fosse. Ma ho il terrore che fossero solo lo specchio dei suoi... eppure non mi sento certo così. Ma ora niente conta più, giusto? Ora è tardi sul serio. Ora non c'e speranza che tenga.

Credo che ormai sia così evidente lo stato in cui sono che mio padre non si sforza nemmeno di nascondere la sua espressione quando mi vede. E' preoccupato, ha ragione. Sto facendo del male anche a lui, lo faccio a chiunque mi si avvicini. Gli ho nascosto talmente tante cose che forse non è poi così sbagliato smettere di farlo. C’è sempre stato, ma io non l’ho mai visto, ed ora ho paura che sia troppo tardi anche per quel rapporto.

Se solo sapesse.
Killian era così importante per me.
E non so nemmeno se l’abbia mai capito, non so se fosse giusto, non so se lo sia ora.
E sai cosa? Non lo saprà mai, non lo capirà mai perché io ho deciso che non deve e non può. L’ho deciso senza di lui.

Ho sbagliato tutto.
Lui aveva ragione; ho chiuso il mondo fuori dalla porta, non ho mai capito di non essere sola.

Ora.
Ora che non c’è, io lo so.
Ora so cosa si prova ad essere circondati e sentirsi incompleti. Soli.
Ma non so cosa fare.

Se solo lo avessi capito prima. Ma io sono quella che deve perdere ogni cosa prima di capire, come i peggiori cliché. E sai cosa rimane dopo? NIENTE.
Se solo avessi scelto di accettare le sue parole. Non dovevo dirgli che non sapeva di cosa stava parlando, non dovevo dirgli niente.

E adesso? Adesso basta.

So riconoscere un addio.
So quando è troppo tardi.
So che non lo rivedrò mai più.
Lui, lo so, sparirà perché gliel’ho chiesto, gliel’ho ordinato come se ne avessi davvero il potere.
E l'unica cosa che vorrei è averlo qui con me.
Non posso permettermi di pensarci nemmeno per un secondo.

Devo smettere di pensare che di punto in bianco Amigdala mi chiederà di entrare dalla finestra.
Devo smettere di credere di non averlo ferito al punto di farmi odiare.
Devo smettere di sperare che dimentichi tutto e si ricordi solo di quello che volevamo.
Devo smettere di allontanare tutti.
Devo smettere di immaginare che voglia ancora vedermi.
Devo smettere di convincermi che non avesse ragione Lui.
Devo smettere di scrivere il suo nome.
Devo smettere di guardare questo tatuaggio e chiedermi se mai potrà cambiare.
Devo smettere di rivivere quel giorno come fosse ieri.
Devo smettere di cercare una scusante, perché è colpa mia.
Devo smettere di sentire la sua mancanza così tanto.

E devo smettere di... scrivere.




[Il diario viene chiuso di scatto e tutto quanto sopra la scrivania viene scaraventato a terra. Seduta sul pavimento in legno, Amber si copre il volto con le mani tremanti]


 
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