La Serpe Allegra, Negozio di Pozioni

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view post Posted on 18/5/2015, 21:45
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logo%20Nocturn
Nocturn Alley è una squallida strada laterale, una viuzza occultata e mal volentieri frequentata dai maghi dabbene che intendono evitare guai. Nessuno vi mette piede per divertimento o la usa come scorciatoia per accedere ai posti più frequentati della Londra Magica. Fornita di botteghe e locali per clientela selezionata, questa accoglie negli antri suoi più oscuri la magia nera e i suoi seguaci. Menzogne e macchinazioni, intrighi e potere vi trovano naturale scenario e fonte di ispirazione. Tutto quanto é efficace, tiene alla larga risparmiando ai pavidi il rischio di un brutto incontro ma al tempo stesso il piacere del nuovo e il dolce sapore della scoperta.
" Chi non risica, non rosica " rammenta un vecchio detto babbano. Ed infatti ad avercelo il coraggio per spingersi in quelle vie ci si rende conto che forse il gioco vale la candela. Tra le botteghe, le bancarelle allestite con merce illegale, introvabile nella comune Londra dei maghi, una via ancora più buia cela l'antro di uno dei tanti commercianti poco raccomandati. Costui non ha una casa, né una bottega o una bancarella ma solo un box opportunamente celato alle autorità che nascostamente custodisce i suoi più oscuri tesori. I maghi di Nocturn Alley sanno che per gli articoli introvabili quello é il posto più reclamato. Vi si accede tramite una porticina in legno sgangherato. Nessun campanello, nessuna spia tradisce l'ingresso del cliente sfortunato, far rumore é in quella via altamente sconsigliato. Il commerciante non intende attirare l'attenzione ma ama gli affari. Costui attende e brama qualcuno a cui possa affidare le pozioni a cui egli è così avidamente attaccato. Su scaffali impolverati infatti trovano posto cento e mila pozioni dagli effetti più disparati, il liquido agitante nelle provette promette miracoli. La merce é in vendita ma chi sarà un grado di sottrargli gli infusi che con tanto zelo egli ha preparato?




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logo%20biofilm
Biofilm

Cos'è
Il biofilm è una sottile pellicola di materiale organico utilizzata in campo pozionistico per includere e racchiudere un mezzo liquido.
Il biofilm consente l'utilizzo di pozioni bypassando la necessità di ingestione, limite questo che da sempre ha impedito l'uso pratico e immediato a scopo offensivo oltre che difensivo.

Come si usa
La formulazione in biofilm crea pasticche di pozione adoperabili nelle situazioni di emergenza su se stessi o su obiettivo designato: basta lanciare lasciando che esse si infrangano su una superficie cutanea di contatto finanche se rivestita da indumenti. In questo caso l'assorbimento potrebbe essere ritardato ma solo di pochi secondi rispetto alle condizioni di base precedenti l'impatto diretto cutaneo.

Vantaggi/Svantaggi
Il vantaggio della formulazione in biofilm è di consentire l'assorbimento transcutaneo della materia liquida in esso contenuta. La sottile pellicola si infrange al contatto fisico con l'obiettivo rilasciando il contenuto e acconsentendo a realizzare l'effetto desiderato, che è poi l'effetto della pozione che si è deciso di adoperare.
Maneggiare le pasticche in fase preparatoria di lancio non determina la rottura della pellicola. Affinché ciò accada, nell'ottica di liberare l'effetto della pozione, è necessario imprimere un certo grado di forza al lancio stesso avvalendosi di una ben precisa intenzione. Qualora ad esempio l'obiettivo fossimo noi stessi, sarà necessario schiacciare contro la nostra pelle la pillola di pozione, o stringerla fortemente nel pugno. Bisogna dunque assicurarsi di essere nella condizione di garantire quel movimento e quella pressione particolari tali da far scattare il (pur già) suscettibile meccanismo di innesco di quella reazione che va a determinare la frantumazione e dissoluzione dell'involucro.

Come lo si crea/acquista
La creazione del biofilm richiede la conoscenza della procedura e il possesso di strumentario dedicato - la pentola di Perkin - entrambi acquisibili tramite la quest: Cosa bolle in pentola?

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Nota bene: lo svolgimento della quest:
è obbligatorio per poter accedere alla vendita di biofilm preconfezionato in negozio;
non è obbligatorio per accedere in generale alla vendita delle pozioni segnate in lista (per la lista pozioni cliccare sugli effluvi che fuoriescono da una grossa bottiglia in vetrina... dopo che avrete trovato il modo di romperla!) e disponibili nel negozio stesso, prive di biofilm (per le limitazioni di vendita di tali pozioni si rimanda al cartello "Rules").

L'acquisizione della pentola e della conoscenza del procedimento di realizzazione del biofilm tramite quest, dunque, costituisce il limite Off GdR che sblocca esclusivamente la compravendita del biofilm. La quest è quindi obbligatoria solo nel caso si voglia entrare in quella ristretta cerchia di persone che, conoscendo la premessa, desidera essere introdotta nel mondo illegale del "retrobottega", dopo essersi guadagnata la fiducia del negoziante. Il biofilm è infatti un ritrovato non del tutto legale, per via della sua modalità d'azione subdola e del suo potenziale di arma. In On GdR la parola d'ordine per essere considerati dal negoziante degni fiducia, o quanto meno di ascolto, è "Sensk" (tale parola - e ciò che implica la conoscenza del soggetto in questione in associazione al concetto di biofilm - può essere conosciuta solo da chi ha svolto la quest "Cosa bolle in pentola?", chiunque provi a tirarla fuori dal cappello senza essere passato dal Club di Pozioni sarà tacciato di metagame).

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Una volta portata a termine con successo la quest sopracitata, vi sono due strade percorribili: la realizzazione autonoma e l'acquisto in negozio.
1. Realizzazione autonoma: la quest fornisce tutto il necessario (in termini di conoscenze e strumenti) a che ogni utente possa da quel momento in poi essere capace e libero di arrangiare da sé la produzione del biofilm. Non vi sono costi aggiuntivi a parte quelli eventuali degli ingredienti base (verificabili da Misurino), in accordo a quanto esposto dal Regolamento Pozioni. L'intero procedimento andrà naturalmente ruolato, al Club di Pozioni o nel Reparto Apprendimenti della Biblioteca, ogni qual volta se ne avvertirà la necessità. L'esito è come sempre a discrezione del Master.
2. Acquisto in negozio: Con un surplus di 1 Galeone, è possibile evitare la fase di role al Club o in Biblioteca acquistando direttamente in negozio il prezioso ritrovato applicato alla pozione di vostro interesse. Là dove non si abbia voglia e tempo di dedicarsi personalmente alla realizzazione di pozioni dunque, possedendo invece le giuste quantità di denaro e avendo svolto la quest del Club di pozioni è possibile accedere al traffico sottobanco di Nocturn Alley.




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Le pozioni disponibili in bottega sono raggruppate in due categorie:

º Pozioni Aretusa (acquistabili senza riserva).

Si tratta di pozioni il cui acquisto è limitato dal semplice possesso di 40 punti pozione o dall'aver svolto la relativa lezione.

Sconti:
• Lo svolgimento e il superamento della lezione relativa alla pozione che si intende acquistare consente, oltre all'acquisto diretto, il diritto a richiedere il preparato a metà prezzo.
• In alternativa, qualora in aula di Pozioni non esistesse una lezione per la pozione di vostro interesse o non foste ancora giunti a svolgerla durante il normale percorso scolastico, è comunque possibile ottenere ogni volta uno sconto (fino a metà prezzo) per coloro che hanno ruolato almeno una volta la pozione in questione al Club/in Biblioteca.

º Pozioni Dedalo (acquistabili senza riserva).

Pozioni il cui acquisto è limitato dallo svolgimento di quanto già previsto dall'attuale regolamento del forum (Regolamento Apprendimento Pozioni e Almanacco).
L'aver appreso l'iter di preparazione di una data pozione e l'aver svolto la relativa esercitazione On GdR presso il Club di Pozioni o la Biblioteca, previo eventuale recupero degli ingredienti e/o della ricetta, sono condizione necessaria per accedere a questa categoria, ma è sufficiente aver svolto l'intero procedimento una sola volta per avere poi accesso illimitato alle scorte del negozio. In seguito infatti, sarà possibile acquistare la pozione pagando il relativo prezzo presso questa bottega senza ulteriore necessità di quest o role.

Nota: l'attuale regolamento prevede il reperimento degli ingredienti rossi ogni volta che si intende creare la pozione. Se si sceglie di ottenere la pozione acquistandola, il reperimento andrà effettuato solo una volta così come descritto in precedenza.
Eccezioni: La "benedizione del fantasma" (Pozione dell'Invisibilità) e il "pezzo della persona (o dell’animale) nella quale vogliamo trasformarci" (Pozione Polisucco) devono in ogni caso - per forza di cose - essere reperiti dall'utente di volta in volta, ma non trattandosi di componenti essenziali alla preparazione in sé della pozione, intervenendo solo nella fase finale di attivazione dell'effetto, la loro assenza al momento dell'acquisto non va ad inficiare la qualità del prodotto acquistato e vi si può provvedere in un secondo momento.
Il "sangue di entrambe le persone" (Pozione Patto di Sangue) deve essere fornito sul momento al negoziante incaricato di preparare la pozione e reperito di volta in volta in base alla necessità.

Sconti:
• Lo svolgimento e il superamento della lezione relativa alla pozione che si intende acquistare consente il diritto a richiedere il preparato a metà prezzo.
• Il negoziante può effettuare sconti nei restanti casi (inferiori alla metà del prezzo) dietro valida motivazione (cliente affezionato, accordo con scambio, ecc.)






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Avviso: Qualora non riusciste a trovare in lista la pozione di vostro interesse, contattate un admin per ottenerne l'inserimento o ricevere spiegazioni e dritte in proposito.
Controllare il cartello "Rules" per assicurarsi di possedere i requisiti necessari all'acquisto.
Note: L'Elisir di Lunga Vita e la Pozione della Rinascita non sono acquistabili.

Specifica per l'acquisto: Onde evitare disguidi, è fortemente consigliato postare in Off Topic nel proprio post di richiesta gli eventuali link di collegamento ad apprendimenti/quest svolti, così come i punti pozione fino a quel momento guadagnati, specificando l'avvenuto o meno svolgimento di lezioni utili ad ottenere sconti.

Novità: Surplus per il biofilm - 1 Galeone.
Controllare il cartello "News" per assicurarsi di possedere i requisiti necessari all'acquisto.

POZIONI ARETUSA

Pozioni facili senza ingredienti particolari = 3 Galeoni
• Antidoto ai Veleni Comuni
• Decotto al Dittamo
• Decotto Liscio
• Decotto Tiramisù
• Detergente Magico
• Intruglio Confondente
• Pasta Cancellalividi
• Pestifer Nargellus
• Pozione Addormenta Draghi
• Pozione Anestetica
• Pozione Artica
• Pozione Blandofuoco
• Pozione della Bruma
• Pozione dell'Altezza
• Pozione del Fumo
• Pozione del Sonno Senza Sogni
• Pozione Drizzacapelli
• Pozione Liscioincanto
• Pozione Rigenerante Plantagea
• Pozione Scacciabrufoli
• Pozione Tiepidario
• Pozione Vulcanica
• Soluzione Singhiozzante
• Tricopozione per Capelli Lisciariccio
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Pozioni medie senza ingredienti particolari = 8 Galeoni
• Essenza d'Elfo
• Essenza di Purvincolo
• GEGENGRISELKRÄTZE
• Gonfialante
• Pozione Addensante
• Pozione Anti Lupo Mannaro
• Pozione Anti Vampiro
• Pozione della Purezza
• Pozione del Veleno Traditore
• Pozione di Annullamento
• Pozione Dilatante
• Pozione Dimenticante
• Pozione Erbicida
• Pozione Esplodente
• Pozione Invecchiante
• Pozione Mnemonica
• Pozione Mors Aparentis
• Pozione Occhiopallato
• Pozioni per Fotografie
• Pozione Restringente
• Pozione Ringiovanente
• Pozione Rivitalizzante
• Pozione Soporifera
• Pozione Spaccacervello
• Pozione Ultranestetica
• Sgonfiotto
• Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia
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Pozioni difficili senza ingredienti particolari = 16 Galeoni
• Aerius Billycil
• Bevanda della Pace
• Distillato Sviante e di Confusione
• Pozione della Pietrificazione
• Pozione Incendiaria
• Pozione Levitante
• Pozione Panacea
• Pozione Ricostituente alla Mandragola
• Rimpolpasangue
• Ultratiepidario



POZIONI DEDALO

Pozioni facili con ingredienti arancioni = 5 Galeoni
• Doxicida
• Pozione Incanta Serpenti
• Pozione Satura-Tagli (o Bava di Gorgol)
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Pozioni facili con ingredienti rossi = 6 Galeoni
• Pozione Gracchiante
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Pozioni facili con ingredienti arancioni e rossi = 7 Galeoni
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Pozioni facili proibite = 5 Galeoni
• Pozione Aguzzaingegno
• μιμησις (Pozione dell'Illusione)
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Pozioni facili proibite con ingredienti arancioni = 6 Galeoni
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Pozioni facili proibite con ingredienti rossi = 7 Galeoni
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Pozioni facili proibite con ingredienti arancioni e rossi = 8 Galeoni
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Pozioni medie con ingredienti arancioni = 10 Galeoni
• Pozione Corroborante
• Pozione Dissimulante
• Pozione Rigenerante Uncarica
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Pozioni medie con ingredienti rossi = 12 Galeoni
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Pozioni medie con ingredienti arancioni e rossi = 13 Galeoni
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Pozioni medie proibite = 10 Galeoni
• Elisir dell'Euforia
• Pozione Incuborum
• Pozione Sanguinaria Velenosa
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Pozioni medie proibite con ingredienti arancioni = 12 Galeoni
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Pozioni medie proibite con ingredienti rossi = 14 Galeoni
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Pozioni medie proibite con ingredienti arancioni e rossi = 15 Galeoni
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Pozioni difficili con ingredienti arancioni = 18 Galeoni
• Pozione Licantropa
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Pozioni difficili con ingredienti rossi = 20 Galeoni
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Pozioni difficili con ingredienti arancioni e rossi = 21 Galeoni
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Pozioni difficili proibite = 18 Galeoni
• Distillato della Morte Vivente
• Felix Felicis
• Pozione Rigenerante Ossofast
• Tristitia Infelics
• Veritaserum
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Pozioni difficili proibite con ingredienti arancioni = 20 Galeoni
• Amortentia (Elisir d'Amore)
• Pozione Ammaliante (Imperio)
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Pozioni difficili proibite con ingredienti rossi = 22 Galeoni
• Pozione della Fedeltà
• Pozione Patto di Sangue
• Pozione Polisucco
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Pozioni difficili proibite con ingredienti arancioni e rossi = 23 Galeoni
• Pozione dell'Invisibilità



Graphic: Ârwen



Edited by Ârwen - 13/11/2018, 00:01
 
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view post Posted on 28/7/2015, 19:09
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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La Serpe Allegra.
*E cosa diamine sarebbe?* Con quell'interrogativo, Niahndra girò il buono sconto da cinquanta galeoni che la Casata aveva ritenuto opportuno regalarle per il contributo di quell'anno, nonostante Tassorosso non fosse riuscita a piazzarsi sul podio. *Un po' come dire "meno fai, meglio è"* Iniziava a crederci, dato che la faccenda aveva del ridicolo, ma almeno poteva dire di avere la coscienza a posto, una volta tanto. Piuttosto cercava di capire che posto fosse quella Serpe Allegra, non aveva mai sentito di un negozio con quel nome e tutte le risposte in merito erano state abbastanza elusive.
*Nocturn Alley*, era quello il motivo principale, non la migliore delle strade, certamente, ma forse quella più ricca di sorprese; Niahndra non ci metteva mai piede possibilmente, c'era qualcosa in quelle pietre, in quei ciottoli, un'aura malsana che le mozzava il respiro e le appesantiva il cuore, ma non si sarebbe tirata indietro.
Un negozio di pozioni forniva una quantità di possibilità non trascurabile a dispetto del luogo in cui sorgeva, e poi le criptiche parole che la Alistine aveva potuto collezionare avevano infine aumentato la sua curiosità.
Per questo procedeva con passo deciso e capo chino lungo la tristemente nota via, lanciando occhiate traverse tutt'attorno per scorgere l'insegna del negozio; premura inutile dal momento che cautela e paranoia - il confine poteva essere veramente labile - avevano fatto sì che l'entrata fosse discreta e insospettabile, tanto che Niah vi si infilò più per disperazione che per vera speranza: di certo non avrebbe percorso nuovamente l'intera viuzza da capo. Fu il silenzio ad accoglierla e in un certo senso la mancanza di un campanello, una spia, o qualunque altra cosa avrebbe potuto rivelare la sua presenza, la rassicurò in maniera assurda.
Il posto sembrava quello giusto, ampolle di varie dimensioni, colori e materiali tappezzavano gli scaffali ed i ripiani, rendendo ben nota la dedizione con cui il proprietario si dedicava a quella sottile e affascinante arte; anche la Tassina durante le lezioni e le attività extra scolastiche del club aveva avuto modo di assaporare quella branca della magia spesso sottovalutata, ma ancora non si sentiva abbastanza abile da prepararsi da sola quelle pozioni che invece andava ricercando.
«Uhm, salve?» Si avvicinò al bancone e lasciò scivolare sia il buono sconto che la lista delle pozioni che cercava sulla superficie polverosa. «Sono venuta per acquistare delle pozioni.» *E il premio "you don't say" dell'anno, va a.....*

    Pozione esplodente
    Pozione soporifera
    Pozione rivitalizzante
    Pozione rimpolpasangue

Dispongo di un buono sconto da 50G [click] e di 400 punti pozioni accumulati con le lezioni.
 
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view post Posted on 4/9/2015, 12:20
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Il Fato

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Il gorgogliare degli infusi scandiva i secondi di totale quiete che l'ossuto pozionista trascorreva nel suo angolo buio, circondato dal frutto della sua passione e dedizione per l'arte magica più nobile eppur incompresa. E, a dirla tutta, l'usuale mortorio che caratterizzava quelle fatiscenti retrovie non gli dispiaceva. Un danno per gli affari, avrebbe pensato un commerciante qualsiasi; ma più che un negozio, quella baracca tappezzata di bottigliette luminescenti era per lui un luogo sicuro. Alcuni sporadici clienti giurerebbero di averlo beccato mentre rivolgeva affettuose rassicurazioni alle sue ampolle, spolverando con delicatezza i ripiani di legno ammuffito sui quali erano garbatamente esposte.
Erano gli unici cenni di cordialità e interesse che si potevano scorgere negli occhi del vecchio mago, perché se un cliente si dimostrava entusiasta della merce esposta egli si rabbuiava e cominciava a scrutarlo come se fosse un farabutto.
Se c'era qualcosa che riusciva ad eccitare i suoi neuroni, a parte lo scintillio dell'assenzio imbottigliato, era quello di un bel gruzzolo di Galeoni. Più soldi significava più materiale per realizzare e sperimentare nuove pozioni, perciò a dispetto delle braccine corte poteva dimostrarsi abbastanza interessato agli affari.
Non appena il cigolio della porta ebbe rivelato la sagoma chiaro-scura della strega, il negoziante ripose con uno scatto ossessivo l'ultima ampolla fuori posto. Quando si voltò, soltanto un particolare lo fece desistere dal mandare in fumo le "prepotenti" aspettative dell'esile disturbatrice. « Salve, proprio così. »
Imperscrutabile, fece scorrere lo sguardo sul cartoncino proposto come moneta di scambio, esaminando ogni dicitura come a verificarne la validità. *Niente sconti, questa volta...* « avrete quello che vi meritate, piccoline mhmh... »
Scattò su di nuovo come una corda di violino, assottigliando lo sguardo sul volto della Tassorosso e, con una penna tirata fuori dal nulla, zigzagò qualcosa sul foglietto del buono.
« Questo ora vale solo 10 Galeoni, signorina... »
Piroettando poi verso gli scaffali, spalancò le braccia come a voler circondare tutta la sua preziosa merce in un abbraccio, mentre i lembi del camice nero lo facevano sembrare un grosso pipistrello sbilenco. « Spero che tu ne faccia buon uso, piccola agita-bacchette... » Bisbigliando - non troppo - tra sé, raccolse con delicatezza 3 fiale di colori e densità diverse ed un sacchetto di plastica pieno di terriccio simile a polvere da sparo.
« Ecco a lei. » *... e spero che questa non ti esploda in faccia.* pensò mentre inseriva con cautela anche la bustina in un sacchetto anonimo, insieme agli altri articoli. Consegnò con riluttanza la busta, e attese di restare di nuovo solo con la sua arte.


Le pozioni vengono in tutto 40 galeoni, perciò il buono che hai usato ne vale ancora 10.
 
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view post Posted on 24/12/2016, 14:24
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Camminare per la via di Nocturn Alley la metteva sempre a disagio ed era per quello che Niahndra non vi si avvicinava mai più del dovuto, improvvisamente minuscola sotto gli sguardi dei maghi della peggior specie che bazzicavano quella strada. Ogni tanto qualcuno la bloccava, le arpionava il braccio promettendole lusinghe o cercando di venderle merce di dubbia origine e lei si ritraeva sempre con fermezza, decisa a non mostrare alcun segno di tentennamento; era un po' come avere a che fare con i cani, non importava essere più forti di loro, ma lasciarglielo credere era fondamentale: se le avessero annusato addosso l'odore della paura sarebbe stata la fine.
Teneva dunque un passo sostenuto, lo sguardo fermo che non vagava dove non doveva, concentrato nell'individuare una porta lignea e malmessa; la prima volta l'aveva trovata per caso, quando era ormai sul punto di desistere, ma adesso sapeva che fosse lì nei dintorni... sempre che il proprietario non avesse chiuso bottega.
*Bingo.* Il vecchio pozionista le aveva letteralmente fatto venire i brividi lungo la schiena, ma quella prova ne sarebbe valsa la pena. «Buongiorno, forse non si ricorderà di me, ma sono già venuta qui in precedenza. Ho pagato con questo...» Dalla tasca interna del mantello estrasse un buono sconto su cui il negoziante stesso aveva scarabocchiato per segnare il nuovo valore. «Sono rimasta sinceramente soddisfatta dei precedenti acquisti, perciò sono tornata per comprare un po' di essenza d'elfo.» Indicò velocemente il buono. «Può tenersi il resto.»


Dispongo di un buono sconto da 10G (come si nota dal mio precedente post) e di 400 punti pozioni accumulati con le lezioni.
So che mi sono mossa un po' tardi viste le feste e non avrei diritto ad andare di fretta, ma ormai mi sento un cliente affezionato :ihih: Se non ci sono particolari problemi, nei prossimi giorni mi considererei servita.
 
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view post Posted on 28/1/2017, 12:52
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«Quindi con un solo scatto, BOOM, gli ho rubato il Frisbee Zannuto. Ma dovevi esserci, non so come ci sia riuscito, però ha Trasfigurato quel gioco in una serie di pezzettini, sembravano coriandoli.» O forse non proprio coriandoli, pensò. «Comunque, con l'Incanto Folium si è risolto tutto, non credevo potesse essere utile anche in questo caso, però lo è stato e quei pezzettini sono diventati foglie vere e proprie. Le ho fatte raccogliere una ad una al tipetto, per il Frisbee non c'era più speranza. E meno male, stava distruggendo l'Abete della Sala Comune. Che, a proposito, dovrei anche rimuovere.» Si accigliò, i piedi che continuavano a macinare la distanza dai confini della Scuola di Hogwarts al villaggio magico di Hogsmeade. «Sì, ne devo parlare con Valéry, cioè... con il professor Duchannes, certo. Le Fate diventano sempre più fastidiose, ormai. Pensa, l'ultima volta...» E via così, ricordo dopo ricordo, parola dopo parola. Che Oliver Brior fosse loquace non era affatto un mistero, non per le persone che lo conoscevano. Aveva il dono di saper ascoltare, un dono che aveva acquisito dopo anni ed anni di insegnamenti ferrati nella tenuta di famiglia, la residenza di sua nonna Adeline. Tuttavia, insieme a quel grande pregio, se così poteva effettivamente essere definito, il giovane Mago aveva coltivato allo stessa maniera rigogliosa il difetto di non chiudere bocca per molto, forse troppo tempo. Spesso dosava i suoi discorsi, nel senso stretto del termine, come un autentico dispensatore di informazioni. Era in grado di afferrare al volo quale limite fosse presente in una conversazione di qualsiasi genere, in particolare con gli adulti che aveva incontrato e conosciuto nel corso della sua vita ancora acerba. Sapeva quali tasti toccare per ottenere determinate cose, per spostare l'attenzione altrove, per limare un incontro e spingerlo a proprio favore. Era un oratore vero e proprio, o perlomeno tentava di esserlo, perché il bon ton prevedeva anche un'etichetta del genere. L'intera descrizione, purtroppo, peccava di veridicità quando Oliver era in compagnia di volti amici. E Thalia, la studentessa che quella mattina il Grifondoro aveva invitato per quell'improvviso giro turistico a Diagon Alley, rientrava esattamente in quella categoria, qualcuno avrebbe detto in quella "sfortunata" categoria, giustamente. Il racconto di un ragazzino del primo anno che aveva portato illegalmente ad Hogwarts un Frisbee Zannuto si era esaurito presto, condito da qualche accenno di risata da parte del Caposcuola e qualche dettaglio forse leggermente più narrativo del previsto; stessa sorte sembrava essere stata ottenuta dal secondo episodio appena snocciolato con dovizia di particolari, tanto per cambiare: l'albero di Natale ancora presente nella Sala Comune Grifondoro, circondato da nugoli di Fate scintillanti, tra le quali spiccava Arlette, la Fata del Prefetto Flaminia Evans nonché ormai un simbolo vero e proprio degli adepti di Godric. Stava per gettarsi a capofitto nella descrizione accurata di come Arlette fosse entrata nelle loro vite, ma fortunatamente l'insegna di Madama Piediburro spiccò come un'ancora di salvezza. Almeno per Thalia, s'intendeva. «Dunque, ci siamo. Questo è il sacchetto di Metropolvere, prendine una manciata e scandisci bene la nostra direzione. Immagino tu lo sappia già, ma meglio ripetere.» Non c'era tono di superiorità nelle sue parole, più che altro un accenno divertito, pensando che entrambi - lui e Thalia - fossero nati e cresciuti in una famiglia di Maghi e Streghe. Erano tutti e due Purosangue, la Metropolvere non rappresentava una novità più di quanto potesse esserla una Passaporta. Salutando con affetto Madama Piediburro, che ormai era diventata un volto familiare - anche troppo - per il Caposcuola Grifondoro e per il Comitato intero del C.R.E.P.A., Oliver la ringraziò di nuovo per la solita gentile offerta di utilizzare il suo cammino. Pregò Thalia di andare per prima, suggerendole come indicazione direttamente il nome della cittadella, lì sarebbero spuntati da qualche parte senza dubbio. Subito dopo, sarebbe stato il suo turno. Stringendosi nel cappotto indossato quel giorno, Oliver avrebbe allungato la mano destra sulla sua testa. Un attimo dopo, le dita si sarebbero aperte per rilasciare una manciata di polvere verdastra. Colpendolo come una sorta di antica benedizione, la voce non avrebbe aspettato molto per articolare un'unica direzione. «Diagon Alley!»


In arrivo un'altra donzella, a breve giungeremo al negozio.
 
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view post Posted on 28/1/2017, 14:11
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Scheda Thalia J. Moran

Conosceva Oliver da troppo tempo per poter anche solo sperare che il giovane Caposcuola potesse frenare l'entusiasmo di fronte ad una serie infinita di episodi divertenti, o presunti tali, avvenuti all'interno della sua Sala Comune. Non sarebbero stati comunque un segreto, Fiona - sua sorella - avrebbe provveduto a raccontarle tutto alla prima occasione disponibile il che, a conti fatti, le garantiva di restare al passo con i pettegolezzi in circolazione.
Non che le importasse molto, a dire il vero, la conoscenza assoluta di quanto accadesse in quel periodo tra le mura del Castello, ma era sempre un bene che sua sorella si confidasse con lei.
Cercò di non deludere Oliver, ridacchiando di tanto in tanto, mentre entrambi percorrevano la centrale via acciottolata del Villaggio. Sarebbe stato a dir poco scortese da parte sua non reagire a quel modo, come se quelle parole non le interessassero affatto.

«Non credi di essere stato troppo severo con quel ragazzino?» chiese, in un mezzo sorriso, conscia del fatto che Oliver sapesse svolgere i propri compiti egregiamente. Osava solamente immaginare che cosa volesse dire rivestire quel ruolo, rimanere vigile su chiunque ed ogni cosa praticamente in ogni momento.
Probabilmente, si disse, quel pomeriggio era l'unico momento libero che Oliver potesse desiderare di avere; soffocò la seconda domanda che, per un istante, avrebbe voluto pronunciare e, invece di profferir parola si chiuse in un rispettoso silenzio, restando in ascolto.

«A proposito di caos...» mormorò poco dopo «...mi auguro che Fiona si stia comportando bene. Non mi stupirei di sentire voci su chissà quale diavoleria ad opera di mia sorella.»
Rise, questa volta, spostando una ciocca vermiglia dal volto. Il vento soffiava nella loro direzione, scostando di continuo i lunghi capelli rossi, impedendole di vedere dove metteva i piedi.
«Ed in ogni caso, ti accorgerai più avanti di che cosa parlo. Fiona è un vulcano. Altro che Pozione Incendiaria.» il riferimento al biglietto ricevuto quella mattina era palese ed era certa che Oliver avrebbe colto l'ironia della frase. Aveva accolto Lady nella Sala Comune, proprio di fronte al caminetto e sotto lo sguardo vigile di Tosca. Era un esemplare splendido, il piumaggio di un candido bianco e lo sguardo attento ed espressivo. In virtù della confidenza con il suo padrone, si era permessa di premiare il volatile con un Biscottino che, di norma, sarebbe spettato a Clio, ma in fondo era certa che la sua civetta, al sicuro in Guferia, non avrebbe provato troppo rancore per quel gesto.
L'insegna di Madama Piediburro e il profumo per ambienti che aleggiava in quel locale invasero il suo campo visivo e stesero il suo povero olfatto, costringendola a starnutire un paio di volte.

*Odio questo posto. Lo detesto.*
Per quanto i suoi sentimenti verso quel luogo fossero ben noti, si limitò a sorridere alla proprietaria del locale. Già una volta si erano intrattenuti con lei, per trenta minuti di pura sofferenza a suo dire, prima di recarsi al compleanno di Helen, a Londra.
«Signor Brior, lei mi sottovaluta.» esclamò con un tono falsamente offeso, portando una mano al petto e assumendo un espressione altrettanto sorpresa. Con l'altra si preparò a raccogliere una manciata di Polvere dal sacchetto che lui le porgeva. Dopodiché, prese posto all'interno del focolare e, gettando la polvere verde su di sé, enunciò a chiare lettere il nome del sobborgo magico di Londra.
«Diagon Alley!»


Eccomi, possiamo procedere :fru:

 
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L'indice della mano destra si mosse prima a destra e poi a sinistra, come se fosse divenuto improvvisamente una lancette di un orologio in carne ed ossa. Che orrida visione, neanche il professor Barrow avrebbe accettato una Trasfigurazione del genere, trascendeva probabilmente qualsiasi moralità fosse stata in gioco. Il segno, comunque, indicava la risposta esatta da parte di Oliver al commento di Thalia verso il disgraziato studente del primo anno che aveva creato più grattacapi del previsto, poco tempo prima. Subito dopo, con un sorriso divertito per il discorso in merito alla sorella dell'amica, ecco che il viaggio finalmente si concretizzò e il fuoco verde, prima per la Tassorosso e poi per il Grifondoro, sorse dal camino in maniera piuttosto scoppiettante. Mentre il ricordo di un altro episodio, di certo molto più spiacevole di quelli narrati in precedenza, faceva breccia nella memoria così fervida del Caposcuola, la Metropolvere per fortuna fece il suo corso e i camini di tante abitazioni sconosciute saltarono all'attenzione del ragazzo istante dopo istante. Se solo avesse chiuso gli occhi, la testa non gli sarebbe esplosa e avrebbe dissipato velocemente l'impressione di essere su una giostra mirabolante di qualche magico luna park. I pensieri si indirizzarono verso la comparsa di una strana creatura, un demone acquatico come il Kappa, dalle frizzanti scintille del camino in Sala Comune, quando Oliver al primo anno si era ritrovato nel cuore della notte a tener testa sia al fuoco sia alla bestia inferocita. E ad un tratto, senza sapere come né perché, a quella vivida visione nel suo cervello si sovrappose il giro divertente che aveva compiuto, lo scorso anno, alla festa di Carnevale nei magazzini ingigantiti con la magia dai Tiri Vispi Weasley e Zonko, in una perfetta quanto incredibile armonia. Ben presto la confusione si districò come una ragnatela, le fila tornarono al loro posto e il corpo del ragazzo, intatto e senza alcuna scottatura a farne da descrizione, apparve in un camino pubblico di Diagon Alley. Non seppe di preciso quale abitazione fosse, di sicuro non una privata perché ovunque voltasse lo sguardo, altri camini facevano la loro semplice figura, di tanto in tanto accendendosi a loro volta con uno scoppiettante incendio color verde smeraldo. Uscì dalla postazione prima che fosse troppo tardi, non voleva di certo ritrovarsi qualcuno alle spalle pronto a spintonarlo come non mai; si pulì con rapidi colpetti su spalle e braccia dalla polvere in eccesso, oltre che da un sottile strato di fuliggine. Ritrovando Thalia, le sorrise. «Strano, vero?» chiese, assicurandosi di essere completamente in ordine. «Di sicuro meglio della Materializzazione Congiunta, soprattutto se con Elijia» borbottò subito dopo. Si fece strada all'esterno, seguendo la folla di altri viaggiatori e affiancando Thalia. Le parlò del suo entusiasmo nei riguardi della sorella, dunque accennò all'impressione piuttosto positiva che Oliver aveva avuto in merito alla figura di Fiona. Una Grifondoro eccentrica, ma incredibilmente affascinante, così si premurò di definirla. «Un giorno potremo organizzare un'uscita tutti e tre, magari tutti e quattro e chiamiamo anche Mike.» Non c'era malizia nella sua voce, si affrettò a spiegare che lui e Fiona sarebbero venuti come amici, lasciando in sospeso l'etichetta degli altri due. Amici a loro volta? Oppure qualcosa di più? Il giovane Mago ricordava la festa di compleanno di Thalia e i languidi sguardi della Tassorosso e del Serpeverde, insieme, l'una verso l'altro e viceversa. Languidi... forse non era l'aggettivo migliore, a pensarci bene. Giunti ormai nella variopinta cittadella di Diagon Alley, Oliver imboccò uno dei numerosi vicoli, dirigendosi verso le zone meno trafficate. «Idee su dove possa essere il negozio?» domandò, lo sguardo che gironzolava attorno da un punto all'altro. «Mi hanno detto Nocturn Alley, la cosiddetta orrida faccia di Diagon Alley. Non che sia il mio posto preferito, ma per acquistare qualche Pozione interessante credo proprio che me lo farò piacere. Andiamo da quella parte? Forse se raggiungiamo Magie Sinister sarà più chiara la strada, non dovrebbe essere poi chissà quanto distante.» Perlomeno, conosceva il secondo locale citato, a mali estremi avrebbe chiesto al proprietario o ai commessi, che di sicuro sarebbero stati più amichevoli e familiari. Oppure, perdersi non sarebbe stata una tragedia, non aveva comunque un certo fascino? Rivolse un'ultima occhiata all'amica e poi via, verso la Serpe Allegra con allegria! Bello, no?


 
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Un camino dopo l'altro, in un vortice continuo e apparentemente senza fine, la Tassorosso giunse, infine, a destinazione.
Non aveva idea di dove si trovasse, né se Oliver sarebbe spuntato fuori da qualche altro camino dello stesso edificio. Si augurò che fosse così mentre, con movimenti leggeri, si liberava della fuliggine e dai rimasugli di Polvere Volante.
In breve la voce dell'amico Grifondoro giunse da un punto vicino in quella stanza e, dandosi agli ultimi ritocchi dopo aver trovato un elastico per capelli nella tasca del cappotto, si avviò con lui verso l'uscita.


«Già. Anche se con Desmond le cose non vanno certo meglio.»
Il cugino, infatti, non era esattamente portato per la Materializzazione Congiunta e, suo malgrado, la gita in Galles non solo le aveva fatto scoprire i draghi di quella zona, ma anche gli spiacevoli effetti di una Materializzazione turbolenta. La via centrale di Diagon Alley brulicava di vita, tra passanti e commercianti intenti a discutere su un prezzo o su una data merce, ma li accolse con tutto il suo calore. Nonostante la fine di gennaio fosse sintomo di un inverno ancora nel vivo, molte erano le persone riversatesi nella tortuosa via del sobborgo magico. Le mancava il movimento di fronte al negozio di accessori per il Quidditch, ma l'aria a Zarathustra la ripagava di quel silenzio, permettendole di investire il proprio tempo diversamente e in maniera decisamente più proficua.
«M-Mike? Beh... sì, credo si possa fare. Suppongo.» - biascicò imbarazzata. Ormai i due comparivano spesso insieme, sia agli eventi scolastici, sia al di fuori delle classi. Nelle lezioni in comune, poi, per quanto rare fossero, lei e Mike sedevano quasi sempre vicini. Non ci sarebbe stato nulla di strano se le precedenti situazioni non si fossero verificate. Dunque, a discapito di qualunque malinteso, si limitò a sorridere, coronando quella risposta poco chiara - o forse non così criptica come sembrava - e cogliendo al balzo la domanda del ragazzo.
«Non ne ho idea, in effetti credo che sia poco lontano da Magie Sinister. Non penso ci sia un'insegna luminosa, ma lo troveremo, ne sono sicura.»
*In fondo, due teste son meglio di una... no?*

 
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La prima stradina che avevano deciso di percorrere non differiva poi tanto dalle altre, lì perlomeno il buio non regnava incontrastato come un Sovrano d'altri tempi e la sua opposta Regina, la Luce, ancora spiccava il balzo fra le pareti in tufo e il percorso acciottolato. Tutte quelle metafore fecero girare la testa, per un solo divertente istante, al giovane Mago di passaggio. Si era ripromesso di non mettere in imbarazzo nessuno, non di certo una sua amica stretta come nel caso della ragazza al suo fianco. Eppure, mentre i piedi macinavano distanza istante dopo istante, Oliver non poté fare a meno che Mike fosse una persona fortunata. Thalia non soltanto era colma di un fascino non indifferente (e il fatto che avesse origini Irlandese non era una coincidenza, la bellezza risiedeva anche nella sua discendenza, che fosse di luogo o di stirpe non cambiava molto), ma era oltretutto una studentessa modello, impeccabile per diversi punti di vista. In ogni caso, era un'amica di Oliver e per tale motivo, chiunque fosse entrato nel raggio dell'altra sarebbe stato graziato dalla benevolenza del Grifondoro. Strano modo di ragionare, lo sapeva. Fu piacevolmente sorpreso, anche se non troppo, dalle parole dell'adepta di Tosca. A quanto pareva, la sua relazione - non avrebbe impiegato molto, Oliver, a definirla tale, d'altronde le carte in gioco c'erano tutte per un'affermazione del genere - procedeva nel migliore dei modi. Fu contento per l'amica e le rivolse un'occhiata di sbieco, rapida, giusto per assicurarsi di non averla messa in imbarazzo. Cambiò argomento, nonostante la curiosità avesse attecchito le solite fertili radici nel suo spirito. Procedendo in avanti, svoltando qualche volta da bancarelle improvvisate di improvvisi negozianti (altre espressioni retoriche, avrebbe dovuto fare i conti con la sua testolina in subbuglio), il Grifondoro tornò al discorso di poco prima.
«A proposito, come se la passa Desmond?» chiese, sinceramente interessato. Era da tanto, da circa più di un anno a conti fatti, che i due Irlandesi non si incontravano. Non che fossero migliori amici, non c'era chissà quale conoscenza fra i due, eppure Oliver aveva avuto un'ottima iniziale impressione nei riguardi del Mago più grande. Durante la cena di gala del Natale di due anni prima, i Moran e i Brior, la famiglia rispettivamente di Thalia e di Oliver, si erano riunite insieme per una serata degna di nota e di memoria nella tenuta di Adeline Brior, nonna del Grifondoro, nella Contea di Cork. Era stata l'occasione perfetta per presentarsi a Desmond e per mettere sotto torchio suo cugino Elijia. Senza dubbio. «Elijia sogna ancora di andare in una delle riserve di draghi di cui parlò Desmond. Sai, potremmo organizzare davvero un'escursione del genere. Ci pensi? Io, te, Elijia e Desmond a caccia di draghi.* Sarebbe di sicuro un'emozione e... oh, da quella parte!» Si affrettò a girare verso destra, imboccando un altro vicolo che a prima vista dava l'idea di essere così buio da dover fare utilizzo di un Incantesimo Lumos. Tuttavia, era un'impressione fortunatamente errata, ancora qualche spiraglio di sole saltellava allegro tra i dintorni. E meno male, perché quel posto metteva i brividi. Oliver accelerò l'andatura, controllando rapidamente se ci fosse qualche segno distintivo che potesse condurre loro alla Serpe Allegra. Stando alle voci, non si trattava di un vero e proprio negozio, quanto di una sorta di bottega segreta, senza insegne né cartelli di sorta. Interessante. «Magie Sinister, eccolo. Procediamo verso sinistra? Il vicolo è ancora più buio, credo sia un buon... segno, diciamo. Comunque, suggerisco di prendere le bacchette, Nocturn Alley è così spettrale.» L'ultima frase fu un sussurro, mentre il ragazzo proseguiva. Davanti, una donna con una bancarella con vassoi pieni di unghie. Oliver osservò di sottecchi Thalia: aveva visto anche lei?


*Citazione tutta per te :asd:
 
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Il tramonto incombeva su Diagon Alley, mentre lame di luce ambrata combattevano contro le ombre così da potersi appropriare ancora per qualche minuto dello scenario circostante. Il sobborgo, a quell'ora del giorno, si colorava in un modo talmente diverso da qualsiasi altro luogo, da affascinarla ogni volta come se fosse la prima. Ben altra impressione le trasmetteva, invece, l'altro volto di Diagon: Nocturn Alley. Non frequentava spesso la zona, i suoi genitori l'avrebbero punita severamente se solo avessero saputo di quei viaggi fuori programma - e di molte altre cose -, ma di tanto in tanto si era lasciata trascinare dall'aura di mistero e oscurità celata in quel particolare quartiere.
Non si poteva dire che fosse monotono, con i suoi negozi deserti e gli articoli, talvolta macabri, esposti in vetrina. Strani individui si aggiravano per i vicoli, stretti e bui, che sembravano venir inghiottiti dalle abitazioni decisamente poco curate.
Fu ben felice di comunicare ad Oliver la situazione di Desmond: parlare del cugino, ex Grifondoro, le infondeva un po' del suo coraggio, qualcosa che spesso non le mancava, ma che in quel momento era sparita con un brivido lungo la schiena.

«Se la sta cavando bene, direi. E credo di aver intuito che ci sia qualcuno nella sua vita. Sai...sentimentalmente parlando.»
Il fatto che il ragazzo avesse ceduto alle attenzioni di una giovane donna non le dispiaceva affatto: il ricordo del suo piccolo appartamento era ben vivo nella sua memoria, così come l'assenza del tocco femminile che visibilmente mancava.
*Magari riesce pure a fargli cambiare le tende. Erano dannatamente orribili.*
«Piuttosto... dimmi di Elija. Come sta?»
Il cugino di Oliver era una persona così particolare da averle suscitato simpatia sin dal primo momento. Non era particolarmente galante, non ai livelli del Caposcuola, ma la sua vena ironica pareggiava egregiamente i conti. Adorava i draghi, ragion per cui Desmond lo aveva preso in simpatia come una sorta di fratello ritrovato e quella storia della gita in Galles si era ripresentata più e più volte nelle loro conversazioni. Seguì Oliver senza dire una parola, estraendo la bacchetta che, fino a quel momento, era rimasta celata nella tasca destra del cappotto.
«Non sarà paura quella che sento, eh?» adorava punzecchiarlo, forse spingendosi troppo oltre, «Ad ogni modo, ci sono qui io. Non temere.»
Una risata sincera colmò il breve silenzio dopo quella sarcastica affermazione, spenta, tuttavia, dalla vista di quella strana donna con un altrettanto strano banchetto. Sì, Nocturn Alley non faceva al caso suo. Non quel giorno e, sicuramente, non a quell'ora.



Touché :fru:

 
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Ah, povero Jasdel. Non avrebbe apprezzato di certo quell'informazione, lui che per primo si era infatuato del cugino di Thalia durante i festeggiamenti del Natale passato. Ma Oliver non avrebbe fatto da orrido messaggero, avrebbe taciuto come se niente fosse, d'altronde era valido il motto "ambasciator non porta pena". «Una nuova fiamma, dici? Una Strega che ha conosciuto sul campo di lavoro oppure una mamma drago degna di tale nome?» Non era il massimo della battuta, lo stesso Oliver avrebbe potuto affermarlo. Non padroneggiava l'ironia allo stesso modo di Elijia, suo cugino, e sebbene il Grifondoro tentasse di prendere in giro l'altro, spesso dicendo che il suo stile di divertimento fosse piuttosto spicciolo, comprendeva che il proprio, al contrario, fosse vano. Ma si augurava di rubare comunque un sorriso all'amica accanto. I suoi pensieri si rivolsero per un istante alla figura di un altro familiare, Jasdel Brior, fratello di Elijia nonché il suo esatto opposto. Per certi versi, il Mago in questione era molto più simile ad Oliver di quanto entrambi potessero credere. Dediti al galateo, rispettosi del protocollo in ogni sua norma, di sicuro impeccabili in qualsiasi contesto, anche durante una passeggiata nelle viscere sempre più buie di Nocturn Alley. Però, si ritrovò a considerare il Caposcuola, la differenza fra lui e Jasdel riguardava esattamente lo spirito avventato, l'idea di voler infrangere regole della vita in generale, piuttosto che dell'eleganza. Oliver non aveva impiegato neanche un secondo di più nella sua decisione di visitare la Serpe Allegra, senza conoscerne la vera ubicazione ad eccezione del luogo così ampio nel quale era capitombolato. Jasdel non avrebbe mai agito alla stessa maniera, a dispetto di Oliver, infatti, la sua razionalità governava il cuore. E poi, non bisognava dimenticarlo, nelle vene dello studente di Hogwarts scorreva il sangue indomito del ramo materno, spagnolo di nome e caliente di fatto. Sorrise, distogliendo rapidamente lo sguardo dal vassoio pieno di unghie e da altre barattoli colmi di sostanze poco ortodosse. Si era quasi spinto verso la donna dietro la bancarella, forse con l'intenzione di chiederle qualcosa di più, magari l'informazione per raggiungere il negozio di suo interesse. Fortunatamente il discorso con Thalia stava continuando e, stringendo la bacchetta, Oliver ritornò a concentrarsi su quelle corde. «Paura, Moran? Ti piacerebbe*» L'arma in legno d'Abete, però, fu stretta con più vigore. Oliver si domandò di quale armamento fosse dotato in quel momento. Facendo mente locale, nelle borsa a tracolla che aveva alla cintura, attaccata con delle fibbie in pelle, c'erano un sacchetto di Metropolvere, un Detonatore Abbindolante, il suo inseparabile Corno Vichingo - che poco sarebbe stato utile, in assenza di creature magiche vere e proprie - e il peluche a forma di leone che avrebbe fatto addormentare chiunque con un solo spruzzo della Polvere Dormiente di cui era costituito. Non era preparato per alcuna battaglia, non di certo come avrebbe voluto, ma l'adrenalina avvampò alla vista di più di un banchetto, adesso. «Comunque, Elijia sta cercando di scalare le gerarchie del Ministero, il fatto che sia così giovane, appena maggiorenne, non aiuta moltissimo. Vogliono esperienza, prove, qualche qualifica concreta rispetto ad una manciata di M.A.G.O. e G.U.F.O., giustamente. Però si sta impegnando, adesso lavora come tirocinante nell'ambito della Magiquestura, non so bene cosa faccia né dove sia, in quale ufficio intendo... ma gli piace, gli piace molto. Ha sempre desiderato diventare un giudice del Wizengamot, chissà. Lo vedresti a spedire colpevoli a destra e a man-» Si fermò non appena un uomo entrò nella loro visuale. Parve biascicare qualcosa, ma ad Oliver non fu del tutto chiaro, forse voleva vendere uno dei suoi barattoli putrescenti? Scosse il capo, nascondendo la bacchetta in basso, pronto a sferzare l'aria se fosse accaduto qualcosa di spiacevole. Che brutto posto, che brutto posto. Attese una qualsiasi reazione, prima di poter procedere. Poco distante, una porta seminascosta sembrava attirare l'attenzione per la sua singolare semplicità rispetto alle altre bancarelle nei dintorni. Erano arrivati, forse?


*E via con la seconda, giuro l'ultima! :ihih:
 
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«Credo che sia entrambe le cose.» - la risata spontanea animò per un'istante il vicolo in cui si trovavano, portando la donna a sollevare lo sguardo dalla propria discutibile mercanzia. Subito la rossa tacque, tornando ad abbassare la voce ed accostandosi ad Oliver senza, tuttavia, sfiorarlo minimamente. Quel posto le dava i brividi, ma non lo avrebbe di certo dato a vedere. Avevano un obiettivo, trovare quel negozio celato alla vista, e tornare indenni al Castello.
«Ammetto di essere tentata. Vorrei proprio vederti contrattare con quella... sfoggiando solamente i tuoi modi galanti.» - rispose in un sussurro, questa volta, sorridendo appena. Da quale pulpito veniva la predica, in fondo? Inutile negare quanto fosse simile il loro retaggio e, con esso, l'educazione a cui erano stati sottoposti.
«Non avevo idea che fosse così ambizioso... mi sorprende! In senso buono, ovviamente...» - le sue parole sovrastarono per un momento la voce del Grifondoro, confondendo le frasi di entrambi.
Elijia Brior non era esattamente il tipo di persona che si sarebbe potuta immaginare dietro ad una scrivania. E non, di certo, una scrivania qualunque: il Wizengamot era il tribunale magico, un'istituzione tra le più alte della loro comunità. Non vi aveva mai messo piede e sperava di non entrarvi mai, per nessuna ragione al mondo, ma si figurava i suoi occupanti come tipi con scarso senso dell'umorismo, impomatati e solenni.
Una versione che Elijia Brior sovvertiva in pieno, con il suo taglio di capelli sbarazzino, lo sguardo vivace e la battuta sempre pronta.
Doveva ammettere, quindi, che fosse una sorpresa sapere che il suo sogno nel cassetto fosse quello di intraprendere una carriera tanto impegnativa.
Si trovava alle spalle di Oliver quando questi smise di parlare. Spostandosi leggermente alla sua sinistra, scorse un uomo. Vide solamente le labbra muoversi, tuttavia senza udire alcun suono. Stava parlando proprio a loro o, forse, a se stesso?
Strinse il legnetto di salice, disponendosi alla sinistra del Caposcuola e marciando nuovamente al suo fianco.

«Secondo te quanto manca?» - chiese, ancora una volta, in un sussurro. Sarebbe stato bello trovare il negozio proprio lì, in quel momento. Sarebbe stato sicuramente piacevole e, senza dubbio, confortante. Qualunque cosa sarebbe stata più accettabile del ritrovarsi in quei vicoli per qualche altro minuto.



Giuro che prima o poi la smetterò di punzecchiare Oliver. Forse. :asd:

 
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Si lasciò scappare una risata leggera, giusto un accenno, come se anche solo esprimere divertimento in maniera eccessiva, in quel luogo, potesse essere un pericolo vero e proprio. L'immagine di Desmond, cugino di Thalia, alle prese con una bellissima quanto fiammeggiante - letteralmente - ragazza tra le sue braccia, a pensarci bene, non aveva abbandonato la fantasia del Caposcuola. Fu il discorso di Elijia, ma ancor prima la battutina della Tassorosso nei riguardi dello stile comportamentale di Oliver, appunto, a spezzare per fortuna quell'orrida visione. Le rivolse uno sguardo di sottecchi, sfilando dietro la figura apparentemente poco raccomandabile che avevano entrambi appena incontrato. Attese che Thalia lo seguisse e quindi riprese a parlare, dopo un'ultima occhiata alle sue spalle. Che strano posto, che strani individui. «Quella Strega avrebbe apprezzato l'eleganza, Miss Moran. Tutti lo fanno.» Si accorse della nota ironica nella sua voce troppo tardi; non avrebbe voluto lasciar intendere, non di certo, che neanche lui credesse nelle sue parole, d'altronde il bon ton sembrava essere passato di modo nel Mondo Magico, o perlomeno in diverse sue zone. Soltanto nella Contea di Cork, di preciso nell'imponente tenuta di famiglia dei Brior, il protocollo rifulgeva ancora di gloria indiscussa. Ma non era quello il momento per discuterne pregi e difetti. «In effetti sorprende anche me. La carriera di Elijia, dico. Lui è tutto fuorché calmo, paziente, per non dire serio.» Figuriamoci. «Ma credo sia davvero la giusta strada per lui. Forse il suo carattere potrebbe avere un doppio valore, non so se mi spiego. Potrebbe usarlo come arma e come asso nella manica durante le accuse in tribunale. Che sia ambizioso, però, è sempre stato evidente. E la Magiquestura lo affascinava fin da bambino, è sempre stato interessato alla Giustizia, ma... ad una giustizia personale. Non rinnega la forza per ottenerla. Chissà.» Tacque, pensieroso. Non si era espresso per bene, ne era convinto. Ma era anche vero che Thalia, che conosceva sia lui sia in parte suo cugino Elijia, avrebbe potuto afferrare al volo il senso del discorso del Grifondoro. Non immaginava affatto l'altro Brior tra le schiere troppo adombrate e precise del Wizengamot, ma lo intravedeva perfettamente come Avvocato d'Accusa in prima linea, d'altronde la verve non gli mancava e i suoi modi avrebbero potuto far spazientire qualsiasi imputato, colpevole o meno che fosse. Il Ministero della Magia avrebbe dovuto mettere in conto anche quello, il tirocinio di prova sarebbe stato un ottimo sistema di valutazione per Elijia. «Credo sia quella porta, forse siamo arrivati. Non ho intenzione di chiedere a nessuno qui intorno, ho cambiato idea, quindi... proviamo.» Sorrise un'ultima volta verso Thalia, nella speranza che la stessa amica confermasse l'ipotesi, poi si diresse rapidamente alla porta di fronte e provò a spingerla con un leggero colpetto della mano. Bussò nello stesso momento, accorgendosi però dell'ingresso libero. E finalmente, l'inconfondibile odore quasi speziato delle Pozioni divenne fin troppo piacevolmente familiare.
«Ci siamo, Thalia, è qui! Guarda che meraviglia!» disse, riferendosi agli scaffali che la Tassorosso avrebbe presto adocchiato a sua volta. Ormai entrato, Oliver si schiarì la voce per attirare l'attenzione di qualsiasi proprietario non ancora scoperto. «Buongiorno, c'è nessuno? Vorrei acquistare alcune Pozioni.»


 
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@Niahndra Alistine
Un lieve fumo rossastro inondò il retro bottega, quando l'uomo unì l'ultimo ingrediente al calderone. Fu questione di un attimo, e si trovò a muovere qualche passo in una soffice nuvola di fumo, poi anche quella svanì, confermando il buon esito del suo esperimento. L'arte del pozionista era assai complessa ed in pochi realmente avrebbero capito quanto elettrizzante potesse essere sperimentare in quel modo. Fin troppo facile agitar bacchette e veder da subito un esito, no... il Pozionista è paziente e metodico, esattamente come l'ossuto vecchio mago che riemerse dal bancone all'arrivo di una cliente. Capelli corvini, occhi chiari, certamente si ricordava di lei. L'uomo non dimenticava mai il volto di un cliente, per svariate ragioni. « Mi ricordo » Non fu propriamente entusiasta di rivedere quel buono sconto, ma il complimento che la ragazza gli fece, sotto forma di soddisfazione per i precedenti acquisti, cancellò ogni possibile rancore. Il sorriso storto di chi sapeva bene di aver fatto un ottimo lavoro, deformò il volto dell'uomo in modo alquanto inquietante. Si sfregò le mani e si diede da fare abbastanza in fretta, afferrando l'essenza d'Elfo richiesta dalla giovane. La ricerca degli ingredienti, i suoi viaggi negli angoli più remoti del mondo, era tutto lì, tutto in quegli scaffali, in quelle boccette, la sua vita era esposta in bella mostra e lui ne andava terribilmente fiero. Allungò la mano facendosi consegnare il buono, sul quale avrebbe tirato una seconda linea, disegnando poi un "due" nello spazio rimasto libero, se la giovane stessa non l'avesse fermato, dichiarando che egli poteva anche tenere il resto. La mano quasi scheletrica si tenne il buono, facendolo sparire alla vista.
« Spero di rivederti presto ».


@Oliver Brior
Avrebbe potuto muoversi per il suo negozietto anche ad occhi chiusi, conosceva a memoria la posizione di ogni cosa in quello spazio, che alcuni avrebbero definito ristretto. Non tutti erano in grado di apprezzare il suo lavoro, ed egli era abituato a riconoscere al primo sguardo coloro che non erano degni di avvicinarsi a quella conoscenza. Non era raro che si trovasse a negare un acquisto. Aveva in mano una boccetta con un liquido di un azzurro brillante e sembrava sorridergli quasi riuscisse a percepirne il potere attraverso il vetro, e per lui era realmente così, la Serpe Allegra era il santuario dei Pozionisti, ma gli eretici erano in ogni dove. Proprio mentre iniziava a ricordare un particolare episodio legato a quel siero, un nuovo cliente fece il suo ingresso, ed il vecchio si voltò da dietro il bancone per non dargli le spalle. Era abituato a percepire ogni scricchiolio di quel pavimento, tanté che non serviva alcun campanello, per lo più in una via come quella, no i suoi affari sarebbero sempre rimasti privati.
« Salve » Salutò, mentre ancora reggeva la boccetta in mano, era sempre difficile per lui riporle al loro posto, sembrava quasi le "coccolasse" di tanto in tanto. Aveva fatto letteralmente i salti mortali per arrivare a produrre tutto quanto era attorno al giovane cliente. « Puoi dire a me, di che hai bisogno esattamente? »

Dichiara pure ciò che vuoi comprare.
 
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Se solo fosse stato possibile bloccare il tempo, Oliver l'avrebbe fatto esattamente in quell'istante. Non appena lo sguardo si posò sugli scaffali colmi di boccette e di fiale che avrebbero fatto la gioia non soltanto della Pompadour, ma di qualsiasi Pozionista appassionato, per poco il suo stesso cuore non si ritrovò a perdere più battiti del previsto, più di quanto non avesse già fatto. Il sangue fluiva con maggiore rapidità, sembrava quasi che al cervello ne giungesse una quantità eccessiva e Oliver non si sarebbe affatto meravigliato di scoprire un rossore improvviso su entrambe le gote del suo volto luminoso. Non era accaldato, non era stanco, d'altronde non aveva fatto chissà quanta strada per giungere a quel luogo d'eccezione; era sorpreso, ma ancor più era affascinato. Mai termine avrebbe descritto meglio il suo stato d'animo del presente, mai etichetta avrebbe potuto rappresentarlo al meglio. Lasciò che le iridi verdi si accendessero della scintilla della curiosità, spalancandosi sul negozio innovativo che scorgeva per la prima volta nella sua giovane vita. «Enchanté» mormorò, poche sillabe a fior di labbra, un accenno già di sorriso autentico, a far da contorno ad un'espressione di sincera ammirazione. Un pensiero piuttosto stravagante fece breccia nella sua mente nello stesso frangente: solitamente utilizzava quell'elegante raffinatezza, quel verbo declinato in Francese, per omaggiare il fascino di dame e figure altrettanto preziose che aveva avuto modo di incontrare alle cene di gala di sua nonna Adeline, nella tenuta di famiglia. Prima di quel giorno, Oliver non avrebbe mai immaginato di esprimere la stessa identica frase nei riguardi di Pozioni. Si accorse della presenza di un uomo alle sue spalle soltanto quando la sua voce raggiunse l'udito del ragazzo. L'attenzione si portò immediatamente su di lui, ringraziandolo quasi tacitamente per il compito che aveva assunto, per il suo lavoro, per qualsiasi maestria fosse stato capace di offrire ad un ristretto pubblico; a quanto pareva, addentrarsi per l'orrida Nocturn Alley valeva la pena, valeva non poco. «Signore, i miei complimenti più sinceri per... per tutto questo.» Non riuscì a trattenere un sorriso luminoso, allargando le braccia di poco per indicare attorno a sé. Ed era quasi certo che quanto visto fosse solo l'inizio, se solo avesse potuto grattare a fondo, la superficie avrebbe rivelato molto di più; ne era convinto. «Sono un appassionato di Pozioni. Uno studente di Hogwarts, di preciso, ma adoro con tutto me stesso quest'arte.» Non un accenno di lusinga, solo di sincerità più assoluta; era vero, lo era eccome, e non erano soltanto i voti ottimi che guadagnava alle lezioni della docente di Hogwarts, ma la sua passione senza freni che spingeva il Caposcuola a restare sveglio nel cuore della notte, già insonne per il suo disturbo fastidioso del mancato riposo, per preparare fiale di propria iniziativa, così come di inventiva personale, rischi compresi per qualsiasi conseguenza potesse raggiungere. «Ho sentito parlare della Serpe Allegra, è questo il nome del locale, giusto? Ho una lista di Pozioni che vorrei acquistare, ecco... un attimo solo. Ecco, ecco a lei.» Trafficando nella borsa a tracolla che indossava, sfilò dalla tasca davanti una pergamena ripiegata. Fece qualche passo verso l'uomo, affidando a lui la lista. Sulla stessa, in calligrafia elegante, alcuni nomi si leggevano con inchiostro scuro. «Ho ricevuto un buono di trenta Galeoni per questi acquisti, ma se fosse per me, comprerei tutto.» Un altro sguardo attorno, prima di passare anche il buono al proprietario. Qualcosa gli diceva che, al seguito della compravendita, Oliver sarebbe tornato più di una volta in quel regno così speciale. Ne era attratto per davvero.


• Pozione della Bruma
• Pozione Blandofuoco
• Pozione di Annullamento
• Pozione Esplodente
• Essenza d'Elfo
Dispongo di un buono di 30 Galeoni (click) e di 495 Punti Pozioni.
Dovrebbe essere in tutto esattamente trenta Galeoni.
 
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27 replies since 18/5/2015, 21:45   1895 views
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