dai Promessi Sposi di Manzoni

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  1. schmit
     
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    Adesso vi riporto una conversazione di un povero Curato Don Abbondio e il Cardinale che era andato a trovarlo per parlare di un fatto importante e vederci chiaro, il perche' avesse negato di sposare Renzo e Lucia:


    dai Promessi Sposi di Manzoni


    Terminate le funzioni, don Abbondio, ch'era corso a vedere se Perpetua aveva ben disposto ogni cosa per il desinare, fu chiamato dal cardinale. Andò subito dal grand'ospite, il quale, lasciatolo venir vicino, "signor curato," cominciò; e quelle parole furon dette in maniera, da dover capire, ch'erano il principio d'un discorso lungo e serio: "signor curato; perché non avete voi unita in matrimonio quella povera Lucia col suo promesso sposo?"
    "Hanno votato il sacco stamattina coloro," pensò don Abbondio; e rispose borbottando: "monsignore illustrissimo avrà ben sentito parlare degli scompigli che son nati in quell'affare: è stata una confusione tale, da non poter, neppure al giorno d'oggi, vederci chiaro: come anche vossignoria illustrissima può argomentare da questo, che la giovine è qui, dopo tanti accidenti, come per miracolo; e il giovine, dopo altri accidenti, non si sa dove sia."
    "Domando," riprese il cardinale, "se è vero che, prima di tutti codesti casi, abbiate rifiutato di celebrare il matrimonio, quando n'eravate richiesto, nel giorno fissato; e il perché."
    "Veramente... se vossignoria illustrissima sapesse... che intimazioni... che comandi terribili ho avuti di non parlare..." E restò lì senza concludere, in un cert'atto, da far rispettosamente intendere che sarebbe indiscrezione il voler saperne di piú.
    "Ma!" disse il cardinale, con voce e con aria grave fuor del consueto: "è il vostro vescovo che, per suo dovere e per vostra giustificazione, vuol saper da voi il perché non abbiate fatto ciò che, nella via regolare, era obbligo vostro di fare."
    "Monsignore," disse don Abbondio, facendosi piccino piccino, "non ho già voluto dire... Ma m'è parso che, essendo cose intralciate, cose vecchie e senza rimedio, fosse inutile di rimestare... Però, però, dico... so che vossignoria illustrissima non vuol tradire un suo povero parroco. Perché vede bene, monsignore; vossignoria illustrissima non può esser per tutto; e io resto qui esposto... Però, quando Lei me lo comanda, dirò, dirò tutto."
    "Dite: io non vorrei altro che trovarvi senza colpa."
    Allora don Abbondio si mise a raccontare la dolorosa storia; ma tacque il nome principale, e vi sostituì: un gran signore; dando così alla prudenza tutto quel poco che si poteva, in una tale stretta.
    "E non avete avuto altro motivo?" domandò il cardinale, quando don Abbondio ebbe finito.
    "Ma forse non mi sono spiegato abbastanza," rispose questo: "sotto pena della vita, m'hanno intimato di non far quel matrimonio."
    "E vi par codesta una ragion bastante, per lasciar d'adempire un dovere preciso?"
    "Io ho sempre cercato di farlo, il mio dovere, anche con mio grave incomodo, ma quando si tratta della vita..."
    "E quando vi siete presentato alla Chiesa," disse, con accento ancor piú grave, Federigo, "per addossarvi codesto ministero, v'ha essa fatto sicurtà della vita? V'ha detto che i doveri annessi al ministero fossero liberi da ogni ostacolo, immuni da ogni pericolo? O v'ha detto forse che dove cominciasse il pericolo, ivi cesserebbe il dovere? O non v'ha espressamente detto il contrario? Non v'ha avvertito che vi mandava come un agnello tra i lupi? Non sapevate voi che c'eran de' violenti, a cui potrebbe dispiacere ciò che a voi sarebbe comandato? Quello da Cui abbiam la dottrina e l'esempio, ad imitazione di Cui ci lasciam nominare e ci nominiamo pastori, venendo in terra a esercitarne l'ufizio, mise forse per condizione d'aver salva la vita? E per salvarla, per conservarla, dico, qualche giorno di piú sulla terra, a spese della carità e del dovere, c'era bisogno dell'unzione santa, dell'imposizion delle mani, della grazia del sacerdozio? Basta il mondo a dar questa virtú, a insegnar questa dottrina. Che dico? oh vergogna! il mondo stesso la rifiuta: il mondo fa anch'esso le sue leggi, che prescrivono il male come il bene; ha il suo vangelo anch'esso, un vangelo di superbia e d'odio; e non vuol che si dica che l'amore della vita sia una ragione per trasgredirne i comandamenti. Non lo vuole; ed è ubbidito. E noi! noi figli e annunziatori della promessa! Che sarebbe la Chiesa, se codesto vostro linguaggio fosse quello di tutti i vostri confratelli? Dove sarebbe, se fosse comparsa nel mondo con codeste dottrine?"
    debolezza e i vostri doveri, avete voi pensato a prepararvi ai passi difficili a cui potevate trovarvi, a cui vi siete trovato in effetto? Ah! se per tant'anni d'ufizio pastorale, avete (e come non avreste?) amato il vostro gregge, se avete riposto in esso il vostro cuore, le vostre cure, le vostre delizie, il coraggio non doveva mancarvi al bisogno: l'amore è intrepido. Ebbene, se voi gli amavate, quelli che sono affidati alle vostre cure spirituali, quelli che voi chiamate figliuoli; quando vedeste due di loro minacciati insieme con voi, ah certo! come la debolezza della carne v'ha fatto tremar per voi, così la carità v'avrà fatto tremar per loro. Vi sarete umiliato di quel primo timore, perché era un effetto della vostra miseria; avrete implorato la forza per vincerlo, per discacciarlo, perché era una tentazione: ma il timor santo e nobile per gli altri, per i vostri figliuoli, quello l'avrete ascoltato, quello non v'avrà dato pace, quello v'avrà eccitato, costretto, a pensare, a fare ciò che si potesse, per riparare al pericolo che lor sovrastava... Cosa v'ha ispirato il timore, l'amore? Cosa avete fatto per loro? Cosa avete pensato?"
    E tacque in atto di chi aspetta.

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    Letizia Schmit Quando in un uomo manca il coraggio manca tutto!!!
    23 min · Mi piace

    Letizia Schmit ...a buoni intenditor...!
    23 min · Mi piace

    Letizia Schmit questa pagina vi sia di riflessione...!
    22 min · Mi piace

    Letizia Schmit è un po' lunga ma vale la pena leggerla...
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    Letizia Schmit intanto per la prosa stupenda e poi per il senso delle parole...
    2 min · Mi piace

    Letizia Schmit oggi c'e' tanto bisogno di sapere e riflettere...!
    2 min · Modificato · Mi piace
    Letizia Schmit

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0 replies since 10/3/2015, 11:40   31 views
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