Una panchina, il sole, la brezza e i pensieri., Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/11/2014, 22:22
Avatar

«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

Group:
Auror
Posts:
1,257
Location:
Recinto degli Ippogrifi, Durmstrang

Status:


*E tu come ti chiami?*
Aquileia stava osservando uno spledido esemplare di fwooper azzurro cielo, poco lontano da una piccola fenice che aveva appena terminato un breve volo e si era appollaiata soddisfatta sul suo trespolo di metallo. "Fwooper - Sky, 1 anno" recitava il cartellino.
*Sky. E chi l'avrebbe mai detto!* pensò sorridendo con ironia, con lo sguardo rivolto verso l'animale. Rimase a osservare i volatili ancora per qualche minuto, dopodiché riprese a camminare.
Gli ultimi caldi raggi del sole illuminavano le aree verdi dello Zoo di Londra, e una brezza leggera stava iniziando a rinfrescare l'aria di quel tardo pomeriggio. Aquileia camminava lentamente, assaporando il silenzio e la quiete di fine giornata, interrotta solo dal rumore del venticello nelle fronde degli alberi e dai versi sporadici di qualche creatura magica.
*Pochi visitatori, oggi* pensò. Ma la cosa non le dispiaceva. Lo zoo era in assoluto il posto che preferiva di Londra magica, e quando aveva bisogno di pensare, era il primo posto dove si rifugiava, soprattutto a quell'ora, quando sapeva che ormai c'erano solo gli ultimi visitatori e i sentieri si facevano più silenziosi, più quieti, più adatti per abbracciare i pensieri. E poi, le creature magiche erano per lei un antistress migliore persino della burrobirra. Era cresciuta con la passione per quelle meravigliose bestie, e l'aveva coltivata anche durante gli anni di Hogwarts, eppure ogni volta che vedeva un grifone, una chimera, o anche sono un piccolo kneazle, non poteva fare a meno di sentirsi affascinata come lo era da bambina alla loro vista. La presenza di questa passione costante nella sua vita la tranquillizzava, soprattutto dopo gli eventi degli ultimi tre anni, quando così tante cose erano cambiate. C'erano dei momenti in cui il peso di quella rivoluzione radicale la soffocava e la faceva vacillare, proprio lei che era sempre stata così sicura ed essenziale. Era difficile, a volte, tenere testa a tutte le sensazioni in un colpo solo. Ma proprio in quei momenti, il trovarsi in mezzo alle creaure magiche, a contatto con la sua grande passione che sempre l'aveva accompagnata, le forniva un cardine impossibile da sradicare, un punto da cui ripartire.
Continuava a camminare, con il vento leggero che le scompigliava i capelli e il sole che le illuminava quelle iridi bicolore, mentre costeggiava l'area dedicata agli animali babbani. Non ricordava i nomi di tutti gli animali in quell'area, ma aveva individuato subito il suo preferito, un animale lontanamente simile ai kneazle, ma molto più grosso, con un meraviglioso pelo arancione a strisce nere e gli occhi color ambra, come il suo Coffee. "Tigre - Selina, 3 anni" lesse sul cartellino, scostandosi un riccio castano dal suo occhio azzurro e fermandolo dietro l'orecchio sinistro. La tigre, sorniona, stava riposando su un'ampia roccia. Aquileia sostò ancora qualche minuto davanti a quel maestoso animale, per poi ripartire. Il vento faceva fluttuare la sua mantella rosso rubino, mentre lei camminava pensando al colloquio che da lì a pochi giorni avrebbe dovuto sostenere al ministero.

*Auror. E così, ce l'ho fatta, e mi resta solo il colloquio a voce*.
Aveva diretto tutti i suoi sforzi e le sue risorse al test teorico, e l'aveva passato. Senza mai perdere di vista il motivo per cui così bruscamente aveva cambiato i suoi obiettivi pochi anni prima, mantenendo la fredda e metodica calma che da sempre l'aveva contraddistinta nel lavoro. Eppure, in quel momento, si ritrovava a chiedersi se le sue motivazioni erano veramente fondate sul senso di giusto riscatto, o se invece erano solo basate su un vuoto accanimento. I pensieri le affollavano la mente, mentre si dirigeva verso la sua area preferita.
Gli Ippogrifi erano tutti svegli, alcuni accovacciati al suolo, altri in piedi, che girellavano per l'isoletta. Aquileia si avvicinò alle transenne, osservando il bellissimo Ippogrifo fulvo esposto. Voltandosi, vide che la panchina di fronte era vuota, e decise che quello era il posto ideale per continuare a riflettere e rilassarsi in pace, proprio davanti ai suoi animali preferiti. Si avviò così verso la panchina in ferro battuto, sedendovisi e osservando un po' gli ippogrifi, un po' la gente che passava, mentre lasciava libero sfogo ai suoi pensieri.
 
Top
0 replies since 6/11/2014, 22:22   99 views
  Share