oltre ai soliti classici, l'altro giorno ho ritirato fuori qualche vecchio (tre/quattro anni fa) Linus e c'erano alcuni fumetti spassosi
DOONESBURY: Un'immensa e interminabile saga attraverso trenta anni di storia americana. Una striscia atipica, aperta alla cronaca e al costume, con personaggi che crescono, invecchiano, aumentano con l'arrivo di nuove generazioni, vanno e vengono. E tanta satira politica, corrosiva, inesorabile e spietata. Doonesbury è un colosso nel mondo delle comic strip: impossibile riassumere in poche righe tutto quello che con allegria e amaro sarcasmo è passato nelle tavole disegnate da Gary Trudeau. Il personaggio che da il titolo alla striscia ha iniziato da un college al tempo dei figli dei fiori e dopo matrimoni, tradimenti, divorzi, figli, disoccupazione, amicizie sgangherate, diversi presidenti alla Casa Bianca con i loro scandali, oggi dirige un'azienda di software. La sua storia si è intersecata con mille altre vicende pubbliche e private. Scandito dai tempi della cronaca politica, attento all'evoluzione sociale, il mondo di Doonesbury è in continua ebollizione, ben diverso dalla sfera senza tempo dei Peanuts di Schultz e di altre strisce. Le tavole di Trudeau non hanno il dono dell'universalità, il pubblico dei lettori è maturo e intellettuale. Se il termine non suonasse equivoco si potrebbe parlare di comics per adulti. Spesso la striscia passa dalla pagina dei fumetti a quella dell'editoriale. Talvolta per sorridere bisogna aver un buon grado di conoscenza delle vicende nordamericane. Il successo comunque è enorme: Doonesbury risveglia la coscienza critica collettiva con un umorismo geniale.
ZITS nasce da una collaborazione paritaria tra due autori. Situazione rara, specie in questo genere di fumetto, dove i cartoonist sono artigiani e decisamente individualisti, in genere realizzatori delle tavole a partire dalle idee scritte fino all’inchiostrazione. Zits è diversa, è proprio ideata e disegnata a due mani. Jerry Scott non è nuovo ad esperienze di collaborazione visto che è coautore, con Rick Kirkman, della più volte premiata “Baby Blues”, deliziosa striscia sulle fatiche genitoriali. Jim Borgman è un cartoonist affermato nel mondo delle vignette di satira che accompagnano gli editoriali politici, con le quali ha vinto un Pulitzer. A differenza di Baby Blues dove Scott si limita a scrivere le idee, qui il rimpianto per Calvin & Hobbesentrambi gli autori disegnano, progettano e compongono la strip, raffinando ognuno gli spunti dell’altro. Scott vive in California e Borgman in Ohio e regalano felicità ai gestori telefonici. I disegni viaggiano freneticamente avanti indietro via fax finché entrambi sono soddisfatti del risultato raggiunto. Le pirotecniche trovate grafiche di Borgman integrano gli scenari meticolosi disegnati da Scott. Il prodotto di questa singolare collaborazione è la strip più visionaria e innovativa graficamente che si sia vista in questi ultimi anni. Zits è una lettura universale del mondo degli adolescenti, quella terribile fase di sballottamenti intorno ai 15 anni che tutti ricordiamo vivissima e che influenzerà tutto il resto della nostra vita.
LIBERTY MEADOWS, di Frank Cho. Purtroppo non ho trovato la scheda. Comunque si tratta di un veterinario umile e impacciato viene assunto in un ambulatorio dove lavora una splendida ragazza. Gli animali sono esilaranti
ROBOTMAN: La striscia è nata nel 1985 ed è subito diventato una delle più popolari negli Stati Uniti. Il personaggio che dava il nome alla strip è un piccolo automa ormai completamente umanizzato che fa coppia con il suo strambo creatore, un goffo e pretenzioso inventore che si chiama Monty Montahue. Robotman & Monty In seguito Robotman è scomparso, e vi racconteremo perché, rimpiazzato da Mr. Pi, un alieno mezzosangue. Le tavole cominciarono a essere pubblicate sotto il nome di Monty . Dalle vicende di queste coppie di personaggi traspare una garbata e acuta satira sociale delle infinite tendenze, nevrosi e tic che affliggono il nostro vivere quotidiano. Con gag e battute esilaranti ad un ritmo frenetico sono a turno prese in giro tutte le manie e le credenze di una civiltà che crede di essere razionale: le sciocchezze della new age, la carineria che cola da certi pupazzi e cartoni, le ossessioni ecologiste, la fissazione collettiva per il benessere fisico, il millenarismo, la cultura pop, l'esoterismo, la futurologia ,la rigidità del politically correct. Linguaggio e ambientazioni sono attuali e spregiudicati. Le situazioni sono facilmente riconoscibili ma allo stesso tempo può succedere di tutto. Una geniale miscela di parodia, assurdità e verosimiglianze che rendono la lettura irresistibile.