Devil85 |
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| Addio allo spot. Forse.
Con l'arrivo del digitale terrestre si potrà, con appositi videoregistratori, creare copie perfette (digitali) dei film trasmessi. Tagliando gli spot.
La pubblicità annoia. Durante un film, quando arrivano i fatidici tre minuti di spot televisivi, ci alziamo dal divano per telefonare, prendere uno spuntino dal frigo o farci un caffè. O semplicemente facciamo zapping. Ma dal 2006 la televisione italiana sarà obbligata ad abbandonare le frequenze analogiche per cavalcare l'onda del digitale terreste e saremo liberi di “tagliare” gli spot grazie ai nuovi “videoregistratori digitali”. Videoregistratori digitali. Si chiama PVR (personal video recorder) e permettono di registrare, come i file sul computer, tra le 30 e le 60 ore di trasmissioni televisive. Tagliando la pubblicità. Potremo addirittura guardare un film con un tempo di ritardo pre-impostato, per esempio di 15 minuti, in maniera che durante gli spot, mentre il PVR interrompe la registrazione, noi stiamo ancora guardando il film. Dati e statistiche. Negli Stati Uniti, dove c'è da diversi anni, è già un successo: il 71% dei giovani tra i 18 ed i 34 anni considerano la possibilità di evitare gli spot pubblicitari l'opzione più interessante del PVR. Secondo i dati di un'altra ricerca forniti da TiVo, società leader nella produzione dei PVR, l' 88% della pubblicità programmata nei contenuti registrati, non è stata vista dagli utenti. Pubblicitari al contrattacco. Per “obbligarci” a guardare la pubblicità una soluzione può essere l'utilizzo dello “split screen”, una tecnica che un documento della commissione europea che regola la pubblicità audio-visiva vorrebbe legittimare. In pratica lo schermo del televisore potrebbe dividersi in due: una porzione continua a ospitare il programma, mentre nell'altra scorrono spot pubblicitari, un po' come succede per i banner dei siti web.
Fonte: Focus
Edited by Devil85 - 30/3/2004, 18:04
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