In colpevole ritardo veniamo a parlare del 2099 (e così chiudiamo il conto con chi richiedeva dei pensieri su questo “futuro possibile” della marvel).
Il 2099 fu in un certo senso l’ultimo tentativo di creare un futuro coerente ed univoco nella marvel.
E diciamo anche che per un certo periodo ebbe un discreto successo, generando un buon numero di serie, a partire dalle quattro iniziali, fino ad arrivare al rango di “franchigia” vera e propria interna alla marvel.
Eravamo agli inizi degli anni ’90, e Tom De Falco decise di emulare il suo predecessore. Se Jim Shooter aveva tentato di dare vita a un Nuovo Universo, da porre in alternativa al Marvel universe classico, De Falco sarebbe passato alla storia per essere stato colui che aveva deciso il futuro UFFICIALE del marvel universe.
Le serie del 2099 infatti furono presentata NON come una ipotesi, o un futuro divergente, o ancora una dimensione alternativa. No. Negli intenti della Marvel dell’epoca (De Falco & Gruenwald) questo sarebbe dovuto essere il futuro canonico da quel momento in poi.
Si partiva con quattro serie
Spider-man 2099
Punisher 2099
Doom 2099
Ravage 2099
Le prime due erano serie quasi obbligate. L?uomo ragno era sempre il personaggio di maggior richiamo, e il Punitore in quegli anni era famoso quasi quanto gli X-Men (come in basso cade chi è schiavo della fama ….)
Doom 2099 era una scommessa interessante. L’aspetto hi-tech da sempre presente nel personaggio lo rendeva adatto a uno scontro culturale con un mondo 100 anni più avanzato. La serie soffrì un po’ per il tormentone “sarà o non sarà il vero dottor destino?”, cosa di cui effettivamente non ce ne poteva fregare di meno, ma resta una serie molto sottovaluta e forse deprezzata dai disegni un poco pupazzetteschi di pat broderick, che già aveva distrutto green lantern alla DC Comics.
Con Ravage 2099 invece entriamo nel campo del puro delirio.
Si tratta di una delle cose più penose mai viste, ma il fatto che segnasse il ritorno ai testi di Stan Lee dopo decenni di inattività su una serie regolare, fu vitale per dare al progetto 2099, quella visibilità che era indispensabile.
Ravage è la storia inverosimile di un alto dirigente di una multinazionale, che per una serie di eventi si ritrova a dover lottare per la vita in un isola adibita a discarica dei rifiuti chimici al largo della costa est americana. Diventerà un super eroe, e si equipaggerà con oggetti trovati in questa discarica, compreso uno scudo fatto col coperchio di un bidone della spazzatura(!!!!!)
Il geno è genio. Ravage 2099 era un'altra cosa.
Immaginate che Ravage 2099 (mi pare…) fu la prima serie che la marvel italia iniziò sui suoii albi, e poi cassò di gran carriera una volta resasi conto di quanto fosse pietosa.
Ma veniamo alle caratteristiche di questo universo.
Tutto si svolte nel 2099, ossia un secolo dopo l’Era degli Eroi.
Il presupposto è che all’alba del XXI# secolo TUTTI i super eroi siano spariti. CI sono vaghi accenni qui e lì a una “notte della furia” ma in realtà non si sa una benemerita cippa di cosa successe.
La mia impressione è che nemmeno alla marvel sapessero cosa dire riguardo la scomparsa degli eroi, e giocassero a fare i misteriosi.
Cmq siamo nel 2099. gli eroi sono scomparsi. Anche i criminali. Gli alieni, che prima visitavano la terra come fossero una comitiva di tedeschi a riccione, sono spariti. Simpatici a riguardo i commenti del dottor destino in doom 2099. Più o meno ogni numero John Francio Morre (lo sceneggiatore) infilava la battuta “chissà dove sono finiti tutti gli altri? “ o una simile.
Cosa resta? Le megacorporazioni. In realtà il 2099 è una applicazione pedissequa dei canoni della fantascienza cyberpunk al fumetto.
Gli stati nazionali esistono solo come entità formali. Il vero potere e le decisioni su come vada avanti la società sono appannaggio delle mega corporazioni che fanno e disfano tutto. LA società è suddivisa in caste , individuate dalla ricchezza o dalla povertà.
L’informatica e le modifiche bio tecnologiche dominano la vita di tutti i giorni.
Inso0mma, così come descritto da Serling, e altri, è un futuro davvero spiacevole.
Poi, piano piano, gli eroi cominciano a riapparire.
Spider-man, il punitore, arriva Destino, e poi i vari nemici di spiderman, ossia l’avvoltoio, gobelin, venom, (che fantasiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!), e così via.
Il parco testate si amplia. Chiude ravage 2099 (e vorrei vedere…) ma arrivano ghost 2099, 2099 unlimited (antologia di stri brevi) fantastici quattro 2099, e soprattutto gli x-men 2099. i personaggi che strizzano l’occhio al marvel universe classico non si contano più. Vediamo un dr- strange 2099. un devil 2099. Appare un capitan america. Arriva Hulk 2099. Galvan (una sorta di iron man 2099) insomma, mancava solo speedballl 2099 e ci stavamo tutti.
La cosa interessante fu che c’era una profonda continuità interna al progetto, anche se i crossover tra serie furono pochissimi. Il mondo del 2099 era UNO, e ciò che accadeva accadeva in tutte le serie. In questo occorre fare tanto di cappello alla gestione editoriale.
Poi però occorre anche dire che il giocattolo scoppiò tra le mani della marvel.
Troppe serie, e soprattutto poche idee.
Mi spiego meglio. poche idee in grado di reggere una serialità. Non poche idee e basta. Le idee erano valide.
A un certo punto atlantide (dominata da attua, dopo la sparizione di namor) dichiara guerra al mondo di superficie e allaga gran parte del pianeta. Ok buono, ma risolvi la cosa e poi passa oltre. Invece si trascinò per mesi questo discorso.
O anche ghost 2099, forse la serie più innovativa di tutto il pacchetto.
Buona l’idea di un guerriero cibernetico, nominato sceriffo virtuale di transverse city, la città trans-informatica che corre da un capo all’altro dell’america, ma questo può reggere per un tot di albi. Poi servono nuove idee.
Purtroppo la crisi di vendite che scoppiò nel 1996 e da cui ancora non si è usciti si abbatté come una mannaia sul 2099. nel giro di pochi mesi tutte le serie chiusero, lasciando molte trame in sospeso.
La guerra contro atlantide, ad esempio, o la missione su marte alla ricerca dei modi per salvare la terra, guidata da reed richards, (ebbene si anche i fantastici quattro erano nel 2099, ma è molto complicato spiegare COME ci siano arrivati).
Per un po’ di tempo le cose rimasero in sospeso, poi nel 1998 la marvel pubblico un albo formato prestige 2099: manifest destiny scritto da Len Kaminski e disegnato da Mike
McKone con chine di Mark McKenna., in cui tentava di chiudere tutte le trame lasciate in sospeso,.
La storia in sé era anche carina , ma secondo alcuni confondeva solo di più le cose invece di risolverle.
Questa ad esempio è la posizione del sito
http://members.cox.net/mirage106/2100index.htm, che ritiene balorde le conclusioni di 2099:MD e pensa che le sue siano migliori( esatto le SUE!)
Cosa dire , in conclusione del 2099?
Un esperimento interessante. Per un certo periodo, diciamo il biennio 1994-1995 le storie furono di buon livello. Poi rimase vittima sia del crollo delle vendite nell’estate 1996, sia dei problemi amministrativi che la Marvel affrontò in quegli anni.
Le cose migliori sono sicuramente ghost 2099 e la run di warren ellis su doom 2099, davvero incredibile per lucidità e spietatezza. E con questo è tutto.
Un altro futuro esaminato.