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| Prima un esclamazione,poi un abbraccio. La situazione lo aveva travolto e lui si era fatto trascinare lasciandosi cadere inerme nella morsa di Leah. Finalmente era sicuro che anche lei l’aveva scampata da quella tragedia che pochi mesi prima aveva colpito Hogwarts e mietuto parecchie vittime. Era felice, rincuorato. Era stato appurato che la sua migliore amica si era salvata. Le sue mani lentamente si strinsero lungo il torso di lei,come a far sentire la sua presenza,il suo conforto,mentre finalmente nella sua mente scorrevano solo e soltanto pensieri felici. Troppe volte si era trovato in quel periodo a domandarsi se dei suoi colleghi fossero morti o divenuti paralitici, menomati per colpa di qualche golem di pietra. Dopo alcuni secondi,con leggerezza, tirò all’indietro il busto. Il volto era rilassato,come se avesse trovato la pace vedendola.
-Sono felice anche io di vederti.-
Sorrise spontaneamente e non per via di qualche automatismo. In quei attimi aveva messo da parte l’imbarazzo. Lui non era solito abbracciarsi con le persone del sesso posto,anzi se lo faceva diveniva immediatamente rosso,ma quella volta era diverso,quella volta il suo imbarazzo si era messo da parte per fargli godere per la prima volta in assoluto una persona in grado di capire le paure e gli stati d’animo che provava.
-Si va tutto alla grande! Tra studio e impegni di quidditch sono un po’ con l’acqua alla gola,ma oggi pausa.STOP AGLI IMPEGNI.-
Disse gesticolando come era solito fare. Quell'incontro era stato una manna dal cielo. Guardandosi le mani vuote,sbigottito, notò che le pergamene che aveva tra le mani erano volate lungo tutto il pavimento. Sicuramente quell’abbraccio le aveva fatte volare tutte. Si immaginava da fuori quale fosse stata la scena. Si immaginava quell'abbraccio tanto voluto da far volare in aria le pergamene subito pronte a far da cornice di quello splendido momento. Senza chiedere una mano alla ragazza, poggiò la tracolla vicino ad un muro ed iniziò a raccogliere i mille fogliettini scritti dai cari adepti di Priscilla. Mentre si stava avvicinando ad una piccola pergamena incastrata nel battiscopa domandò alla ragazza
-A te invece come va? Conta, ti stavo per scrivere un Gufo perché pensavo ti avessero rinchiusa in qualche strano reparto del San Mungo.-
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