Pomeriggio d'autunno, Daddy. E chi vuole aggiungersi.

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Leah‚
view post Posted on 31/10/2013, 19:16




Trentun ottobre, pomeriggio inoltrato.
Il sole dell'autunno dipingeva d'oro la pietra grigia di Hogwarts, filtrando attraverso i vetri dell'alta finestra del terzo piano. Leah era appena stata nell'aula di Incantesimi per recuperare gli appunti dell'ultima lezione dimenticati sul banco e sarebbe tornata immediatamente verso la sua Sala Comune, dove mucchi di compiti la chiamavano a gran voce. Ma quella luce dorata le ricordava troppo i pomeriggi d'autunno trascorsi nella veranda di casa, mentre sua madre dipingeva e lei e sua sorella sgranocchiavano biscotti alla zucca ricoperti di cioccolata.
In un attacco di violenta malinconia, Leah posò la mano sul vetro tiepido della finestra, sorridendo appena. I suoi occhi sembravano fissi sul prato, ma in realtà erano persi in vecchissimi ricordi di cui pensava di non avere più memoria.
Improvvisamente si riscosse, scrollò le spalle, ravviò la frangetta e decise di dare una svolta ai suoi pensieri.

"Devo proprio scrivere a casa. Se la mamma sapesse quanta voglia ho di biscotti alla zucca di certo me ne manderebbe un pacchetto." Pensò.
Scoccò ancora uno sguardo al tramonto dorato al di là dei vetri. Le giornate iniziavano già ad accorciarsi e il vento a farsi pungente. Per quanto amasse le feste natalizie, Leah non amava l'inverno: la primavera e l'estate erano molto più consone alla sua personalità.
 
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view post Posted on 1/11/2013, 16:05
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Era arrivato l’inverno e con esso i nuovi incarichi da svolgere in qualità di Prefetto.
Era stanco Daddy,veramente stanco,ma il lavoro che faceva per i suoi concasati lo appagava e rendeva stranamente felice.
Erano già passati diversi giorni da quando girava per il castello col sorriso stampato sul volto e neanche lo spogliarsi degli alberi e il vedere foglie marroncine/giallo/arancio appiccicarsi alle suole delle scarpe gli rovinava le giornate.
Con questa strana felicità nel corpo,il giovane si avviò al Terzo piano con diverse pergamene su cui vi erano scritte le innumerevoli richieste delle matricole Corvonero.
Il perché di tante richieste non lo sapeva,di certo non poteva accontentare tutti alle volte magari accontentare qualcuno significava creare malcontento in qualcun altro.
Proprio mentre si stava avviando verso la grande scalinata che lo avrebbe portato in cima alla Torre di Divinazione scorse poco distante da una vetrata dei capelli color cioccolato a lui fin troppo familiari.
Il cuore alla vista di quei capelli battè all’impazzata felice di vedere che a quella persona durante lo scontro di Hogwarts non era successo nulla.
Alzando una delle tante pergamene arrotolate che aveva tra le mani diede una botta leggera quel piccolo capo, a mo di buffetto, per farlo girare.
Era Leah,sicuro era lei e nulla lo faceva stare meglio se non vederla ancora in ottime forze.



 
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Leah‚
view post Posted on 2/11/2013, 21:28




Una botta sui capelli, proprio sulla cima della testa.
- Ouch! - Esclamò, rompendo con la sua voce il silenzio dei suoi pensieri e del corridoio deserto.
Si voltò con le sopracciglia aggrottate, una mano ancora sulla testa e la voglia pungente di dirne quattro al maleducato che aveva deciso di sorprendere in quel modo una ragazza innocente intenta a crogiolarsi nella propria nostalgia di casa.
Avrebbe trovato coloriti epiteti per il poveretto che avrebbe avuto davanti... se non avesse riconosciuto il Prefetto Corvonero.
In una frazione di secondo l'espressione accigliata si distese in un sorriso e lo sguardo irritato negli occhi si trasformò nel suo luminoso sguardo di sempre. Ancora più luminoso, se possibile, perchè il ragazzo che aveva davanti rientrava senza dubbio nella cerchia delle persone a lei più care.

- Daddy! - Esclamò allegramente.
E dimenticandosi immediatamente delle sue intenzioni di vendetta si alzò in punta di piedi e gli gettò le braccia al collo per abbracciarlo stretto, sbilanciandosi sotto il peso della tracolla.

- Sono felice di vederti! Come stai? Tutto a posto? Sei tanto impegnato? Sì, certo che sì. - Si ripose da sola, poggiando un dito sulla spilla di Prefetto che brillava sulla divisa nera e azzurra del giovane.
Era veramente felice di avere modo di chiacchierare con lui di nuovo, soprattutto dopo che l'ultima cosa che avevano condiviso non era poi stata molto piacevole. Leah cercava disperatamente di rimuovere, di dimenticare, di fare finta che non fosse successo davvero, che fosse solo l'ennesima sua fantasia utilizzata per riempire i pomeriggi di noia... ma di tanto in tanto - specialmente quando vedeva la bacchetta di Daddy avvolta in un foulard sul fondo del baule - si ricordava che era stata una cosa reale. Una cosa vera.
In quel luminoso e dorato pomeriggio, però, pensare alle cose tristi era proprio l'ultima cosa che Leah voleva fare.

- Raccontami qualcosa, dai. È così tanto tempo che non ci vediamo! - Gli disse, con gli occhi luccicanti di entusiasmo.
 
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view post Posted on 19/1/2014, 21:02
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Prima un esclamazione,poi un abbraccio.
La situazione lo aveva travolto e lui si era fatto trascinare lasciandosi cadere inerme nella morsa di Leah.
Finalmente era sicuro che anche lei l’aveva scampata da quella tragedia che pochi mesi prima aveva colpito Hogwarts e mietuto parecchie vittime.
Era felice, rincuorato. Era stato appurato che la sua migliore amica si era salvata.
Le sue mani lentamente si strinsero lungo il torso di lei,come a far sentire la sua presenza,il suo conforto,mentre finalmente nella sua mente scorrevano solo e soltanto pensieri felici.
Troppe volte si era trovato in quel periodo a domandarsi se dei suoi colleghi fossero morti o divenuti paralitici, menomati per colpa di qualche golem di pietra.
Dopo alcuni secondi,con leggerezza, tirò all’indietro il busto. Il volto era rilassato,come se avesse trovato la pace vedendola.


-Sono felice anche io di vederti.-

Sorrise spontaneamente e non per via di qualche automatismo.
In quei attimi aveva messo da parte l’imbarazzo.
Lui non era solito abbracciarsi con le persone del sesso posto,anzi se lo faceva diveniva immediatamente rosso,ma quella volta era diverso,quella volta il suo imbarazzo si era messo da parte per fargli godere per la prima volta in assoluto una persona in grado di capire le paure e gli stati d’animo che provava.


-Si va tutto alla grande! Tra studio e impegni di quidditch sono un po’ con l’acqua alla gola,ma oggi pausa.STOP AGLI IMPEGNI.-

Disse gesticolando come era solito fare.
Quell'incontro era stato una manna dal cielo.
Guardandosi le mani vuote,sbigottito, notò che le pergamene che aveva tra le mani erano volate lungo tutto il pavimento.
Sicuramente quell’abbraccio le aveva fatte volare tutte.
Si immaginava da fuori quale fosse stata la scena. Si immaginava quell'abbraccio tanto voluto da far volare in aria le pergamene subito pronte a far da cornice di quello splendido momento.
Senza chiedere una mano alla ragazza, poggiò la tracolla vicino ad un muro ed iniziò a raccogliere i mille fogliettini scritti dai cari adepti di Priscilla.
Mentre si stava avvicinando ad una piccola pergamena incastrata nel battiscopa domandò alla ragazza


-A te invece come va? Conta, ti stavo per scrivere un Gufo perché pensavo ti avessero rinchiusa in qualche strano reparto del San Mungo.-


 
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3 replies since 31/10/2013, 19:16   119 views
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