Seduto su una panchina.

« Older   Newer »
  Share  
Wenscio™
view post Posted on 7/8/2013, 22:24




Seduto su una vecchia panchina,una di quelle che non vengono sistemate da tempo,con la panca incisa di romantici ricordi e le spalliere un tempo di un verde smeraldo,ora di un rame sbiadito;proprio lì si era sistemato Severus: un uomo molto alto,gli mancavano pochi centimetri per arrivare ai due metri,con biondi e corti capelli,e due occhi azzurri che fissavano nel vuoto.
Erano degli occhi strani.
Come quelli delle persone tristi,che da tempo non riescono ad assaporare una briciola di felicità,neanche nei momenti più propizi,quando la dea bendata gliele porta su un vassoio d'argento.
Era lì seduto vicino la zona dei draghi a pensare a tutto il male che lo stava tormentando:da un po' di tempo,infatti,aveva degli incubi che lo tenevano svegli tutta la notte,l'ultimo riguardava tutti quei babbani che aveva ucciso quella notte nella fabbrica di trapani,le loro immagini si facevano vive,erano le onde d'acqua che lo facevano annegare,quella stessa acqua che li aveva uccisi.Ma non finiva qui.Tutto ad un tratto,poi,spuntò il viso di quella donna che egli amò,ma che condannò alla pena più atroce:il bacio del dissennatore.
Improvvisamente un rumore lo portò nuovamente alla realtà:uno spianto,infatti,stava attaccando quello che era il suo addestratore,il quale non faceva tanto caso alla mole dell'animale,l'abitudine l'aveva ormai fato diventare capace di accudire queste creature senza avere conseguenze poi tanto grandi.Gli aveva portato da mangiare una cinquantina di carcasse di vitelli e mucche.Strana alimentazione per una creatura del genere.Per un paio di minuti rimase ammaliato da quello che stava succedendo lì,per un attimo tutti quei pesi scomparvero.
Che fosse il segnale del fato?Gli voleva forse dire che le cose stavano cambiando?Chi può dirlo se non la sorte stessa.

 
Top
Roxane Elizabeth Hodrui
view post Posted on 8/8/2013, 21:32




Il Fato era davvero un mattacchione, quando ci si metteva. Perché quel giorno lo zoo pareva il ritrovo designato degli ex Ministri, quel giorno.

Roxane aveva portato la piccola Zahara al parco e poi allo zoo, per una giornata rilassante. L’elfo Gleb era come sempre presente, poco distante, mentre zia e nipote passeggiavano mano nella mano.
La piccolina era entusiasta e saltellava come un grillo dinanzi ogni gabbia, strattonando la mano della donna.
Roxane cercava di tenerla buona, godendosi però quella gioia, dondolando appena sui tacchi alti che rendevano la sua minuta altezza, più nella norma.
Non che per lei fosse mai stato un problema, anzi. Era sempre stata una donna decisa e ben sicura di se e delle proprie possibilità e capacità, indipendentemente dal fatto che non arrivasse al metro e sessanta.

Le due Hodrui sembrava due gocce d’acqua, due riflessi della stessa creatura nel passato e nel presente. Chioma rossa sgargiante ed ondulata, pelle diafana ed occhi verdi.
Roxane sorrideva serafica mentre la piccoletta si godeva la vista di tutte le creature magiche esposte a beneficio degli spettatori e quando arrivarono dinanzi le gabbie dei draghi, l’entusiasmo di Zahara non fece che crescere.
Nemmeno la vista delle carcasse parve toccarla. E Roxane sospirò, pensando che quel tratto, era tutto Hodrui e che la bimbetta aveva preso parecchio dal padre.

Si guardò attorno, come era solita fare quando Zahara era con lei, con l’aria protettiva ed attenta nascosta dagli occhiali da sole calati sul nasino delicato e non fu affatto difficile notare l’uomo biondo abbandonato sulla panchina distante pochi passi.
Non ne era certa, ma le sembrava di conoscerlo…


 
Top
Wenscio™
view post Posted on 10/8/2013, 11:21




Era proprio vero:quando il fato ci metteva lo zampino compiva sempre dei capolavori.Chi avrebbe mai potuto immaginare che due ex ministri si sarebbero incontrati allo zoo,vicino a quella che si poteva dire la zona con le attrazioni più belle,in quello stesso momento,infatti,un drago dalle tonalità marroncine e gialle,con degli spuntoni che gli uscivano da tutta la schiena,e non solo,puntò le zampe per terra,piegano le giunture:stava dandosi la spinata per spiccare un piccolo volo,ed ecco che,imposta la giusta potenza per saltare e volare via,il drago,un ungaro spinato,seppur trattenuto a forza dalle catene,spiccò in aria e iniziò a fare dei giri concentrici attorno la gabbia;ad un tratto,un verso riecheggiò nell'aria,uno stridio,seguito a ruota dalle fiamme,che,unite al movimento circolare dell'animale,formarono una turbine di fuco attorno alla gabbia.
Lo spettacolo era iniziato.
Tutti gli astanti erano andati attorno alla gabbia per vedere quella meraviglia,incuranti del fuoco che avrebbe potuto colpirli.Tutti erano entusiasti di vedere quell'animale compiere gesta così mirabolanti.
Tra tutti,il suo sguardo andò a finire su una coppia,una giovane donna con cappelli rossi,pelle diafana ed occhi verdi,ed una bambina che sembrava essere l'esatta copia della ragazza.
Quei due esemplari femminili avevano già colpito l'occhio attento di Severus,che notando che le due lo scrutavano,o meglio che la donna lo scrutava,aveva già intenzione di andare a chiarire le cose;in più ora la bambina allegramente dimostrava a sua felicità per il gioco di fuoco.
Si alzò dunque dalla panchina,e con passo lento ed elegante si avvicinò alla coppia,senza emettere nessun suono,con gli occhi rivolti al pirotecnico gioco del drago.

 
Top
Roxane Elizabeth Hodrui
view post Posted on 12/8/2013, 00:43




Roxane abbassò lo sguardo sulla bimba, deviandolo dall’uomo, quando si sentì stritolare la mano.
Zahara fissava con tanto d’occhi e bocca schiusa in una “ o” d’ammirazione il drago che si agitava, quasi volesse ribellarsi alle catene.
La rossa si chinò appena sulle ginocchia, prendendo la bambina sotto le braccia e sollevandola, portandosela contro il fianco.
Le baciò la guancia, mentre si rendeva conto che iniziava ad essere pesante. Cielo, cresceva a vista d’occhio. Forse avrebbe potuto bloccarla e tenerla bambina per sempre, in modo da potersela spupazzare a proprio piacimento… No, ovviamente.
Ma sapere che la sua piccoletta stava diventando una signorinella, era un dolce e malinconico struggimento. Aveva ormai perso la morbide pinguedine infantile, facendo più fini e delicati i tratti da bambola, così simili a quelli della zia, nei sui capelli ora affondava le mani, abbracciandole il collo e tenendo lo sguardo fisso sul drago e le sue ali.
Quasi non sbatteva le palpebre, mentre lo spostamento d’aria provocato dalle membrane alari sembrava riempire lo spazio intero che circondava la gabbia e gli spettatori.
Anche Roxane portò lo sguardo sul drago, mentre questo si sollevava dal terreno e ruggiva. Sembrava che in quel grido profondo e roboante ci fosse tutta la rabbia e lo sdegno per essere rinchiuso a beneficio di qualche spettatore.
Quando la donna vide la prima fiammata, si spostò appena indietro, in un gesto protettivo del tuo naturale ed istintivo.
Fu allora che urtò qualcuno e si volse, trovandosi contro l’uomo alto e biondo di poco. Dovette reclinare il capo per scorgerlo in viso, vicini com'erano. Sbattè le lunghe ciglia, sorridendo appena con cortese fare

Mi perdoni, non l’avevo vista.

Si scusò spostandosi di mezzo passo, mentre Zahara non sembrava essersi accorta di nulla, gli occhi fissi sul drago, senza mostrare nemmeno un briciolo di timore.
 
Top
Wenscio™
view post Posted on 17/8/2013, 09:31




Il rompere il ghiaccio ed iniziare una conversazione non erano mai stati il suo forte,il che sembra essere un controsenso vista la sua precedente professione,ove ingraziarsi il popolo sembrava venirgli spontaneo;tuttavia,in quelle occasioni,la necessità di dare stabilità al governo gli conferiva una buona dose di coraggio,di norma,infatti,il suo modo di cominciare una conversazione era fissare negli occhi la persona e scrutarla,in modo che fosse lei ad iniziare.
In questo caso,fu il fato a dare una mano,considerato che la donna si scontrò col piede sinistro dell'uomo causandogli non poco dolore:l'alluce non era ancora guarito da quel dannatissimo viaggio in Giappone,quelle poche magie curative che conosceva non erano state sufficienti a risolvere il problema,ma solo a tamponarlo,sarebbe dovuto andare da un medimago ma non ne aveva intenzione,avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni,e il suo obbiettivo primario era la discrezione,il mistero,nessuno doveva sapere più del nome e del cognome.


Si figuri.Ci conosciamo?

Il tono affabile,ammaliante,mai pungente della voce di Severus,pronunciò quelle parole che sarebbero servite a scoprire,o almeno ad iniziare quell'azione che avrebbe portato alla luce l'identità della donna,e il perchè lo fissava.I suoi anni da auror e da ministro lo portavano,quando si trovava da solo all'aperto,a guardasi sempre intorno a scrutare le persone,ed il solo fatto che quella donna con quella bambina lo guardasse gli destava non pochi sospetti.
Chi era?Cosa voleva?

 
Top
Roxane Elizabeth Hodrui
view post Posted on 21/8/2013, 23:39




Roxane strinse un poco di più Zahara, tenendola saldamente contro il fianco più lontano dall’uomo. Arretrò di un altro passo, mentre lo scrutava attentamente.
Lo conosceva?
Cos’era quella una tattica di avvicinamento? O aveva avuto la propria medesima sensazione?
In ogni caso, non avrebbe abbassato la guardia per un solo momento.
Arricciò appena le labbra, distendendole subito dopo e sollevando un sopracciglio.

Ammetto che lei ha un’aria familiare. Ma non saprei dire dove l’abbia potuta incontrare.

La bambina trattenne appena il fiato quando il ruggito del drago vibrò nuovamente nell’aria e Roxane fece ancora più salda la propria presa.

Forse lavora al Ministero?

Domandò di nuovo all’uomo biondo, rimanendo con il capo reclinato, per poterlo fissare in volto.
Gleb, l’elfo domestico era proprio dietro di lei, gli occhi di ghiaccio socchiusi ed attenti e per quanto la posa del corpo fosse scomposta e molle, era pronto ad agire con la consueta rapidità.
 
Top
5 replies since 7/8/2013, 22:24   122 views
  Share