IL LINGUAGGIO DI BALENE E DELFINI

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view post Posted on 10/2/2007, 10:12     +1   -1




PANORAMA

8 FEBBRAIO 2007

Cuore di balena

Luigi Bignami

Questi cetacei possiedono, si è scoperto, alcuni neuroni tipici dell'uomo e coinvolti nei sentimenti e nelle emozioni. Mentre si è visto che i delfini comunicano chiamandosi per nome Il comportamento dei mammiferi marini ha molte similitudini con quello dell'uomo.
Si sa, per esempio, che balene e delfini comunicano e che le prime soffrono quando muore una compagna. Ma ora ricercatori americani hanno fatto due scoperte importanti: che le balene possiedono neuroni tipici degli esseri umani e delle scimmie antropomorfe; e che i delfini si chiamano per nome. La prima ricerca è stata condotta da Patrick Hof ed Estel Van der Gucht del dipartimento di neuroscienze del Mount Sinai school of medicine di New York: il cervello delle balene possiede un gruppo di cellule che, nell'uomo e in alcuni primati, sono associate a sentimenti di empatia e coinvolgimento emotivo.
I ricercatori hanno individuato un tipo di cellula, il neurone spinale, nella corteccia cerebrale della megattera: area analoga a quella che, negli esseri umani, ospita queste cellule. Sebbene la funzione dei neuroni spinali non sia stata ancora del tutto compresa, questi paiono coinvolti nei processi cognitivi (apprendimento, memoria), nelle emozioni, nell'empatia e nell'organizzazione sociale.«Non mi aspettavo di trovare cellule fusiformi nelle balene» ha raccontato Hof. «Prima ne ho vista una sola, poi altre. Ho capito subito che ci trovavamo di fronte a qualcosa di importante, anche se è presto per affermare che questi mammiferi provino lo stesso tipo di sentimenti degli umani».
In alcune balene il numero di cellule fusiformi sarebbe triplo rispetto all'uomo. Il cervello delle megattere presenta, inoltre, un'organizzazione delle cellule in «isole», che potrebbero essersi evolute per aumentare l'efficienza della comunicazione tra neuroni.
Un'altra novità sui cetacei riguarda i delfini: come gli esseri umani, questi mammiferi hanno una sorta di nome individuale che usano, fischiando, per riconoscersi a vicenda.
La scoperta è stata fatta da Vincent Janik, esperto di mammiferi acquatici all'Università di St. Andrews in Scozia. Janik ha osservato come i delfini della varietà tursiope siano tra gli animali più rapidi a imparare nuovi suoni. «Ogni delfino apprende un fischio distintivo individuale nei primi mesi di vita, suono che sembra essere usato per il riconoscimento da parte degli altri simili» afferma.
Sin dagli anni 60, osservando delfini in cattività, gli scienziati hanno appurato che ognuno aveva un repertorio di fischi: ciò portò a ipotizzare l'esistenza di un linguaggio articolato, ma nessuno ne aveva decrittato le varie parti. Janik si è basato sui cetacei di Sarasota Bay (Florida), dove vengono studiati da 30 anni. Sono stati registrati i suoni emessi da ogni animale e isolati quelli che si ritenevano essere i nomi di ognuno.Alcuni delfini sono stati poi isolati dentro un recinto. I ricercatori hanno riprodotto artificialmente i fischi individuali. Risultato: c'era una forte risposta da parte dei delfini ai fischi-nome, gli altri invece venivano ignorati.
«I tursiopi sono i soli animali in grado di trasferire informazioni sull'identità senza alcun legame con la voce di chi la trasmette.
E se abbozzi di linguaggi sono stati individuati in pappagalli, balene, corvi, primati, i delfini sembrano essere i primi a mostrare l'esistenza di nomi nel loro modo di comunicare» conclude Janik.
 
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