NightStalkers |
|
| Una volta era facile. Tutti i telefonini avevano il display con lo sfondo verde e il testo nero. Poi sono arrivati gli sfondi blu, ambra, la retroilluminazione bianca e i display a colori. Oggi esistono diverse tecnologie applicate ai display dei telefonini. Ecco un elenco delle principali tecnologie utilizzate attualmente o in procinto di arrivare sui nostri cellulari.
1 LCD monocromatico
I display a cristalli liquidi (LCD) sono stati scoperti per la prima volta da un botanico austriaco nel 1888. I cristalli liquidi possono essere manipolati dalla corrente elettrica, e quindi modificare la loro forma. Sui telefoni cellulari monocromatici, i cristalli liquidi scuriscono i pixel bloccando la retroilluminazione. Uno dei maggiori vantaggi degli schermi monocromatici sta quindi nel loro basso consumo energetico, fattore che li rende ideali per i telefonini.
2 Display a colori a matrice passiva
La maggior parte dei primi display a colori dei telefoni cellulari impiegava la tecnologia a matrice passiva. Tali schermi sfruttano un sistema a griglia composto da più celle dislocate lungo linee verticali e orizzontali. In ogni singola cella viene applicato un campo elettrico in grado di orientare i cristalli liquidi verso una determinata direzione facendo passare più o meno luce in base alla loro inclinazione. In questo modo il pixel si accende. I display a matrice passiva, benché più economici da produrre, presentano generalmente degli inconvenienti, come il tempo di risposta inferiore e schermi meno luminosi, specialmente se paragonati alla matrice attiva (vedi punto 3). Un tipo molto comune di tecnologia a matrice passiva è la STN (Super Twisted Nematic).
3 Display a colori a matrice attiva
I display a matrice attiva utilizzano la tecnologia TFT (Thin Film Transistor). Comunemente impiegati su notebook e schermi per pc, i TFT contengono un transistor per ciascun pixel, dando vita a immagini più nitide a luminose. Tuttavia, i display TFT sono molto costosi e richiedono un maggior consumo di energia. Tali display sono quindi utilizzati su telefoni cellulari di fascia alta. Man mano che i cellulari supporteranno sempre più funzioni multimediali, la diffusione del TFT sarà sempre più popolare.
4 UFB
Mostrata per la prima volta nel marzo del 2002, la tecnologia UFB è stata sviluppata da Samsung. L'azienda impiegò un mese per decidere il nome dell'UFB, che letteralmente sta per Ultra Fine & Bright (ultra fine e luminoso). Si dice offra colori intensi, ottima risposta - come i display a matrice attiva (vedi punto 3) - e bassi consumi - come i display a matrice passiva (vedi punto 2). L'UFB è stata introdotta recentemente sui telefonini della casa coreana. Le prestazioni generali dello schermo sui telefonini che impiegano questa tecnologia dimostrano che deve essere tenuta in grande considerazione. Samsung realizza display anche per Nokia e Motorola, quindi sarà facile trovare schermi UFB su cellulari non-Samsung.
5 OLED
Una tecnologia che si sta facendo largo molto velocemente è quella chiamata OLED, Organic light-emitting diode. Il vantaggio dell'OLED sta nel basso consumo energetico e nelle suo ridotto spessore, consentendo di ridurre le dimensioni di dispositivi elettronici. Benché i telefoni cellulari che la sfruttano siano ancora pochissimi, ve ne sono già un paio all'orizzonte. Oggi viene usata sui display delle ultime fotocamere digitali. Sul mercato arriveranno diversi tipi di OLED, ma in generale questi display non necessitano di retroilluminazione in quanto i polimeri sprigionano luce quando viene attivata una carica elettrica.
|
| | |
