"Diari" Kurt Cobain, un pezzettino

"Mi sono davvero stufato dei consigli preoccupati di quelli che ti dicono cose tipo: "Avanti, amico mio, hai qualcosa di splendido tra le mani. Il gruppo, le canzoni che scrivi sono belle, dovresti davvero curarti. Non impazzire, rimettiti in piedi". Cavolo, magari fosse così facile e comunque onestamente non desideravo tanta attenzione e non sono neppure impazzito, anche se questa sarebbe una cosa che molti vorrebbero vedere. È un pensiero divertente che una personalità rock di pubblico dominio si distrugga mentalmente. Ma, mi dispiace, amici, devo dire di no. (...) Lo trovo davvero buffo. È come se fossimo riusciti a creare un miniscandalo rock perché non sono affatto preoccupato per me o per qualcun altro quanto vorrebbero farci credere i media. Credo che il problema con la nostra storia sia che non c'è roba vera e interessante a sufficienza per trarne un bel racconto. Mi sono lamentato abbastanza, forse troppo, però vabbè, tanto per ogni scorbutico, arrogante, irascibile, autoproclamato giudice rock c'è almeno un migliaio di ragazzi."


Volevo condividere con voi - amichi mia - questo pezzo dal diario di KC, che mi pareva interessante.
Per la cronaca è stato scritto dopo Nevermind (intorno ai suoi 24/25 anni).

esistono due versioni dei diari di kurt... io ho quella bollata 'best seller' che se la vedi di profilo pare la metà di quello della prima stampa... mi chiedo se nel libro che ho io ci siano meno pagine e racconti... poi mi pare di avere la brama del guardone e smetto di chiedermelo

interessante comunque.
grande fil.

3 perle di uno dei più grandi filosofi contemporanei.
gene simmons, si, quello dei kiss, a proposito di kurt e dei suoi nirvana.
(per chi non lo sapesse, come altri milioni di persone kurt era fan dei kiss. i nirvana appaiono in alcuni tributi ai kiss)

1)quando inizi a fischiettare una canzone, significa che possiede una sensibilità pop. fischettavo le canzoni dei clash. ma non ho mai fischiettato una sola canzone dei sex pistols. i pistols erano una band infinitamente più eccitante dei clash, ma i clash avevano canzoni migliori. per me i nirvana sono una pop band. non credo che "pop" sia una parolaccia. per me significa semplicemente: "hey, sai scrivere una canzone!"

2)voglio che più gente come Kurt Cobain e Jerry Garcia si droghi e si uccida. difendo completamente il diritto di queste rock star di diventare dei drogati e morire. li voglio vedere tutti morti così si tolgono dalla mia strada.

3)se mi dici che hai manie suicide e hai 20 anni, sei in buona salute, bello, bianco, significa anche che sei un privilegiato.
significa che mamma e papà hanno un sacco di soldi. quindi la mia domanda è: CHE CAZZO HAI DA ESSERE INFELICE?
Cobain era genuino, ma completamente fuori di testa. se sei ricco e bianco, non me ne frega un cazzo che sei infelice.
se essere famoso ti crea problemi, vattene a Timbuctu.
se hai dei problemi con i tuoi soldi, versa tutto sul mio conto in banca.

gene simmons... l'ho sempre detto che è un gallo. lui tra musica e figa ha capito tutto

soprattuto figa
quella pelosa di
cher...


se

un po' tanto generico, ma vabbè.
fa parte del suo personaggio dire cose del genere.

ma è ovvio che è generico, però, come già EBBIMO a dire sulle cosiddette "malattie della società del benessere", insomma, cazzo c'hai da essere infelice?

Capisco quello che dici.
A proposito, potrei citarti Woody Allen ("in casa mia nessuno ha mai pensato al suicidio. Eravamo troppo poveri per poterlo fare").
Però esiste la depressione cronica.
Ed è una malattia.

secondo me c'era altro dietro. ho questo sospetto da un po'.

io inizio a sospettare che la lettura di questo libro ti abbia cambiato. qualche mese fa non avresti detto questa cosa.


ognuno la pensa come vuole e ci mancherebbe altro.

io ho la mia opinione come qualsiasi persona, e penso che certe persone sono troppo fragili per il successo. tutto qua. ecco uno dei motivi per cui non mi interessa conoscere di persona i musicisti o gli artisti che mi piacciono. gli lascio la loro privacy, non sia mai gli rompessi i coglioni.

ni.
sicuramente la lettura del libro mi ha aggiunto qualcosa.
ma sulla depressione cronica potrei farti un esempio pratico (un amico) che ho vissuto di persona.


disanima perfetta.
su questo sono d'accordissimo.

Questo è un argomento che mi tocca molto.
Non la chiamerei fragilità, non riesco a trovare un nome adatto. Forse incapacità, incapacità a trovare una "collocazione", non riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. Penso sia una questione di energie, che mancano. Da cosa scaturisca questo malessere non lo so, credo ci si nasca. (non mi sono spiegata lo so, peccato)

E non penso nemmeno sia legato al successo. Secondo me ci sono persone che hanno una fragilità (o come altro vogliamo chiamarla) che gli impedirebbe di vivere comunque, anche una vita "normale".
Il successo forse amplifica questo disagio o aiuta a porre fine più rapidamente a una vita in ogni caso difficile.


Ah... lasciamo stare.