IL QUARTIERE COPPEDE' A ROMA!

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vwgolflover
TOPIC_ICON3  view post Posted on 10/1/2007, 21:59




IL QUARTIERE COPPEDE' A ROMA (www.romainweb.it)

Coppedè: quell'atmosfera dei castelli di carta in rilievo con i quali i bambini giocavano impersonando una principessa e un principe. Lo stile architettonico di Coppedè si avvicina al Neoeclettismo, ma è ammorbidito dal Liberty. Uno stile Liberty che traeva ispirazione dalla natura, imitandone le figure, la morbidezza e le forme. Ma se il citato stile Liberty si atteneva a una rigorosa regola compositiva, lo stile Neoeclettico fuse in sé regole all'apparenza opposte: quando un loggiato rinascimentale si affianca a un arcone medievaleggiante. Per questo lo stile Coppedè non ha veri e propri precedenti; e neanche ha avuto seguaci. Una tipologia artistica a sé stante dunque, in cui lo stile vive tra passato e presente, tra fantasia e realtà come in un gioco o in un sogno. Ed in effetti entrare nel quartiere Coppedè è come affacciarsi ad un sogno. Si resta affascinati, incantati dalle forme, dai colori e dai giochi architettonici più disparati.

Piazza Mincio è nel cuore del quartiere Coppedè, compreso tra via Tagliamento e Corso Trieste; il complesso architettonico è costituito da palazzine e villini progettati - e in gran parte costruiti - dall'architetto-scultore Gino Coppedè (1886-1927). Coppedè dopo aver lavorato in diverse città italiane (Firenze, Genova, Messina), fu chiamato nel 1913 a Roma, con l'incarico di progettare e costruire un intero quartiere, terminato però solo dopo la sua morte a causa dell'interruzione dei lavori durante la I Guerra Mondiale (in effetti i palazzi più distanti dal nucleo iniziale attorno a Piazza Mincio sono diversi nello stile rispetto alle costruzioni originarie).

Il quartiere Coppedè è composto da 17 villini e 26 palazzine, disposte a raggiera intorno proprio a Piazza Mincio, l'epicentro appunto. Le unità abitative sono sotto forma di palazzine e di villini: il villino ha una altezza massima di 19 metri; disposto su due-tre piani, circondato da uno spazio verde, rappresenta l'imitazione di un piccolo castello con grandi cancellate di confine, torrette, archi e reggifiaccole in ferro battuto, che, come per il Villino delle Fate che si trova nella piazza centrale, sono usati soltanto come semplice elemento decorativo. La palazzina può invece presentare più piani e non sempre è circondata da uno spazio verde, a causa del suo frequente diretto confine con la strada. La sua leggerezza è data dalla traforatura delle logge e dei balconi. Entrando nel piccolo quartiere Coppedè si varca la soglia passando sotto il magniloquente Arco d'ingresso, esempio di stile eclettico, celebrativo, affiancato da due torri, il tutto decorato con fregi, stucchi, cornicioni, mascheroni, balaustre, statue e logge. Subito dopo l'ingresso si trova la Fontana delle Rane, in progetto di restaurazione per la prossima estate. L'opera ha il potere di sottolineare l'importanza del luogo principale del quartiere, grazie ai simbolismi dell'acqua, della vita, della natura; fondendo il tutto con l'opera umana in un armonioso e rumoroso gioco. Tutti i villini che si affacciano sulla Piazza sono insiemi di stili diversi. Il Villino delle Fate, il più appariscente, presenta nella facciata e nei muri perimetrali uno spazio architettonico ritmato da loggiati irregolari, arconi e semiarconi, scalinate e tettoie. Svariati i materiali usati per l'esterno: marmo, travertino, laterizio, terracotta smaltata e vetro. Ed in più il gioco di luce-ombra creato dagli alberi di alto fusto, dai cespugli, dalle palmette, conferisce al tutto una splendida atmosfera surreale.
 
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