Ci stringiamo la mano e dal contatto mi accorgo che ho la mano più fredda del solito, forse è per la birra che mantenevo.
- Silver è un canelupo cecoslovacco argentato, argento è il nome adatto a lui. E' la mia anima; può sembrare strano ma è l'unico essere che mi ami per quello che sono, che non ha paura di me nè per ciò che sono nè a causa del mio lavoro. E' l'unico che non mi tradirebbe appena volto le spalle. L'unico fin'ora che mi abbia dimostrato che al mondo non esistono solo traditori. - spiega approfonditamente la ragazza.
- Però è sempre un cane - osservo.
Non credo che i cani possano dimostrare che il mondo non è fatto di traditori. I traditori sono persone, umani o immortali che siano. Non si può assolverle grazie ai cani che, si sa, sono fedeli e non tradiscono con qualche eccezione.
- E' importante non dimenticare mai le nostre debolezze, - sorride dopo una lunga pausa.
Annuisco, concordo perfettamente, anche se non capisco cosa c'entra col discorso di prima.
- E poi pensa a come hai reagito tu a sapere che il cane di un lycan si chiama Silver, immagina un povero vampiro che abbia la sfortunata idea di farmi del male e mi senta chiamare Silver! -dice ridendo.
Rido anch'io, - immagino che un vampiro abbia da temere più te che silver - osservo. Forse è persino una specie di complimento, ma per me è un dato di fatto. Io farei più attenzione a un lycan che a un cane che, per quanto possa essere addestrato, non può mai eguagliare la pericolosità di un lycan.
- Tempo fa conoscevo un lycan che aveva un cane di nome Silver - dico ricordandomi di Santine. Mi chiedo che fine abbia fatto, non lo vedo da prima dell'inizio della guerra, spero che non gli sia successo niente.