Il Tendone 1, Quest n. 4

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view post Posted on 14/2/2012, 16:21
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Il Fato

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Quel giorno nel tendone numero uno era stato allestito il famoso spettacolo con i Grifoni. Il domatore Fortesque si era cimentato in una serie di numeri da circo, continuando a ripetere alla folla di come fosse facile, tutto sommato, tenere gli animali sotto controllo. Il domatore, lasciandosi trasportare dagli incitamenti della gente, consentì ai bambini di scattare fotografie per qualche minuto. Uno dei grifoni, infastidito dai numerosi flash, si agitò, sbattendo Fortesque a terra con un'unghiata. Il domatore, con uno squarcio sul petto, rimase alla mercé dell'animale imbizzarrito, costringendo la folla a scappare terrorizzata. L'uomo era in balia del Grifone, qualcuno si sarebbe fatto avanti per salvarlo? Si trattava di un animale ammaestrato, che poteva essere riportato alla calma ma occorreva mostrare una certa decisione, oltre che coraggio da vendere.

Quest multipla, almeno due partecipanti


Edited by MasterHogwarts - 15/4/2018, 00:27
 
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Alexander Black
view post Posted on 24/4/2012, 14:05




Quel giorno ad Alexander era venuta la splendida idea tra una lezione e un'altra di andare a vedere lo spettacolo con i Grifoni nel tendone allestito vicino lo zoo.
Aveva appena posato i libri di Incantesimi nel baule di fronte il letto nella sua camera di dormitorio, quando improvvisamente entrò il suo compagno di stanza che lo colse sul fatto.
Molto preciso lui, lo invitò ad andare a lezione di Erbologia, non sapeva che Alexander aveva già finito le lezione del secondo anno, aveva quindi un'ora libera.
Decise di incamminarsi verso lo zoo per il tanto atteso spettacolo con i Grifoni.
Prese bacchetta e mantello e con vestiti casual si avviò verso la capitale del mondo magico.
Appena arrivato a destinazione, si accorse di essere in ritardo, già lo spettacolo con il domatore Fortesque era già iniziato.
Arrivò però nel punto più saliente, forse, di tutto lo spettacolo.
Un grifone infastidito dai flash, si agitò, sbattendo il domatore a terra.
La folla alla visione della ferita sul petto di Fortesque scappò terrorizzata.
L'uomo era in pericolo, avrebbe potuto fare qualcosa Alexander?
Mano ferma serviva, Alexander era pronto?
Si avvicinò al bordo del circo e cercò di vedere meglio la situazione.
 
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Emy Black
view post Posted on 25/4/2012, 11:11




In attesa dell'inizio delle lezioni del secondo anno, Emy aveva pensato a cosa fare per distrarsi, a quanto pare al castello erano tutti intenti a svolgere qualche compito. Così aveva tolto la divisa e aveva indossato abiti babbani, un paio di jeans scuri e stretti, una t-shirt colorata sopra e una sciarpa grigia. Nella pratica borsa a tracolla solo un libro e la fidata bacchetta. La sua destinazione era Londra, e precisamente lo zoo. Aveva sentito che spesso si svolgevano spettacoli coi grifoni o con latri animali magici. Emy non vedeva l'ora di passare al terzo anno per poterli studiare da vicino, ma per il momento doveva accontentarsi dello zoo. Arrivò nel tendone dello spettacolo proprio nel momento in cui la situazione si stava mettendo male, il domatore era stato sbattuto a terra dall'animale, che ora si mostrava arrabbiato fuori controllo. La folla si era spaventata, molti si stavano allontanando dal tendone, ma Emy, presa da chissà quale impeto di coraggio, aveva deciso di avvicinarsi, guardando da più vicino la scena. Aveva notato che anche un ragazzo aveva fatto la sua stessa scelta, così si era avvicinata a lui, subito dietro, la bacchetta salda in mano. Si doveva capire meglio la situazione.

PUNTI SALUTE: 103
PUNTI CORPO: 54
PUNTI MANA: 58
PUNTI ESPERIENZA: 2,5
 
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view post Posted on 25/4/2012, 17:07
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Il Fato

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Due giovani ragazzi, armati di avventatezza e di belle speranze, contrastarono il moto della folla (piuttosto propensa a indietreggiare urlante, piuttosto che avanzare verso il pericolo, avvicinandosi alle ringhiere circolari che separavano il "palco" movimentato dalle più tranquille tribune. Di certo non ci sarebbe voluto un Auror per superarle, il loro compito era semplicemente quello di avvisare i clienti dello zoo di non oltrepassare quel punto. Era saggio, dunque, ignorare il tacito consiglio, gettandosi nelle fauci del Grifone? Era una creatura pericolosa, molto più di quanto immaginassero, e poi certamente incidenti del genere erano previsti: tre maghi armati di bacchetta si avvicinarono da tre diverse parti al Grifone, bacchette alla mano, prima che questi potesse infierire sul Domatore, steso a terra e sul punto di svenire. Dovevano essere maghi addestrati per far fronte a quell'evenienza, si notava dalle movenze, dalle posizioni precise che avevano assunto per accerchiare la bestia, oramai fuori controllo. Uno di questi fece silenziosamente segno ai ragazzi di andare via, sarebbero stati solo un peso per loro, e se fossero rimasti feriti lo zoo ci avrebbe rimesso un bel pò di soldoni in cause e misure precauzionali aggiuntive.
Ma qualcosa andò storto.
Il Grifone approfittò dell'istante di distrazione del mago per levarsi in volo verso di lui, artigliandolo al petto e afferandolo, mentre i colleghi basiti lanciavano incantesimi immobilizzanti in direzione della bestia, nella speranza di fermarla. Una di queste fatture colpì, aihmè, proprio lo sventurato mago che non potè far altro che assistere alla propria sventurata sorte: sollevato in aria di peso, venne scagliato a terra qualche metro più in là con violenza, e rimase fermo a terra. Il Grifone atterrò nuovamente ed emise un lungo verso, a metà tra un grido e un ruggito, che fece indietreggiare perfino i due domatori di supporto.
Uno di questi gridò all'indirizzo dei due giovani studenti, ormai disperante del fatto che il Grifone si calmasse autonomamente.

"Via, via, veloci!"
Il Grifone "ruggì" di nuovo all'indirizzo dei quattro presenti e graffiò la sabbia dell'arena. La folla, nel frattempo, aveva quasi totalmente abbandonato il tendone, o si era comunque ritirata nelle parti più remote di esso, ammonticchiandosi sulle scalinate superiori. Perché non imitarli? Che potevano loro contro tale bestia?



Allora giovani, benvenuti nella quest. Vi prego di postare, oltre alle statistiche (se non l'avete già fatto), il vostro abbigliamento, più eventuali artefatti magici (nel vostro post iniziale non avete fatto cenno a mantelli o particolari vesti incantate, dunque non potrete dire di possederne al momento :P ). La situazione è ampiamente descritta, ma vi faccio un sunto: il grifone e i due domatori di sostegno sono nell'arena, circondati da una ringhiera in ferro. Il pubblico ha abbandonato gli spalti o si è ritratto, impaurito, e oltre al domatore Fortesque un altro domatore di supporto è stato atterrato.
Usate il cervello, descrivete tutto con cura, fate le vostre mosse con saggezza.
Per domande o altro, mp.

P.S: non ho problemi a mandarvi via da questo tendone con un braccio in meno, ergo evitate azioni suicide, poiché non vi salverò se vi gettate contro il grifone ululando insulti :asd:

Buon Game.
 
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Alexander Black
view post Posted on 26/4/2012, 14:06




Alexander si avvicinò alle ringhiere circolari che separavano le tribune dal palco.
Notò che non era l'unico ad esser entrato nel tendone mentre la folla correva urlante verso l'uscita.
Una ragazza in abiti babbani si avvicinò al ragazzo, aveva la bacchetta salda in mano.
Stai attenta!
Prudente Alexander si allontanò lasciando la zona centrale a tre maghi addestrati che tentarono di calmare il Grifone.
Uno dei maghi armati fece cenno ad Alexander e compagna di andare via, vite a rischio inutili.
Rimarrò qui
Urlò in risposta Alexander mantenendosi calmo, la ragazza sarebbe rimasta con lui?
La scena mutò velocemente, il domatore che rivolse in un primo momento attenzione ai due studenti di Hogwarts venne preso al volo dal Grifone e sollevato a mezz'aria.
I domatori tentarono di immobilizzarlo ma per sfortuna riuscirono a colpire solo il mago armato che si trovava tra le sue grinfie.
Dopo aver scagliato a terra, emise un verso che fede indietreggiare istintivamente il giovane Grifondoro.
La folla nel mentre si era allontanavo quasi definitivamente dal tendone, si era ammucchiata in gruppetti sugli spalti superiori.
Un ultima frase venne rivolta ai due giovani da un domatore ancora sbalordito dalla scena.
Vi aiuteremo!
Con quelle parole Alexander fece uscire il coraggio che caratterizzata la sua casata, portò la bacchetta davanti a sé ad altezza busto pronto a usare incantesimi.
La ragazza in tutto questo avrebbe partecipato?



Punti Salute: 162
Punti Corpo: 152
Punti Mana: 117
Punti Esperienza: 22.5

 
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Emy Black
view post Posted on 26/4/2012, 18:49




Ma che le era venuto in mente? Cacciarsi nei guai non era mai stata la priorità per Emy, non era coraggiosa nè avventurosa. Aveva fatto male a seguire il suo istinto, il grifone si stava dimostrando più violento e furbo del previsto. Uno dei maghi accorsi fu scaraventato dalla bestia a qualche metro di distanza, sotto lo sguardo dei quattro che erano rimasti lì, la Corvonero, il giovane a pochi passi da lei e altri due maghi, che ora intimavano ai due ragazzi di andarsene. Emy non sapeva cosa fare, fissava il grifone con un misto di paura e confusione, chiaramente si era spaventata dalla violenza dell'animale, ma non sapeva cosa fare, aveva paura che se si fosse data alla fuga avrebbe attirato l'attenzione della bestia, e non voleva fare la fine del mago con cui se l'era presa pochi istanti prima. I due maghi rimasti erano adulti, eppure sembravano lievemente in difficoltà, il ragazzo invece, a pochi metri da Emy, dimostrava un coraggio sfacciato. Alla richiesta dei maghi di scappare, aveva risposto con un secco -Rimarrò qui- poi, probabilmente notando la presenza della ragazza aveva aggiunto -Vi aiuteremo!-
Bene, Emy non sapeva proprio cosa fare, ma qualcuno l'aveva aiutata a scegliere. Continuava a ripetersi che scappare non sarebbe stata una mossa intelligente, non voleva farsi notare dall'animale. Il ragazzo aveva inoltre detto ai due maghi che li avrebbero aiutati. La giovane sperava che almeno lui avesse in mente un piano per risollevare la situazione. Ormai era lì, per quanto potesse arrabbiarsi con se stessa per questo, ormai si trovava in quel tendone, davanti ad un grifone arrabbiato, ma almeno non era da sola. Si convinse che il giovane mago aveva un piano, che sarebbe andato tutto bene. Quindi rimase a pochi metri dal giovane, leggermente più indietro, esattamente dov'era prima. Le gambe le tremavano, ma doveva farsi forza, il ragazzo doveva avere una soluzione. O i due maghi l'avrebbero trovata. Intanto stringeva la bacchetta nella mano destra, come per scaricare la tensione. Quindi rispose alle parole del ragazzo, ma senza troppa convinzione.
-Si, vi aiuteremo- Non era sicura delle sue capacità nelle situazioni normali, figuriamoci contro un grifone. Ma doveva ripetersi che non era da sola, c'erano tre uomini insieme a lei. Sarebbe andato tutto bene.
 
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view post Posted on 27/4/2012, 13:34
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Il Fato

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Il grifone ruggì nuovamente mentre uno dei due domatori, quello che invece di scacciare i due ragazzini si era avvicinato alla bestia, cercava di calmarlo con il suono della sua voce. Ma il grifone non guardava assolutamente a lui: con gli arcigni occhi aquileschi puntava infatti prima i due ragazzi con la bacchetta, poi l'uscita posteriore del tendone, alla quale cercò di avvicinarsi progressivamente arretrando. Doveva essere una bestia molto intelligente a dispetto del suo destino di animale da circo, poiché continuò a puntare periodicamente le bacchette dei domatori e dei ragazzi. I primi, esitavano però a incantare la bestia: malgrado il danno da lei fatto fosse notevole (il circo avrebbe comunque dovuto pagare le cure mediche dei due domatori feriti, prendere ulteriori precauzioni per i prossimi spettacoli, rimborsare i biglietti e forse anche cancellare per un pò lo spettacolo con i grifoni, per non parlare delle denuncie che sarebbero arrivate), ferendola o comunque attaccandola la si sarebbe fatta arrabbiare ulteriormente, e i rischi sarebbero aumentati; tuttavia non potevano nemmeno permettere che la bestia fuggisse: rapidamente il domatore più vicino alla creatura puntò la bacchetta verso la porta, e questa magicamente si chiuse, mentre il rumore del lucchetto scattava. Da lì, non sarebbe certo potuta passare... Ma a quanto pareva il grifone non aveva intenzione di rinunciare alla sua possibile via di fuga, ora che ne aveva vista una dopo anni di prigionia e ridicoli esercizi circensi, poiché continuò a indietreggiare verso la porta mentre il domatore la seguiva, lentamente, sperando che si intrappolasse da sola non riuscendo ad aprire l'uscita. L'altro domatore, invece, quello che già una volta aveva gridato ai due ragazzini di andarsene, ormai furibondo urlò nuovamente lo stesso imperativo:
"Andatevene!"
Non capiva la voglia dei due giovani di rimanere a combattere quella bestia, mentre tutti gli altri spettatori si tenevano ben lontani dalla creatura, ritirandosi rumorosamente verso l'uscita principale del tendone.
Era forse il coraggio? O forse la semplice stupidità, la soipravvalutazione delle proprie capacità?
Ma non aveva tempo da perdere con giovani del genere, e dopotutto era certo che non se lo sarebbero fatti ripetere due volte, tanta era la rabbia con la quale aveva gridato loro.
Velocemente si voltò e con uno speciale incantesimo sollevò il corpo di Fortesque, scavalcando poi le inferriate per portarlo via, mentre urlava al compagno:

"Ramon, chiamo aiuti, tu tienilo fermo e allontana il corpo di Noel!"
Eh già, perché il corpo del terzo domatore era rimasto a terra, immobile. Ma Ramon era troppo impegnato con la bestia per poter aiutare il compagno: doveva fermarla, prima che facesse altri danni, ma questa continuava a indietreggiare verso la porta ormai magicamente chiusa.
E in tutto questo, i ragazzi cosa avrebbero fatto?





La bestia e il domatore Ramon si allontanano verso il fondo del tendone, ove v'è una piccola porta di servizio adesso chiusa magicamente. Il domatore che vi ha urlato contro, invece, è uscito dal tendone con il corpo di Fortesque. Un terzo domatore, Noel, è steso a terra, immobile... Che farete?
 
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Alexander Black
view post Posted on 27/4/2012, 13:51




La situazione mutò non in positivo.
Il grifone, stordito ancora dai flash degli spettatori accorsi al suo ormai abitudinario esercizio giornaliero, ruggì per la seconda volta.
Uno dei due domatori cercò di calmare con la sua voce l'animo tempestoso dell'animale da circo, troppo intelligente per rimanere lì.
Dopo aver indicato con gli artigli qualsiasi mago armato di bacchetta si diresse verso l'uscita del tendone, non voleva più rimanere nel tendone.
La porta per fortuna venne sigillata magicamente da uno dei due domatori, l'altro dopo aver riprovato a convincere i due giovani a scappare mediante un incantesimo sollevò il corpo inerme di Fortesque e insieme uscirono dal tendone.
Rimasero lui, la ragazza e un domatore che aveva seguito il grifone avvicinarsi alla porta d'uscita.
Prima di andarsene, il "salvatore" di Fortesque urlò un consiglio al compagno domatore, doveva calmare il grifone e allontanare il corpo di Noel.
Chi è Noel? Voltandosi verso un angolo dell'arena Alexander notò un corpo immobile a terra, un domatore.
Dobbiamo portarlo in salvo
disse rivolgendosi alla ragazza accanto.
In qualche modo dovevano allontanarla dalla visuale del grifone, se la avrebbe attaccato una seconda volta, la morte se lo sarebbe portato via.
Cosa fare?
Alexander camminando vicino le ringhiere dell'arena si avvicinò dove si trovava il corpo del domatore a terra.
Un incantesimo serviva, sì ma quale?
Hai qualche idea?
chiese alla compagna d'avventura. Sì era diventata ormai un'avventura, non aveva niente a che vedere con una gita tranquilla allo zoo.

 
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Emy Black
view post Posted on 27/4/2012, 20:52




*Stupida, stupida Emy, dannazione, che ti è venuto in mente?* La voce nella sua testa non le lasciava tregua, si era cacciata in un bel guaio entrando in quel tendone. La situazione non stava migliorando, gli uomini non si stavano dimostrando abili del gestire la situazione, che avrebbe potuto fare lei? Il suo ottimismo le diceva che non poteva finire male, era pur sempre un grifone solo, presto sarebbero arrivati altri soccorsi, la situazione sarebbe megliorata. Però la realtà si scontrava con quei pensieri, già uno dei maghi giaceva a terra, un altro era appena uscito dal tendone, Emy non era nemmeno tanto sicura che sarebbe tornato. O magari avrebbe chiamato aiuto, di certo l'avrebbe fatto. Intanto il grifone si stava spostando da un lato insieme ad uno dei domatori, proprio in corrispondenza di una porta di servizio serrata magicamente. Se non altro c'era ancora un domatore a fronteggiare la bestia. Cosa avrebbero potuto fare i due ragazzi? Erano solo studenti, il giovane non sembrava tanto più grande di lei nè così esperto. Di certo aveva coraggio da vendere, sicuramente più di lei. Le gambe di Emy continuavano a tremare, davvero non sapeva cosa avrebbero potuto fare, gli incantesimi che conoscevano sarebbero bastati? A risvegliare Emy dai suoi pensieri fu la voce del ragazzo che, indicando l'uomo steso a terra disse -Dobbiamo portarlo in salvo-
Se non altro stava prendendo in mano la situazione. Emy non avrebbe saputo cosa fare, quindi sicuramente avrebbe assecondato il giovane, che sembrava più convinto di lei. Mosse il capo in segno di assenso, per far capire al ragazzo che avrebbe collaborato. Quindi il giovane le chiese se avesse qualche idea su come aiutare l'uomo. Emy cominciò a scavare nella sua memoria, quali incanti potevano fare al caso suo? Non conosceva incantesimi di levitazione abbastanza potenti da sollevare un uomo, nemmeno gli incantesimi di guarigione appresi al primo anno potevano servire a qualcosa. Si rese conto che come maga poteva essere praticamente inutile in quella circostanza, a meno che il ragazzo non conoscesse qualche incanto utile l'unica possibilità era quella di sollevarlo di peso e portarlo fuori, non sarebbe stato facile, ma era l'unica cosa che avrebbero potuto fare per il poveretto. Così, con la voce tremolante seguì i movimenti del giovane che si avvicinava all'uomo e disse
-A meno che tu non conosca qualche incanto utile, l'unica cosa che possiamo fare è portarlo fuori di qui con la forza-
Il giovane sembrava più esperto di lei, possibile che non conoscesse proprio nessun incanto? L'avrebbero portato fuori di peso dal tendone, e magari una volta fuori avrebbero potuto utilizzare un periculum, o ragionare a mente fredda, dato che il grifone sarebbe stato lontano dalla loro visuale.

 
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view post Posted on 28/4/2012, 10:25
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Il Fato

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I due costeggiarono le ringhiere dell'arena fino a ritrovarsi di fronte al corpo dello sventurato Noel, paralizzato a terra con gli occhi chiusi. Teneva il braccio della bacchetta rigido, fermo in una posizione innaturale: doveva esserselo rotto, ma evidentemente l'incantesimo castato dai suoi stessi compari gli impediva di lasciarlo cadere a terra. Le voci dei due ragazzi, che discutevano della possibilità di portare fuori l'uomo con la magia, sembrarono tuttavia provocare una reazione in quest'ultimo: Noel mosse infatti la testa, dischiuse leggermente gli occhi, e mormorò col fiato mozzo:
"Aiu-ta-te...mi"
Quindi svenne, fece cadere la testa di lato, e un rivolo di sangue cominciò a scendergli dalla bocca.
Ovviamente la fuoriuscita di liquidi, che non fossero gastrici o al massimo mucosi, dalla bocca era piuttosto innaturale: quell'uomo doveva essersi fatto male sul serio, di certo necessitava di cure mediche.

Ma c'era anche un altro problema a cui far fronte: il grifone, infatti, proprio in quel momento era giunto davanti alla porta posteriore del circo, un minuscolo sportello di metallo che comunque non sarebbe mai riuscito a farla passare. Dopo aver appurato con un calcio che la porta fosse effettivamente chiusa, l'animale fintò un attacco verso il rimanente domatore, emettendo un nuovo stridente ruggito. L'uomo, persi totalmente i sudori freddi di qualche attimo prima, castò immediatamente uno stupeficium in direzione della creatura, che agilmente però scarto la fattura; quest'ultima rimbalzò sulla porta di metallo e, visibilmente indebolita, colpì Ramon ad un fianco costringendolo a un gemito di dolore, mentre il bacino gli si immobilizzava e lui perdeva l'equilibrio, cadendo su un fianco. La bestia approfittò del vantaggio: voltandosi verso la parte di telo del tendone vicino alla porta, con un ultimo ruggito l'artiglio, provocando uno squarcio di discrete dimensioni. A nulla servì il petrificus totalus castato dal domatore steso a terra, che andò a colpire parte del tendone, perché dopo aver preso una piccola rincorsa la bestia saltò agilmente (probabilmente uno dei numeri ai quali era stata addestrata prevedeva il salto all'interno di cerchi, o qualcosa del genere) all'interno dello squarcio, ampliandolo e fuoriuscendo finalmente dal tendone. Da fuori si udirono alcune grida di spavento, mentre Ramon tentava inutilmente di sciogliere l'incanto che gli intrappolava il bacino per inseguire la bestia... Quel Grifone, benché ammaestrato, aveva dato prova di un'intelligenza assai fuori dal comune, e sembrava pronto a fuggire, o a far danni. Andava fermato, il prima possibile.





Libero arbitrio, ancora una volta: Noel è definitivamente svenuto, e sputa sangue (no, non è normale).
Nel frattempo, il Grifone è fuoriuscito dal tendone, e va fermato al più presto prima che cominci a far danni, o fugga. Potete dividervi, concentrarvi sul trasporto dell'uomo fuori da lì, o andare entrambi a fermare il grifone: nell'ultimo caso, fermate il vostro role però a quando fuoriuscite dal tendone. Enjoy.
 
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Alexander Black
view post Posted on 28/4/2012, 13:28




La visione del povero domatore a terra non fu delle migliori.
Dalla posizione innaturale in cui teneva la bacchetta fece pensare al giovane Grifondoro che il braccio si era rotto a causa dell'urto con il suolo.
In qualche modo dovevano curarlo e portarlo fuori dal tendone.
La ragazza rispose con consenso alla proposta di Alexander, lo avrebbe seguito per il momento.
Bisognava curare Noel, come fare?
Pensa Alexander, pensa!
l'illuminazione arrivò dopo aver visto il corpo muoversi, sputando sangue chiese aiuto sillabando.
Dopo essersi accasciato di nuovo al suolo, Alexander tese la bacchetta verso l'arto rotto del domatore ferito.
Ferula!, esclamò.
L'incantesimo sarebbe servito a riparargli il braccio rotto fasciandolo con stecche e bende.
Avrebbe funzionato?
La situazione mutò parallelamente per quando riguarda Ramon e il Grifone, quest'ultimo arrivò alla porta del tendone.
Dopo svariati tentativi riuscì a uscire creandosi un'apertura nella parete della tende.
Ramon tentò invano di fermarlo ma uno Stupeficium rimbalzando lo colpì al fianco e perdendo l'equilibrio perse anche la visuale sul Grifone.
Rimani qui con lui?
domandò alla giovane accanto a lui.
Qualcosa dovevano fare, dividersi sarebbe stata la cosa migliore.


 
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Emy Black
view post Posted on 28/4/2012, 17:08




I due giovani si erano avvicinati all'uomo steso a terra, col braccio piegato in una posizione innaturale. Avendoli visti questi li aveva supplicati di aiutarlo, col respiro strozzato dal sangue che intanto cominciava ad uscirgli dalla bocca. Un'immagine agghiacciante. Emy lo fissò per qualche attimo, terrorizzata da quello che vedeva, si sentiva completamente inutile, non conosceva incanti che potessero aiutare il poveretto. E meno male che voleva diventare medimago. Per fortuna il ragazzo agì sul braccio del giovane, cercando di sistemarglielo, solo il fato poteva dire se l'incanto avrebbe funzionato o meno. Intanto il grifone era uscito dal tendone, seguito dal domatore che gli stava tenendo testa, cercando di scagliargli un incantesimo dopo l'altro, ma con scarso successo. Dopo aver castato l'incanto, il ragazzo aveva intenzione di seguire l'animale fuori dal tendone. E voleva che Emy restasse lì con l'uomo a terra che sputava sangue. La ragazza aveva paura, andava bene aiutare il circo a fermare il grifone, andava bene anche la ricerca di avventura, ma davanti a loro c'era un uomo che stava male, forse non potevano nemmeno capire quanto, e dopo la sua ultima supplica il giovane voleva lasciarlo lì? I due ragazzi sarebbero stati inutili anche fuori, se un domatore non poteva fronteggiare la bestia, come potevano farlo due studenti di 14 anni? E come poteva lasciarla lì con l'uomo? Ben consapevole del fatto che Emy non conoscesse incanti necessari in quella situazione? Da sola non avrebbe nemmeno potuto portarlo fuori. Rischiava solo di peggiorare le situazioni dell'uomo. Non poteva restare lì da sola, dovevano uscire insieme all'uomo, una volta fuori avrebbero preso strade diverse, ma Emy doveva attirare l'attenzione su quell'uomo in condizioni pietose. Raccogliendo un po' di coraggio guardò il giovane negli occhi e disse
-Non posso restare con lui, non conosco incantesimi per guarirlo e non ho la forza sufficiente per alzarlo-
Un breve respiro, quindi continuò
-Dobbiamo portarlo fuori, poi io posso andare a cercare aiuto e tu puoi seguire il grifone, ma lasciare quest'uomo qui sarà peggio.-
Sperava davvero che il giovane capisse, la vita umana era la cosa più importante in quella situazione. Uscendo da lì avrebbero aiutato l'uomo e si sarebbero avvicinati al grifone, avrebbero ottenuto due cose in una insomma.

 
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view post Posted on 29/4/2012, 09:53
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Il Fato

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L'incantesimo del giovane funzionò: l'arto superiore del povero domatore Noel venne "steccato" davanti ai loro occhi e avvolto da bende, in modo che l'uomo non potesse muoverlo (certo che, essendo svenuto, avrebbe avuto ben poco da muovere anche volendolo). Ma era davvero il braccio il problema peggiore? I gridi dall'esterno del tendone aumentarono, e benché fossero piuttosto distanti, i due ragazzi poterono udire indistintamente lo stridulo ruggito del Grifone e il rumore di qualcosa che si accartocciava.
Si trattava forse di una nuova vittima? Ramon, il domatore, era ancora steso a terra, imprecante, mentre tentava di liberarsi dell'incantesimo che lo teneva intrappolato. Aveva già visto i due ragazzi che si avvicinavano al corpo di Noel, ma non aveva detto loro nulla, poiché avevano già dato prova di non volersene andare, e di certo non sarebbero stati utili alla sua causa. O forse...

"Hey, ragazzino! Qui, veloce!"
Il Grifondoro era chiamato a compiere chissà quale dovere, e la Corvonero? Poteva seguirlo, certamente, o aspettare lì che arrivasse qualcuno ad aiutare il povero Noel, e nel frattempo dargli sostegno morale come poteva. Il domatore Ramon, un giovane di appena ventidue anni di provenienza Spagnola, che malgrado la lunga assenza da casa aveva conservato una sorta di "accento spagnolo" nella parlata inglese, urlò nuovamente:
"Sono rimasto bloccato, muoviti!"
Se da solo non poteva sciogliere quell'incanto, sicuramente in due avrebbero potuto: l'urgenza di intervenire era troppa. Il Grifone era entrato in contatto con i clienti, magari ne stava già ferendo alcune, andava bloccato il prima possibile, con ogni mezzo a loro disposizione.



Gli eventi son questi: tenete presente che non sono il tipo di master che insiste per catapultarvi al centro del ciclone. Potete anche non intervenire sugli eventi, ma ovviamente poi il compenso sarà minore, se non nullo...
Valutate tutto con cura, poi decidete cosa fare, avete libertà assoluta.
 
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Alexander Black
view post Posted on 29/4/2012, 11:12




L'incantesimo andò a buon fine e fasciò con bende e stecche il braccio rotto del domatore Noel.
Il problema maggiore era il braccio?
Il fatto di curare l'ammaccatura di Noel era fondamentale per la situazione nel tendone?
Dall'esterno si potevano udire striduli ruggiti del Grifone, bisognava fermarlo al più presto.
Ramon, il domatore che aveva tentato di fermare l'animo arrabbiato del Grifone, cercava in qualche modo di liberarsi dall'incantesimo che lo rendeva incapace di rialzarsi.
Parlò, chiese aiuto al giovane grifondoro.
Alexander poggiando una mano sulla spalla della ragazza, si alzò e andò verso la porta bloccata, lì davanti si trovava Ramon, a terra.
La corvonero cosa avrebbe fatto?
Il pensiero del Grifondoro doveva essere un altro per il momento, aiutare il domatore spagnolo a liberarsi.
Pensò velocemente ad un incantesimo e tendendo la bacchetta verso il fianco bloccato del giovane domatore esclamò:
Innerva!
l'incantesimo era quello, Alexander ne era certo.
Avrebbe aggiunto un altro tassello al puzzle di questa gita allo zoo divenuta avventura?
Il destino era nelle mani del fato.

 
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Emy Black
view post Posted on 29/4/2012, 12:02




A quanto pareva la situazione stava precipitando, non solo Noel stava male, ma anche l'altro domatore chiedeva il loro aiuto, e da fuori provenivano delle urla davvero spaventose. Che la bestia stesse attaccando gli altri ospiti dello zoo? Com'era possibile che nessuno riuscisse a fermarla? Il ragazzo di fianco a lei intanto aveva deciso di non calcolare nemmeno le sue parole, giustamente era andato ad aiutare l'altro uomo, ma non le aveva dato il minimo accenno di risposta. Stava agendo sicuramente con coraggio, trasportato dagli eventi, attivo in quella situazione, al contrario di Emy. Lei doveva prendere esempio dal giovane, doveva agire, non sapeva ancora come, ma avrebbe fatto qualcosa. A destarla dai suoi pensieri furono le grida che provenivano dall'esterno del tendone. Chissà cosa stava succedendo? La prospettiva sembrava terribile, probabilmente la bestia si stava sfogando anche con altre persone, quindi erano in gioco più vite. Le gambe di Emy tremavano, ma non poteva stare lì, ferma, ad attendere dei soccorsi che non sarebbero arrivati. Non era ancora andato nessuno fuori ad avvisare che dentro al tendone c'erano dei feriti. l'unico ad essere uscito era l'altro domatore, troppo concentrato a combattere il grifone. Emy prese quindi una decisione che mai si sarebbe aspettata. LancIò un ultimo sguardo di compassione al pover'uomo steso a terra
-Resisti, per favore-
L'uomo era svenuto, probabilmente non avrebbe sentito, Emy si sforzò di non guardare il sangue che usciva dalla sua bocca.
Distolse lo sguardo, quindi si alzò e guardò il giovane che aiutava con un incanto l'altro uomo steso a terra. Non conosceva l'incanto, ma sperava che funzionasse. Quindi a passo svelto si diresse fuori dal tendone. L'altro ragazzo avrebbe capito la volontà di Emy, e anche se la ragazza avesse detto qualcosa, lui non se ne sarebbe accorto probabilmente. Chissà cosa avrebbe trovato fuori, non pretendeva di scontrarsi con il grifone, ma doveva agire, magari c'era qualcuno pronto ad aiutare i due feriti.

 
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