BUDDISMO

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mafi2
view post Posted on 20/12/2006, 22:17




Origini del buddismo
Tutto cominciò in India nel 563 a.C. (al tempo dei profeti biblici Geremia ed Ezechiele) sulle pendici occidentali dell’Himalaya, quando nacque Siddhartha Gautama, figlio del reggente di uno dei tanti regni locali, vicino al confine con il Nepal. Suo padre Suddhodana cercò di tenerlo lontano dalle difficoltà della vita, circondandolo di ogni possibile agio. Tuttavia, la natura meditativa del giovane diede ben presto una svolta decisiva alla sua vita. In varie occasioni, passeggiando nei dintorni della reggia, Gautama vide un vecchio, un malato ed un morto. Pieno di compassione per l’umanità, cercò di scoprire il modo per superare il dolore e la morte stessa.

Fu così che all’età di ventinove anni il giovane principe abbandonò la moglie e la famiglia per divenire un asceta itinerante. Si accorse, però, che neanche quella era la via per risolvere il problema. Un giorno, mentre era sotto un albero in “meditazione”, sarebbe stato “illuminato”, e divenne, appunto, il Buddha, che, come abbiamo detto, vuol dire proprio «illuminato». Non fu, però, illuminato da qualche divinità, ma da lui medesimo, poiché da sé stesso comprese quella che sarebbe stata chiamata la via di mezzo, cioè il giusto equilibrio tra gli estremi, tra una vita dedita alle gioie ed ai piaceri terreni, e l’umiliazione fisica di un’ascesi troppo severa. Questa era basata sulle quattro verità fondamentali. Dopo essere stato “illuminato”, Gautama si rivolse ai cinque asceti che si erano uniti a lui nella ricerca della liberazione dalla sofferenza e dalla morte, in un discorso definito il «Manifesto del Buddismo», che costituì, senz’altro, il punto di rottura con la religione tradizionale, anche se alcuni suoi concetti furono mantenuti, come, ad esempio la reincarnazione e l’esistenza degli dèi, o esseri superiori. Tuttavia, nel buddismo delle origini non c’è posto per Dio, o divinità varie, che possano aiutare l’uomo a raggiungere la felicità (Nirvana), cioè l’assenza completa di desiderio. Il Buddha stesso non pretese mai di essere divino. Nella sua fase originaria il buddismo si presenta solo come una filosofia atea ed agnostica.
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DALAI LAMA
 
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melisenda
view post Posted on 20/12/2006, 23:10




Le “Quattro preziose verità” sono:

- L’esistenza è sofferenza
- La sete di vivere genera sofferenza
- L’abbandono ed il superamento di ogni desiderio pone fine alla sofferenza
- Il desiderio può essere annientato seguendo il “Sentiero prezioso in otto punti”. Si sfuggirà così ai problemi dell’esistenza, al ciclo della nascita e morte, per raggiungere il nirvana, stadio supremo in cui ogni desiderio viene eliminato: si raggiunge così l’immortalità.


Le tappe dell’illuminazione del “Sentiero prezioso in otto punti”:

- La conoscenza giusta – comprensione delle 4 verità
- La scelta giusta – conservazione di motivazioni pure
- Il parlare giusto – in verità
- L’azione giusta – sincera e dolce
- L’acquisto giusto – senza pregiudizi
- Lo sforzo giusto – con l’autodisciplina
- La concentrazione giusta – indipendente dal mondo esterno
- L’annichilimento giusto dell’io – con la meditazione e lo yoga.




 
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mafi2
view post Posted on 20/12/2006, 23:32




Come non si può essere affascinati da questa filosofia...
 
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mafi2
view post Posted on 21/12/2006, 21:26




Buddhismo è una filosofia, una psicologia o una religione?

Il Buddhismo può essere ritenuto una filosofia visto che i suoi insegnamenti rappresentano una visione logica e completa, ma non è propriamente una filosofia. La filosofia può spiegare le cose su un livello formale, di parole e idee, mentre gli insegnamenti del Buddha lavorano con la nostra totalità.

Sia la filosofia che la pratica buddista portano verso una chiarezza del pensiero ma solo quest'ultima può guidare verso una trasformazione definitiva perché dà una soluzione pratica agli eventi interiori ed esteriori sperimentati nel quotidiano.

A causa di questa capacità degli insegnamenti di trasformare le persone che li praticano, alcuni considerano il Buddhismo come una sorta di psicologia. Le varie scuole di psicologia tentano tutte di aiutare le persone a non essere un peso per la società e a non avere troppe difficoltà personali. La psicologia e il Buddhismo possono cambiare le persone ma quest'ultimo è per coloro che sono già sani. Si può dire che il Buddhismo inizia dove la psicologia finisce. Il Buddhismo della Via di Diamante diventa appropriato dal punto in cui le persone sono già stabili, in cui sperimentano lo spazio come felicità e come non minaccioso. Da questo livello gli insegnamenti sviluppano il coraggio illimitato, la gioia e l'amore, le ricchezze innate della mente.

Applicando gli insegnamenti alla propria vita sorgerà una profonda fiducia nel loro potenziale, dando a tutte le situazioni il gusto del significato e della crescita. Quando poi aumenterà la consapevolezza della natura condizionata di tutte le cose, i concetti rigidi svaniranno e appariranno naturalmente le perfette qualità di corpo parola e mente. Il risultato finale della pratica - la piena illuminazione o Buddità - supera le mete intellettuali o terapeutiche sia della filosofia che della psicologia, è uno stato di perfezione oltre i concetti.

Grazie alla combinazione della visione logica e del potere della trasformazione con i metodi per ottenere stati della mente permanenti e al di là del personale, il Buddhismo è da 2500 anni una religione di esperienza


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melisenda
view post Posted on 24/1/2007, 21:18




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Il Mandala rappresenta secondo i buddhisti il processo secondo cui il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.

I buddhisti riconoscono, però, che i veri Mandala possono essere solamente mentali, le immagine fisiche servono per costruire il vero Mandala che si forma nella mente della gente e vengono consacrate solo per il periodo durante il quale è utilizzato per il servizio religioso.

Al termine del lavoro, dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente "distrutto", spazzando via la sabbia di cui è composto. Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la vita.

Il termine Mandala (lett. cerchio) si ritrova in varie culture, tra cui quella buddhista, mentre il corrispettivo induista è lo Yantra (lett. strumento). Lo Yantra è simile al Mandala, tuttavia le due tecniche si differenziano per la complessità: lo Yantra è molto più schematico, limitandosi ad usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel Mandala sono rappresentati anche - in maniera talvolta particolareggiata - luoghi, figure ed oggetti.

 
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vwgolflover
view post Posted on 25/1/2007, 20:26




molto interessante questa discussione sul buddhismo...ho letto che buddha è il profeta della compassione su un libro che mi serve x l'uni..è definito una personalità che diede molta importanza alla cura...definita da leonardo boff come l'essenza dell'individuo..le musiche segnalate da mafi..sono molto suggestive e deliziose!!!!
 
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melisenda
view post Posted on 10/2/2007, 23:15




Finché esisterà lo spazio
E finché vi saranno esseri viventi,
Fino ad allora possa io rimanere
Per scacciare la sofferenza dal mondo


di Shantideva, un celebre santo buddista dell’VIII° secolo

 
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mafi2
view post Posted on 10/2/2007, 23:22




saggio buddista Shantideva, vissuto nell'ottavo secolo.

Mediante le virtù di questo sforzo compiuto per accedere alle vie che conducono all'illuminazione, tutti gli esseri viventi vengano ad impegnarsi in questa strada. Possano tutti gli esseri, ovunque si trovino, sofferenti nel corpo e nella mente, ottenere un oceano di felicità e di gioia per virtù dei miei meriti. Perché fintantoché essi rimangono nell'esistenza ciclica possa la loro felicità terrena mai diminuire, e possano tutti loro ininterrottamente ricevere onde di gioia da Bodhisattva.

Possano coloro che sono indeboliti dal freddo trovare calore e possano coloro che sono oppressi dal calore trovare refrigerio nelle illimitate acque che sempre scorrono dalle grandi nuvole dei (meriti) di Bodhisattva.

Possano tutti gli animali essere liberi dalla paura di essere divorati gli uni dagli altri; possano gli affamati fantasmi essere felici quanto gli uomini del Continente Settentrionale.

Possano i ciechi riconoscere le forme, possano i sordi udire i suoni, e come avvenne a Mayadevi, possa ogni donna incinta partorire senza dolore. Possa il nudo trovare il vestito, e l'affamato il cibo; possa il disperato trovare nuova speranza, costante felicità e prosperità.

Possano tutti coloro che sono sofferenti e malati rapidamente essere liberati dalla loro sofferenza, e possa mai più verificarsi alcuna malattia nel mondo.

Possa il timoroso cessare di avere paura e coloro che sono prigionieri essere liberati; possano gli impotenti trovare il potere, e possa la gente avere pensieri di amicizia. Possano tutti i viandanti trovare felicità, ovunque si rechino, e senza alcuno sforzo siano in grado di compiere quanto si sono proposti di fare.

Possano coloro che salpano con nave o barca ottenere qualunque cosa essi desiderino, e dopo essere felicemente tornati a casa ritrovarsi in gioia con i loro parenti.

Possano i viandanti inquieti che hanno perduto la strada incontrare compagni di viaggio e senza alcun timore di ladri o tigri possa il loro cammino essere facile, senza alcuna fatica.

Possano coloro che si trovano nello spaventoso deserto senza sentiero, i bambini, gli anziani, gli abbandonati, gli stupidi ed i malati di mente essere protetti da benefattori celesti.

Possano tutte le donne incinte partorire senza dolore, come la tesoreria dello spazio, e senza (ciò che è l'origine di) dispute o torto alcuno, possano esse godere come desiderano.

Possano tutte le creature incarnate ininterrottamente ascoltare il suono di Dharma proveniente da uccelli ed alberi, raggi di luce e dello spazio stesso.

Possano i Celesti portare le piogge nel giusto momento, affinché il raccolto sia abbondante.

Possano i regnanti sempre agire in accordo con Dharma ed i popoli della terra sempre prosperare.

Possa nessuna creatura vivente mai soffrire, fare del male o ammalarsi; possa nessuno avere paura o essere sminuito, o il suo animo essere depresso.

Possano le creature mai sperimentare la miseria di regni inferiori, e possano mai conoscere alcuna privazione. In una forma fisica superiore a quella degli dei possano esse rapidamente raggiungere il buddismo. Infatti, finché durerà lo spazio e finché vi saranno esseri viventi, fino ad allora anch'io mi impegnerò a cacciare la miseria dal mondo.

Possano tutte le pene delle creature viventi maturare (unicamente) su di me, e attraverso la potenza del Bodhisattva Sangha possano tutti gli esseri provare la felicità.

 
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melisenda
view post Posted on 10/2/2007, 23:25




Quando gli uomini si abbandonano alla rabbia e all'odio, precipitano in una spirale senza fine che distrugge gli individui e le società.
Solo il perdono un perdono non superficiale e formale, ma frutto della "meditazione profonda" - può spezzare quella spirale e diventare fonte di crescita a livello individuale e fondamento di una pace vera: il perdono e la compassione per il dolore e la sofferenza altrui sono indispensabili per creare un circolo virtuoso che possa migliorare l'esistenza dell'umanità.
È questo il messaggio che il Dalai Lama affida a questo libro, frutto delle conversazioni con il giornalista e studioso Victor Chan.
Premio Nobel per la pace nel 1989, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, è la massima autorità del buddhismo tibetano.


titolo - la saggezza del perdono
autore - Gyatso Tenzin (Dalai Lama); Chan Victor

 
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mafi2
view post Posted on 28/4/2007, 14:05






BUDDHA AVATAR
Avatar

Presso la religione Induista, un Avatar è l'assunzione di un corpo fisico da parte di Dio, o di uno dei Suoi aspetti. Questa parola deriva dalla lingua sanscrita, e significa "disceso"; nella tradizione religiosa induista consiste nella deliberata incarnazione di un Deva, o del Signore stesso, in un corpo fisico al fine di svolgere determinati compiti. Questo termine viene usato principalmente per definire le diverse incarnazioni di Visnu, tra cui si possono annoverare Kṛṣṇa e Rama.

A differenza del Cristianesimo e dello Śivaismo, i Vaishnava affermano che Dio si incarni ogni qualvolta avviene un declino dell'etica e della giustizia, unitamente all'insorgere delle forze demoniache che operano in senso opposto al Dharma..

Il Signore Kṛṣṇa, Avatar di Viṣṇu, è famoso per aver pronunciato queste parole:

«Per la protezione dei giusti, per la distruzione dei malvagi e per ristabilire i princìpi della Giustizia Divina, Io mi incarno di era in era»
(Bhagavad Gita, IV, 8)

Questa frase è stata utilizzata anche da Maestri spirituali appartenenti a religioni diverse, per riferirsi a incarnazioni di Dio, in particolar modo nel Cristianesimo con Gesù



Edited by mafi2 - 12/5/2007, 21:28
 
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marina53
view post Posted on 28/4/2007, 20:43




LA MEDITAZIONE

Per il buddhismo, la meditazione è lo strumento grazie al quale si può ripulire la mente da ogni impurità, da ciò che provoca turbamento, come i desideri materiali, l'odio e le preoccupazioni. Grazie ad essa, il praticante può dunque giungere alla verità più alta, il Nirvana.
Sono previste due forme di meditazione, due sistemi abbastanza diversi tra di loro: il primo è detto samadhi (in pali samatha) e il secondo vipashyana (in pali vipassana).
Il samadhi consiste nel concentrare la propria attenzione mentale su un unico punto, cercando di non deviare mai dall'oggetto assunto come strumento di meditazione. E' sostanzialmente una forma di meditazione presa in prestito dal sistema yoga, ben precedente all'epoca buddhista. Si dice che attraverso questo sistema non si possa direttamente conseguire il Nirvana, tanto che il Buddha stesso ne avrebbe contestato la validità. Sarebbe utile, questa, solo per vivere felicemente in questa vita. Fu lui stesso che scoprì un altro metodo di meditazione, conosciuta come vipashyana, che è lo sviluppo di una diversa visione della natura delle cose che dovrebbe condurre alla liberazione della mente e ultimamente al Nirvana.
Analizzato dal Buddha stesso in un importante discorso sulla meditazione chiamato satipattana-sutta, (I Fondamenti della Consapevolezza), è un metodo analitico basato sulla presa di coscienza attenta e vigile di ogni azione che si compia. Non importa cosa si faccia, l'importante è non perdere mai la concentrazione sui propri atti, siano questi la respirazione, il provare piacere, odio, amore o dolore. Si deve sempre essere attenti a qualsiasi cosa si faccia. Secondo il buddhismo, questa forma di controllo mentale può portare al Nirvana.
Ma non si deve pensare che "sono io che faccio questo". Bisogna dimenticare il concetto illusorio dell'esistenza di un io agente per identificarsi totalmente nella propria azione. E quando i cinque impedimenti che si frappongono sul sentiero (i desideri sessuali, l'odio, la pigrizia, le eccitazioni e i dubbi) si saranno acquietati, sarà possibile ottenere la liberazione finale, il Nirvana.
 
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melisenda
view post Posted on 28/4/2007, 21:14




per tutti gli appassionati del tibet, della sua storia e del buddismo...visitate questo sito


www.italiatibet.org
 
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vwgolflover
view post Posted on 8/5/2007, 19:09




questo post sul buddhismo è davvero interessante...grandissime!!!devo segnalarlo ad una persona a me carissima...apprezzerà quello che avete scritto miticheeeee meli,marina e mafi!!!;) ultimamente sto leggendo un libro del dalai..si intitola "La strada che porta al vero":mi piace molto e tratta di alcuni temi da voi introdotti come appunto la meditazione!
 
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mafi2
view post Posted on 12/5/2007, 14:44






My God



Worthy of Thanks
 
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clotilde30
view post Posted on 14/5/2007, 14:03




Buddismo e Giainismo: Gomateshwara

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L’anno scorso viaggiando nel sud dell’India ,nel Karnataka, andai a vedere la statua di Gomateshwara, una statua di granito monolitica alta circa 18 metri posta su una collina.
Per poterla vedere salii più di 600 gradini ma la fatica fu ben ricompesata.
La statua, che riproduce Gomateshwara completamente nudo, fu eretta nel settimo secolo d.C... e la sua altezza rispecchia quella che secondo i Giainisti doveva essere la statura originaria degli esseri umani.
Si dice che furono la cultura e la filosofia Giainista a dare origine al buddhismo; i buddhisti sostengono da sempre che quando Buddha e Mahavira erano in vita, il Giainismo era già una religione e una cultura antica e profondamente radicata nella regione.
I seguaci di oggi non sono numerosi come un tempo perché la pratica esasperata del digiuno aveva causato molti decessi. Ancora una volta gli estremismi dimostrano di essere nocivi!
Non posto la foto da scattata per non creare problemi.
Spiego:
avevo inserito due foto con le seguenti didascalie:” eccolo!” “il monaco vestito di cielo” ( questa è la didascalia che si trova anche nelle cartoline in vendita) in un album relativo all’India e lo avevo spedito ad un mio corrispondente americano.
I responsabili del servizio hanno censurato le due foto ritenendole “ pericolose”.
Risposi adeguatamente sottolineando anche che chiunque poteva vedere le foto della stata su Internet ed inviai al mio amico le foto tramite mail.

Vi consiglio di dare un’occhiata a questa statua è meravigliosa e dall’alto le persone si vedono piccole, piccole come si può vedere da questa foto ,uscita indenna dalla censura!
 
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30 replies since 20/12/2006, 22:17   352 views
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