PRIMO VOLO PER IL "PREDATOR" DESTINATO ALL'AERONAUTICA MILITARE Lo scorso 31 gennaio il primo velivolo UAV (Unmanned Aerial Vehicle) dell'Aeronautica Militare ha effettuato un volo sotto il controllo del t.col. Antonio Gentile, Comandante del Gruppo Velivoli Teleguidati (GVT) del 32° Stormo di Amendola.
Dopo una breve corsa di accelerazione, il Predator si è alzato in volo dimostrando immediatamente le spiccate doti di efficienza, autonomia ed efficacia di tutti i suoi equipaggiamenti di bordo. Ottime premesse per un suo riuscito prossimo impiego "operativo" nella Forza Armata.
L’inizio dell’attività di volo - che vede interessato personale navigante e specialista di manutenzione per un periodo formativo di circa quattro mesi da metà gennaio 2004 - rappresenta anche l’inizio di una "nuova era" aeronautica, quella dei velivoli a controllo remoto, che pone l'Italia all'avanguardia, in termini di capacità operative di intelligence e sorveglianza, a livello mondiale. Al completamento dell'iter formativo, infatti, l’Italia sarà tra i primi Paesi al mondo, dopo gli Stati Uniti, ad essere dotato di tali velivoli.
Per garantire la prossima entrata in servizio del "Predator", il training in corso prevede l'indottrinamento di tutto il personale, piloti e tecnici, del GVT del “32°”, di unità del 3° Reparto Manutenzione Velivoli di Treviso (a cui spetterà la Direzione tecnica e logistica del Sistema d'Arma, su delega del Comando Logistico) nonché di una componente della Marina Militare.
Il velivolo con le coccarde italiane è decollato da una base statunitense, nel deserto della California
Ten. Francesco COLUCCI - 32° Stormo - Amendola