Disturbi antisociali psicologici

***

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. schmit
     
    .

    User deleted


    I disturbi che riguardano la sfera psicologia sociale sono moltissimi e tutti sono da ricercare in traumi infantili e in educazione sbagliate.
    Il disturbo antisociale di personalità, quasi sempre si manifesta in narcisismo ed istrionismo. I fora pullulano di codeste persone. Non potendo avere nel reale le vittime designate riescono a trovarle nel web.
    Letizia schmit

    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali,definisce la personalità antisociale come caratterizzata da «un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni...»

    Rispetto agli altri disturbi di personalità, per i quali ai fini di una "diagnosi positiva" è necessario che la sintomatologia compaia nella prima età adulta, il disturbo antisociale prevede sintomi già a partire dall'adolescenza (15 anni).

    I criteri fondamentali affinché sia possibile "diagnosticare" un disturbo grave di personalità come quello antisociale, sempre seguendo le linee guida sono i seguenti:

    A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:

    1) incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto

    2) disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale

    3) impulsività o incapacità di pianificare

    4) irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti

    5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri

    6) irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari

    7) mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro

    8) L'individuo ha almeno 18 anni

    9) Presenza di un "Disturbo della Condotta" con esordio prima dei 15 anni di età

    10) Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della "Schizofrenia" o di un "Episodio Maniacale".

    E' necessario ricordare che tutti i criteri devono essere contemporaneamente soddisfatti per poter diagnosticare il disturbo antisociale di personalità.

    Sembra esserci un apparente contrasto tra il criterio A che prevede manifestazioni del disturbo fin dall'età di 15 anni, il criterio C che richiede la presenza di un disturbo della condotta prima dei 15 anni ed il criterio B che invece obbliga il clinico, ai fini di una diagnosi valida, di proporla esclusivamente nel caso in cui l'individuo, oltre al rispetto degli altri criteri, abbia compiuto il diciottesimo anno di età.

    Questo contrasto viene chiarito da una serie di dati empirici. Infatti, nonostante sia possibile diagnosticare prima dei 15 anni un disturbo della condotta, i dati mostrato che soltanto una minima percentuale di coloro che hanno avuto una tale diagnosi durante l'infanzia, la pubertà o la prima adolescenza svilupperà in futuro un disturbo antisociale. Mentre è vero il contrario e cioè che tutti coloro che sono valutati come "antisociali" in età adulta hanno mostrato un disturbo della condotta prima dei 15 anni di età. Inoltre nonostante la sintomatologia sia già presente dall'età di 15 anni questo di nuovo non si collega direttamente con lo sviluppo di una personalità antisociale in età adulta.

    Il Disturbo Antisociale di Personalità è l'erede delle vecchie "psicopatie" poi divenute "sociopatie". La variazione della nomenclatura nel tempo, riflette alcune teorizzazioni alla base della patologia. Se la psicopatia può far pensare ad una problematica grave che investe il soggetto nella propria individualità ovvero diviene lo specchio di una teoria che vede nella psicopatologia grave un forte substrato "biologico", il termine "sociopatia" sposta la questione sul fronte opposto, inquadrando il disturbo come una problematica sociale, in cui, a volte, sembra la "società" che crea la patologia.

    Le attuali e più avanzate teorie inquadrano ogni forma di psicopatologia della personalità all'interno di un modello multidimensionale di tipo bio-psico-sociale (Paris, J.).

    Il quadro di impulsività, tipico dell'antisociale, è trasversale anche agli altri disturbi dello stesso cluster, in particolare al disturbo borderline.
    In sede diagnostico-differenziale, infatti, il clinico dovrà sempre tenere conto di una sorta di continuum tra altri disturbi dello stesso gruppo, nello specifico tra il disturbo antisociale, narcisistico e borderline. Un'attenta valutazione diagnostica differenziale si rende necessaria anche con disturbi dell'asse I come i disturbi bipolari e la schizofrenia.

    Tratti antisociali come quelli indicati dai criteri A3, A4, A5 e in qualche misura dal criterio A6, sono spesso evidenti anche nel paziente borderline. Questo pone un'enorme questione in ambito di diagnosi differenziale.
    Occorre pertanto valutare con esattezza l'esordio sintomatologico e la presenza dei disturbi della condotta prima dei 15 anni. L'anamnesi dovrà quindi essere estremamente precisa e condotta con attenzione.

    Il clinico dovrà sempre tenere in considerazione che il paziente antisociale è spesso in grado di mentire, falsificare, ed addirittura simulare altre patologie fisiche o psichiche. Avendo comunque una scarsa capacità di pianificare ed un'estrema impulsività è necessaria una valutazione intensiva a lungo termine.

    Il tratto peculiare che contraddistingue il paziente antisociale è la mancanza di rimorso, ovvero, da un punto di vista psicodinamico, egli non ha potuto introiettare la "norma". Vediamo quindi un paziente spesso freddo nel racconto dei dettagli anche di eventuali atti violenti se non addirittura di omicidi singoli o seriali.

    La mancanza di empatia e un "Io" grandioso riflettono il continuum con il disturbo narcisistico. Sembrerebbe che, utilizzando una comprensione psicodinamica, ciò che distingue un paziente antisociale da un paziente narcisista sia proprio la carenza, nel primo, del senso di colpa.

    Occorre comunque essere molto cauti, soprattutto per chi si occupa di perizie per i tribunali, nel definire la carenza di rimorso, poiché il paziente con disturbo antisociale di personalità, in virtù della capacità già accennata di mentire, falsificare e simulare, può operare una simulazione anche del "senso di colpa" e del rimorso, mostrando anche una "non genuina" commozione e pseudo-sentimenti che, l'occhio non esperto, difficilmente sarà in grado di valutare.

    In virtù del fatto che spesso i cosiddetti "criminali" evidenziano un disturbo antisociale di personalità, la questione della patologia si fa più ampia ed interessa non soltanto l'ambito psicologico e psichiatrico ma anche il campo della giustizia e della pubblica sicurezza.
    Se pensiamo agli istituti carcerari, essi dovrebbero essere, almeno dal punto di vista teorico, degli enti non solo di pena ma soprattutto di riabilitazione.
    Una perizia è quindi necessaria per valutare anche il reinserimento sociale di detenuti con disturbo antisociale di personalità.
    Il dilemma è se tali pazienti siano reintegrabili, in altre parole "curabili" oppure non vi sia possibilità di recupero.

    Questa ultima parte l'ho scritta (sta per riportata) aiutata da riviste di carattere sociologico- pedagogico tra le quali: "Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali

    Edited by Letizia Schmit - 28/2/2018, 10:53
     
    .
  2. odalisca
     
    .

    User deleted


    Ma piantala di far la furbetta: CITA LA FONTE!
    ipocrita!!
     
    .
  3. schmit
     
    .

    User deleted


    non è importante citare la fonte è importante sapere che sono studi sul comportamento umano.
     
    .
  4. schmit
     
    .

    User deleted


    ah ah ah...costatare come gli uomini se la prendano con chi "loro" ritengono superiore, non l'osso sul quale si accaniscono i cani...è di una ilarita' incredibile...
     
    .
  5. schmit
     
    .

    User deleted


    comunque, chi volesse saperne di piu' comprate "Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) Lo trovate in una qualsiasi libreria.

    ma lo trovate anche qui:
    http://www.crimine.it/pagina.asp?ID=69&View=Tutti
     
    .
  6. schmit
     
    .

    User deleted


    Ecco, è stato piu' facile trovarlo di quanto pensassi...mi ha aiutato il furetto sir di tema libero sostenendo che l'avessi copiato da qui:
    "PECCATO che questo articolo è COPIATO PARI PARI da un articolo di un psicologo, il Dott. Marco Baranello.
    L'articolo è stato pubblicato nel 2003 su "SRM Psicologia Rivista"
    Dici che si incazza se lo avverto?

    Chi volesse effettuare il confronto (PAROLA PER PAROLA)
    http://www.psyreview.org/articoli2003/2003...aranello-01.htm"

    invece è stato questo Dottor Marco Baranello a copiarlo da dove l'ho preso io e cioe' l'originale che non porta firma perche' è uno studio sul crimine,forse studio realizzato da piu' persone.
    http://www.crimine.it/pagina.asp?ID=69&View=Tutti
    Ma vallo a spiegare a chi si sente furetto...(il furetto è un animale che fiuta e stana)lui avrebbe stanato me per aver copiato l'articolo...
    Ah ah ah è veramente divertente, certe persone non sanno nemmeno leggere, figuriamoci comprendere...
     
    .
  7. schmit
     
    .

    User deleted


    E' arrivato a farci visita il furetto...ah ah ah
    leggere dal basso:
    28/11 19:11 schmit: ah ah ah...se l'è data a gambe levate... che ridere...ah ah ah

    X ip 28/11 19:10 schmit: e faresti bene a togliere il lustro che vi ho dato...ah ah ah...bambini!Ma che dico i bambini sono piu' intelligenti...capiscono di piu'...

    X ip 28/11 19:07 schmit: niente da fare...non sa neanche contare...noi saremmo quattro...

    X ip 28/11 19:04 schmit: l'ho postato sul mio forum non sul vostro...la capisci la lingua italiana? guarda che qui non c'è San Paolo che ancora sta da voi dopo che gli avete buttato pesci in faccia...qui c'è letizia schmit hai compreso furetto dei miei stivali?

    X ip 28/11 19:02 schmit: ah ah ah ma non ti accorgi che sei ridicolo? io l'articolo l'ho postato sul mio forum e da voi ho messo il link perche' l'articolo si inquadrava con quel che stavate dicendo...

    X ip 28/11 19:02 Sir: Adieu

    X ip 28/11 19:02 Sir: Certo certo.. e la società che capisce è tutta fra i 4 utenti che frequentano il tuo forum... tranquilla rimani nel tuo delirio di onnipotenza... fossi in te mi farei curare... da uno bravo... magari proprio da quello al quale hai copiato l'articolo

    X ip 28/11 19:01 Sir: Questo forum non è un cazzo.. e lo sai bene, altrimenti non saresti tornata, da IPOCRITA, su TL dopo aver detto che te ne saresti andata per sempre... ma sei talmente piena di te da negare anche questo... addio "giornalista"

    X ip 28/11 19:01 schmit: io non banno...vi bannate da soli ma non dal forum, dalla societa' che capisce...

    X ip 28/11 19:00 Sir: E' chiaro che se solo ti ripresenti su TL verrai immediatamente allontanata... non amiamo le persone che postano il lavoro degli altri senza citare la fonte.

    X ip 28/11 19:00 schmit: perche' ci scrivono persone che sanno valutarte...

    X ip 28/11 18:59 schmit: tu qui puoi dire tutto quello che vuoi, questo è un forum boomerang

    X ip 28/11 18:59 Sir: Si vede quanto sono piccolo, di vede dalla frequentazione di questo piccolo forum... pensa quanta gente ti ammira schmit... e abbi un po di umiltà... e sai bene che hai toppato alla grande...

    X ip 28/11 18:58 schmit: bella non brella

    X ip 28/11 18:58 Sir: Offese? Quali offese? Idiota? E' uguale a bastardo ricordi? Oppure a piccoli borghesi? Opppure a quando hai detto che ti vergognavi di aver scritto su TL? Che cazzo fai tu solo sei in diritto di offendere?

    X ip 28/11 18:58 schmit: ah ah ah...sir sei troppo piccolo per me...chiudila li' che ci fai piu' brella figura...tornatene nel tuo grandioso forum Tema Libero...si libero di fare i saputelli...

    X ip 28/11 18:57 Sir: Sei tu che non ci arrivi... non ci sei mai arrivata e mai ci arriverai... e manco riseci ad ammettere di aver scritto una cazzata in fondo all'articolo, eppure l'italiano non è un'opinione.. ma tu l'italiano non sai nemmeno dove sta di casa

    X ip 28/11 18:57 schmit: ecco adesso si passa alle offese perche' si sta accorgendo della magra figura!

    X ip 28/11 18:56 Sir: Dici? Evidentemente non sai nemmeno chi è il tizio che ho citato... ah, dimenticavo... magari sono interessati anche gli autori di un altro paio di articoli che hai postato senza citare la fonte, chiamiamo anche loro?

    X ip 28/11 18:56 schmit: o forse non ci arriva proprio...

    X ip 28/11 18:56 schmit: niente da fare non ha letto...

    X ip 28/11 18:55 Sir: Ma ti rendi conto o no di quanto sei stupida? Cos'è che ti fa pensare che l'articolo che hai preso tu sia l'originale??? Visto che tra l'altro, nemmeno li è firmato? Solo la tua alta presunzione... ecco rimani SOLA con la tua presunzione

    X ip 28/11 18:55 schmit: e insiste...sull'autore dell'articolo copiato dallo studio...figuriamoci se quello ha il coraggio di farsi sentire...

    X ip 28/11 18:54 schmit: sono indovina? no solo che la matematica non sbaglia mai due piu' due ha sempre fatto quattro mai tre ne' cinque...ah ah ah

    X ip 28/11 18:54 Sir: Hai detto le tue solite cazzate... ma da una come te che pensa di essere la migliore non è che ci si possa aspettare tanto... tranquilla, chiamerò l'autore dell'articolo, vediamo se anche lui si farà due risate

    X ip 28/11 18:53 schmit: ah ah ah...che vi avevo detto?

    X ip 28/11 18:52 Sir: Ah, dimenticavo, restatene nel tuo forumino del cazzo... mantieni, per una volta nella vita, quello che ti proponi, invece di dire peste e corna, andartene sbattendo la porta e tornare due giorni dopo

    X ip 28/11 18:51 Sir: Ma quale figura.... beate te che ci credi... vuoi conoscere qualche commento sulla mia figura? Sei ridicola... sei scappata come un coniglio... e io avrei fatto la figura???

    X ip 28/11 18:50 Sir: Ma sei idiota del tutto oppure ci fai? Dove credi che abbiano preso quell'articolo? Sei veramente una persona vile... e non ti rendi nemmeno conto che la figura di merda l'hai fatta tu... vediamo cosa ne dive l'autore dell'articolo cara?

    X ip 28/11 17:53 schmit: me l'ha tirata dalla manica...ah ah ah

    X ip 28/11 17:53 schmit: ce l'avra' a morte con me...ah ah ah...ma se non l'avesse fatta troppo lunga io non gliela avrei fatta fare sta figura...

    X ip 28/11 17:52 schmit: Che figura!!!

    X ip 28/11 17:51 schmit: e' da oggi pomeriggio che rido...

    X ip 28/11 17:51 schmit: insomma, credeva di avere stanato me e invece ha stanato un certo dottor barinello o qualcosa di simile...io non mi ricordo mai i nomi...ma la' lo trovate.

    X ip 28/11 17:48 schmit: amministratori di fora"importanti"in questo caso parlo di sir di tema libero.Facciamogli un po' di pubblicita' va...

    X ip 28/11 17:47 schmit: se vi volete divertire leggetevi tutto il 3d in psicologia"disturbi antisociali psicologici" e vi renderete conto della figuraccia che riescono a fare amministratori di una ignoranza spaventosa, ma per questo non ci sarebbe niente di male,il guaio è che si sentono furetti...ah ah ah

    X ip 28/11 17:30 ibisco: cio kkk...effettivamento sono stato lontano tanto tempo.

    X ip 28/11 15:35 kkk-3: ciao ciao ibisco...è molto che non ti vedevo

    X ip 28/11 15:09 kkk-3: si' lo so' che ti diverti ma...

    X ip 28/11 15:09 kkk-3: ma cosa ti interessa di questa gente?

    X ip 28/11 15:08 kkk-3: ma non sei ancora stufa di andar cloaca cloaca?...

    X ip 28/11 15:04 schmit: Ah ah ah...

    X ip 28/11 15:04 schmit: Quale? una bella pennichella...

    X ip 28/11 15:04 schmit: vado a fare qualche cosetta piu' interessante amici...a piu' tardi.

    X ip 28/11 15:02 schmit: c'è un proverbio saggio che dice:"chi e' piu' cretino bastiano o chi gli va appresso?Sicuramente chi gli va appresso...in questo caso io...ah ah ah...

    X ip 28/11 14:56 schmit: ah ah ah...costatare come gli uomini se la prendano con chi "loro" ritengono superiore, non l'osso sul quale si accaniscono i cani...è di una ilarita' incredibile...

    X ip 28/11 10:35 schmit: buongiorno

    X ip 27/11 23:58 La_scelta: Buona notte

    X ip 27/11 22:11 San Paolo: grazie Letizia

    X ip 27/11 21:52 schmit: e ancora grazie degli auguri.

    X ip 27/11 21:51 schmit: sono molto stanca ed ho un gran sonno, per cui tolgo le tende e vado a nanna.Notte a tutti


    ora mi spiego perche' il forum di rai 3 li ha bannati...
    *********************************************************
    QUESTO CHE VI POSTO E' LO STUDIO DEL DSM-IV DA DOVE IO HO PRESO LA PARTE TENICA(potete controllare) non porta nessuna firma perche' è uno studio, forse realizzato da piu' persone.

    criteri diagnostici del (DSM-IV)
    criteri diagnostici del disturbo antisociale di personalità (DSM-IV)

    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) definisce la personalità antisociale come caratterizzata da "un quadro pervasivo di...criteri diagnostici del disturbo antisociale di personalità (DSM-IV)

    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) definisce la personalità antisociale come caratterizzata da "un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:"

    A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:
    1) incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto
    2) disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale
    3) impulsività o incapacità di pianificare
    4) irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti
    5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri
    6) irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari
    7) mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro

    B. L'individuo ha almeno 18 anni

    C. Presenza di un "Disturbo della Condotta" con esordio prima dei 15 anni di età

    D. Il clinico deve inoltre valutare che comportamento antisociale non si manifesti esclusivamente durante il decorso della "Schizofrenia" o di un "Episodio Maniacale"

    Il clinico dovrà sempre tenere in considerazione che il paziente antisociale è spesso in grado di mentire, falsificare, ed addirittura simulare altre patologie fisiche o psichiche. Avendo comunque una scarsa capacità di pianificare ed un'estrema impulsività è necessaria una valutazione intensiva a lungo termine. Il tratto peculiare che contraddistingue il paziente antisociale è la mancanza di rimorso, ovvero, da un punto di vista psicodinamico, egli non ha potuto introiettare la "norma". Vediamo quindi un paziente spesso freddo nel racconto dei dettagli anche di eventuali atti violenti se non addirittura di omicidi singoli o seriali. La mancanza di empatia e un "Io" grandioso riflettono il continuum con il disturbo narcisistico. Sembrerebbe che, utilizzando una comprensione psicodinamica, ciò che distingue un paziente antisociale da un paziente narcisista sia proprio la carenza, nel primo, del senso di colpa.
    Occorre comunque essere molto cauti, soprattutto per chi si occupa di perizie per i tribunali, nel definire la carenza di rimorso, poiché il paziente con disturbo antisociale di personalità, in virtù della capacità già accennata di mentire, falsificare e simulare, può operare una simulazione anche del "senso di colpa" e del rimorso, mostrando anche una "non genuina" commozione e pseudo-sentimenti che, l'occhio non esperto, difficilmente sarà in grado di valutare. In virtù del fatto che spesso i cosiddetti "criminali" evidenziano un disturbo antisociale di personalità, la questione della patologia si fa più ampia ed interessa non soltanto l'ambito psicologico e psichiatrico ma anche il campo della giustizia e della pubblica sicurezza.
    Se pensiamo agli istituti carcerari, essi dovrebbero essere, almeno dal punto di vista teorico, degli enti non solo di pena ma soprattutto di riabilitazione. Una perizia è quindi necessaria per valutare anche il reinserimento sociale di detenuti con disturbo antisociale di personalità.
    Il dilemma è se tali pazienti siano reintegrabili, in altre parole "curabili" oppure non vi sia possibilità di recupero. A tale proposito Gabbard (Gabbard, G.O., 1994) propone una serie di fattori predittivi della risposta terapeutica positiva o negativa al ricovero in un reparto di psichiatria.

    Riportiamo lo schema:

    Risposta negativa
    1. anamnesi positiva per arresti di reato
    2. anamnesi positiva per menzogne, falsità, raggiro
    3. pendenze legali da definire al momento del ricovero
    4. anamnesi positiva per condanne per reato
    5. ricoveri obbligatori come alternativa all'incarcerazione
    6. anamnesi positiva per violenze verso terzi
    7. diagnosi sull'asse I di alterazione cerebrale organica

    Risposta positiva

    1. presenza di ansia
    2. diagnosi sull'asse I di depressione
    3. diagnosi sull'asse I di una psicosi che non sia depressione o sindrome cerebrale organica

    *****************************************

    http://www.crimine.it/pagina.asp?ID=69&View=Tutti


    E QUESTO E' L'ARTICOLO DI BARANELLO COPIATO DALLO STUDIO SOPRA POSTATO, DA DOVE SECONDO sir FURETTO IO LO AVREI PRESO:
    CITAZIONE
    "PECCATO che questo articolo è COPIATO PARI PARI da un articolo di un psicologo, il Dott. Marco Baranello.
    L'articolo è stato pubblicato nel 2003 su "SRM Psicologia Rivista"
    Dici che si incazza se lo avverto?

    Chi volesse effettuare il confronto (PAROLA PER PAROLA)
    http://www.psyreview.org/articoli2003/2003...lo-01.htm"



    come potete notare la pagina e' stata rimossa, perche' a copiare, forse, era stato Barinello facendo passare l'articolo farina del suo sacco...
    Ah ah ah che ridere il web...
    Ciao furetto, non te la prendere...ogni tanto capita a tutti di fare figure di m***a
    ah ah ah
     
    .
  8. odalisca
     
    .

    User deleted


    Anzichè la tag copiaincolla il link di Tema Libero

    dove si è svolta la discussione, in modo che tutti

    (autori compresi qualora

    volessero rivalersi su di te per violazione del Copyright
    )

    possano farsi la loro propria idea...




    ah già non sai citare le fonti: ti aiuto volentieri :)

    ecco qua:


    http://temalibero.forumfree.net




     
    .
  9. schmit
     
    .

    User deleted


    :) grazie odalisca, mi hai facilitato il compito.
     
    .
  10. odalisca
     
    .

    User deleted


    se non vuoi altro posso farlo piu' spesso, credimi, non è poi così difficile linkare le fonti da cui si copia :)
     
    .
  11. schmit
     
    .

    User deleted


    Nel pomeriggio mi diceva che la pagina era stata rimossa,finalmente ho letto l'articolo di Baranello
    eccolo:


    Il disturbo antisociale di personalità
    diagnosi di disturbo antisociale (ex sociopatia, ex psicopatia). Indicazioni sul trattamento

    --------------------------------------------------------------------------------


    Il disturbo antisociale di personalità, così come ormai dovrebbe sapere chi ha seguito altre lezioni sulla stessa materia pubblicate in questa sezione, è classificato dal DSM-IV (1994) sull'asse II nel gruppo B dei disturbi di personalità. Fanno parte dello stesso gruppo i disturbi borderline, narcisistico ed istrionico.

    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) definisce la personalità antisociale come caratterizzata da «un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni...»

    Rispetto agli altri disturbi di personalità, per i quali ai fini di una "diagnosi positiva" è necessario che la sintomatologia compaia nella prima età adulta, il disturbo antisociale prevede sintomi già a partire dall'adolescenze (15 anni).

    I criteri fondamentali affinché sia possibile "diagnosticare" un disturbo grave di personalità come quello antisociale, sempre seguendo le linee guida del DSM-IV, sono i seguenti:

    A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:

    1) incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto

    2) disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale

    3) impulsività o incapacità di pianificare

    4) irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti

    5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri

    6) irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari

    7) mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro

    B. L'individuo ha almeno 18 anni

    C. Presenza di un "Disturbo della Condotta" con esordio prima dei 15 anni di età

    D. Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della "Schizofrenia" o di un "Episodio Maniacale".

    E' necessario ricordare che tutti i criteri A, B, C, D devono essere contemporaneamente soddisfatti per poter diagnosticare il disturbo antisociale di personalità.

    Sembra esserci un apparente contrasto tra il criterio A che prevede manifestazioni del disturbo fin dall'età di 15 anni, il criterio C che richiede la presenza di un disturbo della condotta prima dei 15 anni ed il criterio B che invece obbliga il clinico, ai fini di una diagnosi valida, di proporla esclusivamente nel caso in cui l'individuo, oltre al rispetto degli altri criteri, abbia compiuto il diciottesimo anno di età.

    Questo contrasto viene chiarito da una serie di dati empirici. Infatti, nonostante sia possibile diagnosticare prima dei 15 anni un disturbo della condotta, i dati mostrato che soltanto una minima percentuale di coloro che hanno avuto una tale diagnosi durante l'infanzia, la pubertà o la prima adolescenza svilupperà in futuro un disturbo antisociale. Mentre è vero il contrario e cioè che tutti coloro che sono valutati come "antisociali" in età adulta hanno mostrato un disturbo della condotta prima dei 15 anni di età. Inoltre nonostante la sintomatologia sia già presente dall'età di 15 anni questo di nuovo non si collega direttamente con lo sviluppo di una personalità antisociale in età adulta.

    Il Disturbo Antisociale di Personalità è l'erede delle vecchie "psicopatie" poi divenute "sociopatie". La variazione della nomenclatura nel tempo, riflette alcune teorizzazioni alla base della patologia. Se la psicopatia può far pensare ad una problematica grave che investe il soggetto nella propria individualità ovvero diviene lo specchio di una teoria che vede nella psicopatologia grave un forte substrato "biologico", il termine "sociopatia" sposta la questione sul fronte opposto, inquadrando il disturbo come una problematica sociale, in cui, a volte, sembra la "società" che crea la patologia.

    Le attuali e più avanzate teorie inquadrano ogni forma di psicopatologia della personalità all'interno di un modello multidimensionale di tipo bio-psico-sociale (Paris, J.).

    Il quadro di impulsività, tipico dell'antisociale, è trasversale anche agli altri disturbi dello stesso cluster, in particolare al disturbo borderline.
    In sede diagnostico-differenziale, infatti, il clinico dovrà sempre tenere conto di una sorta di continuum tra altri disturbi dello stesso gruppo, nello specifico tra il disturbo antisociale, narcisistico e borderline. Un'attenta valutazione diagnostica differenziale si rende necessaria anche con disturbi dell'asse I come i disturbi bipolari e la schizofrenia.

    Tratti antisociali come quelli indicati dai criteri A3, A4, A5 e in qualche misura dal criterio A6, sono spesso evidenti anche nel paziente borderline. Questo pone un'enorme questione in ambito di diagnosi differenziale.
    Occorre pertanto valutare con esattezza l'esordio sintomatologico e la presenza dei disturbi della condotta prima dei 15 anni. L'anamnesi dovrà quindi essere estremamente precisa e condotta con attenzione.

    Il clinico dovrà sempre tenere in considerazione che il paziente antisociale è spesso in grado di mentire, falsificare, ed addirittura simulare altre patologie fisiche o psichiche. Avendo comunque una scarsa capacità di pianificare ed un'estrema impulsività è necessaria una valutazione intensiva a lungo termine.

    Il tratto peculiare che contraddistingue il paziente antisociale è la mancanza di rimorso, ovvero, da un punto di vista psicodinamico, egli non ha potuto introiettare la "norma". Vediamo quindi un paziente spesso freddo nel racconto dei dettagli anche di eventuali atti violenti se non addirittura di omicidi singoli o seriali.

    La mancanza di empatia e un "Io" grandioso riflettono il continuum con il disturbo narcisistico. Sembrerebbe che, utilizzando una comprensione psicodinamica, ciò che distingue un paziente antisociale da un paziente narcisista sia proprio la carenza, nel primo, del senso di colpa.

    Occorre comunque essere molto cauti, soprattutto per chi si occupa di perizie per i tribunali, nel definire la carenza di rimorso, poiché il paziente con disturbo antisociale di personalità, in virtù della capacità già accennata di mentire, falsificare e simulare, può operare una simulazione anche del "senso di colpa" e del rimorso, mostrando anche una "non genuina" commozione e pseudo-sentimenti che, l'occhio non esperto, difficilmente sarà in grado di valutare.

    In virtù del fatto che spesso i cosiddetti "criminali" evidenziano un disturbo antisociale di personalità, la questione della patologia si fa più ampia ed interessa non soltanto l'ambito psicologico e psichiatrico ma anche il campo della giustizia e della pubblica sicurezza.
    Se pensiamo agli istituti carcerari, essi dovrebbero essere, almeno dal punto di vista teorico, degli enti non solo di pena ma soprattutto di riabilitazione.
    Una perizia è quindi necessaria per valutare anche il reinserimento sociale di detenuti con disturbo antisociale di personalità.
    Il dilemma è se tali pazienti siano reintegrabili, in altre parole "curabili" oppure non vi sia possibilità di recupero.

    A tale proposito Gabbard (Gabbard, G.O., 1994) propone una serie di fattori predittivi della risposta terapeutica positiva o negativa al ricovero in un reparto di psichiatria. Riportiamo lo schema:

    Risposta negativa

    1. anamnesi positiva per arresti di reato
    2. anamnesi positiva per menzogne, falsità, raggiro
    3. pendenze legali da definire al momento del ricovero
    4. anamnesi positiva per condanne per reato
    5. ricoveri obbligatori come alternativa all'incarcerazione
    6. anamnesi positiva per violenze verso terzi
    7. diagnosi sull'asse I di alterazione cerebrale organica

    Risposta positiva

    1. presenza di ansia
    2. diagnosi sull'asse I di depressione
    3. diagnosi sull'asse I di una psicosi che non sia depressione o sindrome cerebrale organica

    Con questo schema si chiude la breve lezione sul disturbo antisociale di personalità, rimandando il lettore ad altri articoli od altri sede per ulteriori approfondimenti.

    Dott. Marco Baranello

    e questo è quello su "crimine"
    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) definisce la personalità antisociale come caratterizzata da "un quadro pervasivo di...criteri diagnostici del disturbo antisociale di personalità (DSM-IV)

    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994) definisce la personalità antisociale come caratterizzata da "un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:"

    A. Un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri che si manifesta fin dall'età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:
    1) incapacità di conformarsi alle norme sociali per ciò che concerne il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di condotte suscettibili di arresto
    2) disonestà, come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale
    3) impulsività o incapacità di pianificare
    4) irritabilità e aggressività, come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti
    5) inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri
    6) irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa, o di far fronte ad obblighi finanziari
    7) mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un altro

    B. L'individuo ha almeno 18 anni

    C. Presenza di un "Disturbo della Condotta" con esordio prima dei 15 anni di età

    D. Il clinico deve inoltre valutare che comportamento antisociale non si manifesti esclusivamente durante il decorso della "Schizofrenia" o di un "Episodio Maniacale"

    Il clinico dovrà sempre tenere in considerazione che il paziente antisociale è spesso in grado di mentire, falsificare, ed addirittura simulare altre patologie fisiche o psichiche. Avendo comunque una scarsa capacità di pianificare ed un'estrema impulsività è necessaria una valutazione intensiva a lungo termine. Il tratto peculiare che contraddistingue il paziente antisociale è la mancanza di rimorso, ovvero, da un punto di vista psicodinamico, egli non ha potuto introiettare la "norma". Vediamo quindi un paziente spesso freddo nel racconto dei dettagli anche di eventuali atti violenti se non addirittura di omicidi singoli o seriali. La mancanza di empatia e un "Io" grandioso riflettono il continuum con il disturbo narcisistico. Sembrerebbe che, utilizzando una comprensione psicodinamica, ciò che distingue un paziente antisociale da un paziente narcisista sia proprio la carenza, nel primo, del senso di colpa.
    Occorre comunque essere molto cauti, soprattutto per chi si occupa di perizie per i tribunali, nel definire la carenza di rimorso, poiché il paziente con disturbo antisociale di personalità, in virtù della capacità già accennata di mentire, falsificare e simulare, può operare una simulazione anche del "senso di colpa" e del rimorso, mostrando anche una "non genuina" commozione e pseudo-sentimenti che, l'occhio non esperto, difficilmente sarà in grado di valutare. In virtù del fatto che spesso i cosiddetti "criminali" evidenziano un disturbo antisociale di personalità, la questione della patologia si fa più ampia ed interessa non soltanto l'ambito psicologico e psichiatrico ma anche il campo della giustizia e della pubblica sicurezza.
    Se pensiamo agli istituti carcerari, essi dovrebbero essere, almeno dal punto di vista teorico, degli enti non solo di pena ma soprattutto di riabilitazione. Una perizia è quindi necessaria per valutare anche il reinserimento sociale di detenuti con disturbo antisociale di personalità.
    Il dilemma è se tali pazienti siano reintegrabili, in altre parole "curabili" oppure non vi sia possibilità di recupero. A tale proposito Gabbard (Gabbard, G.O., 1994) propone una serie di fattori predittivi della risposta terapeutica positiva o negativa al ricovero in un reparto di psichiatria.

    Riportiamo lo schema:

    Risposta negativa
    1. anamnesi positiva per arresti di reato
    2. anamnesi positiva per menzogne, falsità, raggiro
    3. pendenze legali da definire al momento del ricovero
    4. anamnesi positiva per condanne per reato
    5. ricoveri obbligatori come alternativa all'incarcerazione
    6. anamnesi positiva per violenze verso terzi
    7. diagnosi sull'asse I di alterazione cerebrale organica

    Risposta positiva

    1. presenza di ansia
    2. diagnosi sull'asse I di depressione
    3. diagnosi sull'asse I di una psicosi che non sia depressione o sindrome cerebrale organica

    *****************************************

    http://www.crimine.it/pagina.asp?ID=69&View=Tutti

    E' uguale chi ha copiato?
    Evidentemente entrambi dal manuale citato...da dove l'ho ricavato io dicendolo.(leggere il mio post iniziale)



    Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IVa edizione (DSM-IV, 1994)
     
    .
  12. schmit
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    se non vuoi altro posso farlo piu' spesso, credimi, non è poi così difficile linkare le fonti da cui si copia

    ti ringrazio moltissimo della collaborazione :)
     
    .
  13. schmit
     
    .

    User deleted


    i disturbi mentali sono piu' frequenti di quanto si immagini e sono una vera piaga dell'umanita'...
     
    .
  14. scienzalibera
     
    .

    User deleted


    Il Dott. Baranello ha citato tutte le fonti scientifiche di riferimento... il testo riporta una data precisa (26 gennaio 2003) ed i riferimenti bibliografici in calce nonché la firma dell'autore. Il dott. Baranello fa riferimento infatti espressamente al DSM-IV (citato) e al testo di G.O. GABBARD (citato anch'esso)... insomma non sembra aver copiato nulla. Il testo originale è quello sulla rivista PSYREVIEW

    Mentre quello sul sito crimine.it NON RIPORTA I RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI NON E' DATATO NON E' FIRMATO. INOLTRE QUESTO SITO RIPORTA PARI PARI ANCHE ALTRE COSE DEL DSM-IV SENZA NUOVAMENTE CITARE LA FONTE!!!
     
    .
13 replies since 28/11/2006, 12:28   1050 views
  Share  
.