11 giugno

Damjan sedeva dietro la scrivania nel suo studio. Era lì che riceveva i soldati e gli scienziati che facevano rapporto.
Quella sera aveva convocato Anyanka e Vali. Due delle principali che si occupavano di spremere la giovane Corvin fino all'osso. Il tempo degli interrogatori era quasi finito. Una volta trasferita a Castel Corvinus sarebbe stata esclusivamente per gli scienziati. Pinèl, il dottore capo, si era mostrato ottimista. Aveva detto che stavano facendo progressi e che la loro risorsa si rivelava sempre più preziosa. Ottimo, Wjerk se l'era proprio meritata quella promozione. E anche la collaborazione con Anyanka per ottenere informazioni iniziava a dare i primi frutti.
Quest'ultima era reduce da uno sfortunato scontro in città, ma dall'infermeria l'avevano dimessa e gli avevano detto che presto avrebbe potuto riprendere il suo lavoro.
Le cose andavano benissimo per i vampiri neri. Un successo dopo l'altro.

Quella sera finalmente mi sentivo più che mai soffisfatta per il mio lavoro. Da quando la giovane Corvin era nella nostre mani, le cose erano andate a meraviglia. Ormai, erano quasi passati due mesi da quando l'avevo presa in ostaggio e non era successo ancora niente, nessuno della Resistenza si era minimamente avvicinato ad Ordoghaz per poter salvare la loro compagnia. Sembrava che nessuno si fosse importato di lei, anche se poi ricordavo gli occhi e la promessa di Beaker e ciò non mi piaceva per niente. Chissà cosa stava tramando. Ma non mi sarei fatta trovare con le mani in mano. Gli avrei tenuto testa. Ma quella sera non volevo pensare a rogne. Stavo andando nell'ufficio di Damjan perchè mi aveva convocato. Da quando gli avevo portato la Corvin infatti, mi guardava in tutta altra maniera. Sapevo di aver fatto centro. Così, appena mi aveva fatto chiamare, non l'avevo fatto attendere come facevo di solito, ma mi ero quasi precipitata da lui. Ero curiosa di sapere cosa volesse da me e quindi non persi tempo a bussare alla sua porta. Prima di entrare, attesi ovviamente che mi desse in consenso ad entrare.

Damjan mi ha convocata nel suo studio. Probabilmente vuole crogiolarsi nel sentirmi ripetere quanto ci è stata utile Aileen Corvin. Anche se non è cambiato molto dall'ultima volta che mi ha chiesto aggiornamenti.
Arrivo alla porta dello studio del generale e trovo Vali Wjerk che aspetta anche lei fuori.
- Maggiore Wjerk - la saluto
Cavolo, la stavo per chiamare capitano. Ancora non mi sono abituata alla promozione. Ormai erano come nome-cognome: capitano-Wjerk. Beh obiettivamente se l'è meritata la promozione. Come le ho detto quando mi sono congratulata.

Damjan sentì Vali bussare alla porta e poco dopo arrivare anche Anyanka. Sorrise tra sè compiaciuto per la loro puntualità e il loro rispetto della sua autorità. Attese qualche secondo prima di invitarle ad entrare.
Sembravano quasi un immagine in positivo e una in negativo. Damjan notò che non potevano sembrare più diverse. Vali con la pelle ambrata, i capelli e gli occhi scuri e i modi fieri e orgogliosi. Senza un graffio, il ritratto della salute.
Anyanka invece pallida, con i capelli e gli occhi così chiari da apparire inquietanti, proprio come i suoi atteggiamenti freddi e imperturbabili. Ma piena di ferite e medicazioni ancora ben visibili.
- Accomodatevi - le invitò, - come potete immaginare vi ho convocate per sapere se avete nuovi aggiornamenti riguardo la nostra ospite -

Dopo qualche minuto arrivò anche l'agente Anyanka. Avevo sentito del piccolo "incidente" che aveva avuto, così non rimasi sorpresa nel vedere le ferite che riempivano le parti del suo corpo scoperte dai vestiti. - Maggiore Wjerk.
Mi salutò la vampira nera. - Anyanka.
Risposi entrando nell'ufficio di Damjan che sembrava piuttosto lieto di vederci. - Damjan.
Salutai anche l'uomo seduto dietro la scrivania. - Accomodatevi - Disse ed io mi misi di fronte a lui. - come potete immaginare vi ho convocate per sapere se avete nuovi aggiornamenti riguardo la nostra ospite.
- Come ben sai, è piuttosto resistente. E' più dura di quanto ci aspettassimo. Abbiamo comunque iniziato ad organizzare il suo spostamento di sede. Il percorso da fare, il giorno... Pensavamo di muoverci di mattina in modo da cogliere impreparati i nemici se sono sulle nostre tracce.
Gli dissi confessandogli il piano che stavo iniziando a stabilire. Non sarebbe stato quello alla fine. Poche persone infatti avrebbero saputo tutti i dettagli. Non volevo infatti far trapelare la notizia.

Damjan ci fa entrare e lo salutiamo.
- Accomodatevi - ci invita cordialmente
Non mi piace Damjan. Non so cosa sia in particolare in lui e nei suoi modi, ma proprio non mi piace.
- Come potete immaginare vi ho convocate per sapere se avete nuovi aggiornamenti riguardo la nostra ospite - ci conferma
E' Wjerk a parlare per prima, gli dice del proposito di spostarla, di cui ero già al corrente, ma mi è nuovo il metodo che propone.
- Concordo - affermo quando Damjan mi invita a partecipare, - apparentemente uno spostamento durante il giorno potrebbe sembrare sconveniente: noi siamo tutti vampiri neri, mentre i nostri nemici dispongono di lycan che escono senza problemi con il sole. Ma un attacco durante il giorno e quindi con molti umani in giro è meno probabile da parte loro. E inoltre se usiamo il siero non saremo vulnerabili ai proiettili ultravioletti. L'unico inconvenente è la rarità del siero - concludo. Lascio a lui la decisione, come è giusto che sia visto che è il generale.

- La ragazza ha involontariamente confermato i nostri sospetti sulla Nordic House. Ma è solo una mia deduzione, non l'ha ammesso esplicitamente. - rivelo riguardo gli interrogatori, - Le ho dato per certo che avevamo scoperto il loro nasconsiglio nella Nordic House e lei è sembrata spaventata, allarmata. Non ha confermato nè negato, ma dovremmo considerare l'ipotesi che abbia simulato la reazione di proposito. Non sarebbe la prima volta da parte sua - aggiungo lasciando trasparire il disappunto

- Come ben sai, è piuttosto resistente. E' più dura di quanto ci aspettassimo -
Già, quell'aspetto gli aveva dato molti fastidi. La ragazza aveva dimostrato una lealtà e una saldezza degne del più fedele agente di morte. In fondo le mele non cadono lontano dall'albero, ma aveva sperato che essendo un'umana fosse più vulnerabile, che avesse di più da perdere. E invece manteneva il punto con un'insolenza a dir poco irritante.
- Abbiamo comunque iniziato ad organizzare il suo spostamento di sede. Il percorso da fare, il giorno... Pensavamo di muoverci di mattina in modo da cogliere impreparati i nemici se sono sulle nostre tracce - disse Vali
- Impreparati o no però saremmo vulnerabili - riflettè Damjan
Guardò Anyanka per sentire anche il suo parere. Dopotutto le aveva convocate insieme per questo.
- Concordo. Apparentemente uno spostamento durante il giorno potrebbe sembrare sconveniente: noi siamo tutti vampiri neri, mentre i nostri nemici dispongono di lycan che escono senza problemi con il sole. Ma un attacco durante il giorno e quindi con molti umani in giro è meno probabile da parte loro. E inoltre se usiamo il siero non saremo vulnerabili ai proiettili ultravioletti. L'unico inconveniente è la rarità del siero - commenta la vampira
Damjan annuì, - sarebbe dispendioso, ma potrebbe essere necessario. Che tu sappia c'è pericolo di un'intercettazione e di un sabotaggio? - chiese rivolto a Vali, l'agente di grado superiore e quindi anche la più informata.

- Altro? - chiese poi
- La ragazza ha involontariamente confermato i nostri sospetti sulla Nordic House. Ma è solo una mia deduzione, non l'ha ammesso esplicitamente. Le ho dato per certo che avevamo scoperto il loro nasconsiglio nella Nordic House e lei è sembrata spaventata, allarmata. Non ha confermato nè negato, ma dovremmo considerare l'ipotesi che abbia simulato la reazione di proposito. Non sarebbe la prima volta da parte sua - osservò Anyanka frustrata
Damjan comprendeva la sua frustrazione, a volte era come se quella ragazzina umana riuscisse a prendersi gioco di loro. Si voltò verso Wjerk come aveva fatto prima al contrario per sentire il suo parere.

- Impreparati o no però saremmo vulnerabili.
Disse Damjan guardando però la vampira nera al mio fianco come a chiederle consiglio. Anyanka mi diede ragione. Quello era l'unico modo per trasportare la nostra prigioniera. Rischiavamo infatti di farci attaccare e di perderla. Non poteva permetterci quell'errore. L'unico problema, come disse la vampira, era il siero. Anche Damjan alla fine fu dello stesso parere. - sarebbe dispendioso, ma potrebbe essere necessario. Che tu sappia c'è pericolo di un'intercettazione e di un sabotaggio?
Chiese questa volta a me. - E' possibile. Per questo motivo dobbiamo stare più che attenti ed essere quanto più veloci. Per quanto riguarda la sicurezza, però, avevo pensato di annunciare un'altra data ed un altro piano in modo da procedere con lo spostamento in gran segreto, se davvero ci sia qualche spia. Comunque, riguardo il problema del siero, avevo pensato di portare io stessa, da sola, l'umana alla nuova sede in modo da risparmiare anche sulle ultime dosi di siero che ci sono rimaste.

Anyanka gli parlò anche della Nordic House. La Corvin infatti aveva mostrato grande dolore quando le avevamo chiesto del nascondiglio della Resistenza. Anche stavolta Damjan si voltò verso di me, chiedendo il mio parere. Mi sembrava così strano, ma non potevo nascondere che mi sentivo molto orgogliosa. - C'ero anche io quel giorno. E' vero, non l'ha ammesso, ma dai suoi occhi si poteva intuire quanto realmente fosse addolorata per quello che le avevamo detto. Ho cercato anche di provocarla, per ora non è servito a niente. Fino a quando non partiremo, continuerò a porle questa domanda. Comunque, credo che la ragazza questa volta non abbia mentito. Credo che sia quella la base dei nemici, ma, ovviamente, prima di preparare un piano e di attaccare, abbiamo bisogno di certezze.

- Sarebbe dispendioso, ma potrebbe essere necessario. Che tu sappia c'è pericolo di un'intercettazione e di un sabotaggio? - chiese Damjan a Wjerk
- E' possibile. Per questo motivo dobbiamo stare più che attenti ed essere quanto più veloci. Per quanto riguarda la sicurezza, però, avevo pensato di annunciare un'altra data ed un altro piano in modo da procedere con lo spostamento in gran segreto, se davvero ci sia qualche spia. Comunque, riguardo il problema del siero, avevo pensato di portare io stessa, da sola, l'umana alla nuova sede in modo da risparmiare anche sulle ultime dosi di siero che ci sono rimaste - dice Wjerk
Ottima idea quella di diffondere una falsa data e un falso piano. Annuisco quando parla delle eventuali spie concordando. In molti non si fidano di alcuni vampiri neri sospetti: simpatizzanti, inetti, altri che passano molto tempo fuori. E ironia della sorte, proprio io non sono tra questi.
Potrei anche sfruttarla questa idea del falso piano. E so anche chi usare per questo: Forrest.

- C'ero anche io quel giorno. E' vero, non l'ha ammesso, ma dai suoi occhi si poteva intuire quanto realmente fosse addolorata per quello che le avevamo detto. Ho cercato anche di provocarla, per ora non è servito a niente - dice Wjerk
E questo è tutto dire. L'ho vista con i miei occhi e giuro che non ho mai visto nessuno con un talento così naturale per la provocazione. Uno po' come me per le bugie.
- Fino a quando non partiremo, continuerò a porle questa domanda. Comunque, credo che la ragazza questa volta non abbia mentito. Credo che sia quella la base dei nemici, ma, ovviamente, prima di preparare un piano e di attaccare, abbiamo bisogno di certezze - conclude
- Sì infatti, non possiamo sprecare uomini e risorse per un attacco a vuoto e magari lasciare sguarnito il Casato. Propongo degli appostamenti nei paraggi: se davvero si nascondono lì ne vedremo passare un bel po'. Comunque con tutto il rispetto, signore, non sono d'accordo a spostarla a Castel Corvinus e sospendere gli interrogatori. E' vero, non abbiamo ottenuto quasi niente, ma la Corvinus è una miniera di informazioni, non possiamo rinunciare. - protesto

Vali rispose pronta: - E' possibile. Per questo motivo dobbiamo stare più che attenti ed essere quanto più veloci. Per quanto riguarda la sicurezza, però, avevo pensato di annunciare un'altra data ed un altro piano in modo da procedere con lo spostamento in gran segreto, se davvero ci sia qualche spia. - e Anyanka concorda, - Comunque, riguardo il problema del siero, avevo pensato di portare io stessa, da sola, l'umana alla nuova sede in modo da risparmiare anche sulle ultime dosi di siero che ci sono rimaste - conclude
- No, assolutamente no. E' troppo pericoloso. Ti assegnerò due agenti di scorta. La Corvin sarà impotente e sedata, ma non dimentichiamoci quello che ha cercato di fare finora. Le dosi non saranno un problema, basterà coprire due o tre ore, il viaggio durerà molto meno. A questo proposito, la ragazza ha tentato altre fughe? - si informò Damjan

- C'ero anche io quel giorno. E' vero, non l'ha ammesso, ma dai suoi occhi si poteva intuire quanto realmente fosse addolorata per quello che le avevamo detto. Ho cercato anche di provocarla, per ora non è servito a niente. Fino a quando non partiremo, continuerò a porle questa domanda. Comunque, credo che la ragazza questa volta non abbia mentito. Credo che sia quella la base dei nemici, ma, ovviamente, prima di preparare un piano e di attaccare, abbiamo bisogno di certezze - disse saggiamente Vali
- Sì infatti, non possiamo sprecare uomini e risorse per un attacco a vuoto e magari lasciare sguarnito il Casato. Propongo degli appostamenti nei paraggi: se davvero si nascondono lì ne vedremo passare un bel po'. Comunque con tutto il rispetto, signore, non sono d'accordo a spostarla a Castel Corvinus e sospendere gli interrogatori. E' vero, non abbiamo ottenuto quasi niente, ma la Corvinus è una miniera di informazioni, non possiamo rinunciare. - protestò Anyanka
Damjan alzò una mano per zittirla, - ne abbiamo già discusso. I risultati degli interrogatori sono stati scarsi e deludenti se non nulli. L'unica eccezione è questa della Nordic House. Mentre i risultati che mi riferisce lo staff scientifico sono brillanti. Non voglio più sprecare tempo e risorse per ottenere informazioni che non ci darà, e con questo il discorso è chiuso - disse autoritario

- No, assolutamente no. E' troppo pericoloso. - Ed ecco che Damjan iniziava a fare l'esagerato. Ero un'ottima vampira, qual era il problema? - Ti assegnerò due agenti di scorta. La Corvin sarà impotente e sedata, ma non dimentichiamoci quello che ha cercato di fare finora. Le dosi non saranno un problema, basterà coprire due o tre ore, il viaggio durerà molto meno.
Decisi di provare a contrariarlo, - Sai bene che non è necessario scomodare due vampiri neri per quest'operazione. Sai anche che posso benissimo badare io a quella mocciosa. Ti dimentichi con chi stai parlando? - Gli chiesei piuttosto infastidita. Era come se mettesse qualcuno a sorvegliare il mio operato. - Puoi benissimo contare su di me. Non ti ho mai deluso in tutti questi anni.

- A questo proposito, la ragazza ha tentato altre fughe?
- No, signore. Da quando sto andando a controllarla più spesso, non sta accadendo più nulla del genere. So bene però che ciò non la fermerà.
Conclusi sperando avesse messo vampiri neri decenti a sorvegliarla. Non potevo perdere tutta la giornata a guardare quella mocciosa.

- Sì infatti, non possiamo sprecare uomini e risorse per un attacco a vuoto e magari lasciare sguarnito il Casato. Propongo degli appostamenti nei paraggi: se davvero si nascondono lì ne vedremo passare un bel po'. - Disse Anyanka. - Comunque con tutto il rispetto, signore, non sono d'accordo a spostarla a Castel Corvinus e sospendere gli interrogatori. E' vero, non abbiamo ottenuto quasi niente, ma la Corvinus è una miniera di informazioni, non possiamo rinunciare.
Su questo ero d'accordo con lei. Avremo buttato quell'occasione proprio nel gabinetto! Ma, come sempre, Damjan non sembrò dello stesso parere. - ne abbiamo già discusso. I risultati degli interrogatori sono stati scarsi e deludenti se non nulli. L'unica eccezione è questa della Nordic House. Mentre i risultati che mi riferisce lo staff scientifico sono brillanti. Non voglio più sprecare tempo e risorse per ottenere informazioni che non ci darà, e con questo il discorso è chiuso.
- Damjan, anche io tenterei ancora. Farei passare qualche giorno, la farei stare in pieno isolamento, e poi, una volta uscita, le direi che abbiamo attaccato la Nordic House ed ucciso la maggior parte degli immortali e che ormai per loro è finita. Tenterei anche questa mossa, tanto non ci costa niente. Se non vuole parlare, allora la lascerò stare agli scienziati.
Proposi sperando di non essere stata troppo sfacciata, ma io ci tenevo davvero alla Corvin e al fatto che potesse rivelarci qualcosa. Quella ragazzina sapeva molto più di quanto dimostrasse.

- Ne abbiamo già discusso. I risultati degli interrogatori sono stati scarsi e deludenti se non nulli. L'unica eccezione è questa della Nordic House. Mentre i risultati che mi riferisce lo staff scientifico sono brillanti. Non voglio più sprecare tempo e risorse per ottenere informazioni che non ci darà, e con questo il discorso è chiuso - dice Damjan senza ammettere repliche
Ma la replica arriva, e stavolta da Wjerk che mi appoggia: - Damjan, anche io tenterei ancora. Farei passare qualche giorno, la farei stare in pieno isolamento, e poi, una volta uscita, le direi che abbiamo attaccato la Nordic House ed ucciso la maggior parte degli immortali e che ormai per loro è finita. Tenterei anche questa mossa, tanto non ci costa niente. Se non vuole parlare, allora la lascerò stare agli scienziati -
Io avrei un'idea migliore di quella di Wjerk per avere informazioni, ma stavolta me la tengo per me. L'obiezione l'ho fatta e tanto basta. Per fortuna Damjan è troppo superbo e ottuso per cambiare idea e darci ragione.

- Sai bene che non è necessario scomodare due vampiri neri per quest'operazione. Sai anche che posso benissimo badare io a quella mocciosa. Ti dimentichi con chi stai parlando? Puoi benissimo contare su di me. Non ti ho mai deluso in tutti questi anni - disse Vali infastidita.
Anche Damjan era infastidito, odiava quando contestavano le sue decisioni e lei lo faceva anche troppo spesso.
- Proprio perchè ti stimo e ti conosco mi aspetto che tu accetti la prudenza e capisca la mia motivazione. Aileen Corvin è l'ostaggio migliore che potessimo avere. Continuare a sfruttarla è la nostra priorità, quindi si possono scomodare due vampiri neri in più per garantire la sicurezza - rispose ragionevole

- Damjan, anche io tenterei ancora. Farei passare qualche giorno, la farei stare in pieno isolamento, e poi, una volta uscita, le direi che abbiamo attaccato la Nordic House ed ucciso la maggior parte degli immortali e che ormai per loro è finita. Tenterei anche questa mossa, tanto non ci costa niente. Se non vuole parlare, allora la lascerò stare agli scienziati - ritornò alla carica Vali
Damjan si innervosì, era già la seconda volta che contestava i suoi ordini in quel colloquio.
- Avete ancora qualche giorno prima che venga trasferita, usateli intensamente - si limitò a rispondere per chiudere il discorso

- Proprio perchè ti stimo e ti conosco mi aspetto che tu accetti la prudenza e capisca la mia motivazione. Aileen Corvin è l'ostaggio migliore che potessimo avere. Continuare a sfruttarla è la nostra priorità, quindi si possono scomodare due vampiri neri in più per garantire la sicurezza.
Ribadì Damjan, facendomi perdere la pazienza. Questa volta rimasi zitta, era meglio se non parlavo, altrimenti gli avrei fatto saltare le palle che non aveva. Come mi infastidiva quel vampiro. Si credeva chissà chi solo perchè ci comandava. Non capiva che così, prima o dopo, ci saremo rivoltati anche con lui e speravo che, in quella rivolta, sarei salita io al potere.

Notai dagli occhi di Damjan che il mio commento l'aveva fatto innervosire. Non si poteva dire niente, neanche tossire se lui aveva deciso. Che fastidio... - Avete ancora qualche giorno prima che venga trasferita, usateli intensamente.
Si limitò a dire Damjan. Stavolta mi limitai ad annuire. - Prima di andare, c'è ancora il problema di quel lycan che, ormai sempre più spesso, viene fuori al casato. Sta semplicemente fermo, si limita a guardare Ordoghaz. Ho detto agli uomini di sparare nel caso si avvicinasse di più.

Vali finalmente smise di controbattere. Era una grande guerriera e Damjan era ben felice di averla dalla sua, ma quando dimostrava troppa iniziativa lo infastidiva non poco. Ai tempi di Selene non era così. spesso si chiedeva come diavolo facesse quella vampira.
- Prima di andare, c'è ancora il problema di quel lycan che, ormai sempre più spesso, viene fuori al casato. Sta semplicemente fermo, si limita a guardare Ordoghaz. Ho detto agli uomini di sparare nel caso si avvicinasse di più - disse Vali
- Non mi piace - disse Damjan pensieroso, - occupatevi di lui. Forse è solo un nostalgico del casato, ma non mi piace l'idea che un lycan venga a guardare. E' come se volesse sbeffeggiarci. E comunque è solo un lycan, uno in meno da eliminare quando sarà cibo per vermi -