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ISS, International Space Station

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NightStalkers
view post Posted on 22/1/2004, 21:31




Ragazzi qui di seguito qualche info sulla ISS

L'Italia e la Stazione Spaziale Internazionale


La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) costituisce il più importante ed ambizioso programma di cooperazione a livello mondiale nel campo scientifico e tecnologico fino ad oggi intrapreso.

Con il lancio del modulo logistico Leonardo, l'Italia diviene la terza nazione, dopo Russia e Stati Uniti, ad inviare in orbita un elemento della Stazione Spaziale Internazionale. Pur essendo un modulo non permanente della stazione, Leonardo è solamente il primo di una serie di elementi realizzati dall'Italia che costituiranno una parte considerevole del volume complessivo abitabile del gigantesco complesso spaziale.
Grazie ai suoi laboratori pressurizzati e alle piattaforme esterne, la ISS sarà un vero e proprio istituto internazionale orbitante per la ricerca scientifica multidisciplinare e darà ai ricercatori possibilità senza precedenti in campo scientifico e tecnologico in discipline quali la fisica, la chimica, la biologia, la medicina, la fisiologia, le scienze dell'universo e della Terra.

La Stazione Spaziale Internazionale deriva da un progetto nato nel 1984, quando il presidente americano Ronald Reagan invitò formalmente i capi di stato europei ad entrare a far parte di questo programma. Risale al 1988 la firma del primo accordo intergovernativo tra i paesi partecipanti: Stati Uniti, Canada, Giappone, e dieci paesi europei, tra cui l'Italia, rappresentati dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nello stesso periodo si avviarono negoziati tra ASI e NASA, che portarono alla firma di un accordo bilaterale nel dicembre del 1991, relativo allo sviluppo di tre unità per il trasporto logistico (Multi Purpose Logistic Module - MPLM), ossia dei moduli successivamente chiamati dall'ASI Leonardo, Raffaello e Donatello, per ricordare questi grandi Italiani.

Nel 1993, una ridefinizione del programma portò alla revisione dei due accordi citati. La firma del nuovo bilaterale tra ASI e NASA venne nell' ottobre 1997, mentre quella del nuovo accordo tra tutti i paesi partecipanti al programma risale al gennaio 1998. Perciò l'Italia partecipa al programma ISS sia attraverso l'accordo bilaterale con la NASA che come paese membro dell'ESA.

Gli accordi prevedono che il diritto di utilizzo della stazione spaziale sia in funzione dell'investimento iniziale. Il duplice accesso dell'Italia al programma permette quindi una grande flessibilità ed efficacia nella definizione dei piani di ricerca e sperimentazione, avendo la possibilità di dare a carichi ed esperimenti scientifici le opportunità migliori, sia in termini di pianificazione che di condizioni e potenzialità esistenti.

Molteplici sono i benefici che ci si aspettano dalla Stazione Spaziale Internationale: dagli evidenti aspetti politici, alle forti ricadute sul piano industriale, alle vaste potenzialità di ricerca scientifica e tecnologica.

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NightStalkers
view post Posted on 22/1/2004, 21:33




Come è fatta la Stazione Spaziale Internazionale

Una volta completata nel 2006, la Stazione Spaziale Internazionale, costituirà una struttura reticolare lunga 95 m che sosterrà i pannelli solari per la generazione di energia elettrica, i radiatori per la dissipazione del calore in eccesso ed il complesso dei moduli pressurizzati. Su tale struttura saranno montati tutta una serie di elementi funzionali della stazione, tra cui un braccio robotizzato canadese, e quattro piattaforme per l'alloggiamento di carichi utili ed esperimenti esterni.

Una volta assemblato, l'intero complesso coprirà una superficie pari a quella di un campo di calcio. Lo spazio abitabile sarà di 1300 metri cubi (pari al volume di due jumbo jet) e comprenderà, tra gli altri, i seguenti laboratori:

DESTINY: Laboratorio multidisciplinare statunitense
CAM (Centrifuge Accomodation Module): Laboratorio ospitante la centrifuga per esperimenti in gravita variabile
COF (Columbus Orbital Facility): Laboratorio multidisciplinare europeo
Kibo: Laboratorio multidisciplinare giapponese
3 laboratori russi

I laboratori COF e Kibo includeranno anche piattaforme per il montaggio di esperimenti esterni. La stazione sarà abitata in maniera permanente durante i suoi previsti dieci anni di attività da un equipaggio di 7 astronauti.

Complessivamente, saranno necessari ancora una settantina di lanci, tra americani, russi ed europei, prima che la ISS sia completata e pienamente operativa.

Nella tabella seguente sono riportate le caratteristiche principali della stazione.

Caratteristiche Tecniche

Altezza dell'orbita Min. 325 km; Max. 405 km
Inclinazione dell'orbita 51.6
Dimensioni 108 x 88 metri
Massa 426 t
Potenza elettrica 110 kW (di cui 47,5 kW per esperimenti)
Trasmissione dati Via satelliti TDRS della NASA
Periodo di microgravità 30 giorni
Spazio abitabile 1,300 m3
Laboratori 7 (2 USA, 3 Russia, 1 Europa, 1 Giappone)
Zone di attacco per Carichi Utili esterni 9 (4 USA, 3 Russia, 1 Europa, 1 Giappone)
Equipaggio permanente 7 astronauti
Vita operativa nominale 10 anni a partire dal completamento


Date Rilevanti
Lancio primo elemento 20 novembre 1998
Primo lancio MPLM Leonardo (ASI) Marzo 2001
Inizio utilizzazione Metà-2001
Lancio Nodo 2 (ESA/ASI) 2003
Lancio Nodo 3 (ESA/ASI) 2004
Lancio COF 2004
Completamento assemblaggio Metà 2006

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NightStalkers
view post Posted on 22/1/2004, 21:35




L'Italia nel progetto

Queste sono le sedici Nazioni che collaborano allo sviluppo della Stazione Spaziale Internazionale:

Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera.

L'Italia svolge un ruolo particolarmente importante in questo programma, al quale partecipa in triplice veste: direttamente attraverso l'accordo bilaterale con la NASA già menzionato, fornendo i moduli logistici Leonardo, Raffaello e Donatello, nell'ambito dell'Agenzia Spaziale Europea, realizzando il laboratorio Columbus Orbital Facility (COF) e, grazie all'intesa con NASA ed ESA, costruendo due dei tre Nodi, ossia gli elementi di interconnessione tra i diversi moduli pressurizzati della ISS. I nodi forniranno inoltre i punti di attracco per i veicoli che periodicamente andranno a visitare la stazione stessa.

L'esecuzione del programma ISS è regolata da un accordo tra governi (inter- Governmental Agreement - IGA), firmato da quindici Paesi il 29 gennaio 1998 a Washington (aggiornando quello firmato nel 1988) e da quattro accordi, che da tale IGA discendono, che dettagliano le modalità di attuazione del programma.

L'accordo, firmato dal governo italiano, ha avuto sua applicazione tramite la sottoscrizione italiana dei programma ESA di partecipazione alla Stazione, per una contribuzione pari al 19%.

Principali elementi sviluppati dall'Italia: I moduli logistici Leonardo, Raffaello e Donatello

Gli MPLM (Multi Purpose Logistic Module) sono moduli pressurizzati per il trasporto verso la Stazione Spaziale Internazionale d'equipaggiamento, rifornimenti ed esperimenti mediante la navetta spaziale americana. I moduli vengono portati in orbita all'interno del vano di carico dello shuttle. Ogni MPLM può rimanere agganciato alla stazione per una settimana ed è accessibile agli astronauti che possono agevolmente compiere le operazioni di carico e scarico.

Al termine delle operazioni lo MPLM viene sganciato dalla stazione e riposto nella stiva dello shuttle per il ritorno a terra. Ciascun modulo è stato realizzato per effettuare 25 missioni nell'arco della sua vita operativa di dieci anni.

Lo MPLM ha una struttura cilindrica in alluminio del peso di circa 4500 kg realizzata con pannelli curvi saldati, di lunghezza 6,6 m e diametro 4,5 m. Il modulo è protetto da cosiddette coperte termiche e da pannelli che fanno da scudo in caso d'impatto con micrometeoriti. Le due estremità del cilindro sono chiuse da strutture tronco-coniche dotate di portelloni apribili per il caricamento di esperimenti e forniture logistiche a terra da un lato, e per l'accesso da parte degli equipaggi della stazione spaziale dall'altro. Onde assicurare un ambiente adeguato per gli astronauti, il modulo possiede sistemi di controllo dell'atmosfera interna, per il mantenimento delle temperature di tutti gli equipaggiamenti di bordo e della temperatura dell'aria. E’inoltre dotato di un sistema per la circolazione dell'acqua di raffreddamento degli armadi (detti anche "rack") frigoriferi, di un sistema di distribuzione della potenza elettrica alle apparecchiatura di bordo e di un computer per la gestione delle funzioni del modulo e dei sistemi di sicurezza.

I carichi sono ospitati negli armadi installati su tutta la superficie interna del modulo. Cinque di questi armadi contengono un servizio d'alimentazione elettrica e di refrigerazione degli esperimenti, qualora fosse necessario. Nel corso della permanenza in orbita i "rack' portati da terra vengono trasferiti nei moduli o nei laboratori della stazione; successivamente lo MPLM viene caricato con gli armadi da riportare a terra e reinserito nella stiva dello space shuttle per il rientro. In questi rack saranno inseriti apparecchiatura e materiali usati per le attività di ricerca in orbita, strumenti non più necessari ed anche rifiuti.

Principali caratteristiche dei moduli logistici Nodo 2 e Nodo 3

Numero d'unità di volo 3
Massa totale a pieno carico circa 13,7 t
Massima capacità di carico circa 9,0 t
Diametro 4,5 m
Lunghezza 6,5 m
Numero di "racks" alloggiabili 16 (di cui fino a 5 frigoriferi/congelatori)
Vita operativa d'ogni unità di volo 25 missioni
Data di consegna prima unità di volo agosto 1998
Data di consegna seconda unità di volo agosto 1999
Data di consegna terza unità di volo febbraio 2001
Prima missione MPLM Leonardo 2001
N. di voli nella fase d'assemblaggio della Stazione 10 voli
N. di voli nella fase operativa (dopo il 2003) 4 - 5 per anno


Nodo 2 e Nodo 3

I Nodi sono gli elementi d'interconnessione tra i diversi moduli pressurizzati della stazione e forniscono i punti d'attracco per i veicoli che periodicamente andranno a visitare la stazione stessa. In particolare il Nodo 2 ed il Nodo 3, a seguito dei recenti accordi tecnici tra NASA ESA ed ASI, presentano le seguenti funzioni :


il Nodo 2 garantisce la connessione e la distribuzione delle diverse “utenze” (potenza, aria, comunicazioni) al laboratorio americano Destiny, al laboratorio europeo COF, al laboratorio giapponese Kibo e al modulo CAM che ospita la centrifuga. Esso fornisce inoltre i punti d'attracco per lo space sbuttle e gli MPLM; oltre a tali funzioni il Nodo 2 aumenterà il volume abitativo a disposizione degli astronauti.
Il Nodo 3, anch'esso nell'attesa del lancio del modulo abitativo, ospiterà i sistemi e gli equipaggiamenti che assicurano l'abitabilità; si prevede inoltre che fornisca il punto d'attracco per il veicolo di salvataggio (Crew Rescue Vehicle - CRV), costantemente disponibile qualora fosse necessario un rientro d'emergenza.
La pianificazione dei Nodi prevede:

Consegna Nodo 2 Marzo 2002
Volo Nodo 2 Febbraio 2003
Consegna Nodo 3 Ottobre 2003
Volo Nodo 3 Settembre 2004

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RoLanDiGiLeaD19
view post Posted on 29/7/2005, 21:31




ccc

Edited by RoLanDiGiLeaD19 - 29/7/2005, 22:34

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Magicoo85
view post Posted on 30/7/2005, 11:52




Matte esiste un topic in Mod's Home! è vietato postare in questo modo!
 
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4 replies since 22/1/2004, 21:31   115 views
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