Ritrovata a Gerusalemme la tomba di Giacomo il Giusto

***

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. schmit
     
    .

    User deleted


    Aetos
    Home Page

    —> Indice generale
    Gesù Cristo: chi era realmente?
    Il Vangelo Apocrifo di Tommaso
    La tomba di Giacomo il Giusto ?

    --------------------------------------------------------------------------------


    24 ottobre 2002
    una sorprendente scoperta archeologica ?
    se confermata, sarebbe fra le più importanti di tutti i tempi

    rinvenuto probabilmente l’ossario che conteneva i resti
    del fratello di Gesu’ di Nazareth: Giacomo il Giusto

    Sull’ossario c’è una epigrafe che suscita scalpore:
    Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù

    gli ambienti intellettuali sono in fermento
    tutto il mondo ne parla
    ma in Italia . . . non se ne fa menzione


    --------------------------------------------------------------------------------
    close

    A simple limestone ossuary (bone box) from first-century A.D. Jerusalem bears a remarkable Aramaic inscription: "James son of Joseph, brother of Jesus." If the inscription refers to the figures in the New Testament, it would be the first archaeological evidence of Jesus ever found. In "Burial Box of James the Brother of Jesus," epigrapher André Lemaire, a specialist in ancient scripts, explains why he thinks the ossuary does indeed refer TO the James and Jesus of the Christian Bible, how He learned of this tremendously important object and how scientific tests have shown it not TO Be a modern forgery. A follow-up article, "The Short List: The New Testament Figures Known TO History," describes the relatively few artifacts that refer TO people mentioned in Christian scripture.
    --------------------------------------------------------------------------------
    “The James ossuary may be the most important find in the history of New Testament archaeology, — says Hershel Shanks, editor of Biblical Archaeology Review — It has implications not just for scholarship, but for the world´s understanding of the Bible.”


    close
    L'annuncio della eccezionale scoperta è stato dato da Hershel Shanks a Washington il 21 ottobre 2002 in una conferenza stampa organizzata dalla "Biblical Archeology Review".

    Un rinvenimento importantissimo
    La verità da sempre esposta nei Vangeli Apocrifi
    ma bandita da Santa Romana Chiesa

    L'urna funebre è stata rinvenuta in Israele, a Gerusalemme, e se da una parte offre una traccia materiale dell'esistenza di Gesù di Nazareth, dall'altra fornisce la prova che Maria ebbe altri figli, probabilmente sette, fratelli e sorelle di Gesù. Ma non solo quello....

    L'ossario di pietra calcarea che gli archeologi hanno datato con precisione al 63 dopo Cristo (ricordo che Giacomo, detto “il Giusto”, morì lapidato nel 62) riporta una sorprendente iscrizione in lingua aramaica:
    “ Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù ”
    Andre Lemaire — uno storico francese specializzato in iscrizioni antiche — parla di chiari riferimenti non solo a Gesù, ma al fratello Giacomo.


    Ya‘akov bar Yohosef akhui Yeshua
    A sostegno delle tesi di Andre´ Lemaire, dicono altri esperti, gioca il fatto che una iscrizione di quel tipo sarebbe atipica se non fosse riferita a un personaggio celebre, quale certamente era Gesù di Nazareth. Oltretutto quel tipo di sepoltura veniva praticata dagli ebrei soltanto nell'arco temporale che va dal 20 al 70 A.D.

    L'autenticità del reperto è stata verificata dai più qualificati esperti del settore tramite test effettuati sia sulla pietra calcarea dell'ossario che sui residui di terra e altri elementi in esso rinvenuti. Oltre al Dr. Andrè Lemaire — famoso epigrafista a livello internazionale e specialista in iscrizioni antiche — esperti della Geologic Survey of Israel e studiosi della John Hopkins University.

    Nessun manufatto ricollegabile direttamente a Gesù di Nazareth era stato mai rinvenuto, le testimonianze storiche in nostro possesso erano fino ad oggi connesse esclusivamente agli scritti evangelici, questo fattore conferisce all'ossario di Giacomo grande importanza culturale, a ogni livello, storiografico, cristologico, archeologico, teologico o religioso in genere.
    Anche il Rev. Joseph Fitzmyer, biblista, docente alla Catholic University, dopo aver studiato l'ossario si è trovato completamente d'accordo con André Lemaire dichiarando che la iscrizione sull'ossario “corrisponde perfettamente allo stile degli altri esempi del primo secolo” e che “la combinazione dei tre famosi nomi impressi oltre a essere evidente è straordinaria”.

    Molti Vangeli Apocrifi dunque esponevano quella verità che la cristianità istituzionale ha sempre respinto: Gesù aveva sorelle e fratelli, nati dalla normale relazione fra Maria e Giuseppe. Una verità tanto naturale quanto evidente — sostenuta nei secoli da migliaia di studiosi, da milioni di credenti sinceri e da semplici amanti della verità — che tuttavia le chiese istituzionalizzate rigettano tenacemente adducendo argomenti grotteschi, a volte offensivi dell'intelligenza.
    Ovviamente quando è in gioco la sopravvivenza di corporazioni di questo tipo scattano i cosiddetti “istinti di conservazione del privilegio”, di conseguenza tutto diventa lecito, negazione dell'evidenza, contraffazione, occultamento, menzogna, impostura, inganno... il tutto, chiaramente, a scapito della Verità.

    Smarrimento e angoscia soprattutto nel mondo cattolico, che non a caso sin dal primo giorno ha cercato di minimizzare o finto di ignorare la straordinaria scoperta. A molti curati è stato addirittura consigliato di obiettare ai fedeli che ponessero questioni che trattasi di:
    a) un equivoco individuabile nella convergenza di significati fra cugino e fratello. Obiezione mendace e maldestra che, seppur considerata giusta se riferita all’Antico Testamento (scritto prevalentemente in ebraico; in aramaico solo Genesi 10, 11; Esdra 4, 8-6, 18; 7, 12-26; Daniele 2, 4-3, 23; 3, 91-7, 28), ignora invece l’assenza di tale convergenza nell’idioma greco in cui fu redatto tutto il Nuovo Testamento (incerta solo la tradizione sulla prima stesura del Vangelo di Matteo, probabilmente in aramaico).
    b) fratellastro, cioè di figlio avuto da Giuseppe in una precedente relazione.
    Tesi immeritevole di qualsiasi commento poiché ascritta ad alcuni tardi scritti apocrifi, banditi sempre e risolutamente dalla teologia cattolica, opportunamente rievocati solo quando occorre sottrarsi alle incursioni della teologia critica o per corroborare tradizioni redditizie e culti.

    San Giacomo quindi non è cugino di Gesu`, né tantomeno fratellastro, ma naturale e normalissimo fratello di carne, come attestano decine di documenti.

    Del resto le forti preoccupazioni del mondo cattolico sono più che giustificate: importanti elementi (nascita miracolosa, vaticini biblici, natura divina di Gesù e condizione di "verginità perpetua"di Maria) su cui la tradizione cattolica poggia le proprie fondamenta, vacillano e si dissolvono uno dopo l'altro, senza tregua, nella realtà tangibile delle ingovernabili rivelazioni.
    La storia e l'oggettività, a quanto pare, non guardano in faccia proprio nessuno.
    Le prove portate negli ultimi secoli da storici, archeologi e teologi laici, a favore della “natura terrena” di Gesù, sono sempre più schiaccianti. Le accuse mosse alla Chiesa di aver «costruito la divinità» intorno all’“uomo Gesù” (proclamata inizialmente nel Concilio di Nicea del 325, ribadita nel Concilio Costantinopolitano I del 381, nel II del 553 e poi ancora nel III del 680, contro il monotelismo, e via via confermata nei successivi) sulle spalle del virtuoso capo carismatico di una semplice comunità — e di averlo fatto su basi irrazionali, sfruttando miti antecedenti e superstizioni popolari — sembrano ormai incontrovertibili.

    Da una parte dunque la scoperta dell’ossario di Giacomo, se confermata, rappresenterebbe la prima prova materiale tangibile dell'esistenza di Gesù, e dall’altra la conferma che Gesù di Nazareth non era unigenito, né aveva natura ultraterrena: Gesu‘, seppur autorevole Maestro, degno di massima lode, era uomo fra gli uomini.

    Ma cerchiamo di andare più in profondità.....

    Lo strettissimo legame di parentela con Gesù Cristo — legame che va ben oltre la fratellanza spirituale — e l’importanza di Giacomo (Iácobos, detto “...il Giusto, figlio di Maria e Giuseppe, fratello del Signore il quale si spegnerà nella morte, ma verrà trovato vivo...”) nell'ambito della chiesa primitiva sono da decenni oggetto di prolungate controversie politico-religiose, e trovano conferma in numerosi documenti...

    San Giacomo, fratello di carne del Signore Gesù, oltre a essere il massimo esponente della corrente giudaico-cristiana — conclusasi nell'eresia ebionita e prima tenace antagonista al cattolicesimo antigiudaico guidato dal non-apostolo Paolo di Tarso, infausto inventore dell'attuale cattolicesimo — fu il primo vero grande capo della Chiesa più importante, quella di Gerusalemme, alla testa di Pietro e degli altri apostoli. La successione al Maestro Gesù, evidentemente, doveva essere dinastica, vincolata al sangue, alla stirpe di Davide, e non apostolica.
    ... eccone alcuni qui di seguito
    Giuseppe Flavio, 'Antichità Giudaiche' XX, 9, 1
    "...convocò una sessione del sinedrio e vi fece comparire quel fratello di Gesù, detto Cristo, che si chiamava Giacomo..."

    Paolo Epistola ai Galati I 19 (lettera alle Chiese della Galazia, controversia sul giudaismo)
    "...e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore..."

    Eusebio Da Cesarea, “Historia Ecclesiastica” III, 20, 1
    «...della famiglia di Gesu` rimanevano ancora i nipoti di Giuda, detti fratelli suoi secondo la carne,
    i quali furono denunziati come appartenenti alla stirpe di David...»

    Eusebio Da Cesarea, “historia ecclesiastica” II, 23, 4
    «...Giacomo, fratello del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa...»

    Marco VI 2-3
    "...si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo dicevano: non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo... e le sue sorelle non sono qui fra noi?..."

    Matteo XIII 55
    "...Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo ...? E le sue sorelle non sono tutte tra di noi?..."

    1Corinzi IX 5
    "...non abbiamo noi il diritto di condurre attorno una moglie, che sia una sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa?..."

    Matteo XXVII 56 "...fra di loro c'era Maria Maddalena. Maria madre di Giacomo..."
    Marco XV 40 "...tra di loro vi erano anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore..."
    Marco XVI 1 "...passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo..."
    Luca XXIV 10 "...Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne..."

    Eusebio Da Cesarea, “Historia ecclesiastica” I, pp. 12, 5
    «...poi Gesù comparve a Giacomo, uno dei suoi fratelli...»

    Ecco infine ulteriori brevi informazioni sulla figura di Giacomo, il fratello di Gesù, sulla sua importanza nella primitiva comunità cristiana gerosolimitana e alcuni pareri degli studiosi
    un legame molto particolare, evidentemente fraterno, fra Giacomo e Gesù si evince anche nel loghion 12 del Vangelo di Tommaso (altro documento — considerato di primaria importanza da numerosi studiosi — proscritto dalla Chiese Istituzionalizzate poiché insopportabilmente scomodo) che riporta:


    --------------------------------------------------------------------------------

    V.d.T. § 12 —
    I discepoli dissero a Gesù: “Sappiamo che ti allontanerai da noi. Dopo di te chi ci farà da guida?”
    Gesù rispose loro: «Giunti a quel punto andrete da Giacomo, il Giusto, a cui spettano le cose che riguardano il cielo e la terra»
    il 12.mo loghion del Vangelo di Tommaso mostra chiaramente che nella volontà di Gesù il primato nell'avvicendamento spettava al fratello Giacomo e non a Simon-Pietro (Cefa) come alcuni, erroneamente, continuano a credere.
    Inoltre numerosi documenti — anche canonici, fra cui il Libro degli Atti, Epistole di Paolo e altri come ad. es. Protovangelo di Giacomo, Vangelo di Filippo etc. — nominano apertamente Giacomo il Giusto, fratello carnale di Gesù, come Capo della Comunità e Primo Vescovo della Chiesa di Gerusalemme.
    Epistola di Giacomo
    A Giacomo il Giusto, fratello del Signore — che ricordo fu lapidato nel 62, su istigazione del sommo sacerdote Anano II e denominato "il Minore" per distinzione da Giacomo "il Maggiore", martirizzato invece nel 44 sotto Erode Agrippa — viene anche attribuita una Epistola, scritta intorno all'anno 60, la quale si compone di cinque capitoli. In essa sono presenti inizialmente esortazioni alla costanza e all'importanza di accompagnare la fede con le opere e più avanti riflessioni sulla vera e falsa sapienza, sulla pace, la concordia, nonché numerosi ammonimenti ai ricchi senza cuore.


    in Atti degli Apostoli XII 17 "...riferite questo a Giacomo..." Cefa (l’Apostolo Pietro) sente esplicitamente il dovere di informare innanzitutto Giacomo della propria scarcerazione. È ragionevole pensare quindi che l'autorità prima della Comunità gerosolimitana, il primus apostolorum, non era Cefa ma Giacomo il Giusto, frater Jesus.


    Inoltre sempre a proposito di Giacomo, Saulo e Cefa, così si esprimono gli autori de "La Chiave di Hiram", Robert Lomas e Christopher Knight:
    «...la pretesa avanzata da Paolo di godere del sostegno di Simone Pietro era soltanto una componente dell'impalcatura di menzogne che egli andava innalzando, perché fu lo stesso Pietro ad ammonire i discepoli contro l'emergere di un' autorità altra da quella nazorea: "Pertanto siate assolutamente prudenti verso qualsivoglia maestro, ché solo si deve prestar fede a chi rechi con sé la raccomandazione di Giacomo, fratello del Signore, in Gerusalemme".. ..Le interpretazioni dei manoscritti del Mar Morto attribuite a Robert Eisenman soccorrono l'ipotesi dell'identità di Paolo con la "fonte di menzogne" che si scontrò con Giacomo, il "Maestro di Giustizia".. ..Il manoscritto intitolato Pesher su Abacuc accenna a un individuo che "fece versare su Israele acque di menzogna" e "allontana i fedeli dalla retta via, conducendoli in un deserto senza strada", dove il gioco di parole costruito sul termine "strada" allude alla "trasgressione dei termini di confine" della legge. Noi diamo credito all'ipotesi che individua in Paolo il nemico di Giacomo. Paolo è il "Menzognero" che pronunciò il falso riguardo alla propria educazione fariseista, che inventò la missione di Cristo, che predicò la funzione provvisoria della Legge e autorizzò l'accesso alla chiesa agli individui incirconcisi...».

    Luigi Moraldi annota: “...da sottolineare il rilievo straordinario dato alla persona di Giacomo, uno dei «fratelli del Signore»...”

    Marcello Craveri così scrive interpretando il loghion 12 del Vangelo di Tommaso:
    “Il passo ricorda le discussioni tra gli apostoli, su chi di loro fosse da considerare il più grande * [...] La tradizione di un primato di Giacomo, fratello del Signore Gesù, o almeno di una sua autorità pari a quella di Pietro, è confermata dagli Atti, dalle Lettere Paoline, dal Vangelo degli Ebrei, da Gerolamo (Comm. in Mich. VII 7), da Eusebio (Hist. Eccl. II 3), dai Philosophumena V 7, e, naturalmente, dai testi gnostici...”


    Eusebio Da Cesarea, “Historia Ecclesiastica” II, 23, 4
    «...Giacomo, fratello del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa...»

    * Marco IX 34 "...ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il più grande..."
    Luca IX 46 "...poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande...."
    Luca XXII 24 "...Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande..."
    Galati II 9 "...Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono considerati i più autorevoli..."
    Galati II 11 "...quando Pietro venne ad Antiochia lo rimproverai perché aveva torto [...] giunsero quelli che stavano dalla parte di Giacomo..."

    Un primato assoluto di Pietro è effettivamente discutibile, per numerosi motivi (non approfonditi in questa sede per evidenti motivi di spazio) oltretutto in Marco VIII 33 si legge: "...Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini..." che Matteo ribadisce in XVI 23 "...egli, voltatosi, disse a Pietro: vattene via da me, Satana! tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini..."
    Diversi elementi quindi mi portano a concludere che questo straordinario rinvenimento rappresenta un passaggio importantissimo ai fini della ricerca in ambito storico e teologico. Spero di poter offrire quanto prima interessanti sviluppi.


    --------------------------------------------------------------------------------


    spesso anche di fronte alla rivelazione più manifesta la nostra formazione culturale pone resistenze invalicabili, che hanno la meglio sulla volontà di verità.

    La mediocre mente umana preferisce perseverare, ostinarsi comodamente, restare saldamente aggrappata alle sbarre della propria gabbia culturale. Eppure sono proprio quelle gabbie le prime responsabili della infelice condizione umana! Gran parte dei patimenti si deve a loro, al loro interno si sono svolti gli atti più brutali e ignobili, dal loro interno sono state impartite le più efferate disposizioni, al loro interno è stato trascinato il genere umano che oggi mestamente contempliamo.

    Falsità, ipocrisie, moralismi, inganni, pretese di assolutezza e omologazione massificante, prevalgono sovente sulla volontà di verità, sulla reale conoscenza, sulla consapevolezza, e a uscirne sconfitta è sempre l'umanità, l'uomo.

    Anche in casi come questo — di fronte a prove inconfutabili ma da molti vissute come una minaccia alla propria struttura mentale, poiché osano mettere in dubbio addirittura la divinità, quel Dio, quella idea di Dio, di cui siamo imbibiti nostro malgrado sin dalla prima infanzia e in cui si è riposta ogni speranza (e soprattutto si è delegata ogni responsabilità) — quella volontà, che io chiamo volontà di verità, soccombe pigramente.

    So che è spesso inutile fare appello al senso critico o al cosiddetto libero arbitrio, illustri assenti nelle cognizioni massificate, ciononostante il mio invito è a fare uno sforzo, per provarci, tutti insieme, e poi, magari, a dirci anche che effetto fa....


    --------------------------------------------------------------------------------

    un sentito ringraziamento per la pazienza dimostrata nell'avermi seguito sin qui

    primo link utile
    (The James ossuary - Royal Ontario Museum)
     
    .
  2. Schou
     
    .

    User deleted


    ritrovamento interessante ai fini storici.Il mio commento l'ho fatto nel 3d il verbo.
     
    .
  3. odalisca
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (schmit @ 14/11/2006, 22:07)
    Aetos
    Home Page

    —> Indice generale
    Gesù Cristo: chi era realmente?
    Il Vangelo Apocrifo di Tommaso
    La tomba di Giacomo il Giusto ?

    --------------------------------------------------------------------------------


    24 ottobre 2002
    una sorprendente scoperta archeologica ?
    se confermata, sarebbe fra le più importanti di tutti i tempi

    rinvenuto probabilmente l’ossario che conteneva i resti
    del fratello di Gesu’ di Nazareth: Giacomo il Giusto

    Sull’ossario c’è una epigrafe che suscita scalpore:
    Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù

    gli ambienti intellettuali sono in fermento
    tutto il mondo ne parla
    ma in Italia . . . non se ne fa menzione


    --------------------------------------------------------------------------------
    close

    A simple limestone ossuary (bone box) from first-century A.D. Jerusalem bears a remarkable Aramaic inscription: "James son of Joseph, brother of Jesus." If the inscription refers to the figures in the New Testament, it would be the first archaeological evidence of Jesus ever found. In "Burial Box of James the Brother of Jesus," epigrapher André Lemaire, a specialist in ancient scripts, explains why he thinks the ossuary does indeed refer TO the James and Jesus of the Christian Bible, how He learned of this tremendously important object and how scientific tests have shown it not TO Be a modern forgery. A follow-up article, "The Short List: The New Testament Figures Known TO History," describes the relatively few artifacts that refer TO people mentioned in Christian scripture.
    --------------------------------------------------------------------------------
    “The James ossuary may be the most important find in the history of New Testament archaeology, — says Hershel Shanks, editor of Biblical Archaeology Review — It has implications not just for scholarship, but for the world´s understanding of the Bible.”


    close
    L'annuncio della eccezionale scoperta è stato dato da Hershel Shanks a Washington il 21 ottobre 2002 in una conferenza stampa organizzata dalla "Biblical Archeology Review".

    Un rinvenimento importantissimo
    La verità da sempre esposta nei Vangeli Apocrifi
    ma bandita da Santa Romana Chiesa

    L'urna funebre è stata rinvenuta in Israele, a Gerusalemme, e se da una parte offre una traccia materiale dell'esistenza di Gesù di Nazareth, dall'altra fornisce la prova che Maria ebbe altri figli, probabilmente sette, fratelli e sorelle di Gesù. Ma non solo quello....

    L'ossario di pietra calcarea che gli archeologi hanno datato con precisione al 63 dopo Cristo (ricordo che Giacomo, detto “il Giusto”, morì lapidato nel 62) riporta una sorprendente iscrizione in lingua aramaica:
    “ Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù ”
    Andre Lemaire — uno storico francese specializzato in iscrizioni antiche — parla di chiari riferimenti non solo a Gesù, ma al fratello Giacomo.


    Ya‘akov bar Yohosef akhui Yeshua
    A sostegno delle tesi di Andre´ Lemaire, dicono altri esperti, gioca il fatto che una iscrizione di quel tipo sarebbe atipica se non fosse riferita a un personaggio celebre, quale certamente era Gesù di Nazareth. Oltretutto quel tipo di sepoltura veniva praticata dagli ebrei soltanto nell'arco temporale che va dal 20 al 70 A.D.

    L'autenticità del reperto è stata verificata dai più qualificati esperti del settore tramite test effettuati sia sulla pietra calcarea dell'ossario che sui residui di terra e altri elementi in esso rinvenuti. Oltre al Dr. Andrè Lemaire — famoso epigrafista a livello internazionale e specialista in iscrizioni antiche — esperti della Geologic Survey of Israel e studiosi della John Hopkins University.

    Nessun manufatto ricollegabile direttamente a Gesù di Nazareth era stato mai rinvenuto, le testimonianze storiche in nostro possesso erano fino ad oggi connesse esclusivamente agli scritti evangelici, questo fattore conferisce all'ossario di Giacomo grande importanza culturale, a ogni livello, storiografico, cristologico, archeologico, teologico o religioso in genere.
    Anche il Rev. Joseph Fitzmyer, biblista, docente alla Catholic University, dopo aver studiato l'ossario si è trovato completamente d'accordo con André Lemaire dichiarando che la iscrizione sull'ossario “corrisponde perfettamente allo stile degli altri esempi del primo secolo” e che “la combinazione dei tre famosi nomi impressi oltre a essere evidente è straordinaria”.

    Molti Vangeli Apocrifi dunque esponevano quella verità che la cristianità istituzionale ha sempre respinto: Gesù aveva sorelle e fratelli, nati dalla normale relazione fra Maria e Giuseppe. Una verità tanto naturale quanto evidente — sostenuta nei secoli da migliaia di studiosi, da milioni di credenti sinceri e da semplici amanti della verità — che tuttavia le chiese istituzionalizzate rigettano tenacemente adducendo argomenti grotteschi, a volte offensivi dell'intelligenza.
    Ovviamente quando è in gioco la sopravvivenza di corporazioni di questo tipo scattano i cosiddetti “istinti di conservazione del privilegio”, di conseguenza tutto diventa lecito, negazione dell'evidenza, contraffazione, occultamento, menzogna, impostura, inganno... il tutto, chiaramente, a scapito della Verità.

    Smarrimento e angoscia soprattutto nel mondo cattolico, che non a caso sin dal primo giorno ha cercato di minimizzare o finto di ignorare la straordinaria scoperta. A molti curati è stato addirittura consigliato di obiettare ai fedeli che ponessero questioni che trattasi di:
    a) un equivoco individuabile nella convergenza di significati fra cugino e fratello. Obiezione mendace e maldestra che, seppur considerata giusta se riferita all’Antico Testamento (scritto prevalentemente in ebraico; in aramaico solo Genesi 10, 11; Esdra 4, 8-6, 18; 7, 12-26; Daniele 2, 4-3, 23; 3, 91-7, 28), ignora invece l’assenza di tale convergenza nell’idioma greco in cui fu redatto tutto il Nuovo Testamento (incerta solo la tradizione sulla prima stesura del Vangelo di Matteo, probabilmente in aramaico).
    b) fratellastro, cioè di figlio avuto da Giuseppe in una precedente relazione.
    Tesi immeritevole di qualsiasi commento poiché ascritta ad alcuni tardi scritti apocrifi, banditi sempre e risolutamente dalla teologia cattolica, opportunamente rievocati solo quando occorre sottrarsi alle incursioni della teologia critica o per corroborare tradizioni redditizie e culti.

    San Giacomo quindi non è cugino di Gesu`, né tantomeno fratellastro, ma naturale e normalissimo fratello di carne, come attestano decine di documenti.

    Del resto le forti preoccupazioni del mondo cattolico sono più che giustificate: importanti elementi (nascita miracolosa, vaticini biblici, natura divina di Gesù e condizione di "verginità perpetua"di Maria) su cui la tradizione cattolica poggia le proprie fondamenta, vacillano e si dissolvono uno dopo l'altro, senza tregua, nella realtà tangibile delle ingovernabili rivelazioni.
    La storia e l'oggettività, a quanto pare, non guardano in faccia proprio nessuno.
    Le prove portate negli ultimi secoli da storici, archeologi e teologi laici, a favore della “natura terrena” di Gesù, sono sempre più schiaccianti. Le accuse mosse alla Chiesa di aver «costruito la divinità» intorno all’“uomo Gesù” (proclamata inizialmente nel Concilio di Nicea del 325, ribadita nel Concilio Costantinopolitano I del 381, nel II del 553 e poi ancora nel III del 680, contro il monotelismo, e via via confermata nei successivi) sulle spalle del virtuoso capo carismatico di una semplice comunità — e di averlo fatto su basi irrazionali, sfruttando miti antecedenti e superstizioni popolari — sembrano ormai incontrovertibili.

    Da una parte dunque la scoperta dell’ossario di Giacomo, se confermata, rappresenterebbe la prima prova materiale tangibile dell'esistenza di Gesù, e dall’altra la conferma che Gesù di Nazareth non era unigenito, né aveva natura ultraterrena: Gesu‘, seppur autorevole Maestro, degno di massima lode, era uomo fra gli uomini.

    Ma cerchiamo di andare più in profondità.....

    Lo strettissimo legame di parentela con Gesù Cristo — legame che va ben oltre la fratellanza spirituale — e l’importanza di Giacomo (Iácobos, detto “...il Giusto, figlio di Maria e Giuseppe, fratello del Signore il quale si spegnerà nella morte, ma verrà trovato vivo...”) nell'ambito della chiesa primitiva sono da decenni oggetto di prolungate controversie politico-religiose, e trovano conferma in numerosi documenti...

    San Giacomo, fratello di carne del Signore Gesù, oltre a essere il massimo esponente della corrente giudaico-cristiana — conclusasi nell'eresia ebionita e prima tenace antagonista al cattolicesimo antigiudaico guidato dal non-apostolo Paolo di Tarso, infausto inventore dell'attuale cattolicesimo — fu il primo vero grande capo della Chiesa più importante, quella di Gerusalemme, alla testa di Pietro e degli altri apostoli. La successione al Maestro Gesù, evidentemente, doveva essere dinastica, vincolata al sangue, alla stirpe di Davide, e non apostolica.
    ... eccone alcuni qui di seguito
    Giuseppe Flavio, 'Antichità Giudaiche' XX, 9, 1
    "...convocò una sessione del sinedrio e vi fece comparire quel fratello di Gesù, detto Cristo, che si chiamava Giacomo..."

    Paolo Epistola ai Galati I 19 (lettera alle Chiese della Galazia, controversia sul giudaismo)
    "...e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore..."

    Eusebio Da Cesarea, “Historia Ecclesiastica” III, 20, 1
    «...della famiglia di Gesu` rimanevano ancora i nipoti di Giuda, detti fratelli suoi secondo la carne,
    i quali furono denunziati come appartenenti alla stirpe di David...»

    Eusebio Da Cesarea, “historia ecclesiastica” II, 23, 4
    «...Giacomo, fratello del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa...»

    Marco VI 2-3
    "...si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo dicevano: non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo... e le sue sorelle non sono qui fra noi?..."

    Matteo XIII 55
    "...Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo ...? E le sue sorelle non sono tutte tra di noi?..."

    1Corinzi IX 5
    "...non abbiamo noi il diritto di condurre attorno una moglie, che sia una sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa?..."

    Matteo XXVII 56 "...fra di loro c'era Maria Maddalena. Maria madre di Giacomo..."
    Marco XV 40 "...tra di loro vi erano anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore..."
    Marco XVI 1 "...passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo..."
    Luca XXIV 10 "...Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne..."

    Eusebio Da Cesarea, “Historia ecclesiastica” I, pp. 12, 5
    «...poi Gesù comparve a Giacomo, uno dei suoi fratelli...»

    Ecco infine ulteriori brevi informazioni sulla figura di Giacomo, il fratello di Gesù, sulla sua importanza nella primitiva comunità cristiana gerosolimitana e alcuni pareri degli studiosi
    un legame molto particolare, evidentemente fraterno, fra Giacomo e Gesù si evince anche nel loghion 12 del Vangelo di Tommaso (altro documento — considerato di primaria importanza da numerosi studiosi — proscritto dalla Chiese Istituzionalizzate poiché insopportabilmente scomodo) che riporta:


    --------------------------------------------------------------------------------

    V.d.T. § 12 —
    I discepoli dissero a Gesù: “Sappiamo che ti allontanerai da noi. Dopo di te chi ci farà da guida?”
    Gesù rispose loro: «Giunti a quel punto andrete da Giacomo, il Giusto, a cui spettano le cose che riguardano il cielo e la terra»
    il 12.mo loghion del Vangelo di Tommaso mostra chiaramente che nella volontà di Gesù il primato nell'avvicendamento spettava al fratello Giacomo e non a Simon-Pietro (Cefa) come alcuni, erroneamente, continuano a credere.
    Inoltre numerosi documenti — anche canonici, fra cui il Libro degli Atti, Epistole di Paolo e altri come ad. es. Protovangelo di Giacomo, Vangelo di Filippo etc. — nominano apertamente Giacomo il Giusto, fratello carnale di Gesù, come Capo della Comunità e Primo Vescovo della Chiesa di Gerusalemme.
    Epistola di Giacomo
    A Giacomo il Giusto, fratello del Signore — che ricordo fu lapidato nel 62, su istigazione del sommo sacerdote Anano II e denominato "il Minore" per distinzione da Giacomo "il Maggiore", martirizzato invece nel 44 sotto Erode Agrippa — viene anche attribuita una Epistola, scritta intorno all'anno 60, la quale si compone di cinque capitoli. In essa sono presenti inizialmente esortazioni alla costanza e all'importanza di accompagnare la fede con le opere e più avanti riflessioni sulla vera e falsa sapienza, sulla pace, la concordia, nonché numerosi ammonimenti ai ricchi senza cuore.


    in Atti degli Apostoli XII 17 "...riferite questo a Giacomo..." Cefa (l’Apostolo Pietro) sente esplicitamente il dovere di informare innanzitutto Giacomo della propria scarcerazione. È ragionevole pensare quindi che l'autorità prima della Comunità gerosolimitana, il primus apostolorum, non era Cefa ma Giacomo il Giusto, frater Jesus.


    Inoltre sempre a proposito di Giacomo, Saulo e Cefa, così si esprimono gli autori de "La Chiave di Hiram", Robert Lomas e Christopher Knight:
    «...la pretesa avanzata da Paolo di godere del sostegno di Simone Pietro era soltanto una componente dell'impalcatura di menzogne che egli andava innalzando, perché fu lo stesso Pietro ad ammonire i discepoli contro l'emergere di un' autorità altra da quella nazorea: "Pertanto siate assolutamente prudenti verso qualsivoglia maestro, ché solo si deve prestar fede a chi rechi con sé la raccomandazione di Giacomo, fratello del Signore, in Gerusalemme".. ..Le interpretazioni dei manoscritti del Mar Morto attribuite a Robert Eisenman soccorrono l'ipotesi dell'identità di Paolo con la "fonte di menzogne" che si scontrò con Giacomo, il "Maestro di Giustizia".. ..Il manoscritto intitolato Pesher su Abacuc accenna a un individuo che "fece versare su Israele acque di menzogna" e "allontana i fedeli dalla retta via, conducendoli in un deserto senza strada", dove il gioco di parole costruito sul termine "strada" allude alla "trasgressione dei termini di confine" della legge. Noi diamo credito all'ipotesi che individua in Paolo il nemico di Giacomo. Paolo è il "Menzognero" che pronunciò il falso riguardo alla propria educazione fariseista, che inventò la missione di Cristo, che predicò la funzione provvisoria della Legge e autorizzò l'accesso alla chiesa agli individui incirconcisi...».

    Luigi Moraldi annota: “...da sottolineare il rilievo straordinario dato alla persona di Giacomo, uno dei «fratelli del Signore»...”

    Marcello Craveri così scrive interpretando il loghion 12 del Vangelo di Tommaso:
    “Il passo ricorda le discussioni tra gli apostoli, su chi di loro fosse da considerare il più grande * [...] La tradizione di un primato di Giacomo, fratello del Signore Gesù, o almeno di una sua autorità pari a quella di Pietro, è confermata dagli Atti, dalle Lettere Paoline, dal Vangelo degli Ebrei, da Gerolamo (Comm. in Mich. VII 7), da Eusebio (Hist. Eccl. II 3), dai Philosophumena V 7, e, naturalmente, dai testi gnostici...”


    Eusebio Da Cesarea, “Historia Ecclesiastica” II, 23, 4
    «...Giacomo, fratello del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa...»

    * Marco IX 34 "...ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il più grande..."
    Luca IX 46 "...poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande...."
    Luca XXII 24 "...Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande..."
    Galati II 9 "...Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono considerati i più autorevoli..."
    Galati II 11 "...quando Pietro venne ad Antiochia lo rimproverai perché aveva torto [...] giunsero quelli che stavano dalla parte di Giacomo..."

    Un primato assoluto di Pietro è effettivamente discutibile, per numerosi motivi (non approfonditi in questa sede per evidenti motivi di spazio) oltretutto in Marco VIII 33 si legge: "...Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini..." che Matteo ribadisce in XVI 23 "...egli, voltatosi, disse a Pietro: vattene via da me, Satana! tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini..."
    Diversi elementi quindi mi portano a concludere che questo straordinario rinvenimento rappresenta un passaggio importantissimo ai fini della ricerca in ambito storico e teologico. Spero di poter offrire quanto prima interessanti sviluppi.


    --------------------------------------------------------------------------------


    spesso anche di fronte alla rivelazione più manifesta la nostra formazione culturale pone resistenze invalicabili, che hanno la meglio sulla volontà di verità.

    La mediocre mente umana preferisce perseverare, ostinarsi comodamente, restare saldamente aggrappata alle sbarre della propria gabbia culturale. Eppure sono proprio quelle gabbie le prime responsabili della infelice condizione umana! Gran parte dei patimenti si deve a loro, al loro interno si sono svolti gli atti più brutali e ignobili, dal loro interno sono state impartite le più efferate disposizioni, al loro interno è stato trascinato il genere umano che oggi mestamente contempliamo.

    Falsità, ipocrisie, moralismi, inganni, pretese di assolutezza e omologazione massificante, prevalgono sovente sulla volontà di verità, sulla reale conoscenza, sulla consapevolezza, e a uscirne sconfitta è sempre l'umanità, l'uomo.

    Anche in casi come questo — di fronte a prove inconfutabili ma da molti vissute come una minaccia alla propria struttura mentale, poiché osano mettere in dubbio addirittura la divinità, quel Dio, quella idea di Dio, di cui siamo imbibiti nostro malgrado sin dalla prima infanzia e in cui si è riposta ogni speranza (e soprattutto si è delegata ogni responsabilità) — quella volontà, che io chiamo volontà di verità, soccombe pigramente.

    So che è spesso inutile fare appello al senso critico o al cosiddetto libero arbitrio, illustri assenti nelle cognizioni massificate, ciononostante il mio invito è a fare uno sforzo, per provarci, tutti insieme, e poi, magari, a dirci anche che effetto fa....


    --------------------------------------------------------------------------------

    un sentito ringraziamento per la pazienza dimostrata nell'avermi seguito sin qui

    primo link utile
    (The James ossuary - Royal Ontario Museum)



    Anche qui hai dimenticato la FONTE.... ehhhh.... ehhh.... distrattona ! :P

    eccola qui:

    http://www.consapevolezza.it/notizie/ott-d...atello_gesu.asp
     
    .
  4. schmit
     
    .

    User deleted


    brava...fai il lavoro benissimo...non è che poi mi mandi la fattura vero? lo fai gratuitamente eh? :P :)
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    laureata
    letizia schmit

    Group
    Administrator
    Posts
    722
    Location
    Pisa

    Status
    Offline
    Gesu' non aveva Fratelli se non quelli che aveva avuto Giuseppe prima di sposare Maria, si chiamavano fratelli...ancora oggi non si chiamano fratelli i figli del primo matrimonio?
    allora era lo stesso...o fratelli o cugini...
     
    .
4 replies since 14/11/2006, 22:07   356 views
  Share  
.