fata morgana

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melisenda
view post Posted on 12/11/2006, 15:40




Nel ciclo arturiano, la fata Morgana è un personaggio femminile, talvolta presentato come antagonista di Artù e nemica di Ginevra.
Nella Vita Merlini (Vita di Merlino) del XII secolo, si dice che Morgana ("Morgen") è la più vecchia di nove sorelle che governano su Avalon.
Nella tradizione dei cicli arturiani, Morgana era la figlia della madre di Artù, Lady Igraine, e del suo primo marito, Gorlois, duca di Cornovaglia; Artù, figlio di Igraine e di Uther Pendragon, era dunque suo fratellastro.
Come donna celtica, Morgana ereditò parte della magia della Terra di sua madre. Nelle interpretazioni più moderne della mitologia arturiana, Morgana seduce Artù e concepisce con lui il malvagio Mordred.
Diverse fonti descrivono Morgana come allieva di Merlino, e successivamente sua rivale; in questo ruolo, il personaggio appare parzialmente sovrapposto con quello di "Viviana", una delle figure che corrispondono al nome di "Dama del Lago".
Il mito della rivalità fra Morgana e Merlino è ripreso anche in alcune opere cinematografiche, in particolare nel film Excalibur di John Boorman (1981).

Edited by melisenda - 12/11/2006, 18:52
 
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vwgolflover
view post Posted on 14/11/2006, 21:50




bellissima questa storia!!LA ADORO!
 
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namesi
view post Posted on 18/11/2006, 17:58




una volta vi hanno fatto un film in cui morgana era pero' una donna buona...
 
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luna50
view post Posted on 20/11/2006, 00:15




Questo avvenne al tempo dei conquistatori, quando i barbari scendevano in orde compatte e travolgenti verso i paesi del sole. Un'orda di questi conquistatori, dopo avere attraversato tutta la penisola, giunse al mare Ionio e si trovò davanti allo stretto che divide la Sicilia dalla Calabria. A pochi chilometri, sull'altra sponda, un'isola incantevole sorgeva, con le sue spiagge coperte di aranci e di ulivi, con un gran monte fumante - l'Etna - e una terra ubertosa e ricca. Come fare a raggiungerla? Il Re barbaro la contemplava cupidamente, stando in groppa al suo cavallo, ma davanti al mare si trovava impotente. Egli non possedeva neppure una barca: quella terra per lui era perciò irraggiungibile. Improvvisamente una donna meravigliosamente bella gli apparve davanti e gli rivolse cortesemente la parola: - Vedo che guardi con rammarico quella bella isola, la vuoi? Ecco che io te la do con le sue città, con le sue campagne profumate e coi suoi monti che vomitano fuoco. Guardala, è a due passi da te. Era d'agosto, il cielo e il mare erano senza una bava di vento, e una leggiera nebbiolina color di opale velava l'orizzonte. Improvvisamente, a un cenno della donna, una cosa miracolosa apparve agli occhi del barbaro. La Sicilia era li a due passi da lui. Guardando nell'acqua egli vedeva nitidi, come se potesse toccarli con le mani, i monti dell'isola coperti di olivi, le spiagge tutte verdi di aranci e di limoni, le vie di campagna con gli asinelli che vi camminavano, il porto di Messina con le navi, le vele, i carichi sui moli e perfino i marinai che scaricavano le merci. Con un grido di gioia il Re barbaro balzò giù da cavallo e si buttò in acqua, sicuro di poter raggiungere con due bracciate l'isola desiderata, ma l'incanto si ruppe, e il Re affogò miseramente. Quella visione era un miraggio, un giuoco di luce della bella donna sconosciuta, che altri non era se non la fata Morgana. E il fenomeno si ripete ancora oggi nei giorni calmi e limpidi di estate. Spesso in agosto e nelle calme albe settembrine, nelle acque della riva di Reggio si vede specchiato, limpido e preciso, il litorale siciliano con le case, le piante, i giardini, le navi e perfino gli uomini che lavorano nelle cale del porto. image
 
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3 replies since 12/11/2006, 15:40   59 views
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