Nell'antichità il nome di "Greco" venne dato a molte uve, anche al di fuori della Campania. Plinio, ad esempio, ne ricorda una varietà siciliana. Tale consuetudine è continuata anche nel corso del medioevo quando parecchi vini venivano erroneamente appellati come "Greci".
Il "Greco di Tufo" è una varietà ben precisa che ha la sua area di orgine nel territorio a Nord di Avellino dove sorge la cittadina di Tufo. La sua origine risale sicuramente ai Romani e forse anche a tempi più lontani. Columella chiamava il vitigno "Aminea gemella" in quanto produceva grappoli doppi. Plinio racconta che il vitigno dava "un vino leggermente duro, ma che si conservava molto bene migliorando con l'invecchiamento".
Catone fornisce un'ulteriore differenziazione in "Aminea minor", destinata alla produzione di vino e coltivata in terreni fertili e bene esposti, e quella "maior", la cui uva era invece più adatta ad un consumo diretto
Classificazione: Greco di Tufo Doc
Uvaggio: Greco 100%
Caratteristiche del terreno: Argilloso calcareo
Sistema di Allevamento: Guyot
Epoca di vendemmia: Metà di Ottobre
Produzione per ettaro: 70 quintali
Fermentazione: In fusti di rovere da hl 2,25
Affinamento in bottiglia: Tre quattro mesi
Grado alcolico: 12,5 - 13%
Colore: Giallo paglierino intenso
Profumo: Spiccano sentori di albicocca, pera, mela, pesca, mandorla, con note vegetali di fieno tagliato e felce
Sapore: Si apprezza un'ottima acidità, sensazioni che richiamano frutti maturi, grande morbidezza e il caratteristico retrogusto che ricorda la mandorla amara
Temperatura di servizio: 10 - 12°C
Abbinamenti: Indicato per accompagnare crostacei e piatti, anche elaborati, a base di pesce
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