24 Marzo, Agra, India

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Lilly Rush
view post Posted on 26/3/2011, 18:06




Lilly e Jàck avevano finalmente smesso di cercare Dionyso Stone. Avevano letto la sera prima, su una rivista in albergo, del serendipity. Ovvero di quando si trova qualcosa solo quando si smette di cercarla. Così avevano deciso di prendersi un giorno di pausa e di andare a vedere finalmente il Taj Mahal, che faceva ombra alle loro giornate da quasi un mese. Avevano abbandonato abiti tipici indiani e avevano indossato jeans e maglietta e avevano smesso di fingere di essere Maddy e Peter. Certo essere Lilly e Jàck era più problematico di essere quei due scemi che avevano impersonato per troppo tempo. Perchè essere Lilly e Jàck portava alla luce il problema di quello che erano. Non più due colleghi, il suo contratto stava infatti per scadere, non più amici, infatti lui l'amava, ma quella non era una novità, non ancora due che uscivano insieme, perchè quella era la loro prima uscita nei loro panni da quando l'avevano fatto. Lilly si era affezionata a lui. Gli voleva bene ed aveva anche cominciato ad apprezzare i suoi dolci gesti d'amore, però c'era sempre John nel suo cuore. Fra pochi giorni sarebbe tornata a Budapest e si sentiva molto nervosa per quello che avrebbe trovato. Solo a Budapest la protorelazione che c'era fra lei e Jàck si sarebbe potuta definire o sfasciare. Per il momento poteva solo camminare sulla terrazza del monumento all'amore, nella sua mano, pensando e ripensando alla confusione che aveva nella testa. Una confusione talmente grande, unita ai dolori di stomaco di cui soffriva da qualche giorno, doveva essere a causa del cibo molto speziato che consumavano, che le fece girare la testa. E poi non c'era più il Taj Mahal, ma solo un cielo nero senza stelle.
 
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The Lost Children
view post Posted on 26/3/2011, 18:28




Da quando è iniziata quest'avventura - l'avevo detto a Màrk che questa scampagnata in India avrebbe cambiato le cose - mi sento così felice. Le cose con Lilly infatti non fanno altro che migliorare, anche se non facciamo più l'amore da due settimane. Ma cosa importa? Io l'amo, e non voglio stare con lei solo per fare sesso. Quindi, tutto ciò mi sta bene e poi, l'importante è che lo abbiamo fatto una volta e che quella volta sia stata grandiosa. E adesso, per star meglio, cosa c'è di meglio di una bella passeggiata sulla terrazza del Taj Mahal, la terrazza dell'amore? E la cosa che mi rende più felice di tutte è che non fingiamo di essere Madison e Peter, ma questa volta siamo davvero noi. Lilly e Jàck, che camminano mano nella mano, come due teneri innamorati. Il leggero sole ci accarezza, rendendo quella visita ancora più bella, visto che è quasi il tramonto. Mi piacerebbe davvero baciarla e magari qualcuno potrebbe scattarci una foto. Così mi fermo e mi giro verso di Lilly. Le sorrido, ma il viso è così pallido, che mi fa preoccupare. Un attimo dopo, infatti, lei è fra le mie braccia, svenuta. "Lilly! Lilly!" Provo a chiamarla sperando si senta meglio, ma tutto ciò non accade. Sono super preoccupato. Non so cosa fare. Per fortuna accanto a me c'è un signore che chiama subito un'ambulanza. Mantengo quindi Lilly fra le mie braccia, almeno fin quando un custode non mi dice di stenderla per terra. Cercano di rianimarla, ma con scarsi risultati. Cosa, cazzo, succede?
 
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Lilly Rush
view post Posted on 26/3/2011, 19:02




Di solito quando ci si risvegliava in paradiso, si era in un posto bianco e bellissimo, pieno di nuvole e di luce. Invece Lilly aprì gli occhi e si trovò in una stanza coloratissima e piena di fiori. Indossava una specie di sari giallo. E vicino a lei c'era una donna con lo stesso modello di sari, ma rosso. Stava scrivendo qualcosa su una cartella clinica e controllava la flebo che aveva fissata al suo braccio. Lilly capì che era un'infermiera o una dottoressa. E che quindi lei era in ospedale. Ma non aveva mai visto un ospedale così colorato. - Dove sono?
Chiese alla donna piuttosto disorientata. La donna si girò verso di lei e sorrise. - Ti sei svegliata Lilly! Che meraviglia. Hare Krishna! - Esclamò la donna facendo tintinnare i braccialetti che aveva al polso. - Sei alla Krishna & Radha Love Clinic. Sei stata svenuta per molto tempo. Carenza di sali ed alimentazione scorretta. Vi trattate un po' male, Lilly e figlia. Ma non ti preoccupare, ora ci pensiamo noi a voi.
- Voi? - Chiese Lilly perplessa. Ma in che razza di posto di hippie induisti strafatti era finita? Lilly e figlia... Oddio! Allora era uscita incinta di Jàck! E come facevano a sapere che era una bambina? Non era passato nemmeno un mese! - Sono incinta? E lei è una dottoressa?
La donna sorrise. - Sono la dottoressa Gaganasindhu Wamil. Il mio nome significa bellissimo oceano del cielo. Ma visto che tu sei americana puoi chiamarmi Gaga. Come la cantante. - La donna rise. - Sì, sei incinta, non te lo ricordi?
Le chiese poi osservandole l'occhio con una microtorcia. - Io non sono incinta. O almeno spero di no.
Disse Lilly un po' disperata. - Lo sei. E anche parecchio. Che bella pancia che hai. Nemmeno una smagliatura.
Le disse la dottoressa accarezzandole il ventre. - Lilly, vuoi vedere la tua bambina?
Le chiese la donna gentilmente. - Bambina?
Chiese Lilly sorpresa. Qualcosa dentro di lei si mosse. Lilly fece un ahi. E pensò a John. Anche lui faceva sempre quel verso. - La tua bambina secondo me vuole che tu la veda. - Concluse la dottoressa sorridendo. Appoggiò una valigetta blu sul letto e la aprì. - Alzati la camicia, Lilly.
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 16:42




"Hare Krishna!"
Sono nella sala d'attesa, quando un medico, un tizio che, se avessi incontrato al di fuori di questo ospedale, l'avrei riso in faccia per quanto è strano e particolare. L'infermiera mi aveva detto che era una di quelle persone che si notava tra la folla. Sono preoccupatissimo, cosa che si legge anche sul mio volto. Insomma, non mi aspettavo di dover visitare anche un ospedale in India, oltre al fatto che sono qui per la mia unica ragione di vita. Lilly. Nemmeno durante il trasporto in ambulanza ha ripreso i sensi e ciò mi ha fatto preoccupare maggiormente. E se fosse morta? No, i medici hanno detto che respirava, che c'era il battito, sebbene veloce. E allora mi sono chiesto: cosa l'ha portata a stare male? Mistero della fede, almeno fin quando non è arrivato questo medico. "Hare Krishna!"
Mi ripete. Vorrei dirgli che non sono scemo... Comunque, a quanto pare, mi sa che devo ripeterlo anche io. "Hare Krishna!"
Il medico finalmente mi sorride e poggia le mani sulle mie spalle. Ed ora che fa? Ci prova? Avevo fatto bene a pensare che fosse gay... "E' vero piacere averla alla Krishna & Radha Love Clinic." Come se non sapessi dove mi trovo... "Io essere il dottore Gadhadhar Wamil, io essermi occupato di sua moglia."
"Veramente..."
Il medico mi fa tacere. "Ora sua moglia stare facendo ecografia con mia sorella. Lei essere molto brava, tu non preoccupare."
Divento tutto bianco. Ecografia? Non è che Lilly ha qualche brutto male? E questa faccia di cazzo sorride anche, solo perchè siamo alla Krishna & Radha Love Clinic. Sto per perdere la pazienza... "Dottore, non capisco..."
Meglio limitare danni. Il dottore mi sorride ancora. Ora lo picchio... "Sua moglia e sua figlia stare bene. Lei essere davvero fortunato! Voi essere una bella famiglia. Sicuramente piccola bimbo essere bellissima, come i suoi genitori. Tra quattro mesi voi essere felici!"
Dire che sono sorpreso è veramente poco. Mi sento quasi male, per fortuna siamo in ospedale. Mi sento di svenire. Lilly è incinta... Lilly è incinta... E io chi sono? Ah, io sono Jàck. E cosa ci faccio qui? Perchè Lilly è incinta... Di quello! Non potevo immaginare che era una trappola, ecco perchè Lilly è venuta a letto con me! Voleva farmi passare per il padre! Cerco di calmarmi, non vorrei essere anche io ricoverato. "Stare bene?"
Mi chiede il medico. Io annuisco, anche se non sto bene per niente. "Posso vederla?"
Gli chiedo, non riuscendo nemmeno a chiamarla per nome, nè tanto meno come l'ha chiamata il dottore. Fino ad ieri, non aspettavo altro che averla per moglie e, invece, adesso vorrei non averla mai conosciuta, per come si è comportata con me. Io le ho dato tutto il mio amore e lei... Mi prende in giro così? Il medico annuisce e io mi dirigo verso la sua stanza, numero 23. Busso, aspettando che mi diano il permesso di entrare. Ed ora cosa faccio?
 
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Lilly Rush
view post Posted on 28/3/2011, 17:10




Lilly obbedì alla dottoressa. Si alzò la parte superiore del sari ed osservò la sua "bella pancia senza nemmeno una smagliatura". La accarezzò e si chiese se fosse davvero possibile che dentro di lei, in quello che lei credeva essere solo un ammasso di lardo dovuto ai suoi abusi alimentari, ci fosse davvero una bambina. La dottoressa sorrise. - Davvero non lo sapevi? O non te lo ricordi?
Le chiese un po' stupita. - Io... Non lo sapevo. Credevo di essere solo ingrassata.
Rispose Lilly perplessa mentre la dottoressa le spalmava del gel blu e freddissimo sulla pancia, che le stese facendole un massaggio rilassante con le mani. In nemmeno cinque secondi le fece sciogliere la tensione. Lilly rilassò la testa sul cuscino. - Da quanto tempo lei c'è?
Chiese impacciata alla dottoressa. - Tu dovresti saperlo. In fondo l'hai fatta tu. Comunque dalla grandezza e dalla forma della pancia, dovrebbero essere quattro, al massimo cinque mesi.
Lilly sospirò e fece il conto dei cinque mesi. Doveva aver concepito la bambina con John prima di Natale, prima del matrimonio, prima di Helena, prima di tutto, quando la sua vita era bellissima, quando lei e John si amavano con tanta felicità e senza alcun problema, o con problemi molto stupidi che col senno di poi non potevano nemmeno essere chiamati problemi... Come aveva potuto non accorgersene? Se solo l'avesse saputo prima, ora John sarebbe stato con lei, a tenerle la mano durante l'ecografia e ad essere orgoglioso di lei e della bambina. La dottoressa appoggiò e premette la sonda contro il suo ventre. - Hare Krishna! Tra pochi secondi vedrai per la prima volta la tua bambina.
Esclamò la donna raggiante. Qualcuno bussò alla porta. La donna sorrise ancor di più. - Avanti! - Esclamò. Poi si girò verso di lei. - Questo dev'essere Gad, mio fratello, anche lui è dottore, con tuo marito.
Marito? Che cosa diceva? Ora oltre alla figlia aveva anche un marito? Forse tutta quella storia era solo un sogno e da quella porta sarebbe entrato John...
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 17:31




"Avanti!"
E solo allora mi rendo conto che, dietro di me, c'è anche il dottore strano che parla ancora più strano. Ho quasi il timore di entrare. Non voglio nemmeno immaginare quello che possa succedere all'interno di quella stanza. E questa mia perplessità è fatale, perchè il dottor Wamil mi spinge quasi all'interno, senza aspettare che io sia pronto. Mi trovo così catapultato in questa realtà pazzesca. E mi rendo conto che vorrei fuggirne. Guardo Lilly, stesa sul lettino, che sta facendo la famosa ecografia. Guardo la dottoressa al suo fianco, identica al dottor Wamil, il gel blu, la sua pancia, ma non riesco a guardarla negli occhi, almeno non dopo quello che ha fatto o che stava cercando di fare. "Hare Krishna!" Dice il medico che poggia una mano sulla mia spalla. Ora non mi va proprio di scherzare... "Lilly, avere portato il tuo splendida marito." Non fargli fare capa e muro, non fargli fare capa e muro... "Essere rimasto senza parole..." Ma serio, penso con tristezza. Poi mi spinge accanto a Lilly, facendomi accomodare su una sedia. Mi indica lo schermo, posizionandosi vicino alla dottoressa. "Guardate com'è bella..."
Sorride, non capendone niente di quello che sta succedendo. Guardo lo schermo, dovrei essere felice, ma non lo sono. Ho paura, perchè so che questo mi farà perdere Lilly per sempre. Non dico nemmeno una parola, perchè sarebbe la fine, perchè non è il caso di arrabbiarsi con questi due hippie che pensano che io e Lilly stiamo insieme e che aspettiamo una bambina, come in una bellissima famiglia...
 
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Lilly Rush
view post Posted on 28/3/2011, 17:57




La porta si aprì ed entrò Jack, anzi, sembrava che fosse stato per caso catapultato dentro la stanza, per come camminava in precario equilibrio e per come si guardava intorno con gli occhi sbarrati. Guardò la dottoressa, guardò vagamente nella sua direzione, poi guardò con più attenzione la sua pancia. Un dottore lo fece entrare, sembrava orgoglioso quasi come se Jàck fosse un attore, un famoso politico o persino suo figlio. Ecco chi era il marito, pensò tristemente Lilly. Uno che sembrava condannato al patibolo. John, in una situazione simile, non l'avresti tenuto con i piedi per terra nemmeno se l'avessi incatenato, probabilmente sarebbe stato sospeso a mezz'aria sembrando un palloncino. - Hare Krishna! Lilly, avere portato il tuo splendida marito. Essere rimasto senza parole... - Lilly abbassò lo sguardo, mentre il dottore faceva sedere Jàck su una sedia accanto a lei. In quel momento, divenne tutta rossa, poichè si rese conto che Jàck due settimane prima era stato in strettissimo contatto, per così dire, con la sua bambina. Come aveva potuto permettere una cosa simile? E se la bambina fosse rimasta traumatizzata per sempre? Aveva fatto la troia con la sua piccola bambina in grembo. Quasi le veniva la nausea per il profondo schifo che nutriva nei suoi stessi riguardi. Le stavano venendo le lacrime agli occhi. - Guardate com'è bella...
Disse il dottore girando il monitor verso di loro. Una chiarissima immagine di un piccolo umano, nei caldi toni del rosso e del rosa, quasi tridimensionale, apparve nello schermo. Era davvero bella. Lilly accarezzò con un dito la piccola mano, che aveva già le unghie, della bambina. L'immagine si confuse. Aveva gli occhi lucidi. - La mia bambina... - Disse Lilly commossa ed emozionata. Il suo cuore aveva cominciato a battere a mille, a duemila, a tremila, così veloce non aveva mai battuto. - La mia bambina...
Disse ancora Lilly guardando il dottore, che stringeva la spalla della sorella. - Hare Krishna!
Esclamò contento. - Hare Krishna! - Ripetè la dottoressa. Tolse la sonda dalla pancia di Lilly e le asciugò il gel con una salviettina. Poi le rimise a posto la camicia. - Noi siamo di troppo qui. Tanti auguri per vostra figlia.
Disse la dottoressa e sparì, portandosi suo fratello, che sembrava ipnotizzato dal monitor. Pareva non volersene staccare. I due dottori si allontanarono dalla stanza, camminando verso la finestra che illuminava il corridoio. - Benedetti i bambini, Hare Krishna...
Commentò il dottore tenendo gli occhi fissi nel sole e stringendo ancora la spalla della sorella.
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 18:23




"La mia bambina..." Dice Lilly sfiorando lo schermo con gli occhi lucidi. "La mia bambina..."
Ripete ancora la donna che prima avrei chiamato vita. Ora non so più come chiamarla. Màrk aveva ragione, non dovevo fidarmi di lei, non dovevo minimamente avvicinarmi sapendo che lei amava un altro. Mi pento di tutto ciò che ho fatto. L'ho fatto con amore, e questo è il ringraziamento? Non che lo facessi per essere ringraziato, ma solo perchè per me era indispensabile aiutarla. Non ne potevo fare a meno. La dottoressa ripete la famosa frase. Non ne posso più, sembra davvero una sceneggiata. Mi sento essere preso in giro. "Noi siamo di troppo qui. Tanti auguri per vostra figlia."
Eh, sembra facile messa così. I due dottori vanno via, lasciandoci soli. Non so se questo sia un bene o un male. Insomma, ora finalmente possiamo parlare, ma, d'altra parte, preferisco ci fossero ancora quei due pagliacci a distrarci, anzi, a distrarmi, visto che Lilly ha saputo sempre tutto. Mi alzo dalla sedia e faccio qualche passo in quella stanza. E' davvero grande, piena di immagini di cartoni animati. Si capisce che è un reparto di maternità. Questo è il migliore ospedale di tutta l'India. Per questo l'ho fatta portare qui a Lilly, a mie spese. Ad un tratto mi fermo e mi metto di fronte a lei. Siamo separati dal letto sul quale lei è stesa. Vorrei scoppiare, vorrei dirle quello che penso, che sono così arrabbiato... "Potevi dirmelo almeno..."
Sussurro cercando di restare calmo, lucido. Penso alle parole di Màrk. Lilly non è in condizione fisica di fare questo lavoro.
 
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Lilly Rush
view post Posted on 28/3/2011, 18:41




I due dottori se ne andarono, lasciandola con Jàck e con la rivelazione che era sua figlia. Era bellissima. Aveva delle manine piccole e meravigliose, dei piedini fantastici, un nasino così piccolo e dolce, Lilly avrebbe voluto stringerla fra le braccia in quel momento, baciarla, accarezzarla e poi mostrarla a John, fargli vedere che cosa bellissima avevano fatto insieme, decidere come chiamarla, come vestirla, giocare con lei, darle da mangiare, ecco perchè le era venuto quel seno così grosso, dormire con lei al centro del letto ed avere paura di schiacciarla perchè era così piccolina... Ma poi Lilly ricordò che John probabilmente provava già quell'euforia, quella sensazione, quel desiderio, ma non per la sua bambina. Per il figlio che aspettava con Helena. Non sarebbe stato una novità per lui, per lui quella bambina non sarebbe stata speciale. Al massimo il suo secondo figlio, un figlio naturale come si dice in modo poco clemente dei figli nati al di fuori del matrimonio. Il suo pianto di commozione si trasformò in un singhiozzo di dolore. - Potevi dirmelo almeno...
Lilly alzò il viso. Jàck era di fronte a lei, con una faccia terribile, buia, cupa, feroce, non l'aveva mai visto così arrabbiato. Lilly, quasi istintivamente, si coprì la pancia con le mani. - Io... Io... Non lo sapevo.
Gli spiegò semplicemente, ma pronunciando con difficoltà quelle parole. Continuava a pensare a John, che non era lì a gioire con lei, ma con Helena.
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 19:02




"Io... Io... Non lo sapevo."
Dice Lilly facendo un singhiozzo. E sebbene sia ancora arrabbiato con lei, non posso fare a meno di essere dispiaciuto. Sono stupido, lo so. Secondo me, non esiste uno scemo peggiore di me. Potrei vincere un Oscar. Abbasso il capo, poggiando le mani sulla pediera del letto di Lilly. Ero così arrabbiato, così pieno di parole da doverle dire che adesso non so più da dove cominciare. Ma mi devo fare forza e continuare, non possono starmene in silenzio, farle gli auguri e far finta di niente per quello che è successo. "E dovrei crederti?" Le chiedo con calma. "Abbiamo fatto l'amore, ci siamo amati. Per me ha avuto un senso quello che abbiamo fatto. Per te invece era solo perchè volevi assicurarti un padre per la bambina? Pensi davvero che io possa credere alle tue parole?" Le dico cercando di mantenere un tono basso, perchè siamo sempre in un ospedale e poi anche perchè non vorrei che venissero quei due di nuovo. E mi chiedo: cosa ho fatto per meritarmi questo? Perchè da quando la conosco non c'è una cosa normale? Perchè sono così legato a lei? Perchè, appena lei mi diede la torta in faccia, non abbandonai la mia impresa di conquistarla? Mi vorrei prendere a schiaffi! "Io ti amavo, Lilly... E, ancora più stupido, ti amo tutt'ora..."
 
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Lilly Rush
view post Posted on 28/3/2011, 21:38




Jàck abbassò la testa. Gli uomini erano proprio tutti uguali... Aveva ragione Dionyso, anche se lei escludeva a priori Alexander. E cos'è Alexander, le chiedeva lei. Alexander è perfetto, rispondeva la giovane vampira. Anche John è perfetto. Ribatteva lei. Hai ragione, conveniva Dionyso. E così finivano tutte le loro conversazioni, che partissero dalla politica estera dell'Ungheria o dal colore moda della stagione. Stringeva le mani sulla barra ai piedi del letto. Se John avesse fatto la stessa cosa e con la stessa rabbia, avrebbe lasciato le impronte delle sue mani nel metallo arancione. Jàck era ancora talmente torvo da farle paura. - E dovrei crederti? - Le chiese con voce bassa, ma tono glaciale. Sembrava che non avesse più nemmeno un briciolo di considerazione per lei. - Abbiamo fatto l'amore, ci siamo amati. Per me ha avuto un senso quello che abbiamo fatto. Per te invece era solo perchè volevi assicurarti un padre per la bambina? Pensi davvero che io possa credere alle tue parole? - Le chiese poi, sempre con lo stesso tono. Lilly rimase a bocca aperta. Come si permetteva di insinuare ciò? Eppure l'aveva conosciuta, avrebbe dovuto immaginare che lei non avrebbe mai fatto una cosa simile. Per chi l'aveva presa? Ah, sì, Lilly capì per chi l'aveva presa. Tutti quanti la prendevano per una puttana, e anche se forse lo era stata per essere andata a letto con Jàck, se avesse saputo di essere incinta non l'avrebbe nemmeno lasciato avvicinare, a costo di sbranarlo. Nessuno si prendeva mai la briga di chiederle spiegazioni, tutti erano sempre pronti a puntare il dito. - Io ti amavo, Lilly... E, ancora più stupido, ti amo tutt'ora...
Concluse Jàck, il cui monologo sarebbe stato degno della migliore soap opera brasiliana. Vuoi la soap opera, Jàck? Che soap opera sia, pensò Lilly. Muovendosi a quattro zampe sul letto, attenta, prudente, perchè ora che sapeva cosa portava, non voleva assolutamente farsi male, raggiunse Jàck. Si mise in ginocchio e poi gli diede uno schiaffo sulla guancia. - Chi pensi di amare, Jàck? Io non sono un'oca solo perchè sono bionda! - Gli fece notare Lilly. - Speravo che tu avessi capito che tipo di donna sono. E' possibile che tu abbia pensato che io volessi ingannarti fino al punto di farti credere che un'eventuale nostro figlio avesse bisogno di soli quattro-cinque mesi di gravidanza? Come hai potuto credere che fossi così egoista e profittatrice? E perchè pensi che mi serva così disperatamente un padre per mia figlia? Onestamente, voi uomini non ci state proprio facendo una bella figura. Hai pensato a te, a te, e solo a te, non hai pensato che fosse almeno gentile chiedermi come sto e come ho preso questa notizia? Forse tu mi hai sopravvalutato come donna, ed hai sicuramente ragione, chi mette in dubbio la tua suprema capacità di giudizio e discernimento, ma a questo punto penso anche io di aver sopravvalutato te. Non che conti molto ormai, vista la tua sparata, ma io stavo cominciando davvero a pensare a noi. Ti avevo dato una possibilità, anche se non è passato nemmeno un mese da quando ho lasciato John. Ma questo evidentemente per te non conta niente, visto che ovviamente pensi di essere migliore sia di lui che di me!
Concluse Lilly davvero incazzata. Fra Jàck e l'emozione aveva il cuore che sembrava volerle uscire dal petto.
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 22:07




Lilly inizia a muoversi sul letto a quattro zampe sul letto facendomi preoccupare. Insomma, non vorrei che a causa mia perdesse il bambino. Mi avvicino a lei, magari vuole qualcosa da bere, da mangiare, non lo so, cosa può volere? Ah, già le donne incinte solitamente hanno le voglie. Ed ora mi fece andare per tutta l'India alla ricerca delle fragole... Ricordo Lilly e il vagabondo. Spero di non fare la stessa fine del povero padrone di Lilly. E invece, sorpresa finale, la famigerata Lilly, non il cane, ovviamente, mi dà uno schiaffo sulla guancia. Io me la tocco, poggiando una mano sulla parte colpita. Non ci credo... Insomma, cosa ho fatto di male? Io le ho dato amore, affetto. Lei mi ha dato solo sofferenza, oltre ad una bambina peraltro non mia, nonchè anche uno schiaffo? Ringrazio di non essere Crane, altrimenti avrei reagito ai suoi stessi modi balordi. Ora capisco anche perchè ama tanto stare con lui. Sono fatti della stessa farina! "Chi pensi di amare, Jàck? Io non sono un'oca solo perchè sono bionda! Speravo che tu avessi capito che tipo di donna sono."
"Io sapevo chi eri, almeno fin quando non è arrivato l'hippie a dirmi che eri incinta..."
"E' possibile che tu abbia pensato che io volessi ingannarti fino al punto di farti credere che un'eventuale nostro figlio avesse bisogno di soli quattro-cinque mesi di gravidanza? Come hai potuto credere che fossi così egoista e profittatrice? E perchè pensi che mi serva così disperatamente un padre per mia figlia? Onestamente, voi uomini non ci state proprio facendo una bella figura." Come osa paragonarmi a Crane? Se io non so chi è lei, nemmeno lei sa chi sono io! "Hai pensato a te, a te, e solo a te, non hai pensato che fosse almeno gentile chiedermi come sto e come ho preso questa notizia?" Su questo forse ho sbagliato... "Forse tu mi hai sopravvalutato come donna, ed hai sicuramente ragione, chi mette in dubbio la tua suprema capacità di giudizio e discernimento, ma a questo punto penso anche io di aver sopravvalutato te. Non che conti molto ormai, vista la tua sparata, ma io stavo cominciando davvero a pensare a noi." Noi? La guardo stupito. Per un attimo ho dimenticato tutto, anche la nostra notte. La rabbia fa questi effetti... "Ti avevo dato una possibilità, anche se non è passato nemmeno un mese da quando ho lasciato John. Ma questo evidentemente per te non conta niente, visto che ovviamente pensi di essere migliore sia di lui che di me!"
"Io non sono migliore di nessuno. Sono solo un povero scemo che ha cercato di fare di tutto pur di renderti felice e per esserlo con te. Quello che si crede migliore è solo quello stupido di Crane, che guarda un po' come ti ha lasciato... Con una pagnotta nel forno e neanche si è accorto, troppo preso dal suo egoismo, che eri incinta. Poi dici che sono io che penso solo a me stesso! Lui non lo giudichi, però. Perchè ovviamente lui lo guardi con gli occhi dell'amore! Chissà quante volte hai creduto di baciare lui, e non me. Io sono più cosa credere, Lilly... Mettiti nei miei panni. Io ho rivoluzionato la mia vita per te, io ti amo, ma ogni volta che mi avvicino sempre di più, quello scemo ritorna recuperando il suo posto... Perchè, non mentirmi, è ovvio che ora tu pensi a lui e a come potrai tornarci insieme una volta atterrati a Budapest..."
 
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Lilly Rush
view post Posted on 28/3/2011, 22:43




- Io non sono migliore di nessuno. Sono solo un povero scemo che ha cercato di fare di tutto pur di renderti felice e per esserlo con te. Quello che si crede migliore è solo quello stupido di Crane, che guarda un po' come ti ha lasciato... Con una pagnotta nel forno e neanche si è accorto, troppo preso dal suo egoismo, che eri incinta. - Lilly aprì la bocca! Ma da dove la stava cacciando tutta quella cazzimma Jàck? Una pagnotta nel forno? Come avrebbe potuto John accorgersi che era incinta se non se n'era accorta nemmeno lei? - Poi dici che sono io che penso solo a me stesso! Lui non lo giudichi, però. Perchè ovviamente lui lo guardi con gli occhi dell'amore! Chissà quante volte hai creduto di baciare lui, e non me. - Ogni parola di Jàck, piena di veleno e di rancore, la faceva sentire più male. Quello che era un accenno di commozione, un velo di lacrime, ben presto si trasformò in qualcosa di più. Non era assolutamente vero quello che aveva detto. Lei non aveva mai pensato a John mentre baciava lui. - Io non so più cosa credere, Lilly... Mettiti nei miei panni. Io ho rivoluzionato la mia vita per te, io ti amo, ma ogni volta che mi avvicino sempre di più, quello scemo ritorna recuperando il suo posto... Perchè, non mentirmi, è ovvio che ora tu pensi a lui e a come potrai tornarci insieme una volta atterrati a Budapest...
Lilly a questo punto cominciò a piangere senza porsi alcun freno e anche ad urlare. - Hai ragione! Faccio schifo, sono una pessima persona! Non mi merito l'amore di nessuno, merito soltanto di annegare nel Gange, e nemmeno perchè è un fiume sacro! Sono persino più sporca del Danubio, ok? Cosa vuoi che ti dica? Sono una stronza ingrata che non capisce i tuoi sforzi e il tuo amore. Ma non ho mai voluto ingannarti. Forse sono stata un po' precipitosa in quello che ho fatto in questi giorni, ma io ci tengo molto a te. Al contrario di quanto puoi pensare, io ho davvero apprezzato il tuo aiuto. Senza di te non sarei quella che sono ora. Senza di te forse vivrei in uno squallido residence per single. Quando ti ho detto che sei importante, lo pensavo davvero. Ma ora c'è "la pagnotta" - disse Lilly facendo il segno delle virgolette con le dita - e che le cose ovviamente sono cambiate, non voglio che tu pensi che io abusi di te. E giusto per fartelo sapere, ho lasciato io John. Lui mi ha tradito con sua moglie e io sono talmente stupida, come dici di esserlo tu d'altronde, che a volte penso ancora a lui. Ma ciò non significa che correrò da lui in cerca di un padre e di un uomo. La pagnotta non è un problema suo e nemmeno tuo. Se pensi che io non sia degna di te, lo capisco. Lasciami qui. Io ti sarò grata per sempre, anche se forse non sono in grado di esprimere la mia gratitudine, io la provo comunque. Cerca di fare finta che Lilly Rush non sia mai esistita, forse è questa la cosa migliore da fare. Perchè onestamente, io non lo so cosa ci trovi in una schifezza di persona come me. Forse farei meglio a dare questa bambina in adozione, perchè non è giusto che l'unica cosa che le sia toccata in sorte dalla vita sia una madre snaturata come me. Quindi, Jàck, cosa posso dirti di più, se non che mi dispiace? So che non mi crederai, penserai che sono sadica e che ho organizzato tutto questo per giocare con te, ma se la mia parola conta ancora qualcosa, sappi che non è così.
Disse Lilly e poi si stese sul letto. Affondò la testa nel cuscino e continuò a piangere in un modo che forse avrebbe preservato la sua dignità. Ma ormai cosa le importava della dignità, visto cosa Jàck pensava di lei?
 
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The Lost Children
view post Posted on 28/3/2011, 23:07




Non ho nemmeno finito di parlare che Lilly inizia a piangere. Ecco, ora ci mancava solo questo. Lei sa bene quali siano i miei punti deboli. Se fa così, è la fine. Anche perchè adesso è anche incinta. Se non si sente bene, la colpa, la responsabilità è solo mia che sono qui nella stessa stanza... Ma perchè, diavolo, penso a queste cose quando adesso vorrei solo stringerla e baciarla? E' come se fossi un palloncino. E sono scoppiato, per aver preso troppa aria. Io ho preso troppa Lilly e mi è stato fatale. - Hai ragione! Faccio schifo, sono una pessima persona! Non mi merito l'amore di nessuno, merito soltanto di annegare nel Gange, e nemmeno perchè è un fiume sacro! Sono persino più sporca del Danubio, ok?"
"Io non sto dicendo questo, Lilly..."
Cerco di fermarla, ma ormai ha aperto la bocca e so che non la chiuderà facilmente. Ma perchè tutte a me queste donne così complicate? Mai una semplice? No, eh? Ok... "Cosa vuoi che ti dica? Sono una stronza ingrata che non capisce i tuoi sforzi e il tuo amore. Ma non ho mai voluto ingannarti. Forse sono stata un po' precipitosa in quello che ho fatto in questi giorni, ma io ci tengo molto a te. Al contrario di quanto puoi pensare, io ho davvero apprezzato il tuo aiuto. Senza di te non sarei quella che sono ora. Senza di te forse vivrei in uno squallido residence per single. Quando ti ho detto che sei importante, lo pensavo davvero. Ma ora c'è 'la pagnotta' e che le cose ovviamente sono cambiate, non voglio che tu pensi che io abusi di te. E giusto per fartelo sapere, ho lasciato io John." Non avevo dubbi visto come si comporta. "Lui mi ha tradito con sua moglie e io sono talmente stupida, come dici di esserlo tu d'altronde, che a volte penso ancora a lui." Ecco che finalmente ammette la realtà. Non pensa a lui a volte, ma sempre, secondo me. "Ma ciò non significa che correrò da lui in cerca di un padre e di un uomo. La pagnotta non è un problema suo e nemmeno tuo."
"Ah, non è un suo problema? E di chi è, allora, se non di Crane dato che ti ha messo incinta? Cos'hai intenzione di fare? Non vuoi nemmeno dirglielo? Pensi davvero di risolvere il problema così? Pensi davvero che quando lui saprà della bambina non correrà da te? Chi non lo farebbe, dopotutto?"
"Se pensi che io non sia degna di te, lo capisco. Lasciami qui. Io ti sarò grata per sempre, anche se forse non sono in grado di esprimere la mia gratitudine, io la provo comunque. Cerca di fare finta che Lilly Rush non sia mai esistita, forse è questa la cosa migliore da fare." Sembra semplice messa in questo modo... Io sono pazzo di lei e devo dimenticarla... "Perchè onestamente, io non lo so cosa ci trovi in una schifezza di persona come me."
"Cosa ci trovo? Vuoi davvero sapere cosa provo per te? Cosa mi fa impazzire? Tu ti sottovaluti, Lilly, e solo perchè sei stata e pensi a quello. Nei primi tempi, quando lavoramo insieme, mi facevi spantecare, sudare, anche se solo ti avvicinavi a me, anche se eri ad un metro. E quando mi baciavi sulla guancia, non ne parliamo nemmeno... E vuoi sapere perchè? Perchè credevo e credo che tu sia l'unica donna per me. Sei perfetta. Sei la persona da sposare e pensa che io ho sempre odiato la parola matrimonio. Credevo non esistesse l'amore eterno, ed invece, incontrando te, ho capito tutte queste cose. Ho capito cosa significa sorridere, essere felici, sentire il cuore battere. Ti potranno sembrare cose stupide o potrai non capirle, ma io ti amo per quello che sei, per quello che fai e per la forza che dimostri sempre di avere, anche in questo momento!"
"Forse farei meglio a dare questa bambina in adozione, perchè non è giusto che l'unica cosa che le sia toccata in sorte dalla vita sia una madre snaturata come me."
E ora inizia a menare... "Permettiti solo e..."
Meglio che non continuo. Sarei capace di prendermela io in adozione. Dopotutto, è la figlia di Lilly. E, stranamente, sorrido. "Quindi, Jàck, cosa posso dirti di più, se non che mi dispiace? So che non mi crederai, penserai che sono sadica e che ho organizzato tutto questo per giocare con te, ma se la mia parola conta ancora qualcosa, sappi che non è così."
Lilly sprofonda nel letto. Se fossi ancora arrabbiato con lei, me ne andrei. Anche se sono sicuro che poi alla fine tornerei indietro ad occuparmi di lei. E invece, mi sento quasi felice, quasi come se fossi io il padre della bambina. Mi avvicino con calma a lei - non vorrei mi mangiasse, dopo la nostra vera lite - e le accarezzo i capelli. Lilly piange. Cerco di asciugarle le lacrime con difficoltà, visto che scendono copiosamente dal suo viso. "Scusami... Mi sono comportato male... Perdonami..." Le chiedo abbassando la testa sperando perdoni questo povero scemo che sono. "Non volevo offenderti, solo che pensavo mi stessi prendendo in giro... Pensavo che volevi soltanto un padre per la tua bambina. Pensavo che non sapevi che avrei accettato di farlo, anche senza fare l'amore con te... Sono uno stupido, lo so. Ma ti amo, e per te sono capace di fare di tutto. E per questo, se per te non è un problema, mi piacerebbe davvero prendermi cura della tua bambina, anche se non sono io il padre."
Le dico alzando con timore il capo, preoccupato per la sua reazione.
 
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Lilly Rush
view post Posted on 29/3/2011, 21:47




- Ah, non è un suo problema? E di chi è, allora, se non di Crane dato che ti ha messo incinta? Cos'hai intenzione di fare? Non vuoi nemmeno dirglielo? Pensi davvero di risolvere il problema così? Pensi davvero che quando lui saprà della bambina non correrà da te? Chi non lo farebbe, dopotutto?
Le chiese Jàck con una multidomanda senza nemmeno prendere fiato, ovviamente se lui non prendeva fiato lei non aveva nemmeno il tempo di provare a pensare come rispondergli. Ma alla fine tacque, forse perchè in fondo era curioso di ascoltare la sua risposta alle domande che lui le aveva fatto. Lilly però rimase in silenzio per un po'. Era difficile rispondere. E non se le ricordava nemmeno tutte. Poteva dare solo una risposta generica all'interrogativo di fondo. - Non lo so, Jàck. Non so cosa fare. Questa cosa è così... Grande. Sono felice, ma sono anche preoccupata. E non so cosa fare con John, visto che lui al momento deve occuparsi di un'altra "pagnotta".
Certo che John sarebbe corso da lei, Lilly era sicura che sarebbe corso da lei anche in quel momento, ma sarebbe stato da irresponsabili, visto che lui aveva preso l'impegno di occuparsi di un'altra famiglia. E Lilly non voleva essere la causa della sua irresponsabilità. Lei era capace benissimo di occuparsi della sua bambina da sola, non aveva bisogno di uno schiavetto come Helena, pensò con determinazione.

- Cosa ci trovo? Vuoi davvero sapere cosa provo per te? Cosa mi fa impazzire? Tu ti sottovaluti, Lilly, e solo perchè sei stata e pensi a quello. Nei primi tempi, quando lavoravamo insieme, mi facevi spantecare, sudare, anche se solo ti avvicinavi a me, anche se eri ad un metro. E quando mi baciavi sulla guancia, non ne parliamo nemmeno... E vuoi sapere perchè? Perchè credevo e credo che tu sia l'unica donna per me. Sei perfetta. Sei la persona da sposare e pensa che io ho sempre odiato la parola matrimonio. Credevo non esistesse l'amore eterno, ed invece, incontrando te, ho capito tutte queste cose. Ho capito cosa significa sorridere, essere felici, sentire il cuore battere. Ti potranno sembrare cose stupide o potrai non capirle, ma io ti amo per quello che sei, per quello che fai e per la forza che dimostri sempre di avere, anche in questo momento!
Lilly lo guardò e quasi sorrise. Era incredibile che nonostante tutto Jàck pensasse ancora quelle cose di lei, era ammirevole la sua devozione, il suo amore. Lilly capiva cosa intendeva, perchè le stesse cose lei le aveva provate per John. Purtroppo aveva anche provato che non esisteva l'amore eterno, soprattutto se hai una moglie nascosta nel cassetto. - Io non sono così forte come credi. Non esprimere i propri sentimenti non è un segno di forza, ma di debolezza. Io in questo momento... E' vero che sto già piangendo, ma mi sento davvero debole. E ho anche paura. Ho paura di non riuscirci, di non essere all'altezza, ho paura dei dolori del parto e ho paura di non farcela, non solo ora, ma nei prossimi anni, con lei. Con il lavoro, con tutto. Ho tanta paura, Jàck...
Disse Lilly abbracciandosi le ginocchia e usandole come nascondiglio per il viso.

- Permettiti solo e...
- E cosa?
Indagò Lilly. Quale soluzione proponeva Jàck alla determinazione frutto del suo momentaneo abbattimento.

Jàck si avvicinò a lei e cominciò ad accarezzarle i capelli. Lilly si sentì in un certo senso rassicurata e calmata da quel gesto. Si girò verso di lui, continuando però a piangere. Ora che aveva cominciato, non riusciva più a fermarsi. - Scusami... Mi sono comportato male... Perdonami... - Le chiese dolcemente Jàck tentando di asciugarle le lacrime dal viso. - Non volevo offenderti, solo che pensavo mi stessi prendendo in giro... Pensavo che volevi soltanto un padre per la tua bambina. Pensavo che non sapevi che avrei accettato di farlo, anche senza fare l'amore con te... Sono uno stupido, lo so. Ma ti amo, e per te sono capace di fare di tutto. E per questo, se per te non è un problema, mi piacerebbe davvero prendermi cura della tua bambina, anche se non sono io il padre.
Lilly fece cenno a Jàck di sedersi vicino a lei. La donna alzò il busto per dargli un bacio sulla guancia che prima aveva colpito. - Mi dispiace per averti fatto male. - Gli disse poi tornando ad appoggiarsi alla spalliera. - Io ero molto impaurita e confusa, e vederti così triste ed arrabbiato mi ha fatto impazzire. Anche se tu credi di no, sei davvero importante per me. Non avrei mai potuto prenderti in giro. Non voglio prenderti in giro. E sinceramente, non so cosa fare con la bambina. So però che la amo già tanto. - Lilly gettò uno sguardo al monitor. - Non è bellissima? E non trovi incredibile che lei stia qui? - Gli chiese toccandosi la pancia. - Questa è l'esperienza più incredibile della mia vita e tu sei qui con me a condividerla.
Concluse Lilly prendendo la mano di Jàck e sorridendogli. La strinse forte e poi se la mise sulla pancia.
 
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