Quei Bravi Ragazzi, ovvero l'era dei dinosauri contenti

Oscar 2011, pronostici

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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 09:15




Home : Awards : Academy Awards : Nominees

Nominees for the 83rd Academy Awards

Actor in a Leading Role
Javier Bardem in “Biutiful”
Jeff Bridges in “True Grit”
Jesse Eisenberg in “The Social Network”
Colin Firth in “The King's Speech”
James Franco in “127 Hours”

Actor in a Supporting Role
Christian Bale in “The Fighter”
John Hawkes in “Winter's Bone”
Jeremy Renner in “The Town”
Mark Ruffalo in “The Kids Are All Right”
Geoffrey Rush in “The King's Speech”

Actress in a Leading Role
Annette Bening in “The Kids Are All Right”
Nicole Kidman in “Rabbit Hole”
Jennifer Lawrence in “Winter's Bone”
Natalie Portman in “Black Swan”
Michelle Williams in “Blue Valentine”

Actress in a Supporting Role
Amy Adams in “The Fighter”
Helena Bonham Carter in “The King's Speech”
Melissa Leo in “The Fighter”
Hailee Steinfeld in “True Grit”
Jacki Weaver in “Animal Kingdom”


Cinematography
“Black Swan” Matthew Libatique
“Inception” Wally Pfister
“The King's Speech” Danny Cohen
“The Social Network” Jeff Cronenweth
“True Grit” Roger Deakins

Directing
“Black Swan” Darren Aronofsky
“The Fighter” David O. Russell
“The King's Speech” Tom Hooper
“The Social Network” David Fincher
“True Grit” Joel Coen and Ethan Coen

Film Editing
“Black Swan” Andrew Weisblum
“The Fighter” Pamela Martin
“The King's Speech” Tariq Anwar
“127 Hours” Jon Harris
“The Social Network” Angus Wall and Kirk Baxter

Foreign Language Film
“Biutiful” Mexico
“Dogtooth” Greece
“In a Better World” Denmark
“Incendies” Canada
“Outside the Law (Hors-la-loi)” Algeria

Best Picture
“Black Swan” Mike Medavoy, Brian Oliver and Scott Franklin, Producers
“The Fighter” David Hoberman, Todd Lieberman and Mark Wahlberg, Producers
“Inception” Emma Thomas and Christopher Nolan, Producers
“The Kids Are All Right” Gary Gilbert, Jeffrey Levy-Hinte and Celine Rattray, Producers
“The King's Speech” Iain Canning, Emile Sherman and Gareth Unwin, Producers
“127 Hours” Christian Colson, Danny Boyle and John Smithson, Producers
“The Social Network” Scott Rudin, Dana Brunetti, Michael De Luca and Ceán Chaffin, Producers
“Toy Story 3” Darla K. Anderson, Producer
“True Grit” Scott Rudin, Ethan Coen and Joel Coen, Producers
“Winter's Bone" Anne Rosellini and Alix Madigan-Yorkin, Producers

Writing (Adapted Screenplay)
“127 Hours” Screenplay by Danny Boyle & Simon Beaufoy
“The Social Network” Screenplay by Aaron Sorkin
“Toy Story 3” Screenplay by Michael Arndt; Story by John Lasseter, Andrew Stanton and Lee Unkrich
“True Grit” Written for the screen by Joel Coen & Ethan Coen
“Winter's Bone” Adapted for the screen by Debra Granik & Anne Rosellini

Writing (Original Screenplay)
“Another Year” Written by Mike Leigh
“The Fighter” Screenplay by Scott Silver and Paul Tamasy & Eric Johnson;
Story by Keith Dorrington & Paul Tamasy & Eric Johnson
“Inception” Written by Christopher Nolan
“The Kids Are All Right” Written by Lisa Cholodenko & Stuart Blumberg
“The King's Speech” Screenplay by David Seidler

ho tolto le sez che non ci interessano troppo.

miglior attore io dico Colin. meritato. Jessie e James dietro di una spanna anche se in teoria mi manca bardem

attore di contorno direi rush. ma anche bale meriterebbe. bellas fida in effetti considerato che poi gli altri tre non li ho visti.

attrice non mi pronuncio. ho visto solo la portman che comunque è state straordineria
 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 09:17




CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 09:09) 
Home : Awards : Academy Awards : Nominees

Nominees for the 83rd Academy Awards

Actor in a Leading Role
Colin Firth in “The King's Speech”

Actor in a Supporting Role
Christian Bale in “The Fighter”

Actress in a Leading Role
Natalie Portman in “Black Swan”

anche se io tifo per la Lawrence

Actress in a Supporting Role
Amy Adams in “The Fighter”

anche se io tifo per
Hailee Steinfeld in “True Grit”

Directing
“Black Swan” Darren Aronofsky

Foreign Language Film

non ho visto
“Dogtooth” Greece
e nemmeno
“Outside the Law (Hors-la-loi)” Algeria
tifo
“Incendies” Canada
ma l'oscar andrà a
“In a Better World” Denmark

Best Picture
tifo
“Winter's Bone" Anne Rosellini and Alix Madigan-Yorkin, Producers
ma l'oscar va a
“The King's Speech” Iain Canning, Emile Sherman and Gareth Unwin, Producers

Writing (Adapted Screenplay)
“The Social Network” Screenplay by Aaron Sorkin

Writing (Original Screenplay)
“Inception” Written by Christopher Nolan

i miei pronostici.
la sfida più bella è quella, concordo, per l'Actor in a Supporting Role
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 09:18




attrice di contorno mi manca animal kingdom. ma io lo darei alla madre di the fighter (credo sia la leo) finirà alla bambina di true grit. film che mi sta già sul cazzo per la marea di nominations non meritate.
 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 09:19




CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 09:18) 
attrice di contorno mi manca animal kingdom. ma io lo darei alla madre di the fighter (credo sia la leo) finirà alla bambina di true grit. film che mi sta già sul cazzo per la marea di nominations non meritate.

yep Melissa Leo. te la consiglio in Treme. Hai visto Frozen River?
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 09:30




CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 09:15) 
Home : Awards : Academy Awards : Nominees

Nominees for the 83rd Academy Awards

Actor in a Leading Role
Colin Firth in “The King's Speech”


Actor in a Supporting Role
Geoffrey Rush in “The King's Speech”
ma grande sfida con Bale


Actress in a Supporting Role
Melissa Leo in “The Fighter”
spero ma andrà alla bimba dei Coen

Cinematography
“Black Swan” Matthew Libatique
per me senza dubbio ma temo lo daranno anche questo ai Coen.
pure inception lo meriterebbe.

Directing
"Black Swan" Darren Aronofksy
vedo grande duello con Fincher che in effetti da regista ha fatto un lavorone.

Film Editing
“127 Hours” Jon Harris

Best Picture
“The King's Speech” Iain Canning, Emile Sherman and Gareth Unwin, Producers
sfida apertissima. ci vedo anche the social network o black swan.
secondo me l'accademy privilegerà il classico inatteso.

Writing (Adapted Screenplay)
“The Social Network” Screenplay by Aaron Sorkin
credo senza storia


Writing (Original Screenplay)
“Inception” Written by Christopher Nolan
penso premio contentino. oppure nemmeno quello lo daranno a nichols e inception premi tecnici.

ho tolto le donne che ho visto solo la portman e gli stanieri che non ne ho visto manco uno.

il film che più mi è antipatico è "true grit" che appare ovunque e non è niente di più che un film onesto. senza infamia e senza lode. ma dato che l'hanno fatto i coen allora è un capolavoro.
il film che più mi è simpa è "inception" che a conti fatti è stato snobbato.

per me grande mattatore the king's speech a buoan ragione. the social network più credibile concorrente. ma spero in black swan come outsider che strappa premi importanti. che a conti fatti è stato il film che mi è piaciuto di più.


CITAZIONE (whipping boy @ 21/2/2011, 09:19) 
CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 09:18) 
attrice di contorno mi manca animal kingdom. ma io lo darei alla madre di the fighter (credo sia la leo) finirà alla bambina di true grit. film che mi sta già sul cazzo per la marea di nominations non meritate.

yep Melissa Leo. te la consiglio in Treme. Hai visto Frozen River?

no. me o segno.
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 09:50




CITAZIONE (whipping boy @ 21/2/2011, 09:17) 
CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 09:09) 
Home : Awards : Academy Awards : Nominees

i miei pronostici.
la sfida più bella è quella, concordo, per l'Actor in a Supporting Role

i bene informati dicono che di solito miglior film e miglior regista vanno accoppiati. in questo caso the king's speech dovrebbe vincere a mani basse.
anche perchè credo che stiamo dando troppo credito al buon darren, che ho l'impressione non riscuota troppo credito presso l'accademy e (credo) in genere negli usa rispetto ad altri registi (vedi i coen o fincher).

a pescindere dalle mie preferenze, credo che la lotta dura su tutti i premi sarà tra the king, e the social netork con the fighter a riempire i buchi che the social networ lascia per via che non ha di fatto attori al di la del protagonista.
the king è un classicone.
the social network è il ritratto di un volto della nuova america ed è un bel film.
the fighter è il ritratto dell'altro lato dell'america ed è una classica storia dalle stalle alle stelle.
black swan è un film malato e sporco e penso pagherà in termini di premi.

secondo me fincher paga l'assenza di una vera scena madre che invece gli avversari hanno.
alla fine del film di fincher cosa è che ricordi davvero alla fine a parte tutte le parole e i personaggi di merda che si fanno la guerra? la scena del canottagiio? un po' poco rispetto al balletto del cigno, o il discorso di firth o la lotta rotolante nel corridoi dell'albergo di inception.

ho lasciato fuori appositamente i coen perchè a conti fatti non capisco ancora come abbiano raccolto tante nomination. vebbè mi dirai, le politiche degli studios e delle case di distribuzione.
a sto punto se si deve tenere conto anche della politiche non se ne esce più. per amor di corettezza spero che si accontenteranno della valanga di nomination per un film piuttosto inutile e non rovinino le lotte tra gli altri film più meritevoli.
 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 09:57




devo ancora leggere, ma credo che quello dei coen valga molto a livello storico per gli americani. c'è un articolone su internazionale di questa settimana col titolo "pastorale americana"

anzi "pastorale gotica"
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 10:12




CITAZIONE (whipping boy @ 21/2/2011, 09:57) 
devo ancora leggere, ma credo che quello dei coen valga molto a livello storico per gli americani. c'è un articolone su internazionale di questa settimana col titolo "pastorale americana"

anzi "pastorale gotica"

ecco sarebbe interessante leggerlo. così per capire. perché io non ci ho visto molto di storico. ma magari o ero partito prevenuto o non ho capito tutto anche perché parlano tanto come in the social network alla velocità della luce e pure male.
 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 10:27




ok compro il pdf e lo posto

Pastorale gotica

Michael Wood, London Review of Books, Gran Bretagna

Il Grinta dei fratelli Coen
riprende lo spirito del libro da
cui è tratto il ilm. E si spinge
anche oltre

In Strange fruit, Billie Holiday cantava:
“Pastoral scene of the gallant
South”, evocando un paesaggio di
corpi linciati che diventavano
“strange fruit hanging from the poplar
trees”. Certo, è una versione cupa della
pastorale americana. Ma se tradizionalmente
il genere pastorale idealizza la semplice
vita rurale, non è mai riuscito a liberarsi
del tutto dello spettro della violenza e
della corruzione. Il punto è quello che il critico
letterario William Epson chiamava
“l’inganno della sempliicazione”: la pastorale
ha conservato le tracce di quello di cui
voleva sbarazzarsi.
Il Grinta è il divertente e violento romanzo
scritto da Charles Portis nel 1968, la
perfetta trasposizione del genere pastorale
nel meno cavalleresco far west. Il mondo
presentato nel romanzo è caricaturalmente
sempliicato e ridotto ai minimi elementi. Il
Grinta spinge alla massima potenza il sogno
della frontiera americana, di una terra
di conquista (presunta) vuota e di un mitico
tempo “prima della legge”.
Un mondo idealizzato

Nel libro l’illegalità più che essere una condizione
storica è infatti una promessa utopica.
A un certo punto lo scerifo da un occhio
solo “Rooster” Cogburn è chiamato in
tribunale: il giudice vuole sapere a quanti
uomini ha sparato nei suoi quattro anni di
servizio. Lo scerifo non è sicuro di aver capito
bene: “Feriti o uccisi?”, chiede. Nessuno
nel romanzo si scandalizza. E meno di
tutti la quattordicenne Mattie Ross, in cerca
di qualcuno che l’aiuti a trovare l’assassino
di suo padre. Mattie ha sentito dire che a
Cogburn non manca il fegato, e quello che
sente sembra confermarlo. Questa non è
l’idealizzazione mitica del west, quella che
ritroviamo in qualsiasi ilm o romanzo western:
il west del Grinta va decisamente oltre.
È facile non cogliere l’aspetto caricaturale,
ed è proprio quello che ha fatto il primo
ilm tratto dal romanzo, forse intenzionalmente.
La pellicola del 1969 di Henry Hathaway
ha colori saturi e accesi, paesaggi da
cartolina, la colonna sonora stucchevole di
Elmer Bernstein. E poi c’è John Wayne vicino
alla ine della sua carriera, che trasforma
Cogburn in una specie di geniale mostro
sacro del cinema che gioca a fare il duro ma
nasconde un cuore d’oro. Rivisto oggi, il
ilm non è poi così male come si potrebbe
ricordare, e ha perino degli autentici tocchi
dark. La scena dell’impiccagione non è potente
come nel romanzo, ma il senso di festa
di paese è forte e sinistro. La presenza di
bambini sull’altalena a poca distanza dal
patibolo è un gustoso dettaglio grottesco,
così come la nota che l’albergo della città è
pieno a causa della gente accorsa per assistere
all’esecuzione.
Ma in nulla il tono del ilm è paragonabile
all’umorismo secco e misurato del narratore
del libro, ovvero Mattie diventata adulta.
Pensando al giudice che si è convertito al
cattolicesimo prima di essere impiccato, la
presbiteriana di ferro Mattie dichiara: “Se
hai condannato a morte centosessanta per-
sone e ne hai viste appese almeno ottanta,
forse hai bisogno di un rimedio più forte di
quello oferto dai metodisti”. Obbligata, dai
banditi che l’hanno rapita, a falsiicare una
irma si dà da fare anche se non li approva:
“Non riesco a fare un lavoro scadente quando
si tratta di scrivere”, commenta. Quando
alla ine si trova faccia a faccia con l’uomo
che ha ucciso suo padre dice: “Potete immaginare
che ho provato un certo shock alla
vista di quell’assassino brutto e tarchiato”.
E quando i banditi sono sconitti, registra:
“Di certo erano abbastanza sorpresi e non
poco contrariati dall’inattesa piega degli
eventi”. Non c’è una parola fuori posto, e la
sua meticolosa e imperturbabile narrazione
è una forma di coraggio e di resistenza al
mondo che la circonda.
Mattie è la versione estrema e parodica
della donna come elemento di civilizzazione
nel selvaggio west: a soli 14 anni è già in
grado di dare ordini a tutti, compresi gli uomini
attaccati alla loro indipendenza.
Il tocco degli autori
Il nuovo ilm dei fratelli Coen riporta la igura
di Mattie alla sua potenza originale, le
restituisce la voce fuoricampo, riprendendo
molte delle sue battute direttamente dal
romanzo. L’attrice nel ruolo di Mattie (Hailee
Steinfeld) e la costumista che l’ha vestita
(Mary Zophres) riescono a rendere la stranezza
di una bambina precocemente matura
molto meglio di quanto Kim Darby avesse
fatto nel ilm precedente. Due lunghe
trecce, un cappello troppo grande, lo sguardo
serio e un tono grave e circospetto: Hailee
Steinfeld trasmette dignità e una misteriosa
autorità.
Quasi tutto nel nuovo ilm è diverso: qui
le tonalità cromatiche oscillano tra il ruggine
e l’oro, gli interni sono trasandati, di notte
c’è solo il bagliore delle candele e di giorno
una luce polverosa iltra dalle inestre. Ci
sono belle riprese negli spazi aperti, ma
spesso le igure umane si perdono nel folto
delle foreste, e i paesaggi tendono ad appiattirsi.
Una certa ostilità pervade l’ambiente
naturale, non si ritrova il grandioso
senso di solitudine che i western tradizionali
hanno sempre esaltato. Vediamo le impiccagioni
molto più da vicino. I due condannati
bianchi fanno pure un discorso prima
di morire, mentre l’indiano ha il volto
coperto da un sacco nero. Ma soprattutto
c’è Jef Bridges al posto di John Wayne. I due
uomini non sono poi così diversi nell’aspetto:
entrambi sono malandati e vecchi, esageratamente
vecchi rispetto al personaggio
del libro, che dovrebbe avere all’incirca 45
anni. Ma Bridges afronta la parte rischiando
molto di più. Il suo è davvero un personaggio
pericoloso, autenticamente fuori
controllo, non uno che gioca a fare il rimbambito.
E le sue continue liti con Matt Damon,
nei panni del ranger che insegue a sua
volta l’assassino del padre di Mattie, sono
genuini scontri tra due insicuri mascherati
da coraggiosi spacconi. C’è una scena geniale
(anche nel libro) in cui i due cercano di
dimostrare la loro abilità con la pistola, ma
continuano a mancare i bersagli.
In ogni caso il ilm è più gotico che pastorale.
Non è la parodia di un western,
piuttosto l’analisi di alcuni difusi comportamenti
statunitensi. La relazione a tre che
si crea tra Mattie e i due uomini, e i loro
scontri nella natura selvaggia con i banditi,
hanno poco a che fare con la satira di Portis
sulle convenzioni del genere western. Sono
invece una nuova tappa dell’indagine dei
fratelli Coen sugli individui relegati ai margini
di un mondo che pensiamo di conoscere.
Anche qui, come in A serious man e in
Non è un paese per vecchi, ci avventuriamo
nel regno dell’inspiegabile, e se la trama arriva
a una soluzione inale, anche questa è
più che altro una coincidenza fortuita. Infatti
i Coen hanno portato una modiica signiicativa
alla storia. Mattie si ritrova faccia
a faccia con l’assassino di suo padre per
caso, andando a prendere l’acqua. Ma nel
romanzo questo succede perché l’incompetente
Cogburn si è accampato molto più vicino
di quanto immagini al rifugio dei banditi.
Nel ilm invece i tre si sono persi, e i due
uomini decidono di gettare la spugna. Ormai
i banditi sono troppo lontani, irraggiungibili.
È proprio in quel momento, quando
la caccia è ormai terminata, che Mattie incontra
il killer. La storia, già inita, sorprendentemente
ricomincia. È una specie di
miracolo o solo un modo per ricordarci che
gli sceneggiatori sono maestri del caso e
dell’imprevedibile.
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 13:49




letto.
mah. mi pare una serie di parole che dice poco alla fine.
se non che tutto è geniale, ma già presente nel libro (ad esempio molti dettagli pensavo fossero Coen's d.o.c. invece così non è).
ma siamo tutti bravi a dire che una cosa è geniale meno a spiegarlo.
secondo me l'autore non lo spiega così bene. se poi il pregio del film è mostrare un west sporco e non eroico in cui i grandiosi pistoleri sono dei mezzi mentecatti beh, allora non ha mai visto "dead man". e comunque non mi pare certo sia "true grit" il primo film che demolisce il mito del west.
ma davvero può essere che io sia molto prevenuto. dopo "a serious man" mi aspettavo molto e son rimasto deluso.
e un turnpoint messo un po' a cazzo di cane (ma si facciamoli incontrare per caso alla fine quando tutto pare perduto) personalmente non lo ritengo un colpo di genio degli sceneggiatore quanto più una soluzione facile facile.

 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 14:03




ora però smetti di raccontare il film che qui non lo ha visto nessuno
potresti ringraziarmi che detto fatto t'ho comprato internazionale e te l'ho postato
stronza
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 14:09




scusa ma già l'articolo spoilerava. io ho solo ripetuto.

grazie per aver comprato il pdf. soldi spesi per la cultura.

 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 14:13




CITAZIONE (massi78 @ 21/2/2011, 14:09) 
scusa ma già l'articolo spoilerava. io ho solo ripetuto.

grazie per aver comprato il pdf. soldi spesi per la cultura.

ma infatti io mica l'ho letto
 
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massi78
view post Posted on 21/2/2011, 14:16




allora chiedo di nuovo venia
 
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whipping boy
view post Posted on 21/2/2011, 14:25




bello che sei dé
 
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14 replies since 21/2/2011, 09:09   100 views
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